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1 Nobel Gallery (1932) Lord Edgar Adrian Sir Charles Sherrington

2 assumes function is controlled by a distributed network - not sequentially

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6 I olfactory II optic III oculomotor IV trochlear V trigeminal VI abducens VII facial VIII vestibulocochlear (auditory) IX glossopharyngeal X vagus XI accessory (spinal accessory) XII hypoglossal

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11 Central Motor Control: An Overview Central Processing Networks generating motor Programs Output Pathways institute motor plan Input Pathways provide motor goals (executive Function)

12 Central Processing Networks (Premor netwoks) assumes movement is controlled by a distributed network - not sequentially. Components include motor cortex, cerebellum, red nucleus (and spinal pre-motor paths). Two output pathways - corticospinal tract (incl. Alpha Mns) and rubrospinal tract

13 Output Pathways a. Descending Motor Pathways (Forebrain) Corticospinal tract Corticobulbar tract Rubrospinal tract b. Descending Motor Pathways (Brainstem) Vestibuospinal tract Reticuospinal tract Tectospinal tract

14 Sistema piramidale

15 Motor Cortex Areas (Precentral and Cingulate Motor Areas) M1 Primary motor cortex Secondary motor cortex includes: dorsal premotor, ventral premotor, supplementary motor, rostral and posterior cingulate areas. M1, PRIMARY MOTOR CORTEX PREMOTOR AREAS (6&8)

16 Descending Motor Pathways (Forebrain) Pyramidal Tract (Corticospinal tract) Internal Capsule Cerebral Peduncles Pyramids Decussation Lateral corticospinal tract

17 Stretch Reflex Copyright 2004 Pearson Education, Inc., publishing as Benjamin Cummings Figure 13.17

18 Sistema extrapiramidale

19 Sistema extrapiramidale Strutture gangli della base: globo pallido (paleostriato), putamen + caudato (neostriato) nucleo subtalamico di Luys nucleo rosso sostanza nera alcune aree corticali, cervelletto, formazione reticolare, parte del talamo (nuclei anteriori, mediali, laterali)

20 I gangli della base Collaborano con la corteccia motoria all esecuzione subconscia di sequenze motorie apprese Collaborano alla pianificazione, sequenziale ed in parallelo, di atti motori complessi finalizzati Provvedono il movimento del necessario fattore di scala

21 Il cervelletto

22 Il cervelletto - controllo inizio/fine movimento Rinforzo inizio movimento Rinforzo fine movimento doppio segnale eccitazione / inibizione Organizzazione agonista / antagonista a livello spinale aree motorie nn. pontini cervelletto midollo spinale talamo nn. rosso e reticolari

23 Il cervelletto impara dagli errori motori l oliva inferiore riceve informazioni che le permettono di confrontare il movimento desiderato con quello realmente eseguito l errore motorio < > 0 provoca delle variazioni nella frequenza di scarica delle fibre rampicanti le fibre rampicanti modulano la sensibilità delle cellule del Purkinje all input delle fibre muscoidi

24 Il cervelletto - zona intermedia Il cervelletto è in grado di confrontare il movimento desiderato con quello realmente eseguito Programma il segnale di smorzamento tenendo dell inerzia conto della velocità del movimento del sistema messo in movimento la mancanza del segnale di smorzamento porta il movimento ad essere troppo ampio ed all oscillazione del sistema (vedi tremore intenzionale e dismetria)

25 Il cervelletto - zona laterale Il cervelletto è in grado di pianificare dei movimenti sequenziali l attività del nucleo dentato correla non con quella del movimento in corso ma con quella del movimento successivo Il cervelletto è in grado di determinare la temporizzazione dei singoli movimenti di una sequenza

26 Equilibrio Equilibrio: la condizione in cui tutte le forze che agiscono sul corpo sono bilanciate in modo da mantenere il controllo posturale sia da fermo (equilibrio statico), sia durante il movimento (equilibrio dinamico). Postura: la posizione relativa delle diverse parti del corpo nei confronti l una dell altra (sistema di coordinate egocentriche), dell ambiente (sistema di coordinate esocentriche) e della gravità (sistema di coordinate geocentriche)

27 Cervelletto Sistema sensitivo Sistema vestibolare Sistema visivo mantenere la postura in funzione del vettore gravitazionale generare risposte anticipatorie (riflessi posturali) durante movimenti appresi con la ripetizione e transitivi adattare le risposte automatiche a perturbazioni inattese.

28 Diagnosi differenziale disequilibrio Stazione eretta Patologia vestibolare periferica: alla chiusura degli occhi il paziente con una certa latenza cade verso il lato deficitario; direzione della caduta dipende dall'orientamento del capo Patologia "propriocettiva": alla chiusura degli occhi il soggetto tende a cadere (generalmente all'indietro) Patologia cerebellare: il paziente deve allargare la base di appoggio, non vi sono differenze in funzione della chiusura degli occhi Romberg positivo" psicogeno": oscillazioni polidirezionali, peggiorate dalla chiusura degli occhi, senza caduta, ridotte dalle manovre distraenti

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