Le attività del Registro Mesoteliomi della Regione Campania



Documenti analoghi
L esperienza del REgistro NAzionale dei Mesoteliomi e gli ambiti di collaborazione con AIRTum

LA RICERCA ATTIVA DEI MESOTELIOMI MALIGNI PRESSO IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni uomini e 27 ogni donne.

R e g i o n e L a z i

Mesoteliomi maligni: la frazione eziologica attribuibile ad asbesto e la relazione dose-risposta

BENEFICI PREVIDENZIALI BENEFICI PREVIDENZIALI E LIVELLI DI ESPOSIZIONE PER I LAVORATORI PER I LAVORATORI DELL AMIANTO DELL AMIANTO

AMIANTO: RISCHI PER LA SALUTE, INTERVENTI DI BONIFICA E MODALITA DI SMALTIMENTO

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

Patologie asbesto correlate: focus sul mesotelioma

Igiene nelle Scienze motorie

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

Manca qualcosa: cosa c èc. di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Farina OJC 15 maggio 2013

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Preambolo. Preambolo. La Legge

MESOTELIOMI E ALTRE NEOPLASIE NELLE DONNE

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA

SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia?

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti

SOMMARIO. Dipartimento di Ancona Servizio Epidemiologia Ambientale. A cura di Marco Guizzardi, Marco Baldini, Francesca Novelli e Mauro Mariottini

ALLEGATO _DD _ Dgr n. del pag. 1/7

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Esposizione ad amianto e rischi correlati: stato dell arte in provincia di Como 24 ottobre 2014

Epidemiologia generale

1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO

REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI

Epidemiologia della malattia nodulare,delle tiroiditi e delle neoplasie della tiroide

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO TERRITORIALE AREA DIPENDENZA DA ALCOL. - Monitoraggio epidemiologico

Infortuni e malattie professionali nella provincia di Vicenza

Esposizioni professionali ad asbesto nel Registro Mesoteliomi Lombardia

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo ;

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DEL SETTORE EDILE

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990.

Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana)

sintesi dei risultati

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le

Il registro mesoteliomi nel Lazio. Breve esperienza COR. Francesco Forastiere Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E Roma

L epidemiologia del diabete senile

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

Convegno: Valorizzare la qualità delle prestazioni in Medicina del Lavoro Milano 24 gennaio valutazione della qualità della attività del

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova

INFEZIONE DA HIV e AIDS

Presentazione dell Atlante della struttura produttiva e delle malattie professionali nel Veneto

Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL

AMIANTO. Pericoli e rischi

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

R e g i o n e L a z i

Analisi dei dati di morbosità nei comuni di Castelraimondo e Gagliole:

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. Paragrafo 1.

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

Generalità sugli standard di registrazione

Atlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

Presentazione e discussione di casi tipo di questionari problematici

Osservatorio Epidemiologico Regionale GLI ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI IN SARDEGNA

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Come premessa alla presentazione appare opportuno precisare che lo scopo finale del progetto è quello di presentare all accreditamento i dati della

Un sistema per guadagnare salute

Il problema dell amianto viene da lontano, perché la corsa al suo impiego è cominciata in modo rilevante negli anni 50, ha toccato il culmine negli

Protocollo di studio clinico o epidemiologico

Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza

PREMESSA. Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL NA4

Incidenza, mortalità e sopravvivenza in provincia di Macerata

Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano

I bolognesi e il mutuo sulla prima casa

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Corso per RSPP Rischio Alto h.48 (Datore di Lavoro)

Mortalità in una coorte di lavoratori del cemento-amianto a Bari: aggiornamento al 2012

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito

Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco CF, Tognazzo S, Zorzi M e Zambon P.

Transcript:

Regione Campania Osservatorio Epidemiologico Registro Mesoteliomi della Campania Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Medicina Sperimentale Le attività del Registro Mesoteliomi della Regione Campania Prof. Italo F. Angelillo Programma della presentazione I compiti dei Centri Operativi Regionali La metodologia per la raccolta dei dati I risultati Le conclusioni 1

Programma della presentazione I compiti dei Centri Operativi Regionali La metodologia per la raccolta dei dati I risultati Le conclusioni ART. 2 CENTRI OPERATIVI REGIONALI (COR) Gli Assessorati alla Sanità individuano i Centri Operativi Regionali e nominano il funzionario responsabile della rilevazione dei casi di mesotelioma e dell'accertamento della pregressa esposizione ad amianto 2

ART. 3 COMPITI CENTRI OPERATIVI REGIONALI (COR) a) Raccolta e archiviazione informazioni sui casi di mesotelioma (pleura, peritoneo, pericardio e tunica vaginale del testicolo); b) Definizione dei casi dal punto di vista diagnostico; c) Verifiche di qualità delle diagnosi pervenute; d) Ricerca ed integrazione informazioni su pregressa esposizione amianto; e) Controllo periodico flusso informativo; f) Invio all'ispesl informazioni relative alla diagnosi ed alle valutazioni dell'esposizione Attivita del COR Ricerca casi di Mesotelioma Maligno Definizione diagnostica dei casi Definizione dell esposizione ad amianto Follow-up casi con identificazione lungo sopravviventi Contatti con enti e strutture (integrare informazioni, collaborazioni, etc.) 3

Programma della presentazione I compiti dei Centri Operativi Regionali La metodologia per la raccolta dei dati I risultati Le conclusioni RICERCA CASI: ATTIVA E PASSIVA REPARTI DI: ANATOMIA PATOLOGICA PNEUMOLOGIA CHIRURGIA ONCOLOGIA ETC. RICERCA ATTIVA SEGNALAZIONE DI NUOVI CASI DI MM CONSULTAZIONE DIRETTA DELLE FONTI COR RICERCA PASSIVA 4

Ricerca casi: attiva e passiva SEGNALAZIONE NUOVI CASI INTEGRAZIONE E VERIFICA QUALITA INFORMAZIONI RACCOLTE REGISTRI TUMORI DI POPOLAZIONE DIREZIONI SANITARIE ANAGRAFE COMUNALI ARCHIVI MORTALITA ALTRO Definizione diagnostica dei casi Protocolli di riferimento standardizzati Classificazione diagnostica dei casi segnalati Indagine microscopica (istologico o citologico) Immunoistochimica Diagnostica per immagini Diagnosi di dimissione Diagnosi clinica SDO Diagnosi autoptica Certificato di morte 5

Criteri per la classificazione diagnostica Mesotelioma maligno certo esame istologico o citologico (in paraffina) + immunoistochimica con quadro immunofenotipico caratteristico + Esami diagnostici o diagnosi di dimissione di mesotelioma esame istologico incluso in paraffina + immunoistochimica non effettuata o quadro non definitivo + Esami diagnostici o diagnosi di dimissione di mesotelioma indagine microscopica su materiale istologico incluso in paraffina + immunoistochimica non effettuata o quadro non definitivo + assenza dati clinici e radiologici Mesotelioma maligno probabile esame istologico o citologico (in paraffina) dubbio + diagnosi radiologica o diagnosi di dimissione esame citologico non incluso in paraffina con quadro caratteristico + diagnosi radiologica o diagnosi di dimissione Mesotelioma maligno possibile dati clinici e radiologici indicativi + diagnosi di dimissione in assenza di esame istologico e citologico certificato di decesso con causa di morte in assenza di esame istologico, citologico, dati clinici e radiologici Definizione esposizione ad amianto Intervista diretta o telefonica al soggetto o proxy Questionario Informazioni generali Abitudini al fumo Storia professionale Storia familiare Condizione ambientale Storia militare Storia extra-professionale 6

Metodologia somministrazione questionario Se il soggetto è in vita: Contattare il soggetto (se a conoscenza del proprio stato di salute) o un familiare con l invio di una lettera o telefonicamente al fine di verificare la disponibilità per l intervista Se il soggetto è deceduto: Contattare un familiare con l invio di una lettera o telefonicamente al fine di verificare la disponibilità per l intervista Classificazione dell esposizione Valutata ed assegnata ad ogni periodo lavorativo In presenza di esposizioni in più periodi lavorativi viene assegnata come prevalente quella con probabilità più elevata o, se rientrano nella stessa categoria, la prima in ordine temporale Non sono considerate esposizioni prevalenti quelle avvenute a meno di 10 anni dalla diagnosi, anche se classificate come esposizioni certe 7

Valutazione esposizione professionale ad amianto Certa: attività lavorativa implicante uso/esposizione ad amianto con dichiarazione esplicita del soggetto, di un familiare, dei colleghi/datore di lavoro, indagini ambientali, etc. Probabile: industria o ambiente di lavoro in cui l amianto veniva sicuramente utilizzato o era presente, ma per i quali non è possibile documentare l esposizione Possibile: industria o ambiente di lavoro di un settore economico in cui generalmente si è riscontrata presenza/uso di amianto, ma non vi sono notizie sull utilizzo di amianto da parte del soggetto Valutazione esposizione professionale ad amianto Familiare: conviventi con almeno un lavoratore (certa, probabile) Ambientale: hanno vissuto vicino insediamenti produttivi che lavoravano o utilizzavano amianto Extra-lavorativa: esposti durante attività svolte in ambiente domestico o nel tempo libero Improbabile: sono disponibili informazioni di buona qualità escludenti esposizione a livelli superiori al "fondo naturale ambientale Ignota: informazioni incomplete, insufficienti Da definire: è in corso la raccolta di informazioni Non classificabile: casi chiusi per i quali non saranno più disponibili altre informazioni 8

Programma della presentazione I compiti dei Centri Operativi Regionali La metodologia per la raccolta dei dati I risultati Le conclusioni Principali caratteristiche dei casi di mesotelioma maligno registrati tra i residenti in Campania, 1993-2013 (no.1237) Caratteristica N % Genere Maschile 933 75.4 Femminile 304 24.6 Età media alla diagnosi 66 anni Diagnosi Certa 1015 82.1 Probabile 72 5.8 Possibile 150 12.1 Referto Istologico 1064 86 Sede Anatomica Pleura 1161 93.9 Peritoneo 72 5.8 Altro 4 0.3 Provincia Napoli 906 73.2 Salerno 155 12.6 Caserta 103 8.3 Avellino 51 4.1 Benevento 22 1.8 9

Distribuzione di frequenza dell esposizione valutata attraverso intervista nei casi di mesotelioma maligno, 1993-2013 Esposizione N (%) Professionale certa 196 (44) Professionale probabile 45 (10.1) Professionale possibile 78 (17.5) Familiare 27 (6.1) Ambientale 16 (3.6) Extralavorativa 3 (0.7) Improbabile 6 (1.4) Ignota 74 (16.6) Totale 445 (100) Distribuzione di frequenza dell attività lavorativa nei casi di mesotelioma maligno con esposizione professionale certa, 1993-2013 Settore lavorativo N (%) Industria del cemento-amianto 58 (22.4) Industria metallurgica 36 (13.9) Rotabili ferroviari 34 (13.1) Trasporti marittimi, terrestri e aerei 32 (12.3) Cantieri navali 31 (12) Edilizia 16 (6.2) Produzione e manutenzione mezzi di trasporto (auto/moto) 16 (6.2) Industria chimica e materie plastiche 6 (2.3) Altre industrie manifatturiere (gioielli, mobili, etc.) 5 (1.9) Estrazione e raffinerie di petrolio 4 (1.5) Movimentazione merci trasporti marittimi 4 (1.5) Produzione di energia elettrica e gas 4 (1.5) Altro 3 (1.2) Difesa militare 3 (1.2) Industria tessile 3 (1.2) Fabbricazione di prodotti in metallo 2 (0.8) Estrazione di minerali 1 (0.4) Industria alimentare e bevande 1 (0.4) Totale 257 (100) 10

Incidenza dei casi di mesotelioma maligno (per 100.000) COR Campania, 1993-2012 1) L incidenza globale annuale presenta valori compresi tra 0.4 nel 1999 e 1.7 nel 2010 2) L incidenza è più alta nel sesso maschile con un valore di 2.4 nel 2010 3) L incidenza aumenta con l età sia nei maschi che nelle femmine con valori di 7.3 e 1.7 nella fascia 65-74 anni 4) L incidenza più alta si registra nella provincia di Napoli in entrambi i sessi con un tasso di 1.4, mentre valori più bassi sono stati segnalati per Avellino e Caserta (0.7) e Benevento (0.5) Tassi di incidenza (per 100.000) dei casi di mesotelioma maligno certo, probabile e possibile specifici per genere, 1993-2012 1) tassi di incidenza più elevati per il genere maschile con aumento dal 2000 e con incrementi registrati nel 2001, 2006 e 2010 2) per il genere femminile andamento dei tassi di incidenza costante a partire dal 1998 3) globalmente i tassi di incidenza per genere si sono mantenuti costanti dal 2000 Anno 11

Tassi di incidenza (per 100.000) dei casi di mesotelioma maligno certo specifici per genere, 1993-2012 1) tassi di incidenza più alti per il genere maschile con aumento dal 2000 e con incrementi nel 2001 e 2010 2) nel genere femminile andamento incidenza relativamente costante a partire dal 2000 3) globalmente i tassi di incidenza per genere si sono mantenuti costanti a partire dal 2000 Tassi di incidenza (per 100.000) dei casi di mesotelioma maligno certo, probabile e possibile specifici per sesso e classe di età, 1993-2012 1) nei maschi, il tasso più elevato è stato registrato per la classe di età 65-74 anni 2) Analogo l andamento nel sesso femminile 3) il dato globale conferma che i tassi più elevati sono relativi alla classe di età 65 74 anni 12

Tassi di incidenza (per 100.000) dei casi di mesotelioma maligno certo, probabile e possibile specifici per provincia, 1993-2012 1) nei maschi, il tasso più elevato è per la provincia di Napoli, seguita da Salerno e Caserta. Valori marcatamente più bassi per Avellino e Benevento 2) nelle femmine, il tasso più elevato è per la provincia di Napoli, seguita da Avellino e Salerno. Tassi marcatamente più bassi per Caserta e Benevento 3) il dato globale conferma che Napoli è la provincia più colpita; tassi marcatamente più bassi per Caserta e Avellino Tassi di incidenza (per 100.000) di mesotelioma maligno certo, probabile e possibile per genere standardizzati per genere e per età, 1993-2012 Tassi standardizzati di incidenza 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 1) il genere maschile è stato, negli anni considerati, il più colpito con incremento dei valori di incidenza negli anni 2001, 2006 e 2010 2) valori marcatamente più bassi sono stati stimati, invece, nel genere femminile con lievi incrementi negli anni 2002, 2004, 2007 e 2011 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Anno 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Maschi Femmine 13

Tassi di incidenza (per 100.000) di mesotelioma maligno certo, probabile e possibile per provincia standardizzati per età, 1993-2012 Tasso Standardizzato di Incidenza per provincia 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 La provincia di Napoli ha registrato il tasso più elevato, seguito da Salerno. Valori marcatamente più bassi per Avellino, Caserta e Benevento Napoli Salerno Avellino Caserta Benevento Principali caratteristiche dei casi di mesotelioma maligno nella provincia di Avellino Caratteristica N % Genere Maschile 27 52.9 Femminile 24 47.1 Età media alla diagnosi 66.8 Diagnosi Certa 39 76.5 Probabile 5 9.8 Possibile 7 13.7 Referto Istologico 40 78.4 Sede Anatomica Pleura 44 86.3 Peritoneo 7 13.7 14

Distribuzione di frequenza dell esposizione nei casi di mesotelioma maligno della provincia di Avellino, 1993-2013 Esposizione N (%) Professionale certa 7 (31.8) Professionale possibile 4 (18.2) Familiare 1 (4.5) Ignota 10 (45.5) Totale 22 (100) Distribuzione di frequenza dell attività lavorativa nei casi di mesotelioma maligno con esposizione professionale certa, possibile e familiare in provincia di Avellino CODICE ATECO ATTIVITA LAVORATIVA LIVELLO DI ESPOSIZIONE SEDI LAVORATIVE Operaio (Rimozione rotabili ferroviari) Certa Avellino (Isochimica) 35.20.3 14.11.0 Trasportatore di pietre per l Edilizia Certa Avellino 50.20.2 Verniciatore e riparatore auto Certa Avellino 60.10.0 Macchinista ferroviario Certa Ferrovie dello Stato 29.00.0 e Operaio Siderurgico e Vigile del 75.25.0 fuoco Certa Avellino 27.10.0 Operaio Metallurgico Certa Bagnoli (Italsider) 80.00 Tecnico Meccanico Certa Avellino 45.00.0 Muratore Possibile Avellino 01.13.0 Coltivatrice Possibile Moschiano (AV) 45.00.0 e 19.10 Muratore, Conciatore Possibile Francia e Solofra (AV) Mugnano del Cardinale 45.00.0 Piastrellista Possibile (AV) 95.00 Casalinga con coniuge Ingegnere Familiare Avellino (Isochimica) 15

Principali caratteristiche dei casi di mesotelioma maligno dei lavoratori di Bagnoli Caratteristica N % Genere Maschile 69 98.6 Femminile 1 1.4 Età media alla diagnosi 65.5 Diagnosi Certa 43 61.4 Probabile 4 5.7 Possibile 23 32.9 Referto Istologico 43 61.4 Sede Anatomica Pleura 56 80 Peritoneo 14 20 Esposizione professionale certa 70 100 Distribuzione di frequenza dell attività lavorativa nei casi di mesotelioma maligno dei lavoratori di Bagnoli con esposizione professionale certa, 1993-2013 Ragione Sociale N (%) Attività lavorative Livello di esposizione ETERNIT 44 (62.9) Operai Certa ITALSIDER 25 (35.7) Operai Certa CEMENTIR 1 (1.4) Operai Certa Totale 70 (100) 16

Principali caratteristiche dei casi di mesotelioma maligno per provincia AV No.(%) NA No. (%) SA No. (%) CE No.(%) BN No.(%) Totale No. (%) Caratteristica Genere Maschile 27(2.9) 705(75.6) 109(11.7) 72(7.7) 20(2.1) 933(100) Femminile 24(7.9) 201(66.1) 46(15.1) 31(10.2) 2(0.7) 304(100) Età media alla diagnosi 66.8 65.4 65.4 64.5 67.9 66 Diagnosi Certa 39(3.8) 754(74.3) 125(12.3) 82(8.1) 15(1.5) 1015(100) Probabile 5(6.9) 48(66.7) 8(11.1) 9(12.5) 2(2.8) 72(100) Possibile 7(4.7) 104(69.3) 22(14.7) 12(8) 5(3.3) 150(100) Referto Istologico 40(3.8) 787(74) 133(12.4) 87(8.2) 17(1.6) 1064(100) Sede Anatomica Pleura 44(3.8) 854(73.6) 144(12.4) 99(8.5) 20(1.7) 1161(100) Peritoneo 7(9.7) 51(70.8) 8(11.1) 4(5.6) 2(2.8) 72(100) Confronto dati Nazionali 15.845 casi sono stati diagnosticati nel periodo 1993-2008 e registrati nell Archivio Nazionale dei Mesoteliomi Italia Campania Tasso grezzo di incidenza, mesotelioma certo pleura M e F (2008) 3,16;1,12 2008: 1,8;0,5 2012:1,7;0,4 Tasso grezzo di incidenza, mesotelioma certo, 3,84;1,45 2008: 2;0,6 probabile, possibile, pleura M e F (2008) 2012: 1,8;0,4 Tasso standardizzato di incidenza, mesotelioma 2,94;1,06 2008: 2,1;0,6 certo, pleura M e F (2008) 2012: 2,0;0,5 Tasso standardizzato di incidenza, mesotelioma certo, probabile, possibile, pleura M e F (2008) 3,55;1,35 2008: 2,3;0,7 2012: 2,1;0,5 Rapporto M/F 2,5 3,1 Età media alla diagnosi 70 66 Esposizione % % Professionale certa 46.6 44 Familiare 4.4 6.1 Ambientale 4.3 3.6 Sede pleurica 93 93.9 17

Programma della presentazione I compiti dei Centri Operativi Regionali La metodologia per la raccolta dei dati I risultati Le conclusioni Attività di sorveglianza Conclusioni base preziosa per la ricerca epidemiologica sia di tipo descrittivo che eziologico consente di valutare i trend della patologia più strettamente correlata alle pregresse esposizioni ad amianto qualità attività grazie alla collaborazione della regione e delle diverse strutture sanitarie criticità evidenziate nella definizione dei casi e della eventuale pregressa esposizione ad amianto 18

Conclusioni L epidemiologia delle malattie asbesto-correlate (e l attività dei registri dei mesoteliomi) ha portato alla luce situazioni di contaminazione che né le attività di censimento dei siti a rischio, né il monitoraggio degli eventi patologici, avevano evidenziato può contribuire alla identificazione di rischi e occasioni di esposizione ad amianto ancora in atto rimane la presenza del materiale sia in ambiente di lavoro (soprattutto dove è stato utilizzato per la coibentazione e non rimosso) sia in ambiente di vita (manufatti, rifiuti, edilizia residenziale) Aspetti propositivi Conclusioni analisi dei casi per i quali l esposizione è definita ignota, sia per la verifica di eventuali altri fattori di rischio sia per la possibile segnalazione di situazioni di contaminazione inattesa (l amianto è stato utilizzato in numerose applicazioni industriali), e della mortalità cruciale la capacità relazionale dell intervistatore indagare anamnesi lavorative, familiari e residenziali lontane nel tempo per soggetti spesso in drammatiche condizioni di salute accortezza nell escludere la possibilità di un esposizione ad amianto anche senza elementi di prima evidenza 19