Interazione tra xenobiotici ed organismi



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Prof. Giorgio Sartor Interazione tra xenobiotici ed organismi Copyright 2001-2008 by Giorgio Sartor. All rights reserved. Versione 4.1 oct 2008 Interazione tra un composto inquinante (xenobiotico) e un organismo Assorbimento e distribuzione Il composto entra e si localizza nell organismo. Biotrasformazione Il composto viene modificato, si formano metaboliti. Escrezione Il composto e/o i suoi metaboliti vengono eliminati. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 2-1

La tossicità di un composto dipende: dalla sua concentrazione nell ambiente, dalla durata dell esposizione dell organismo alla sostanza, quindi dalla velocità dell assorbimento e quantità di materiale assorbito, dalla distribuzione nell organismo e localizzazione in particolari distretti, dall efficienza della biotrasformazione e natura dei metaboliti, dalla capacità della sostanza o dei dei suoi metaboliti di giungere in contatto con particolari strutture cellulari (DNA), dalla quantità e durata dell immagazzinamento della sostanza o di suoi metaboliti nell organismo, dalla velocità e sito di escrezione. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 3 - Per esempio: Assorbimento: Una sostanza molto tossica, ma poco assorbita, può essere meno pericolosa di una sostanza poco tossica ma ad alto assorbimento. Biotrasformazione: Due sostanze ad uguale tossicità ed assorbimento possono esser diversamente tossiche a secondo della natura della biotrasformazione. Una può essere trasformata in un metabolita più tossico (bioattivata) mentre l altra può essere trasformata in un metabolita meno tossico (bioinattivata). gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 4-2

Difese cellulari Limitazione dell assorbimento Bloccare la disponibilità per il tessuto Metabolizzare ad un prodotto meno tossico Escrezione del prodotto o del metabolita Riparare il danno gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 5 - Interazione tra un inquinante atmosferico ed un organismo vegetale Inquinante atmosferico Deposizione acida SO 2, NO 2, HF, altri Danno alla corteccia Danno agli stomi Aumento della traspirazione Carenza di acqua Carenza di nutrienti Danni diretti alle foglie Danno alla chioma Morte della pianta Alterazione dell assorbimento di nutrienti Alterazione dell assorbimento di acqua Alterazione nella crescita Aumentata suscettibilità allo stress Caduta prematura delle foglie Acidificazione del suolo Danni alle radici Rilascio di metalli pesanti dal terreno (Pb 2+, Cd 2+, Al 3+ ) Carenza di nutrienti nel suolo gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 6-3

In un organismo animale Tossico o xenobiotico presente nell ambiente Esposizione Contatto Ingestione Inalazione Assorbimento Epidermide Occhi Tratto gastrointestinale Polmoni Trasporto Sangue Linfa Immagazzinamento Tessuto adiposo Bile Alveoli Metabolismo Fegato Azione Cervello SNC Reni Escrezione Urine Feci Espirazione gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 7 - In un organismo animale Tossico o xenobiotico presente nell ambiente Esposizione Contatto Ingestione Inalazione Assorbimento Epidermide Occhi Tratto gastrointestinale Polmoni Trasporto Sangue Linfa Immagazzinamento Tessuto adiposo Bile Alveoli Metabolismo METABOLISMO (biotrasformazione) Azione Cervello SNC Reni Escrezione Urine Feci Espirazione gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 8-4

Schema generale delle interazione tra uno xenobiotico ed un organismo animale gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 9 - Fattori che influenzano l assorbimento Via di esposizione alla sostanza Concentrazione della sostanza nella zona di contatto Proprietà chimiche e fisiche della sostanza gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 10-5

Principali vie di esposizione Tratto gastrointestinale Esposizioni ad inquinanti contenuti nei cibi e nell acqua. Sistema respiratorio Esposizioni a inquinanti aeriformi o contenuti nell aria. Pelle Esposizioni ad inquinanti liquidi e solidi contenuti sia nell aria che nell acqua. Altre vie Usate anche per la somministrazione di farmaci. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 11 - Rapidità ed efficacia dell esposizione Endovenosa Inalazione Intraperitoneale Sottocutanea Intramuscolare Intradermica Orale Cutanea Più veloce Più lenta gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 12-6

Un composto per entrare in un organismo deve passare attraverso una serie di barriere gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 13 - Le cellule gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 14-7

Trasporto gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 15 - Diffusione passiva Solo molecole non cariche passano attraverso la membrana. La diffusione passiva richiede un gradiente di concentrazione. La velocità di diffusione dipende ed è limitata da: gradiente di concentrazione superficie disponibile gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 16-8

Diffusione facilitata Permette il trasporto di molecole cariche. Bi-direzionale. Richiede uno specifico trasportatore. Non richiede energia (ATP). Richiede un gradiente di concentrazione. Non può funzionare contro gradiente. Saturabile (numero limitato di trasportatori). Può essere inibito competitivamente da inibitori (o modulatori) endogeni o esogeni. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 17 - Trasporto attivo Meccanismo che permette il passaggio di grosse molecole che non possono utilizzare canali. Unidirezionale. Richiede uno specifico trasportatore. Richiede energia (ATP). Può lavorare contro gradiente. Saturabile (numero limitato di trasportatori). Può essere inibito competitivamente da inibitori (o modulatori) endogeni o esogeni. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 18-9

Endocitosi Meccanismo utilizzato per trasportare molecole cariche e/o di grandi dimensioni attraverso una membrana Il trasporto avviene attraverso la formazione di vescicole che possono incapsulare la molecola e muoverla attraverso la membrana. Fagocitosi - movimento di particelle Pinocitosi - movimento di liquidi gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 19 - Metabolismo degli xenobiotici Rendere le molecole idrofobiche più idrofile e quindi più facilmente eliminabili: dai reni dai polmoni Legame con proteine gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 20-10

Schema generale del metabolismo degli xenobiotici Lipofilo Idrofilo Diminuzione dell attività biologica Aumentata escrezione Fase I Fase II Xenobiotico (ossidazione) Metabolita (sintesi) Metabolita Variazione di polarità Variazione di funzionalità Variazione di dimensioni Variazione di carica Variazione di solubilità gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 21 - Per esempio Aggiunta di un gruppo funzionale Coniugazione con il solfato OH OSO 3 H Fenilsolfato Fase I Cyt P450 idrossilazione Fase II O COOH OH Benzene Fenolo Coniugazione con l acido glucuronico O OH OH Fenilglucoronide Maggiori dimensioni e aumentata idrofilia gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 22-11

Vie di escrezione Eliminazione renale Escrezione biliare (fegato) Altre vie o fluidi Intestino Polmoni Sudore Saliva Latte Gli stessi meccanismi che regolano l assorbimento regolano anche l escrezione. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 23 - Metabolismo ed escrezione sono interconnessi Spesso i composti idrofili sono escreti non modificati, i composti lipofili vengono invece accumulati e rimossi solo se convertiti i metaboliti idrofili Le trasformazioni avvengono in genere nel fegato anche se il metabolismo extraepatico (polmoni e reni per esempio) svolge una funzione importante. gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 24-12

Meccanismi generali di azione degli inquinanti Alterazione o distruzione della struttura cellulare Reazione chimica con biomolecole Inibizione enzimatica inattivazione di un cofattore competizione con un cofattore inibizione competitiva effetto di metaboliti tossici Reazioni secondarie riposte allergiche Reazione mediate da radicali liberi Alterazione di funzioni riproduttive (endocrine disruption) gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 25 - Riferimenti Handbook of Ecotoxicology David J. Hoffman, Barnett A., Rattner G., Allen Burton, Jr., John Cairns, Jr. Eds. - LEWIS PUBLISHERS - 2003 Environmental Toxicology - Biological and health effect of pollutants - II Edition Ming-Ho Yu - CRC Press 2005 Environmental Stressors in Health and Disease Jurgen Fuchs and Lester Packer Eds. - Marcel Dekker, Inc. - 2001 WEB Vie metaboliche: KEGG: http://www.genome.ad.jp/kegg/ Degradazione degli xenobiotici: http://www.genome.ad.jp/kegg/pathway/map/map01196.html Struttura delle proteine: Protein data bank (Brookhaven): http://www.rcsb.org/pdb/ Hexpasy http://us.expasy.org Expert Protein Analysis System: http://us.expasy.org/sprot/ Prosite (protein families and domains): http://www.expasy.org/prosite/ Enzyme (Enzyme nomenclature database): http://www.expasy.org/enzyme/ Scop (famiglie strutturali): http://scop.berkeley.edu/ Enzimi: Nomenclatura - IUBMB: http://www.chem.qmw.ac.uk/iubmb/ Proprietà - Brenda: http://www.brenda.uni-koeln.de/ Expasy (Enzyme nomenclature database): http://www.expasy.org/enzyme/ Database di biocatalisi e biodegradazione: http://umbbd.ahc.umn.edu/ Citocromo P450: http://www.icgeb.org/~p450srv/ Metallotioneine: http://www.unizh.ch/~mtpage/mt.html Tossicità degli xenobiotici: Agency for Toxic Substances and Disease Registry http://www.atsdr.cdc.gov gs 2001-2008 ver 4.1 Interazione tra xenobiotici ed organismi - 26-13

Crediti e autorizzazioni all utilizzo Questo ed altro materiale può essere reperito a partire da: http://www.ambra.unibo.it/giorgio.sartor/ Il materiale di questa presentazione è di libero uso per didattica e ricerca e può essere usato senza limitazione, purché venga riconosciuto l autore usando questa frase: Materiale ottenuto dal Prof. Giorgio Sartor Università di Bologna a Ravenna Giorgio Sartor - giorgio.sartor@unibo.it 14