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GLOSSARIO dei termini più correntemente utilizzati nelle nostre analisi, e sulle pagine delle nostre newsletter. Accumulazione. La fase che precede quella del rialzo vero e proprio. Caratterizzato dal passaggio delle azioni da mani deboli a "mani forti" (istituzionali, grossi investitori). Solitamente poco evidente in termini di apprezzamento delle quotazioni (laterale). E' il contrario di distribuzione (vedi). Alleggerire. Ridurre l'esposizione su un titolo. Si alleggerisce quando si presenta un primo, aggressivo, segnale di vendita, o quando si raggiunge un primo target (vedi). Ampiezza. La misura con cui l'intero mercato partecipa ad un determinato movimento. In termini ideali, un rialzo di mercato è duraturo solo quando la maggioranza dei titoli (e non pochi, ad ampia capitalizzazione) vi partecipa. Analisi tecnica. La metodologia con la quale si indaga l'andamento dei prezzi passati, al fine di estrapolare la probabile tendenza futura. Barra. In analisi grafica, indica il tratto verticale che identifica un'intera seduta (o un definito arco temporale), i cui estremi sono pertanto rappresentati da massimo e minimo. Bear market. Mercato ribassista. Book. Il complesso delle proposte di acquisto (bid) e di vendita, unitamente alle quantità di azioni disponibili in relazione a ciascuna proposta, e - limitatamente ai book disponibili nelle sale operative degli intermediari, i nomi delle controparti che comprano/vendono ad un determinato livello. Breakout. Sinonimo di rottura. Si verifica quando i prezzi si muovono lateralmente, senza tendenza definita, per un certo periodo di tempo, salvo poi "rompere" verso l'alto. E' un segnale di acquisto piuttosto affidabile. Bull market. Mercato rialzista. Buy. Sinonimo di comprare. Si fa riferimento in tal caso ad una raccomandazione d'acquisto, espressa con riferimento ad un titolo, un settore, o un mercato. Canale. Tendenza ordinata dei prezzi al rialzo, racchiudibile graficamente da un linee di tendenza (trendline) fra loro parallele. 1 di 5 11/01/01 12.41

Candlestick. Tecnica giapponese di tracciamento dei prezzi, i quali appaiono come vere e proprie candele. Congestione. Fase laterale, priva di trend definito, spesso caratterizzata da falsi movimenti in un senso e nell'altro. Correzione. Fase contraria alla tendenza principale dei prezzi. Di norma è breve sia nel tempo che come profondità. Debordant. Passare un ordine di acquisto "debordant" indica la volontà di comprare al superamento di un determinato prezzo. Per esempio, comprare Fiat a 29 euro debordant vuol dire che il broker comprerà il titolo in questione solo quando questo avrà superato il prezzo indicato. Denaro. Sinonimo di acquisti (si dice che "c'è denaro"). Con riferimento al book, indica le proposte di acquisto. Direzionalità. Tendenza marcatamente convinta dei prezzi. Distribuzione. La fase che precede quella del ribasso. Caratterizzato dal passaggio delle azioni dalle "mani forti" (istituzionali, grossi investitori) ad investitori meno smaliziati, attratti dalla prospettiva di facili profitti. Solitamente poco evidente in termini di deprezzamento delle quotazioni (trend sostanzialmente laterale). E' il contrario di accumulazione (vedi). Divergenze. Nell'analisi algoritmica, si ha una divergenza rialzista (o bullish), quando il titolo fa registrare un nuovo minimo, non imitato dall'indicatore, che fa registrare un minimo più elevato. Si ha una divergenza ribassista (o bearish), quando il titolo fa registrare un nuovo massimo, non imitato dall'indicatore, che fa registrare un massimo più basso. Doppio massimo (minimo). Figura dell'analisi tecnica, in cui due massimi (minimi) si registrano a livello pressoché simili. Prelude ad una inversione di tendenza. Downtrend. Tendenza discendente dei prezzi. Engulfing. Seduta in cui la chiusura è superiore all'apertura del giorno precedente, mentre l'apertura è inferiore alla chiusura del giorno precedente (bullish e.), ovvero la chiusura è inferiore all'apertura del giorno precedente, mentre l'apertura è superiore alla chiusura del giorno precedente (bearish e.). Sono figure di inversione nell'ambito della metodologia del japanese candlestick. Fibonacci. Matematico pisano del Medioevo, noto per la serie numerica che porta il suo nome. In particolare si impiegano i ritracciamenti (vedi) di Fibonacci, nella misura del 38.2, 50 e 61.8 percento. Flat. Laterale, fa anche riferimento alla detenzione di alcuna posizione su un determinato titolo/mercato. Forza relativa. La capacità di un titolo di sovrapeformare l'indice di categoria o generale, o di un mercato di sovraperformare il complesso degli altri mercati. Si dirà a tal proposito che quel determinato titolo/mercato è caratterizzato da maggiore forza relativa rispetto all'indice/mondo. Gap. Si realizza un gap quando fra una seduta e l'altra c'è un vuoto 2 di 5 11/01/01 12.41

in termini di prezzo. Per esempio, se un determinato titolo oggi fa registrare un massimo a 1.45 euro, e domani fa registrare un minimo a 1.49, diremo che c'è un (up)gap aperto a 1.45 (fra 1.45 e 1.49). I gap vengono alla lunga usualmente "chiusi". IDNR4. Una seduta in cui si è registrato contemporaneamente un Inside Day (vedi), e il range (vedi) più ristretto delle ultime quattro sedute. Impulso. Movimento dei corsi nella direzione principale sul mercato in quel momento. Incrementare. Aumentare l'esposizione su un titolo. Di solito, si fa ciò al formarsi di un secondo, più conservativo, segnale di acquisto. Indicatore. Elaborazione matematica effettuata sui prezzi, in grado di fornire indicazioni supplementare sulla condizioni e/o sulla tendenza degli stessi. Concetto similare è quello di oscillatore. Inside day. Seduta in cui il range è compreso nel range della seduta precedente, ovvero, seduta il cui massimo è inferiore al massimo della seduta precedente, e in cui il minimo è superiore al minimo della seduta precedente. Si contrappone all'outside day. Intraday. Nell'ambito di una seduta. Ipercomprato. Condizione estrema raggiunta da un indicatore tecnico. Fa presumere la necessità per i prezzi di "raffreddarsi", e quindi ridimensionarsi. Ipervenduto. Condizione estrema raggiunta da un indicatore tecnico. Fa presumere la probabilità in capo ai prezzi di sperimentare un rialzo. Lettera. Sinonimo di vendite (si dice che "c'è lettera"). Con riferimento al book, indica le proposte di vendita. Long. Posizione al rialzo. Media mobile. Indicatore tecnico, ottenuto effettuando la media di un determinato ammontare di dati, i quali si traslano col passare del tempo. Momentum. La velocità di crescita dei prezzi, da non confondere con la stessa tendenza dei prezzi. Ad esempio, una palla gettata in alto ha direzione rialzista, ma momentum via via decrescente. Esiste una vasta famiglia di indicatori di momentum, che mettono in vario modo in relazione il prezzo di oggi con quello di n periodi addietro. Oscillatore. Vedi indicatore. Outside day. Seduta in cui il range copre il range della seduta precedente, ovvero, seduta il cui massimo è superiore al massimo della seduta precedente, e in cui il minimo è inferiore al minimo della seduta precedente. Si contrappone all'inside day. Pattern. Sinonimo di configurazione (grafica) dei prezzi. Pull back. Sinonimo di arretramento, indica la circostanza per cui la rottura di una figura grafica è seguita da un ritorno dei prezzi al 3 di 5 11/01/01 12.41

livello della rottura. E' seguito da una ripresa della direzionalità inaugurata con il breakout. Range. Differenza fra massimo e minimo di una seduta. Resistenza. Livello di prezzo in prossimità del quale i corsi di un titolo incontrano difficoltà ad avanzare, ed eventualmente invertono direzione. Riferimento (prezzo di). Prezzo calcolato dalla Borsa Italiana come media ponderata dell'ultimo dieci percento degli scambi. Intende appunto fornire un riferimento sulla tendenza finale del titolo, più attendibile che non il solo prezzo finale (last). Rimbalzo. Rialzo delle quotazioni alimentato da un livello relativamente sacrificato delle stesse. Di solito dura poco, in termini e di prezzo, e di tempo. Ritracciamento. Movimento correttivo nella direzione contraria a quella principale. Solitamente si arresta in prossimità del 38, 50 e 62% dell'estensione del movimento precedente. Rottura. Vedi breakout. Scoperto. Vedi short. Sell. Sinonimo di vendere. Si fa riferimento in tal caso ad una raccomandazione di vendita, espressa con riferimento ad un titolo, un settore, o un mercato. Short. Posizione al ribasso, si vende un titolo che non si ha nella previsione che i corsi scendano e che sia dunque possibile riacquistare il titolo ad un prezzo più basso. Nei mercati ove lo scoperto sui titoli non sia possibile o difficoltoso, si ricorre all'impiego di put option o put covered warrant. Slippage. La differenza fra il prezzo a cui un sistema/metodo impone l'acquisto (vendita) e quello a cui effettivamente si riesce a comprare (vendere). E' un termine spesso incontrato nella valutazione dei trading system. Stop loss. Livello di prezzo oltre il quale viene chiusa una posizione. Se si è long, lo stop loss viene collocato sotto gli attuali prezzi e induce l'operatore a vendere qualora venga superato verso il basso. Viceversa dicasi nel caso in cui si sia short. Supporto. Livello di prezzo in prossimità del quale i corsi di un titolo incontrano un sostegno che arresta la discesa, ed eventualmente consente di intraprendere una fase di ripresa. Target. Obiettivo di prezzo. Trailing stop. Particolare tipo di stop loss, che si adegua insieme ai prezzi: una posizione aperta a 15.40 euro, con trailing stop a 15, in caso di seduta positiva con chiusura a 16 euro, vedrà per esempio il suo trailing stop salire a 15.50, e così per le sedute successive. L'entità dello stop e la frequenza con cui viene aggiornato sono a discrezione dell'operatore. Trading range. Fase del mercato in cui i prezzi si muovono in un range ristretto, solitamente di ampiezza non superiore al 5 percento da massimo a minimo. Precede movimenti secchi alla 4 di 5 11/01/01 12.41

rottura di uno dei due estremi. Trading system. Sistema automatico (computerizzato), in grado di generare segnali di acquisto e di vendita, basandosi di solito su uno o più indicatori, opportunamente ottimizzati. Trend. Tendenza dei prezzi. Può essere ascendente (uptrend), discendente (downtrend), ovvero laterale (sideways trend). Trendline. Linea congiungente almeno due minimi crescenti (up trendline), ovvero almeno due massimi decrescenti (down trendline): la strategia tecnica prevede la vendita sotto le trendline discendenti e l'acquisto sopra le trendline ascendenti, salvo intraprendere l'operazione contraria in caso di superamento (rottura). Volatilità. La misura della variabilità di una serie storica di prezzi. La volatilità presenta caratteristiche di direzionalità e persistenza ancor maggiore dei prezzi. Volumi. Il complesso delle azioni scambiate durante una seduta. Per informazioni sulle modalità di sottoscrizione di un abbonamento alle nostre newsletter sul mercato azionario e sul Fib30, contattare la redazione a staff@ageitalia.net ovvero al numero 080/5020724. Il contenuto di questa pagina è coperto da copyright. Tutti i diritti sono riservati. 2001 AGE Italia sas www.ageitalia.com 5 di 5 11/01/01 12.41