AZIONE 2 MIGLIORAMENTO DELL IMPATTO AMBIENTALE DELL OLIVICOLTURA MISURA 2.C - Dimostrazione pratica di tecniche alternative all impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca delle olive, nonché progetti di osservazione dell'andamento stagionale dell infestazione. Stazione Cerignola Stazione Manfredonia
Stazione Torremaggiore Stazione Cerignola PREVISIONI**
Stazione Manfredonia Stazione Torremaggiore * fonte: HORTA.NET rete agrometeorologica nazionale ** fonte: 3B METEO La rete di monitoraggio relativa alla rilevazione di adulti ed infestazione attiva (uova + larve) da parte dei tecnici è stata attivata. La prossima settimana sarà avviata la comunicazione settimanale riguardate le rilevazioni percentuali effettuate nei campi spia. Al momento la presenza di mosca risulta timidamente presente, quindi si consiglia di monitorare costantemente gli uliveti ed attivare strategie di lotta preventiva (adulticida o repellenti) al fine di minimizzare il potenziale attacco sulle piccole drupe
In questo comunicato, si rende noto l andamento termo-pluviometrico, rilevato e previsionale, al fine di agevolare le scelte agronomiche di difesa. MOSCA DELL OLIVO CONOSCIAMO IL PATOGENO: La mosca dell olivo (Bactrocera oleae) è un insetto particolarmente dannoso per l olivo: appartiene all ordine dei Ditteri e ha dimensioni di 4-5 mm; Le femmine di Bactrocera oleae presentano un evidente ovopositore posto nella parte terminale dell addome, attraverso il quale inseriscono le uova al di sotto della cuticola della drupa di oliva. L uovo è allungato di colore bianco chiaro e lungo circa 0,7 mm. Il danno è causato dalle larve di questa specie, che nutrendosi della polpa delle olive causano una degenerazione interna del frutto attaccato. Si ha un danno quantitativo in quanto la larva si nutre di una grossa parte della polpa della drupa, sottraendo così significative porzioni di frutto alla produzione di olio con conseguente diminuzione di resa. Inoltre i frutti pesantemente attaccati sono soggetti a cascola precoce con perdita totale delle olive cadute a terra precocemente. Sotto l aspetto qualitativo, invece, si deve considerare che l azione di nutrizione delle larve aumenta l attività di fermentazione della polpa con conseguente aumento di valori di acidità e numero dei perossidi dell olio da esse estratto, determinandone un minore indice di conservabilità. Non solo ma le olive attaccate presentano un maggior grado di vulnerabilità a marciumi e muffe in quanto queste hanno maggior possibilità di entrare nel frutto tramite i fori di sfarfallamento delle larve di Bactrocera oleae La Bactrocera oleae svolge dalle 3 alle 5 generazioni l anno negli oliveti posti in posizioni climatiche miti e non oltre 3 generazioni l anno nelle zone più interne e montane della penisola italiana. La larva generalmente sverna nel suolo come pupa e più raramente sulle olive non raccolte rimaste sugli alberi. Dopo l accoppiamento ogni femmina depone un singolo uovo per frutto. 2^ 3^ 1^ Il ciclo di vita di questo insetto comprende lo stadio di uovo, tre stati larvali (chiamati rispettivamente larva 1, 2 e 3 età), pupa e adulto. La deposizione non inizia prima che sia avvenuto lo stadio di indurimento del nocciolo nelle drupe, periodo che avviene grosso modo nel mese di luglio Una volta deposto l uovo dopo circa 2-6 giorni fuoriesce la larva che inizia la sua azione di nutrizione a carico dei frutti. In circa 10 giorni si completano gli stati larvali di questo insetto, mentre la durata dello stadio di pupa dura circa 9-11 giorni. Ad ogni modo la durata di questi cicli è fortemente influenzata dalla temperatura. Sfarfallato l adulto dalla pupa, questi daranno vita alle successive generazioni.
MOSCA DELL OLIVO CICLO, SVILUPPO ED EPOCHE DI LOTTA: Curva di volo degli adulti Installazione trappole cattura massale (lotta adulticida) Monitoraggio adulti e campionamento olive interventi con repellenti per l ovideposizione e/o lotta larvicida SU STADI LARVALI DI PRIMA ETA!!
Soglie di intervento: Olive da olio: 10% di attacco rilevato (di infestazione attiva: sommatoria di uova + larve) Olive da mensa: quando si nota la presenza delle prime punture. Anche una sola puntura può determinare la deformazione della drupa MISURE AGRONOMICHE PREVENTIVE Attivare i MONITORAGGI di adulti con trappole cromotropiche INDAGINE dell infestazione attiva sulle drupe CONSIGLIO FITOPATOLOGICO: con un'incidenza di infestazione attiva SOTTO il 10 % Lotta preventiva adulticida ECOTRAP: Esche proteiche e sistemi attract and kill CAOLINO: polvere minerale silicato delle argille con azione deterrente dell ovideposizione BEAUVERIA BASSIANA: fungo endofita che agisce come parassita CONSIGLIO FITOPATOLOGICO: con un'incidenza di infestazione attiva SUPERIORE al 10% Lotta curativa larvicida Dimetoato Fosmet Acetamiprid Spinosad Max 2 interventi l anno Max 2 interventi l anno (si consiglia di acidificare l acqua) Max 2 interventi l anno Solo formulato con specifica esca pronta all uso non ammesso in agricoltura biologica non ammesso in agricoltura biologica non ammesso in agricoltura biologica ammesso in agricoltura biologica fonte: NORME ECO SOSTENIBILI PER LA DIFESA FITOSANITARIA aggiornamento 2019 Leggere attentamente le etichette e le schede tecniche dei prodotti utilizzati!
ATTENZIONE: Imidacloprid REVOCATO Chlorpirifos etile Da diversi anni la presenza sempre più massiccia di residui dell insetticida Chlorpirifos etile negli oli di oliva pugliesi sta producendo non pochi problemi, non solo legati alla genuinità e sicurezza alimentare ma anche per i danni economici che le aziende subiscono nei mercati nazionali ed internazionali. La problematica, infatti, persiste nonostante dal 12/06/2012 il fosforganico Chlorpirifos sia stato revocato per l utilizzo sugli oliveti (decisione del Ministero della Salute) in quanto molecola attiva fortemente liposolubile che residua per lungo tempo negli oli di oliva. Le norme restrittive spesso determinano il blocco degli oli in dogana o la restituzione al mittente, oltre ad una serie di severi controlli da parte degli enti proposti che causano diseconomie pesanti alle aziende. Al fine di evitare questa seria criticità, si fa appello a tutti gli agricoltori affinché possano prevenire i fenomeni di contaminazione negli oli e rispettino una serie di adempimenti necessari per contrastare il fenomeno: evitare l impiego del Chlorpirifos etile negli oliveti; limitare l effetto deriva durante e dopo il trattamento in colture limitrofe per cui il prodotto è autorizzato (es. vigneti); evitare interventi con irroratrici impiegate in precedenza con l insetticida su altre colture per l elevato rischio residuale; Per maggiori informazioni, di dettaglio sulle contrade monitorate, rivolgersi ai tecnici di zona