IL NEOREALISMO ITALIANO 21 marzo 2019
CINEMA PRECEDENTE: ROTTURA E CONTINUITÀ rottura: il cinema della speranza nasce dal rifiuto del cinema fascista lo stigma: nemmeno un fotogramma! continuità: maestranze, verismo Presentimenti: Treno popolare (R. Matarazzo, 1933), I bambini ci guardano (V. De Sica, 1942) un autore cerniera: Alessandro Blasetti
NEOREALISMO matrice letteraria del termine: Moravia, Alvaro al cinema: Umberto Barbaro per Ossessione (1943) un nuovo cinema per una nuova Italia una parabola breve ma intensa: dal 1945 ai primi anni 50
IL CONTESTO, LA STORIA il Paese nell immediato dopoguerra: macerie e ricostruzione Cinecittà: un rifugio per gli sfollati penuria assoluta di mezzi azzeramento delle strutture produttive del cinema un esperienza d avanguardia: ricostruire il cinema il cinema della speranza: una narrazione differente del Paese
UN CORO DI VOCI non una scuola, ma un movimento pluralità: neorealismi Divergenze parallele (L. Micciché) cinema: avanguardia intellettuale Cesare Pavese: De Sica, il più grande narratore contemporaneo
TRATTI COMUNI le linee guida elaborate su Cinema : Per un paesaggio italiano (1941) il paesaggio autentico, lo spazio della vita attori: i non professionisti e i divi fuori ruolo legge dell amalgama (Bazin) atteggiamento spettatoriale: un cinema a occhi aperti necessità del rinnovamento: la coscienza di sé il cinema del presente: l impegno etico e politico necessità di dire in modo nuovo il presente, pena l essere fuori dalla storia
INNOVAZIONI DI LINGUAGGIO comincia a nascere il cinema moderno libertà di sguardo (Roberto Rossellini) raccontare la realtà oltre i racconti convenzionali un cinema antispettacolare il cinema della realtà realismo integrale e radicale
ATTORI non professionisti alla ribalta legge dell amalgama corpi e volti presi dalla realtà attori professionisti: fuori ruolo
I CONCORSI DI BELLEZZA Lucia Bosè Silvana Mangano
I CONCORSI DI BELLEZZA Gina Lollobrigida Sophia Loren
IL NEOREALISMO SECONDO CESARE ZAVATTINI Afferrare la realtà per la gola Abbasso i soggetti! La cronaca, non il romanzo Il pedinamento La poetica del buco nel muro Il banale non esiste Cinema e vita: c è differenza? La ribalta del quotidiano: gesti minuti e personaggi qualsiasi Umberto D. (1952): il risveglio di Maria
DE SICA / ZAVATTINI Per un cinema antispettacolare Tempi morti Tutto è importante, soprattutto ciò che veniva scartato dalle regole del découpage classico Ladri di biciclette (1948)
IL NEOREALISMO SECONDO ROBERTO ROSSELLINI Il mio metodo improvvisare partendo da idee solide provocare il reale: primato delle riprese ricerca dell ALEA, il sentimento del reale approccio documentaristico-creativo La Trilogia della guerra : Roma città aperta (1945), Paisà (1946), Germania anno zero (1947)
UN ALTRA IDEA DI NEOREALISMO per raccontare la realtà, la realtà non basta: occorre mediazione della letteratura ancora un articolo su Cinema : Verità e poesia nel cinema italiano De Santis e Alicata: dire il reale attraverso la mediazione del racconto letterario
NEOREALISMO, REALTÀ E FINZIONE la realtà non basta: occorre la letteratura Quale letteratura? Alta: il verismo verghiano e la tradizione ottocentesca (Visconti) Bassa: il romanzo popolare, il feuilleton e il suo revival di massa (De Santis)
IL NEOREALISMO SECONDO GIUSEPPE DE SANTIS neorealismo popolare popolare: contenuti e temi trattati popolare: linguaggi scelti (immersione nel racconto) popolare: lavoro sul pubblico scommessa comunicativa e politica diversi livelli di lettura dei suoi film, che possono essere semplici e sono costruiti in maniera sapientemente stratificata
RISO AMARO (1949) Silvana Mangano in Riso amaro (1949) neorealismo popolare l inchiesta e il romanzo la cultura di massa impegno e fascino del racconto le mondariso messe in scena letture stratificate: livello romanzesco, livello documentaristico, livello metadiscorsivo qui potete vedere il trailer del film
IL NEOREALISMO SECONDO LUCHINO VISCONTI il reale teatralizzato fin dall esordio un soggetto letterario: Il postino suona sempre due volte un noir padano paesaggio e torbida storia d amore anticipazione (e superamento) dell imminente stagione neorealista
LA TERRA TREMA (1948) La terra trema, L. Visconti, 1948 Trilogia, episodio del mare impegno: 18 aprile 1948 Realismo integrale, realtà interpretata MEDIAZIONE LETTERARIA: vicino e lontano LINGUA: italiano e dialetto AMBIENTE: natura e teatro ATTORI: il lavoro con i non attori Per un cinema antropomorfo qui potete vedere una sequenza del film
BELLISSIMA: VISCONTI E IL MELODRAMMA 26 marzo 2019
LUCHINO VISCONTI DI MODRONE 1906-1976 discendente di una nobile famiglia milanese regie teatrali e cinematografiche uno dei maggiori autori del cinema italiano
VISCONTI la formazione: in Francia con Jean Renoir la cultura letteraria e pittorica tra 800 e 900 gli anni di Cinema e dell impegno neorealista (e comunista) l esordio al cinema: Ossessione (1943)
OSSESSIONE 1943: il precursore del Neorealismo Clara Calamai e Massimo Girotti una torbida storia d amore nella cornice della autentica provincia padana un film anticonformista il film di Cinema Ossessione Senso: la sensualità al centro qui possiamo vedere alcune sequenze di Ossessione
OSSESSIONE paesaggio: le foci del Po Antonioni: Gente del Po la provincia dell anima il romanzesco: cfr. La fiamma del peccato (Wilder 1944) e Cronaca di un amore (Antonioni 1950) il destino, la donna fatale, in bilico fra noir e mélo
OSSESSIONE un film cerniera anticipa il Neorealismo anticipa il ritorno dei generi nella produzione italiana (amalgama) anticipa soprattutto la vocazione melodrammatica di Visconti, presente anche (sotterraneamente) nella sua produzione neorealista
VISCONTI E IL MELODRAMMA Sono nato il 2 novembre 1906 alle 8 di sera. Mi hanno detto poi che, un ora dopo, il sipario della Scala si alzava per un ennesima prima della Traviata. l epitaffio: Adorava Shakespeare, Čechov e Verdi Qualche tanfo di melodramma, sia nei film che nelle regie teatrali mi è stato rimproverato, ma per me è piuttosto un complimento.
VISCONTI E IL MELODRAMMA Ossessione (1943) La terra trema (1948) Bellissima (1951) Senso (1954)
VISCONTI E IL MELODRAMMA la cultura del melodramma il teatro la musica il palco familiare la cultura del melodramma i vinti, la morte, la bellezza
COSA SIGNIFICA MÉLO? il teatro: il mélodrame il teatro musicale: l Opera il teatro popolare: sceneggiata il cinema: luogo d elezione del melodramma [P. Brooks]
DEFINIZIONI scivolose, nel segno dell ambiguità modo spettacolare in cui la recitazione è accompagnata dalla musica TUTTO IL CINEMA genere fantasma, inesistente e contraddittorio, morto prima di nascere [R. Merritt]
UN GENERE? un genere? un modo dell immaginazione? una modalità del racconto? un determinato rapporto col pubblico?
GENERE Inteso come categoria capace di rendere conto compiutamente e contemporaneamente della struttura testuale, delle intenzioni progettuali, delle pratiche produttive e della riconoscibilità del film da parte del pubblico Non può esistere come forma cristallizzata e fissata una volta per tutte, sempre uguale a se stessa
GENERE natura discorsiva, processuale della definizione di genere [R. Altman] Parlare il melodramma: Sono i parlanti che agiscono la lingua così come sono le comunità dei fautori e dei consumatori dei film (compresi i critici e gli studiosi) a parlare il genere, a riconoscerlo, ad attivarne di volta in volta i caratteri pertinenti e notevoli, dando luogo a un processo che non può esaurirsi e compiersi in una formula definitiva. il paradosso: una definizione per ogni studios*
MELODRAMMA una storia d amore, di desiderio, ostacolata o impossibile, con almeno una morte o il pericolo della morte eccesso narrazione coinvolgente, alto tasso emotivo e patemico scelte stilistiche misurate sull eccedenza visiva sensualità come attrazione
DESIDERIO il piacere della distanza e dell impossibilità nostalgia di un oggetto perduto da sempre perché mai veramente posseduto il piacere masochista [S. Studler] magnificazione e allontanamento dall oggetto del desiderio Sthendal e il legnetto gettato nella miniera di salgemma di Salisiburgo
DESIDERIO narcisismo amore per sé nella magnificazione dell oggetto d amore immaginazione desiderante De Rougemont: amore romantico / amore coniugale i personaggi femminili e il doppio desiderio
DONNE MÉLO centralità dei personaggi femminili il soggetto femminile si manifesta attraverso il suo desiderio e la sua differenza, si scontra con le regole sociali o morali o se ne pone al di fuori [G. Grignaffini] donne che amano troppo, che amano male e che disamano se stesse donne che non sanno stare al proprio posto il melodramma: disciplinare, ricondurre all ordine, finanche punire il desiderio femminile
IL PUBBLICO coinvolgimento spettattoriale colpi di scena e costruzione dell emozione spettatoriale popolarità? desiderio di popolarità