N. 64 in data 28/09/2010 Proposta n. 65 Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CAVRIAGO COMUNE RIGUARDO LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELLA TARIFFA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI E presente l assessore esterno Bertani Roberto. Segue quanto riportato nell allegato testo corrispondente alla riproduzione audio da strumento elettronico IL CONSIGLIO COMUNALE
Comune di Cavriago Provincia di Reggio Emilia Gruppo consiliare Cavriago comune ORDINE DEL GIORNO: MODIFICA DEL REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELLA TARIFFA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la deliberazione del consiglio comunale n.53 del 25/06/2010, esecutiva a norma di legge, recante Tariffe per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati Approvazione del Regolamento di applicazione delle tariffe ; VISTA la modifica del suddetto Regolamento approvata dal consiglio comunale in data 20/04/2010 con la delibera n.30; CONSIDERATO come con il regolamento per l applicazione delle tariffe per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati di cui sopra ci si pone l esigenza di applicare la tariffa a chi produce rifiuti direttamente e attraverso gli spazi che utilizza; VISTO l art. 12 del regolamento di cui trattasi, in particolare la lettera A), che prevede: Art. 12 ESCLUSIONI 1. Sono esclusi dal calcolo delle superfici i seguenti locali ed aree: a) locali: ad uso abitativo privi di utenze attive di servizi a rete (gas, acqua, energia elettrica) e comunque inutilizzati. Nel caso in cui l utenza sia condominiale e quindi non disattivabile deve essere autodichiarato il permanente stato di non utilizzo dei locali; accessori privi di utenze attive di servizi a rete (gas, acqua, energia elettrica), completamente sgombri di qualunque cosa e bene mobile e comunque inutilizzati; CONSIDERATO come con tale formulazione si sono venute a creare situazioni in cui alcuni proprietari di immobili indipendenti non abitati e inutilizzati e non allacciati a rete, dove quindi alcuna persona vi abita e pertanto alcuna persona è in grado di produrre rifiuti, siano comunque costretti a pagare la tariffa per il semplice fatto di avere dei beni all interno dell immobile; RITENUTO pertanto opportuno procedere alla modifica della lettera A) dell art. 12 del regolamento di applicazione delle tariffe per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati approvato con deliberazione del consiglio comunale n.53 del 25/06/2010; DELIBERA 1) di modificare, per i motivi in premessa esposti, la lettera A) dell art. 12) del regolamento di applicazione delle tariffe per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati approvato con deliberazione del consiglio
comunale n.53 del 25/06/2010 come segue e quindi con la seguente formulazione: Art. 12 ESCLUSIONI 1. Sono esclusi dal calcolo delle superfici i seguenti locali ed aree: a) locali: ad uso abitativo privi di utenze attive di servizi a rete (gas, acqua, energia elettrica) e comunque inutilizzati. Nel caso in cui l utenza sia condominiale e quindi non disattivabile deve essere autodichiarato il permanente stato di non utilizzo dei locali; accessori privi di utenze attive di servizi a rete (gas, acqua, energia elettrica) e comunque inutilizzati; Cavriago, 03/09/2010 Luca Ficarelli e Davide Farella
DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 64 DEL 28/09/2010 ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CAVRIAGO COMUNE RIGUARDO LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELLA TARIFFA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI TESTO RIPRODOTTO DA NASTRO REGISTRATO Sindaco: Prego. Ficarelli: Senza presentare. Praticamente il tema è sempre quello di prima. Noi chiediamo che venga ripristinato il Regolamento precedente, per lo meno riguardante appunto l Articolo 12 a proposito delle esclusioni, quindi, di conseguenza di eliminare il punto che riguardava i beni mobili all interno dei locali che siano ad uso abitativo, o privi di utenze attive o che siano accessori. Sindaco: Ok. Allora intanto deve essere chiaro che noi oggi non modifichiamo nessun Regolamento, nel senso che noi oggi deliberiamo delle linee di indirizzo, e poi dovrà essere il successivo Consiglio Comunale in base ad una proposta presentata dai funzionari, che ne certifica la regolarità tecnica che si potrà effettivamente modificare il Regolamento, questo per chiarezza. Noi abbiamo una legislazione, e abbiamo una normativa che dal 2001 questo Consiglio Comunale ha sempre adottato così come direi tutti i Consigli Comunali della provincia di Reggio Emilia che adottano la TIA. Una normativa che considera facente parte della tariffa una quota fissa e una quota variabile. La quota variabile è in proporzione alla produzione di rifiuti,quindi metri quadrati e numero di persone, la quota fissa è a prescindere dall effettiva produzione di rifiuto in quanto ci sono attività che ben conosciamo che vengono svolte, di carattere generale, faccio l esempio della pulizia del paese, ma anche la stessa istituzione del servizio in quanto tale, determina dei costi. Un aspetto e un articolo che non è previsto nel nostro Regolamento, ma è previsto in altri Regolamenti, dice sostanzialmente questo: le abitazioni che siano allacciate ad utenze attive, o non siano allacciate a utenze attive le tratta nello stesso modo, che non vedono la presenza di persone residenti, ma che vedono la presenza di arredi, pagano sostanzialmente la metà rispetto a quanto paga lo stesso edificio con la presenza di una persona. Questo anche perché dobbiamo considerare che obiettivamente è difficile, prendiamo una casa con un giardino o con del verde, beh, un po di rifiuto viene prodotto, tanto o poco che sia e che si aggiunge al fatto che ci sia, che vi è una quota fissa a prescindere dalla produzione dei rifiuti. Io credo che per equità nei confronti dei cittadini (fuori microfono: la questione è di allacciare o non allacciare, con gli arredi pagano la metà, quelle allacciate pagano intero ) no quelle allacciate non pagano intero nel momento in cui non vi è nessuno residente. Sto parlando dei Regolamenti dei Comuni in provincia di Reggio che prevedono che una abitazione, vi sono delle necessità di questo genere. Allora nelle abitazioni che hanno degli arredi che non possono non avere le utenze allacciate, perché d inverno il gelo, non il gelo, hanno bisogno di un minimo di riscaldamento. Quindi per questa ragione non essendo abitate da persone residenti è stato introdotto questo comma e questa possibilità. Il fatto di trattare una abitazione che sia arredata alla stessa stregua di una abitazione completamente vuota di tutto quanto, credo che una qualche differenza ci sia, obiettivamente. Per cui l indirizzo che vorremmo proporre è appunto quello di andare a modificare il Regolamento un po in linea con quello che hanno introdotto negli anni scorsi altri Comuni togliendo anche la difficoltà di interpretazione utilizzo o non utilizzo per cui se un appartamento è non allacciato a nessun tipo di servizio e completamente vuoto è esentato, se invece è arredato e allacciato o non allacciato a utenze attive paga il 50% per una persona eh, rispetto ad una persona. E chiaro che se paragoniamo la presenza a 3 persone, che è la presenza media la percentuale è ancora inferiore. Ficarelli: Secondo me in questo caso permarrebbero tutte le problematiche dell attuale Regolamento, cioè le abitazioni allacciate o non allacciate con arredi pagano la metà, no, ci sono alcuni casi in cui l arredo permane per svariati motivi ma non viene assolutamente utilizzato l appartamento cioè è evidente, può essere un fatto grave o la perdita di un familiare qualcosa. Non si può chiedere al cittadino di eliminare il mobilio all interno della propria abitazione altrimenti deve pagare la tassa. Anche perché è un danno evidente, se questo vorrebbe affittare questo appartamento dovrebbe poi pensare chi subentra a riarredarlo. Cioè la distinzione sul pagare o meno la tassa in base al mobilio è, ci pare assurda. E veramente difficile è quello che secondo me genera maggiore confusione sotto questo aspetto. Per noi il fatto fondamentale è che sia abitato e il fatto dell allacciamento delle utenze è già significativo, può dare un idea se l appartamento può essere abitato o meno, dal momento che mancano gas, acqua e luce difficilmente un appartamento può essere occupato da una persona che produce eventualmente rifiuti. In merito ai controlli può essere difficile controllare se è abitato o meno come dice il Sindaco, ma è
altrettanto difficile allora controllare in egual misura se contiene mobili o meno. Per me con questo suggerimento di modifica non verrebbero a risolversi i problemi che attualmente sussistono, anzi rischierebbero di aggravarsi sul verde, sugli spazi, al di là che uno una casa disabitata potrebbe avere anche del verde e lasciarlo incolto, lasciare le erbe e le sterpe quello che c è, ma se, eventualmente, ha un giardino e questo giardino vuole curarlo e quindi si richiede l intervento della, qualcosa lì si può creare una distinzione. Però secondo me c è da ragionarci sopra, innanzitutto in base al nostro Ordine del giorno io confermerei il nostro Ordine del giorno per eliminare questa stortura tra appartamenti con mobilio o meno. Questo mi sembra fondamentale, poi eventualmente si potrà discutere anche di altre forme se si reputano più eque, si può vuole dire.una commissione ma stasera abbiamo detto che non si fa, quindi va bene, però dico io da parte nostra confermiamo l Ordine del giorno così come è stato presentato e chiediamo il voto su questo Ordine del giorno. Sindaco: Allora ripeto che l approvazione di questo Ordine del giorno eventuale non cambia assolutamente per domani mattina il Regolamento, bene, questo deve essere chiaro. Allora la proposta che faccio non tanto di una Commissione, il prossimo Consiglio Comunale presentiamo una modifica al Regolamento e su quella ci confrontiamo e la votiamo. Proprio perché credo che il fatto principale sia quello di evitare le interpretazioni e trattare le famiglie e i cittadini tutti allo stesso modo. Questo credo che dal mio punto di vista sia la cosa principale. Non ho citato, per esempio, il fatto degli accessori che non sono vicino alla abitazione ma sono in altri luoghi e anche quelli che siano arredati o non arredati bisogna vedere di dargli una qualche definizione più chiara e più specifica, quindi c è bisogno di riprendere in mano la materia togliendo la parola che prima dicevo, adesso mi sfugge disabitato no qual è quella che, inutilizzato, perché inutilizzato non si riesce a controllare, e non possiamo neanche dimenticarci che giustamente ci sono famiglie che pur avendo un appartamento arredato ed è disabitato, non possono chiudere le utenze perché diversamente si mettono a rischio gli impianti. Sono realtà esistenti quindi non possiamo fare finta di nulla, quindi dovremmo trovare una mediazione la più equa possibile per fare in modo ripeto che tutti quanti paghino nello stesso modo, tenendo conto sempre che noi abbiamo una legislazione, una normativa che tiene conto sia della produzione dei rifiuti ma anche di una quota fissa a prescindere dalla produzione dei rifiuti. Quindi da questo punto di vista la mia proposta è quella di presentare un nuovo articolo o delle modifiche nel prossimo Consiglio Comunale rispetto a queste tematiche che facciano chiarezza, poi lì ci confronteremo rispetto a quanto andremo a prevedere. Prego Casali. Casali: Ma io concordo con questa ultima proposta del Sindaco purché la proposta tenga conto anche degli interventi che sono stati fatti qua prima del mio, che credo che siano più che opportuni, perché non è facile. Le situazioni che si possono presentare a mio avviso sono le più svariate possibili, in queste situazioni ci possono essere quelle di qualcuno che fa il furbo e di qualcuno che ingenuamente si trova in una condizione che va a pagare che invece non dovrebbe pagare. Cioè l appartamento potrebbe, cioè la casa, l appartamento potrebbe rimanere ammobiliato per i più svariati motivi, non per fare il furbo e questo non sarebbe giusto cioè dal momento, io dico di più dal momento che l attuale Regolamento prevede la verifica e l accertamento. Io non credo che nel Comune di Cavriago ci siano migliaia di situazioni di questo tipo, sono convinto che si riducono a non un numero eccessivo. Se ci sono delle situazioni molto discutibili o che si ha informazione si fanno dei controlli, dei sopraluoghi, degli accertamenti, tutto qua. Io credo che la proposta che il Sindaco va a presentare per modificare il Regolamento debba tenere conto di tutte queste più svariate situazioni che non credo che vi siano state elencate tutte. Perché ogni famiglia può avere la sua situazione particolare e credo che sia giusto e equo perché si tratta poi di andare a pagare diciamo così, una cifra, farla in modo che riesca a far si che tutte le situazioni possibili possano essere recepite da questo articolo che viene modificato nel Regolamento. Sindaco: Ci sono altri Consiglieri? Luca tocca a te dire. Ficarelli: No, noi chiediamo che venga almeno messo al voto come indirizzo su questo punto all Ordine del giorno, per il resto apprezziamo aspettiamo, cioè la proposta va benissimo che venga modificato il Regolamento ovviamente valuteremo i contenuti di un eventuale, la nostra disponibilità a discuterne c è sul singolo, che sia un capigruppo, che sia una qualsiasi forma che vogliate poi decidere che ci sia condivisione prenderemo atto anche dell Ordine del giorno che verrà presentato e in un Consiglio di minoranza eventualmente faremo modifiche. Possiamo valutare tutte le forme possibili, però chiedo che almeno come indirizzo questo Ordine del giorno venga posto ai voti Sindaco: Mi sembra però che l indirizzo che ho enunciato sia leggermente diverso da quello che eh, quindi questo significa che non si vuole accogliere una proposta di sospendere questa proposta di
modifica per approfondire il tema e cercare una soluzione diversa, perché se si insiste sul voto lo facciamo ma vuole dire che si è contrari al fatto di sospendiamo..tanto non ha nessun effetto dal punto di vista regolamentare nessun effetto. Sospendiamo per 15/20 giorni e poi ci confrontiamo sul nuovo articolo, tutto qui, dopo di che se si vuole andare ai voti andiamo ai voti, non ho mica nessun problema. Ficarelli: Va bene allora prendiamo atto, ritiriamo l Ordine del giorno poi aspettiamo il successivo per le prossime cose poi discuteremo nel nuovo.