PROGETTO INIZIATIVA PROGETTO DI PET THERAPY PER I MINORI CON DISTURBI E DISAGI EMOTIVI SOCIALI Descrizione del progetto/iniziativa da realizzare L associazione Amici degli Animali a 4 zampe, è ben consapevole dell importanza dell interazione con gli animali per permettere alle persone e ai bambini con patologie psichiatriche e sensoriali di aprire canali emotivi e relazionali fondamentali. Gli animali domestici diventano quindi protagonisti di terapie e percorsi educativi e socio relazionali dedicati a malattie infantili, disabilità intellettiva, difficoltà relazionali, disturbi psichiatrici, Alzheimer. E in quest ottica che l Associazione Amici degli Animali a 4 zampe in collaborazione con Antropozoa, l unica associazione in Italia a lavorare in maniera stabile con gli animali all interno di una struttura sanitaria pubblica, il Mayer di Firenze, ha deciso di porre in essere un progetto di Pet Therapy rivolto a bambini con problemi psichici e comportamentali residente nella provincia di Pisa e in particolare nell area della Valdera, promovendo così anche in queste zone il Modello Antropozoa in cui l operatore è l attivatore e facilitatore insieme e con l animale di dinamiche relazionali complesse e strategiche, in cui si realizza il cuore dell intervento di pet therapy. Il gruppo Antropozoa è costituito e collabora attivamente con professionisti specializzati con conoscenza ed esperienza nel campo delle scienze psicologiche educative e riabilitative e specialistiche del mondo animale; questo elementi avvalorano e qualificano il progetto dell Associazione Amici degli Animali a 4 zampe e i buoni risultati che potrà ottenere. La pet therapy è una disciplina che trova la sua area di orientamento teorica in prospettiva ecologica e sistemica. Sopratutto con bambini come quelli soggetti del nostro intervento, ma in ogni caso di deficit, l ambiente circostante gioca un ruolo fondamentale. L autismo, i disturbi comportamentali, sono patologie in cui ci può avvalere dell importante azione co-terapeuta animale, molti studi ne comprovano l importanza. In Italia il campo dove maggiormente si applica la pet therapy è quello psicologico o psichiatrico. Il rapporto che si stabilisce tra persona ed animale aiuta tutti coloro che per motivi anche di handicap fisico tendono a confinarsi nell isolamento. In questa situazione un animale, attraverso il gioco e l accudimento, crea importanti canali di interazione e può diventare uno stimolo nei piccoli rinforzando il legame affettivo e stimolando la relazione interpersonale. Anche nel caso di disabilità motoria, l esercizio fisico del gioco con la palla o la semplice spazzolatura del mantello dell animale risultano efficaci quanto veri e propri esercizi fisici. Sono ormai numerosi i riscontri dell effetto benefico prodotto dalla presenza di animali in un contesto sanitario, sia che l animale venga utilizzato come parte integrata di un programma terapeutico(terapia Assistita con Animali o AAT) terapeutico (Terapia Assistita con Anai sia che venga utilizzato in attività più informali (Attività Assistita con Animali o AAA
La prescrizione, la progettazione e l attuazione di un simile intervento di tipo educativo e/o ricreativo, richiede la presenza di un équipe multidisciplinare, a seconda del paziente e degli obbiettivi da raggiungere. La pet therapy, integrata in un più ampio progetto riabilitativo, che comprenda educazione e terapia, scuola e famiglia, offre uno stimolo significativo soprattutto per lo sviluppo delle capacità comunicative e relazionali che sono alla base dell alleanza terapeutica tra la il piccolo ed il gruppo di lavoro. L animale nella pet therapy è mediatore e catalizzatore di un processo di relazione. L animale costituisce uno stimolo nuovo alla curiosità, rendendo possibile il contatto e una forma di comunicazione non convenzionale, che non conosce rigide regole sociali né soprattutto atteggiamenti competitivi. Accudire un animale richiede delle attenzioni ed obbliga a svolgere delle mansioni che possono essere importanti per la crescita e lo sviluppo dell individuo, sopratutto come nel caso di bambini con disabilità. I meccanismi d azione fondamentali di questo tipo di intervento sono: - il rapporto uomo-animale, affettivo ed emozionale, in grado di arrecare non solo benefici emotivi e psicologici, ma anche fisici, quali l abbassamento della pressione sanguigna, il rallentamento del battito cardiaco. l attaccamento, il legame che si viene a creare tra uomo e bambino può, almeno in parte, compensare eventuali mancanze e favorire lo sviluppo di legami di attaccamento che potranno poi essere anche trasferiti ad altri individui - l empatia: la capacità di identificarsi con l animale, nel tempo, viene trasferita anche alle relazioni con gli altri esseri umani. - la comunicazione: animale -bambino, che si basa soprattutto sul linguaggio non verbale e comunque su una forma di linguaggio molto semplice. - la facilitazione sociale: la presenza di un animale, spesso, costituisce un occasione di interazione con altre persone. - il tatto, il contatto corporeo, il piacere tattile permettono la formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio Sé e della propria esistenza. - l elemento ludico, cioè il gioco e il divertimento, che portano benefici psicosomatici. Le persone, giocando, possono liberare le proprie energie e ricavare sensazioni di benessere e di calma. Negli ultimi anni numerosi sono stati gli studi e le ricerche condotte per valutare l effettiva efficacia dell Animal Assisted Therapy, i risultati hanno suggerito la possibilità che l interazione con l animale comporti benefici per il piccolo paziente a diversi livelli; è possibile proporre
pertanto una sintesi dei principali risultati delle ricerche disponibili, in questo ambito la terapia con gli animali garantirebbe nello specifico dei disturbi psico affettivi: 1) : la promozione della crescita affettiva del bambino, attraverso il rafforzamento dei comportamenti emotivamente adeguati in situazioni di gioco o di esplorazione attiva dell ambiente, dei vissuti d indipendenza (Melson G.F.,1991; Vidovic V.V., 1999); 2) un aiuto nel superamento delle tendenze egocentriche infantili, attraverso la maturazione di comportamenti sociali diretti verso il mondo esterno, ed il miglioramento delle capacità comunicative del bambino, con conseguente riduzione delle condotte aggressive e d isolamento, si tratta di effetti osservati soprattutto in bambini ed adolescenti autistici (Van Houtte B.A.,1995); 3) lo sviluppo di un immagine positiva di sé, di un buon livello di autostima e di adeguatezza personale (Cawley R.,1994); 4) una funzione educativa, aiutando il bambino ad acquisire competenze cognitive nel passaggio dalla concretezza delle espressioni gestuali alla convenzionalità dei segni, dei simboli, dei codici (Limond J.A., 1997); 5) la riduzione dei livelli d ansia connessa a fattori ambientali, quali l istituzionalizzazione, il miglioramento del tono dell umore e il graduale superamento dei vissuti depressivi (Wilson C.C.,1991); 6) il miglioramento delle capacità del paziente nell affrontare situazioni di stress, generato da richieste cognitive, da cure mediche o nelle situazioni di stress post-traumatico(davis J.H., 1988; Hansen K.M.,1999); 7) il perfezionamento degli schemi posturali e motori, della motricità fine, il miglioramento del tono muscolare, soprattutto nei piccoli pazienti disabili (Bertoti D.B.,1988; Ruth R.,1992). DESTINATARI L idea innovativa del presente progetto consiste nel potenziare e rafforzare l intervento sul singolo bambino costruito sempre nella modalità BAMBINO- -SPECIALISTA IN PET THERAPY-ANIMALE IN CUI IL RAPPORTO TRA BAMBINO E OPERATORI è DI 1:2 Questo permette un rinforzamento delle abilità sociale del piccolo, visto che la dimensione educativa è strutturata con un piccolo gruppo di bambini. Tutto questo agevola la costruzione di una attenzione educativa tesa a operare in campo comportamentale e sui comportamenti problema specifici di ogni bambino. La conoscenza dell ambiente degli operatori e degli animali si configura quindi per i piccoli come un terreno di apprendimento e di sperimentazione educativa importante, in cui autonomia e guida sono i fulcri dell intervento degli educatori, ma in cui è lasciato molto all iniziativa e all espressione della dimensione relazionale ed emotiva.
OBIETTIVI Lavoro sul piccolo gruppo 3. Gli obiettivi generali per il piccolo gruppo sono quelli: 1) Aumento della capacità di autodeterminazione, attraverso la comunicazione verbale/ non verbale 2) Miglioramento della coordinazione psicomotoria, attraverso il movimento finalizzato al prendersi cura di 3) miglioramento del tono dell umore e.capacità di lavorare insieme agli altri, cooperazione sociale. Necessariamente le attività proposte (vari laboratori sul mondo animale e la natura) si pongono come obiettivi specifici ; tarati sulle caratteristiche del singolo bambino e qui potenziate grazie all importante e valevole rapporto numerico tra bambino e gli educatori : Gli obiettivi principali dell intervento di Terapia assistita con l ausilio degli animali si distribuiscono nell area delle abilità sociali, nell area affettiva-emotiva, nell area cognitiva, e nell area sensoriale. In questo senso il rapporto bambino animale contribuisce allo sviluppo psicologico e dei meccanismi di reazione, allo sviluppo emozionale caratteriale ed affettivo, allo sviluppo cognitivo, e aiuta la motivazione per ciò che riguarda la componente ludico e ricreativa. Nello specifico di questo intervento verranno stimolati in ogni bambino: AREA SOCIORELAZIONALE La sfera della socializzazione, del potenziamento degli strumenti comunicativi, della riduzione dell aggressività, del rinforzo dell autostima, del potenziamento del senso di fiducia ed affidamento, sviluppo delle capacità di prendersi cura trasferimento e dell accrescimento di competenze anche nel mondo quotidiano del bambino. AREA AFFETTIVO EMOTIVA Nello specifico la relazione tra il ragazzo con disabilità e l animale opera sul livello emozionale, che diventa quindi stimolo e occasione per acquisire nuove abilità e conduce a nuove sperimentazione di occasione per acquisire nuove abilità e conduce a nuove sperimentazione di sè in relazione ad altro. Nella relazione con l animale accade che questi possano esprimersi con sentimento ed emozione e soprattutto dove ci siano turbe comportamentali succede che l animale animi nel ragazzo un forte senso accettazione, fornendo l occasione di sentirsi valorizzato migliorando quindi l immagine di sè e la propria autostima.
LABORATORI Verranno condotti laboratori specifici. Le modalità di gestione del gruppo, gli operatori e le modalità educative saranno ripetute per tutti e i laboratori, in modo da far apprendere nei piccoli sequenze educative e di apprendimento uguali.. METODOLOGIA Il lavoro procederà secondo le seguenti fasi: - 1) Costituzione del gruppo di lavoro che sarà formato dalla coppia cane-conduttore, affiancata dagli operatori in questo caso educatori domicilairi. -2) Valutazione in itinere attraverso riunioni di equipè. A tutti gli incontri parteciperà oltre ai volontari dell Associazione Amici degli animali a 4 zampe Onlus un professionista in pet therapy (laureato in discipline educative o psicologiche con pluriesperienza nel settore) dell Associazione Antropozoa con maturata esperienza, che avrà il compito di condurre l attività, e supervisionare sul benessere degli animali. Coordinatore Responsabile dell attività è la Dott.ssa Francesca Mugnai in collaborazione con la Dott.ssa Rossella Prosperi presidente dell Associazione Amici degli animali a 4 zampe Onlus. VALUTAZIONE La valutazione verrà effettuata con gli operatori della struttura tramite incontri periodici di - verifica sull andamento del progetto al fine di valutare in itinere i risultati conseguiti ed eventualmente apportare delle modifiche. - Consultazione del diario fotografico -Incontri con le famiglie dei disabili per un feedback sulle attività e gli eventuali obiettivi raggiunti Scala di valutazione che permetterà di misurare i risultati raggiunti con le attività assistite con gli animali, osservando il: - Miglioramento dell umore. - Incremento delle interazioni verbali, delle capacità di attenzione, delle abilità ricreative, dell autostima. - Riduzione dell ansia e del vissuto di solitudine. - Potenziamento della memoria a breve e lungo termine. - Stimolazione della partecipazione ad attività di gruppo ed alla interazione con gli altri
Obiettivi perseguiti L Associazione Amici degli Animali a 4 zampe in collaborazione con Antropozoa, mira a realizzare un progetto di Pet Therapy rivolto a bambini con problemi psichici e comportamentali residente nella provincia di Pisa e in particolare nell area della Valdera, promovendo così anche in queste zone il Modello Antropozoa in cui l operatore è l attivatore e facilitatore insieme e con l animale di dinamiche relazionali complesse e strategiche, in cui si realizza il cuore dell intervento di pet therapy. Durata e programma del progetto Il progetto si svilupperà nel 2016. Si estrinsecherà in circa 60 incontri di pet therapy, uno ogni settimana.