1. Latino e greco 1.1. INTRODUZIONE



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1. Latino e greco 1.1. INTRODUZIONE La definizione di un curricolo per discipline, quali il Greco e il Latino, che non ricevano giustificazione nella fruibilità diretta delle competenze acquisite da parte dallo studente (come avviene per le Lingue straniere o per altre discipline a immediata ricaduta culturale) non può prescindere da un preventivo interrogarsi sul significato a lungo termine dell insegnamento impartito. Si configura infatti il rischio di una pressoché completa assenza di senso, qualora prevalga una visione meramente letteraria dello studio del mondo classico e il contatto con il testo quale fonte inesauribile di significati e messaggi da decifrare per la contemporaneità detenga un ruolo di secondo piano rispetto allo studio di correnti, autori, opere accostate in traduzione; oppure, non meno insidiosamente, di un finalismo diretto grammatica-traduzione, qualora alla lettura dei testi in originale non sia attribuito un significato culturale più profondo della semplice performance traduttiva, in grado di motivare e coinvolgere davvero lo studente. Lo studente potrà intraprendere il percorso liceale con prospettive di successo, e con autentica soddisfazione, solo nel convincimento che il Greco e il Latino non siano discipline meritevoli appena di uno studio passivo e meccanico, quale tributo imposto dalla tradizione nel curriculum del Liceo Classico, bensì preziosi strumenti plastici del pensiero, in grado di sollecitare continue riflessioni su un comune patrimonio umanistico, sulle matrici del lessico intellettuale europeo, sulla lingua che parliamo nella quotidianità, ma anche nella settorialità di professioni specialistiche. Tali riflessioni potranno rivelarsi alimento e incentivo ad approfondire con criticità il mondo reale, stabilendo un dialogo personale con i testi che stanno alla base della nostra civiltà, e che dischiudono il proprio significato solo nell inseparabile convergenza di lingua e pensiero. Così ogni parola, ogni concetto, ogni ragionamento accostato fra le pareti dell edificio scolastico sarà la chiave per un interpretazione autonoma della realtà, superando il filtro imposto da una selezione di contenuti eterodiretta. I FULCRI DELL AGIRE DIDATTICO L adduzione delle ragioni delle lingue classiche, sia a livello intrinseco della riflessione condotta dal singolo docente, sia a livello estrinseco della motivazione indotta agli studenti, può conferire nuovo significato e trasformare dall interno l esperienza dello studio di queste discipline a patto che siano adottati coerentemente alcuni accorgimenti nel quotidiano agire didattico. Anzitutto è imprescindibile la centralità del testo, da intendersi non solo come laboratorio esercitativo ove comporre e scomporre la lingua nei suoi elementi costitutivi, ma anche come frammento di esperienza viva, tassello di civiltà da inserire in un mosaico culturale che si viene componendo giorno per giorno, che dà senso al percorso grammaticale, necessariamente rigoroso, arricchendolo di calore e umanità. Al Ginnasio, ad esempio, forse può risultare utile, ai fini di una puntualizzazione del singolo fenomeno grammaticale e per una verifica mirata della sua assimilazione da parte degli studenti, la traduzione di frasi decontestualizzate, anche d autore: essa è però sostanzialmente improficua se si pensa ad un discorso culturale più ampio. Dette frasi nell esercizio casalingo si rivelano tanto più frustranti per lo studente quanto più brevi, attinte a testi settoriali o specialistici, prive di essenziali coordinate storico-culturali. L assenza di un senso della frase tradotta, cioè di una significanza che vada oltre la strumentalità dell applicazione pratica del fenomeno morfo-sintattico, finisce con il demotivare lo studente,

veicolando il messaggio che principale interesse dell insegnante sia quello di verificare l applicazione di conoscenze grammaticali in una campana di vetro. Occorre allora un attenzione al lessico parallela a quella riservata al fenomeno grammaticale, senza ordine di propedeuticità o di importanza, tale da consentire agli studenti un esperienza del testo naturale e non mediata dalla necessità di un continuo ricorso al dizionario. È assai scoraggiante constatare come alcuni allievi acquisiscano una competenza talora molto buona del fenomeno morfosintattico, non supportata di contro da una commisurata padronanza lessicale: vedono la struttura, sono in grado di scomporla in termini di grammatica normativa, ma poi faticano a riempirla di significati. Ciò avviene perché fin dalle prime fasi dello studio linguistico morfologia, sintassi, lessico e semantica sono rimasti, di fatto, àmbiti isolati e soggiacenti più o meno consapevolmente a un preventivo giudizio di importanza da parte del docente: padronanza rigorosa di declinazioni e coniugazioni prima di tutto, conoscenza dei vocaboli come supporto ancillare ai primi esercizî della quarta ginnasio, poi ampia delega al vocabolario senza distinzione tra ciò che si può, e si deve, verificare (l accezione specialistica, la locuzione idiomatica rara) e ciò che si deve conoscere con sicurezza (significato e reggenza di preposizioni, congiunzioni, verbi ad alta frequenza, connettivi, meccanismi di ripresa anaforica, usi sintattici dei pronomi, etc.). Lo studente trarrà vantaggio e godimento dalla sistematica illustrazione dei meccanismi etimologici, dei rapporti linguistici fra latino e italiano, nonché dell eccezionale, a prima vista insospettabile, pervasività del greco nell italiano e delle strette correlazioni fra greco e latino. Non deve trattarsi di estemporanea parentesi erudita, a livello di semplice curiosità, ma di un continuo stimolo alla presa di coscienza dei paralleli fra le tre lingue, immediatamente funzionale all acquisizione di una proprietà lessicale e diafasica sempre più solida da parte dello studente. Quest ultimo aspetto può essere curato anche manipolando con accortezza vocaboli, locuzioni e fraseologia, per rendere evidenti le affinità con sempre maggiore piacevolezza nel progredire delle lezioni, senza l astrazione di una grammatica normativa comparata. Centralità del testo, attenzione al lessico e comprensione delle correlazioni esistenti fra lingue classiche e italiano sono poi elementi di sostrato per l acquisizione di più ampie competenze culturali. Lo studio della storia letteraria, che non può comunque prescindere da precisi quadri cronologici di riferimento, eviterà pertanto un approccio astratto e nozionistico per privilegiare sempre il contatto diretto con le testimonianze antiche. Solo così è possibile comprendere a fondo il patrimonio culturale classico e farne esperienza diretta, sentendolo vivo, fruibile e davvero coinvolgente. In tal senso l impegnativa palestra d esercizio ginnasiale troverà al Liceo piena giustificazione e produrrà i suoi frutti: gli studenti soddisferanno quell attesa di senso e di pienezza che è compito del docente stimolare fin dalle prime fasi dello studio. PROFILO D USCITA DELLO STUDENTE Al termine del percorso quinquennale, lo studente del Liceo Classico dovrà aver maturato quella padronanza della lingua latina e greca che gli permetta di sapersi orientare consapevolmente nella lettura di testi d autore, al fine di comprenderli e coglierne i valori storici e culturali. Dovrà cioè saper affrontare la traduzione in italiano non come meccanico esercizio applicativo di regole, ma come mezzo insostituibile di comprensione e di interpretazione di un testo e del pensiero di un autore. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l italiano e le lingue straniere, dovrà aver acquisito conoscenza e controllo degli strumenti linguistici e consapevolezza della funzione e del valore della comunicazione letteraria. Inoltre, dovrà essere in grado di fruire, principalmente attraverso la lettura diretta in lingua originale, integrata comunque dalla lettura in traduzione, dei testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni con le letterature europee; dovrà poi avere acquisito la consapevolezza della specificità e della complessità del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e

cultura. Dovrà comprendere il valore fondante della classicità per la tradizione europea e saper individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, gli aspetti religiosi, politici, morali ed estetici distintivi del mondo antico. Lo studente, infine, dovrà essere in grado di analizzare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e culturale; dovrà aver assimilato categorie che permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà europea. 1.2. COMPETENZE - LATINO MACRO-COMPETENZA 1: COMPRENDERE LE RELAZIONI FRA LATINO, GRECO, ITALIANO E LINGUE EUROPEE. Si intende puntare l attenzione sul sistema lessicale della lingua latina, ponendolo in relazione con il greco, l italiano e le altre lingue europee, al fine di cogliere elementi di continuità e alterità e rapporti di derivazione e mutazione. I biennio (Ginnasio) Abilità Distinguere gli elementi costitutivi di ogni lemma (tema, radice, prefissi, suffissi, desinenze ), individuandone la rispettiva funzione Individuare la corretta accezione dei vocaboli in rapporto al contesto, consultando opportunamente il dizionario (anche etimologico o frequenziale) Individuare in un testo parole afferenti alla stessa area semantica Desumere dai radicali tematici il significato di parole composte Attraverso la riflessione sul lessico, cogliere i valori di riferimento della civiltà latina in relazione a quella greca II biennio e V anno (Liceo) Abilità Creare mappe valoriali suggerite da singoli termini, famiglie di parole, locuzioni Schematizzare e organizzare il sistema lessicale Consolidare le abilità acquisite attraverso testi di graduale complessità Perfezionare le strategie di consultazione dei dizionari Utilizzare strumenti multimediali Conoscenze Rapporti lessicali tra latino e italiano (cenni) Etimologie (selezione per famiglie di parole) Sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi a più alta frequenza, anche suddivisi per categorie (selezione) Costrutti dei verbi più frequenti con variazione di significato determinata dalla reggenza Lessico essenziale dei principali linguaggi settoriali Conoscenze Approfondimento e ampliamento del lessico dei principali linguaggi specifici e dei valori della cultura latina, in ottica sincronica e/o diacronica

MACRO-COMPETENZA 2 COMPRENDERE UN TESTO NEL SUO SIGNIFICATO IN LINGUA ORIGINALE, NELLE SUE STRUTTURE E NEGLI ASPETTI STILISTICI E RETORICI, PER GIUNGERE AD UNA RICODIFICAZIONE IN LINGUA ITALIANA. I BIENNIO (GINNASIO) Leggere correttamente il testo. Riconoscere le strutture linguistiche, distinguendone gli elementi morfologici, sintattici e lessicali. Analizzare l ordine frasale e individuare le principali relazioni logiche che compongono l architettura del testo. A partire dal profilo valenziale del verbo individuare gli elementi completivi e circostanziali utili all identificazione del significato. Consultare il vocabolario scegliendo oculatamente il significato e la traduzione pertinente al contesto. II BIENNIO E V ANNO (LICEO) FONETICA/FONOLOGIA Regole di pronuncia, quantità vocalica e sillabica; natura e leggi dell accento. MORFOLOGIA Il sostantivo: desinenze e funzione dei casi. L aggettivo: distinzione fra attributo e predicato Il verbo: tempo, modo, aspetto, diatesi; coniugazioni. SINTASSI Concetto e meccanismi della concordanza. Profilo valenziale dei verbi a più alta frequenza. Elementi essenziali della sintassi del periodo: funzione dei connettivi, coordinazione e subordinazione, principali subordinate (con distinzione fra completive e circostanziali). Capacità di affrontare la varietà e la complessità concettuale dei testi Comprendere la funzionalità dello stile e delle forme retorico-espressive, quali intenzionali strumenti di comunicazione. Effettuare la traduzione come scelta tra ipotesi diverse, ma sempre in relazione alle possibilità espressive e stilistiche della lingua italiana. Stabilire eventuali confronti fra traduzioni (anche d'autore). Completamento e approfondimento della sintassi. Elementi di morfo-sintassi storica a partire dai testi. Coordinate di lettura testuale: codici retorico-stilistici; tessitura argomentativa; elementi di metrica e loro funzione espressiva e comunicativa.

MACRO-COMPETENZA 3 RICONOSCERE NEL PATRIMONIO CLASSICO LE RADICI STORICO-GIURIDICHE, LINGUISTICHE, LETTERARIE ED ARTISTICHE DELLA CIVILTÀ EUROPEA, EVIDENZIANDONE I RAPPORTI DI MUTAZIONE O ANTITESI. I BIENNIO (GINNASIO) Cogliere aspetti caratteristici della società antica quali strumenti di riflessione e di confronto con la realtà contemporanea. Trarre dai testi di studio antologico elementi basilari di giudizio. Collocare le vestigia del patrimonio archeologico e/o artistico nel loro contesto storico-culturale. Sviluppo di brevi percorsi sull organizzazione della società civile, le istituzioni politico-amministrative, la dimensione simbolica. Antologia di testi letterari. II BIENNIO E V ANNO (LICEO) Ricostruire il quadro generale di un'epoca attraverso opere esemplari. Leggere i testi individuando argomenti, temi, motivi, di cui riconoscere persistenza, attualità e influssi, anche in ambiti non strettamente letterari. Riconoscere gli elementi costitutivi e le peculiarità stilistiche proprie di ciascun genere. Stabilire rapporti fra generi letterari e contesti socio-culturali, evidenziandone lo sviluppo lungo un asse storico-diacronico. Stabilire relazioni fra testi classici e moderni. Operare percorsi di ricerca autonoma nell ambito della civiltà classica, affinando capacità critiche di lettura e di analisi. Linee di storia letteraria su base testuale, dalle origini all avvento del Cristianesimo. Ascendenze greche nella cultura latina. Il ruolo dell'intellettuale tra filosofia, politica e letteratura. Le caratteristiche dei generi. Il rapporto fra mito e storia. Argomenti, temi, motivi ricorrenti nei testi e collocabili in un più ampio orizzonte storicoletterario.

GRECO MACRO-COMPETENZA 1: COMPRENDERE LE RELAZIONI FRA GRECO, LATINO, ITALIANO E LINGUE EUROPEE. Si intende puntare l attenzione sul sistema lessicale della lingua greca, ponendolo in relazione con il latino, l italiano e le altre lingue europee, al fine di cogliere elementi di continuità e alterità e rapporti di derivazione e mutuazione. Il risultato finale sarà comprendere le relazioni fra le lingue a partire da famiglie di parole ad alta frequenza che dalla radice di derivazione, attraverso gli esiti latini, portano a significative permanenze nelle lingue moderne. I BIENNIO (GINNASIO) Distinguere gli elementi costitutivi di ogni lemma (tema, radice, prefissi, suffissi, desinenze ), individuandone la rispettiva funzione Individuare la corretta accezione dei vocaboli in rapporto al contesto, consultando opportunamente il dizionario (anche etimologico o frequenziale) Individuare in un testo parole afferenti alla stessa area semantica Desumere dai radicali tematici il significato di parole composte Attraverso la riflessione sul lessico, cogliere i valori di riferimento della civiltà greca e le sue influenze su quella latina II BIENNIO E V ANNO (LICEO) Creare mappe valoriali suggerite da singoli termini, famiglie di parole, locuzioni Schematizzare e organizzare il sistema lessicale Consolidare le abilità acquisite attraverso testi di graduale complessità Perfezionare le strategie di consultazione dei dizionari Utilizzare strumenti multimediali Rapporti lessicali tra greco, latino e italiano (cenni) Etimologie (selezione per famiglie di parole) Sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi a più alta frequenza, anche suddivisi per categorie (selezione) Costrutti dei verbi più frequenti con variazione di significato determinata dalla reggenza Lessico essenziale dei principali linguaggi settoriali Approfondimento e ampliamento del lessico dei principali linguaggi specifici e dei valori della cultura greca, in ottica sincronica e/o diacronica

MACRO-COMPETENZA 2: COMPRENDERE UN TESTO NEL SUO SIGNIFICATO IN LINGUA ORIGINALE, NELLE SUE STRUTTURE E NEGLI ASPETTI STILISTICI E RETORICI PER GIUNGERE AD UNA RICODIFICAZIONE IN LINGUA ITALIANA. I BIENNIO (GINNASIO) Leggere correttamente il testo. Riconoscere le strutture linguistiche, distinguendone gli elementi morfologici, sintattici e lessicali. Analizzare l'ordine frasale e individuare le principali relazioni logiche che compongono l'architettura del testo. A partire dal profilo valenziale del verbo individuare gli elementi complementari e circostanziali utili all identificazione del significato. Consultare il vocabolario scegliendo oculatamente il significato e la traduzione pertinente al contesto. II BIENNIO E V ANNO (LICEO) FONETICA/FONOLOGIA Regole di pronuncia, quantità vocalica e sillabica; natura e leggi dell'accento. MORFOLOGIA Il sostantivo: desinenze e funzione dei casi. L'aggettivo: distinzione fra attributo e predicato Il verbo: tempo, modo, aspetto, diatesi; coniugazioni. SINTASSI Concetto e meccanismi della concordanza. Profilo valenziale dei verbi a più alta frequenza. Elementi essenziali della sintassi del periodo: funzione dei connettivi, coordinazione e subordinazione, principali subordinate (con distinzione fra completive e circostanziali). Capacità di affrontare la varietà e la complessità concettuale dei testi Comprendere la funzionalità dello stile e delle forme retorico-espressive, quali intenzionali strumenti di comunicazione. Effettuare la traduzione come scelta tra ipotesi diverse, ma sempre in relazione alle possibilità espressive e stilistiche della lingua italiana. Stabilire eventuali confronti fra traduzioni (anche d'autore). Completamento e approfondimento della sintassi. Elementi di morfo-sintassi storica a partire dai testi. Coordinate di lettura testuale: codici retorico-stilistici; tessitura argomentativa; elementi di metrica e loro funzione espressiva e comunicativa.

MACRO-COMPETENZA 3: RICONOSCERE NEL PATRIMONIO CLASSICO LE RADICI STORICO-GIURIDICHE, LINGUISTICHE, LETTERARIE ED ARTISTICHE DELLA CIVILTÀ EUROPEA, EVIDENZIANDONE I RAPPORTI DI MUTAZIONE O ANTITESI. I BIENNIO (GINNASIO) Cogliere aspetti caratteristici della società antica quali strumenti di riflessione e di confronto con la realtà contemporanea. Trarre dai testi di studio antologico elementi basilari di giudizio. Collocare le vestigia del patrimonio archeologico e/o artistico nel loro contesto storico-culturale. Sviluppo di brevi percorsi sull organizzazione della società civile, le istituzioni politico-amministrative, la dimensione simbolica. Antologia di testi letterari. II BIENNIO E 5 ANNO (LICEO) Ricostruire il quadro generale di un'epoca attraverso opere esemplari. Leggere i testi individuando argomenti, temi, motivi, di cui riconoscere persistenza, attualità e influssi, anche in ambiti non strettamente letterari. Riconoscere gli elementi costitutivi e le peculiarità stilistiche proprie di ciascun genere. Stabilire rapporti fra generi letterari e contesti socio-culturali, evidenziandone lo sviluppo lungo un asse storico-diacronico. Stabilire relazioni fra testi classici e moderni. Operare percorsi di ricerca autonoma nell ambito della civiltà classica, affinando capacità critiche di lettura e di analisi. Linee di storia letteraria su base testuale, dalle origini al II secolo d.c. Oralità/Auralità/Scrittura Influenze della civiltà greca sul mondo romano Il ruolo dell'intellettuale tra filosofia, politica e letteratura. Le caratteristiche dei generi. Il rapporto fra mito e storia. Argomenti, temi, motivi ricorrenti nei testi e collocabili in un più ampio orizzonte storico-letterario.

1.3. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI 1.3.1. Primo biennio (Ginnasio) In coerenza con le prospettive sopra delineate, è possibile ipotizzare una scansione diacronica della programmazione didattica che risulti il più possibile finalizzata alla competenza traduttiva, fin dalle prime fasi dello studio ginnasiale. Nel concreto si tratterà di introdurre precocemente gli argomenti più funzionali a un approccio immediato e già attivo e trasformativo al testo (pronomi personali, connettivi, meccanismi di ripresa anaforica) e di rinviare la trattazione sistematica di quelli che presuppongano un certo grado di riflessione metalinguistica (leggi fonetiche di non immediata applicazione, apofonia vocalica, regole dell accento e dell ènclisi, nozioni di morfologia storica). Essi potrebbero rivelarsi un grave ostacolo alla motivazione, finendo con il ritardare l accostamento gratificante ai primi semplici testi e dando l impressione che studiare greco e latino significhi acquisire preventivamente una serie di nozioni capillari che nulla o quasi apportano, almeno nei primi mesi di studio, alla comprensione del testo. Tali argomenti troveranno collocazione naturale, priva di qualsivoglia esigenza giustificativa da parte del docente, nel momento in cui affiorerà la necessità di sottoporli alla consapevolezza degli studenti per illustrare un particolare argomento grammaticale: allora la parentesi tecnico-normativa non sarà percepita dallo studente come una superflua pedanteria, bensì come una puntualizzazione necessaria per progredire nella competenza linguistica. Ulteriore accorgimento che pare opportuno raccomandare in fase di programmazione didattica è quello di selezionare gli argomenti tenendo in debita considerazione il peso specifico nei testi abitualmente accostati durante il percorso liceale: appare infatti evidente che, pur a fronte di una sostanziale completezza della panoramica morfo-sintattica auspicabile al termine del percorso ginnasiale, ben diversa è l incidenza nei testi, exempli gratia, dell aoristo primo o secondo rispetto al presente dei verbi in -µι e, per conseguenza, diversi dovranno essere i tempi dedicati a tali argomenti, sia nella trattazione normativa, sia nella successiva fase di fissazione esercitativa. È necessario in sostanza il richiamo continuo all applicabilità delle regole: è difficile stimolare gli alunni allo studio di argomenti di particolare tecnicismo, se essi non si concretizzano immediatamente quale strumento di analisi e comprensione. Occorre infine premettere che l articolazione dei contenuti di seguito proposta (così come successivamente si farà per il Liceo, infra 4.2.) è solo indicativa e non intende affatto limitare la libertà d insegnamento dei singoli docenti, che saranno chiamati di volta in volta a valutare l'effettiva realizzabilità dei percorsi didattici in rapporto ai livelli di preparazione delle classi. Poiché tuttavia i Piani di Studio si propongono di definire obiettivi e finalità comuni, si ritiene utile dare indicazione sintetica, aperta, ma anche precisa, dei contenuti ritenuti fondamentali, che in ogni caso possono essere affrontati scanditi anche diversamente all interno del periodo di studi di riferimento (Ginnasio o Liceo). L'articolazione parallela dei contenuti di Latino e Greco per la quarta ginnasio persegue il fine di illustrare, anche visivamente, i continui richiami interdisciplinari istituibili nella didattica delle due lingue; analoga strategia è ovviamente consigliabile anche per la quinta ginnasio, ove peraltro i contenuti sono stati separati a fini descrittivi.

I ANNO (IV GINNASIO) LATINO GRECO MORFOLOGIA SINTASSI COMPARATA MORFOLOGIA Regole di pronuncia e di accentazione I declinazione Indicativo, imperativo, infinito presente di sum e delle coniugazioni attive Indicativo, imperativo, infinito presente delle coniugazioni passive II declinazione Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali Pronomi personali e riflessivi, possessivi, dimostrativi Indicativo imperfetto di sum e coniugazioni attive e passive III declinazione Futuro indicativo di sum e delle coniugazioni attive e passive Aggettivi della II classe Participio presente IV e V declinazione IL NOME L'aggettivo sostantivato Funzioni dei pronomi indefiniti: uso di quis/τι Differenza tra idem e ipse funzioni di αὐτός IL VERBO Elementi generali: concetti di tempo, diatesi, aspetto La verbo-dipendenza LA FRASE SEMPLICE Concetto di complemento Principali funzioni logiche dei casi Gruppo del soggetto e dell oggetto Complemento predicativo del soggetto e dell oggetto Complementi di specificazione e termine Dativo di possesso Complementi di tempo, causa, fine LA FRASE COMPLESSA Concetto di coordinazione e subordinazione Meccanismi connettivi Usi del congiuntivo (e dell ottativo, in greco) nelle proposizioni indipendenti Differenza tra subordinate completive (infinitive, iussive, volitive...) e circostanziali (temporali, causali, finali...) Subordinate infinitive e, in greco, dichiarative dipendenti da ὡς e ὅτι Alfabeto: lettura e scrittura Spiriti, accenti, interpunzione Leggi dell accento Meccanismi di enclisi e proclisi Flessione nominale: caso, numero, genere Numerali cardinali e ordinali ad alta frequenza L articolo, particelle, connettivi e relative funzioni I e II seconda declinazione, aggettivi della I classe Coniugazione verbale tematica: presente indicativo, imperativo, infinito attivo e medio-passivo La diatesi: differenza tra medio e passivo Pronomi personali e riflessivi Pronomi-aggettivi possessivi Pronomi-aggettivi dimostrativi Pronomi relativi III declinazione: temi in consonante,

LATINO GRECO MORFOLOGIA SINTASSI COMPARATA MORFOLOGIA Pronomi relativi e relativoindefiniti Numerali cardinali e ordinali ad alta frequenza Perfetto indicativo di sum Perfetto indicativo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e dei verbi in ĭ Participio e infinito perfetto Supino attivo e passivo Piuccheperfetto indicativo attivo e passivo Futuro anteriore attivo e passivo Congiuntivo di sum Congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni Comparativo e superlativo Pronomi determinativi Pronomi-aggettivi indefiniti Pronomi-aggettivi interrogativi Complementi di luogo, mezzo, modo, compagnia, agente, causa efficiente Complemento di paragone e partitivo Rafforzativi di comparativo e superlativo, comparativo assoluto Subordinate temporali, causali, finali Subordinate concessive, consecutive Periodo ipotetico del I tipo Funzioni del participio: sostantivato, attributivo, congiunto, complementare, assoluto Cum narrativo, in parallelo al participio congiunto greco Proposizione interrogativa diretta e indiretta Elementi di consecutio temporum e consecutio modorum vocale, dittongo La contrazione: leggi e accento Nomi contratti Indicativo presente verbi contratti Sistema del presente tematico: congiuntivo e ottativo attivo e medio passivo Sistema del presente di εἰµί Flessione dell imperfetto attivo e medio passivo: verbi tematici, verbi contratti, εἰµί Introduzione al sistema dell aoristo secondo 1 Participio presente attivo e mediopassivo Aggettivi della II classe La comparazione: I e II forma Pronomi-aggettivi indefiniti Pronomi-aggettivi interrogativi 1 L'introduzione al sistema dell'aoristo secondo in quarta ginnasio è giustificata nelle note esplicative, per le quali vedi infra.

II ANNO (V GINNASIO) LATINO GRECO MORFOLOGIA SINTASSI MORFOLOGIA Participio futuro Gerundio e gerundivo Verbi deponenti e semideponenti Verbi irregolari, atematici e difettivi Verbi composti di sum, eo, fero Riepilogo forme nominali del verbo Perifrastica attiva Perifrastica passiva Frasi relative improprie Sintassi dei casi Determinaz. tempo e luogo Congiuntivi indipendenti Costruzione di µέλλω+ infinito Usi e funzioni del futuro Ripresa di usi e funzioni dell aoristo nei varî modi La proposizione temporale La proposizione causale Funzione delle congiunzioni ὡς, ἅτε, καίπερ con il participio Pronomi reciproci e correlativi Aoristo primo sigmatico Futuro sigmatico Futuro contratto, attico, dorico Futuro di εἰµί La declinazione attica Aoristo primo asigmatico

LATINO GRECO MORFOLOGIA SINTASSI MORFOLOGIA MODULI DI RIPASSO E POTENZIAMENTO (SINTASSI COMPARATA) Sintesi proposizioni completive e circostanziali; completive dipendenti da verba curandi, cavendi, impediendi, timendi Costruzioni peculiari del pronome relativo Espressioni di necessità/dovere Il periodo ipotetico Oratio obliqua Quadro sintetico dell uso della particella ἄν [anche in combinazione: ἐάν, ἐπειδάν] Completive dipendenti da verba curandi, cavendi, impediendi, timendi Quadro sintetico delle funzioni di ὡς L azione compiuta: aspetto perfettivo / resultativo Aoristo terzo o atematico Verbi con due aoristi: aor. I trans./causat. e aor. III intrans. Aoristo cappatico Sistema presente verbi atematici Sistema aoristo e futuro passivi Meccanismo e semantica del raddoppiamento Sistema del perfetto attivo Verbi con due perfetti Piuccheperfetto debole e forte Perfetto e piuccheperfetto mediopassivi; futuro perfetto Aggettivi verbali NOTE METODOLOGICHE ESPLICATIVE Si ritengono opportune alcune precisazioni sullo sviluppo della programmazione relativa alla morfologia. Nella scansione diacronica dei contenuti della quarta ginnasio, l anticipazione di alcune categorie di pronomi, in greco e in latino, risponde all esigenza di disporre di un bagaglio essenziale di strumenti deittici che consentano una consultazione agile del dizionario, e al contempo di strumenti anaforici che offrano adeguata palestra esercitativa per la gestione di una progrediente complessità e coesione testuale. In secondo luogo, l anticipazione in greco dell aoristo secondo si propone di concentrare l attenzione degli studenti, fin dalle prime fasi di apprendimento della lingua, sulle affinità con il sistema del presente (identità di terminazioni con l imperfetto indicativo e con gli altri modi del

presente) e sulla differenza tra aspetto puntuativo e durativo nella traduzione dei tempi storici e delle subordinate al congiuntivo e all ottativo. L introduzione dell aoristo secondo non potrà prescindere, naturalmente, da una fissazione accurata del concetto di tema verbale e, come corollarî, dei meccanismi di apofonia, ampliamento suffissale, politematismo in quanto funzionali all apprezzamento di una differenza morfologica tra tema del presente e tema dell aoristo. Appare evidente che, proprio alla luce di tale funzionalità, saranno scongiurati i rischi di astrattezza o tecnicismo della trattazione. Per quanto concerne il lessico, non è ovviamente possibile fornire un quadro dei contenuti. Potrà valere una raccomandazione di massima sulle priorità didattiche, da riservare a due aspetti: accorpamento per radici; frequenzialità. Nella finalità imprescindibile di dare un senso ai testi accostati fin dalle prime settimane della quarta ginnasio, sarà opportuno contestualizzare il più possibile le frasi o le versioni oggetto d analisi, fornire agli studenti precisa e costante indicazione della polisemia come tratto caratterizzante del lessico latino e greco, dell impossibilità di categorizzare al di fuori di un profilo semantico orientativo riconducibile alla radice di ciascun termine. A partire dal secondo quadrimestre della quarta ginnasio è auspicabile la graduale introduzione del dizionario e il progressivo abbandono dei repertorî lessicali che rallentano la presa di coscienza, da parte degli studenti, dell impossibilità di definire univocamente il significato di una parola o di una locuzione, anche di quelle in apparenza più elementari. Naturalmente l accostamento al vocabolario necessita dell opportuna mediazione del docente, attraverso esercitazioni finalizzate al controllo della complessità e alla sua riconduzione a logiche di ricorsività, analogia, schematismo (che la stessa veste grafica dei dizionarî di moderna concezione grandemente facilita). Gradualmente gli studenti potranno essere introdotti al lessico settoriale e specifico di singoli generi letterarî, evitando l utilizzo di elenchi preconfezionati di vocaboli o fraseologia e privilegiando invece l accostamento di testi originali in selezione antologica, sui quali affinare le competenze di analisi semantica e la sensibilità traduttiva. In tal senso l antologia merita di essere riscoperta come strumento di senso della didattica ginnasiale e si rivelerà proficuo poiché consentirà agli studenti di 1) ampliare e approfondire il proprio bagaglio lessicale; 2) acquisire, seppure senza la sistematicità del percorso letterario liceale, essenziali coordinate storico-culturali della lingua greca e latina, a livello sincronico e diacronico; 3) abituarsi gradualmente alla prosa d autore, seppur mediata dal docente e filtrata da una serie di note esplicative. L artificialità di testi adattati e depurati di particolari asperità morfo-sintattiche o lessicali può infatti alimentare una falsa percezione di facilità che rischia al triennio di ostacolare lo studente nell approdo al testo d autore. Nel perseguire gli obiettivi delineati, si rileva che compete, naturalmente, ai singoli docenti valutare l'effettiva realizzabilità di parte delle indicazioni (si veda, ad esempio, l anticipazione dell aoristo secondo) in rapporto al livello della singola classe.

3.3.2. Secondo biennio e ultimo anno (Liceo) Latino II biennio: Storia della letteratura latina dalle origini alla morte di Augusto Autori fondamentali: Plauto, Terenzio, Cesare, Cicerone, Sallustio, Lucrezio, Catullo, Virgilio, Orazio, Ovidio, Livio V anno: Storia della Letteratura Latina di età imperiale Autori fondamentali: Seneca, Petronio, Tacito, Apuleio, Agostino Generi fondamentali: Poesia: Epica; Lirica; Teatro (commedia e tragedia); Satira; Epigramma Prosa: Storiografia; Oratoria/Retorica; Romanzo; Prosa Filosofica Greco II biennio: Storia della letteratura greca dalle origini alla morte di Alessandro Magno Autori fondamentali: Omero, Esiodo, Lirici (antologia), Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane, Erodoto, Tucidide, Senofonte, Platone, Lisia, Isocrate V anno: Storia della letteratura greca di età ellenistica e imperiale romana Autori fondamentali: Menandro, Callimaco, Teocrito, Apollonio Rodio, Polibio, Plutarco, Luciano Generi fondamentali: Poesia: Epica; Lirica; Teatro (commedia e tragedia); Epigramma Prosa: Storiografia; Oratoria/Retorica; Romanzo; Prosa Filosofica