LA PRIMA SETTIMANA La segmentazione
Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo. LA PRIMA globulo polare SETTIMANA A, uovo fecondato; B, C e D, stadi a 2, 4 e 8 blastomeri. LA PRIMA SETTIMANA 24-30 ore 2 giorni 3 giorni
La morula prima (A) e dopo (B) la compattazione LA PRIMA SETTIMANA A B
Stadio di blastocisti (4 giorno) LA PRIMA blastocisti iniziale SETTIMANA TF, trofoblasto; ICM, massa cellulare interna, BC, blastocele blastocisti avanzata
LA PRIMA SETTIMANA compattazione 32-64 cellule 100 µm 300 µm LA PRIMA SETTIMANA
LA PRIMA SETTIMANA La schiusa della blastocisti dalla zona pellucida (5 g)
Le tappe della segmentazione: l impianto compattazione 32-64 cellule 100 µm LA PRIMA SETTIMANA 300 µm Impianto (a 6 giorni inizia con l aggancio)
LA PRIMA SETTIMANA L attacco all endometrio al giorno 6 L impianto della blastocisti comincia in media al 7 giorno di sviluppo, quando le cellule del trofoblasto che sono entrate in contatto con l epitelio dell endometrio si differenziano in sinciziotrofoblasto
Riassunto della prima settimana LA PRIMA SETTIMANA Massa cellulare interna ovulazione LA PRIMA SETTIMANA
Impianto e ormoni ovarici L impianto della blastocisti inizia al 7 giorno di sviluppo embrionale, in corrispondenza della fase luteinica del ciclo ovarico. La concentrazione di progesterone è molto superiore a quella degli estrogeni.
Impianto e ormoni ovarici Con la pillola del giorno dopo (alta concentrazione del progestinico levonorgestrel, 1,5 mg entro 72 ore dal rapporto) si ritarda o inibisce l ovulazione, alterando il trasporto degli spermatozoi e degli ovociti nelle tube. Secondo alcuni, verrebbe inibito l impianto della blastocisti (effetto abortivo). Nel 2005 il Dipartimento di Salute Riproduttiva dell OMS ha chiarito che la contraccezione di emergenza con levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l ovulazione e di non avere alcun rilevabile effetto sull endometrio (la mucosa uterina) o sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l ovulazione. La pillola è inefficace dopo l'annidamento e non provoca l'aborto.
Pillola RU486 Lo steroide sintetico mifepristone è un farmaco abortivo usato nei primi due mesi della gravidanza. Azione: si lega ai recettori progestinici bloccandoli (effetto anti-progestinico); la mucosa uterina si distacca e viene eliminata come nella mestruazione. Al mifepristone, due giorni dopo la prima somministrazione, si aggiunge una prostaglandina (misoprostol) che provoca contrazioni uterine per eliminare la mucosa e l'embrione entro alcune ore. Il metodo descritto è efficace tra il 92% e il 99% dei casi, l'ru 486 da solo lo è per l'80%. Misoprostolo somministrato per via orale rispetto a quella vaginale avrebbe una efficacia superiore.
Aborto fai da te Il misoprostol (principio attivo del farmaco noto come Cytotec, della Pfizer) è una prostaglandina. Introdotto nel 1985 come gastroprotettore è spesso usato per provocare un aborto specie nei Paesi ove l'aborto è vietato. In Italia il Cytotec è utilizzato come abortivo soprattutto da donne straniere, ma anche italiane, introducendo in vagina quattro pastiglie di misoprostol per alcuni giorni, fino all'arrivo della mestruazione. Spesso si ha una emorragia dovuta all iperdosaggio che costringe al ricorso al PS. Paradossalmente è proprio il ricorso alle cure mediche che rende l'aborto indotto con le prostaglandine una pratica abbastanza sicura, preferibile ai rischi di un aborto chirurgico in condizioni di scarsa sicurezza o di pratiche chirurgiche clandestine.
Gemelli Eterozigoti: da due ovociti fecondati da due spermatozoi; Omozigoti (monovulari): da un solo ovocito fecondato da un solo spermatozoo
(separazione dei blastomeri nei primi 3 gg) Parti gemellari=1% del totale. 1/3 sono monozigoti Vari tipi di gemelli omozigoti Bicoriali 1/3 dei gemelli monozigoti 2 amnios 1 solo amnios 1-2% dei gemelli monoz. Gemelli Monocoriali 2/3 dei gemelli monoz. La formazione dei gemelli monozigoti avviene in uno dei 4 modi descritti, a seconda del momento in cui avviene la separazione dei blastomeri in 2 gruppi.1) gemelli bicoriali: i blastomeri si separano entro i primi 3 giorni di sviluppo; 2) gemelli monocoriali, biamniotici: entro i giorni 3 ed 8; 3) gemelli monocoriali, monoamniotici: entro i giorni 8 e 12; 4) gemelli siamesi: entro i giorni 12 e 14.
L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote
Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote L ORIGINE DEI TESSUTI
SVILUPPO E DIFFERENZIAMENTO 2 43 = 8.796.093.022.208 numero mitosi numero delle cellule risultanti Il corpo umano adulto è formato da circa 100.000 mld di cellule, per cui basterebbero 45 o 46 divisioni cellulari dell uovo fecondato per formare un essere umano. In realtà le cellule che si formano durante lo sviluppo sono diverse dall uovo da cui derivano (differenziamento)
DIFFERENZIAMENTO Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote: perciò, a parte alcune eccezioni, tutte devono necessariamente contenere la stessa informazione genetica. Allora come mai cellule di tessuti differenti sono così diverse tra loro?
DIFFERENZIAMENTO La risposta sta nel differenziamento un processo che comporta l'attivazione e la disattivazione selettiva, in una sequenza programmata, di geni diversi. Il differenziamento è spesso irreversibile (un neurone non può trasformarsi in un globulo bianco o tornare allo stadio di quella cellula embrionale immatura che, a suo tempo, le diede origine.
MANTENIMENTO DELLO STATO DIFFERENZIATO Il differenziamento non è un fenomeno esclusivo della vita embrionale. Ad esempio, i tessuti soggetti a rinnovamento (sangue, connettivi, epiteli), hanno una riserva di cellule dette staminali (stem cells) poco differenziate che, proliferando, assicurano un apporto continuo di cellule a tali tessuti.
LE CELLULE STAMINALI Cosa sono le cellule staminali? Sono cellule bambine non ancora differenziate, cioè che non hanno ancora assunto una funzione specifica e che si trovano nell organismo adulto (nel sangue, nel midollo osseo, nella pelle, ecc.), nel feto, nell embrione, nel cordone ombelicale. Due sono le caratteristiche fondamentali: 1) sono in grado di autorinnovarsi 2) danno origine a cellule capaci di differenziare
LE CELLULE STAMINALI Perché sono studiate con tanto interesse? Per la possibilità di ricavarne tessuti, parti di organo o addirittura organi interi da utilizzare come pezzi di ricambio per curare malattie degenerative o lesioni, anche se per ottenere ciò bisogna passare attraverso processi molto complessi.
LE CELLULE STAMINALI Cellula staminale: Cellula capace di autorinnovarsi (self-renewing) e di dare origine a tutte le popolazioni cellulari di uno o più tessuti. Se stimolata, può riprodursi in maniera accelerata e ricostituire il tessuto o i tessuti per cui è predisposta. Normalmente, da cellule staminali nascono sia nuove cellule staminali, sia cellule capaci di dividersi rapidamente, ma probabilmente solo un numero finito di volte, che cominciano anche il processo di differenziamento: queste ultime costituiscono il cosiddetto compartimento di espansione del tessuto. Le cellule staminali hanno differenti potenzialità e pertanto si distinguono: Cellule staminali totipotenti cellule staminali multipotenti cellule staminali pluripotenti
LE CELLULE STAMINALI Cellula staminale totipotente: Cellula capace di dare origine a tutte le popolazioni cellulari dell'organismo. Tali sono le cellule all'interno della morula o della blastocisti, cioè di stadi precoci dello sviluppo embrionale (prima settimana di sviluppo nell'uomo). L ORIGINE DEI TESSUTI
LE CELLULE STAMINALI Nelle successive fasi del loro sviluppo le cellule totipotenti perdono in parte questa capacità e diventano cellule multipotenti ognuna delle quali può ancora evolvere verso molti tipi di cellule ma non verso tutti i tipi. Le cellule multipotenti formano tre strati o foglietti embrionali che sono denominati ectoderma, mesoderma ed endoderma. Dall'ectoderma avrà origine l epidermide con i capelli, i peli, le ghiandole sebacee e le ghiandole sudoripare, e inoltre formerà il sistema nervoso con il cervello e il midollo spinale. Dal mesoderma si svilupperanno il tessuto sottocutaneo, i muscoli, lo scheletro, i vasi sanguigni, i dotti linfatici, i reni, le ghiandole sessuali, il tessuto connettivo e i globuli rossi. L endoderma formerà l intestino, i polmoni e il sistema urinario. Proseguendo lo sviluppo, le cellule multipotenti diventano cellule staminali pluripotenti capaci di dare origine a più popolazioni cellulari, in generale a tutte quelle di un tessuto (ad esempio, tutte quelle del midollo osseo o tutte quelle dell'epitelio della mucosa intestinale, sia nelle ghiandole sia sulla superficie).
LE CELLULE STAMINALI Cellule multi- pluri- ed unipotenti Cellule totipotenti Cellule pluripotenti Cellule pluripotenti