Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Lunedì 11 luglio 2016 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 6 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 8 Prima pagina 11
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SANREMO NEWS.IT Emergenza sangue in Liguria: Avis e Fidas, appello ai donatori a causa di una forte diminuzione delle scorte In queste condizioni devono essere assunte misure restrittive tese a conservare il necessario sangue per le eventuali emergenze. Il rischio di rinviare e annullare interventi chirurgici programmati diventa concreto. La moderna medicina, pur progredendo negli ultimi anni nell'ambito delle operazioni chirurgiche, cure e terapie, rimane fortemente legata alla costante e continua necessità di sangue ed emoderivati per garantire a malati e pazienti tutta l'assistenza necessaria. L'impegno delle associazioni di donatori, di concerto con i centri trasfusionali, riesce normalmente a garantire riserve di sangue adeguate. Il Centro Regionale Sangue, che normalmente compensa con le scorte regionali eventuali squilibri e picchi di fabbisogno sul territorio, ha comunicato una forte diminuzione delle scorte, al di sotto della soglia di sicurezza. In queste condizioni devono essere assunte misure restrittive tese a conservare il necessario sangue per le eventuali emergenze. Il rischio di rinviare e annullare interventi chirurgici programmati diventa concreto. E tutto questo a danno del sistema, degli ospedali. E soprattutto dei malati che, spesso da tempo sono in attesa di una operazione, di una cura. Le associazioni di donatori AVIS e FIDAS, che insieme in Liguria raccolgono la metà del fabbisogno di sangue, si sono immediatamente mobilitate. Rivolgendosi agli oltre 30 mila soci donatori. Un appello accorato, rivolto a tutti i donatori per i quali è trascorso l'intervallo minimo dall'ultima donazione (devono passare almeno 90 gg tra una donazione di sangue intero e l'altra; 14 gg tra una donazione di plasma ed una di sangue intero). Dobbiamo fare un altro sforzo. Portare la nostra Liguria oltre il limite di una autosufficienza appena risicata che, regolarmente viene messa in crisi ad ogni minima difficoltà. E interesse di tutti i cittadini. È un dovere di tutte le persone di buonsenso. A tutti i nostri donatori che ci possono aiutare chiediamo di trovare un amico che li accompagni. Possono donare coloro che sono in buona salute con un'età compresa tra 18 e 70 anni (per la prima donazione bisogna avere al massimo 60 anni). È mentre lavoriamo per risolvere anche questa criticità, e continuiamo a garantire la continua disponibilità (I centri di raccolta Associativa sono aperti anche nel Week End), ci auguriamo un riscontro positivo alle proposte presentate alla Regione. Un progetto teso a sviluppare quel programma di collaborazione tra Volontariato, Amministrazione e Centri Trasfusionali, che metta al centro chi ha bisogno di aiuto e che veda, con l'impegno coordinato di tutti i componenti del Sistema Trasfusionale Regionale, l'ottimizzazione delle risorse e il raggiungimento condiviso degli obiettivi che ci poniamo.
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