TRIBUNALE DI MILANO RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE. PAGINE VERBALE: n. 127



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TRIBUNALE DI MILANO RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE DOTT.SSA ICHINO DOTT.SSA BERTOJA DOTT.SSA RIZZARDI Presidente Giudice a latere Giudice a latere VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 127 PROCEDIMENTO PENALE N. 14037/09 R.G. A CARICO DI: BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20 UDIENZA DEL 28/05/2010 MI0005 Aula 1^ Penale Esito: RINVIO AL 03.06.2010 Caratteri: 212637

INDICE ANALITICO PROGRESSIVO Affidamento supplemento di incarico Periti ROSSATI ANDREA SANTINO BERNARDO 17 TESTE MAZZARELLA MARIA 22 TESTE CARBONE SILVIA 97 TESTE SALINI CLAUDIO 104 2

TRIBUNALE DI MILANO - RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE MI0005 Aula 1^ Penale Procedimento penale n. 14037/09 Udienza del 28/05/2010 DOTT.SSA ICHINO DOTT.SSA BERTOJA DOTT.SSA RIZZARDI DOTT ORSI DOTT. RUTA Presidente Giudice a latere Giudice a latere Pubblico Ministero SIG.RA AMITRANO ANNALISA Sig.ra Quadraccia Ornella Ass. d'udienza Ausiliario tecnico PROCEDIMENTO A CARICO DI BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20 - Alle ore 10.11 si apre il verbale. Si dà atto che sono altresì presenti in aula: - Il Pubblico Ministero, Dott. ORSI. - Il Pubblico Ministero, Dott. RUTA. - I Difensori di fiducia dell'imputato BERNESCHI GIOVANNI (contumace), Avv. GARAVENTA e Avv. SOMMELLA. - Il Difensore dell'imputato BONSIGNORE VITO (contumace), Avv. GARAVENTA, in sostituzione degli Avvocati GIORDANENGO e FENO. - Il Difensore dell'imputato CALTAGIRONE GIROLAMO (contumace), Avv. SEVERINO. - Il Difensore dell'imputato CIMBRI PAOLO (contumace), Avv. COSTABILE. - I Difensori dell'imputato CONSORTE GIOVANNI (assente), Avv. SGUBBI e Avv. DEDOLA. - Il Difensore dell'imputato COPPOLA DANILO (contumace), Avv. DE MATTEIS in sostituzione dell'avv. PECORELLA. - Il Difensore dell'imputato DE NICOLAS FILIPPO, (contumace), Avv. IANNACCONE. 3

- Il Difensore dell'imputato GIL-ALBERDI RAFAEL (contumace), Avv. ISOLABELLA. - Il Difensore dell'imputato FAZIO ANTONIO (contumace), Avv. BORGOGNO, anche in sostituzione di Avv. COPPI. - Il Difensore dell'imputato FRASCA FRANCESCO, Avv. BORGOGNO, anche in sostituzione di Avv. COPPI. - I Difensori dell'imputato GNUTTI EMILIO, Avv. DE LUCA e Avv. BONVICINI. - Il Difensore dell'imputato GRAZIOLI GIULIO, Avv. DESANNA in sostituzione dell'avvocato GISMONDI. - Il Difensore dell'imputato GRONCHI DIVO, AVV. DIODÀ Massimiliano. - Il Difensore dell'imputato LEONI GUIDO(contumace), Avv. BIANCOLELLA. - Il Difensore dell'imputato LONATI ETTORE (contumace), Avv. RAVAGLIA. - Il Difensore dell'imputato LONATI TIBERIO (contumace), Avv. RAVAGLIA. - Il Difensore dell'imputato RICUCCI STEFANO (contumace), Avv. FURLAN. - I Difensori dell'imputato SACCHETTI IVANO (contumace), Avv. SGUBBI e Avv. DEDOLA. - Il Difensore dell'imputato STATUTO GIUSEPPE (contumace), Avv. BIANCOLELLA, anche in sostituzione di Avv. TROFINO. - Il Difensore dell'imputato STEFANINI PIERLUIGI (contumace) Avv. LALOMIA in sostituzione di Avv. PADOVANI e Avv. BACCAREDDA BOY. - I Difensori dell'imputato ZONIN GIOVANNI (contumace) Avv. DIODÀ e Avv. AMBROSETTI. - UNIPOL con l'avvocato SIROTTI. - Cooperativa Adriatica con l'avvocato SIROTTI, in sostituzione anche dell'avvocato MORARA. - CARIGE con l'avvocato GARAVENTA. 4

- Banca Popolare di Vicenza con l'avvocato PALIERO, assente, sostituito dall'avvocato DESANNA. - Banca Popolare dell'emilia Romagna con l'avvocato Alleva. - HOPA S.p.A. con l'avvocato ZACCONE. - Deutsche Bank con l'avvocato ALLEVA e l'avvocato SEVERINO. - CONSOB con l'avvocato SPEDICATI. - BBVA con l'avvocato ACCINNI. - Bava Geremia con l'avvocato DEL GIUDICE, anche per Zola Pierluigi. - Banca Popolare di Vicenza con l'avvocato PALIERO, sostituito da DESANNA. PRESIDENTE - Diamo lettura dell'ordinanza a scioglimento delle questioni sollevate nella scorsa udienza. Sulla questione relativa alla tardività del deposito della lista testimoniale integrativa del Pubblico Ministero in data 26 marzo 2010, questione sollevata dalla Difesa Caltagirone, cui si sono associate le Difese di tutti gli imputati, sentiti il Pubblico Ministero e le Parti Civili, presa visione della memoria depositata in data 25 maggio 2010 dalle Difese Caltagirone e Deutsche Bank il Tribunale osserva che la questione emersa all'udienza del 21 maggio 2008 in sede di calendarizzazione delle prove orali a carico sia stata affrontata dalle Parti in modo incompleto e debba essere invece approfondita, perché attinge il delicato argomento delle eventuali contestazioni e del materiale utilizzabile per le medesime, ciò in quanto la richiesta integrativa di cui si tratta ha un duplice oggetto: 1) la richiesta di autorizzazione alla citazione di Boni e Fiorani ai sensi degli Art. 197 bis e 210 C.P.P., nella loro qualità di dirigenti della Banca Popolare di Lodi, per riferire sui fatti di cui all'imputazione e in particolare i rapporti con UNIPOL e i suoi dirigenti con i cosiddetti 5

contropattisti e in generale con tutti i soggetti coinvolti nel tentativo di acquisizione del controllo BNL "promosso da UNIPOL", poiché Boni e Fiorani sono già stati sentiti in sede di incidente probatorio secondo il disposto dell'art. 403 C.P.P. la richiesta deve intendersi effettuata anche ai sensi, oltre che degli Art. 197 bis e 210 espressamente richiamati, dall'art. 238 comma V C.P.P. con riguardo alle dichiarazioni già acquisite tramite incidente probatorio, quanto meno nei confronti di quegli imputati i cui Difensori hanno partecipato alla assunzione anticipata della prova; 2) la richiesta di acquisizione ai sensi dell'art. 468 comma IV bis C.P.P. del verbale dell'esame di Fiorani nell'udienza del processo Antonveneta in data 24 febbraio 2010 e 24 marzo 2010, tale richiesta, unita alla richiesta di citazione di Fiorani, comporterebbe la necessità di richiedere il consenso degli imputati non coinvolti dal processo Antonveneta e l'utilizzazione di tali ultime dichiarazioni nei loro confronti e comunque ai sensi dell'art. 238 comma IV C.P.P. la possibilità di utilizzare detti verbali per le contestazioni al dichiarante Fiorani; prendendo le mosse dai rilievi difensivi, che hanno riguardato unicamente l'asserita tardività del deposito della lista si segnala che il costante orientamento della Suprema Corte ha ribadito da ultimo con sentenza della Sezione VI numero 7352 del 21 gennaio 2010 che il termine di presentazione del liste va riferito alla prima udienza di trattazione e non anche alle successive udienze di rinvio, ne consegue che la parte riacquista il diritto di presentare la propria lista o a maggior ragione di integrarla fino a 7 giorni prima della data della nuova udienza in caso di, dice la Cassazione "rinvio a udienza fissa disposto prima dell'esaurimento degli atti introduttivi"; al di là delle fattispecie in concreto di volta in volta 6

esaminate dalla Suprema Corte il principio di diritto affermato nelle pronunce è quello da ultimo testualmente riportato: "la nozione di atti introduttivi è testuale e contenuta nella prima parte del capo secondo del libro settimo del C.P.P. e ricomprende le fasi che vanno dalla costituzione delle Parti, Art. 484, ai provvedimenti del Giudice in ordine alla prova, Art. 495", sulla scorta di quanto fin qua argomentato deve considerarsi tempestiva la lista presentata fino a 7 giorni prima dell'udienza in cui vi sia stata la dichiarazione di apertura del dibattimento. Nel caso di specie l'attuale procedimento, chiamato in prima udienza il primo febbraio 2010, è stato rinviato al 18 marzo 2010 in cui è iniziata la fase delle questioni preliminari, proseguita all'udienza del 25 marzo 2010 e terminata l'8 aprile 2010 con la dichiarazione di apertura del dibattimento e le richieste di prova; la lista del Pubblico Ministero, depositata in data 26 marzo 2010, risulta dunque tempestiva rispetto alla dichiarazione di apertura del dibattimento; inoltre in sede di richieste di prova il Pubblico Ministero ha espressamente ribadito la richiesta di esame di testi autorizzati, in proposito sottolineando di non doversi diffondere sull'argomento (vedi pagina 37 delle trascrizioni dell'udienza 8 aprile 2010), piuttosto in sede di richieste di prova il Pubblico Ministero non ha effettuato formale deposito dei verbali di cui al secondo punto sopra evidenziato, l'inosservanza di tale formalità è da ritenersi sprovvista di sanzione processuale, in tal senso citiamo la Cassazione Sezione I 25 ottobre 2004 Giannelli, ma è del tutto evidente che fino a quando detti verbali non saranno formalmente portati a conoscenza di tutte le Parti del presente procedimento essi non potranno essere utilizzati. 7

Sull'eccezione concernente la citazione e l'esame del consulente tecnico del Pubblico Ministero proposta dall'avvocato Sirotti, alla quale hanno aderito le altre Difese, sentiti i pareri del Pubblico Ministero, della Difesa e delle Parti Civili; rilevato che l'eccezione non è stata tempestivamente proposta nella fase degli atti preliminari al dibattimento, che tuttavia il Pubblico Ministero non ha, allo stato, provato in quale momento abbia conferito l'incarico di consulenza tecnica, né se tale consulenza sia già stata depositata agli atti del Pubblico Ministero, che dunque la questione sarà esaminata nel momento in cui il Tribunale verrà in possesso del dato temporale necessario per la decisione della medesima, P.Q.M. respinge la questione relativa alla tardività del deposito della lista testimoniale integrativa da parte del Pubblico Ministero e riserva la decisione concernente la richiesta di esame del consulente tecnico da parte del Pubblico Ministero. Quindi invitiamo il Pubblico Ministero formalmente a depositare il verbale di conferimento dell'incarico al Pubblico Ministero, dico espressamente, per verificare se detto incarico sia stato conferito prima o dopo l'emissione del decreto di rinvio a giudizio, posto che tale dato temporale è assolutamente rilevante ai fini della valutazione; lo stesso, ovviamente, per i verbali non depositati e non solo, ma comunque diciamo subito che, questo affinché vengano valutati comunque i tempi degli esami e l'organizzazione dei calendari, che quando anche venisse, il verbale di conferimento fosse successivo al decreto che dispone il giudizio e quindi non sia inutilizzabile, secondo gli orientamenti della giurisprudenza, prima della audizione eventuale del teste, del consulente, la relazione dovrà essere 8

depositata alle Parti per un tempo congruo, che possiamo indicare indicativamente in dieci giorni, per dare modo di presentare la Difesa, questo lo dico semplicemente in via teorica, siccome abbiamo fatto un calendario i tempi sono un po' ristretti, quindi il Pubblico Ministero valuterà. Comunque prima di decidere sull'audizione del consulente comunque il Tribunale ha bisogno di verificare quanto è stato conferito l'incarico e se la consulenza tecnica è già stata depositata nell'ufficio del Pubblico Ministero, solo dopo questo potremo sciogliere la valutazione. Allora, oggi che testi avevamo? AVV. SIROTTI - Presidente, prima che vengano chiamati i testi della CONSOB vi è una richiesta da parte di questa Difesa e mi sono scusato precedentemente con il Pubblico Ministero, forse potevamo farlo prima, la verità è che non ci eravamo resi conto che questi documenti di cui andrò a dire tra un secondo non erano nel fascicolo nel Pubblico Ministero. I testi della CONSOB Mazzarella e Salini sono stati sentiti avanti alla Procura di Roma, entrambi per due volte, io chiederei, per poterli utilizzare eventualmente per le contestazioni, che questi interrogatori, queste, per la verità sommarie informazioni, verbali di sommarie informazioni testimoniali, venissero acquisite al fascicolo del dibattimento e in tal senso, del Pubblico Ministero, chiedo scusa, e in tal senso ne do una copia al Pubblico Ministero. Al fascicolo del Pubblico Ministero, si tratta di verbali di informazioni testimoniali, per quanto riguarda il dottor Salini del 15 e del 16 marzo 2006 e per quanto riguarda la dottoressa Mazzarella del 22 marzo del 2006 più ce ne è un altro di cui però non ho ottenuto copia, perché.., c'è una presentazione successiva, ma in cui non dice nulla di rilevante, però per completezza al Pubblico Ministero fornirò anche 9

quello, nell'ambito poi del procedimento penale che ha dato vita alla richiesta di rinvio a giudizio per cui si aprirà l'udienza preliminare il prossimo 30 settembre, a Roma naturalmente. PRESIDENTE - Avvocato, lei, la sua Difesa, quando è venuto a conoscenza della sussistenza di tali verbali? AVV. SIROTTI - Recentemente, Presidente, la data esatta non la so, recentemente, con franchezza, diciamo, settimane fa. PRESIDENTE - Ma in occasione di... AVV. SIROTTI - Settimane fa, non è una cosa recentissima. PRESIDENTE - Ma in occasione di un deposito? AVV. SIROTTI - In occasione del deposito degli atti di indagine di Roma dove UNIPOL è incolpata per... PRESIDENTE - Appunto, era questo che volevamo sapere. AVV. SIROTTI - Sì. P.M. DOTT. RUTA - Allora è il luglio scorso che c'è stato il 415 bis, quindi un anno fa, non settimane fa. AVV. SIROTTI - Sì, per la verità, diciamo, la conoscenza effettiva risale, è più recente, però sicuramente, ecco... PRESIDENTE - Avvocato, io le sto chiedendo la conoscenza nel senso se c'è stato il deposito un anno fa è diverso che 15 giorni fa, cioè noi chiediamo in quale momento questi atti sono stati messi a disposizione delle Parti? AVV. SIROTTI - Di parecchie delle Parti presenti in questa udienza, il 415 bis risale all'anno scorso, a qualche mese fa, Presidente, a qualche mese fa. Per la verità, Presidente, voglio anche precisare, perché è esattamente proprio, vi sto riferendo con franchezza quello che è avvenuto, siccome le autorità giudiziarie di Milano e di Roma nel corso dell'indagine hanno fatto diversi scambi di informazioni e travasi di atti dall'uno e dall'altro procedimento, la certezza che gli atti, che questi atti, che per la verità sono sommarie informazioni testimoniali di grande rilievo, almeno a mio avviso, di 10

particolare significato, proprio per i fatti oggetto del presente procedimento, l'abbiamo avuta, Presidente, in vista della preparazione di questa udienza, davamo per scontato che questi atti fossero nel fascicolo del Pubblico Ministero di Milano, questo è esattamente quello che è avvenuto, come molti atti romani sono nel fascicolo e viceversa. PRESIDENTE - Va bene. Il Pubblico Ministero? P.M. DOTT. RUTA - Allora, questi sono atti che sono stati assunti, sono atti di sommarie informazioni assunti dinnanzi a un Pubblico Ministero di Roma, quindi noi non ci opponiamo all'utilizzo al fine delle contestazioni di atti che sono avvenuti di fronte a un Pubblico Ministero di Roma. Detto questo, la cosa, se posso dirla fuori dai denti, non mi piace molto, nel senso che questi sono atti che sono stati depositati in un 415 bis che è stato notificato sostanzialmente un anno fa, io mi domando se noi Pubblici Ministeri avessimo fatto una cosa del genere, questo è un concreto un atto a sorpresa. PRESIDENTE - Va bene. P.M. DOTT. RUTA - Detto questo... PRESIDENTE - Va bene, adesso stiamo discutendo, se non c'è l'opposizione del Pubblico Ministero la questione è risolta. La Parte Civile? AVVOCATO - C'è opposizione. AVV. SPEDICATI - C'è opposizione anche da parte della CONSOB. PRESIDENTE - Con ordine, lei vuole parlare di questo? AVV. DEDOLA - (ndt, intervento svolto lontano dal microfono). PRESIDENTE - Ma che vuol dire, che questi atti sono stati depositati, ma che successivamente c'è stata? AVV. DEDOLA - Successivamente questi atti sono stati utilizzati ai fini di redigere una lettera di parere da parte della CONSOB, lettera si fa per dire, perché trattasi di circa 500 pagine con relative allegati, dove 11

queste deposizioni sono state ampiamente prese ai fini di notiziare l'autorità giudiziaria circa la... PRESIDENTE - Va bene. Potete farci vedere almeno... AVV. SPEDICATI - No, non è corretto comunque, Presidente, non è una ricostruzione corretta. PRESIDENTE - No, mi scusi un attimo, volevo solo chiedere se ci esibite un attimo questi atti per poter poi decidere. Le Parti Civili, sul punto. AVV. ACCINNI - La Parte Civile ha una (inc.) che si articola attraverso questi punti, intanto rispetto ai verbali di audizione e poi invece vengo a quella nota. Rispetto ai verbali di audizione l'opposizione è motivata perché né la disposizione dell'art. 468 né quella dell'art. 238 consentono l'acquisibilità, invero si tratta di verbali che erano già disponibili alle Parti al momento della redazione della lista testi di questo procedimento, si sarebbero dovuti indicare perciò ai sensi dell'art. 468 in quella lista testi, ciò che non è stato. Per altro si tratta anche di verbali di prove di altro procedimento penale che non sono assunte né in incidente probatorio, né in dibattimento e quindi la disposizione di cui al I comma dell'art. 238 si pone come ostativa alla loro acquisibilità, anche soltanto per la possibilità di contestazioni, sì fatta stessa disposizione è ostativa, nell'assenza del consenso delle Parti, alla acquisibilità anche della nota successiva, che risulterebbe di questo anno e del 2010, perché si tratta sempre di acquisizione di prove di altro procedimento, completamente diverso da quello attuale, che ha oggetto differente e che è riferito a fatti precedenti a quelli dell'oggetto di questa imputazione, prove che sono state assunte né in incidente probatorio né in dibattimento e quindi è nuovamente, in assenza del consenso delle Parti, la disposizione di cui al I comma è ostativa alla acquisibilità, consenso da parte di questa parte non vi 12

è e per queste ragioni si chiede quindi che non possano essere acquisite. PRESIDENTE - La Difesa CONSOB? AVV. SPEDICATI - La Parte Civile CONSOB si associa alle argomentazioni dell'avvocato Accinni e quindi alle stesse conclusioni. AVV. ISOLABELLA DELLA CROCE - Chiedo scusa, Presidente, una brevissima precisazione, io mi sembra di avere capito che l'avvocato Sirotti abbia chiesto il deposito agli atti del Pubblico Ministero e che questa richiesta immagino sia stata effettuata ai sensi dell'art. 430, quindi cioè ai sensi di una sorta di indagine investigativa, immagino, che porta agli atti del Pubblico Ministero. Ora questa Difesa, per esempio, è venuta a sapere l'altro giorno che esistono queste carte e ha avuto solamente ieri copia di queste carte, quindi questa Difesa nulla sapeva, perché questa Difesa non è parte nel procedimento romano, quindi io credo che se in tutta onestà e trasparenza l'avvocato Sirotti invece che depositare gli atti nell'ufficio del Pubblico Ministero, come avrebbe potuto, abbia, di fronte a tutti, rappresentando la questione, chiesto il deposito agli atti di atti di investigazione di altro ufficio del Pubblico Ministero, depositato gli atti ai fini delle contestazioni credo che questo sia assolutamente legittimo e anche doveroso, quindi non credo che ci sia la possibilità oggi, qui, di dibattere su questo, perché credo che ci sia semplicemente la presa d'atto di un deposito di documentazione agli atti del Pubblico Ministero ai fini delle contestazioni, sarà nel momento della contestazione, al più, che il Tribunale rileverà la fisiologia o meno, la patologia o meno di questo atto. AVV. DEL GIUDICE - Le Parti Civili Bava e Zola si associano alle argomentazioni e conclusioni dell'avvocato Accinni. 13

PRESIDENTE - Dunque, vorrei sapere solo, attualmente i testi che devono essere sentiti sono? I nomi. P.M. DOTT. ORSI - Sono Mazzarella, Salini, Groman, Sotis e Provvidenti. PRESIDENTE - Il Pubblico Ministero ha un ordine nell'audizione dei testi? P.M. DOTT. ORSI - Sì, Mazzella. PRESIDENTE - E poi? P.M. DOTT. ORSI - Poi credo Salini. PRESIDENTE - Va bene. Il Tribunale si ritira in Camera di Consiglio. Rientra il Tribunale e il Presidente dà lettura dell'ordinanza: Sulla richiesta avanzata dalla Difesa UNIPOL in data odierna, cui si è associata la Difesa di Gil-Alberdi Rafael, relativa al deposito nel fascicolo del Pubblico Ministero delle sommarie informazioni rese da Salini Claudio e Flavia Mazzarella nel processo penale numero 48631/05 del Pubblico Ministero di Roma; sentito il Pubblico Ministero, che non si è opposto e i Difensori della Parte Civile, che hanno espresso opposizione al suddetto deposito; rilevato che le sommarie informazioni oggetto della richiesta non possono considerarsi verbali di prove di altro procedimento, trattandosi di atti di indagine e non soggiaciono quindi alla disciplina degli Art. 238 e 468 C.P.P., che non è precluso il deposito nel fascicolo del Pubblico Ministero anche dopo l'inizio del dibattimento di attività integrative di indagine delle Parti, purché le altre Parti siano messe in condizione di conoscere i relativi verbali, al fine di esercitare il loro diritto di Difesa, P.Q.M. autorizza il deposito delle sommarie informazioni rese da Mazzarella e Salini sopra indicate nel fascicolo del Pubblico Ministero e concede termine ad horas alle Parti 14

Civili per l'esame delle stesse prima dell'esame dei suddetti testi nel presente processo. PRESIDENTE - Chiediamo allora al Pubblico Ministero. AVV. AMBROSETTI - Presidente, anche agli altri imputati. PRESIDENTE - E anche agli altri imputati, però... AVV. AMBROSETTI - Noi non le conosciamo, perché non siamo... PRESIDENTE - Ha ragione, però gli altri imputati non si sono espressi prima, non hanno manifestato opposizione, quindi noi abbiamo ritenuto... AVV. AMBROSETTI - No, ma andava bene, chiediamo però adesso, una volta ammesso, anche noi di avere diritto di poterle esaminare. PRESIDENTE - Va bene. Allora, il problema è questo, Pubblico Ministero, di nuovo chiedo, è fondamentale l'ordine di audizione dei testi? P.M. DOTT. ORSI - Sì. PRESIDENTE - Allora sospendiamo il dibattimento per mezz'ora, fate velocemente delle fotocopie e ve lo vedete. All'Avvocato Sirotti mi permetto però di dire che al di là del fatto che ci sia stata una consulenza CONSOB lei certamente era a conoscenza quanto meno della consulenza, ecco, allora se in futuro una questione del genere ce la poneva alla scorsa udienza forse avremmo risparmiato un'ora e mezza di tempo stamattina, quindi io la prego, senza limitare il suo diritto, se è possibile la prossima volta ce le anticipi, in modo che risparmiamo il tempo, perché tra piccioni e questione sono le undici e i testi sono ancora fuori ad aspettare. AVV. SIROTTI - Presidente, io rinnovo le mie scuse. PRESIDENTE - Senza con questo... Niente, non... AVV. SIROTTI - No, no, ma molti mi conoscono e sanno che le avrei senza altro depositate, il mio errore non è stato nella non conoscenza, che li conosciamo da diverso tempo, anche se non dall'anno scorso, ma il mio errore è 15

stato proprio nel non considerare che non fossero nel fascicolo della Procura di Milano. PRESIDENTE - Avvocato, io le sto dicendo, siccome il calendario dell'udienza è già stato fatto da mesi, l'indicazione dei testi che verranno sentiti l'abbiamo ripetuta ogni udienza, quindi tutte le Parti sono in grado di sapere di settimana in settimana chi verrà sentito, io vi prego, per favore, di evitare di perdere del tempo, perché poi comunque il processo va avanti, è semplicemente che potremmo utilizzare il Tribunale meglio il tempo durante la settimana per risolvere questioni invece che fare aspettare i testi due ore fuori. Adesso, non solo, ma avremmo potuto fare fotocopie per tutti, mentre adesso in qualche minuto dobbiamo fotocopiare e darvi il tempo per leggere, per quante poche pagine siano. AVV. ACCINNI - Chiedo scusa, Presidente, un chiarimento. PRESIDENTE - Intanto forse mentre noi facciamo questo altro adempimento, qualcuno potrebbe... allora, le consegniamo un attimo alla Difesa, se la Difesa potesse andare a fare intanto almeno un'altra fotocopia o altre due fotocopie, Difesa e Parte Civile, così le guardate tutti, ne abbiamo una sola copia. AVV. ACCINNI - Sì, solo un chiarimento, Presidente, non ho inteso se sono stati ammessi soltanto i verbali delle audizioni o anche la nota di cui... PRESIDENTE - Nessuno ce l'ha chiesto, quale nota? AVV. ACCINNI - Ah, la nota non è stata chiesta. PRESIDENTE - Quale nota? AVV. ACCINNI - Avevo male inteso io, avevo capito che... PRESIDENTE - Non ne abbiamo conoscenza, non l'abbiamo vista. Sono tre verbali, se per guadagnare tempo fate una fotocopia e poi dopo ve la guardate, nel frattempo. Allora, chiamiamo intanto i periti per le trascrizioni. 16

AVV. SEVERINO - Presidente, depositerei l'originale dell'istanza che avevo inviato via fax. PRESIDENTE - La Difesa di Caltagirone ha depositato via fax e deposita oggi in originale l'elenco delle conversazioni di cui chiede ulteriormente la trascrizione. Affidamento supplemento di incarico Periti ROSSATI ANDREA - SANTINO BERNARDO PRESIDENTE - Allora, voi siete sempre sotto giuramento, si tratta di estendere l'incarico peritale. Allora, intanto io le dico, si estende l'incarico peritale alle conversazioni: numero 178 di cui al punto 1 della memoria in data 27 maggio 2010 dell'avvocato Severino, numero 380 di cui al punto 2, numero 985 di cui al punto 7, 1281 di cui al punto 8, numero 1061 di cui al punto 10 della medesima memoria, di cui vi consegniamo la copia per fax. Poi le conversazioni di cui alla memoria 21 maggio 2010 dell'avvocato Accinni in data 7, 9 e 10 luglio e di questa memoria bisogna fare una attività. INTERVENTO - Chiedo scusa, io penso che queste siano già state trascritte, Presidente, proprio in funzione per l'udienza di oggi, queste. PRESIDENTE - Sono già state trascritte? INTERVENTO - Sì, sì. PRESIDENTE - Allora, e c'erano delle altre conversazioni, oltre a queste dell'avvocato Severino, da trascrivere? Allora niente, queste qui se sono già state trascritte... le Parti forse ci possono aiutare, per favore, c'era qualche altra conversazione di cui è stata chiesta una ulteriore trascrizione oppure stiamo a posto? Non c'è nessun'altra richiesta? AVVOCATO - Io credo che siamo a posto, a mia memoria, nel senso che quelle che avevo chiesto io e quella poi chiesta dall'avvocato Isolabella sono state già trascritte e depositate. 17

AVV. SEVERINO - Sì, anche per l'avvocato Severino la stessa cosa, perché io ho depositato una lista alla scorsa udienza, che è sostituita da questa odierna. PRESIDENTE - Va bene. Allora possiamo poi considerare chiuso il discorso trascrizioni dopo, non è che poi arriveranno ulteriori istanze. Va bene. Allora, voi quanto tempo ci chiedete adesso per queste ulteriori conversazioni e per il deposito di..? Il vostro termine quando scadeva? PERITO SANTINO - Voi avete urgenza per queste? PRESIDENTE - C'è una particolare urgenza, Avvocato Severino, Avvocati, per queste conversazioni, rispetto all'audizione dei testi? AVV. SEVERINO - Ce ne è una che riguarda il teste Torano, che però dovrà ritornare, quindi per... PRESIDENTE - Ho capito, ma ce la può indicare? AVV. SEVERINO - Sì, subito. No, Presidente, è inclusa tra quelle di cui è già stata chiesta la trascrizione, quindi... PRESIDENTE - Allora niente. Quanto tempo? AVV. SEVERINO - Però non per quell'udienza, ecco. PERITO SANTINO - Per queste qui, per queste ulteriori tre per noi il termine rimane uguale, però facciamo presente che già dalla nostra analisi rispetto alla scadenza naturale della perizia dovremo chiedere almeno 15 giorni di proroga. PRESIDENTE - La perizia quando scadeva? PERITO SANTINO - Adesso la data precisa non la ricordo. PRESIDENTE - Più o meno, non si ricorda? PERITO SANTINO - Non la ricordo, perché le conversazioni in realtà sono tante come richiesta, ma sono anche corpose come minuti di inciso. PRESIDENTE - Allora, diciamo una cosa diversa, quando pensate di poterci depositare il tutto? Oggi siamo al 28 maggio diteci. Quanti giorni? 18

PERITO SANTINO - Non ricordo, noi avevamo chiesto 60 giorni, avevamo chiesto 60 giorni, però non sono ancora scaduti, la scadenza dovrebbe essere il 15 di giugno, la scadenza naturale dell'incarico. PRESIDENTE - Voi per il 30 giugno potreste depositarcele? PERITO SANTINO - Sì, per il 30 giorno penso che riusciamo a fare tutto. PRESIDENTE - Bene. Noi abbiamo udienza... AVV. SEVERINO - Presidente, allora scusi, no, in relazione a quello che lei chiedeva la 934 avrebbe l'urgenza della data del 3 giugno. PRESIDENTE - No, glielo chiediamo subito, la 934 per che data? AVV. SEVERINO - Mi pare che avesse detto 3 giugno. PRESIDENTE - Allora, la conversazione 934 entro l'11 giugno, le altre conservazioni... AVVOCATO - Presidente, per l'11 era previsto il ritorno di Torano, quindi comunque la data sarebbe l'11. PRESIDENTE - E anche la 178? AVVOCATO - Scusi? PRESIDENTE - Tra Ricucci e Gonzalo Torano? AVVOCATO - 934 di cui al punto 5. PRESIDENTE - La 178, progressivo 178, riguarderebbe Torano anche questa. AVVOCATO - Sì. PRESIDENTE - Allora anche la 178 entro l'11 giugno mattina, entro le 09.00, le altre entro il 30 giugno, noi poi abbiamo udienza il primo luglio. AVV. ACCINNI - Dato che lo sentiamo l'11 giugno si potrebbe avere almeno un paio di giorni prima? PERITO SANTINO - Assolutamente sì, noi riusciamo. PRESIDENTE - Il 9? PERITO SANTINO - Sì, sì, queste due anche martedì le depositiamo. PRESIDENTE - Allora, entro il 9 giugno le due conversazioni indicate riguardanti Torano, le altre il 30 giugno. 19

Quindi si proroga, su richiesta dei periti, nulla opponendo le Parti, si proroga il termine complessivo per il deposito della perizia, al 30 giugno 2010. Grazie, potete andare. Allora, a questo punto quei verbali di sommarie informazioni dove sono? Sono in copia. P.M. DOTT. ORSI - Allora, sono Mazzarella, Groman, Sotis, Provvidenti, Carbone e Salini, più c'è l'indagato di reato connesso Stefano Roma. PRESIDENTE - Io a questo punto speriamo di riuscire a fare in tempo. P.M. DOTT. ORSI - Io suppongo, Presidente, suppongo che i due primi testi CONSOB siano quelli probabilmente che impegneranno di più e probabilmente gli altri... PRESIDENTE - Allora gli altri li rinvii alle tre, alle due e mezza, gli dica di tornare alle tre che gli sappiamo dire. P.M. DOTT. ORSI - Ma sa, vengono da Roma, cambia poco per loro che attendano... PRESIDENTE - Beh, almeno vanno a farsi un giro, non stanno qui fuori, credo sia più piacevole. Non so, le due e mezza, le tre, la valutazione la potete fare voi, se noi riprendiamo a mezzogiorno o mezzogiorno meno dieci, perché penso che sia il tempo necessario per leggersi quei verbali, poi a che ora presumibilmente possiamo esaurire, tenuto conto di una pausa pranzo, i due testi Salini e Mazzarella? P.M. DOTT. ORSI - Per quanto mi riguarda credo che in un'ora tutti e due, in un'ora tutti e due. PRESIDENTE - Alle due e mezzo, può fare venire gli altri testi alle due e mezza. P.M. DOTT. ORSI - Possiamo dirlo a tutti loro, che sono fuori, credo. PRESIDENTE - Allora li facciamo entrare un attimo. Allora, mi dispiace che per una serie di disguidi, tra i piccioni 20

in aula e altre questioni invece più rilevanti, giuridiche, non siamo in grado di iniziare l'esame dei testi prima da mezzogiorno meno dieci, dato che il Pubblico Ministero, che ha diritto di scegliere l'ordine in cui verranno sentiti, preferisce sentire prima i testi Mazzarella e Salini, poi ci sarà una breve pausa pranzo, gli altri testi, che pure verranno sentiti oggi, possono ritornare qui per le due - due e mezza, insomma. Mi dispiace molto di questo disguido, comunque alle due - due mezzo dopo vi.., a meno che il Pubblico Ministero non abbia già un ordine e quindi possiamo scaglionare. P.M. DOTT. ORSI - No, per il resto è equivalente, diciamo. PRESIDENTE - Equivalente, quindi non so, qualcuno può venire alle due, uno di voi può venire per le due e gli altri anche le due e mezzo. Non siamo sicuri, nel senso che adesso c'è un termine alle Parti per esaminare dei documenti, poi noi inizieremo l'esame verso mezzogiorno, mezzogiorno meno dieci, quando avremo terminato l'esame di Salini e Mazzarella, che sarà intorno all'una - una e un quarto, una e venti, sospendiamo un attimo, quindi io penso tra le due - due e un quarto riprenderemo invece il vostro esame. Se il Pubblico Ministero non ha un ordine preciso potete accordarvi in modo che uno sia presente per le due - due un quarto e gli altri possono venire alle due e mezzo. Mi dispiace, scusate. Si dispone una breve sospensione dell'udienza. Il Tribunale rientra in aula e si procede come di seguito. PRESIDENTE - Allora, che teste? P.M. DOTT. ORSI - Mazzarella. PRESIDENTE - Prima che inizi il teste io volevo fare presente alle Parti che ho avuto una nota del Cancelliere, della Cancelleria della I che chiede gentilmente agli Avvocati di rispettare da un lato l'impegno preso di consegnare tutto il materiale anche in formato informatico, cosa che non è più avvenuta, all'inizio è successo, poi non 21

più e questo rende molto complicato per la Cancelleria poi di rilasciare copia agli altri Avvocati o al Pubblico Ministero che ne vogliono, quindi vi prego di mantenere l'impegno. Secondariamente è capitato che al termine di udienze che si chiudono negli orari pomeridiani avanzati gli Avvocati alle ore 18.00 O 18.30 abbiano preteso di visionare degli atti, ora in Cancelleria ci sono ogni tanto dei Cancellieri che lavorano anche oltre quell'orario, soprattutto se l'udienza termini tardi, ma gli orari di apertura delle Cancellerie sono stabiliti dal Presidente del Tribunale e quindi vi prego, per favore, non costringetemi poi a fare un provvedimento anche io più rigido. per favore attenetevi a quegli orari e anche se l'udienza finisce alle cinque - cinque e mezzo non per questo è possibile chiedere agli uffici di Cancelleria, che magari sono aperti ancora per gli adempimenti di udienza, di essere a disposizione di tutti i Difensori per mostrare atti o altre cose. Scusate, ma tra l'altro oltre al processo UNIPOL pendono davanti alla Sezione altri processi impegnativi con molte parti e quindi non è possibile richiedere questo. Grazie. Viene chiamata a deporre TESTE MAZZARELLA MARIA La quale dà lettura della dichiarazione impegnativa testimoniale. PRESIDENTE - Risponda alle domande del Pubblico Ministero. PUBBLICO MINISTERO P.M. DOTT. ORSI - Quale è la sua funzione all'interno della CONSOB? 22

TESTE MAZZARELLA - Io lavoro nella divisione mittenti e sono responsabile dell'ufficio O.P.A. e aspetti proprietari dal gennaio del 2005. P.M. DOTT. ORSI - Lei si è occupata della offerta del Banco Bilbao? TESTE MAZZARELLA - Sì, certo. P.M. DOTT. ORSI - Può riassumere al Tribunale in quali termini? TESTE MAZZARELLA - Dunque, a metà marzo vi fu un comunicato da parte del Banco Bilbao che intendeva promuovere una Offerta Pubblica di scambio su azioni della BNL e poi effettivamente a fine marzo fu fatta la comunicazione ufficiale, fu presentato il documento di offerta e l'istruttoria CONSOB si chiuse nei 15 giorni previsti dalla legge. Per altro il documento di offerta, cioè l'offerta non potè avere inizio, in quanto l'autorizzazione da parte di Banca d'italia non era ancora intervenuta e quindi poi l'offerta di Banco Bilbao iniziò, se ricordo bene, verso il 20 di giugno. P.M. DOTT. ORSI - Vi sono delle circostanze che hanno contrassegnato questa procedura? TESTE MAZZARELLA - Scusi, cosa intende, per quanto riguarda l'istruttoria? P.M. DOTT. ORSI - Cioè lei ha dato i termini iniziale e finale della procedura di offerta. TESTE MAZZARELLA - Sì. P.M. DOTT. ORSI - In mezzo cosa è successo, se è successo qualcosa di significativo. TESTE MAZZARELLA - Dunque, per quanto riguarda l'istruttoria sul documento di O.P.A. no, non vi fu da parte nostra nessuna, diciamo, difficoltà, in quanto fu una istruttoria abbastanza di routine, vennero fatte delle richieste al Banco di Bilbao, ai legali del Banco di Bilbao e quindi noi riuscimmo nei termini previsti dalla 23

legge a concludere l'istruttoria sul documento di offerta. P.M. DOTT. ORSI - Scusi, il documento di offerta fu presentato in CONSOB? TESTE MAZZARELLA - A fine marzo, quindi noi avevamo i 15 giorni di tempo, quindi a metà aprile, adesso non ricordo, giorno più - giorno meno, insomma vado per grosse linee, fu data l'autorizzazione alla pubblicazione del documento. PRESIDENTE - No, lei deve parlare, scusi, dentro al microfono, perché altrimenti non si registra e sentiamo poco. Grazie. TESTE MAZZARELLA - Quindi questi furono i tempi dell'istruttoria, nel frattempo appunto l'offerta non potè partire, in quanto l'autorizzazione di Banca d'italia intervenne successivamente, quindi da metà aprile a metà giugno, quando intervenne l'autorizzazione di Banca d'italia, continuò quella attività di vigilanza che la CONSOB già aveva iniziato dai primi di gennaio sull'andamento del titolo BNL e sulla composizione dell'azionariato di BNL. Se facciamo un passo indietro dobbiamo ricordare che a dicembre vi fu un aumento di capitale di BNL e quindi CONSOB effettuò, al termine dell'aumento di capitale, le richieste ai principali azionisti di BNL per conoscere se vi erano state delle variazioni, quindi se l'aumento di capitale era stato sottoscritto per le parti di relativa spettanza. Queste richieste avvennero tra dicembre e gennaio e la cosa particolare che c'era in BNL è che esistevano tre patti, uno un patto di sindacato, al quale partecipava lo stesso BBVA, che raggruppava circa il 20 per cento del capitale di BNL, poi il cosiddetto contropatto, del quale partecipavano Caltagirone, Ricucci, Coppola, i vari immobiliaristi, che arrivava, se ricordo bene, al 24 per cento, mi pare e poi un piccolo patto, che veniva 24

chiamato.., sì, no, era un altro patto tra le due banche, Banca di Vicenza e Monte Paschi, ma che avevano delle partecipazioni veramente di minoranza e quindi raggruppavano circa il 6 per cento. Da quando fu promessa, appunto fu comunicata da parte di Bilbao l'intenzione di partecipare, di promuovere l'offerta su BNL CONSOB intensificò la sua vigilanza da parte degli scambi che potevano esserci sul titolo BNL per verificare che non vi fossero comportamenti particolari, anche perché alla assemblea, ci doveva essere una assemblea il 30 aprile, quindi ad autorizzazione CONSOB intervenuta, ma prima dell'inizio dell'offerta, che doveva eleggere il Consiglio di Amministrazione di BNL, ma quella assemblea non si tenne, perché pur essendo state depositate le azioni al momento dell'assemblea non c'era il quorum sufficiente per la costituzione della assemblea. In quel caso, in quel momento noi ai primi di maggio, verso metà maggio scrivemmo appunto, cominciammo anche a chiedere a UNIPOL delle informazioni per capire come mai non si era presentata in assemblea. P.M. DOTT. ORSI - Solo ad UNIPOL o ad altri? TESTE MAZZARELLA - Guardi, questo non lo ricordo se scrivemmo anche.., non riesco a ricordarlo se anche ad altri soggetti, all'unipol di sicuro e da parte di UNIPOL ci fu fornita una spiegazione, che era stato un mero disguido, ma che era loro intenzione partecipare alla assemblea successiva, assemblea successiva che si tenne il 20 maggio, il 21 maggio e gli esiti di questa assemblea, in occasione di questa assemblea fu comunicato che vi era un accordo tra Finnat e il cosiddetto contropatto, nel quale Finnat, che era un azionista di BNL, si impegnava a votare a favore della lista presentata dai contropattisti. L'assemblea si svolse, a favore della lista presentata dai contropattisti votò, oltre appunto a Finnat, anche 25

UNIPOL, Banca Vicentina e mi sembra anche CARIGE, quindi il Consiglio di Amministrazione si spartì, in quanto la maggioranza la ebbe BBVA e Generali e Dorint, invece i contropattisti riuscirono ad avere sei amministratori, mi pare, e due li ebbe l'altro patto, diciamo, di minoranza. Sui numeri più o meno è così, ma adesso... P.M. DOTT. ORSI - Lei ha dei documenti che può consultare per aiutare la sua memoria o no? TESTE MAZZARELLA - Io ho la lettera di contestazione che noi abbiamo fatto alla... P.M. DOTT. ORSI - Va bene. TESTE MAZZARELLA - Quindi... cioè ma credo che... P.M. DOTT. ORSI - Va beh, quindi siamo al 21 maggio e si tiene l'assemblea, prego, continui. TESTE MAZZARELLA - E si tiene l'assemblea, nel contempo UNIPOL aveva comunicato di avere chiesto a Banca d'italia l'autorizzazione a incrementare, questo avvenne alla fine di maggio, no, forse metà maggio, aveva chiesto l'autorizzazione a incrementare la propria partecipazione fino al 10 per cento. P.M. DOTT. ORSI - Sì, è un dato storico forse, l'accertamento è già documentato, questa richiesta è dell'11 maggio. TESTE MAZZARELLA - L'11 maggio, tanto è vero... P.M. DOTT. ORSI - E quando CONSOB chiede a UNIPOL? TESTE MAZZARELLA - Sì, perché poi CONSOB chiede a UNIPOL i motivi per i quali aveva deciso di incrementare la partecipazione, questo avviene mi pare il 18 di maggio circa e la spiegazione che fu data da UNIPOL a CONSOB in risposta alla richiesta della CONSOB fu che UNIPOL aveva una importante partecipazione in BNL Vita, che era stata acquistata sin dal 2002 dalle Generali in occasione quando le Generali furono obbligate a dismettere la propria partecipazione in BNL Vita. In considerazione di accordi esistenti con BNL UNIPOL nominava il Presidente di BNL Vita. 26

P.M. DOTT. ORSI - Però mi scusi, perché mi risultano diverse richieste di CONSOB a UNIPOL, due, prima che UNIPOL risponda, lei ricorda questo? TESTE MAZZARELLA - Sì, sono due richieste, mi pare, una del 18 maggio e una del 19 maggio. P.M. DOTT. ORSI - Sì. TESTE MAZZARELLA - In queste due richieste, cioè nella prima noi chiediamo i motivi dell'incremento della partecipazione e nella seconda richiesta... P.M. DOTT. ORSI - Forse c'era qualche altra domanda nella prima richiesta del 18 maggio, sono dati documentali che possiamo... TESTE MAZZARELLA - Sì, noi chiediamo, nel 18 di maggio noi chiediamo a UNIPOL le finalità dell'investimento in azioni BNL, perché era stato annunciato che aveva chiesto a Banca d'italia di incrementare la partecipazione e se vi erano accordi con soggetti terzi in relazione alla partecipazione detenuta in BNL, con particolare riferimento alla circostanza appunto che nell'assemblea del 30 aprile UNIPOL non aveva partecipato all'assemblea. P.M. DOTT. ORSI - Il 19 maggio invece, per seguire un criterio cronologico che forse ci aiuta, cosa chiede la CONSOB a UNIPOL? TESTE MAZZARELLA - Chiede, a questo punto con una domanda diretta, se vi fossero rapporti con il contropatto. P.M. DOTT. ORSI - Bene. Quindi sono tre le domande alla fine. TESTE MAZZARELLA - "Perché stai investendo in BNL? Hai accordi con altri azionisti"? Questo il 18 maggio, poi per essere più chiari il 19 maggio l'abbiamo integrata dicendo se proprio specificamente con il contropatto, visto che poi loro avevano votato la lista favorevole a quella del contropatto, a favore della lista del contropatto, noi chiediamo se vi erano rapporti con il contropatto. La risposta di UNIPOL dovrebbe avvenire il 27

23 di maggio e viene precisato appunto che non vi sono accordi di alcun genere con nessuno, né con il contropatto né con altri azionisti e che i motivi, appunto quello che stavo anticipando prima, i motivi dell'interesse di UNIPOL a incrementare la sua partecipazione in BNL derivava dalla circostanza di questa partecipazione in BNL Vita, che per UNIPOL era di vitale importanza, in quanto anche fino a quel momento UNIPOL aveva potuto consolidare integralmente BNL Vita e quindi che era una forte fonte di ricavi per il bilancio di UNIPOL, mentre adesso con l'entrata in vigore degli IAS se non avesse acquistato il controllo, quindi il 50 più una azione di BNL Vita questo consolidato integrale non sarebbe stato più possibile. E perché aveva intenzione di rafforzare la sua posizione in BNL, perché, questo poi ci fu precisato anche dall'ingegnere Consorte nell'incontro successivo del 30 maggio, che fu il primo incontro che noi avemmo con l'ingegnere Consorte, perché si erano resi conto che fino ad altra UNIPOL non veniva considerata, né da BNL né dalla stessa Banca d'italia a cui aveva chiesto l'autorizzazione a acquistare la partecipazione detenuta in BNL da Generali e quindi solo rafforzando la loro posizione loro ritenevano di poter essere più forti nel contrattare il salvataggio di BNL Vita e non essere tagliati fuori da BNL Vita. P.M. DOTT. ORSI - Senta, mi scusi, per seguire un criterio cronologico, prima che CONSOB chieda il 18 e il 19 maggio questi chiarimenti a UNIPOL CONSOB è stata investita del problema? Se sì e da chi, ci sono stati esposti, ci sono state doglianze? TESTE MAZZARELLA - Sì, noi avemmo, adesso a quell'epoca non mi ricordo quanti, però cioè anche degli incontri con i rappresentanti di BBVA, che appunto dal 18 di marzo aveva dichiarato pubblicamente la sua intenzione di 28

promuovere l'offerta di scambio sulle azioni BNL, in questi esposti BBVA... P.M. DOTT. ORSI - Lei ricorda come datavano questi esposti? TESTE MAZZARELLA - Le date assolutamente no, ce ne fu, se ricordo bene, uno ai primi di febbraio, addirittura prima della dichiarazione da parte di BBVA di promuovere l'o.p.a. e poi ve ne dovrebbe essere qualcuno altro dopo l'assemblea, quindi dopo il 30 di aprile, però... P.M. DOTT. ORSI - E prima del 21 maggio. TESTE MAZZARELLA - E prima del 21 maggio. Ci furono anche, io questi li ricordo, anche se non sono neanche documentati, diciamo, nelle agende, perché spesso i legali di BBVA chiedevano di avere degli incontri per rappresentarci la loro, diciamo, sensazione che ci fossero degli accordi già presi tra soggetti che tendevano a ostacolare la loro offerta, però, ecco, la nostra difficoltà, fino appunto a quando poi riuscimmo dopo, verso fine maggio, a essere più incisivi con la nostra vigilanza, è che non avevamo delle risultanze che ci potessero portare a concordare con quanto veniva esposto dai rappresentanti di BBVA. P.M. DOTT. ORSI - Ecco, mi scusi, cosa veniva esposto, se lo ricorda? TESTE MAZZARELLA - Sì, da loro veniva esposto che a loro avviso già c'erano degli accordi tra soggetti italiani che tendevano a formare una cordata, contrastare l'offerta di BBVA. Noi infatti varie volte anche a voce nel corso degli incontri dicemmo: "ma forniteci, se avete degli elementi concreti, in modo che noi possiamo intervenire", perché in quel momento scambi anomali sul titolo non ce ne erano, solamente il fatto che l'assemblea del 30 aprile fosse andata deserta, non erano elementi, diciamo, sufficienti per poter iniziare una nostra azione, per cui... Noi chiedemmo anche per quella assemblea per esempio a UNIPOL per quale motivo 29

non era andata, ma non avevamo forti elementi per poter iniziare, poi non c'era ancora stata neanche la richiesta di UNIPOL di incrementare la propria partecipazione, per cui, ecco, fino all'11 maggio quando vediamo che UNIPOL comincia a muoversi ufficialmente e quindi facciamo quelle richieste del 18 e 19 maggio a UNIPOL, nel frattempo anche vediamo che BPER, sempre dai movimenti di mercato, e BPL, Banca Popolare di Lodi, acquistano azioni di BNL, quindi in quel momento iniziamo con delle richieste specifiche alle banche per sapere sia i motivi del loro acquisto, sia l'esistenza di eventuali accordi. P.M. DOTT. ORSI - Ecco, lei ricorda la data in cui chiedeste a queste banche chiarimenti? TESTE MAZZARELLA - Sempre intorno al... P.M. DOTT. ORSI - No, precisamente, se è possibile precisamente. TESTE MAZZARELLA - Aspetti. P.M. DOTT. ORSI - Quindi le banche destinatarie delle vostre richieste? TESTE MAZZARELLA - BPL il 18 di maggio, perché ci rispose il 19 e BPER uguale, sempre il 18 maggio. Sì, no, ma mi ricordavo che erano tutte più o meno contemporanee. P.M. DOTT. ORSI - E lo scambio, diciamo, informativo, lo possiamo riassumere in quali termini? TESTE MAZZARELLA - Dunque, noi chiedemmo i motivi, per esempio a BPL i motivi per cui aveva acquistato azioni BNL e se era appunto una partecipazione stabile e se esistevano accordi con soggetti terzi in relazione alla partecipazione che avevano acquistato in BNL ed entrambi i soggetti, cioè BPL ci rispose che non vi erano accordi con altri soggetti e che l'investimento in BNL aveva delle finalità di trading. P.M. DOTT. ORSI - Lei ricorda a quanto ammontasse l'entità di azioni cui ci si riferisce? 30

TESTE MAZZARELLA - Circa 50 milioni, più o meno, era sotto il 2 per cento. P.M. DOTT. ORSI - Sì, pare che fossero 50 milioni e seicentomila. TESTE MAZZARELLA - Anche BPER era sotto il 2 per cento e ci rispose che il... P.M. DOTT. ORSI - Per la trascrizione, BPER è Banca Popolare Emilia Romagna, sì. TESTE MAZZARELLA - Emilia Romagna, sì, ci comunicò che il Consiglio di Amministrazione di BPER, appunto di Banca Per are dell'emilia Romagna aveva deliberato la disponibilità a fare investimenti in altre banche e quindi aveva dato mandato, ove l'amministratore delegato ravvisasse l'opportunità e la convenienza, senza ricorrere a nessuna intermediazione di terzi, in quanto loro naturalmente erano delle banche, di fare investimenti in altre banche, senza voler concorrere a progetti di altri, se non pienamente condivisi. Questa fu la delibera che assunse il Consiglio di BPER e che portò poi nei giorni successivi la banca a acquistare una quota inferiore al 2 per cento e infatti loro dissero che in quei giorni avuta conferma che un fondo estero... P.M. DOTT. ORSI - Loro, scusi? TESTE MAZZARELLA - Banca Popolare dell'emilia Romagna, avuta conferma che un fondo estero intendeva dismettere la propria partecipazione fecero l'ordine di acquisto e acquistarono la partecipazione in BNL e l'avevano iscritta nella voce "partecipazioni" con l'intendimento di tenerla, di dismetterla, a seconda dell'evoluzione degli assetti azionari di BNL stessa. P.M. DOTT. ORSI - E spiegarono di avere agito senza accordi con alcuno? TESTE MAZZARELLA - In modo autonomo, senza accordi con alcuno, in quanto appunto c'erano questi interessi in quel 31

momento sul sistema bancario e quindi loro erano stati autorizzati dal Consiglio, ove vi fosse stata l'opportunità, a effettuare investimenti in altre banche. P.M. DOTT. ORSI - Dunque, quindi prima dell'assemblea del 21 maggio CONSOB chiede in due diverse occasioni o UNIPOL e chiede poi in una occasione ciascuno a BPER e a BPL chiarimenti. Prima del 21 maggio chiede a qualche altro socio di BNL chiarimenti? TESTE MAZZARELLA - Prima del 21 maggio? Prima del 18 maggio? P.M. DOTT. ORSI - Il 21 maggio è la data dell'assemblea, no? Tutte queste richieste sono antecedenti all'assemblea, no? TESTE MAZZARELLA - Sì, certo. P.M. DOTT. ORSI - Sono 17, 18 e 19 maggio. TESTE MAZZARELLA - A me sembra di no, però non... P.M. DOTT. ORSI - D'accordo. TESTE MAZZARELLA - Non ricordo. P.M. DOTT. ORSI - Prego, continui pure, seguendo, se le è possibile... TESTE MAZZARELLA - Sì, così arriviamo all'assemblea appunto del 21 maggio e per questa assemblea era stato dichiarato questo accordo tra il contropatto e la Banca Finnat, che aveva ad oggetto proprio l'esercizio del diritto di voto nella assemblea di BNL, questo accordo fu comunicato regolarmente prima dell'assemblea e il contenuto dell'accordo era questo accordo di voto che si sarebbe poi sciolto con l'assemblea del 21 maggio, cioè quindi al termine dell'assemblea l'accordo perdeva di efficacia, quindi era un accordo di voto mirato all'assemblea del 21 maggio. Nella assemblea del 21 maggio viene anche dichiarato un altro accordo da parte di Vicentina, che si impegnava a votare a favore della lista del contropatto, ora questo era un accordo che era stato concluso in prossimità dell'assemblea e quindi 32