Newsletter n.83 Gennaio 2011



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Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo competitivo La PROIND SRL supporta Enti pubblici e privati nella redazione di studi di fattibilità e piani economico-finanziari. 1. Il Regolamento attuativo del Codice dei contratti pubblici 2. Le principali novità introdotte 3. Gli studi di fattibilità 4. STUDIO DI FATTIBILITÀ: Disposizioni generali 5. STUDIO DI FATTIBILITÀ: Disposizioni specifiche 1. Il Regolamento attuativo del Codice dei contratti pubblici Il regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 che prevede importanti miglioramenti per le procedure di Regolamento di esecuzione ed gara è stato pubblicato sul S.O. N.270 alla G.U. N. 288 attuazione del Decreto legislativo del 10.12.2010, e il testo entrerà in vigore il 9 Giugno 12 aprile 2006, n. 163, recante 2011, cioè 180 giorni dopo la sua pubblicazione: fanno «Codice dei contratti pubblici eccezione due disposizioni inerenti le Soa, che risulteranno relativi a lavori, servizi e forniture vigenti dopo quindici giorni, e cioè il 25.12.10 (Art.73 e in attuazione delle direttive 74). 2004/17/CE e 2004/18/CE». Il complesso normativo introduce tuttavia nell ordinamento molti elementi innovativi, che completano il disegno di razionalizzazione complessiva della disciplina degli appalti preordinato con il codice dei contratti pubblici. Nel periodo transitorio le amministrazioni aggiudicatrici devono operare con il quadro di riferimento vecchio, ma possono iniziare ad introdurre alcune soluzioni desumibili dal 1

regolamento: nei capitolati speciali per gli appalti di beni e servizi, ad esempio, possono essere riportate tutte le disposizioni che compongono il dettagliato sistema di regolazione delle varie fasi dell esecuzione del contratto. Nella prospettiva dell ottimizzazione delle procedure di gara possono essere sperimentate anche le modalità di attribuzione dei punteggi proposte per la gestione della valutazione con l offerta economicamente più vantaggiosa. In previsione della piena efficacia del regolamento le stazioni appaltanti devono reimpostare gli schemi di bandi, disciplinari e capitolati in uso. Si è comunque in attesa dell interpretazione autentica da parte dell Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici per la sua corretta applicazione. 2. Le principali novità introdotte La disciplina del ciclo realizzativo delle opere pubbliche trova compiuta definizione nel regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici. La parte più significativa del complesso quadro normativo razionalizza le disposizioni attualmente comprese nel d.p.r. n. 554/1999, nel d.m. n. 145/2000 e nel d.p.r. n. 34/2000, attualizzandole ed integrandole con previsioni specificative e di completamento. Le norme di maggiore rilievo del Regolamento riguardano: - il sistema di qualificazione; - le opere superspecialistiche ; - la verifica dei progetti; - la progettazione; - l appalto integrato (cioè l appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sulla base del progetto preliminare o definitivo); - la disciplina transitoria sulla qualificazione, che contiene minuziose regole sulle attestazioni relative ad alcune categorie. Nell ambito della verifica dei progetti e della progettazione, le principali novità del nuovo regolamento sono: l introduzione dei contenuti dello studio di fattibilità; l individuazione dettagliata dei contenuti degli elaborati progettuali; la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti che dovrebbero ridurre le varianti in corso d opera e il contenzioso relativo alla fase di esecuzione dell opera. 3. Gli studi di fattibilità Il regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici razionalizza la disciplina del ciclo realizzativo dei lavori pubblici, definendo norme specifiche per garantire in particolare l ottimale configurazione progettuale degli interventi e la loro verifica. La novità più importante oggetto del presente approfondimento è rappresentata dalla descrizione dettagliata dello studio di fattibilità (art. 14 del Regolamento), che colma una 2

lacuna legislativa e che, soprattutto, fornisce un quadro preciso per l illustrazione delle caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare. Mediante tale strumento la stazione appaltante deve sviluppare anche l'analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata, nonché deve far rilevare la verifica della possibile realizzazione delle opere mediante i contratti di partenariato pubblico privato. Lo studio di fattibilità ha peraltro tra i suoi contenuti essenziali l'analisi dello stato di fatto, nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socio-economiche, amministrative, nonché la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell'intervento, dei requisiti dell'opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l'intervento si inserisce, con particolare riferimento alla verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili interessati dall'intervento, nonché l'individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale e i valori culturali e paesaggistici. In particolare, il Regolamento introduce i contenuti dello Riferimenti: studio di fattibilità (art.14) e li dettaglia, rispetto alla D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 legislazione previdente, con riferimento a due situazioni TITOLO II - PROGETTAZIONE E particolari, ossia quando lo studio di fattibilità è posto a VERIFICA DEL PROGETTO base di gara, ai sensi degli articoli 58 (Dialogo CAPO I - Progettazione Competitivo) e 153 (Finanza di progetto) del Codice Sezione I - Disposizioni generali degli appalti. Art. 14. Studio di fattibilità A fronte della maggiore strutturazione del quadro descrittivo di base di un lavoro da affidare mediante appalto pubblico, la disciplina attuativa del codice delinea elementi di maggior dettaglio anche nelle fasi successive, quelli relativi agli elaborati progettuali, nei diversi gradi di definizione: progetto preliminare, definitivo ed esecutivo. (Titolo II, sezz. II - IV). 4. STUDIO DI FATTIBILITÀ: Disposizioni generali COMPOSIZIONE STUDIO DI FATTIBILITÀ Relazione illustrativa contenente: a) le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare; b) l analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata; c) la verifica della possibilità di realizzazione mediante i contratti di partenariato pubblico privato di cui all articolo 3, comma 15-ter, del codice; d) l analisi dello stato di fatto, nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socio-economiche, amministrative; e) la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell intervento, dei requisiti dell opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l intervento si inserisce, con particolare riferimento alla verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, 3

paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili interessati dall intervento, nonché l individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale e i valori culturali e paesaggistici. 5. STUDIO DI FATTIBILITÀ: Disposizioni specifiche COMPOSIZIONE STUDIO DI FATTIBILITÀ: Disposizioni specifiche se lo studio di fattibilità è posto a base di gara, ai sensi degli articoli 58 e 153 del codice: 1 a) relazione illustrativa generale contenente: 1. l inquadramento territoriale e socio-economico dell area oggetto dell intervento: 1.1. corografia, stralcio del piano regolatore generale comunale, verifica della compatibilità con gli strumenti urbanistici; 1.2. analisi dell impatto socio-economico con riferimento al contesto produttivo e commerciale esistenti; 2. l analisi della domanda e dell offerta attuale e di previsione con riferimento: 2.1. al bacino d utenza; 2.2. alla stima dei bisogni dell utenza mediante utilizzo di parametri fisici riferiti alla specifica tipologia dell intervento, quali i flussi di traffico e il numero di accessi; 2.3. all individuazione, in termini quantitativi e di gradimento, dell offerta attuale e di quella prevista nei medesimi settori dell intervento; 3. l analisi delle alternative progettuali: 3.1. individuazione delle alternative progettuali dal punto di vista delle scelte tecnologiche, organizzative e finanziarie; 3.2. matrice delle alternative progettuali; 4. lo studio dell impatto ambientale riferito alla soluzione progettuale individuata e alle possibili soluzioni alternative: 4.1. analisi sommaria degli aspetti geologici, geotecnici, idraulici, idrogeologici, desunti dalle cartografie disponibili o da interventi già realizzati ricadenti nella zona; 4.2. verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili interessati dall intervento; b) relazione tecnica contenente: 1. le caratteristiche funzionali e tecniche dei lavori da realizzare; 1 La composizione può variare sulla base di una motivata determinazione del responsabile del procedimento, anche con riferimento alla loro articolazione, in rapporto alla specifica tipologia e alla dimensione dei lavori da realizzare. 4

2. descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell intervento, dei requisiti dell opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l intervento si inserisce nonché delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale i valori culturali e paesaggistici; 3. analisi sommaria delle tecniche costruttive e indicazione delle norme tecniche da applicare; 4. cronoprogramma; 5. stima sommaria dell intervento secondo le modalità di cui all articolo 22, comma 1, con l individuazione delle categorie di cui all allegato A e dei relativi importi, determinati mediante l applicazione delle quote di incidenza delle corrispondenti lavorazioni rispetto al costo complessivo; c) elaborati progettuali stabiliti dal responsabile del procedimento tra quelli previsti dall articolo 21 2 ; d) elaborato tecnico-economico contenente: 1. la verifica della possibilità di realizzazione mediante concessione rispetto all appalto; 2. analisi della fattibilità finanziaria (costi e ricavi) con riferimento alla fase di costruzione e, nel caso di concessione, alla fase di gestione; 3. analisi della fattibilità economica e sociale (analisi costi-benefici); 4. schema di sistema tariffario, nel caso di concessione; 5. elementi essenziali dello schema di contratto. La PROIND SRL predispone e sviluppa per Enti pubblici e privati studi di fattibilità, tra cui relazioni tecniche e illustrative, elaborati e piani economico-finanziari. Via Acclavio, 86 - Taranto N. TEL. 099/4593723 N. FAX. 099/4594724 www.proind.org - proind-ta@libero.it www.progettazioneintegrata.it www.buoneprassi.com 2 Art. 21. Elaborati grafici del progetto preliminare (art. 22, d.p.r. n. 554/1999). 5