ALBERTO LEPORE IL TRASFERIMENTO D IMPRESA TRA LEGGE E «CASE LAW» Italia e Gran Bretagna a confronto JOVENE EDITORE NAPOLI 2012
INDICE Prefazione... p. XIII CAPITOLO PRIMO TRASFERIMENTO D'AZIENDA ED ESTERNALIZZAZIONI CIVIL LAW E COMMON LAW A CONFRONTO 1. Globalizzazione, esternalizzazioni e delocalizzazioni...» 1 2. Il trasferimento d azienda tra civil law e common law...» 7 3. Metodo e finalità della comparazione tra Italia e Gran Bretagna» 9 CAPITOLO SECONDO AZIENDA E RAMO DI AZIENDA NEL DIRITTO INTERNO ITALIANO E INGLESE PRIMA DELL ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA 1. Azienda e ramo di azienda ai fini dell applicazione dell art. 2112 c.c. nella dottrina commercialistica e nell elaborazione della giurisprudenza...» 13 2. Il ramo d azienda come organizzazione potenzialmente idonea all esercizio dell impresa...» 22 3. Il ramo d azienda come organizzazione attualmente idonea all esercizio dell impresa...» 24 4. L azienda e il ramo d azienda come «complesso di beni organizzati dall imprenditore» (l art. 2555 c.c.)...» 27 5. Dalla regola della libertà di scelta del datore di lavoro dettata dalla case law (House of Lords Nokes v. Doncaster Amalgamated Collieries Ltd, 1940) alla continuazione del rapporto di lavoro per legge del «Transfer of Undertaking Protection Employment» inglese del 1981...» 30
VIII INDICE 6. La definizione di business e di part of a business nella case law inglese della House of Lords e della Court of Appeal prima dell introduzione del TUPE (I casi Lloyd v. Brassey e Melon v Hector Powe Ltd)... p. 35 7. L autonomia commerciale come criterio di individuazione del ramo d azienda in Italia e in Gran Bretagna...» 42 CAPITOLO TERZO IL TRASFERIMENTO DI IMPRESA NEL DIRITTO EUROPEO 1. La nozione europea di entità economica come organizzazione e attività...» 45 2. Le questioni poste dal requisito della conservazione dell identità dell entità economica...» 55 3. Il titolo del trasferimento secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia...» 57 4. L ultima evoluzione della giurisprudenza europea: l ampliamento del requisito dell autonomia organizzativa dell entità economica» 61 5. L atteggiamento positivo della dottrina italiana e quello negativo della dottrina inglese nei confronti del «circular test» introdotto dalla sentenza Suzen e dalla direttiva...» 65 CAPITOLO QUARTO IL TRASFERIMENTO DI PARTE DELL AZIENDA IN ITALIA E IN GRAN BRETAGNA DOPO L ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA 1. La nozione di articolazione funzionalmente autonoma secondo l art. 2112 c.c....» 69 2. L autonomia organizzativa e l autonomia funzionale dell articolazione...» 75 3. I requisiti (abrogati) della preesistenza e dell identità nel trasferimento...» 83 4. La definizione di undertaking e di part of an undertaking nel TUPE...» 87 5. La «deriva» della nozione di parte dell azienda: l articolazione funzionalmente autonoma «identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento»...» 91
INDICE IX 6. L articolazione funzionalmente autonoma e i «mezzi organizzati» come suoi elementi costitutivi... p. 98 7. La «doppia nozione» di transfer of undertaking; l estensione delle tutele anche al mutamento del soggetto fornitore del servizio: l entità coincide nuovamente con l attività...» 101 8. Le ipotesi residuali nella quali è esclusa l applicazione delle Regulations...» 106 9. La più agevole penetrazione dei nuovi principi europei in Gran Bretagna sugli elementi costitutivi della part of undertaking per la mancanza di una fattispecie legale di azienda...» 107 CAPITOLO QUINTO L AUTONOMIA PRIVATA INDIVIDUALE E COLLETTIVA NELL INDIVIDUAZIONE DI PARTE DELL AZIENDA 1. La cessione dei lavoratori come effetto automatico ope legis e i limiti posti all autonomia privata dall art. 2112 c.c. e dal TUPE...» 113 2. L autonomia del cedente e del cessionario nell individuazione della parte dell azienda e della part of undertaking...» 115 3. I criteri utilizzati dalla giurisprudenza italiana e dalla case law inglese ai fini dell individuazione dei lavoratori addetti alla parte dell azienda ceduta...» 116 4. Trasferimento di parte dell azienda e consenso del lavoratore: l inesistenza di un diritto di opposizione del lavoratore alla cessione del rapporto in Italia...» 119 5. La tutela incompiuta del diritto di opposizione riconosciuto al lavoratore nel TUPE inglese...» 122 6. Autonomia collettiva e disposizione del diritto alla continuazione del rapporto: l individuazione di parte dell azienda in Italia attraverso il contratto collettivo...» 124 7. Il veto della giurisprudenza inglese sulla deroga agli effetti delle Regulations dopo la sentenza Daddy Dance Hall: (in particolare il caso London Metropolitan University v. Sackur)...» 128 CAPITOLO SESTO CESSIONE DI PARTE DELL AZIENDA E SUCCESSIONE NELL APPALTO 1. La successione nell appalto come esternalizzazione della sola attività economica...» 135
X INDICE 2. Il progressivo avvicinamento tra la fattispecie della successione nell appalto e quella del trasferimento di parte dell azienda: l irrilevanza del titolo del trasferimento e la «dematerializzazione» dell impresa... p. 137 3. La difficile distinzione tra trasferimento di parte dell azienda e successione nell appalto in caso di «outsourcing» di organizzazioni «labour intensive»...» 142 4. L espressa esclusione dell appalto dall applicazione della tutela protettiva dettata dall art. 2112 c.c. nel diritto italiano (l art. 29, terzo comma del d.lgs. 276/2003)...» 143 5. Il percorso alla rovescia del diritto inglese: l estensione delle tutele protettive previste dal TUPE inglese all appalto e a tutti i casi di subentro nell attività...» 146 6. Il contratto di «outsourcing» in Italia e in Gran Bretagna...» 148 CAPITOLO SETTIMO DELOCALIZZAZIONI AZIENDALI E TUTELA DEI LAVORATORI 1. Le tipologie di delocalizzazione...» 155 2. Alla ricerca delle tutele del lavoratore...» 157 3.1. La direttiva europea sui trasferimenti d azienda e le delocalizzazioni intracomunitarie...» 159 3.1.2. La giurisprudenza in materia di trasferimenti di parte dell azienda transnazionali in Europa...» 160 3.2. L applicazione ai rapporti di lavoro trasferiti delle regole del Regolamento Roma I sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali...» 162 3.3. L applicazione delle norme del diritto internazionale privato ai rapporti di lavoro e «law shopping» delle imprese...» 163 3.4. La regola della libera scelta delle parti in combinazione con l informazione e consultazione transnazionale...» 165 4. Il trasferimento transnazionale di parte dell azienda extracomunitario...» 167 4.1. Le tutele praticabili per il lavoratore: le Convenzioni e le Raccomandazioni dell OIL... p. 168 4.2. Le cd. «clausole sociali»...» 169 4.3. La responsabilità sociale dell impresa...» 170 4.3.1. Codici di condotta e contratti collettivi transnazionali» 173
INDICE XI 4.3.2. Profili di criticità della RSI...» 176 5. Diritto del lavoro v. diritto commerciale ovvero diritto del lavoro attraverso il diritto commerciale?... p. 178 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE 1. La questione della conformità della fattispecie di parte d azienda e di part of undertaking alla direttiva europea...» 181 2. L armonizzazione degli ordinamenti degli stati membri e i rimedi (deboli) nel caso di non adeguata attuazione della direttiva europea sul trasferimento d impresa...» 184 3. L intercambiabilità tra le fattispecie di outsourcing...» 189 4. L attualità della tesi di Mengoni sull avvicinamento degli ordinamenti di civil law a quelli di common law nella materia delle esternalizzazioni...» 191 Indice dei nomi...» 201