PRESSIONE FISCALE ED ECONOMIA SOMMERSA



Documenti analoghi
La tassazione del lavoro: l Italia nel contesto europeo

Quarta Conferenza Nazionale sull efficienza energetica L EFFICIENZA ENERGETICA: POTENZIALE RICCHEZZA PER L ITALIA

SUGLI IMMOBILI PESA UN CARICO FISCALE DI OLTRE 52 MILIARDI DI EURO. RISPETTO AL 2013, QUEST ANNO PAGHEREMO 2,6 MILIARDI IN PIU

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

Lavorare sul lavoro. La definizione del sé tra famiglia, lavoro e buone pratiche aziendali

PREZZI E FISCALITA' DI BENZINA E GASOLIO AUTO IN EUROPA elaborazioni su dati Commissione UE rilevati in data 4 NOVEMBRE 2013

Erasmus + ASPETTI FINANZIARI

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

ALLEGATI GRAFICI E TABELLARI

Lezione Introduzione

prezzi industriali Di Mauro Novelli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue

CORSO DI MACROECONOMIA

Un Paese fra declino e ineguaglianze ( )

IL LAVORO SULLA SALUTE ALL OCSE

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

LE INFORMAZIONI STATISTICHE SUI GIOVANI E LA SCUOLA PRODOTTE DA ISTAT ED EUROSTAT

ERASMUS PLUS. KA1 School education staff mobility/ Adult education staff mobility

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Tabella 1 - Spesa per i servizi per il lavoro pubblici in Europa ( LMP Category 1 ) Milioni di euro. Anni

Sistemi di pagamento per consumatori consapevoli

LA NOSTRA SPESA PENSIONISTICA E 4 VOLTE SUPERIORE A QUELLA SCOLASTICA

dati e statistiche sulla sicurezza stradale in italia

Fondi strutturali: leva per uscire dalla crisi

Prima verifica del sistema europeo di emission trading (EU-ETS)

Donne e mercato del lavoro in Italia: tra la grande crisi e ritardi strutturali

Un unico programma UE per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( )

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

"SMS senza frontiere": la Commissione intende porre fine ai prezzi esorbitanti del roaming per gli SMS all'estero

IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA.

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

Piemonte in focus. Piemonte in focus 06/2009

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Il ruolo dell efficienza energetica nel conseguimento degli obiettivi italiani al Massimo Gallanti

Tasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl e Caf Cisl sulle dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati

TROPPE TASSE SULLE IMPRESE IN ITALIA

Occupazione femminile e maternità. Alessandra Casarico Università Bocconi

EUROPEAN DIGITAL LANDSCAPE 2014

Un confronto internazionale sui dati dell imprenditoria femminile

MOBILITA INDIVIDUALE DEL PERSONALE PER FORMAZIONE VADEMECUM PROGRAMMA ERASMUS + AZIONE CHIAVE 1 (KA1) - ISTRUZIONE SUPERIORE

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1

Onere fiscale elevato in Svizzera

Executive Summary Rapporto 2013/2014

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3

Nuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

sistemapiemonte Piemonte in Focus - giugno 2009 sistemapiemonte.it

Come funziona il Patto di

TARIFFE PUBBLICHE: IN ITALIA RINCARI TRA I PIU ELEVATI D EUROPA

Il trend degli stipendi degli insegnanti della scuola statale dal 1995 ad oggi

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA

DOSSIER PER LA STAMPA

Sistema paese e sicurezza economica. Maurizio Franzini Sapienza, Università di Roma

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere

IL FUTURO DELLA RETE LA DOMANDA DI INTERNET LE RETI E LE INIZIATIVE PUBBLICHE PER LA BANDA LARGA KEY FIGURES. Roma, 20 aprile 2010

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Digital Payment Summit. Roma, 12 Giugno 2014

COMUNICATO STAMPA. La seconda distorsione era relativa alle c.d. imprese familiari.

Che cosa sta accadendo?

Dexia Crediop SpA. Italian Subsovereign Debt and Debt Management Perspectives. FABIO VITTORINI Responsabile delle Politiche Commerciali

UNIONE EUROPEA Tredicesimo incremento consecutivo del mercato auto a settembre: +6,1%

JEREMIE HOLDING FUND FESR SICILIA

Approfondimento su Schengen

Il mercato tedesco del vino

16/01/2012. Roma, 12 Gennaio 2012

Giovani che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione (NEETs) in provincia di Bergamo e in Europa.

Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i trend e le proposte per la crescita

MUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

Giovani che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione (NEETs) in provincia di Bergamo e in Europa.

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni

Rapporto sulle entrate Giugno 2013

IL RAPPORTO ISTAT UN ITALIA ALLO STREMO

Presentazione del Progetto Emissions Trading ed Enti Locali. Il protocollo di Kyoto e l Emissions Trading

News per i Clienti dello studio

La congiuntura. internazionale

Il sintomatico caso degli stage alla Commissione europea e della massiccia presenza di candidature italiane

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE

Avv. Franco Toffoletto. La disciplina delle mansioni. Optime - Grand Hotel et de Milan. 1 luglio 2015

L ITALIA VISTA DALL EUROPA Verso i traguardi di Lisbona: i risultati dell Italia 4a edizione - Marzo 2007

I redditi dichiarati dai contribuenti bolognesi

La situazione delle fonti rinnovabili in Italia e in Europa

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Entrate Tributarie Internazionali

Ingresso nella fase europea. Paola Giancane, Lawyer, EPO Filippo Santi, European and Italian Patent Attorney, Barzanò & Zanardo

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

La denuncia è sollevata dal segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi:

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Misure globali della progressività, dell incidenza e della redistribuzione dell imposta Irpef a.i

Transcript:

PRESSIONE FISCALE ED ECONOMIA SOMMERSA di Tommaso Di Nardo Sommario: 1. La pressione fiscale in Italia dal 1980 al 2014. 2. Pressione tributaria diretta e indiretta. 3. La pressione fiscale in Europa. 4. Il totale Tax Rate in Europa. 5. L economia sommersa in Italia e in Europa. 1. La pressione fiscale in Italia dal 1980 al 2014 Come è noto, la pressione fiscale italiana è cresciuta negli anni al crescere della spesa pubblica, del deficit di bilancio e del debito pubblico. La crescita maggiore della pressione fiscale si è avuta dal 1981 al 1993 quando raggiunse il livello del 42,9% del Pil. Il biennio 1992-1993 corrisponde al picco massimo della spesa pubblica in rapporto al Pil che raggiunse il 55,6%. Dopo un lungo periodo di rientro sia della spesa pubblica che della pressione fiscale, con la prima che raggiunse il minimo nel 2002 a 46,8% e la seconda nel 2005 a 39,1%, con la crisi economica e finanziaria internazionale scoppiata nel 2007, la pressione fiscale riprende a salire fino a raggiungere nel 2012 il 43,5%, suo massimo storico, per poi stabilizzarsi a 43,4% nel biennio 2013-2014. 46,0% La pressione fiscale in Italia dal 1980 al 2014 44,0% 42,0% 40,0% 38,0% 36,0% 34,0% 32,0% 30,0% 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 1 8

Nel corso del tempo, però, la pressione fiscale ha mutato composizione e struttura. In particolare, si è verificato un lento e progressivo riequilibrio tra l imposizione indiretta e quella diretta 2. Pressione tributaria diretta e indiretta Il divario tra imposizione diretta e indiretta si è chiuso nel 1998 in seguito all introduzione dell Irap tra le imposte indirette. Nei nove anni successivi, il divario si è ribaltato con la pressione fiscale indiretta sistematicamente al di sopra di quella diretta. Con la crisi economica e finanziaria, però, il gettito delle imposte indirette è calato prima e in misura maggiore rispetto a quello delle imposte sul reddito finché non è intervenuta la manovra finanziaria del 2011 che ha innalzato l aliquota ordinaria dell Iva consentendo così all imposizione indiretta di sopravanzare di nuovo quella diretta. Da ultimo, l acuirsi della crisi economica nel 2013 con il Pil a -2,5% ha provocato un ulteriore abbassamento del gettito delle imposte indirette che ha consentito a quelle dirette di superarle di nuovo. È un circolo vizioso, poiché più si aumentano le aliquote Iva e più si alimenta la crisi che, a sua volta, riducendo i consumi genera un calo di gettito. Pressione fiscale diretta e indiretta 17,0% 16,0% 15,0% 14,0% 13,0% 12,0% 11,0% 10,0% 9,0% 8,0% 7,0% 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 diretta indiretta 2 8

Tab. 1 Pressione Tributaria diretta e indiretta. Anni 1980-2015 Anni Pressione Tributaria Pressione Tributaria Diretta Indiretta Diff. 1980 9,3% 8,2% -1,1% 1981 10,1% 7,7% -2,3% 1982 11,4% 8,4% -2,9% 1983 11,9% 9,0% -2,8% 1984 12,0% 9,1% -2,9% 1985 12,2% 8,8% -3,4% 1986 12,3% 8,9% -3,5% 1987 12,5% 9,2% -3,2% 1988 12,9% 9,9% -3,0% 1989 13,5% 10,0% -3,5% 1990 13,8% 10,4% -3,5% 1991 14,0% 10,8% -3,2% 1992 14,3% 11,0% -3,3% 1993 15,7% 11,7% -4,0% 1994 14,6% 11,5% -3,1% 1995 13,9% 11,7% -2,2% 1996 14,5% 11,6% -2,9% 1997 15,2% 12,0% -3,2% 1998 13,7% 14,8% 1,1% 1999 14,3% 14,6% 0,2% 2000 13,8% 14,4% 0,6% 2001 14,1% 14,1% 0,0% 2002 13,4% 14,1% 0,7% 2003 12,8% 13,7% 0,9% 2004 12,8% 13,7% 1,0% 2005 12,8% 13,9% 1,1% 2006 13,8% 14,5% 0,8% 2007 14,5% 14,4% -0,1% 2008 14,7% 13,6% -1,1% 2009 14,1% 13,4% -0,7% 2010 14,1% 13,9% -0,2% 2011 13,8% 14,1% 0,3% 2012 14,8% 15,2% 0,4% 2013 15,0% 14,8% -0,1% 2014 14,7% 15,3% 0,6% Fonte: Elaborazione FNC su dati Istat 3. La pressione fiscale in Europa Negli ultimi 10 anni, la pressione fiscale così come calcolata da Eurostat in Italia è salita di 4,8 punti di Pil, l aumento maggiore dopo la Grecia. Nel 2014, nell UE-28, l Italia è al settimo posto dopo Danimarca, Francia, Belgio, Svezia, Finlandia e Austria. Nello stesso periodo la pressione fiscale della Germania è rimasta invariata al 39,3%. 3 8

Tabella 2 La pressione fiscale nell UE-28 UE-28 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Var. Belgium 44,6 44,3 44,4 44 43,8 44,2 43,7 43,8 44,5 45,6 46,2 46,2 +1,6 Bulgaria 30,2 31,5 30,6 29,9 31,5 30,7 27,7 26,6 25,7 26,7 28 27,9-2,3 Czech Republic 34 34,4 34 33,7 34,3 32,9 32,0 32,3 33,4 34,0 34,7 34,0 0 Denmark 47 47,7 49,2 47,5 47,4 45,8 46,3 46,4 46,3 47,4 48,5 51,4 +4,4 Germany 39,3 38,3 38,2 38,5 38,5 38,8 39,3 37,9 38,4 39 39,3 39,3 0 Estonia 31,1 31,1 29,8 30,5 31,2 31,4 34,9 33,2 32,1 32,2 32,0 33,0 +1,9 Ireland 30 30,9 31 32,5 31,8 30,2 29 28,7 28,4 29,1 30,1 30,7 +0,7 Greece 32,3 33,3 33,5 32,6 33,9 35,7 37,5 37,5 38,2 +5,9 Spain 33,9 34,7 35,6 36,5 36,8 32,8 30,8 32,3 32,2 33,0 33,2 33,5-0,4 France 43,4 43,5 43,9 44,5 44,0 44,0 43,7 43,8 45,0 46,2 47,0 47,4 +4,0 Croatia 37,1 36,5 36,2 36,8 37 36,7 36,3 36,1 35,3 35,9 36,5 36,4-0,7 Italy 38,6 38,7 38,9 40,2 41,5 41,3 41 41,3 41,1 43,4 43,2 43,4 +4,8 Cyprus 29,3 29,5 31,3 32,7 36,7 35,4 32,4 32,6 32,5 31,8 31,6 34,1 +4,8 Latvia 27,6 27,4 27,8 28,7 28,2 27,9 27,3 27,5 27,6 28,2 28 28,4 +0,8 Lithuania 29,1 29,1 30,0 29,9 30,4 30,3 28,4 27,2 27 27,1 27,9-1,2 Luxembourg 38,9 37,8 38,9 37,1 38,0 38,0 40,0 39,0 38,6 39,3 40,1 40,5 +1,6 Hungary 37,5 37,1 36,8 36,7 39,5 39,6 39,1 37,6 36,8 38,5 38,4 38,5 +1,0 Malta 30,6 31,1 32,4 32,7 33,6 32,9 33,4 32,0 32,7 32,7 33,7 35,2 +4,6 Netherlands 35,4 35,6 35,8 36,7 36,2 36,5 35,4 36,1 35,8 36,2 37,0 37,8 +2,4 Austria 43,5 43,0 41,9 41,3 41,3 42,2 41,9 41,6 41,8 42,3 43,0 43,5 0 Poland 33,6 33,1 34,0 34,6 35,5 35,1 32,2 32,2 32,8 33,0 32,7 32,9-0,7 Portugal 34,2 33,2 34,1 34,6 34,9 34,9 33,3 33,6 35,4 34,3 37,0 37 +2,8 Romania 27,9 27,7 28,3 29,0 29,5 28,1 27,1 27,1 28,1 27,9 27,4 27,6-0,3 Slovenia 37,6 37,6 38,1 37,8 37,1 36,6 36,6 37,1 36,6 36,9 37 36,7-0,9 Slovakia 32,4 31,3 31 29,2 29 28,9 28,7 28 28,5 28,3 30,3 30,9-1,5 Finland 42,3 41,6 41,8 41,9 41,3 40,8 40,7 40,5 41,9 42,5 43,6 44 1,7 Sweden 46,1 46,3 47,2 46,6 45,6 44,6 44,9 44,9 44,1 44,3 44,6 44,4-1,7 United Kingdom 34,6 35,1 35,5 36,2 35,8 35,9 34,5 35,1 35,6 34,9 35 34,5-0,1 Fonte: Eurostat 4. Il Totale Tax Rate in Europa Secondo l ultimo aggiornamento del Total Tax Rate elaborato annualmente dalla banca Mondiale nell ambito del Doing Business, l Italia con il 65,4% è stata superata dalla Francia che ha raggiunto il 66,6%. La Spagna è, invece, più indietro con il 58,2%, mentre la Germania si ferma al 48,8% e il Regno Unito al 33,7%. Il cattivo ranking dell Italia (141 posto su 189 nell ambito del Paying Taxex) è dovuto essenzialmente al numero di pagamenti nell anno (15 rispetto alla media di 8/9 degli altri paesi riportati nella tabella sotto) e alle ore impiegate nell anno per adempiere agli obblighi fiscali (269 rispetto alle 218 della Germania o alle 110 del Regno Unito). 4 8

Tabella 3 Doing Business 2015, Payng Taxes Rank Indicatori France Germany Italy Spain United Kingdom Rank 95 68 141 76 16 Payments (number per year) 8.0 9.0 15.0 8.0 8.0 Time (hours per year) 137.0 218.0 269.0 167.0 110.0 Total tax rate (% profit) 66.6 48.8 65.4 58.2 33.7 Fonte: World Bank, Doing Business 2015, 29 ottobre 2014 5. L economia sommersa in Italia e in Europa Il tema della pressione fiscale è strettamente legato a quello dell economia sommersa per via delle relazioni presenti tra quest ultima e il calcolo del Pil che rappresenta il termine di base per il calcolo della pressione fiscale. Normalmente, quest ultima viene calcolata semplicemente rapportando tra di loro le entrate fiscali complessive (tributi e contributi previdenziali) con il Pil. Come è noto, il Pil, per il principio di esaustività delle stime della contabilità nazionale, comprende anche l economia sommersa, cioè quella parte di produzione e di reddito e quindi di Pil di un paese che viene tenuta nascosta al fisco per evitare di pagare tributi e contributi previdenziali. Dal 2000 al 2008, l Istat ha diffuso le stime dell economia sommersa già contabilizzata nel Pil e nel 2008 il sommerso già contabilizzato nel Pil secondo l Istat era in media il 16,2% del Pil. Tabella 4 Economia Sommersa in Italia. Anni 2000-2008. Ipotesi minima Ipotesi massima Media % Pil 2000 216.514 227.994 222.254 17,9% 2001 231.479 245.950 238.715 18,4% 2002 223.721 241.030 232.376 17,3% 2003 223.897 247.566 235.732 16,9% 2004 224.203 252.064 238.134 16,4% 2005 229.706 254.096 241.901 16,2% 2006 237.151 259.584 248.368 16,0% 2007 246.060 266.294 256.177 15,9% 2008 255.365 275.046 265.206 16,2% Fonte: Istat, La misura dell economia sommersa secondo le statistiche ufficiali. 13 luglio 2010 Ciò vuol dire che la pressione fiscale reale, ovvero la pressione fiscale calcolata mettendo al numeratore tutte le entrate fiscali e al denominatore il Pil al netto del sommerso era molto più alta di quella normale (o ufficiale o apparente come altrimenti detta). In particolare, nel 2008, secondo i dati Istat, la pressione fiscale reale sarebbe stata pari a 49,3% invece di 41,3% cioè 8 punti di Pil più alta. 5 8

Tabella 5 Pressione Fiscale Ufficiale e Pressione Fiscale Reale PF Ufficiale PF Reale Diff. 2000 40,0% 48,8% 8,7% 2001 40,1% 49,1% 9,0% 2002 39,7% 48,0% 8,3% 2003 40,0% 48,1% 8,1% 2004 39,3% 47,0% 7,7% 2005 39,1% 46,6% 7,6% 2006 40,2% 47,9% 7,7% 2007 41,5% 49,3% 7,8% 2008 41,3% 49,3% 8,0% Fonte: Elaborazione FNC su dati Istat Sulla base degli stessi parametri del 2008, da ricordare che l Istat non ha più diffuso stime del sommerso dopo quella relativa al 2008, nel 2014, la pressione fiscale reale sarebbe stata pari a 51,9% invece che 44,3% cioè 7,6 punti di Pil più alta. Senonché, nel 2014, l Istat, sulla base di una regolamentazione europea che ha coinvolto tutti i paesi dell Ue 1, ha rivisto le stime dell economia sommersa per uniformarsi ai nuovi standard internazionali includendo anche parte dell economia illegale, in particolare droga e prostituzione. Con riferimento al 2011, l Istat ha ricalcolato la stima del sommerso già contabilizzata nel Pil pari all 11,5% cioè 187 miliardi di euro a cui si aggiunge lo 0,9% di economia illegale 2. Tabella 6 L economia sommersa in Italia nel 2011 Indicatori 2011 Stima sommerso 187.649 % su Pil 11,5% PF Reale 46,9% Fonte: Elaborazione FNC su dati Istat Secondo le stime del prof. Schneider 3, il sommerso in Italia nel 2013 è pari al 21,1% del Pil. Ciò fa pensare all esistenza di una quota di Pil ovvero di produzione interna lorda che resta sommersa nonostante gli sforzi dell Istat di misurare il sommerso e contabilizzarlo 1 Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 549/2013 relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali dell Unione europea che stabilisce l insieme dei principi e delle metodologie da applicare nella costruzione dei conti e che definisce la transizione dal SEC 95 al SEC 2010 con effetto per tutti i paesi Ue da settembre 2014. 2 E importante sottolineare precisa l Istat che il passaggio al nuovo approccio di stima ( ), rendono l attuale qualificazione del peso dell economia non osservata [che comprende l economia sommersa] non confrontabile con quella pubblicata in passato. Questo aspetto precisa l Istat sarà approfondito in successivi documenti meteodologici. ISTAT, I nuovi conti nazionali in SEC 2010, Innovazioni e ricostruzione delle serie storiche (1995-2013). 6 ottobre 2014. 3 Le stime del prof. Schneider qui riportate sono state citate da European Commission, Tax reforms in EU Member States 2014 e Corte dei Conti, Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2014. 6 8

nel Pil secondo gli standard europei e internazionali 4. Rispetto all 11,5% di sommerso e allo 0,9% di economia illegale già contabilizzati nel Pil, vi sarebbe dunque un altro 8,7% di Pil sommerso non contabilizzato. Se, dunque, la pressione fiscale reale ovvero la pressione fiscale calcolata al netto del sommerso è molto più alta di quella che appare oggi, è vero anche che ricalcolando la pressione fiscale al lordo del sommerso stimato dal prof. Schneider e non (ancora) contabilizzato nel Pil, la pressione fiscale apparente sarebbe decisamente più bassa. Applicando i parametri di cui sopra ai conti del 2014, la pressione fiscale apparente verrebbe ricalcolata pari al 39,6%. Tabella 7 L economia sommersa in % del Pil nelle stime del prof. Schneider Paesi % Pil Austria 7,5 Belgium 16,4 Bulgaria 31,2 Cyprus 25,2 Czech Republic 15,5 Denmark 13 Estonia 27,6 Finland 13 France 9,9 Germany 13 Greece 23,6 Hungary 22,1 Ireland 12,2 Italy 21,1 Latvia 25,5 Lithuania 28 Luxembourg 8 Malta 24,3 Netherlands 9,1 Poland 23,8 Portugal 19 Romania 28,4 Slovenia 23,1 Spain 18,6 Slovakia 15 Sweden 13,9 United Kingdom 9,7 UE-27 18,4 Fonte: Friedrich Schneider, (2013), Size and Development of the Shadow Economy of 31 European and 5 other OECD countries from 2003-2013: A Further Decline, mimeo 7 8

Tabella 8 La pressione fiscale effettiva, ufficiale e reale. Anno 2014 Indicatori Valori Pil 1.616.254 Entrate Fiscali 702.245 (1)PF legale o apparente 43,4% Pil al netto del sommerso Istat 1.415.823 (2)PF Reale o Effettiva 49,6% Pil al lordo del sommerso stimato da Schneider e non (ancora) contabilizzato da Istat 1.756.868 (3)PF Collettiva 40,0% Fonte: Elaborazione FNC su dati Istat e Schneider (2013) La tabella 8 permette, dunque, di calcolare tre diverse misure della pressione fiscale. La prima è quella legale o apparente che viene calcolata ufficialmente dall Istat sulla base dei regolamenti europei e che considera al denominatore il Pil nominale calcolato secondo il SEC 2010 ovvero includendovi l economia sommersa e l economia illegale stimate nell ambito dei principi che regolano le stime dell economia non osservata. La seconda è la pressione fiscale reale o altrimenti detta effettiva che viene calcolata considerando al denominatore il Pil nominale al netto del sommerso già contabilizzato dall Istat nello stesso Pil. Si tratta di un indicatore che in pratica toglie dal denominatore quella parte di Pil che origina dall evasione fiscale e calcola la pressione fiscale al netto dell evasione e quindi la pressione fiscale realmente sopportata dai contribuenti. La terza misura della pressione fiscale, che convenzionalmente abbiamo chiamato collettiva viene calcolata aggiungendo al denominatore la quota di sommerso stimata dal prof. Schneider e non contabilizzata nel Pil. Così facendo misuriamo il sacrificio fiscale complessivamente sopportato dalla collettività comprendendo nel calcolo tutto il Pil prodotto nel Paese e senza scorporarvi l evasione fiscale. Si tratta di una misura puramente teorica che qui viene calcolata solo a fini dimostrativi e nell ipotesi che le stime di Schneider siano supportate da dati reali. Infatti, questo dato permette di evidenziare l enorme divario tutto italiano tra il Total Tax Rate (che ricordiamo è la pressione fiscale complessiva sui profitti delle società commerciali), oggi al 65,4%, e la pressione fiscale collettiva al 40%. 8 8