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Transcript:

Università Commerciale L. Bocconi 30264 - Scienza delle Finanze CLES, classe 14 A.A. 2013/2014 Carlo Devillanova Tassazione delle attività finanziarie

1. Principali problemi La riforma del 1974: Plusvalenze non tassate Redditi da capitale assoggettati ad imposte sostitutive promozione dello sviluppo dei mercati finanziari sostegno al collocamento dei Titoli di Stato Reddito Prodotto vs. Reddito Entrata Elusione fiscale (grazie anche all innovazione finanziaria) Distorsioni nelle scelte dei risparmiatori e delle imprese Correzioni disorganiche della legislazione fiscale Integrazione dei mercati finanziari internazionali Difficoltà di accertamento dei redditi esteri Aumento della disomogeneità dei trattamenti fiscali Spinte alla competizione fiscale Riforma del 1998/2000 Riduzione delle possibilità di elusione imposizione di tutte le rendite finanziarie Omogeneizzazione delle aliquote regimi sostitutivi e incentivazione dell intermediazione del risparmio Dal 2011 cambiamento delle aliquote (11%; 12,5%; 20%) ritorno a forme di privilegio per i titoli di Stato disomogeneità/non neutralità 2

Situazione precedente al 1998 Disomogeneità nelle aliquote e nelle basi imponibili 3

Conseguenze di carattere economico a. Elusione fiscale (innovazione finanziaria) Esempio - Zero coupon bonds Esempio - combinazione di contratti forward Al tempo t stipulo due contratti 1) impegno ad acquistare a t+1 un titolo al prezzo Y; 2) impegno a vendere lo stesso titolo al prezzo Y+C. Se a t+1 il prezzo del titolo è Z>Y+C: guadagno sul primo contratto = Z-Y; perdita sul secondo = Z-(Y+C). Guadagno netto = Z - Y - [Z-(Y+C)] = C replica il pagamento di una cedola C al tempo t+1. b. Distorsioni nelle scelte dei risparmiatori e delle imprese. c. Correzioni disorganiche della legislazione fiscale 4

Sistema attuale BI Irpef Dividendi e plusvalenze da partecipazione qualificata (49,72%) o in società residente in paradiso fiscale (interamente) Esenti Rendimenti su premi per contratti di assicurazione sulla vita 11% Rendimenti su contributi versati nei fondi di previdenza complementare e individuale e rivalutazioni degli accantonamenti TFR 12,5% Interessi e plusvalenze da titoli di Stato 20% Tutti gli altri redditi di capitale e diversi NB. Reddito d impresa 5

Quattro regimi di tassazione 1. Risparmio individuale 2. Risparmio amministrato 3. Risparmio individuale gestito 4. Risparmio collettivo gestito (fondi comuni d investimento) NB. Fino al 2011 (legge 28.02.2011) 3 e 4 trattamento molto simile In tutti i regimi si applicano le aliquote viste in precedenza. Tuttavia, le modalità applicative divergono rispetto: all obbligo di inclusione in dichiarazione o meno (anonimato); al momento in cui rilevano le plus/minusvalenze (realizzazione/maturazione) alla possibilità di recupero delle minusvalenze (compensazione) 6

Quattro regimi di tassazione 1. Risparmio individuale Plusvalenze tassate alla realizzazione Compensazione solo fra redditi diversi Non è garantito l anonimato sui redditi diversi 2. Risparmio amministrato Come risparmio individuale + l anonimato sui redditi diversi 3. Risparmio collettivo gestito (fondi comuni d investimento) Tassazione alla realizzazione in capo al sottoscrittore (20% dell incremento di valore della quota) Effetto immobilizzo Compensazione tra redditi di capitale e redditi diversi 4. Risparmio individuale gestito Plusvalenze tassate alla maturazione Compensazione tra redditi di capitale e redditi diversi Risultato di gestione Risparmio agevolato (dopo:capitolo sulle pensioni) TFR, risparmio previdenziale, (contratti assicurativi) 7

Risultato di gestione + Patrimonio finale + Prelievi e proventi distribuiti in corso d anno - Conferimenti e sottoscrizioni in corso d anno - Interessi e plusvalenze al 12,5% (titoli pubblici white-list) - 62,5% interessi e plusvalenze al 12,5% - Patrimonio iniziale = Risultato di gestione NB. Il risultato di gestione include redditi da capitale e redditi diversi al 20% 8

Conclusioni I redditi da partecipazione qualificata Sempre in BI Irpef Compensazione di minusvalenze solo con plusvalenze da qualif L anonimato è garantito eccetto che Nel risparmio individuale (regime di chiusura) Partecipazioni qualificate Le aliquote sono identiche nei vari regimi Il risparmio gestito è l unico che consente la compensazione fra redditi da capitale e altri redditi Il timing differisce (problemi di equità e neutralità) Maturazione nel risparmio individuale gestito Realizzazione nei restanti 3 regimi Equalizzatore abrogato nel 2001 Disomogeneità accresciuta nel 2011 Generale vantaggio del risparmio collettivo gestito differimento dell imposta (effetto immobilizzo lock-in) possibilità di compensazione delle minusvalenze con i redditi da capitale 9

Imposizione sui redditi in un contesto internazionale Problema: come tassare i redditi che i residenti conseguono all estero? come tassare i redditi che i non residenti conseguono nel territorio nazionale? Due principi polari Principio della residenza Il reddito viene tassato secondo le aliquote del paese di residenza del percettore Principio della fonte Il reddito viene tassato secondo le aliquote del paese in cui il reddito è prodotto 10

Criteri di scelta a. Efficienza b. Rispetto dei principi di equità dell imposizione personale c. Ripartizione del gettito tra paesi d. Applicabilità delle normative nazionali 11

a. Efficiente allocazione delle risorse CEN Capital export neutrality Un sistema di tassazione soddisfa la CEN se i fattori fiscali non influiscono sulle scelte di localizzazione internazionale degli investimenti di un investitore domestico. Senza imposte Con perfetta mobilità dei capitali il rendimento al lordo d imposta non dipende dal paese in cui si investe: r h =r f Con imposte il sistema impositivo è neutrale se (sempre con perfetta mobilità dei capitali): r h =r f 12

Il principio di residenza realizza la CEN Senza imposte: r h =r f è indifferente investire nel paese h e nel paese f (condizione di arbitraggio) Con imposte e principio di residenza, un individuo residente nel paese h ottiene: r h (1-t h ) se investe nel paese h r f (1-t h ) se investe nel paese f Condizione di arbitraggio: r h (1-t h ) = r f (1-t h ) r h =r f CEN Con imposte e principio della fonte, un individuo residente nel paese h ottiene: r h (1-t h ) se investe nel paese h r f (1-t f ) se investe nel paese f Condizione di arbitraggio r h (1-t h ) = r f (1-t f ) Se t h t f r h r f NON neutralità (a meno che t h = t f : armonizzazione) Stessa conclusione se l individuo risiedesse in f 13

Efficiente allocazione delle risorse CIN Capital import neutrality Un sistema di tassazione soddisfa la CIN se, all interno di un paese, i fattori fiscali non favoriscono o penalizzano gli investimenti provenienti da paesi diversi. Con perfetta mobilità dei capitali tutti gli investitori ottengono lo stesso rendimento netto, indipendentemente dalla loro nazionalità. Se il rendimento netto dipendesse dalla residenza dell investitore, si crea un incentivo (distorsione) a non rimpatriare i redditi di capitali investiti all estero 14

Il principio della fonte realizza la CIN Due individui, uno residente in h ed uno in f; entrambi investono in h Senza imposte ciascuno dei due ha rendimento r h Con imposte e principio di residenza individuo residente in h ottiene r h (1-t h ) individuo residente in f ottiene r h (1-t f ) Se t h t f r h (1-t h ) r f (1-t f ) NON neutralità (a meno che t h = t f : armonizzazione) Con imposte e principio della fonte individuo residente in h ottiene r h (1-t h ) individuo residente in f ottiene r h (1-t h ) Investire in h genera il rendimento r h (1-t h ) indipendentemente dalla residenza dell investitore CIN Stessa conclusione se investissero in f 15

CEN relativamente più importante Realizza l allocazione efficiente del capitale tra paesi. Condizione di efficienza Dato K da allocare nei paesi h e f Funzioni di produzione: f h (K h ) e f f (K f ) Un allocazione è efficiente se f h (K* h ) = f f (K* f ) In ciascun paese: Massimizzazione dei profitti in h f h (K h )= r h Massimizzazione dei profitti in f f f (K f )= r f Se vale la CEN: r h =r f f h (K h )= f f (K f ) efficienza 16

b. Equità Solo il principio di residenza è compatibile con la personalità dell imposizione Progressività Considerazione indipendente dal concetto di equità adottato Indubbiamente da preferire il principio di residenza 17

c. Ripartizione del gettito tra paesi Principio di residenza: base imponibile = rendite finanziarie generate dal risparmio dei residenti. Principio della fonte: base imponibile = rendite finanziarie generate dal capitale investito nel paese. Il principio della fonte è preferibile per i paesi il cui risparmio è inferiore al capitale investito (importatori di capitale); il principio di residenza è preferibile per i paesi i paesi che esportano capitale. 18

Ipotesi: Risparmio del paese h in f: K hf > 0 Investimento nel paese h da f: K fh = 0 h è esportatore netto di capitale f è importatore netto di capitali Gettito del paese h: Principio di residenza: t h r f K hf Principio della fonte: 0 Gettito del paese f Principio di residenza: 0 Principio della fonte: t f r f K hf I paesi esportatori di capitale hanno un gettito maggiore con il principio di residenza, i paesi importatori con il principio della fonte. 19

Sistemi misti: fonte + credito di imposta Si assoggettano a imposizione i redditi prodotti nel territorio di localizzazione dell investimento (es. F); il paese di residenza (es. H) riconosce un credito sulle imposte pagate all estero dai propri residenti. T f = t f r f K hf T h = t h r f K hf -t f r f K hf Imposta totale = T f + T h = t h r f K hf Il credito d imposta totale realizza la CEN Il credito d imposta consente di sfruttare le qualità desiderabili del principio di residenza evitando che i paesi importatori di capitale rimangano senza gettito NB. Se il credito d imposta è concesso in misura non integrale si ha un sistema misto (doppia imposizione). Caso estremo di doppia imposizione: nessun credito d imposta (formula semplificata) T f = t f r f K hf T h = t h r f K hf Imposta totale = T f + T h = (t h + t f ) r f K hf 20

d. Applicabilità Problemi di applicazione del principio di residenza Flussi informativi tra paesi (difficoltà di accertamento dei redditi esteri) per ricostruire la posizione reddituale complessiva del contribuente. Necessità di uno scambio di informazioni Migrazione fiscale Cambiare residenza effettivamente o fittiziamente tramite prestanome per beneficiare di regimi fiscali più vantaggiosi Incentivi a ritardare il rimpatrio dei redditi (soprattutto profitti da parte delle imprese multinazionali) Tax deferral Se le informazioni sui redditi vengono rivelate al momento del rientro dei redditi nel paese di residenza 21

Problemi di applicazione del principio della fonte I problemi di informazione sono ridotti (imposta reale) In presenza di elevata mobilità del capitale, si genera concorrenza fiscale Non neutralità (CEN) Presenza di strumenti finanziari molto sensibili alle variabili fiscali (innovazione finanziaria) Al limite, esenzione dei redditi da attività finanziarie I trattati bilaterali contro la doppia tassazione esentano da ritenute determinati flussi di redditi tra due paesi accrescono la disomogeneità dei sistemi fiscali e le possibilità di arbitraggio. 22

La competitività in Italia Principio di residenza Redditi percepiti da non residenti esenti se il paese di residenza del percettore partecipa a scambio di informazioni e non è paradiso fiscale. Interessi e plusvalenze» Esenti se il paese di residenza del percettore partecipa a scambio di informazioni ( sia in atto una convenzione per evitare la doppia tassazione del reddito) e non è paradiso fiscale. Dividendi» Ritenuta del 27%, rimborsabile fino ai 4/9 se si dimostra che sono state pagate le imposte nello Stato di residenza dei percettori. Sui redditi percepiti in Italia da residenti Esclusi dalla progressività e aliquote ridotte Sui redditi percepiti all estero da residenti Si applica (con difficoltà) il principio di residenza. 23

In Europa Problema: concorrenza fiscale Alternative 1. Residenza + scambio di informazioni CEN, equità 2. Fonte + armonizzazione Es. Direttiva 2003/48/CE (interessi) Residenza + scambio di informazioni fine del segreto bancario importanza degli intermediari finanziari Lussemburgo, Belgio e Austria inizialmente non hanno aderito allo scambio di informazioni ritenuta minima (15% nei primi 3 anni; 20% nei successivi 3; 35% in seguito) 75% della ritenuta trasferita allo Stato di residenza Accordi con paesi terzi Svizzera, Andorra, Liechtenstein, San Marino 24