01 del 12.11.2009 Pagina 1 di 18 SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA 1. DESCRIZIONE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA...2 2. GESTIONE DEL FRONT-OFFICE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA...4 3. EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA...5 4. RILEVAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI SUL CLIENTE-UTENTE...8 5. RILEVAZIONE DEI DATI SULLA SODDISFAZIONE DELL'UTENZA...9 6. MODULISTICA...9 7. ARCHIVIAZIONE DEI DOCUMENTI...9 STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. MOTIVO DATA Emissione 12.11.2009 Elaborazione Verifica Approvazione COPIA CONTROLLATA N COPIA NON CONTROLLATA N Distribuita a In Data Firma RGQ (logo)
Pagina 2 di 18 1. DESCRIZIONE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA Un antico proverbio africano dice: per crescere un bambino ci vorrebbe un intero villaggio. Oggi sempre piu spesso i genitori sono lasciati soli in un era piena di stimoli e pressioni. Il Servizio Sostegno alla genitorialita si prefigge l obiettivo di accogliere e accompagnare i genitori che ne fanno richiesta. Ascoltare i loro disagi, fornire loro strumenti operativi da elaborare sul piano relazionale sostenendoli nei bisogni e nelle difficoltà che incontrano nelle relazioni interpersonali genitori-figli nelle fasi di crescita e di sviluppo dall infanzia all adolescenza e oltre. Il Servizio sostiene le persone nel riconoscere il ruolo genitoriale, le risorse e le abilita personali valide nel processo educativo dei propri figli, valorizzare tale ruolo in modo che consenta di poter creare, gestire e mantenere il benessere della famiglia. Il servizio sostegno alla genitorialita può essere richiesto da ambedue i genitori o dal singolo. Esperti nel settore accompagnano l utenza alla ricerca di una soluzione o un alleggerimento del problema o del conflitto in atto in funzione delle potenzialita che ogni componente familiare ha a disposizione. Il Servizio ha come finalità quella di supportare i genitori nelle fasi critiche del loro difficile "mestiere" fornendo reali possibilità di riflessione e di confronto con operatori esperti per l'individuazione di strategie che influiscano positivamente sullo sviluppo dei loro figli e ne favoriscano l'autonomia personale. Uno degli obiettivi del servizio è quello di fornire strumenti operativi del tutto spendibili sul piano relazionale tra genitori e figli.
Pagina 3 di 18 Gli altri obiettivi sono : conoscere e comprendere l unicità del proprio/a figlio/a individuare situazioni problematiche proprie dell età avviare a soluzione i problemi nelle diverse aree di conflitto relazionale relazionarsi agli altri genitori nello scambio di esperienze familiari acquisire uno stile educativo efficace
Pagina 4 di 18 2. GESTIONE DEL FRONT-OFFICE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA Le attività del Servizio di Front Office hanno lo scopo di accogliere, informare, rilevare dati, motivare, assistere e sostenere il cliente-utente nella soluzione di problemi che ostacolano il ben essere personale. Il Front Office del Servizio viene attuato dagli Operatori del Servizio Sociale che accolgono gli utenti. L attività di informazione e orientamento consente all utente di esplicitare il proprio bisogno; l operatore del Servizio Sociale del Centro Risorse raccoglie il bisogno, inizia la compilazione di una scheda con dati anagrafici e altre informazioni. Inoltre, si assicura che l utente sia informato sulla esistenza di una procedura riguardante la Privacy (legge 675/96 e successive modificazioni). Viene verificato dalle informazioni ricevute dall utente che non sia seguito da altri Servizi; in caso contrario, viene data comunicazione al Servizio, richiesta una relazione e organizzato un incontro con il Referente dell utente. Nel caso in cui il Referente del Servizio che ha in carico l utente non ha nulla da eccepire viene proposta in riunione di equipe, formata dagli esperti del Centro. Se nel caso specifico, gli esperti convengono sull utilità del Servizio viene attivato il percorso.
Pagina 5 di 18 3. EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA Il metodo prescelto nella realizzazione del Servizio di Sostegno alla Genitorialità è quello del fare. Infatti, piuttosto che il conversare, vengono evitate intellettualizzazioni astratte e l eccessiva verbalizzazione a cui si preferisce il coinvolgimento attivo nel Qui e Ora. Grande valore hanno inoltre le informazioni che si ricevono dal linguaggio non verbale del cliente : postura, movimenti, gesti, voce.. Nell aiutare l altro si svolge dunque un ruolo di agente creativo di cambiamento, di inventore ma anche di essere umano interessato ed empatico, rispetto alle esperienze del cliente. ( tratto da Manuale di Psicoterapia Integrata E. Giusti, C. Montanari, G. Montanarella) Certo non è facile essere un genitore e non è facile essere figlio. Genitori non si nasce lo si diventa, come unico bagaglio in più, i genitori, sono stati figli. Uno dei modelli su cui si basano gli operatori è quello di C. Rogers. Rogers lavorò dapprima nel campo dell educazione, s interesso a problemi infantili e gradualmente divenne uno psicologo clinico a livello giuridico. Durante i colloqui che condusse si accorse di una verità importante: -.. è il cliente che sa ciò che lo colpisce, in che direzione deve muoversi, quali sono i problemi cruciali.. Cominciai a pensare che non avessi bisogno di dimostrare la mia intelligenza e la mia cultura, ma avrei fatto meglio a fidarmi del cliente
Pagina 6 di 18 per la scelta dell evoluzione del processo 1. C.Rogers introdusse la prima innovazione fondamentale della relazione d aiuto, spostando l'attenzione sul cliente come persona che effettua un processo volto all'autoconsapevolezza tramite le sue risorse personali. Se una persona si trova in difficoltà,( ad es. matrimonio in crisi, separazione, figli adolescenti. Fase del nido vuoto), il miglior modo per aiutarla a comprendere la situazione e a gestire il problema, è quello di centrarsi sulle sue risorse interiori (emozionali, cognitive, ecc.) necessarie affinché l'aiuto si sviluppi dal suo interno. L aiuto non consiste tanto nel proporre soluzioni quanto piuttosto nel togliere ostacoli, rendendo possibile così il dispiegarsi delle energie/potenzialità che la persona possiede. Tale modello è la base per far decollare un movimento relazionale. Le condizioni necessarie per condurre efficacemente una relazione d aiuto sono 2 : Accettazione incondizionata Comprensione empatica Congruenza /autenticità ( si è autentici se si è consapevoli dei propri sentimenti) Mentre risposte inefficaci in una relazione d aiuto sono : ATTEGGIAMENTO VALUTATIVO: formulare giudizi sulla situazione altrui. ATTEGGIAMENTO INTERPRETATIVO: 1 Carl R. Rogers, La terapia centrata sul cliente, Psyco di G. Martinelli, Firenze, 1994. 2 Carl R. Rogers, La terapia centrata sul cliente, Psyco di G. Martinelli, Firenze, 1994.
Pagina 7 di 18 dare all altro una spiegazione del suo problema (le risposte sono quindi interpretazioni). Il rischio può essere una chiusura della comunicazione. ATTEGGIAMENTO DI SOSTEGNO: dare risposte consolatorie e rassicuranti alla richiesta d aiuto, sminuendo di fatto il problema posto. ATTEGGIAMENTO DI SOLUZIONE: Dare risposte tendenti a risolvere immediatamente il problema secondo una serie di parametri propri negando così i bisogni dell altro (tempi, strumenti,..) ATTEGGIAMENTO DI INDAGINE Porre domande per avere informazioni supplementari, come se l altro nascondesse l essenziale o volesse perdere tempo. Avere un atteggiamento di comprensione con l altro consiste nell entrare nel problema così come esso è vissuto dall altro. Le risposte tenderanno a comunicare ciò che si è percepito per verificarne l esattezza e per far si che l altro ne prenda coscienza esplorandosi ulteriormente. Il servizio è anche spazio per tutti gli adolescenti come spazio di ascolto che sentano il bisogno di essere ascoltati in merito a istanze correlate a forme di disagio. Le informazioni rivelate nelle sedute sono tutelate dal segreto professionale e dalla massima riservatezza.
Pagina 8 di 18 4. RILEVAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI SUL CLIENTE-UTENTE L operatore di Front Office del Servizio Sociale rende partecipe l utente dell applicazione della Legge sulla Privacy (legge 675/96 e successive modificazioni) nel centro Risorse. L utente riceve l informativa (Scheda informativa legge sulla Privacy - Modello 1) che controfirma per avvenuta accettazione e conoscenza. Dopo aver ascoltato il bisogno dell utente l operatore fa compilare una domanda di iscrizione al Servizio (Scheda richiesta Servizio - modello 2). Se l attività viene erogata, l esperto curerà la compilazione della Cartella Personale dell Utente (Mod. 3). Per tutti i clienti-utenti che si rivolgono al Front Office è eseguita, da parte dell operatore del servizio Sociale, una verifica della registrazione corretta e l eventuale aggiornamento delle informazioni nel data base in uso.
Pagina 9 di 18 5. RILEVAZIONE DEI DATI SULLA SODDISFAZIONE DELL'UTENZA Il monitoraggio del grado di soddisfazione dell'utenza rispetto ai servizi avviene attraverso la compilazione del Questionario di Soddisfazione al cliente-utente (Mod. 4) che dopo aver usufruito dell attività può compilarlo in forma anonima e riporla in un apposito contenitore. 6. MODULISTICA - Mod. 1 - Scheda informativa legge sulla Privacy (legge 196/2003) - Mod. 2 Scheda richiesta Servizio - MOd. 3 - Cartella Personale dell Utente - Mod. 4 - Questionario di soddisfazione sul Servizio 7. ARCHIVIAZIONE DEI DOCUMENTI I moduli compilati sono archiviati in appositi raccoglitori riportanti sul dorso il nome e il periodo dei moduli in esso contenuti. I documenti devono essere conservati per n. 5 anni a partire dalla data della loro compilazione.