STUDIO DELLA NAVIGABILITA. Indice

Documenti analoghi
PORTO TURISTICO DI ROMA

Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara Studio della navigabilità, dell operatività portuale e del down time delle banchine INDICE

STUDIO DELL EVOLUZIONE DEI VETTORI MARITTIMI. Indice

CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA POSSIBILE MOVIMENTAZIONE DEI SEDIMENTI MARINI DOVUTA AL PASSAGGIO DELLE NAVI METANIERE NEL PORTO DI TARANTO

PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI LIVORNO 2012

"Il Porto di Venezia: passato, presente e futuro"

PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI LIVORNO 2012

Co.A.S.I.V. Piano Regolatore Portuale INDICE 1 INTRODUZIONE FUNZIONALITÀ MARITTIMA DI UN PORTO... 5

PROGETTO AUTORIZZATIVO TERMINAL GNL NEL PORTO CANALE DI CAGLIARI STUDIO DI MANOVRABILITA E NAVIGABILITA PORTUALE

AUTORITA' PORTUALE DI PIOMBINO E DELL'ELBA

AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE

STUDIO PRELIMINARE DI MANOVRA

CAPITANERIA DI PORTO LIVORNO

CAPITANERIA DI PORTO LIVORNO IL PORTO E LE NUOVE FRONTIERE

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4

ISGAS ENERGIT MULTIUTILITIES S.p.A.

1. CONDIZIONI DI SIMULAZIONE

COMUNE DI FAVIGNANA PROVINCIA DI TRAPANI

Progetto Definitivo Marina Azzurra Yachting

FATTIBILITA DI UN ACCESSO MARITTIMO ALTERNATIVO AL TERMINALE GNL DI TARANTO

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3

mezzi di carico e di movimentazione delle merci e capacità di un porto lato mare e lato terra prof. ing. Agostino Cappelli- IUAV Venezia

G3-GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 25 Settembre 2015

1.1 PREMESSA PARAMETRI DI PROGETTO TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO MOTO ONDOSO DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI...

Progetto Generale delle Opere di approfondimento dei fondali previste nel Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna. Relazione Illustrativa

PROGETTO DEL PORTO TURISTICO Marina di Marsala

Stazione Marittima - Molo Sanita' Cagliari. PORTO CANALE CAGLIARI TERMINAL Ro-Ro PROGETTO DEFINITIVO 1 LOTTO FUNZIONALE. Titolo elaborato :

NUOVO PORTO PASSEGGERI A PORTO MARGHERA

ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO

Strumenti e servizi per i porti di oggi e di domani. Ing. Andrea Pedroncini DHI

ORDINANZA n. 14/2016

Classificazione delle Navi. Corso di Architettura Navale Prof.Salvatore Miranda

Andamento congiunturale. Dati aggiornati al mese di Maggio

PUNTI ESSENZIALI DELLA PIANIFICAZIONE

PROGETTO SVILUPPO PROGETTO TERMINALE GNL NEL PORTO DI MONFALCONE. SMART GAS S.p.A. UNITA' FUNZIONALE DOCUMENTI PER AUTORIZZAZIONE

ALLEGATO STATISTICO Anno 2016

loro installazione. alla fine del mese di agosto.

RELAZIONE PIANO PORTI E DEGLI ORMEGGI

Nuovo Terminal Crociere di Venezia Bocca di Lido

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA DI INGEGNERIA

AUTORITA' PORTUALE DI PIOMBINO E DELL'ELBA

1) Pontile perpendicolare alla banchina della lunghezza di m

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana

MANOVRABILITA E GOVERNO DEL NAVIGLIO MINORE

SULLA CROCIERISTICA A PORTO MARGHERA

ALLEGATO STATISTICO Anno 2015

VENEZIA COME BARICENTRO DELLE BASI PORTUALI

Configurazione della bocca di porto di Malamocco con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati.

Autorità Portuale di Napoli IL PORTO DI NAPOLI AUTORITÀ PORTUALE DI NAPOLI

ALLEGATO STATISTICO Gennaio - Giugno 2017

PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI LIVORNO 2012

SINTESI NON TECNICA OPERE MARITTIME PORTUALI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DI UN TERMINALE DI RICEZIONE E RIGASSIFICAZIONE GNL NELL AREA A.S.

REL. 2 REGIONE CALABRIA PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE RELAZIONI. Studio meteomarino ed agitazione interna COMUNE DI CROTONE

RELAZIONE SULLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PIANO REGOLATORE PORTUALE (ai sensi della Legge 84/94) A.2 MODELLO MATEMATICO RELAZIONE INTEGRATIVA

COMUNE DI MARCIANA MARINA

Andamento congiunturale. Dati aggiornati al mese di Giugno 2017

Verso la definizione del Documento Strategico

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica AREE DI STOCCAGGIO prof. ing. Umberto Crisalli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ORDINANZA N 19/ 2006

PIANO REGOLATORE PORTUALE L.R. 3 gennaio 2005, n.1

Nave (Compagnia) Wind Surf (Windstar Cruises)

A cura del Servizio Economia Locale C.C.I.A.A. di Brindisi

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale ex A.P di Ravenna:

AUTORITA PORTUALE MARINA DI CARRARA

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Terza Sezione

Studio di navigabilità nel nuovo Porto di Ancona, ad opere di sopraflutto completate, con e senza demolizione di 100 m del Molo Nord

Maree e moti ondosi Rifrazione, frangimento, diffrazione e riflessione Opere portuali interne ed esterne Sistemazione dei litorali.

porti Roma, Latina Formia, Gaeta, Fiumicino

ALLEGATO ALFA all ord. n. 52 in data 29/06/2017 della Capitaneria di porto di Monfalcone CAPITANERIA DI PORTO DI MONFALCONE LIMITI OPERATIVI DELLE NAV

Il Porto a servizio dei territori in uno scenario che cambia strutturalmente. Mondovì 27 ottobre 2012

SICUREZZA come valore aggiunto per l attrattività del sistema portuale.

VIE NAVIGABILI ALTERNATIVE AL PASSAGGIO DAVANTI A SAN MARCO DELLE NAVI DI STAZZA SUPERIORE A GT: PROPOSTA PROGETTUALE «TRESSE NUOVO»

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»

AUTORITA DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRALE. Bollettino n. 1. Andamento del traffico nel primo quadrimestre 2017

IL TRAFFICO MARITTIMO LE ULTIME TENDENZE NEL MONDO, NEL MEDITERRANEO, IN ITALIA E IN SARDEGNA

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richieste d integrazione n. 1 e 2

IMPIEGO DEL RAPPORTATORE DI DIAGRAMMA Esempi di esercitazione. 1) Determinazione della rotta vera R A e della velocità V A di una unità.

ALLEGATO STATISTICO Anno 2013

PROGRAMMA DEL CORSO DI FORMAZIONE PER IL LIVELLO DIRETTIVO PER COMANDANTE E 1 UFFICIALE DI COPERTA

ANALISI TRAFFICI ADRIATICO

Doc. No H4 Rev. 0 Aprile 2016 ALLEGATO I.11 ANALISI DELLE FREQUENZE DELL EVENTO DI IMPATTO DI UNA NAVE AL PONTILE SOLVADA

INTERPROGETTI. Comune di Marciana Marina

Smart Ports: sedimenti, sostenibilità, attività portuali, opere, logistica 22 Maggio 2018 Palazzo Montecitorio, Sala Aldo Moro - Roma

1. Porto di Livorno - Principali indicatori di traffico

DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA DELLE APPENDICI E DELLA RESISTENZA D ARIA

ORDINANZA n. 145/2011

Progettazione e lay-out portuali: i modelli numerici a servizio dell'operatività portuale. I casi di Taranto e Civitavecchia

LA MOVIMENTAZIONE DEI SEDIMENTI INDOTTA DAL TRAFFICO NAVALE CASI DI STUDIO NEI PORTI ITALIANI

DOV E IL PORTO. Il canale Candiano è collocato tra la città e il mare Adriatico per una lunghezza di 12 chilometri

ANALISI E VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DELL INFRASTRUTTURA PORTUALE. Indice

Nuovi Marina: problemi realizzativi e impatto con la geografia costiera

MODERNITÀ ED EFFICIENZA DEI SERVIZI TECNICO NAUTICI. UN ELEMENTO ESSENZIALE PER LA SICUREZZA DEI PORTI

I porti a servizio di un mercato che cambia rapidamente. Torino 2 maggio Ing. Cristoforo Canavese

RELAZIONE PRELIMINARE. Scelta dei Porti (Emilio Antonaci)

Esercitazioni di Manovrabilità delle Navi A.A. 2005/06

1. INTRODUZIONE GESTIONE DEL TRAFFICO NEI CANALI PORTUALI MODELLO MATEMATICO E CALCOLO DEI RITARDI CONCLUSIONI...

Il bilanciamento D/O nel segmento container e le esigenze di sviluppo infrastrutturale

Transcript:

2008 STUDIO DELLA NAVIGABILITA Indice 1 Introduzione...2 2 Definizione della flotta di progetto...3 3 Canale di accesso al porto...4 4 Cerchio di evoluzione...10 SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 1

1 Introduzione Per ottimizzare la scelta della configurazione portuale del porto di Piombino è stato eseguito, come è consuetudine nella pianificazione dei grandi porti commerciali, uno studio della navigabilità. Il porto di Piombino, nella configurazione del nuovo P.R.P., rientra nella tipologia dei porti a moli convergenti con avamporto di ampie dimensioni dove le navi che entrano in porto possono svolgere l evoluzione e dirigersi agli ormeggi. Il molo sud (denominato molo Batteria) protegge l avamporto dai moti ondosi più intensi provenienti dal II e III quadrante, pertanto l evoluzione delle navi nell avamporto, sia in ingresso che in uscita dal porto, si potranno svolgere in condizioni di mare calmo. Grazie alla configurazione delle opere foranee del porto ed agli ampi spazi a disposizione delle navi per lo svolgimento delle manovre non si riscontra la presenza di situazioni critiche sia nei riguardi delle manove di ingresso/uscita dal porto che di accesso alle banchine portuali che richiedano un approfondimento dello studio di navigabilità. Pertanto in questa fase si è scelto di limitare lo studio della navigabilità alla individuazione delle rotte che verranno seguite dalle navi in ingresso ed in uscita dal porto ed al dimensionamento del canale di accesso e delle aree di evoluzione basandosi sulle caratteristiche tecniche e geometriche della flotta di progetto e facendo riferimento alle raccomandazioni internazionali per questo tipo di opere. Preliminarmente, sulla base dei risultati dello studio sull evoluzione dei vettori marittimi, sono state definite le cosiddette navi di progetto, le navi cioè da considerare come rappresentative per il porto di Piombino e che presentano le caratteristiche più sfavorevoli nei riguardi delle manovrabilità. SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 2

2 Definizione della flotta di progetto Il nuovo P.R.P. del porto di Piombino, per quanto riguarda il traffico marittimo, si propone i seguenti obbiettivi: - consolidare e mantenere il primato nel traffico passeggeri; - crescere nella movimentazione delle rinfuse solide; - crescere nel segmento dei traffici ro-ro; - sviluppare il traffico crocieristico. Pertanto, nelle previsioni del nuovo P.R.P., il porto di Piombino sarà frequentato dalle seguenti tipologie di navi: - navi bulk-carrier; - navi ro-ro e ro-ro pax; - navi da crociera. Sulla base dei risultati dello studio sull evoluzione dei vettori marittimi (v. elaborato AT_08_R_004_0), per ciascuna tipologia di navi, è stata definita la flotta di progetto compatibile con le previsioni di sviluppo del porto, che risulta composta dalle seguenti navi: 1) nave bulk-carrier da 85.000 DWT: i. L OA : 235 m ii. L BP: 225 m iii. B: 35 m iv. d: 14 m 2) nave ro-ro pax: i. L OA : 225 m ii. L BP: 215 m iii. B: 30 m iv. d: 8.5 m 3) nave da crociera: i. L OA : 378 m ii. L BP: 361 m iii. B: 49 m iv. d: 8.5 m SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 3

3 Canale di accesso al porto Riguardo alla determinazione della profondità e della larghezza del canale di accesso, riferita alla quota di fondo del canale, è stato adottato il metodo suggerito dall AIPCN (Associazione Internazionale Permanente dei Congressi di Navigazione) nel report Approach Channels. A Guide for Design del 1997. La profondità del canale di accesso rispetto al livello medio marino è determinata dalla somma dei seguenti contributi (v. figura 1): livello di bassa marea, pescaggio a pieno carico della nave di progetto, incremento in navigazione del pescaggio della poppa denominato squat, moto ondoso, franco di sicurezza, tolleranza di dragaggio. Figura 1 - Schema di riferimento per determinare la profondità del canale di accesso Per quanto riguarda il pescaggio e lo squat, si è fatto riferimento ad una nave bulk carrier da 85.000 DWT che di fatto, in termini di pescaggio, è sicuramente rappresentativa delle flotte di navi che utilizzeranno le banchine del porto di Piombino, le cui caratteristiche sono riportate nella tabella 1. Tabella 1 - Nave di progetto per determinare la profondità del canale di accesso Bulk da 85.000 DWT Caratteristiche Lunghezza fuori tutto (m) 235 Lunghezza tra le perpendicolari (m) 225 Larghezza (m) 35 Pescaggio (m) 14 SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 4

Lo squat è stato determinato in base alla seguente relazione (PIANC, 1997): S = 2.4 (V /L 2 ) F 2 / (1-F 2 ) 1/2 dove: V è il volume di dislocamento (m³), L è la lunghezza tra le perpendicolari: 225 (m), F è il numero di Foude pari a V/(gh) 1/2 : Ipotizzando una velocità di 3 m/s, pari a circa 6 nodi, e tenendo conto che il volume di dislocamento è dato dalla relazione: V = C B L B T dove: C B è il block coefficient pari a circa 0.8 per le navi in esame, B è la larghezza della nave (m), T è il pescaggio della nave, si ottiene un valore dello squat pari a circa 0.25 m Considerando un contributo dovuto al moto ondoso pari ad 0.50 m, per la bassa marea un abbassamento del livello medio di circa 0.3 m, una tolleranza di dragaggio pari a 0.2 m e un franco minimo di sicurezza pari a circa 0.6 m (per fondali sabbiosi), dalla somma dei vari contributi si ottiene una profondità minima del canale pari a circa 16.0 m. La larghezza minima del canale di accesso nel tratto posto all esterno del porto di Piombino è stata determinata considerando un valore della velocità pari a 6 nodi. Inoltre, poiché è un elemento dimensionante, si è ipotizzata una profondità del canale pari a 16 m. Nel caso di canale a doppio senso di navigazione, la larghezza totale è data dalla somma di tre elementi che dipendono dalla larghezza della nave B (v. figura 2): larghezza della corsia di manovra W M (manoeuvring lane), distanza minima di passaggio tra le navi W P (passing distance), larghezza del franco di sponda W B (bank clearance). SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 5

Figura 2 - Schema di riferimento per determinare la larghezza del canale di accesso La larghezza della corsia di manovra W M è pari alla somma di una larghezza di base, che dipende dalla manovrabilità della nave, e degli incrementi dovuti in generale ai seguenti fattori: velocità della nave, vento trasversale, correnti, moto ondoso, aiuti alla navigazione, caratteristiche della superficie del fondale, profondità del canale, livello di rischio. La larghezza di base varia da 1.3 B nel caso di nave con buona manovrabilità a 1.8 B nel caso di bassa manovrabilità, mentre gli incrementi, anch essi funzione della larghezza della nave B, sono riportati nella tabella 2. La distanza minima di passaggio tra le navi W P, ha la funzione di scongiurare tra le due navi in transito un eccessiva interazione costituita da forze di attrazione e repulsione. Tale distanza dipende dalla velocità di navigazione e dalla densità del traffico (v. tabella 3). Inoltre, il franco di sponda W B ha la funzione di contenere l effetto sponda (bank effect), dovuto al flusso asimmetrico di acqua attorno alle navi, che tende a deviarne la rotta. Tale larghezza dipende dalla velocità di navigazione e dalle caratteristiche della sponda (v. tabella 4). SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 6

Si osserva che quanto riportato nelle tabelle 2-4, fa riferimento al caso di canale esterno in mare aperto. Per determinare la larghezza del canale a doppio senso di navigazione è stato cautelativamente ipotizzati il caso di transito contemporaneo di una nave bulk e di una nave traghetto-ro-ro Pax Per quanto riguarda la nave bulk è stata considerata una larghezza B pari a 35 m ed un pescaggio pari a 14 m, corrispondente ad una bulk da 85.000 DWT che, si osserva, costituisce, per questa tipologia di navi, quella limite che può utilizzare le banchine del porto di Piombino. Per la navi Ro-Ro Pax è stata considerata una larghezza di 30 m ed un pescaggio pari a 8.5 m. A riguardo si osserva che, come indicato nello studio sull evoluzione dei vettori marittimi,, il 90% delle navi Ro-Ro Pax è caratterizzato da una larghezza inferiore e il valore considerato del pescaggio corrisponde a quello massimo del campione di navi individuato. Con riferimento alle tabelle 2-4, la velocità di navigazione nel canale è stata considerata bassa in quanto tutt ora limitata dalle Autorità Marittime (6 nodi). Il vento è stato considerato moderato (<33 nodi), le correnti longitudinali e traversali basse e trascurabili, l altezza d onda significativa inferiore a 1 m. Il livello di rischio e la densità di traffico sono stati considerati bassi sia perché le navi di progetto non trasportano merci pericolose, sia perché le due combinazioni di navi in transito hanno una probabilità di verificarsi estremamente bassa. Infine gli Aiuti alla navigazione sono stati considerati eccellenti con controllo del traffico da terra. Dai calcoli eseguiti risulta che la larghezza minima del canale necessaria per il doppio senso di navigazione è pari a circa 198 m (v. tabella 5). SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 7

Tabella 2 - Fattori di incremento della larghezza della corsia di manovra WM Fattore di incremento Velocità della nave Incremento Velocità della nave (nodi) >12 >8-12 5-8 Vento trasversale (nodi) Basso <15 Moderato >15-33 Elevato >33-48 Correnti trasversali (nodi) Trascurabili <0.2 Basse 0.2-0.5 Moderate >0.5-1.5 Elevate >1.5-2.0 Correnti longitudinali (nodi) Basse >1.5 Moderate >1.5-3.0 Elevate >3.0 Altezza d ondea significativa Hs e lunghezza λ (m) Hs 1 m e λ L 3 m > Hs > 1 m e λ = L Hs > 3 m e λ > L Aiuti alla navigazione Eccellenti con controllo del traffico da terra Buoni Moderati con scarsa visibilità non frequente Moderati con scarsa visibilità non frequente Superficie del fondale Se profondità > 1.5 d Se profondità < 1.5 d Piana e sabbiosa Piana o inclinata e rocciosa Irregolare e rocciosa Profondità del canale > 1.5 d 1.15 d - 1.5 d < 1.25 d Livello di rischio Basso Medio Elevato B = larghezza della nave di progetto d = pescaggio della nave di progetto tutte le velocità tutte le velocità tutte le velocità tutte le velocità 0.3 B 0.4 B 0.6 B 0.8 B 0.3 B 0.7 B 0.7 B 1.3 B 0.4 B 2.0 B 3.0 B 2.2 B 1.5 B SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 8

Tabella 3 - Fattori di incremento della distanza minima di passaggio tra le navi W P Fattore di incremento Velocità della nave Incremento Velocità della nave (nodi) >12 >8-12 5-8 2.0 B 1.6 B 1.2 B Densità del traffico Elevata Tabella 4 - Fattori di incremento della larghezza del franco di sponda W B Fattore di incremento Velocità della nave Incremento Caratteristiche delle sponde del canale Sponda inclinata e bassi fondali Sponda molto inclinata e banchinamenti 0.7 B 0.3 B 1.3 B Tabella 5 - Larghezza del canale di accesso a doppio senso di navigazione: nave bulk e Ro-Ro Pax Tipologia larghezza della corsia di larghezza del distanza minima di Totale (m) di nave manovra W M franco di sponda passaggio tra le navi larghezza di base incrementi W BB W P Nave Bulk B = 35 m 1.3 B = 45.5 m 0.8 B = 28 m 0.3 B = 10.5 m 1.2 B= 42 m 126 m Nave Ro-Ro 1.3 B = 39 m 0.8 B = 24 m 0.3 B = 9 m 72 m Pax B = 30 m Totale larghezza del canale 198 m SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 9

4 Cerchio di evoluzione Le dimensioni del cerchio di evoluzione sono funzione della manovrabilità e della lunghezza della nave di progetto L. I valori minimi del diametro del cerchio di evoluzione D generalmente utilizzati (v. C. A. Thoresen, 2003, Port designer s handbook: reccomendations and guidelines, G. P. Tsinker, 2004, Port engineering: planning, construction, maintenance and security ) sono riportati nel seguito: manovra in condizioni sfavorevoli senza assistenza dei rimorchiatori e senza l utilizzo dei propulsori laterali D = 4 L, manovra in condizioni favorevoli senza assistenza dei rimorchiatori e senza l utilizzo dei propulsori laterali D = 3 L, manovra assistita dai rimorchiatori e/o con l utilizzo dei propulsori laterali D = 1.5-2 L, manovra con l utilizzo di ancore o briccole D = 1.2 L. Nel caso in esame l area di evoluzione ha dimensioni 850x450 m² (diametro cerchio inscritto 450 m), pertanto sono possibili le seguenti manovre di evoluzione: manovra in condizioni sfavorevoli senza assistenza dei rimorchiatori e senza l utilizzo dei propulsori laterali per navi di lunghezza fino 110 m, manovra in condizioni favorevoli senza assistenza dei rimorchiatori e senza l utilizzo dei propulsori laterali per navi di lunghezza fino 150 m, manovra assistita dai rimorchiatori e/o con l utilizzo dei propulsori laterali per navi di lunghezza fino 300 m. SM_08_R_004_0_studionavigabilità Pagina 10