Controllo Motorio SNC

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Transcript:

Controllo Motorio SNC seconda FGE aa.2016-17

OBIETTIVI Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari localizzazione topografica delle funzioni cerebellari Nuclei profondi del cervelletto; afferenze e efferenze nucleari Principi generali di funzionamento dei circuiti cerebellari Corteccia cerebellare, cellule del Purkinje, fibre rampicanti e muscoidi I gangli della base

IL SNC NEL SISTEMA MOTORIO Strutture sottocorticali 1. Cervelletto (Cer) 2. Gangli della base (GB) Entrambi sono coinvolti nella coordinazione dei movimenti (complessi, GB) o di quelli che necessitano un continuo controllo tramite feedback sensoriale (Cer)

CERVELLETTO CORTECCIA CEREBELLARE LOBO FLOCCULO-NODULARE VERME EMISFERI Cervelletto NUCLEI PROFONDI DEL FASTIGIO (MEDIALE) INTERPOSITO DENTATO (LATERALE)

IL CERVELLETTO (CER) 1.Lobo anteriore 2.Lobo posteriore 3.Lobo flocculonodulare Funzioni del cervelletto Sono associate con localizzazioni anatomiche 1. Pianificazione avvio del movimento Regione laterale lobi anteriore e posteriore 2. Controllo equilibrio e postura Lobo flocculonodulare 3. Controllo fluidità dei movimenti degli arti Regioni centrale ed intermedia dei lobi anteriore e posteriore

DIVISIONI DEL CERVELLETTO VESTIBOLO-CEREBELLO (ARCHICEREBELLO) LOBO FLOCCULO-NODULARE SPINO-CEREBELLO (PALEOCEREBELLO) VERME E PARTE INTERMEDIA CORTICO-CEREBELLO (NEOCEREBELLO) EMISFERI

NUCLEI CEREBELLARI E C. DEL PURKINJE Cellule del Purkinje Disposte in un singolo strato Gli assoni formano connessioni con i nuclei profondi Sinapsi GABA-ergiche inibitorie I nuclei sono l uscita del cervelletto 1. Nucleo dentato 2. Nucleo interposito 3. Nucleo del fastigio

AFFERENZE ED EFFERENZE DEI NUCLEI CEREBELLARI 1. Nucleo dentato Assoni da regione laterale lobi anteriore e posteriore Efferenze al talamo e dal talamo alla CM e C Premotoria Pianificazione ed avvio del movimento 2. Nucleo interposito Assoni da regioni centrale ed intermedia dei lobi anteriore e posteriore Efferenze al talamo e al nucleo rosso che controlla la muscolatura distale degli arti Controllo movimento degli arti 3. Nucleo del fastigio Assoni da lobo flocculonodulare Efferenze al nucleo vestibolare Mantenimento equilibrio e postura

FUNZIONI SPECIFICHE DEL CERVELLETTO

CONNESSIONI DEL CERVELLETTO

SEGNALI IN ENTRATA (AI N. PROFONDI E ALLA CORTECCIA) FUNZIONAMENTO DEL CERVELLETTO PROGRAMMA MOTORIO (DALLA CORTECCIA CEREBRALE) QUADRO SENSORIALE (DAI PROPRIOCETTORI ED ESTEROCETTORI) SEGNALI IN USCITA (SOLO DAI N. PROFONDI) NEI N. PROFONDI IL SEGNALE DELLE CELLULE DI PURKINJE VIENE SOTTRATTO DAL COMANDO MOTORIO ORIGINALE; NE RISULTANO COMANDI MOTORI COLLATERALI CHE RAFFORZANO O INIBISCONO L ESECUZIONE DEL MOVIMENTO Circuito cerebellare semplificato

NEUROFISIOLOGIA DELLE CELLULE DEL PURKINJE 1. Fibre rampicanti Da nucleo olivare inferiore (NOI) Un unica fibra rampicante per ogni singola cellula del Purkinje Generazione di complesse sequenze di PA 2. Fibre parallele Da cellule dei granuli Ciascuna cellula del Purkinje riceve informazioni da numerose cellule dei granuli Generazione di semplici sequenze di PA

NEUROFISIOLOGIA DELLE CELLULE DEL PURKINJE NOI riceve informazioni da: CMS e CPM, MS, Nucleo Rosso, Mesencefalo Alle cellule dei granuli giungono informazioni attraverso le fibre muscoidi Le fibre muscoidi originano da neocorteccia e MS Gli stimoli sensoriali e i movimenti volontari esaltano l attività delle fibre muscoidi, ma hanno scarso effetto sulle fibre rampicanti Si ritiene che le fibre rampicanti modulino la risposta delle cellule del Purkinje alle fibre muscoidi e, quindi, alle afferenze delle fibre parallele

CELLULE DEL PURKINJE E ADATTAMENTO All aggiunta del peso, le c. del Purkinje iniziano a scaricare con sequenze complesse di PA e l animale compensa con un output maggiore di forza Ciò è dovuto all attivazione delle f. rampicanti Con l adattamento, le sequenze complesse diminuiscono In aggiunta il cervelletto può codificare anche la direzione del movimento di raggiungimento Singole cellule sono attivate quando è compiuto un movimento in una particolare direzione (codice neurale di vettori cellulari unidirezionali e vettori di popolazione)

PRINCIPALI DISFUNZIONI CEREBELLARI ATASSIA: INCOORDINAMENTO DELLA DEAMBULAZIONE IPOTONIA: RIDUZIONE GENERALIZZATA DEL TONO MUSCOLARE DISMETRIA: ERRORI NELL AMPIEZZA DEI MOVIMENTI

I GANGLI DELLA BASE Nucleo Caudato, putamen: segnali in ingresso Globo pallido: segnali in uscita

NUCLEI DELLA BASE NUCLEO CAUDATO PUTAMEN GLOBO PALLIDO SOSTANZA NERA NUCLEO SUBTALAMICO NUCLEO PEDUNCOLOPONTINO

CONNESSIONI DEI NUCLEI DELLA BASE PRINCIPALI AFFERENZE DALLA CORTECCIA CEREBRALE AREE SENSORIALI AREE MOTORIE E PREMOTORIE DAL TALAMO PRINCIPALI EFFERENZE ALLA CORTECCIA CEREBRALE MOTORIA E PREMOTORIA AL TALAMO ALLA FORMAZIONE RETICOLARE Programmazione e controllo dei movimenti volontari 18

I GANGLI DELLA BASE Le connessioni afferenti Da neocorteccia, talamo e sostanza nera del TE Le fibre provenienti dalla sostanza nera terminano nei gangli rilasciando dopamina come neurotrasmettitore. La loro degenerazione è la causa del morbo di Parkinson

I GANGLI DELLA BASE Le connessioni efferenti Attraverso il talamo alla corteccia prefrontale e premotoria Alla sostanza nera Attraverso le vie efferenti alla corteccia, i gangli della base possono modulare le componenti discendenti del sistema motorio

I GANGLI DELLA BASE Le connessioni intrinseche

FUNZIONI DEI NUCLEI DELLA BASE STIMOLAZIONE DEL N. CAUDATO RALLENTAMENTO O SOPPRESSIONE DEI MOVIMENTI VOLONTARI STIMOLAZIONE DEL GLOBO PALLIDO MOVIMENTI DI ROTAZIONE DEL CORPO (NELLA DIREZIONE OPPOSTA) MODIFICAZIONI POSTURALI LESIONI DELLO STRIATO DISTURBI DEI MOVIMENTI COMPLESSI LESIONI DEL N. SUBTALAMICO SOPPRESSIONE DELL ATTIVITÀ MOTORIA

BIBLIOGRAFIA Fisiologia dell Uomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 7: Controllo motorio Fisiologia Generale ed Umana, Rhoades- Pflanzer Capitolo 9: Sistemi motori