Ean/ucc. il governo della rintracciabilità e gli obblighi di legge (CEE 178/2002)



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Rintracciabilità SSCC/gtin Regolamento CEE 178/2002 Gestione lotti Ean/ucc il governo della rintracciabilità e gli obblighi di legge (CEE 178/2002) Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 1 di 10

INDICE PERCHE LA TRACCIABILITA... 2 NORMATIVA... 2 DEFINIZIONI / GLOSSARIO... 2 Definizioni ISO... 2 Filiera... 3 Tracciabilità... 3 I lotti e i punti di gestione dei flussi... 3 Differenze nei vari settori agroalimentari... 4 ETICHETTATURA E CODIFICA... 6 Ean / Ucc Indicod-Ecr... 6 Sscc... 6 Gln... 6 Gtin... 6 Struttura del Codice UCC/EAN-128... 7 AI Definizione Formato... 8 LA TRACCIABILITÀ NEL GESTIONALE 2 ZUCCHETTI... 9 Azienda commerciale... 9 Azienda di produzione / trasformazione... 9 Modulo SSCC... 10 PERCHE LA TRACCIABILITA Vantaggio in termini di immagine e a livello commerciale Miglioramento nel controllo e nella gestione dei sistemi produttivi Riconquista della fiducia dei consumatori Facilitazione nei controlli sanitari e nelle emergenze Prevenzione delle frodi Adeguamento normativo NORMATIVA Dir.CEE 43/93 - DL 155/97: - Analisi dei pericoli in un qualsiasi processo produttivo alimentare - Ricerca dei pericoli durante le fasi produttive, stoccaggio, trasporto, conservazione, vendita utente finale - Entrata in vigore DL 155/97: 30/06/97 (successive proroghe fino al 31/03/00) Dir. CEE 178/2002, art. 18: entrata in vigore 01/01/05 Soggetti interessati : tutte le industrie alimentari e più precisamente : ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita una o più delle seguenti attività: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione, di prodotti alimentari. Ma indipendentemente dall aspetto normativo, qualsiasi azienda dovrebbe munirsi di uno strumento per la tracciabilità dei prodotti. DEFINIZIONI / GLOSSARIO Definizioni ISO L International Standardisation Organisation (ISO) fornisce le seguenti definizioni Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 2 di 10

della tracciabilità: ISO 8402: "La tracciabilità è la capacità di risalire alla storia e all uso o alla collocazione di un prodotto o di un attività attraverso identificazioni documentate. ISO 9000: L organizzazione deve provvedere a identificare lo stato del prodotto/servizio per quanto riguarda le attività di misurazione e verifica richieste e, ove necessario, deve identificare il prodotto e/o servizio nell intero processo utilizzando i mezzi opportuni. Questo riguarda tutte le parti interessate al prodotto e/o servizio, la cui interazione influisca sulla conformità ai requisiti. Quando è prevista la tracciabilità, l organizzazione deve controllare e registrare l identità univoca del prodotto e/o servizio. Filiera La filiera (agroalimentare) individua le attività e i flussi che hanno rilevanza critica per le caratteristiche di un prodotto. Tracciabilità La rintracciabilità viene definita dal Regolamento (CE) n. 178/2002 come: La possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione (art. 3, comma 15). Lo stesso regolamento impone l obbligo della rintracciabilità di ogni alimento a partire dal 1 gennaio 2005. Parlando di tracciabilità, è importante capire la distinzione tra i termini tracciare e rintracciare : Tracciare significa risalire allo stato effettivo di un prodotto, una spedizione, un pacco, ecc. E la capacità di seguire il percorso di un unità e/o un lotto specifico di prodotti a valle attraverso la filiera nel passaggio da un partner commerciale all altro. Dal punto di vista dell utente, questa operazione può essere definita come l identificazione qualitativa e quantitativa degli articoli commerciali nello spazio e nel tempo. È necessario associare sistematicamente un flusso d informazioni al flusso fisico delle merci allo scopo di ottenere dati predefiniti relativi a unità che utilizzano una o più chiavi identificative. Rintracciare significa ricostruire il percorso a monte di un prodotto, di una spedizione, un pacco, ecc. I prodotti vengono rintracciati continuamente per verificarne la disponibilità, la gestione scorte e la logistica. Si possono definire tre tipi di tracciabilità : tracciabilità interna coinvolge solo l azienda e i suoi sistemi produttivi tracciabilità esterna è quella obbligatoria per legge, non sono necessari scambi di informazioni tra i vari soggetti della filiera. tracciabilità di filiera comprende tutti gli attori e tutte le fasi relative alla produzione trasformazione dei prodotti obbligatorio - identificazione dei prodotti - identificazione dei fornitori - identificazione dei clienti - lotto facoltativo - quantità (carico / scarico) - date (produzione / consegna / scadenza) - luoghi di stoccaggio - SSCC - Relazione tra lotti di produzione e lotti distribuiti - Informazioni lotto su etichetta SSCC I lotti e i punti di gestione dei flussi La tracciabilità di filiera implica che le masse di prodotto siano gestite in unità identificabili in punti precisi e critici della filiera. Possiamo chiamare lotti tali unità identificabili e facciamo presente che il termine lotto Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 3 di 10

indica, nel nostro caso, una massa di prodotto di nota identità: si deve sapere cioè da quali aziende esso deriva. Questo concetto è diverso da quello generalmente adottato nei sistemi di gestione della qualità. In questi sistemi i lotti devono avere una intrinseca (analitica) omogeneità e pertanto dallo stesso fornitore possono giungere lotti diversi della stessa materia prima, derivanti da giorni di raccolta diversi o da varietà diverse e così via. Ai fini della tracciabilità l unica cosa che conta è l identificazione dell azienda fornitrice e pertanto si potranno considerare anche con un identico codice di identificazione masse contenute un contenitori diversi, purché provenienti dalla stessa filiera di responsabilità. I lotti della tracciabilità sono presenti, per ciascuna azienda della filiera, in due punti: il punto di ingresso o input e il punto di uscita o output. Questi corrispondono solitamente a collocazioni materiali precise nelle zone di ricevimento stoccaggio delle materie prime e di magazzinaggio - spedizione dei prodotti finiti. In questi due punti i lotti di identificazione devono essere in ogni momento riconoscibili con sigle o codici che permettono di risalire a tutta la filiera di responsabilità precedente. Devono essere inoltre misurabili in termini di quantità. Le situazioni che si possono (dare) creare in pratica nella identificazione dei lotti in input e in output di ogni azienda sono le più diverse: se, ad esempio, un azienda di trasformazione riceve la materia prima da un unico produttore, allora essa ha un unico codice della materia prima in input (quale sia il numero di silos o serbatoi di stoccaggio della materia prima in arrivo) ed un unico codice di identificazione del prodotto finito in uscita, che consiste nel codice del produttore della materia prima più il proprio codice; se, invece, un azienda di trasformazione ha diversi fornitori della materia prima e tale materia viene variamente miscelata nelle lavorazioni intermedie, allora il codice di identificazione in uscita sarà diverso in relazione ai fornitori delle materie prime utilizzate ed avrà codici e localizzazioni diverse di stoccaggio in output. Mentre il primo caso è semplicissimo, il secondo caso può essere anche molto complicato, in relazione al numero di fornitori delle materie prime e alla variabilità delle combinazioni che si possono verificare all interno del processo. In questi casi l azienda deve attuare un sistema di gestione per lotti del processo, tale da consentire di sapere quali fornitori sono effettivamente confluiti in un preciso lotto di prodotto finito. le miscelazioni e separazioni dei lotti che avvengono all interno dell azienda sono indicate in termini qualitativi, senza indicazione delle quantità miscelate o separate. Le indicazione quantitative, che potrebbero essere molto importanti nella gestione della qualità, non lo sono ai fini della tracciabilità. Per quello che ci riguarda, le quantità che devono essere invece definite con precisione sono quelle relative all input delle materie prime in entrata e all output dei lotti dei prodotti in uscita. Ovviamente, elemento essenziale di ogni registrazione sono i tempi ai quali si riferiscono trasferimenti e stoccaggi cosicché, in definitiva, i punti critici di gestione dei lotti di identificazione in input ed output devono essere monitorati registrando: quando (data) cosa (identificazione del materiale) dove (localizzazione: azienda e spazi o recipienti di contenimento) Localizzazione di destinazione se si tratta di materiali in arrivo localizzazione di partenza se si tratta di materiali in uscita L identificazione delle localizzazioni (serbatoi, silos, spazi di magazzino) deve essere precisa e riconoscibile con opportune segnalazioni ad una ispezione sul luogo Chi quanto (massa complessiva del lotto identificato) data del documento (ddt entrata/bolla carico da lavorazione/ ddt uscita) codice articolo / magazzino /lotto anagrafica lotto / codice deposito Fornitore / Cliente quantità movimentazioni di magazzino Differenze nei vari settori agroalimentari Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 4 di 10

La tracciabilità dei prodotti agroalimentari si differenzia a livello normativo a seconda del settore di appartenenza della filiera con obblighi di identificazione diversi. Tali differenziazioni si attuano soprattutto nel momento dell'etichettatura dei prodotti, ma anche la definizione di "lotto di lavorazione" ha delle differenze tra un settore e un altro e all'interno dello stesso settore tra una tipologia di prodotti e un'altra. Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 5 di 10

ETICHETTATURA E CODIFICA All'interno del processo di tracciabilità esiste l'obbligo, per chi produce o mette in commercio i prodotti alimentari, dell'etichettatura dei prodotti con relativi codici a barre. La legge non impone nessun obbligo di standard a tal proposito, anche se le aziende di produzione e distribuzione associate a Indicod-ecr hanno aderito ad una piattaforma comune per la gestione della Tracciabilità e della codifica nella catena. Ean / Ucc Indicod-Ecr Seguendo le indicazioni INDICOD-ECR le principali tipologie di codici nel sistema EAN/UCC per quanto riguarda la tracciabilità sono : SSCC serial shipping container code GLN global location number GTIN global trade item number Lotto Sscc Unità logistica Il Numero sequenziale di collo (Serial Shipping Container Code, SSCC) identifica in maniera univoca ed individuale le unità logistiche. Tutte le parti coinvolte nel processo d imballaggio lo possono utilizzare come codice di riferimento per i dati relativi salvati in un file di computer. Il SSCC è un codice di 18 caratteri non significativo e a lunghezza fissa, che non contiene elementi di classificazione. Il codice SSCC può essere : tipo SSCC Contenuto etichetta - mono prodotto e mono lotto cod. pallet prodotto quantità lotto scadenza - mono prodotto e multi lotto cod. pallet prodotto quantità - pluri prodotto e pluri lotto cod. pallet Gln Il codice di locazione (Global Location Number, GLN) è un codice numerico, che identifica ogni entità legale, funzionale o fisica in un azienda o un organizzazione. A ogni unità operativa viene attribuito un codice univoco. La tracciabilità prevede l identificazione di tutte le entità fisiche (sedi), che intervengono nella produzione e la movimentazione dei prodotti. Queste sono, tra l altro, stabilimenti di produzione, centri d imballaggio, vettori, grossisti e dettaglianti. L identificazione della sede è, inoltre, necessaria per garantire l efficienza del flusso di merci e dati tra i partner attraverso messaggi elettronici che identificano le parti coinvolte nella transazione (per esempio, compratore, fornitore, luogo di consegna, luogo di partenza). Gtin A livello più semplice, la codifica degli articoli è esattamente ciò che indica il nome: un sistema per identificare gli articoli, attribuendo a ciascuno un codice univoco. La codifica può avvenire in ogni fase della produzione e della distribuzione e si usa per identificare prodotti e servizi. L aspetto più evidente della codifica dei prodotti è il codice a barre, che tuttavia è solo una rappresentazione leggibile elettronicamente di un contenuto standard. È il codice stesso che costituisce l elemento più importante del Sistema EAN/UCC, in quanto identifica l articolo a cui è stato assegnato. Un prodotto finito può quindi essere "tracciato" attraverso l'attribuzione dei codici SSCC GLN LOTTO GTIN. Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 6 di 10

ESEMPIO DI ETICHETTA SSCC secondo gli standard EAN/UCC Struttura del Codice UCC/EAN-128 Il codice UCC/EAN-128 è un sistema di codifica standard che, oltre ad identificare gli imballi, permette di rappresentare con barre informazioni aggiuntive quali: numero di lotto, quantità di unità, peso netto, data di fabbricazione, di confezionamento e/o scadenza, in modo unico ed inequivocabile. AI DATI Il codice a barre UCC/EAN-128 si rappresenta attraverso gli Identificatori dati (AI), che permettono di classificare in modo standard tutte le informazioni che si leggeranno automaticamente. Gli AI sono prefissi numerici creati per dare significato inequivocabile ai dati che si trovano dopo il codice. Esempio: (13)001024 AI (13): indica che l informazione che segue è la data di confezionamento. 001024: data di confezionamento 24/10/00 Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 7 di 10

(formato in AA/MM/GG) Gli AI sono sempre fra parentesi e possono essere formati da 2, 3 or 4 cifre numeriche. Gli AI raccomandati da EAN International e da Indicod-Ecr nella codifica di imballi sono: AI Definizione Formato 00 Serial Shipping Container Code (SSCC) n2+n18 01 Global Trade Item Number (GTIN) n2+n14 02 GTIN dell articolo contenuto nell unità logistica n2+n14 10 Lotto n2+an..20 11 Data di raccolta/produzione n2+n6 (AA/MM/GG) 13 Data di confezionamento n2+n6 (AA/MM/GG) 15 Consumarsi preferibilmente entro n2+n6 (AA/MM/GG) 17 Data di scadenza n2+n6 (AA/MM/GG) 30 Quantità variabile n2+n..8 310n Peso netto n4+n6 330n Peso lordo n4+n6 37 Quantità di prodotti contenuti in un unità logistica n2+n..8 410 Codice di locazione Spedire a n3+n13 412 Codice di locazione Acquistato da n3+n13 422 Origine n3+n3 90 (flag 61) Trattamenti + Modalità di conservazione + Impatto ambientale imballaggio + Ogm n2+an..30 Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 8 di 10

LA TRACCIABILITÀ NEL GESTIONALE 2 ZUCCHETTI Nel Gestionale 2 Zucchetti la tracciabilità viene risolta dalla gestione lotti. A completamento della gestione possono essere utilizzati i seguenti moduli : Gestione codici a barre Gestione penna ottica buffer Estensione tracciabilità gestione SSCC Nel modulo navigatore è presente uno strumento visuale per poter facilmente e velocemente visualizzare la tracciabilità / rintracciabilità dei lotti. Nella gestione lotti sono state implementate le stampe di tracciabilità / rintracciabilità lotti. Sia nel caso della visualizzazione sia nel caso della stampa è possibile, partendo da un prodotto finito e da uno specifico lotto, risalire ai lotti di materia prima che lo costituiscono, oppure, in senso contrario, partendo dalla materia prima di uno specifico lotto verificare quali lotti di prodotti finiti sono stati prodotti e quindi a quali clienti sono stati venduti. Azienda commerciale L azienda, che utilizza il Gestionale 2, è un azienda commerciale che non trasforma in nessun modo la merce che poi viene rivenduta. In questo caso la gestione della tracciabilità è molto semplificata. L unica eccezione può essere la necessità di codificare i pallets con codifica SSCC. fase 1) ricevimento merce dal produttore - identificazione merce con codice lotto (interno / esterno) fase 2) scarico merce - scarico del/i lotto/i caricati In questo caso la gestione della tracciabilità viene risolta con la semplice gestione dei lotti così come è presente nel Gestionale 2 a livello standard. E' prevista una personalizzazione adhoc per l'anagrafica del lotto qualora fosse necessario indicare notizie / riferimenti legati al lotto stesso. Necessario Facoltativo : modulo lotti : personalizzazione anagrafica lotti : gestione SSCC Azienda di produzione / trasformazione Nel caso l azienda sia un azienda di produzione / trasformazione la tracciabilità può presentare delle difficoltà / particolarità legate all organizzazione / produzione fase 1) ricevimento materie prime - identificazione merce con codice lotto (interno/esterno) fase 2) produzione - scarico materie prime - carico prodotto finito - identificazione merce con codice lotto scaricando i lotti di origine. Fase 3) scarico merce - scarico del/i lotto/i caricati da produzione Gestione produzione con distinta base monolivello In questo caso occorre distinguere due casi - durante la produzione vengono utilizzati materie prime derivanti dallo stesso lotto - durante la produzione vengono utilizzati, per la stessa materia prima, diversi codici lotto Nel primo caso utilizzando la distinta base è possibile effettuare il carico del prodotto finito e lo scarico delle materie prime; durante questa fase il programma richiede il codice lotto del prodotto finito e il codice lotto Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 9 di 10

della materia prima. Necessario Facoltativo : modulo lotti : modulo distinta base : personalizzazione anagrafica lotti : gestione SSCC Il secondo caso viene sempre risolto con la gestione della distinta base ma a fronte di un codice articolo, riferito alla materia prima scaricata, viene richiesta una tabella nella quale è possibile indicare i codici lotto e le corrispondenti quantità utilizzate. Necessario : modulo lotti : modulo distinta base con gestione multilotto Facoltativo : personalizzazione anagrafica lotti : gestione SSCC Gestione produzione con distinta base multilivello o senza distinta base In questo caso il legame tra il lotto di output con il lotto di input avviene a posteriori analizzando e legando tra di loro i movimenti / lotti di carico del prodotto finito con i movimenti / lotti di scarico delle materie prime. Anche in questo caso è possibile indicare più lotti scaricati. Necessario Facoltativo : modulo lotti : personalizzazione anagrafica lotti : gestione SSCC Modulo SSCC Per le aziende che necessitano della gestione dell etichettatura del pallets è obbligatorio l'utilizzo del modulo SSCC, che completa la gestione dei lotti. La gestione permette di indicare il codice SSCC, tutti gli altri codici da riportare sul pallets, a livello di merce in uscita e di stampare l'etichetta corrispondente. La gestione è paragonabile alla gestione dei lotti. Durante la fase di scarico merce viene richiesto il codice SSCC da assegnare alla merce. In alternativa è possibile attribuire a posteriori il codice SSCC alla merce in attesa di spedizione tramite un apposito programma che si preoccupa di indicare quale merce in uscita sia ancora da "etichettare". Il programma si preoccupa di stampare le etichette da apporre sui pallets e di riportare il codice sscc sul documento di trasporto. Sull etichetta stampata, oltre al codice SSCC vero e proprio, è possibile stampare le informazioni necessarie all identificazione di quanto contenuto nel pallets, es cod.articolo cod.lotto data scadenza quantità. Documento redatto con Openoffice Writer 1.1 www.openoffice.org tracciab_01_esterno, Pagina 10 di 10