Comune di Camaiore PROVINCIA DI LUCCA LAVORI DI REALIZZAZIONE POZZO IN LOCALITA FABBRENTI PROGETTO ESECUTIVO

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G Comune di Camaiore PROVINCIA DI LUCCA LAVORI DI REALIZZAZIONE POZZO IN LOCALITA FABBRENTI PROGETTO ESECUTIVO B Relazione Geologica e tecnica I Progettisti Dott. Geol. Rosario Tabbì Il RUP Ing. Gianfranco Degl Innocenti Geom. Massimo Polacci CONTROLLO DI GESTIONE Maggio 2017 Sottocommessa REV N. DATA NOTE FIRMA CDC Articolo Codice POI/POT CUP G37B16001300005 CIG

PERFORAZIONE DI UN NUOVO POZZO ESPLORATIVO PRODUTTIVO IN LOCALITÀ FABBRENTI DEL COMUNE DI CAMAIORE (LU) RELAZIONE GEOLOGICA E TECNICA 30 Maggio 2017 G.A.I.A. S.p.A. Servizio Geologia e Idrogeologia Dr. Geol. Rosario Tabbì

1 - PREMESSA La presente relazione geologica è redatta a supporto della richiesta di autorizzazione alla ricerca e concessione di derivazione d acqua sotterranea, presentata alla Direzione Difesa del Suolo della Regione Toscana Settore Genio Civile Toscana Nord da G.A.I.A. S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato, subentrato all Autorità Idrica Toscana nella titolarità delle concessioni idropotabili a seguito della modifica della convenzione di affidamento del servizio idrico (art. 21 bis) approvata dall Assemblea dei Comuni dell AIT con deliberazione n. 17 del 22/07/2016. Le indagini e la stesura degli elaborati tecnici contenuti nella presente relazione sono state eseguite dal Settore Servizi di Ingegneria del gestore. La normativa di riferimento nella stesura della relazione in oggetto è la seguente: - T.U. n. 1775/33 e s.m ed i.; - D.Lgs. 152/2006; - D.Lgs. 275/1993; - R.D. n. 523/1904; - D.M. 14/01/2008; - D.P.G.R. Toscana n. 61/R del 16/08/2016; - L.R. n. 20 del 31/05/2006; - Regolamento di attuazione n. 46/R del 2008; Nelle ultime estati, nel gruppo di frazioni a monte di Camaiore denominate Seimiglia (Montemagno, Gombitelli, Migliano, Valpromaro, Orbicciano, Fibbiano, S. Maria Albiano e Fibbialla) si sono verificati problemi di carenza idrica dovuti all azzeramento estivo della portata della sorgente Fabbrenti (pratica concessione Genio Civile Lucca N 3032) ed alla diminuzione della portata del pozzo già esistente lungo la strada comunale per Fibbiano (pratica concessione Genio Civile Lucca N 3159), anch esso collegato al serbatoio e realizzato nei primi anni 90 per sopperire proprio al calo estivo della sorgente. La ricerca di acqua sotterranea in oggetto avverrà, mediante la perforazione di un pozzo esplorativo - produttivo, all interno di un area sita in località Fabbrenti e contraddistinta al N.C.T. del Comune di Camaiore dal mappale n. 349 del Foglio n. 72 (vedi Fig. 3). Sono attualmente in corso di definizione le procedure di acquisizione della disponibilità dell area interessata. Le coordinate precise del punto di perforazione saranno indicate nella relazione geologica conclusiva. Per l ubicazione dell area di indagine e degli elementi in essa descritti, si farà sempre riferimento alla Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000, sezione N. 261050; da questa sono estratte tutte le figure allegate. L area di interesse rientra tra quelle sottoposte al Vincolo Idrogeologico, ai sensi del R.D. n 3267 del 30/12/1923. Si descrivono di seguito i risultati delle indagini geologiche ed idrogeologiche svolte attraverso la raccolta di dati esistenti e specifici rilevamenti svolti in campagna. Pagina 2 di 6

2 - INQUADRAMENTO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO ED IDROGEOLOGICO L area di ricerca è ubicata in località Fabbrenti del comune di Camaiore, ad una quota di circa 345 m s.l.m. (Vedi Figg. 1 e 2). L area risulta di facile accesso per i mezzi necessari alla perforazione del pozzo. Per la realizzazione della piazzola di lavoro si dovrà soltanto ripulire l area dalla bassa vegetazione esistente (cespugli) ed eventualmente rimodellare appena la superficie interessata, senza alterare la morfologia e l idrografia dell area. Da un punto di vista geomorfologico, si tratta di una radura posta sul versante sinistro della valle incisa dal Fosso dei Canali di Fabbrenti, a Sud Est dell abitato di Fibbiano. Da un punto di vista geologico, l area d indagine è caratterizzata dall affioramento dei termini superiori della Falda Toscana: la Maiolica (MAI, Cretaceo inferiore) e la Scaglia (STO, Cretaceo Inf Paleogene) (Vedi Fig. 4). La prima è costituita da calcari bianchi o nocciola chiari a frattura concoide con poca selce e spesso con interstrati argillosomarnosi; la Scaglia è invece costituita da marne ed argilliti di colore rossastro e presenta localmente intercalazioni di calcareniti anche in spessori notevoli. Nell area di ricerca queste due formazioni si trovano in contatto tettonico per la presenza di una faglia in direzione NW SE. Questa faglia è tagliata ortogonalmente da una seconda faglia sulla quale è localizzata la sorgente Fabbrenti. In merito alla permeabilità dei terreni affioranti nell area, la Maiolica risulta caratterizzata da elevata permeabilità ed è interessata da una importante circolazione idrica sotterranea; la Scaglia invece risulta caratterizzata da una permeabilità molto bassa tale da poter essere considerata impermeabile. Da un punto di vista idrogeologico, si è già detto che la presenza delle faglie sopra descritte hanno dato origine alla sorgente Fabbrenti: questa è alimentata dall importante circolazione idrica che ha sede nella Maiolica e che, nel periodo invernale, garantisce alla sorgente una portata di circa 12 l/sec. Durante l estate la portata della sorgente diminuisce repentinamente fino ad annullarsi del tutto. Ciò è imputabile all abbassamento della piezometrica al di sotto della soglia di trabocco. La stessa circolazione idrica è stata intercettata (nel 1995) con la perforazione del pozzo esistente a Sud Est dell area di ricerca (a circa 230 metri di distanza da essa), lungo la strada comunale per Fibbiano: al di sotto di uno spessore di circa 65 metri di argilliti della Scaglia è stata rinvenuta la Maiolica ospitante una falda in pressione il cui livello è risalito fino a quota -5,80 metri dal p.d.c. 3 DESCRIZIONE DEGLI ACQUIFERI INTERCETTATI La ricerca idrica in oggetto sarà orientata verso l acquifero carbonatico costituito dalla Maiolica che, come esposto nel paragrafo precedente, ospita un importante falda che viene a giorno in corrispondenza della sorgente esistente poco più a monte e il cui livello piezometrico, nei pressi dell area di ricerca, si stabilizza a pochi metri dal p.d.c. Pagina 3 di 6

Il flusso principale della falda, in corrispondenza dell area di ricerca, ha una direzione all incirca N-S, pressoché parallela al corpo idrico superficiale che rappresenta un asse drenante sotterraneo oltre che superficiale. In figura 5 è riportata una sezione idrogeologica realizzata lungo la direzione di flusso principale della falda, coincidente proprio con la traccia delle sezione A-A (Vedi Fig. 4). Come già detto in precedenza, l acquifero in oggetto è stato già intercettato con il pozzo esistente a breve distanza: qui la Maiolica è sottostante ad uno spessore di circa 65 metri di argilliti della Scaglia che conferiscono alla formazione carbonatica la caratteristica di acquifero confinato con falda in pressione. Nell area interessata dalla ricerca in oggetto, la Maiolica è sub affiorante per cui, in questa zona, la falda è di tipo freatico. In sostanza, lo scopo della ricerca idrica è quello di captare, con il nuovo pozzo, l acqua della falda quando questa (in estate) non viene a giorno naturalmente in corrispondenza della sorgente. 4 CARATTERIZZAZIONE IDROCHIMICHE DELLA FALDA Come più volte indicato, la falda in oggetto è già sfruttata da un pozzo esistente nelle vicinanze dell area di ricerca (vedi Fig. 2). Questo, infatti, ha intercettato il medesimo acquifero in roccia (costituito dalla maiolica ) alla profondità di 80 metri circa dal p.d.c. La facies idrochimica della falda può essere pertanto desunta dalle analisi chimiche effettuate sui campioni d acqua prelevati al pozzo esistente. Sulla base delle analisi eseguite (allegato 1), è stato realizzato il diagramma di Piper Hill riportato in Fig. 7. Questo evidenzia che la facies idrochimica della falda in esame è quella bicarbonato calcica. 5 - CARATTERISTICHE DI MASSIMA DEL POZZO IN PROGETTO ED EMUNGIMENTI PREVISTI Il pozzo in esame sarà realizzato con la tecnica a rotopercussione ad aria, senza utilizzo di fluidi di perforazione. Sarà prima realizzato un avampozzo del diametro 374mm e della profondità di 10 metri circa, tale da superare la coltre detritica e penetrare di qualche metro nella formazione rocciosa sottostante. L avampozzo sarà condizionato mediante la posa di un rivestimento in acciaio elettrosaldato del diametro 330mm. L intercapedine tra il perforo ed il rivestimento sarà cementata per tutto il suo sviluppo mediante boiacca di cemento Portland 325 fino a rifiorimento. All interno dell avampozzo la perforazione procederà a distruzione di nucleo con martello a fondo foro; il diametro del perforo sarà pari a 311mm sino alla massima profondità, prevista dell ordine di 50 metri a partire dal p.d.c. Al termine della perforazione verrà inserita la tubazione definitiva in PVC atossico per uso alimentare 200mm. I filtri saranno posizionati alle quote considerate più produttive: orientativamente si intende filtrare tra i 15,0 e i 40,0 metri (Vedi schema del pozzo riportato in Fig. 6). Pagina 4 di 6

Il dreno sarà eseguito con ghiaietto siliceo di appropriata granulometria mentre l impermeabilizzazione dell intercapedine foro tubazione sarà realizzata con tampone di argilla (utilizzando argilla granulare secca) seguito da boiacca di cemento. Successivamente alla realizzazione del pozzo sarà eseguito lo spurgo mediante air-lift dopodiché si procederà all esecuzione delle prove di portata utilizzando una pompa con appropriate caratteristiche tecniche. Le acque emunte dal pozzo in oggetto saranno utilizzate da GAIA S.p.A. per alimentare il serbatoio Fabbrenti (capacità 245 mc), esistente a poche decine di metri di distanza, che serve l acquedotto degli abitati delle frazioni denominate Seimiglia dove nel periodo estivo risiedono circa 2000 abitanti. Come ampiamente esposto, il serbatoio è alimentato dalla sorgente Fabbrenti: la portata naturale della sorgente varia nel corso dell anno da circa 12 l/sec. a zero. Nei mesi estivi la portata della sorgente cala velocemente fino ad annullarsi del tutto in occasione di estati siccitose: il serbatoio viene quindi alimentato dal pozzo situato lungo la via per Fibbiano, a circa 230 metri di distanza, realizzato nel 1995. Negli ultimi anni questo pozzo ha però fatto registrare un calo di produttività: risulta pertanto fondamentale avere un altro pozzo onde scongiurare l insorgenza di carenze idriche estive. Il nuovo pozzo sarà messo in funzione esclusivamente nel periodo estivo quando la portata delle sorgenti diminuisce e la richiesta idrica aumenta. In tale periodo (Giugno Settembre) se ne prevede un utilizzo per 18 ore al giorno, con una portata media di 5 l/s e con punte massime di 7 l/sec: i massimi volumi d acqua estratti si aggireranno pertanto intorno a 40.000 mc/a. Le acque prelevate dal pozzo, al termine del periodo di monitoraggio chimico e batteriologico previsto per le acque destinate al consumo umano, verranno immesse nel serbatoio denominato Fabbrenti attraverso la realizzazione di una nuova adduttrice della lunghezza di circa 70 metri e del diametro 110mm. Per i dettagli si rimanda per esteso alla relazione tecnica ed agli elaborati redatti dal progettista Geom. Massimo Polacci del Settore Servizi di Ingegneria di G.A.I.A. S.p.A. 6 PRECISAZIONI IN MERITO ALLA MODALITA DI PERFORAZIONE (ai sensi della L.R. n. 20/2006 e del D.P.G.R. 46/R del 2008) La tecnica di perforazione prevista per il pozzo è quella a rotopercussione ad aria: tale modalità esecutiva non prevede l uso di acque e fanghi che, nel D.P.G.R N 46/R dell 8 Settembre 2008, vengono definite acque di processo e sono assoggettate alla disciplina degli scarichi (art. 52, comma 1 D.P.G.R N 46/R). Le acque di falda intercettate con la perforazione e quelle derivanti dalle operazioni di messa in funzione del pozzo, cioè spurgo ed esecuzione delle prove di portata, rientrano tra le acque di restituzione definite sempre nello stesso regolamento di attuazione (comma 2 e comma 3 dell art. 52). Tali acque di restituzione verranno opportunamente convogliate, tramite condotta provvisoria, nel Fosso dei Canali di Fabbrenti, che scorre nelle immediate vicinanze dell area di ricerca (vedi Figure 2 e 3), previo abbattimento della torbidità (almeno per le prime acque estratte) realizzato tramite sedimentazione all interno di apposite vasche messe in opera. Pagina 5 di 6

Il fosso presenta una sezione idonea a smaltire i quantitativi d acqua che verranno estratti durante la perforazione, nella fase di messa in esercizio del pozzo e durante l esecuzione delle prove di portata. L immissione delle acque di restituzione nel canale indicato non arrecherà pertanto nessun danno al corpo idrico stesso. Se nel corso della perforazione dovesse insorgere la necessità di utilizzare schiumanti biodegradabili, pena l impossibilità di proseguire i lavori, i fluidi di perforazione verranno opportunamente gestiti in cantiere attraverso la realizzazione di apposite vasche e saranno successivamente smaltiti nel rispetto della normativa vigente in materia. 7 AREE DI SALVAGUARDIA DEL POZZO In merito alle aree di salvaguardia, in fase di utilizzo il boccapozzo sarà munito di testa stagna; sarà realizzato inoltre un manufatto a protezione del pozzo stesso e verrà delimitata la zona di tutela assoluta (ai sensi dell art. 94, comma 3, del D.Lgs. 152/2006) mediante una recinzione estesa ad un raggio di 10m intorno al pozzo. In merito alla zona di protezione, con riferimento alla sua definizione contenuta nel comma 6 dell art. 94 del D.Lgs. 152/2006, si fa presente che, da una verifica effettuata, non sono state riscontrate, nell intorno dei 200 metri dal pozzo, attività che costituiscono (ai sensi del comma 4 dell art. 94, del D.Lgs. 152/2006) centri di pericolo potenziali. La fascia immediatamente a monte del pozzo, in particolare, è costituita da bosco ceduo; a valle dell area di ricerca sono presenti solo infrastrutture di servizio dell acquedotto (vedi Fig. 2). Dr. Geol. Rosario Tabbì Pagina 6 di 6

A A Figura 4): Ubicazione area di ricerca. Estratto dalla Carta Geologica Regionale della Toscana Scala 1:10.000 E indicata anche la traccia della sezione A-A, riportata in Fig. 5, eseguita lungo direzione di flusso principale della falda (Nord Sud).

pozzo esistente in località Fabbrenti che sfrutta la falda oggetto di ricerca 10 Piper - Hill 9 11 Mg % SO4 % 2 12 6 4 1 3 8 5 7 0 Ca % Na+K % HCO3 % Cl % Fig. 7): Diagramma di Piper per la classificazione idrochimica delle acque di falda 1 Calcica 2 Magnesiaca Famiglie Cationiche 3 Sodica 4 Mista 5 Bicarbonatica 6 Solfatica Famiglie Anioniche 7 Clorurata 8 Mista 9 Bicarbonato-Calcica 10 Solfato-Calcica CLASSIFICAZIONE DELL'ACQUA 11 Solfato-Sodica 12 Bicarbonato-Sodica