Liberalizzazioni: le proposte del PdL



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19 gennaio 2012 Liberalizzazioni: le proposte del PdL La proposta del Popolo della Libertà é di dare immediatamente corso ad una vera attuazione delle liberalizzazioni che: - si ponga il problema di aprire al mercato nuove opportunità di investimento e di svolgimento di servizi di pubblica utilità, lungi tuttavia dall apparire un intervento vendicativo e vessatorio verso questo o quello; - non rappresenti il mero spostamento di quote di fatturato da una categoria all altra senza alcuna ipotizzabile crescita di margine produttivo; - aggredisca i nodi di carattere strutturale, introducendo nei vari settori il principio della libera concorrenza per: accrescere la produttività totale dei fattori; aumentare l occupazione; legare i compensi di ciascuno alla sottostante produttività. Si tratta cioè di dare corpo ad una serie di interventi impegnativi che non consentano di nascondersi dietro a facili quanto improduttive scorciatoie. In ordine di importanza, questo è l elenco dei settori nei quali riteniamo si debba agire, con indicazione delle nostre proposte in materia di liberalizzazioni:

1. Energia 2. Trasporti 3. Servizi pubblici locali 4. Settore bancario e assicurativo 5. Servizi postali 6. Telecomunicazioni 7. Distribuzione carburanti 8. Giustizia civile 9. Privatizzazione dell INAIL 10. Diritti d autore 11. Professioni 12. Farmacie 13. Taxi 1. ENERGIA Il costo dell'energia è il primo handicap per la concorrenzialità delle nostre imprese. Il settore dell'energia presenta un alto tasso di liberalizzazione, con la separazione di produzione distribuzione sia nel settore elettrico che nel settore Gas (secondo il modello ITO definito dalla normativa europea), e con il programma di incentivazione delle fonti rinnovabili. Per ridurre i costi in bolletta per cittadini e aziende è necessario però mettere in atto misure pro-concorrenziali per l'adeguamento infrastrutturale, l'agevolazione del passaggio ad un nuovo operatore e la riduzione degli oneri di sistema: Semplificare le normative e stimolare gli investimenti in infrastrutture ritenute strategiche ai fini del conseguimento degli obiettivi di politica energetica nazionale, (con riferimento alle misure per agevolare la realizzazione di infrastrutture energetiche, previste dal Decreto Legislativo n. 93/2011) nei settori dell'approvvigionamento gas, raffinazione petrolifera, produzione e distribuzione 2

elettrica, estrattiva (idrocarburi) e di smaltimento e stoccaggio dei materiali radioattivi; agevolare il passaggio di un cliente ad altro operatore integrando il SII (Sistema informatico integrato); L Autorità per l Energia Elettrica e il Gas deve, inoltre, verificare che i sistemi di remunerazione e di incentivazione delle attività di competenza dei soggetti regolati risultino in linea con i valori medi praticati in ambito europeo per analoghe attività. 2. TRASPORTI Trasporto ferroviario: separare la rete (RFI del gruppo FFSS) da Trenitalia, per consentire una maggiore concorrenza tra i diversi vettori: ridurre il costo per passeggero-chilometro; diversificare il servizio sotto il profilo qualitativo, con lo sviluppo di un mercato di servizi ancillari. vendere le grandi stazioni a nuovi investitori capaci di valorizzare al massimo i relativi asset; mettere fine all obbligo di un contratto unico (modello FFSS) per tutti i competitori: - se ne avvantaggerebbe anche il trasporto regionale, oggi quasi interamente sussidiato dallo Stato senza alcun controllo delle effettive destinazioni, e quello merci. - un Regolatore indipendente sovraintende all intero sistema. Partendo dalle previsioni di cui al Decreto Legge n. 201/2011 in materia di trasporto ferroviario: rendere operativa, con la massima celerità, l Autorità di regolazione dei Trasporti, attribuendole esplicitamente il compito di individuare misure idonee a mantenere in equilibrio il finanziamento degli obblighi di servizio pubblico; 3

precisare che la disponibilità del materiale rotabile già al momento della gara non costituisce un requisito di partecipazione ovvero un fattore di discriminazione tra le imprese partecipanti, al fine di agevolare la partecipazione alle gare per l affidamento dei servizi di trasporto ferroviario del più ampio numero di concorrenti. Infatti il tentativo già esperito di liberalizzare il Trasporto Pubblico Locale ha evidenziato la perdurante esistenza di pericolose barriere all'entrata che devono essere superate per un auspicabile successo di ogni forma di liberalizzazione: nelle regioni in cui si è provato a bandire gare pubbliche per la gestione del servizio ferroviario, Trenitalia concorreva in condizioni di sleale vantaggio nei confronti di qualunque competitor, dal momento che non è stato in alcun caso possibile prevedere che all'eventuale diverso vincitore della gara si sarebbe dovuto trasferire il materiale rotabile sin qui utilizzato dall'azienda di Stato per l'esercizio del servizio pubblico. E' di tutta evidenza che motrici e vagoni appartengono al patrimonio della società statale non in ragione di investimenti operati sugli utili generati, ma in virtù di apporti che lo Stato (e quindi la collettività per il tramite della sua partecipazione tributaria) ha versato per rendere possibile l'esercizio dell'attività. Aprire al mercato significa quindi continuare a garantire che gli strumenti necessari siano in uso al gestore, qualunque esso sia, fatto salvo il diritto del cedente di vedersi corrisposti un indennizzo corrispondente alla patrimonializzazione dei beni trasferiti. Trasporto ferroviario regionale: incentivare il ricorso alla gara da parte delle Amministrazioni Regionali per l affidamento dei servizi di trasporto ferroviario regionale, terminata la prima fase dei vigenti contratti di servizio con Trenitalia. Liberalizzare la durata dei contratti, abrogando il comma 3-ter dell art. 2 della Legge n. 33/2009; Consentire il libero esercizio del trasporto ferroviario entro i confini nazionali, anche al di fuori dei contratti di servizio con la Regione, abrogando l art. 59 della Legge n. 99/2009: 4

- il comma 1 esonera dall ottenimento della licenza (rilasciata dal regolatore, cioè dal ministero dei Trasporti) solo le società per cui la finalità principale del servizio sia il trasporto di passeggeri tra stazioni situate in Stati membri diversi ; - il comma 2 contiene l assurda possibilità di limitare le fermate intermedie nel caso in cui il loro esercizio possa compromettere l equilibrio economico di un contratto di servizio pubblico in termini di redditività di tutti i servizi coperti da tale contratto. In materia di trasporto autostradale: includere la regolazione delle infrastrutture autostradali tra le competenze dell Autorità di Regolazione dei Trasporti; modificare il sistema di revisione delle tariffe previsto dalla convenzione tra ANAS e Autostrade per l Italia S.p.A., introducendo: - il tasso di produttività attesa, al netto del tasso di inflazione; - un consistente premio per il miglioramento della qualità del servizio e per i progetti di investimenti futuri. prevedere una durata delle nuove concessioni non eccessivamente lunga, ancorché commisurata alle caratteristiche dell investimento e alla possibilità di una sua remunerazione. Per quanto attiene il trasporto merci su gomma: modificare il Decreto Legge n. 112/2008, eliminando le disposizioni che impongono, o comunque agevolano, la fissazione di tariffe minime per i servizi di trasporto merci su gomma. Relativamente ai trasporti aeroportuali: recepire in tempi brevi la Direttiva 2009/12/CE, concernente i diritti aeroportuali, prevedendo modelli di tariffazione: - non discriminatori; - orientati ai costi, all efficienza ed all incentivazione degli investimenti; 5

- con la sorveglianza sul sistema attribuita all Autorità di Regolazione dei Trasporti. 3. SERVIZI PUBBLICI LOCALI La presenza quasi esclusiva del pubblico ha determinato fino ad oggi servizi inefficienti e costi ingenti (i sussidi) per le casse dello Stato; nella giungla che caratterizza il settore occorre: individuare le funzioni tipiche dell Ente locale e privatizzare tutto il resto; oppure: ricorrere a gare di evidenza pubblica, degne di questo nome. Una mappatura di questa galassia indefinita è stata eseguita dalla Guardia di Finanza, la cui azione si rivolge sempre con maggiore attenzione alla qualità della spesa. Nel campo del settore idrico, visti gli ingenti investimenti richiesti per la manutenzione della rete, occorrerà ricorrere a forme di partecipazione dei privati, con modalità che potranno variare a seconda delle circostanze. Partendo dalle previsioni di cui al Decreto Legislativo n. 112/2008 (con l eccezione del settore idrico): è necessario operare una forte attività di informazione, persuasione, e monitoraggio sull implementazione della norma da parte degli Enti Locali; può essere utile riflettere sulla produzione di bandi standard per le gare; gli Enti Locali devono essere assistiti nella creazione di competenze nella regolazione e controllo dei servizi pubblici; occorre creare un autorità indipendente, o dare poteri a una esistente, per: - verificare il rispetto delle convenzioni; - far fronte al vuoto seguito alla soppressione degli AATO (Autorità Ambito Territoriale Ottimale). Partendo dalle norme contenute nel Decreto Legge n. 138/2011: approvare in modo rapido il Decreto Ministeriale volto a definire i criteri in base ai quali gli Enti Locali dovranno: 6

- definire in via preliminare gli obblighi di servizio pubblico; - verificare la possibilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica; - limitare l ipotesi di mantenimento della gestione in esclusiva ai casi di fallimento del mercato. modificare la previsione che stabilisce la possibilità di deroga alla regola della gara quando il valore economico del servizio oggetto dell affidamento sia pari o inferiore a 900.000 euro, precisando che l affidamento in-house è consentito solo quando: - a seguito dell analisi di mercato svolta, non risulti possibile procedere alla liberalizzazione; - emergano chiari e diretti benefici derivanti dalla gestione in-house. limitare i casi di esclusione dalla nuova disciplina ai settori in cui: - sussistono effettive diverse esigenze; - vige una specifica normativa che già garantisce l apertura al mercato. prevedere che gli Enti Locali possano evitare la scadenza anticipata dell affidamento attraverso l immediato avvio della procedura di cessione ai privati con gara delle quote della società pubblica, a condizione che: - il servizio rientri tra quelli non assoggettati alla concorrenza nel mercato sulla base della delibera quadro; - la procedura si concluda entro un termine ravvicinato, il cui superamento comporti sanzioni per l Ente. applicare la clausola di salvaguardia solo nel caso di procedure compatibili con le decisioni assunte dall Ente Locale ai sensi della nuova disciplina. Per quanto attiene, ancora, il mercato dell acqua, occorre: evitare di mantenere prezzi politici, col risultato che non è possibile fare investimenti e che i problemi si aggravano, istituendo un regolatore indipendente che possa occuparsi: - della determinazione delle tariffe, o sorvegliare, con possibilità di intervento e sanzione, i soggetti preposti; 7

- della regolazione tecnica. Consentire la presenza dei privati nella gestione del sistema, derogando, laddove sussistano particolari ragioni, all obbligo di gara, che comunque deve restare il meccanismo preferenziale; Consentire il finanziamento degli investimenti. 4. SETTORE BANCARIO E ASSICURATIVO Partendo dalle previsioni di cui al Decreto Legge n. 201/2011, è necessario: rafforzare il divieto di cumulo di incarichi nel settore finanziario attraverso l introduzione di opportuni obblighi di informativa nei confronti dei regolatori di settore; evitare il ricorso a convenzioni, tra gli operatori del settore e associazioni di operatori concorrenti, per la definizione coordinata di variabili importanti per la spinta concorrenziale nell offerta di servizi bancari e di pagamento, come: - le caratteristiche di alcune tipologie di conti; - i livelli di costo e di talune commissioni da applicare. prevedere il divieto a carico dell operatore bancario, in fase di erogazione di un mutuo/finanziamento/prestito personale, di figurare al tempo stesso quale soggetto beneficiario e soggetto intermediario (più in generale collocatore) della polizza assicurativa. Con riferimento al Decreto Legislativo n. 11/2010, di attuazione della Direttiva 2007/64/CE in materia di servizi di pagamento nel mercato interno: rimuovere il divieto per gli esercenti di discriminare tra strumenti di pagamento elettronici alternativi, anche in relazione agli strumenti di pagamento diversi da quelli elettronici, ovvero il contante e gli strumenti cartacei; prevedere il divieto, per le banche convenzionate, di applicare agli esercenti un unica commissione per l accettazione di carte di pagamento di circuiti diversi. Con riferimento al Codice delle assicurazioni private: 8

prevedere l adozione, con l intervento dell autorità di vigilanza settoriale, di soglie per i rimborsi ricevuti dalla compagnia del danneggiato; escludere, dall ambito della procedura di risarcimento diretto, i danni alla persona. 5. SERVIZI POSTALI Per garantire l'effettiva realizzazione di un mercato concorrenziale dei servizi postali in Italia, è necessario, anche attraverso l'attribuzione di esplicite competenze all'autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: il controllo della qualità e della capillarità del servizio postale; la ridefinizione dei confini del sevizio universale, limitandola ai soli servizi che non possano essere erogati su tutto il territorio da competitor; 6. TELECOMUNICAZIONI Ai fini del raggiungimento degli obiettivi dell'agenda UE 2020: 50% delle linee fisse a 100 mega 100% delle linee fisse ad almeno 30 mega e della diffusione delle nuove tecnologie LTE è necessario: rimuovere ingiustificati ostacoli di carattere amministrativo alla realizzazione delle reti da parte degli operatori del settore e, in particolare, dei nuovi entranti; stimolare gli investimenti sulla rete fissa e per l'utilizzo delle frequenze TLC per lo sviluppo delle Reti 4G; verificare l'evoluzione degli investimenti annunciati, la copertura e la qualità del servizio nelle aree Nere (investimenti previsti da più di 1 operatore nei prossimi 3 anni), Grigie (investimenti previsti da 1 solo operatore nei prossimi 3 anni); intervenire, secondo il principio di sussidiarietà, anche stimolando e agevolando investimenti privati nelle aree Bianche (nessuno investimento previsto nei prossimi 3 anni). 9

7. DISTRIBUZIONE CARBURANTI Al fine di rendere più efficiente la rete di distribuzione carburanti, ed eliminare il GAP di costo all'utente ad essa riconducibile rispetto agli standard europei, è necessario dare piena attuazione dell art. 28 della manovra di giugno che prevede una razionalizzazione della rete carburanti al fine di incrementare: l'efficienza del mercato, diffondendo capillarmente il self service (obbligo anche durante le ore di servizio); la qualità del servizio ampliando le attività del non-oil. È possibile inoltre: Estendere il più possibile l applicabilità del Fondo per la Razionalizzazione della Rete previsto dal Decreto Legislativo n. 32/1998, al fine di agevolare l uscita dal mercato degli impianti inefficienti; Integrare la norma del Decreto Legge n. 112/2008, relativa all apertura del mercato della distribuzione di carburanti, con una previsione che vieti alle Regioni di inserire vincoli non previsti dalle norme nazionali all apertura degli impianti, per favorire l accesso a nuovi operatori indipendenti; Estendere la liberalizzazione delle forme contrattuali: - ammettendo l utilizzo di tutte le tipologie previste dall ordinamento; - eliminando il vincolo della tipizzazione tramite accordi aziendali. 8. GIUSTIZIA CIVILE Proseguendo sulla linea delle misure definite dal governo Berlusconi in estate, rafforzare: - il contrasto della litigiosità; - la prevenzione del contenzioso (anche attraverso la costituzione presso il Ministero della Giustizia di un gruppo tecnico che individui situazioni a forte incidenza di litigiosità e proponga specifici interventi di contrasto). Completare il progetto già avviato presso il Ministero della Giustizia per la creazione di una banca dati centralizzata per le statistiche civili e per quelle fallimentari; 10

Rafforzare i meccanismi incentivanti per gli uffici virtuosi di cui alla Legge n. 111/2011, con l obiettivo di ridurre la durata delle controversie civili di almeno il 20% in 3 anni. Attribuire alle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale la competenza in materia di: - azioni di nullità e di risarcimento del danno; - ricorsi intesi ad ottenere i provvedimenti d urgenza, anche inibitori, per la violazione di disposizioni contenuti nella normativa Antitrust nazionale e comunitaria. 9. PRIVATIZZAZIONE DELL INAIL Con riferimento alle assicurazioni sugli infortuni sul lavoro: privatizzare l INAIL, che oggi non opera con criteri strettamente assicurativi (premio commisurato al rischio effettivo di ciascun comparto); aprire il mercato ad altre compagnie private in concorrenza tra loro. Contestualmente all abolizione del Regio Decreto n. 264/1933, che istituì il monopolio dell INAIL, il governo dovrebbe essere delegato dal Parlamento a riformare il settore delle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, con i seguenti criteri e principi direttivi: liberalizzare il mercato delle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, con soppressione delle norme vigenti che prevedono riserve legali a favore di soggetti pubblici o privati; aprire all accesso ed esercizio dell attività di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro da parte di imprese private di assicurazione o di riassicurazione; definire un obbligo a carico dei datori di lavoro di stipulare, con oneri interamente a proprio carico, una polizza assicurativa per tutti i lavoratori da essi dipendenti; definire un sistema di regole per il mercato residuale, gestito da un organismo a prevalente partecipazione pubblica, al fine di consentire l assolvimento dell obbligo assicurativo da parte dei datori di lavoro che non abbiano avuto accesso alla sottoscrizione di un contratto con imprese private di assicurazione. 11

10. DIRITTI D AUTORE Superare il monopolio SIAE sui diritti d autore seguendo l esempio inglese, caratterizzato da: pluralità di soggetti; efficienza maggiore; riduzione dei costi a favore dei singoli produttori culturali. 11. PROFESSIONI Nell intervenire nel campo delle professioni occorre tenere conto: dei diversi profili di carattere giuridico; della base di carattere costituzionale che ne giustifica i postulati. Per gli avvocati, ad esempio, la qualificazione tecnica è essenziale al fine: - del diritto alla difesa (art. 3 e 111 Cost); - di garantire un giusto processo (art. 24 Cost; Convenzione europea dei diritti dell uomo; Patto internazionale sui diritti civili e politici). La certificazione dei notai poi, resta essenziale fino a quando la P.A. non sarà attrezzata (catasto e organizzazione dei Tribunali) per garantire la certezza della certificazione. Per le farmacie si dovrà tener conto delle caratteristiche sia finanziarie sia costituzionali (art. 32 Cost.) che regolano il nostro sistema sanitario. Le riforme dei relativi ordini non possono far venire meno questi presupposti di natura pubblicistica; occorrerà ridurre le barriere all accesso, ma senza giungere a forme di completa e anarchica liberalizzazione, grazie ad un colloquio serrato con le categorie interessate. 12. FARMACIE Sulle farmacie si è sviluppato un acceso dibattito su quello che, a nostro avviso, è un falso problema: l apertura alla vendita delle medicine della cosiddetta fascia C anche al di fuori delle farmacie, ovvero nelle parafarmacie e nei supermercati. E nostro preciso convincimento, al contrario, che in nessun caso si debba prevedere la vendita fuori dalle farmacie di prodotti per i quali è prescritto l obbligo di ricetta medica, al pari di quanto 12

avviene in ogni parte del mondo con rarissime e poco autorevoli eccezioni (preoccupazioni, in tal senso, sono emerse tanto dall Agenzia Italiana del Farmaco quanto dagli Istituti Europei competenti). La farmacia, che non a caso è uno degli istituti che gode del maggior credito da parte dei cittadini, è un elemento integrato nel sistema socio sanitario, è capillarmente presente sul territorio, forte delle sue 18.000 unità, addirittura superiore alla diffusione degli sportelli postali. Esse hanno, a differenza di ogni altra attività, obblighi connessi non solo ad adempimenti formali soggetti a controlli di carattere igienico-sanitario, ma svolgono mansioni in nome e conto dello Stato, finanziano la struttura anticipando la spesa farmaceutica a volte per numerosi mesi, sono obbligate a rendere alcuni servizi non retribuiti, devono garantire alcune offerte merceologiche, sono soggette a formazione continua per il titolare ed i dipendenti addetti alla dispensazione (tutti rigorosamente farmacisti), necessitano di investimenti per l apertura ed il mantenimento della struttura. Devono distribuire, segnalandone l opzione alla clientela, i farmaci generici sostitutivi di quelli indicati in ricetta, benché gli stessi comportino un margine assai minore; gestiscono il controllo e l eliminazione dei cosiddetti invendibili, hanno responsabilità civili e penali connesse al trattamento degli stupefacenti e tanto altro ancora. Si aggiunga, che l eventuale allargamento delle realtà preposte alla vendita potrebbe comportare come è avvenuto in tutti i Paesi in cui si è tentata una parziale apertura - la crescita del ricorso al farmaco da parte dei cittadini, e questa è una circostanza contro la quale ogni Stato è chiamato ad operare la massima vigilanza. Ciò detto, con lo scopo di rendere più agevole l accesso da parte di tutta la cittadinanza, siamo favorevoli ad una riorganizzazione del lavoro e del sistema di diffusione delle farmacie che si realizzi tramite i seguenti interventi: Attuare un programma di ammodernamento del servizio farmaceutico, in linea con il quadro europeo, che preveda la riduzione del rapporto farmacie/abitanti, rendendolo uniforme su tutto il territorio nazionale, in modo da consentire l apertura di circa 2.000 nuove farmacie. Ciò ovviamente deve tendere all apertura di nuove farmacie negli ambiti territoriali sin qui non presidiati, giacchè sarebbe inutile al fine l estensione del numero di farmacie nelle zone già servite; 13

Istituzione di farmacie in deroga al criterio demografico, nei centri commerciali con superfici superiori a 10.000 mq, nelle grandi stazioni, nei porti e negli aeroporti civili a traffico internazionale, purché sia rispettata una distanza minima di 1.500 metri tra il confine perimetrale della struttura e la soglia della farmacia più prossima; Istituzione di un fondo di solidarietà finalizzato a garantire un reddito certo alle farmacie dei Comuni minori; Semplificazione delle procedure concorsuali, con la previsione di un concorso straordinario per soli titoli, riservato a non titolari, a titolari di farmacia rurale sussidiata e ai titolari di farmacie rurali sopranumerarie; Attivazione del tavolo, istituito ai sensi del D.L. 78/2010, convertito nella L. 122/2010, per la revisione della metodologia di remunerazione delle farmacie; Recupero della dispensazione in farmacia dei medicinali innovativi; Apertura di dispensari stagionali per le zone di rilevante interesse turistico, da assegnarsi tramite concorso pubblico; Introduzione di una disciplina flessibile per orari, turni e ferie delle farmacie; Piena attuazione della L. 69/2009 in materia di servizi delle farmacie, in modo tale da rendere ancora più ampia la gamma delle prestazioni a favore di cittadini. In via esemplificativa, riteniamo che il rafforzamento del ruolo delle farmacie quale parte integrante del sistema socio sanitario passi attraverso la possibilità di essere riconosciute come presidio sanitario di primo intervento, riconoscendo la possibilità di avere personale infermieristico o autorizzato a rendere prestazioni quali medicazioni di base o vaccinazioni; potestà di offrire assistenza domiciliare integrata; di operare anche in forma concertata con le autorità competenti campagne periodiche di prevenzione e screening sulle patologie maggiormente diffuse; servizio di prenotazione e ritiro degli esami; collaborazione con le aziende sanitarie e le regioni nel monitoraggio della spesa farmaceutica, tramite l analisi di anomalie e scostamenti di prescrizioni e consumi. 14

13. TAXI Al fine di efficientare il sistema e l offerta al consumatore è necessario provvedere ad una revisione che tenga conto delle differenti realtà locali: delegando l'autorità competente; con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Conclusioni In conclusione di questo nostro contributo, non si può non tornare sulle considerazioni di carattere generale già anticipate in apertura: La situazione finanziaria internazionale, già grave di per sé, si è ulteriormente allargata per quello che riguarda l Italia con la retrocessione del rating da parte di Standard & Poor s, al netto delle considerazioni sulla vera o presunta terzietà delle agenzie di rating sulle quali sarà comunque doveroso tornare nell immediato futuro. In ragione di ciò è nostro convincimento che la fase di avvio delle liberalizzazioni non possa essere ulteriormente rimandato, ma che le stesse debbano riguardare i veri mercati capaci di liberare forze di sviluppo e di interesse economico, quali l energia, i trasporti, i servizi pubblici locali ecc.; in questo rigettando l idea che il tema possa essere dialetticamente superato con operazioni di facciata, realizzate a misura su circoscritte categorie il cui eventuale contributo al mercato esterno sarebbe al massimo pari alla capacità economica che esse perderebbero, generando nella migliore delle ipotesi un saldo pari a zero per i benefici complessivi dell intervento. Contemporaneamente, ribadiamo che non è più possibile non affrontare il nodo dell abbattimento del debito pubblico con misure di finanza straordinaria e la conseguente dismissione di larga parte del patrimonio mobiliare ed immobiliare dello Stato. Solo avendo alle spalle l avvio di queste due vere e proprie rivoluzioni di sistema, sarà possibile affrontare concretamente il tema della crescita, per la quale riteniamo indispensabile anzitutto una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e del costo del lavoro. 15

Ultima riflessione, ma non per questo meno rilevante proprio in questa fase dei rapporti internazionali, la necessità di aprire una contrattazione assai incisiva con l Europa, rivendicando l opportunità di ridefinire modalità e potestà di intervento degli strumenti comuni di governo del sistema economico e finanziario continentale. 16