Parto e prime cure al vitello
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- Veronica Bianchi
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1 Parto e prime cure al vitello
2 VARIAZIONI ORMONALI IN PROSSIMITÀ DEL PARTO PROGESTERONE PLACENTA ESTROGENI + stimoli da pressione nella cervice e vagina IPOFISI MATERNA OSSITOCINA MIOMETRIO UTERINO + PLACENTOMI PROSTAGLANDINE Queste modificazioni nel profilo ormonale della bovina sono responsabili della comparsa dei segni premonitori del parto e dell espulsione del feto.
3 SEGNI PREMONITORI DEL PARTO - Rilassamento dei legamenti sacro-ischiatici con apertura del canale del parto questo processo avviene sotto l azione degli estrogeni e può realizzarsi anche 2 settimane prima del parto - Inturgidimento della mammella - Tumefazione della vagina (~ 2 3 prima) - Scolo mucoso filante che deriva dalla rimozione del tappo della cervice (< 24 h prima)
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6 FASI DEL PARTO - Fase 1 - prodromica o preparatoria contrazioni regolari fino alla rottura delle prime acque - Fase 2 - espulsione del feto il feto incomincia ad impegnare il canale del parto e risultano visibili le estremità distali degli arti sincerarsi della posizione ed eventualmente aiutare la vacca durata ottimale h nella manza 0.5 h nella vacca - Secondamento o espulsione della placenta deve avvenire entro 12 ore
7 FASI DEL PARTO
8 Immunità nei vitelli La placenta degli ungulati non permette il passaggio di anticorpi (placenta di tipo epiteliocoriale) L immunità passiva al vitello è trasmessa solamente attraverso l assunzione del colostro Un insufficiente apporto di anticorpi è associata con una maggiore predisposizione alle malattie ed a un aumento della mortalità nei vitelli
9 Composizione colostro Secrezione della ghiandola mammaria nelle prime 24 h dopo il parto COLOSTRO Tenore più alto in Differenze con il latte maturo proteine lipidi sodio cloro Dalle 24 alle 72h dopo il parto Latte di transizione: Tenore più basso in lattosio potassio
10 Composizione del colostro bovino e del latte di transizione (Foley e Ottorby, 1978, JDS 61:1033) Numero di mungiture Fattori Latte Peso Specifico Solidi % Proteine % Caseine, % IgG, g/l Grassi, % Lattosio, %
11 Funzioni del colostro Lassativa Immunitaria Nutrizionale
12 Origine delle immunoglobuline colostrali IgG Hanno origine totalmente ematica e il passaggio dal sangue al colostro avviene con un meccanismo di trasporto intracellulare (recettori-pinocetosiendocitosi-esocitosi) IgM IgA Sono sintetizzate nelle plasmacellule che si trovano nelle adiacenze dell epitelio secretorio della ghiandola mammaria
13 L assorbimento di Ig avviene nel digiuno Assorbimento di Ig colostrali Il passaggio della barriera intestinale avviene attraverso un numero limitato di carriers che dal lume intestinale trasportano macromolecole direttamente al sangue L assorbimento è limitato dal numero di recettori disponibili per le Ig
14 Assorbimento di Ig colostrali Le cellule dell epitelio intestinale perdono la loro capacità di assorbire le macromolecole intatte dopo 24h a causa della maturazione delle cellule dei villi intestinali e dell inizio della secrezione degli enzimi digestivi in abomaso ed intestino Torrente sanguigno Tratto gastrointestinale alla nascita Torrente sanguigno Tratto gastrointestinale a 24h dalla nascita
15 Il vitello deve ricevere il colostro quanto prima dopo la nascita in quanto il trasferimento degli anticorpi (immunoglobuline)si riduce rapidamente e si annulla dopo 24 h dal parto. La riduzione del trasferimento di immunità è dovuta a: Aumento della digestione degli anticorpi; Riduzione dell assorbimento.
16 Assorbimento di Ig colostrali Esiste una fisiologica limitazione alla massa di Ig assorbite da un dato volume di colostro Una massa anticorpale equivalente in un volume di colostro minore viene assorbita in modo più efficiente (McGuirk, 1998) Indicatori di efficace trasferimento di immunità passiva a 24 ore: Proteine totali nel sangue del vitello > a 5,3 g/dl IgG1 ematiche > 10 g/l
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