Guida all acquisto di un Diamante



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Guida all acquisto di un Diamante Un diamante è per sempre, suggerisce un noto slogan. Un bel brillante, ben tagliato e montato adeguatamente è il regalo perfetto per un fidanzamento ufficiale e per una promessa di amore eterno. Ma può essere anche un buon investimento con cui far fruttare i propri risparmi. Se è vero che prima di ogni acquisto, bisognerebbe saggiamente saperne qualcosa per comprare in modo intelligente, quando si tratta di diamanti questa buona norma diventa una regola ferrea, perché: FIDARSI E BENE, CONOSCERE E MEGLIO! Ci sono diversi motivi: 1) Spesso chi vende diamanti, non ha sufficiente competenza tecnica per garantirvi per iscritto la qualità di quel che vi propone e quindi a sua volta si fida del suo fornitore, in una catena dalle maglie molto aperte. Sarebbe meglio trattare con dei gemmologi qualificati. 2) La maggior parte dei venditori non parla di correttezza del prezzo o definizione oggettiva del prezzo del diamante secondo i listini internazionali. Uno scostamento eccessivo da tali prezzi ci dovrebbe far dubitare! 3) le grandi firme della gioielleria internazionale incredibile ma vero non utilizzano affatto diamanti di alta qualità (a riprova di ciò basta dare un occhiata ai mini-certificati dei suddetti gioielli, che difficilmente menzioneranno brillanti purissimi (IF, E color, ecc); questo significa che il prezzo spesso esorbitante dei gioielli di queste case famose paga in gran parte le campagne pubblicitarie delle case gioielliere, più che la qualità della pietra che si acquista.

Questa piccola guida può quindi essere un prezioso aiuto per comprare meglio, pagando il giusto ed evitando brutte sorprese. QUALCHE (BREVE, PROMESSO!) CENNO DI STORIA Il Diamante ha affascinato e stupito sin dall antichità, benché allora fosse meno popolare delle gemme di colore, ritenute di maggior pregio estetico. Pietra estremamente rara fino al Settecento e pienamente valorizzata solo nei primi del Novecento, con la formulazione del taglio a brillante moderno, oggigiorno il Diamante è a tutti gli effetti La Pietra Preziosa per antonomasia. Nella maggior parte dei casi è più o meno incolore, assoluta rarità sono invece i diamanti colorati - i cosiddetti fancy colors - tra i quali, per citarne uno, c è il Diamante Rosso quotato di recente cifre oltre gli 800.000 $ a carato. In questa guida esamineremo esclusivamente i diamanti incolori, per i quali esiste una classificazione basata su standard internazionali e conseguenti quotazioni di listino universalmente condivise. I diamanti colorati sono invece valutati con criteri più soggettivi quali il colore e la rarità e verranno trattati in separata sede. LA CONOSCENZA DELLE 4C E LA DEFINIZIONE DEL PREZZO Prerogativa del diamante rispetto alle altre gemme è che il concetto di rarità non viene attribuito al minerale, ma alle gemme di qualità superiore. Sono stati messi a punto sistemi che evidenziano sempre meglio le caratteristiche distintive del diamante tagliato ed è quindi stabilito con esattezza il valore commerciale di ogni gemma. La classificazione del diamante si basa infatti su quattro parametri fondamentali, riassunti nella nota formula delle 4C: Color, Cut, Clarity and Carat ossia Colore, Taglio, Purezza e Caratura.

Questi quattro parametri servono a definire il quinto elemento: il prezzo di mercato. Quest ultimo viene fissato e aggiornato periodicamente tramite listini internazionali (come il cosiddetto Rapaport) che riferiscono i prezzi al carato, raggruppati per intervalli di peso e dipendenti dal grado di valutazione delle 4C. Entriamo quindi nel dettaglio di questi famosi quattro parametri: 1) PESO IN CARATI (Carat) Il prezzo di una pietra va sempre calcolato in base al costo del carato: costo totale della pietra : peso in carati = costo al carato. L unità di peso, il carato, corrisponde a 0.2 grammi. Il costo al carato del diamante non aumenta linearmente all aumentare della caratura della gemma. Di solito aumenta esponenzialmente e secondo degli step che corrispondono a intervalli di carature differenti. Per semplificare: 2 carati di diamanti non costano sempre la stessa cifra. 2 carati possono corrispondere a 20 pietre da 0.10ct oppure ad 1 sola pietra da 2 ct. Nel primo caso possiamo ipotizzare un costo di 2.000 Euro, nel secondo caso invece di 25.000 Euro! In allegato alla presente guida, forniamo il nostro listino diamanti che si basa sul principio del Rapaport. Ovviamente il listino diamanti si modifica periodicamente in base all andamento del mercato. La misurazione del peso dei diamanti deve necessariamente essere fatta con una bilancia professionale con precisione al millesimo di carato.

2) PUREZZA (Clarity) Il diamante presenta frequentemente al suo interno inclusioni cristalline, fessure, sfaldature, tensioni, cavità, tutti fenomeni che vengono normalmente raggruppati sotto il nome generico di inclusioni. Le Inclusioni influiscono sul grado di purezza della pietra e quindi sulla bellezza e sulla brillantezza del diamante. Per la determinazione della purezza le normative internazionali prevedono che l individuazione delle inclusioni venga effettuata con lente acromatica e aplanatica e ingrandimento 10 x. Ecco di seguito la scala di purezza secondo gli standard internazionali.

3) COLORE (Color) Generalmente si associa al diamante ad una pietra incolore. In realtà nella sua classificazione si usa una scala alfabetica che misura con precisione la tonalità di giallo nella pietra: dalla D per il diamante realmente incolore alla Z per i diamanti con una evidente tinta gialla. Bisogna dire che in natura il diamante non si presenta solamente secondo le varie tinte del giallo ma può assumere anche diversi colori dal rosso al blu, bruno e nero. In questi casi si parla dei cosiddetti fancy diamonds, ai quali riserviamo una trattazione a parte. Il colore naturale dei diamanti può essere rilevato con il metodo visivo e mediante strumenti quali i colorimetri per diamanti. Per determinare univocamente il colore di un diamante con il metodo visivo occorre disporre di una serie di diamanti di confronto, detti pietre di paragone (Master stones) rappresentanti i diversi gradi di colore.

La fluorescenza I diamanti, se sottoposti a radiazioni ultraviolette, possono presentare fluorescenza. Per essere precisi, circa il 20% dei diamanti sono fluorescenti alle radiazioni ultraviolette con lunghezza d onda 366 nm. La valutazione di questo fenomeno può essere un dato utile per il riconoscimento di una pietra o per la valutazione commerciale della stessa. Negli Stati Uniti una fluorescenza blu è apprezzata nei diamanti con colore dal D al G perché ne esalta il colore bianco, è considerata invece negativamente nelle colorazioni inferiori, con tinta gialla crescente. In altri casi la fluorescenza può avere un impatto negativo solamente sul prezzo diminuendo leggermente la quotazione del diamante. 4) TAGLIO (Cut) Il taglio del diamante viene definito secondo i seguenti criteri: FORMA: rotondo, ovale, a goccia, quadrato etc. STILE: brillante o a gradini, a rosa, misto etc QUALITA del taglio ossia la valutazione delle proporzioni, della simmetria e della cosiddetta politura. Parlando di diamanti, la forma più nota è quella rotonda, cosiddetta a brillante ; la comune associazione del termine brillante alla pietra diamante deriva dal suo tipico stile di taglio con molte faccette (57 nel taglio rotondo) che ne assicura la massima brillantezza.

Si definisce Brillantezza l ammontare di luce che la pietra è capace di trasmettere all occhio dell osservatore. La luce trasmessa dalla gemma è infatti il risultato della rifrazione e riflessione interna dei raggi penetranti che, guidati nel loro percorso ottico dalla angolazione delle faccette, ritornano indietro emessi dalla corona. La brillantezza di un diamante dipende principalmente dal suo taglio: maggiore è l accuratezza del taglio secondo le proporzioni ideali, maggiore sarà la lucentezza della pietra. Un taglio ideale infatti permette la totale riflessione interna e quindi la massima emissione di luce attraverso la corona. Proporzioni Con lo scopo di ottenere il massimo della brillantezza sono stati studiati tagli a brillante con diverse proporzioni, tra cui ricordiamo il taglio Tolkowsky che più si avvicina alle proporzioni ideali. La classificazione del taglio si basa sullo scostamento rispetto a tali proporzioni.

I dati fondamentali per giudicare la bontà di un taglio si ottengono misurando l altezza della corona e del padiglione, lo spessore della cintura e l estensione della tavola. Queste misure, rapportate come percentuale, al diametro medio della cintura ne danno una rappresentazione matematica che ne permette una facile valutazione. La determinazione delle proporzioni per il taglio rotondo a brillante vengono effettuate con il proporziometro, uno strumento ottico ideato a tale scopo. Simmetria La simmetria di una pietra valuta il posizionamento degli elementi di taglio quali le faccette, l apice e la specularità tra una metà e l altra della pietra. Una analisi visiva della pietra può evidenziare tipi di asimmetrie come la presenza di apice scentrato rispetto il centro della tavola oppure un diverso dimensionamento delle faccette. L analisi della simmetria, come quella delle proporzioni, influisce sulla valutazione del taglio.

Politura Con il termine politura si intende la lucidatura delle faccette della pietra. La presenza di scalfitture e solchi sono indice di una cattiva finitura. L analisi della politura è quindi un elemento che influisce sulla valutazione del taglio della pietra. IL CERTIFICATO GEMMOLOGICO Oggi giorno la certificazione del diamante è una garanzia indispensabile per diamanti di una certa caratura. Qui di seguito riportiamo esempi di nostri certificati contenenti tutti i parametri per la classificazione e la valutazione del diamante.

DEFINIZIONE DEL PREZZO Il listino Rapaport, a nostro avviso il più affermato listino a livello mondiale, riporta i prezzi all ingrosso dei diamanti in base al rapporto qualità/prezzo. I prezzi al carato vengono definiti in base a diversi intervalli di peso in cui una pietra può essere catalogata. Per esemplificare, il listino prevede un dato prezzo al carato per i diamanti compresi tra i 0.50 e 0.69 ct ed un altro per quelli compresi tra i 0.70 e 0.89 ct e così via. I prezzi di mercato subiscono delle oscillazioni periodiche dovute alla domanda e all offerta. Il listino Rapaport è consultabile solo dalle persone che aderiscono all omonimo circuito e quindi dagli addetti ai lavori.