Senza diritti La politica e il sindacato Ludovica Ioppolo Istat Aspetti della vita quotidiana
Le domande aperte «Secondo te, quali strategie politiche si dovrebbero attuare per contrastare la precarietà del lavoro?» 460 risposte valide, 18mila occorrenze, 4mila termini «Secondo te, che cosa dovrebbe fare il sindacato per tutelare i lavoratori precari?» 378 risposte valide, 10mila occorrenze, 3mila termini
Le proposte contro la precarietà 1. dimensione macro delle politiche economiche per creare nuova occupazione e uscire dalla crisi economica nel 55,6% delle risposte 2. richiesta del rispetto dei diritti, delle tutele contrattuali e della dignità del lavoratore nel 55,9% delle risposte 3. rivendicazione di un sistema di welfare capace di tutelare i cittadini anche nei periodi di non lavoro nel 18% delle risposte Classificazione delle proposte: 596 porzioni di testo ricondotte a categorie semantiche; risposte multidimensionali
Politiche economiche Ricambio e meritocrazia Interventi fiscali Sviluppo e crescita economica Politica generale Incentivi alle imprese «puntare sulla ricerca e l innovazione» «incentivi economici per aumentare l assunzione del personale a tempo indeterminato» «politiche per ridurre realmente la pressione fiscale sulle piccole-medie aziende» «ci vuole un inversione di tendenza, puntare sulla grande impresa, attività economiche di sviluppo sostenibile e sociali, agricoltura biologica, turismo, servizi, ITC» «fare qualcosa di concreto per i giovani in cerca di lavoro, fornire incentivi alle aziende per assumere, creare posti di lavoro e puntare sulla meritocrazia»
Diritti e dignità Riforma dei contratti Dignità Controlli Stabilizzazione Salario minimo «Bisognerebbe togliere tutti questi contratti, e far sì che il lavoro diventi una cosa stabile e compatibile con un futuro» «Controllare innanzi tutto le aziende, la stipula dei contratti e capire se davvero quella determinata azienda abbia bisogno di flessibilità, oppure (come molto spesso accade) è un escamotage per sfruttare il lavoro precario ed eludere il fisco» «Garantire una vita dignitosa e permettere di rifiutare proposte di lavoro con condizioni indegne» «Un salario minimo stabilito per legge e non la contrattazione individuale»
Welfare di cittadinanza Ammortizzatori sociali Reddito di cittadinanza Equità sociale Lavorare meno/lavorare tutti «mi sta bene la flessibilità, purché il tempo trascorso tra la chiusura di un rapporto di lavoro e l apertura del successivo, sia ridotto e vi sia una copertura in termini di indennità di disoccupazione fra l uno e l altro» «si dovrebbe tutelare il lavoratore e non il posto di lavoro; si dovrebbero estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori; si dovrebbero utilizzare meglio i centri per l impiego; si dovrebbe istituire un reddito minimo garantito» «tassare le proprietà, redistribuire la ricchezza» «Disincentivare le ore di straordinario e incentivare, al loro posto, le assunzioni anche temporanee e anche in part-time»
Le proposte per tipi di intervistati Politiche economiche Donne - Mezzogiorno - professioni esecutive e non qualificate - non precari (inattivi e disoccupati, lavoratori stabili) - tra i precari, i dipendenti e quanti sono contraddistinti da un percorso professionale non coerente Diritti e dignità Giovani (fino a 34 anni) - celibi e nubili - elevato titolo di studio - Nord Italia - grandi città (più di 500 mila abitanti) - disoccupati, inattivi e precari più dei lavoratori stabili - tra i precari, collaboratori, dottorandi e assegnisti di ricerca - meno di 10 anni di precariato - professioni tecniche e qualificate e con alto livello di specializzazione - identità lavorativa solida Welfare di cittadinanza Maschi - vivono nel Centro e Nord Italia - grandi città - adulti (più di 35 anni) - precari da più di 5 anni - contratti di collaborazione - professioni ad alto livello di specializzazione - identità lavorative in transizione o fragili
Il ruolo del sindacato I soggetti dell azione sindacale sindacato/i, tutti/e, aziende/a, precari, lavoratore/i, datori di lavoro, giovani, governo, CGIL I problemi da affrontare precariato, meno, condizione/i, presente, precarietà, problemi, fiducia, politica Le azioni fare, tutelare/li, difendere, smettere, ascoltare, informare, lottare, essere presente Gli obiettivi contratto, diritti/o, tempo indeterminato, tutela/e, sindacali/e, contrattuali, reddito, proposte, controlli La negazione meno, contro, senza
La fiducia «Mi dispiace ma io non ho molta fiducia nei sindacati» «Considerare di tornare alla lotta vera, solo con azioni decise e nette potrà conquistare la fiducia dei lavoratori precari» «Per guadagnare la fiducia del precario, il sindacalista di riferimento deve essere un precario o una persona che ha avuto esperienza» «Spesso i colleghi che sono già occupati stabilmente non perorano le nostre cause; io ho fiducia nel mio gruppo sindacale e ammiro le sue lotte»
I giovani «Attraverso siti e social network aprire campagne ad hoc per i giovani precari» «Entrare nelle fabbriche, ascoltare le fasce più deboli di lavoratori e aprirsi a nuove idee oltre che ai giovani» «Un gran numero soprattutto di lavoratori giovani è nella mia condizione (per loro una condizione ancora più grave perché essere giovani e senza prospettive è proprio avvilente)» «Tutelare i giovani lavoratori e non solo»
Informare e tutelare «Deve ripensare le sue forme di azione e intervento per tenere insieme un lavoro sempre più frammentato e trovare nuovi luoghi, anche virtuali per l azione sindacale, ma soprattutto informare» «Informare, essere presenti sul territorio, usare il web in maniera più strategica» «Informare, informare già nell età scolare, informare dei diritti e doveri di chi lavora e di chi dà lavoro»; «Informare dei diritti e degli strumenti per farli valere» «Fare attuare politiche atte a tutelare i lavoratori e guardare alla loro stabilizzazione» «Coinvolgere e tutelare i lavoratori precari; convincere i dipendenti della necessità di fare gruppo con i precari» «Considerarli e tutelarli come i lavoratori dipendenti facenti parte del contratto nazionale di lavoro. I precari sono lavoratori come gli altri e devono avere i medesimi diritti e doveri».
Grazie per l'attenzione! ludovica.ioppolo@istat.it