Newsletter CSVE - Centro di Servizio per il Volontariato Etneo Da Librino ad Acireale: il Volontariato al servizio di bimbi disabili nella settimana postpasquale 11 aprile 2018 Due pomeriggi all'insegna del divertimento nella settimana postpasquale, che hanno lasciato trasparire una risposta entusiasta da parte dei giovanissimi partecipanti: uno nella casa del Volontariato di Librino di Viale Castagnola, l altra in quella di Acireale, grazie alla diligenza e alla precisione mostrata dai volontari della rete delle associazioni di volontariato e del Servizio Civile Nazionale coordinati dal CSVE. Il primo pomeriggio, svoltosi mercoledì 4 aprile a Librino, ha visto di scena il "Masterquiz Pasquale", un pomeriggio di giochi, con tema principale orientato sulla Pasqua, rivolto ai più piccoli grazie alla disponibilità della Misericordia di Librino e della parrocchia Resurrezione del Signore, coordinate dal CSVE, che ha contato una quarantina di partecipanti di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Dalle 16, dopo l'accoglienza dei bambini da parte dei volontari del Servizio Civile Nazionale operanti presso il CSVE (sia a Librino che ad Acireale), e un discorso di benvenuto da parte del parroco Salvatore Cubito, i piccoli sono stati divisi in due squadre, e fatti girare nelle stanze in cui si sono svolti i giochi, ovvero un quiz con domande a tema pasquale, la "Sfida Masterchef", quiz con quesiti a tema culinario, il classico gioco dell'impiccato, e, infine, il "Mega-Cruciverba", cruciverba di ampie dimensioni che ha tenuto impegnati i partecipanti per più tempo.
Una volta terminati i giochi, ai bambini è stata consegnata la merenda dai volontari della Misericordia di Librino e, al momento di abbandonare la struttura, un premio di partecipazione da parte dei volontari del Servizio Civile, consistente in un sacchetto con ovetti di cioccolato, un ovetto ornamentale, un peluche e, all'esterno, un biglietto pasquale a forma di colomba, con relativi auguri. Il secondo pomeriggio, intitolato Caccia alle uova di Pasqua e svoltosi invece venerdì 6 nella sede acese, è stato gestito dalle reti dedicate al servizio alla disabilità con musica e giochi grazie all impegno condiviso del Coordinamento delle associazioni di volontariato jonico, vedendo poi la consegna delle uova di pasqua. Il presidente del CSVE, Salvo Raffa, ha sintetizzato alcuni punti fondamentali di impegno comune per i volontari coinvolti nel servizio civile e dalle associazioni in rete. Fare l operatore del Servizio civile al CSVE ha affermato - non è agire per una sigla ma conoscere il variegato mondo del volontariato che ne compone la rete complessiva. A loro il ringraziamento per le attività pensate, come d altra parte ringraziamo l impegno di associazioni che insieme hanno pensato di convenire donando il loro servizio. In particolare sul tema della disabilità ha proseguito il presidente - possiamo su alcuni momenti ragionare insieme: come CSVE abbiamo sempre sostenuto che la forza della rete va oltre la singola organizzazione, che è necessaria e fondamentale ma oltre la sua specificità può contare su un efficacia maggiore quando entra in un piano organizzativo complessivo di impegno comune sul territorio. Quando c è la volontà di cooperare tenendo la persona al centro, può sempre venire fuori qualcosa di prezioso per le nostre comunità. Ecco perché organizzeremo tre giornate, anche grazie all interessamento della dott.ssa Stevani dell ASP di Acireale, con cui abbiamo organizzato tematiche di approfondimento di interesse per le famiglie, le associazioni e le persone coinvolte dalla disabilità: uno sulle leggi che riguardano la disabilità e il lavoro, una che e un altra sull affettività, un altra sulla legge sul dopo di noi. Il mondo dell associazionismo conclude - deve imparare a fare sistema, fare squadra proprio come oggi pomeriggio, perché non premia tanto una replicabilità della stessa cosa quanto piuttosto la capacità delle associazioni di diversificare la propria offerta di servizio. Spero che il mondo del volontariato possa fare squadra proprio come le reti che oggi hanno incrociato virtuosamente il loro impegno, secondo il principio per il quale il volontariato non può sostituirsi ai doveri delle istituzioni, ma svolgere un ruolo di accompagnamento, supporto e, quando queste dimenticano i loro doveri, da pungolo, insieme.
Newsletter CSVE - Centro di Servizio per il Volontariato Etneo Il ruolo e il futuro del Volontariato nel nuovo codice della protezione civile 25 aprile 2018 Il ruolo e il futuro del Volontariato nel nuovo Codice della Protezione Civile: questo il titolo e la tematica che ha fatto da filo conduttore per due diversi seminari svoltisi il 20 aprile all Auditorium di Palazzo San Biagio ad Augusta (SR) e il giorno successivo nella Casa del volontariato di Librino (CT), promossi da Centro di servizio per il volontariato etneo (CSVE), Federazione dei Coordinamenti di Volontariato Siciliano (VolSi) e, nel primo caso, dalla Federazione Italiana Ricetrasmissioni - Citizen's Band - Servizio Emergenza Radio (F.I.R. C.B. S.E.R.), mentre nel secondo dal Coordinamento Forza Intervento Rapido per la protezione civile del territorio catanese. Numerose le voci alternatesi ai microfoni tra le due giornate, tra le quali quelle di Giuseppina Leone, Presidente Regionale F.I.R. C.B. S.E.R., Calogero Foti, Dirigente Generale del Dipartimento regionale per la Protezione civile, Patrizio Losi, Presidente Nazionale della Consulta del Volontariato, Salvatore Raffa, presidente del CSVE, e Santo Carnazzo, Presidente del Vol.si. Tra i temi affrontati dalla trentina di associazioni rappresentate, la gestione del Volontariato rispetto al nuovo Codice della Protezione Civile, la situazione attuale dei Centri di Servizio, le prospettive, le aspettative e il futuro per il volontariato in Sicilia.
I confronti si sono concentrati sugli aspetti che si inseriscono nel contesto ancora non precisamente delineato della riforma del Terzo settore, che ovviamente interessa da vicino la stessa realtà della Protezione Civile e le reti di volontariato ad ampio raggio, con i loro percorsi sul territorio. Il CSVE ha condiviso questo momento informativo afferma il presidente Salvo Raffa - perché lo riteniamo importante, specie in un momento storico come questo che ci vede impegnati su diversi fronti di riforma che riguardano tutto il mondo del volontariato. Per quanto riguarda la Protezione civile però possiamo dire che la riforma sia a metà strada: si tratta ora di assemblare la riforma della Protezione civile con il Codice del terzo settore. Come CSVE auspichiamo un pieno completamento del quadro normativo, perché di fatto in questo momento storico il mondo del volontariato vive una fase di stasi: una sorta di limbo di incertezze in attesa dei decreti attuativi che non ci lascia sereni nel nostro agire. Come centro di servizi ci impegneremo a proporre più momenti di seminario che riguardino tutto il mondo del terzo settore proprio per dare sempre più quelle informazioni di cui il mondo del volontariato necessita. Abbiamo ampiamente apprezzato le relazioni, anche se non nascondiamo che ci sono, anche in merito alla protezione civile, diverse zone d ombra da comprendere meglio che di fatto riguardano tutto il mondo del volontariato. Di sicuro oggi chiediamo certezze in termini di cosa sarà il domani, di cosa saranno le risorse e le aree di competenza, fermo restando certo che il mondo del volontariato debba continuare anche in una visione di rete: non possiamo in una logica di incertezza simile pensare di operare secondo la cultura egoistica dell interesse del proprio io o della propria sigla, tentazione di fatto forte nel nostro territorio purtroppo. Dobbiamo cercare la cultura del noi: la forza di un azione si trova nel fare squadra come rete, uniti nell affrontare la molteplici emergenze, secondo quel principio di sussidiarietà per il quale il volontario non deve mai sostituirsi alle istituzioni ma essere di supporto ad esse, in modo coordinato, preparato e professionale, soprattutto nel contesto di un quadro normativo ancora così incerto per il mondo del volontariato.
LE COMUNALI DI CATANIA Coordinamento di volontariato Le proposte ai candidati Le principali tematiche sono state delineate durante la riunione dal titolo Il Volontariato e il futuro della Città di Catania. 27 aprile 2018 In vista delle imminenti elezioni, previste per il prossimo 10 giugno 2018, che decideranno le sorti amministrative del comune di Catania, la rete afferente al Coordinamento Catanese di Volontariato (C.C.V.) sottopone ai candidati un quadro di proposte fondamentali per la gestione del territorio, atte ad affrontare disagi e bisogni relativi al settore del welfare nell area metropolitana del catanese. Le principali tematiche sono state delineate durante la riunione di confronto e dibattito interna alle reti, svoltasi con il titolo di Il Volontariato e il futuro della Città di Catania lo scorso giovedì 12 aprile dalle 17.30, nella sala Talia dell hotel RH Mercure di Piazza Giovanni Verga. Contando sulla fattiva collaborazione di tutti i rappresentanti delle oltre venti associazioni intervenute, l assemblea ha condiviso in particolare alcune linee d indirizzo che vedono il volontariato pronto non solo ad accompagnare e supportare l amministrazione nell affrontare le molteplici criticità poste nel settore del welfare, ma anche a mettere a disposizione le proprie competenze professionali ed esperienze maturate sul campo in anni e anni di diretto contatto con le periferie esistenziali del territorio ed i suoi più lampanti bisogni, purché questo venga supportato, sul piano del metodo, da un reciproco scambio di ascolto e collaborazione che consenta di portare avanti davvero efficacemente le variegate prassi operative.
In primo luogo, il CCV ritiene necessaria l individuazione di un referente all interno dell ufficio di Gabinetto del Comune di Catania che svolga il compito di supporto alle Associazioni, per la presentazione delle pratiche relative alla progettazione sociale, e di raccordo tra l amministrazione e le associazioni stesse. Un attenzione di particolare rilevanza è rivolta alla proposta di definizione della procedure di affidamento delle strutture comunali ristrutturate prima della consegna dei lavori al fine di evitare la vandalizzazione dei beni, ma non solo; la rete propone anche l inserimento all interno del regolamento comunale per l utilizzazione dei beni immobili di proprietà comunale l affidamento gratuito alle Associazioni che svolgono una concreta attività sociale gratuita a servizio della città, valorizzando così il lavoro volontario (lg 266 del 91); Sul piano sanitario, le associazioni afferenti al CCV raccomandano la piena applicazione dell articolo 50 del Testo unico degli enti locali (TUEL) del D.Lgs. n. 267/2000, relativo alle competenze del sindaco legate alle attività sanitarie. Particolarmente sentita risulta altresì la proposta sul riordino del Servizio di Protezione Civile tra strutture, personale e volontari per una piena operatività, competenza e sensibilizzazione nella gestione degli scenari di rischio. Pensare allo sviluppo della città per i suoi prossimi anni non può prescindere dalla cura delle basi del suo futuro: i minori. Per questo il CCV propone applicazione del tempo pieno nelle scuole primarie e secondaria attraverso il coinvolgimento degli attori sociali del territorio, al fine di avviare percorsi di educazione civica e cultura per intensificare l armonizzazione tra sistemi educativi forniti da scuola, famiglie, associazioni e istituzioni. Altro piano strategico rilevato dalla rete del volontariato riguarda il fenomeno migratorio, che interessa e interesserà il territorio inevitabilmente nei prossimi anni. In questo senso, il CCV propone l attivazione di politiche per l integrazione, l inclusione e la convivenza di senza fissa dimora e degli extracomunitari attraverso il coinvolgimento diretto delle Associazioni di Volontariato, nonché la ridefinizione dal basso delle politiche di contrasto alle povertà, con particolare attenzione a quella culturale. Ultimo, non per importanza minore ma piuttosto per la palpabile indifferenza troppo spesso riscontrata nel passato, il tema della disabilità, per il quale il CCV propone la definizione dei processi di attivazione dei Progetti individuali per le persone disabili, come da articolo 14 della Legge 328 del 2000, attraverso il coinvolgimento delle Associazioni di Volontariato, che oltre al supporto nell esecuzione del piano individualizzato si farebbe carico della promozione di questo importante sostegno alle famiglie. Rispetto alle linee indicate, le reti delle associazioni del CCV richiedono un confronto con la futura amministrazione, che nonostante evidenti lacune gravissime sul piano del welfare, può trovare nel volontariato ragione di speranza, risorsa e sviluppo.