La sicurezza alimentare. Un alimento può considerarsi sicuro, quando è accertata la sua buona qualità sotto il profilo igienico e sanitario. La qualità igienico-sanitaria di un prodotto alimentare, riguarda la salubrità di un alimento e di conseguenza la salute del consumatore. Per non provocare danni al consumatore, il prodotto deve essere privo di microrganismi patogeni, elementi tossici, sostanze o corpi estranei che possono contaminare gli alimenti. La contaminazione può avere natura chimica: determinata da residui di pesticidi, metalli pesanti, oli minerali, detergenti e disinfettanti; biologica: causata dalla proliferazione di batteri patogeni, microtossine, virus; fisica: dovuta alla presenza di corpi estranei, a ph o temperature alterate. Per prima cosa va considerato che gli alimenti finiti, sono prodotti tramite processi tecnologici sempre più complessi e sofisticati, composti da materie prime di diversa natura. E quindi indispensabile un minimo di conoscenza delle caratteristiche di ciascun alimento e dei suoi procedimenti di produzione e di trasporto. Alla produzione degli alimenti finiti, concorrono le materie prime provenienti dall'agricoltura e dall allevamento: gli alimenti di origine vegetale (frutta e verdura) ed animale (latte, formaggi, uova, carne, pesce), contengono i glucidi, i lipidi, le proteine, i sali minerali, e le vitamine che costituiscono la base dell alimentazione umana. Prima di arrivare sulla tavola del consumatore, gli alimenti subiscono una serie di trattamenti per favorirne un più facile e conveniente utilizzo, una maggiore conservazione nel tempo ed una migliore trasportabilità.
Un aspetto importante della sicurezza alimentare è la "tracciabilità" - definita dal regolamento CE 178/2002 - come "la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione" In tal modo, è possibile identificare una filiera di produzione, individuando i vari componenti della catena alimentare e cioè mangimi, animali vivi, destinati al consumo umano ed alimenti, ingredienti, additivi che conservino la traccia della propria origine, permettendo di seguirne l intero percorso dalle materie prime, alla distribuzione e commercializzazione, fino al consumatore finale.
La legislazione alimentare, prevede che gli operatori predispongano ed attuino adeguate procedure operative, come il sistema HACCP, obbligatorio per legge. L analisi del pericolo e di controllo dei punti critici o Hazard Analysis and Critical Control Points, serve a prevenire una eventuale contaminazione, sia di natura biologica, chimica o fisica, durante il processo di lavorazione degli alimenti. Questo procedimento di monitoraggio di tutta la filiera del processo di produzione e distribuzione degli alimenti, va inteso a più ampio raggio, poiché esula dalla figura del consumatore, mirando in senso più generale alla tutela della salute pubblica. Se la rintracciabilità di un prodotto alimentare, è una procedura che va documentata dagli operatori alle autorità di controllo, è nell etichetta che il consumatore può reperite tutte quelle informazioni sulla qualità del prodotto stesso, informazioni intese sia sul potere nutritivo circa le quantità da consumare per una corretta ed equilibrata alimentazione, sia come sicurezza alimentare.
Devono contenere le seguenti informazioni: - la denominazione di vendita; - l elenco degli ingredienti; - il peso netto; - il termine minimo di consumazione; - la data di scadenza; - le modalità di utilizzo e di conservazione; - il nome o la ragione sociale; - il luogo di origine o di provenienza; - il numero di lotto. Come leggere le etichette
Oltre alla lettura dell etichette, quando siamo al supermercato, ricordiamoci queste fondamentali regole: PASTA Una pasta di buona qualità deve essere senza: crepe, briciole nella confezione, punti neri e punti bianchi.
accertarsi cattivo stato di conservazione, presenza di residui di pesticidi; utilizzo di additivi; scarsa qualità dei prodotti, pasta o riso scadenti, trattengono male l amido che viene perso nell acqua di cottura ed hanno un minore valore nutritivo. RISO grani difettosi, spuntati o rotti con aspetto opaco e farinoso striature longitudinali rossastre. LATTE, YOGURT, FORMAGGI controllate le date di scadenza, che siano conservati in banco refrigerato e che i formaggi non presentino eccessivo rammollimento, rigonfiamenti della forma, spaccature nella crosta, colorazioni anomale.
UOVA scuotendo l uovo non si deve avvertire alcun movimento all interno, la superficie del guscio deve essere opaca e non lucida e contenere oltre alla data di scadenza, i seguenti dati :
ORTOFRUTTA consumare frutta e ortaggi di stagione, ricordate che i vegetali di colore giallo e arancio o verde intenso sono ricchi di vitamina A, mentre tutti i tipi di cavoli e frutti rossi contengono vitamina C, evitare vegetali ammaccati o ammuffiti PESCE deve avere una certa rigidità, aspetto brillante, occhio bombato turgido e non incavato, branchie chiuse, colonna vertebrale aderente alla carne soda ed elastica
CARNE al supermercato prendete in mano la confezione, guardate la carne, annusate la confezione, verificate se ha un odore sgradevole, controllate le etichette dove vengono riportati numeri e codici che indicano il tipo di animale, l età, la provenienza, il taglio, la data di macellazione, quella di confezionamento e di scadenza.- SURGELATI Al supermercato comprateli come ultimo acquisto e trasportateli nella borsa termica, per mantenere la catena del freddo. Nel prelevarli dal banco frigorifero, osservate che l indicatore di temperatura non superi la temperatura di 18 C e che le confezioni siano integre, senza tagli o strappi.
Fate attenzione all eventuale presenza di ghiaccio sulla confezione o al suo interno: il prodotto potrebbe aver subito sbalzi di temperatura. Sapete già che un prodotto congelato o surgelato, non va mai ricongelato tranne che già cotto. In caso di interruzione dell energia elettrica per un tempo massimo di sei ore, il prodotto all interno del congelatore non subisce danni, oltre tale tempo meglio consumare il prodotto entro ventiquattrore.- A cura del Comando Polizia Municipale di Palermo Ufficio Informazioni Istituzionali (Comm. Romano Salvatore-Comm. Albanese Settimo-Comm. Fuschi Bianca)