AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I



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AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I CARTA DEI SERVIZI BRONCOPNEUMOPATIE CRONICHE E ASMA GRAVE 2015-2016 Con la Sponsorizzazione di

BCPO La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia delle vie respiratorie (dei bronchi e dei polmoni), che può essere trattata ma dalla quale non si guarisce (è cronica) e che provoca una parziale ostruzione delle vie aeree, cioè una riduzione persistente del flusso aereo (ostruzione bronchiale). La BPCO è una malattia sottostimata e la sua dimensione sul piano clinico e sociale è sottostimata. E in continuo aumento nei Paesi industrializzati, interessa entrambi i sessi, ma aumenta con l età. Il 4 6% della popolazione europea soffre di BPCO clinicamente rilevante e la prevalenza della malattia sulla base dei dati spirometrici è dell 8,9%. La BPCO rappresenta la quinta causa di morte nel mondo ed è una patologia ampiamente prevenibile e trattabile (ma non guaribile). Gestire la malattia La BPCO, quindi, è una condizione che rende difficile la respirazione ed è dovuta alla somma degli insulti che si verificano nei polmoni di un paziente nel corso degli anni, principalmente a causa del fumo di sigaretta. Tende ad essere progressiva, cioè a peggiorare nel tempo e chi ne è affetto può presentare un importante risposta infiammatoria cronica delle vie aeree in risposta ad una malattia infettiva o all esposizione a particelle, fumi e vapori irritanti (riacutizzazioni di BPCO). Questa infiammazione cronica può portare a distruggere il tessuto polmonare e a causare quindi una condizione nota come enfisema. Le vie respiratorie hanno una forma simile ad un albero con tanti rami e ramificazioni, sempre più piccole, che terminano in una sorta di palloncini, detti alveoli polmonari. È dentro gli alveoli che il sangue si carica di ossigeno dall aria inspirata e si libera dell anidride carbonica che viene eliminata alla successiva espirazione. Quando tutto funziona normalmente, l aria, dopo aver attraversato l albero bronchiale, entra con rapidità e facilmente negli alveoli e ne esce altrettanto rapidamente. Quando si è affetti da BPCO, l aria entra e soprattutto esce con difficoltà dalle vie aeree che risultano ristrette perché le pareti possono essere ispessite ed edematose (rigonfie), per la contrazione delle piccole cellule muscolari che le circondano o per l accumulo di secrezioni mucose. Non esiste una cura efficace per la Bpco che consenta di ripristinare la funzionalità respiratoria perduta. Esistono comunque tutta una serie di trattamenti per gestire la malattia e consentire di raggiungere i seguenti obiettivi: prevenire la progressione della malattia ridurre i sintomi migliorare la capacità sotto sforzo migliorare lo stato di salute generale

prevenire e trattare le complicanze prevenire e trattare l aggravarsi della malattia ridurre la mortalità. I farmaci più indicati per la Bpco sono i broncodilatatori, somministrati per via inalatoria, che sono in grado di dilatare le vie aeree e garantire così il maggior flusso possibile di aria. In caso di forme gravi o acute, si possono usare antinfiammatori potenti come cortisone e suoi derivati, evitandone però l uso prolungato a causa dei pesanti effetti collaterali. Ai pazienti si raccomanda anche di vaccinarsi regolarmente contro malattie come l influenza o la polmonite da pneumococchi, che potrebbero aggravare una funzionalità polmonare già fortemente compromessa. Accanto ai farmaci, esistono altre possibilità terapeutiche, come per esempio l ossigenoterapia, ovvero la somministrazione di ossigeno puro, e la ventilazione meccanica, che supplisce all insufficiente attività respiratoria. Inoltre ai pazienti viene consigliato di controllare il peso, per non affaticare ulteriormente il sistema respiratorio, e di praticare una serie di esercizi specifici per tenere in attività i muscoli del respiro. I fattori di rischio Esistono diversi fattori di rischio, alcuni individuali, altri di origine ambientale. Tra i fattori individuali, ci sono molti geni che si ritiene possano essere associati all insorgenza della Bpco od anche alcune patologie respiratorie complesse che possono contribuire allo sviluppo della malattia, in particolare l asma e l ipersensibilità bronchiale. Tra i fattori ambientali, numerosi studi indicano che il principale fattore di rischio per lo sviluppo della Bpco è il fumo di tabacco, in particolare quello di sigaretta (meno quello di sigaro e pipa), che accelera e accentua il decadimento naturale della funzione respiratoria. Anche il fumo passivo può contribuire parzialmente allo sviluppo della malattia, in quanto favorisce l inalazione di gas e particolato. Gioca un ruolo determinante anche l esposizione a polveri, sostanze chimiche, vapori o fumi irritanti all interno dell ambiente di lavoro (per esempio silice o cadmio). Altri fattori di rischio, seppure meno influenti, associati allo sviluppo della Bpco sono l inquinamento dell aria: non solo quello atmosferico causato da smog e polveri sottili, ma anche quello presente all interno degli ambienti chiusi (provocato dalle emissioni di stufe, apparecchi elettrici, impianti di aria condizionata ecc.). Infezioni respiratorie come bronchiti, polmoniti e pleuriti possono predisporre infine al deterioramento dei bronchi. I sintomi Prima della diagnosi, i due sintomi principali della Bpco sono la tosse e la dispnea, qualche volta accompagnati da respiro sibilante. Spesso la tosse è cronica, più intensa al mattino e caratterizzata dalla produzione di muco. La dispnea compare gradualmente nell arco di diversi anni e nei casi più

gravi può arrivare a limitare le normali attività quotidiane. In genere, queste persone sono soggette a infezioni croniche dell apparato respiratorio, che occasionalmente provocano ricadute accompagnate da una sintomatologia aggravata. Con il progredire della malattia questi episodi tendono a divenire sempre più frequenti. La diagnosi Il principale strumento diagnostico per la Bpco è la spirometria, che permette di misurare la capacità polmonare residua. La malattia è stata classificata in quattro diversi livelli di gravità: stadio 0: soggetto a rischio, che presenta tosse cronica e produzione di espettorato. La funzionalità respiratoria risulta ancora normale alla spirometria stadio I: malattia lieve, caratterizzata da una leggera riduzione della capacità respiratoria stadio II: malattia moderata, caratterizzata da una riduzione più consistente della capacità respiratoria e da dispnea in caso di sforzo stadio III: malattia severa caratterizzata da una forte riduzione della capacità respiratoria oppure dai segni clinici di insufficienza respiratoria o cardiaca.

DAI Malattie Cardiovascolari e Respiratorie Direttore Prof. Francesco Fedele UOC Malattie Respiratorie Prof. Claudio Terzano Edificio VIII Padiglione Piano Seminterrato Ambulatorio Stanza 6 Dal lunedi al venerdì ore 08.00 14.00 ore 14.30 20.00 VILLA TIBURTINA Prof. Claudio Terzano Ambulatorio Dal lunedi al venerdì ore 08.00 14.00 Martedì e giovedì ore 08.00 14.00 ore 14.30 17.00 UOS Riabilitazione Insufficienza Respiratoria Prof.ssa Daniela Parola Edificio VIII Padiglione Piano Seminterrato Ambulatorio Stanza 6 bis Lunedi, mercoledì e giovedì ore 08.00 14.00 ore 14.30 20.00 Ambulatorio Ipertensione Polmonare Prof. Carmine Dario Vizza Edificio VIII Padiglione Piano Terra Ambulatorio Stanza 12 Lunedi ore 08.30 13.30 ore 14.30 17.00 Martedì e mercoledì ore 08.30 13.30 ore 14.30 17.00 Venerdì ore 08.30-13.30

DAI MEDICINA INTERNA, IMMUNOLOGIA CLINICA, NUTRIZIONE CLINICA ED ENDOCRINOLOGIA Direttore Prof. Filippo Rossi Fanelli UOC Medicina Interna 1 Prof. Paolo Palange Edificio VI Clinica Medica Piano Secondo Ambulatorio Stanza B/7 Lunedi ore 10.30 12.30 Martedì ore 14.30 17.00 Giovedì e Venerdì ore 10.30 12.30 DAI MEDICINA INTERNA, TERAPIA MEDICA, GERIATRIA E MEDICINA RIABILITATIVA Direttore Prof. Francesco Violi UOS Fisiopatologia Respiratoria Prof.ssa Nicoletta De Luca Edificio IV Padiglione Piano Secondo Ambulatorio Stanza A-B-C Dal Lunedi al Venerdì ore 08.30 13.30 DAI MEDICINA INTERNA, TERAPIA MEDICA, GERIATRIA E MEDICINA RIABILITATIVA Direttore Prof. Francesco Violi UOC Geriatria Prof. Mauro Cacciafesta Ambulatorio di Medicina Predittiva Dott.ssa Paola Andreozzi Edificio I Clinica Medica Piano Terra Ambulatorio Stanza 14 (sindrome metabolica, diabete mellito, ipertensione arteriosa, obesità, steatosi epatica, prevenzione declino) Martedi e Giovedi Martedi, Mercoledi, Giovedi ore 8:30 13.30 (visite e PAC Asma bronchiale/bpco - Prima diagnosi) ore 8:30 13.30 (visite e percorso interno fast track pazienti dimessi dalla UOD medicina d urgenza)

DAI PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Direttore Prof. Bruno Marino Taussig UOC Pediatria Prof.ssa Marzia Duse Edificio Clinica Pediatrica Piano Secondo Ambulatorio Stanza B Lunedi e Mercoledì Martedì e Giovedì Venerdì ore 08.00 16.00 (amb. Reumatologia) ore 08.00 16.00 (amb. Immunologia) ore 08.00 16.00 (amb. Allergologia e Pneumologia) Unità di Pneumologia Pediatrica Prof. Fabio Midulla Edificio Clinica Pediatrica Piano Terra Ambulatorio Generale Cl. Pediatrica Martedì Giovedì e Venerdì ore 09.00 13.00 PRENOTAZIONI ED INFORMAZIONI RECUP 803333 UFFICIO STAMPA E URP 06/4997.7050 06/4997.7054 urp@policlinicoumberto1.it