Il regolamento Fina per le competizioni di nuoto



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Transcript:

Federazione Svizzera di Nuoto www.swiss-swimming.ch swimming@swiss-swimming.ch Regolamento 7.3.1 (i) Il regolamento Fina per le competizioni di nuoto Con aggiunte, precisazioni e commenti della Direzione sportiva da nuoto Edizione 2016, valida dal 11 gennaio 2016 Questo testo è conforme alle prescrizioni della Fina. Alcune di queste prescrizioni, in base all'articolo 1.2 del RGC, sono state precisate e adattate alla situazione svizzera. La presente edizione tiene conto di tutte le modifiche adottate fino al 31 dicembre 2015. Il Direttore sportivo di nuoto:: Capo «Giudici + affari internazionali»: Capo «Competizioni»: Philippe Walter Andreas Tschanz Rolf Ingold 1. PARTENZA 1.1 Gare di stile libero, rana, delfino e mista individuale 1.1.1 Nelle gare a stile libero, rana, delfino e mista individuale, la partenza si esegue con un tuffo. 1.1.2 Al fischio prolungato i nuotatori salgono immediatamente sul blocco di partenza, dove attendono il comando preliminare. Secondo le prescrizioni della Fina, i nuotatori devono prima essere invitati, mediante brevi e ripetuti colpi di fischietto, a mettersi in tenuta di gara. Nella maggior parte delle competizioni che si svolgono in Svizzera questa procedura non è necessaria o non è fattibile per motivi organizzativi. Qualora i nuotatori dovessero essere invitati a mettersi in tenuta di gara, devono esaudire la richiesta immediatamente. 1.1.3 Al comando preliminare "a posto", i nuotatori si mettono immediatamente in posizione di partenza sul blocchetto e aspettano immobili il segnale di partenza. Almeno un piede deve trovarsi sulla parte anteriore del blocco di partenza. La posizione delle mani è irrilevante. Il comando preliminare "A posto" è pronunciato distintamente. Se un nuotatore ritarda la partenza, cioè se si mette in posizione di partenza con evidente lentezza, è considerato come un inosservanza a un ordine dello starter. 1.1.4 Non appena tutti i nuotatori sono immobili, segue il segnale di partenza (di regola clacson o fischio). Se si vede che un nuotatore sta per cadere in acqua, il segnale di partenza non deve esser dato. In alcuni casi può essere necessario, per dare a tutti i nuotatori le stesse possibilità, interrompere la procedura di partenza tra il comando preliminare "A posto" e il segnale di partenza. In questo caso bisogna pronunciare lentamente e distintamente le parole "Scendere, per favore", poi, dopo una breve pausa, dare un nuovo comando preliminare. In caso di bisogno, al comando "Scendere per favore", la corda della falsa partenza deve essere abbassata. In seguito lo starter ripete la procedura di partenza iniziando con un fischio lungo che precede il comando preliminare. 1.2 Gare di dorso e di staffetta mista 1.2.1 Nelle gare di dorso e di staffetta mista la partenza avviene in acqua. 1.2.2 Al primo fischio prolungato, i nuotatori si tuffano immediatamente in acqua. Al secondo fischio prolungato si allineano immediatamente ai blocchi di partenza con le mani sulle impugnature del blocco di partenza. E applicato per analogia il commento del paragrafo 1.1.2. Se un nuotatore, dopo il secondo fischio, non si reca immediatamente ai blocchi di partenza, è considerato come un inosservanza a un ordine dello starter. Non è permesso aggrapparsi al bordo della vasca o al canaletto di scarico. E' da tollerare per i nuotatori più giovani che non riescono ad aggrapparsi al dispositivo di partenza. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 1 (01.01.2016)

1.2.3 Al comando preliminare "A posto" i nuotatori assumono immediatamente la posizione di partenza e aspettano immobili il segnale di partenza. E' vietato stare con i piedi nel o sul canaletto di scarico o piegare le dita sul bordo dello stesso, anche se questo dovesse essere immerso. Le dita non possono essere piegate sopra il bordo superiore della placca del cronometraggio. Se si utilizza un aiuto per la partenza a dorso, almeno un dito di ogni piede deve essere in contatto con il muro o con la placca. Dopo un chiarimento presso i membri competenti del Comitato di Nuoto della Fina e della Len, il testo in inglese non deve essere interpretato nel senso che tutte le dita dei due piedi devono essere in contatto con il muro o con la placca del cronometraggio. Il testo che segue rispetta questa interpretazione. 1.2.4 Non appena i nuotatori hanno assunto la posizione di partenza e sono immobili, secondo le disposizioni del paragrafo 1.2.3, segue il segnale di partenza (di regola clacson o fischio). Le mani possono lasciare le impugnature solo dopo che è stato dato il segnale di partenza. E applicato per analogia il commento del paragrafo 1.1.4. Lo starter ripete la procedura di partenza iniziando con un fischio lungo che precede il comando preliminare. I nuotatori non devono uscire dall'acqua. 1.3 Partenza anticipata Un segnale di partenza dato è in ogni caso valido. La corda della falsa partenza non deve essere abbassata e la gara deve essere fatta anche se uno o più nuotatori si sono mossi prima del segnale di partenza. 1.4 Partenza non valida Nel caso di un malfunzionamento dell'impianto di cronometraggio o per un errore di un giudice, come pure per circostanze particolari (come per esempio fischi o rumori di clacson provocati dal pubblico), è possibile invalidare la partenza. In questi casi il giudice preposto al controllo della partenza fischia più volte, rispettivamente lo starter ripete più volte e in rapida successione il segnale di partenza; in questo caso la corda della falsa partenza deve essere abbassata. 1.5 Infrazione delle regole durante la procedura di partenza 1.5.1 Un nuotatore infrange le regole durante la procedura di partenza quando: a. non reagisce immediatamente agli ordini dello starter; b. ritarda la partenza in qualsiasi maniera; c. cade in acqua prima del segnale di partenza; d. si muove dopo aver assunto la posizione di partenza, ma prima del segnale di partenza; e. parte prima del segnale di partenza. 1.5.2 Se lo starter deve interrompere la procedura di partenza perché un nuotatore non ha rispettato le regole, questi non può partecipare a questa corsa e alla nuova procedura di partenza nemmeno fuori gara. 2. STILE LIBERO 2.0.1 Stile libero significa che, in una gara così designata, il concorrente può nuotare in qualsiasi modo. Nella staffetta mista o nella gara di mista individuale è ammesso, nella tratta a stile libero, qualsiasi altro stile che non sia dorso, rana o delfino. 2.0.2 Una parte del corpo deve rompere in continuazione la superficie dell acqua, tranne che dopo la partenza e dopo ogni virata, dove al nuotatore è permesso rimanere completamente immerso per una distanza massima di 15 metri dalla parete. Al segno dei 15 metri la testa del nuotatore deve rompere la superficie dell acqua. 2.0.3 Nelle virate e all arrivo, il nuotatore può toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo. Il tocco con una mano non è prescritto. 3. DORSO (STILE LIBERO IN POSIZIONE DORSALE) 3.0.1 Dopo il segnale di partenza e dopo le virate, il nuotatore deve spingersi dalla parete e mantenere continuamente la posizione dorsale tranne che durante l'esecuzione della virata secondo il paragrafo 3.0.3. La normale posizione dorsale contempla un movimento rotatorio del corpo fino a novanta gradi rispetto all'asse orizzontale. La posizione della testa non è decisiva. Le spalle non devono necessariamente essere parallele alla superficie dell'acqua. Solo oscillazioni di 90 o più rispetto all orizzontale non sono ammesse. 3.0.2 Una parte del corpo deve rompere in continuazione la superficie dell acqua, tranne che dopo la partenza e dopo ogni virata, dove al nuotatore è permesso rimanere completamente immerso per una distanza massima di 15 metri dalla parete. Al più tardi al segno dei 15 metri la testa del nuotatore deve rompere la superficie dell acqua. Le norme Fina non richiedono l'applicazione del crawl-dorso. Dopo la partenza e la virata e in posizione dorsale è abituale utilizzare la battuta di gambe a delfino. 3.0.3 Durante la virata, il nuotatore deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo. Il corpo può essere completamente immerso. Nell'esecuzione della virata è permesso lasciare la posizione dorsale e girarsi in posizione ventrale. Dopo essersi messo in posizione ventrale, il nuotatore deve immediatamente: a. i eseguire, con un movimento continuo, una trazione con un braccio o una trazione con le due braccia simultaneamente che introducono il movimento di virata, o b. toccare il muro ed eseguire in seguito il movimento di virata. Prima che i piedi si stacchino dalla parete, il nuotatore deve trovarsi in posizione dorsale. 3.0.4 All arrivo il nuotatore deve toccare il muro in posizione dorsale. Il corpo non può essere totalmente immerso. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 2 (01.01.2016)

4. RANA 4.0.1 All'inizio della prima trazione di braccia dopo la partenza e le virate, il corpo deve trovarsi in posizione ventrale. Non è mai permesso mettersi in posizione dorsale tranne che alle virate, quando il nuotatore può girare il corpo come vuole dopo aver toccato il muro a condizione che si ritrovi in posizione ventrale lasciando il muro. Alla partenza e durante tutta la gara, il ciclo completo di un movimento è costituito, seguendo quest ordine, da una trazione di braccia e da un movimento di gambe. Il primo ciclo di movimento inizia al momento in cui si allargano le mani. Nella fase di scivolamento è permesso spingersi dalla parete in posizione laterale ma mai in posizione dorsale- per poi riprendere la posizione ventrale. 4.0.2 Tutti i movimenti delle braccia devono avvenire simultaneamente, alla stessa altezza e senza movimenti alternati. 4.0.3 Partendo dal petto, le mani devono essere portate in avanti contemporaneamente sopra o sotto la superficie dell'acqua. Tuttavia i gomiti devono restare costantemente sott'acqua, tranne che nell ultima trazione prima della virata, durante la virata e nell ultima trazione prima dell'arrivo. Le mani devono essere portate all'indietro sott acqua o all'altezza della superficie dell'acqua. Le mani possono essere portate all'indietro senza oltrepassare l'altezza delle anche. 4.0.4 Tutti i movimenti delle gambe devono avvenire simultaneamente, alla stessa altezza e senza movimenti alternati. Durante il movimento di gambe, i piedi devono essere rivolti verso l'esterno durante la fase propulsiva. Non sono permessi movimenti alternati delle gambe e dei piedi, come pure colpi di gambe a delfino. I piedi possono affiorare solo se il movimento verso il basso che segue non è un colpo a delfino. 4.0.5 Alle virate e all arrivo le mani devono toccare simultaneamente la parete, separate l una dall altra, sia all'altezza della superficie dell'acqua, sia sopra, sia sotto di essa. L ultima trazione delle braccia prima di toccare il muro alla virata e all arrivo non deve essere obbligatoriamente seguita da un movimento di gambe. Nell'esecuzione delle virate e all arrivo le mani possono toccare il muro ad altezze diverse. Separate una dall altra significa che le mani non possono essere sovrapposte. Non è indispensabile che via sia uno spazio fra le mani; un contatto fra le dita non è considerato irregolare. 4.0.6 Nel corso di ogni ciclo completo del movimento, il nuotatore deve rompere la superficie dell'acqua con una parte della testa. La testa deve rompere effettivamente la superficie dell acqua. Non basta che essa sia più alta del livello medio dell acqua; deve essere sopra le onde. 4.0.7 Dopo la partenza e le virate il nuotatore può: a. contrariamente al paragrafo 4.0.6, eseguire un ciclo completo di movimento di rana sotto la superficie dell acqua; una parte della testa del nuotatore deve rompere la superficie dell acqua al più tardi quando le mani si girano verso l interno al momento della fase più larga della seconda trazione; b. contrariamente al paragrafo 4.0.3 cpv. 2, eseguire nel corso del primo ciclo di movimento una trazione di braccia allungandole all indietro fino all altezza delle gambe, sia sopra, sia sotto la superficie dell acqua; c. contrariamente al paragrafo 4.0.4 cpv. 2, eseguire, prima del primo movimento di gambe a rana, un solo e unico colpo di gambe a delfino. 5. DELFINO 5.0.1 All inizio della prima trazione delle braccia, dopo la partenza e le virate, il corpo deve essere in posizione ventrale sulla superficie dell acqua. In nessun momento è permesso assumere una posizione dorsale, tranne che alla virata, quando il nuotatore può girare il corpo come vuole dopo aver toccato il muro a condizione che si ritrovi in posizione ventrale lasciando il muro. Durante la fase di scivolamento è permesso spingersi dal muro in posizione laterale - ma in nessun caso in posizione dorsale per poi riprendere la posizione ventrale esatta. 5.0.2 Entrambe le braccia devono essere portate in avanti contemporaneamente sopra l acqua o visibilmente sulla superficie dell'acqua. Devono poi essere riportate contemporaneamente all'indietro sotto la superficie dell acqua. Questo vale anche per l arrivo al muro. I movimenti d equilibrio delle braccia sono tollerati purché non servano alla propulsione (senza nessun movimento all indietro). 5.0.3 Tutti i movimenti dei piedi verso l'alto e verso il basso devono essere eseguiti contemporaneamente. In questo caso le gambe o i piedi non devono necessariamente essere alla stessa altezza; non sono invece permessi movimenti alternati delle gambe. Movimenti di gambe a rana non sono permessi. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 3 (01.01.2016)

5.0.4 Alle virate e all'arrivo le mani devono toccare simultaneamente il muro, separate l una dall altra, sia all'altezza della superficie dell'acqua, sia sopra sia sotto di essa. Nell'esecuzione delle virate e all'arrivo le mani possono toccare la parete ad altezze diverse. Separate una dall altra significa che le mani non possono essere sovrapposte. Non è indispensabile che via sia uno spazio fra le mani; un contatto fra le dita non è considerato irregolare.. 5.0.5 Dopo la partenza e le virate, il nuotatore può eseguire sott'acqua uno o più movimenti di gambe, ma una sola trazione di braccia per ritornare in superficie. Al nuotatore è permesso rimanere completamente immerso per un massimo di 15 metri dalla parete. Al segno dei 15 metri la testa del nuotatore deve rompere la superficie dell acqua. Alle virate e alla partenza sono permessi movimenti di gambe a delfino sott'acqua sul fianco. Dopo la partenza e le virate sono ammessi più colpi di gambe. Le braccia non possono mai essere portate in avanti sott acqua. Durante la fase di scivolamento è indifferente che le braccia si trovino dietro, aderenti al corpo oppure tese in avanti. 6. MISTA 6.0.1 In una prova di mista individuale vale la seguente successione dei singoli stili: Delfino - Dorso - Rana - Stile libero Ogni frazione copre un quarto della distanza totale. 6.0.2 Nella staffetta mista vale la seguente successione dei singoli stili: Dorso - Rana - Delfino - Stile libero 6.0.3 Ogni frazione deve essere terminata secondo le regole specifiche dello stile in questione.. Interpretazioni: Al termine della frazione a dorso, secondo il paragrafo 3.0.4, il nuotatore deve toccare la parete in posizione dorsale senza che il corpo sia completamente immerso. Per iniziare lo stile libero, il nuotatore deve spingersi dal muro in posizione ventrale. Secondo il paragrafo 2.0.1, stile libero significa qualsiasi altro stile che non sia dorso, rana o delfino. Spingersi dal muro in posizione dorsale significherebbe che il nuotatore compie più di un quarto della distanza sul dorso. 7. ALTRE REGOLE CONCERNENTI LA COMPETIZIONE 7.1 Entrata illegale in acqua 7.1.1 Un nuotatore impegnato nella propria gara può entrare nella vasca di competizione: a. alla partenza della sua gara, o b. nel corso di una sua partecipazione a una gara di staffetta, o c. quale nuotatore di staffetta della sua squadra dopo che tutte le altre hanno concluso la gara, o d. in casi speciali su consenso del Giudice Arbitro o di un altro giudice. Un infrazione a queste disposizioni è considerata come un non rispetto delle regole dello stile di nuoto. 7.1.2 I nuotatori non impegnati in una gara come pure tutte le altre persone non possono entrare nella vasca di competizione salva: a. se la vasca è stata messa a disposizione dei nuotatori per il riscaldamento o per il libero utilizzo durante una pausa, o a b. se il Giudice Arbitro o un altro giudice ne dà l autorizzazione. Un infrazione a queste disposizioni è considerata come un non rispetto delle direttive. 7.2 Accessori vietati 7.2.1 Durante una gara il nuotatore non può usare accessori che possano influire sulla sua velocità, galleggiamento o resistenza (guanti pinne, palette, pull buoy, colla, power band o altri). Si possono portare occhialini, da una o due cuffie e stringinaso. 7.2.2 L uso di ogni tipo di bendaggio o tape è proibito, salvo se un medico della Federazione dà un autorizzazione eccezionale facente seguito a una richiesta fondata e inoltrata per tempo. Sono autorizzati cerotti resistenti all acqua. In caso di distorsioni procurati nel corso della competizione, il Giudice Arbitro può autorizzare dei bendaggi che rinforzano le articolazioni (fisse, non elastiche). I nomi e gli indirizzi dei medici della federazione riconosciuti possono essere ottenuti presso il segretariato di Swiss Swimming. Conformemente alla pratica internazionale, le autorizzazioni eccezionali sono accordate in maniera molto stretta. Il medico della federazione fa capo per la sua decisione alla valutazione (confidenziale) di uno specialista riconosciuto. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 4 (01.01.2016)

7.3 Coaching e battistrada 7.3.1 Durante le gare è vietato impartire istruzioni ai nuotatori (coaching). Se dall'interno del recinto del campo di gara riservato ai membri della giuria e ai partenti, di regola chiaramente delimitato, è urlato qualcosa al nuotatore, gli sono fatti dei segnali o comunicati dei tempi, è incitato oppure la sua prestazione è influenzata, ciò è considerato "coaching". Non è considerato "coaching": a. segnali e cenni d'incoraggiamento provenienti dalla parte dell'area a disposizione degli spettatori e dei nuotatori non in gara. Se il campo di gara non è delimitato nettamente, salvo ulteriori precisazioni del Giudice Arbitro, è considerato come campo di gara uno spazio di circa 5 metri attorno alla vasca della competizione; b. l'indicazione ai nuotatori della distanza ancora da percorrere in gare di 800 metri o 1500 metri (riferirsi al regolamento 7.3.2 / Compiti dei giudici di virata lato virata). 7.3.2 E' vietato fare da battistrada. Sono pure vietati apparecchi o installazioni usati a questo scopo. E' considerato battistrada camminare lungo la vasca e far nuotare, per tutta la durata della gara o solo sporadicamente in una corsia libera, un nuotatore non iscritto in quella gara. 7.4 Posizione eretta camminare e tirarsi 7.4.1 E' vietato stare in piedi sul fondo della vasca, tranne che durante una gara a stile libero o nella frazione a stile libero di una gara di mista. E' tuttavia vietato darsi una spinta dal fondo o camminare sul fondo della vasca. 7.4.2 Non è permesso tirarsi alle corsie. 7.5 Disturbare od ostacolare un altro nuotatore, uscire dalla vasca 7.5.1 Il nuotatore deve nuotare e terminare la sua gara nella corsia dalla quale ha preso la partenza. 7.5.2 È proibito disturbare o ostacolare un altro nuotatore. 7.5.3 Dopo l arrivo, i nuotatori rimangono nella loro corsia, fino all arrivo di tutti i concorrenti della stessa gara. Possono lasciare la loro corsia solo se sono sicuri di non disturbare od ostacolare altri nuotatori. 7.5.4 Il nuotatore che ha terminato la sua tratta, eccezion fatta per l'ultimo staffettista, deve immediatamente uscire dall'acqua facendo attenzione a non disturbare od ostacolare nessun altro nuotatore; dopo l'arrivo non è consentito restare nella propria corsia (o in un'altra), se il Giudice Arbitro o un altro giudice glielo ordina. 7.6 Tenuta di nuoto 7.6.1 Le tenute di nuoto possono comporsi da una o due parti, e devono arrivare al massimo sopra alle ginocchia e a. per gli uomini non possono oltrepassare l'ombelico; b. per le donne non possono coprire il collo o le spalle. Cerniere e altri sistemi di chiusura simili non sono permessi. Nelle competizioni in acque libere i regolamenti sono meno restrittivi e cioè: a. le combinazioni possono arrivare fino alle caviglie; b. le stesse regole valgono sia per gli uomini sia per le donne. 7.6.2 Durante la gara è autorizzato unicamente l uso di un costume di nuoto. Non è permesso indossare due o più costumi uno sopra l altro. I costumi di nuoto con slip integrati o doppi, come per esempio quelli usati nella pallanuoto, sono considerati come doppi. Commenti: Non è permesso indossare due o più costumi uno sopra l altro. I costumi di nuoto con slip integrati o doppi, come per esempio quelli usati nella pallanuoto, sono considerati come doppi. Non è consentito portare un bichini sotto la tenuta di nuoto (i due pezzi o solamente uno). 7.6.3 I costumi di nuoto non devono andare contro le regole del pudore, non devono essere trasparenti e deve essere in tessuto (maglia o tessuto) permeabile ["Textile material(s)" secondo la Fina]. Osservazioni riguardanti il capitolo 7.6: Tutte le combinazioni di nuoto che rispettano i criteri elencati nei paragrafi 7.6.1 fino a 7.6.3 sono autorizzate nelle competizioni che si svolgono in Svizzera. Questo anche se non portano l'etichetta ufficiale della Fina. Possono essere applicate altre disposizioni in manifestazioni di una federazione nazionale. In caso di manifestazioni sotto l'egida della Fina, della Len e/o di altre organizzazioni internazionali, sono applicate delle disposizioni più severe. In particolare le combinazioni di nuoto devono essere approvate dalla Fina (vedi lista dei modelli testati e approvati dalla Fina http://www.fina.org). Queste disposizioni sono ugualmente valide per l'ottenimento dei tempi di qualifica per una partecipazione a una manifestazione che si disputa sotto l'egida della Fina o della Len o per il riconoscimento di un primato della Fina o della Len. A questo tipo di competizione bisogna indossare una combinazione di nuoto che è stata controllata e autorizzata dalla Fina. Per provare questo, il nuotatore deve compilare preventivamente il formulario ufficiale e domandarne l'attestazione all'ordinatore di partenza. Questo documento resta in possesso del nuotatore in modo che possa presentarlo su richiesta di un funzionario incaricato. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 5 (01.01.2016)

7.7 Disposizioni particolari per competizioni Masters 7.7.1 La partenza può avvenire tuffandosi dal blocco di partenza, dal bordo della vasca o spingendosi dalla parete stando nell'acqua. 7.7.2 Nelle gare a delfino, dei cicli di movimento composti risp. da una trazione di braccia a delfino e da un movimento di gambe a rana sono autorizzati in quest'ordine. Dopo la partenza e dopo la virata, è autorizzato un solo movimento di gambe a rana prima della trazione delle braccia. Prima di ogni virata e prima dell'arrivo, è autorizzato un solo movimento di gambe a rana, con le braccia tese in avanti. 7.8 Disposizioni particolari per gli handicappati 7.8.1 Gli handicappati che partecipano a delle competizioni sotto il controllo di Swiss Swimming non devono essere squalificati se, a causa del loro handicap, non rispettano le regole di stile alla lettera. Basandosi su questa norma, un nuotatore handicappato non deve trarre nessun vantaggio nei confronti di un nuotatore senza handicap per il quale è applicato le regole di nuoto. 7.8.2 La partenza può avvenire tuffandosi dal blocco di partenza, dal bordo della vasca o spingendosi dalla parete stando nell'acqua. 8. ALTRE REGOLE CONCERNENTI LE STAFFETTE 8.0.1 Ogni squadra di staffetta è composta di tanti nuotatori quante sono le tratte da percorrere. Qualora una società partecipi a una gara di staffetta con più squadre, deve avere a disposizione tanti nuotatori diversi quanto è la somma delle tratte da percorrere. Una squadra può, in batterie differenti, nuotare con una composizione diversa. 8.0.2 I nomi dei nuotatori di una squadra di staffetta e il loro ordine di partenza devono essere annunciati per iscritto al Giudice Arbitro non oltre al termine indicato nell'invito. Nel caso in cui nell'invito non è stabilito alcun termine, il Giudice Arbitro lo determina alla seduta dei capi squadra. L'impiego di un nuotatore non annunciato al posto di uno annunciato o il cambiamento dell'ordine di partenza sono accettati dal Giudice Arbitro solo in casi eccezionali e motivati. 8.0.3 I cambi devono essere eseguiti nella medesima corsia. L'uso di più corsie per la stessa squadra di staffetta non è consentito. 8.0.4 Nelle staffette un nuotatore non può staccare i piedi dal blocco di partenza (rispettivamente nelle staffette a dorso dalla parete verticale) prima che il suo compagno in arrivo abbia toccato la parete. 8.0.5 Non è permesso che un membro della squadra di staffetta diversa da quello chiamato a nuotare la sua tratta entri in acqua prima che tutte le altre squadre partecipanti abbiano terminato la loro gara. 9. MISURE DISCIPLINARI (modifica secondo il reg. 2.2 «Codice di procedura giuridica 2014») 9.1 Infrazioni alle regole dello stile di nuoto 9.1.1 Ogni nuotatore che non rispetta le regole della competizione sarà squalificato. 9.1.2 L infrazione alle regole di nuoto di un nuotatore è annullata se originato da un errore del Giudice Arbitro, dello starter o di un altro membro della giuria oppure se è la conseguenza di un errore tecnico. 9.1.3 Se, nel corso di una batteria eliminatoria, le possibilità di un nuotatore sono state compromesse da un altro nuotatore, da un altra persona o da un errore tecnico, il Giudice Arbitro può permettergli di partecipare a una delle batterie successive o di nuotare da solo; in questo caso il tempo nuotato prima è annullato. Se l errore è stato commesso in finale o in una serie principale di una gara con classifica a tempo, il Giudice Arbitro può ordinare la ripetizione della gara. 9.2 Non rispetto delle direttive 9.2.1 Il Giudice Arbitro può ammonire, squalificare o escludere ogni nuotatore o accompagnatori ufficiali che non rispettano immediatamente i direttivi orali o scritte del Giudice Arbitro o da un altro giudice. 9.3 Comportamento antisportivo 9.3.1 È commesso un comportamento antisportivo in modo particolare: a. quando una persona infrange intenzionalmente il regolamento per procurare un vantaggio a sé stesso o a un nuotatore; b. quando un nuotatore già ammonito, nel corso della stessa competizione, non rispetta una direttiva orale o scritta; c. quando una persona reclama nei confronti di un giudice, insulta dei giudici o persone terze si comportano in un modo inaccettabile; d. quando un nuotatore non partecipa a una cerimonia protocollare senza esserne stato esonerato dal Giudice Arbitro. 9.3.2 Ogni nuotatore che si comporta in maniera antisportiva non può prendere la partenza nella successiva gara individuale alla quale è iscritto, nemmeno fuori concorso. Ogni accompagnatore ufficiale che si comporta in modo antisportivo è citata sul rapporto del Giudice Arbitro in modo che l istanza preposta possa prendere le misure appropriate. 9.3.3 Il Giudice Arbitro può, impedire la presenza nella zona attorno all installazione di competizione e/ sulle tribune a ogni persona che ha un comportamento antisportivo o si comporta in maniera inaccettabile per un tempo limitato o per tutta la manifestazione. Inoltre può chiedere al responsabile delle installazioni di impedire l'accesso in piscina alle persone che si comportano in maniera antisportiva. 731-i_Stile_di_nuoto Pagina 6 (01.01.2016)