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Universitá degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Soluzioni del tutorato di AC310 A.A. 01-013 - Docente: Prof. Pierpaolo Esposito Tutori: Dario Giannini e Giulia Salustri Tutorato 1 9 Ottobre 01 1. Determinare argomento, modulo e rappresentazione trigonometrica ed esponenziale dei seguenti numeri complessi: a) 3 i b) 3 + 3i c) i 6 + 7i e) + i f) g) ( + 6i) 1 h) i) sinα icosα 7 + i d) ( + 5i) 3 i 3 + i ( ) 1 + i 3 1 i ( ) 3 1 i 1 + i Sia z C allora posso scrivere z come coppia di due numeri reali z = x+iy, dove i unitá immaginaria é data dalla relazione i = 1. z puó inoltre essere scritto utilizzando i forma esponenziale: z = ρe iθ dove: ρ = x + y si dice norma di z e corrisponde alla distanza del punto { dall'origine; arctg ( ) y θ = x se x > 0 arctg ( y x) + π se x < 0 si dice argomento di z e corrisponde alla misura dell'angolo individuato da z sulla circonferenza di raggio ρ. A questo punto sfruttando l'identitá di Eulero e iθ = cos(θ)+isin(θ) posso scrivere z nella sua forma trigonometrica, i.e. z = ρ(cos(θ) + isin(θ)). Notare che e iθ = 1. a) z = 3 i. z = 9 + = 13 e θ = arg(z) = arctg( 3 ) z = 13e iarctg( frac3) e z = 13(cos(θ) + isin(θ)). b) z = 3 e arg(z) = arctg( 3 sqrt3 ) + π = π 3 + π = 3 π z = 3e i 3 π e z = 3(cos( 3 π) + isin( 3 π)). c) Prima di calcolare la norma é necessario moltiplicare sia il numeratore sia il denominatore per il coniugato di quest'ultimo; in questo modo al denominatore si otterrá un numero reale. i 6 7i + 7i 7i = i 5 53 1

37 z = e arg(z) = arctg( 53 5 π) + π d) z = 5 e arg(z) = arctg( 1 9 3 7 3arctg 5 ). e) z = e arg(z) = 3 π. f) z = e arg(z) = π 3. g) z = 1 3 e arg(z) = arctg( 3 ). h) z = e arg(z) = 3 π. i) z = 1 e arg(z) = π α, basta sfruttare gli archi associati (cos( π α) = sin(α) e sin( π α) = cos(α)).. Descrivere i seguenti insiemi e disegnarli nel piano di Gauss: a) z + i = 3 b) Im(z ) > 3 c) z + z 3 = 0 d) z + z + = 8 e) Im(z z) = Im(z) Uno dei metodi per risolvere questo tipo di esercizi é scriversi z = x + iy e rappresentare l'insieme sul piano di Gauss mettendo la y in funzione di x. a) É la circonferenza di centro i e raggio 3. Infatti z+i = x+i(y+1) = x + (y + 1) x + (y + 1) = 9, i.e. la circonferenza di centro (0, 1) e raggio 3. b) xy > 3. c) x = 3 5 e y = 0. d) In questo caso bisogna sfruttare la denizione di ellisse come luogo geometrico dei punti la cui somma delle distanze da due punti ssi, detti fuochi, é costante. L'insieme descritto é dunque l'ellisse con fuochi e e semiasse reale di lunghezza. e)y = 1 1 x. 3. Sia data la funzione f : C C denita da f(z) = i(z z + i ) + 5. Trovare l'insieme degli z C t.c. Im(f(z)) = 0 e Re(f(z)) 0 e disegnarlo nel piano di Gauss. Nel testo del tutorato c'é un errore; la parentesi vá messa dopo la potenza al quadrato. Si { svolge come l'esercizio precedente e si trovano le seguenti soluzioni: y 5 (x + 1) + (y + ). = 1 Ossia la parte della circonferenza con centro 1 i di raggio 1 che ha

parte immaginaria 5.. É vero che, se lim n u n = 0, allora lim n u n = 0? E se al posto di 0 c'é 1? (Nel caso la risposta sia negativa, fornire un contresempio). Dalla denizione di limite deriva che: lim u n = 0 ɛ > 0 M > 0 t.c. n > M u n 0 < ɛ n ɛ > 0 M > 0 t.c. n > M u n 0 < ɛ ɛ > 0 M > 0 t.c. m > M u n < ɛ ɛ > 0 M > 0 t.c. m > M u n 0 < ɛ lim u n = 0. n Per il secondo punto basta mostrare un controesempio per far vedere che non vale. In questo caso si considera la successione costante u n 1 n N. 5. Calcolare le seguenti potenze: a) i 1 b) c) d) e) i 1 i 1 i 15 ( 3 i + 1 i ) k,con k =, 6 ( ) k 1 + i, con k =, 6 i f) 1 ( i ) i 1 + i g) Per le potenze n-esime di i é utile sfruttare il fatto che: 1 se n 0 (mod ) i n i se n 1 (mod ) = 1 se n (mod ) i se n 3 (mod ) Nel nostro caso i 1 = i e i 15 = i. In generale per le potenze complesse si utilizza la formula di De Moivre z n = ρ n e inθ oppure ci si scrive: z b = e Log(zb) = e blog(z) dove per Log con la l maiuscola si intende il logaritmo complesso. Inoltre( si ha che ) Log(z) = log z + i(arg(z) + kπ). c)z = 3 i + 1 i = 3 i = e i π 6 3

se k = si ha che z = e i π 6 = 1 3 ; se k = ( 6 si ha che ) z = e iπ = 1. 1 + i d)z = = i i se k = si ha che z = 1 ; se k = 6 si ha che z = 1 6. e)i 1 i = i i = e ilog(i) = e i(log i +i( π +kπ)) = e π +kπ f)1 i = e i(kπi) = e ( kπ g) 1 + i ) i = e π +kπ. 6. Calcolare i seguenti logaritmi: a) Log(i) b)log( i) c) Log(3 i) d)log( 1 i) a)log(i) = i( π + kπ) b)log( i) = i( 3 π + kπ) c)log(3 i) = 1 log 13 + i(arctg( 3 ) + kπ) d)log( 1 i) = log() + i( 5 π + kπ) 7. Calcolare le seguenti radici: a) (1 i 3) 1 b) ( ) 1 c) d) ( 1 i 3 ( 1 + i 1 i ) 1 ) 1 Per calcolare le radici n-esime si sfrutta la formula di De Moivre illustrata precedentemente considerando l'angolo con la sua periodicitá, i.e. z = e x+iy = e x+i(y+kπ) (in quanto e kπi = 1 se k Z). n θ+kπ z = n i( ρe n ) a) (1 i 3) 1 = e i( 5 6 π+kπ), con k = 0, 1 b) ( ) 1 = π ei( +k π ), con k = 0, 1,, 3 c) ( 1 i ) 1 3 =e i( π 3 )+k π, con k = 0, 1,, 3 d) ( 1+i 1 i ) 1 = i 1 = e i( π 8 +k π ), con k = 0, 1,, 3 8. Risolvere le seguenti equazioni in C. a) z + z + 1 + i = 0

b)z 5 + (1 + i)z = 0 3 + i c) (z i) = d)z z = i e) z 6 z 3 + 1 = 0 f)z + z = z z a) Risolvo con la formula di risoluzione dei polinomi di secondo grado. Trovo due soluzioni(nn devono essere necessariamente coniugate in quanto i coecienti si trovano in C). Le soluzioni sono: z 0 = + +i e z 1 = i. b)z(z + (1 + i)) = 0 Le soluzioni sono: z = 0 e z = ( 1 i) 1 che ha soluzioni zk = 8 e i( 5 16 π+k π ), con k = 0, 1,, 3 ( ) 1 3 + i c)z i = = e i( π +k π ), con k = 0, 1,, 3. Allora z = i + e i( π +k π ), con k = 0, 1,, 3. d) In questo caso conviene scomporre z = x + iy e poi eguagliare parti reali e immaginarie. Si ha che: x y + ixy (x + y ixy) = i ixy = i, i.e. l'insieme delle soluzioni si puó scrivere come: S = {z = x + iy xy = 1}. e)in questo caso conviene fare la sostituzione z 3 = t, l'equazione diventa: t t + 1 e ha soluzione t = e 1( π 3 +kπ), con k = 0, 1. A questo punto devo solo esprimere le soluzioni in funzione di z: z = (e 1( π 3 +kπ) ) 1 3 z = (e 1( π 9 +k π 3 ) ), con k = 0, 1,, 3,, 5. f)qui conviene prima dividere entrambi i membri dell'equazione per z ( ) z + 1 = z z z mia equazione diventa t t + 1 = 0 t = z z = e±i π L'insieme delle soluzioni é S = { z C z = ρe ±i π, ρ > 0 }. e poi applicare la seguente sostituzione t = z z. La 9. Trovare un polinomio P (z) a coecienti reali di grado 5, avente z = 3 come radice semplice, z = 3i come radice di molteplicitá, e tale che P (0) = 1. Poiché il polinomio é per ipotesi a coecienti reali se é presente una radice complessa deve essere presente anche la sua coniugata(con relativa molteplicitá). Il polinomio sará quindi del tipo: P (z) = k(z 3)(z + 3i) (z 3i) 5

Mi rimane quindi solo da determinare k R in modo tale che P (0) = 1 P (0) = k( 3)[( + 3i)( 3i)] = 3k[13] = 507k k = 1 507. 10. Sia z = re iθ un numero complesso non nullo, e siano α 1, α,..., α n le n radici n-esime di z. Dimostrare che se n si ha che α 1 +α + +α n = 0. Sia α una radice n-esima di z e sia ρ la norma di z, allora α sará della forma α = n θ+kπ i( ρe n ), con k [0, n 1](sono tutte e sole le radici n-esime) n 1 α k = n n 1 θ+kπ i( ρ e n ) = n n 1 ρe i( θ n ) e ( kπi n ) = n n 1 ( ρe i( θ n ) e ( πi )) k n n 1 Tale espressione é uguale a zero ( e ( πi n )) k = 0. Ma questo é vero; infatti basta utilizzare l'identitá (1 x)(1+x+ +x n ) = (1 x n+1 ) per scriversi la sommatoria come: 1 e πin n 1 e πi n = 0 In quanto e πi = 1. 6