Cresce l interesse per la moratoria



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Registrazione presso il Tribunale di Torino n 5992 del 20.09.06 - Poste Italiane s.p.a Sped. in Abbonam. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB TO 5/2009 ANNO IV NUMERO 5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2009 Union Cresce l interesse per la moratoria Oltre 200 associate hanno già aderito Tra banche e imprese il dialogo continua Operatori a confronto nella sede di Unionfidi Per il sostegno al lavoro ecco Union.Etica Banca Etica partner di Unionfidi UNIONFIDI idi.com

UNIONFIDI Direttore responsabile Marco Ferrando Redazione Massimo Audisio Laura Cassera Silvia Maria Ramasso Andrea Zaghi Grafica e stampa AGIT Subalpina - Beinasco (TO) 3 4 Sommario ANNO IV NUMERO 5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2009 Lettera del Direttore Banche e imprese a confronto Dibattito a tutto campo nella sede di Unionfidi Editore NEOS EDIZIONI Via Genova, 57, Rivoli (TO) Tel. 011 9576450 Fax 011 9576449 E-mail: info@neosedizioni.it http: www.neosedizioni.it 5 L Europa vede la fine del tunnel Congiuntura: l Ue ha rivisto al rialzo le previsioni per l Italia 6 La moratoria accende l interesse delle Pmi Oltre 200 le associate che hanno dato la propria adesione 7 Al via Union.Etica Creata da Unionfidi e Banca Etica, gestirà 3,6 milioni di risorse comunitarie, nazionali e regionali Registrazione presso il Tribunale di Torino n 5992 del 20.09.06 Poste Italiane s.p.a Sped. in Abbonam. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB TO 5/2009

Lettera del Direttore Caro Associato, questo difficile 2009 sta volgendo al termine, con indicazioni e previsioni incerte sul 2010: il peggio è passato? Ci sono ancora altre bolle che possano scoppiare? Lasciamo al tempo le risposte a queste domande, e piuttosto cerchiamo di vedere cosa abbiamo fatto, come Unionfidi, nell anno, per aiutare i nostri Soci ad accedere al credito. Fino a questo momento, siamo alla prima decade di Novembre, abbiamo rilasciato garanzie per circa 280 milioni di euro, rendendo possibile nuova finanza, o rinnovi di fidi già in essere, per un importo circa doppio, pari quindi a 560 milioni di euro. Stiamo inoltre lavorando molto anche sulla cosiddetta moratoria dei crediti, in base all Avviso Comune dell Agosto scorso, prorogando la validità delle nostre garanzie, e rendendo così possibile il buon fine dell operazione. Accanto a queste attività, squisitamente operative, stiamo mettendo a punto la domanda a Banca d Italia di iscrizione all elenco speciale degli Intermediari Finanziari, cui siamo tenuti in base alla vigente normativa. In queste pagine più volte in passato abbiamo detto che tale traguardo era possibile solo con il rispetto di specifici parametri e requisiti, organizzativi e patrimoniali: in merito a questi ultimi, ed al loro pieno raggiungimento, è doveroso ringraziare tutti i soggetti che hanno direttamente contribuito a questo. Mi riferisco ai nostri Soci che, seppur nella difficoltà del momento, hanno risposto massicciamente all iniziativa di patrimonializzazione, in base al loro grado di fruizione delle nostre garanzie. Mi riferisco, altresì, alla Regione Piemonte che, con grande sensibilità ed individuando nel sistema Confidi un valido strumento per aiutare, in modo capillare, le PMI del Territorio, ha destinato dei fondi per il loro rafforzamento patrimoniale, dei quali ha beneficiato anche Unionfidi. Ad entrambi, Soci e Regione, come ad altri soggetti che ci hanno sostenuto, possiamo confermare il nostro impegno nel tradurre, moltiplicandolo, l aiuto ricevuto in concreto ulteriore supporto per le PMI nostre socie. Questo impegno, unitamente all augurio che in ogni caso nel 2010 si verifichi l attesa inversione di tendenza del contesto economico, riaccendendo, a livello generale, fiducia e nuova voglia di fare. di Giorgio Guarena Finora rilasciate garanzie per 280 milioni che hanno consentito finanziamenti per 560 milioni

Congiuntura 4 Come vanno i rapporti tra banche e imprese Dibattito a tutto campo nel forum organizzato in Unionfidi Una valutazione complessiva dei rapporti fra PMI e sistema del credito. E stato questo il traguardo raggiunto dalla giornata organizzata nei giorni scorsi presso Unionfidi. Attorno al tavolo, autorevoli rappresentanti del mondo bancario e dell associazionismo d impresa piemontese; all esame gli aspetti generali e particolari di uno dei nodi da risolvere per far crescere l economia. Unionfidi ha spiegato Giorgio Guarena, Direttore Generale di Unionfidi Piemonte - con le banche, ha negli ultimi anni collaborato per la creazione di prodotti strutturati: la prassi più diffusa prevede che l istituto di credito stanzi un plafond e con noi ne definisca la finalità del finanziamento e le sue modalità; successivamente sono individuati, in modo trasparente per i nostri soci, il pricing di questi prodotti sia in termini di spread riconosciuto alla banca, sia in termini di commissioni riconosciute al confidi in funzione delle classi di rating. Sulla attuale situazione degli istituti di credito, Guarena ha aggiunto: Riscontriamo anche noi dei tempi un po più lunghi di delibera da parte delle banche, dovuti a valutazioni ancora più attente e approfondite. Non credo che il rapporto banche-confidi abbia subito delle variazioni ha poi sottolineato Massimiliano Truda, Responsabile mercati e prodotti di Unionfidi Piemonte -; piuttosto, si è arricchito di elementi di natura squisitamente qualitativa: il confidi è sempre stato per sua natura un facilitatore, ossia uno strumento in grado di tradurre le esigenze bancarie e quelle delle imprese che normalmente fanno fatica a interloquire. Oggi a tale funzione si affianca l affidabilità di una garanzia forte per il sistema bancario. Ma come è visto dai rappresentanti d impresa il rapporto PMI-Banche? Giancarlo Somà, dell Ufficio economico dell Unione Industriale di Torino, ha sottolineato che l Unione Industriale di Torino ha da sempre trattato questo tema in una logica di rapporto non conflittuale, cercando di utilizzare linguaggi comuni, pur sapendo che le imprese ragionano in un certo modo, le banche in un altro. Nella primavera del 2010, i dati quantitativi dei Bilanci 2009 elaborati tramite il modello Basilea 2 evidenzieranno inevitabilmente rating peggiori di quelli di oggi, che se interpretati in maniera troppo rigida porteranno a conseguenze dirette sulla concessione del credito. Massimo Gibin, Responsabile dell ufficio credito e finanza dell Api di Torino, ha invece spiegato che se pensiamo di uscire da questa crisi utilizzando le regole ordinarie che avevamo prima, difficilmente ne verremo fuori senza conseguenze. È necessario costruire nuovi strumenti o utilizzare al meglio quelli che già abbiamo modificando le logiche di valutazione. Il sistema bancario, dei confidi e il Pubblico, non sono stati così pronti a recepire il cambiamento del mercato delle imprese e quindi la conflittualità tra banca e impresa è in un certo senso aumentata. Tre le voci degli istituti di credito coinvolti nella tavola rotonda. Antonio Balzo (Direttore Territoriale Corporate di Banca Monte dei Paschi di Siena), ha spiegato che in un ciclo negativo come quello attuale, Basilea 2 ha evidenziato alcune criticità di impianto essendo lo stesso accordo pro-ciclico. Per questa ragione, il nostro Istituto affianca alla valutazione delle aziende non solo quella quantitativa (bilancistica), ma sempre di più segue a pag. 5

L Europa accende la voglia di ripresa 5 Congiuntura Le previsioni d autunno della Commissione europea, diffuse a inizio novembre, hanno portato un po di luce sull economia italiana. Dopo anni di correzioni al ribasso, Bruxelles ha infatti migliorato le proprie stime sull andamento del Pil italiano nel 2010: il prodotto interno lordo calerà del 4,7% quest anno (dato confermato), ma salirà dello 0,7% il prossimo, in linea con la media europea, per arrivare a +1,4% nel 2011, contro un +1,5% dell Eurozona e un +1,6% dell Unione europea. I prossimi due anni saranno caratterizzati da una ripresa graduale, sostanzialmente guidata dai consumi privati e dalle esportazioni. Secondo la Commissione europea, il basso grado di indebitamento delle famiglie, la relativa solidità del sistema finanziario, l assenza di una bolla speculativa immobiliare minimizzeranno gli effetti negativi sulla ricchezza della crisi finanziaria globale. Il clima generalmente più improntato all ottimismo spingerà le famiglie a ridurre il risparmio cautelativo tipico del periodo di crisi, e il potere d acquisto riprenderà dopo le perdite del 2008 grazie a una moderata inflazione anticipata per il periodo 2009-2011. Buone notizie, per lo meno se confrontate con il resto d Europa, per il mercato del lavoro (disoccupazione al 7,8% per il 2009, all 8,7% per il 2010 e il 2011, contro una media di Eurolandia del 9,5% per quest anno e al 10,5% per il 2010) e per il deficit pubblico, secondo Bruxelles il punto debole dell economia italiana resta il debito pubblico: a fine anno si prevede che tocchi la soglia del 114,6%, per poi arrivare al 116,7% nel 2010 e al 117,8% l anno successivo. Bruxelles rivede al rialzo le previsioni per il 2010: l Italia tornerà a crescere dello 0,7% segue da pag. 4 quella qualitativa e quindi in un ottica maggiormente prospettica e di posizionamento di mercato. Mentre Giancarlo Poletto (Responsabile della Direzione Grandi Clienti di Banca del Piemonte), circa la politica creditizia nei confronti del sistema imprese, ha spiegato: Fare cattivo credito non serve né alla banca né al sistema economico. Credo che un attenta selezione del credito vada fatta sia nei momenti positivi sia, ovviamente, in quelli negativi. Mentre sulla questione degli spread e tassi troppo elevati, ha aggiunto: Se consideriamo il livello dei tassi in assoluto, non condivido questa affermazione. Se vogliamo esprimere questo concetto in termini di spread direi che potrebbe essere vero. Ma lo spread che la banca applica è una somma di molti elementi, fra i quali il costo della raccolta e il costo del rischio di credito hanno avuto, come noto, un notevole incremento. Questa crisi ha però detto Lucio Izzi (Responsabile Area Torino di Unicredit Corporate Banking) - sta coprendo alcuni dei problemi con cui gli imprenditori italiani avrebbero dovuto già confrontarsi prima di arrivare a questo punto. Anche per questo motivo, per assistere le imprese e dialogare meglio con loro, Unicredit ha costruito un modello specializzato che prevede che il direttore di filiale sia concretamente responsabile dello sviluppo del suo territorio e abbia piena autonomia di delibera, nei limiti delle ampie deleghe rilasciate, per i clienti della Filiale. All incontro in Unionfidi era anche presente la Regione Piemonte con Giuseppe Benedetto (Direttore Attività Produttive), che sui fondi di riassicurazione ha indicato come i dati fino a questo momento, sono positivi, anche se esiste una discrasia fra il comportamento bancario e quello dei confidi nell applicazione del fondo di riassicurazione stesso. Mentre Lucia Barberis (Dirigente settore promozione, sviluppo e disciplina dell artigianato, nell ambito della direzione Attività produttive), ha aggiunto che per il rafforzamento dei confidi, la Regione è intervenuta con risorse fresche e con la novazione dei contratti che regolavano l utilizzo di risorse già conferite: l operazione ha impiegato oltre 76 milioni di euro, di cui 22 sono nuovi stanziamenti. Il forum è stato organizzato in collaborazione con AICIB, un network italiano di relazioni bancarie e finanziarie ad alto livello che opera in un contesto dinamico, autorevole e ricco di sollecitazioni culturali. AICB nasce nel 2005, con l obiettivo di contribuire, anche con l apporto delle competenze accademiche e consulenziali, a disegnare nuovi modelli di relazione tra le imprese ed il sistema degli intermediari finanziari. AICIB Via Montevideo, 19 Milano Web - www.aicib.it

Prodotti 6 Otre 200 adesioni per la moratoria Unionfidi a disposizione per prolungare le garanzie E positiva la risposta che le imprese associate ad Unionfidi stanno dando alla possibilità di moratoria sui mutui bancari. Al 20 ottobre scorso, infatti, erano già 202 i soci che avevano fatto richiesta di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo sulla base dell Avviso comune firmato il 3 agosto scorso da Governo, Associazioni di categoria e ABI. L iniziativa ha rappresentato la messa in campo di un ulteriore strumento a disposizione delle Piccole e Medie Imprese per cercare di far fronte agli effetti della crisi che continuano a farsi sentire. Il dato dell adesione da parte delle aziende Unionfidi, quindi, è importante, e cresce se si guarda alle posizioni (che passano da 202 a 251), perché alcune imprese hanno fatto richiesta per più garanzie in essere. I Confidi, ancorché non firmatari della citata intesa dell Agosto scorso, sono infatti parte attiva per il buon fine della moratoria, dovendo procedere al posponimento della scadenza della loro garanzia, in linea con l operato della Banca finanziatrice. Tornando ai nostri Soci, il numero dei quali ha aderito alla moratoria, siamo certi, non potrà che aumentare, in base sia al numero delle nuove richieste che via via ci pervengono, sia al fatto che il provvedimento non prevede una scadenza per la sua attivazione. Per questo sono previsti specifici requisiti (come il carattere non strutturale delle difficoltà) e il fatto di avere posizioni in bonis al 30 settembre del 2008. Tecnicamente, poi, la sospensione della quota capitale delle rate determina la traslazione del piano di ammortamento per un periodo analogo, mentre gli interessi sono corrisposti alle scadenze originarie. E chiaro che per questo tipo di operazione, la presenza e l assistenza di Unionfidi continuerà per tutti i soci, che ne hanno i requisiti, con la concessione di proroghe alle proprie garanzie. (così come richiesto dallo stesso Avviso comune ). Unionfidi, dal canto suo, può contare sul parallelo intervento degli eventuali controgaranti, Fondo Centrale e FEI, che pospongono la scadenza della loro copertura.

7 Servizi Al via Union.Etica Unionfidi, in partnership con Banca Popolare Etica, si è aggiudicata la gara di selezione per la creazione dell Organismo Intermedio per la gestione della Sovvenzione Globale prevista dal Programma Operativo FSE della Regione Piemonte e relativa al periodo di programmazione 2007/2013 (Linea di intervento III.8 Competitività regionale e occupazione). L Organismo Intermedio avrà lo status di ATS (associazione temporanea di scopo) e assumerà la denominazione Union.Etica : questo in una logica di continuità con la precedente esperienza da Unionfidi e Banca Etica maturata nella gestione della Sovvenzione Globale Piccoli sussidi relativa al periodo di programmazione 2000-2006. Union.Etica, in quanto Organismo Intermedio, di cui Unionfidi sarà capofila, gestirà risorse comunitarie, nazionali e regionali per complessivi 3,6 milioni destinati a sostenere l attuazione di iniziative di integrazione lavorativa di soggetti particolarmente svantaggiati. con il supporto di interventi di microcredito accompagnati da un fondo di garanzia appositamente costituito. Le risorse saranno impegnate attraverso la pubblicazione di specifici bandi la cui pubblicazione avverrà presumibilmente nei primi mesi del 2010. Union.Etica c/o Unionfidi S.C. Via Nizza 266/56 10126 Torino Creata da Unionfidi e Banca Etica, gestirà 3,6 milioni di risorse comunitarie, nazionali e regionali Per maggiori informazioni, contattare la Sig.ra Marzena Baltaza Numero Verde 800-122.709 Fax 011-2272455 Web www.unionetica.com - info@unionetica.com Nello specifico, l operatività si articolerà in quattro azioni. La prima, volta al rafforzamento dell impresa sociale attraverso la promozione di più ampie forme di collaborazione tra cooperative e/o imprese sociali; la seconda sarà incentrata sulla promozione dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; la terza riguarderà la crescita della responsabilità sociale delle Cooperative e delle Imprese Sociali; la quarta azione sarà finalizzata alla creazione d impresa

UNIONFIDI Alessandria Via Lombroso 6 Tel. 0131-68.864 Fax 0131-31.40.17 Asti Piazza Medici 4 Tel. 0141-43.69.65 Fax 0141-59.46.44 Biella Via Bertodano 11 Tel. 015-35.51.39 Fax 015-24.31.510 Bra Via Adolfo Sarti 5 Tel. 0172-43.98.92 Fax 0172-43.04.72 Brescia Piazzale Garibaldi 5 Tel. 030-83.60.96 Fax 030-37.51.065 Casale M.to Via G. Mameli 10 Tel. 0142-44.43.18/319 Fax 0142-44.43.67 Cuneo Via Bersezio 4 Tel. 0171-69.33.69 Fax 0171-60.04.34 Genova Via Fieschi 10/3 Tel. 010-86.86.064 Fax 010-86.85.927 Ivrea Corso Nigra 2 Tel. 0125-42.47.48 Fax 0125-42.43.89 Matera Via XX Settembre 3 Tel. 0835-33.26.39 Fax 0835-24.01.10 Novara Via Solferino 2/c Tel. 0321-33.16.52 Fax 0321-39.06.77 Potenza Via Di Giura 1 Tel. 0971-44.36.24 Fax 0971-65.01.25 Rho Via San Martino 3 Tel. 02.36541362 Fax 02.36541500 Verbania Via Sironi 5 Tel. 0323-40.24.46 Fax 0323-58.16.04 UNIONFIDI S.C. Sede Centrale: Via Nizza 262/56 10126 Torino Tel. 011-22.72.411 Fax 011-22.72.455 info@unionfidi.com www.unionfidi.com