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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Corso di formazione per i Rappresentanti del Lavoratori per la sicurezza eireferentiperlaprevenzione e sicurezza dei dipartimenti SICUREZZA AMBIENTE IENE IG SERVIZI INTEGRATI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DISPENSE Servizi Integrati di prevenzione e protezione D3/2012 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

la sorveglianza sanitaria è : un insieme di atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa. La sorveglianza sanitaria : - come nasce - soggetti obbligati - attività per le quali è prevista - giudizi di idoneità - prescrizioni il software - Gessica - (mappa) verrà utilizzato per la sorveglianza sanitaria 2012 C. Bressani il primo obbligo di sorveglianza sanitaria nasce nel 1928 Per alcune lavorazioni industriali sono obbligatorie le visite mediche ai lavoratori prima della loro ammissione al lavoro. allora non si parlava di medicina preventiva, ma da questo regolamento i datori di lavoro e i medici hanno iniziato ad interrogarsi sul ruolo della prevenzione sanitaria contro i rischi lavorativi e le malattie professionali. dal 1956 si faranno le visite mediche periodiche a tutti i lavoratori esposti al rischio di : rumore uso di preparati o sostanze cancerogene agenti biologici movimentazione manuale dei carichi 1

Il Codice civile però Articolo 2087 C C : Tutela delle condizioni di lavoro L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Come avviene la tutela??? Tecnologie adatte Dispositivi di protezione individuale Formazione ed informazione Sorveglianza sanitaria Per fare questo : Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora un documento scritto in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione ed il medico competente. Scopi primari della Medicina del Lavoro: la prevenzione delle alterazioni della salute provocate dalle condizioni di lavoro; la tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro da pericoli per la salute; la collocazione ed il mantenimento dei lavoratori in un ambiente di lavoro idoneo alle loro capacità fisiologiche e psicologiche ed in definitiva l adattamento del lavoro all uomo e dell uomo alla sua mansione. La sorveglianza sanitaria è obbligatoria: 1. nei casi di attività che prevedono l esposizione a rischi di natura chimica (sostanze, preparati chimici), fisica ( rumore, vibrazioni, radiazioni, campi elettromagnetici) biologica. 2. se il grado di esposizione è tale da richiedere, come misura di prevenzione aggiuntiva, la sorveglianza sanitaria ( rischio evidenziato in documento di valutazione del rischio). 3. qualora, pur non essendo obbligatoria, sia richiesta dal lavoratore, e il medico competente la ritenga correlata ai rischi professionali. 2

(deve essere individuato un idoneo modello organizzativo art.30 d.lgs.81/2008); evento lavoratore fisico danno Attraverso la sorveglianza sanitaria : posso allontanare il soggetto dall evento attraverso la prevenzione; posso tutelare il soggetto con sistemi di protezione immagino quali eventi possono accadere e rendo informato il soggetto; Da maggio 2008 il Decreto Legislativo 81, in materia si salute e sicurezza sul lavoro, ribadisce che la sorveglianza sanitaria deve essere eseguita nel caso in cui, secondo il documento di valutazione dei rischi, vi sia esposizione a rischio. I momenti della sorveglianza sanitaria : 1. visita medica preventiva 2. visita medica periodica, viene stabilita, di norma, in una volta l anno. 3. visita medica su richiesta del lavoratore 4. visita medica in occasione del cambio della mansione 5. visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalle norme attuali ( le visite mediche sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti ). 3

Fattori di rischio per la salute da monitorare per la sorveglianza sanitaria Agenti chimici Agenti cancerogeni (R45 R49) Agenti mutageni (R46) Agenti biologici Microclima e illuminazione Rumore e vibrazioni Videoterminali Radiazioni ionizzanti (RX) Radiazioni non ionizzanti (infrarossi) Carico di lavoro fisico (stress) Carico di lavoro mentale (stress) Sorveglianza sanitaria, i tre soggetti obbligati : il Datore di Lavoro viene a conoscenza dell obbligo di sorveglianza sanitaria assolvendo agli obblighi che non può delegare: 1. La valutazione del rischio; 2. Il documento di valutazione del rischio; il Lavoratore è il destinatario dell obbligo di sorveglianza sanitaria a tal punto da prevedere nei suoi confronti sanzioni disciplinari se tale obbligo non viene rispettato. il Medico Competente è destinatario di 2 categorie di obbligo : 1. La prevenzione 2. L informazione 4

Quali sono i destinatari degli obblighi in materia di sorveglianza sanitaria in Ateneo? LAVORATORI : il D.M. 363/98 (art.2 c.4) individua i soggetti destinatari degli obblighi già definiti per legge oltre al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo dipendente dell Università, si intende per lavoratore anche quello non organicamente strutturato e quello degli enti convenzionati....nonché gli studenti, i dottorandi, i borsisti, gli specializzandi, i tirocinanti... (a prescindere dall aspetto formale dei rapporti con il Datore di lavoro) Il Regolamento di Ateneo per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori definisce lavoratori (Art.2) qualsiasi persona che ha rapporto di lavoro subordinato, gli utenti, gli allievi e i partecipanti ai corsi per i quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, che fanno uso o accedono a luoghi a rischio. Il D.M. 363/98 individua gli obblighi e soggetti in materia di prevenzione, protezione, sicurezza e igiene del lavoro : art.2 - soggetti e categorie di riferimento: per Responsabile dell attività didattica e di ricerca in laboratorio si intende il soggetto che, individualmente o come coordinatore di gruppo, svolge attività didattiche o di ricerca in laboratorio art.5 - obblighi ed attribuzioni del responsabile dell attività didattica o di ricerca in laboratorio identificare i soggetti esposti a rischio; attivarsi al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi; adottare le misure di prevenzione; attivarsi per la vigilanza sulla corretta applicazione delle misure di prevenzione. 5

informazioni ( Programma Gessica ) chi, che posizione nei confronti dell Ateneo, quanto tempo, dove, che cosa. 6

Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti 2012 Descrizione dell attività Assieme al Responsabile dell attività di laboratorio si dovrà indicare le attività svolte Vengono indicate le sostanze e gli agenti biologici utilizzati 7

Il questionario viene sottoscritto dal lavoratore il questionario individua le attività svolte dal lavoratore Il percorso delle informazioni in caso di : nuovo soggetto modifica attività Informazioni per il Medico Visita medica giudizio di idoneità Definizione protocollo sanitario Sorveglianza sanitaria 8

A seguito dell individuazione delle attività per le quali è prevista la sorveglianza sanitaria avremo : I soggetti destinatari dell obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria (visita medica e controlli clinici ) visita medica esito della visita medica : idoneità e prescrizioni ( il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore). Comunicazione del protocollo da applicare; comunicazione delle prescrizioni; comunicazione di eventuali controlli clinici supplementari; firma del Medico Competente; firma del lavoratore; 9

Il medico competente, sulla base delle risultanze della visita medica esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: 1. idoneità; 2. idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; 3. inidoneità temporanea; 4. inidoneità permanente. il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore del giudizio di idoneità. Protocolli sanitari Il Medico Competente assegna ad ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria un protocollo sanitario da seguire fino alla visita successiva. 10

terminata la visita al lavoratore viene consegnata l idoneità alla mansione. Il Medico Competente predispone integrazioni alla prescrizione. L integrazione viene trasmessa al lavoratore ed al lavoratore equiparato in forma scritta. Le integrazioni possono riguardare anche il comportamento non corretto del lavoratore, come l utilizzo dei DPI. Rafforza la volontà del Medico Competente e del Datore di Lavoro di tutelare il lavoratore. CPRS data Dipartimento/ Struttura DOT 16/1/12 Dipartimento di 1351 Scienze Mediche e Biologiche PROT attività di IDONEITA' PRESCRIZIONE 1 PRESCRIZIONE 2 PRESCRIZIONE 3 PRESCRIZIONE 4 21 di informatica ed idonea si consiglia di evitare Si consiglia di seguire le indicazioni, già comunicate elaborazione dati posture incongrue. con lettera del 23/01/2012 prot.1065, riguardo alle attività sconsigliate durante la gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto. TEC 388 9/1/12 Azienda Agraria "A. Servadei" 13 agricoltura idoneo con Si raccomanda l utilizzo dei la seguente dispositivi di protezione prescrizione individuale. I dispositivi di protezione individuale sono Limitare la Si deve evitare la movimentazione manuale quelli definiti dal Responsabile dell attività in movimentazione manuale dei carichi di peso superiore ai Kg.10 e Azienda sulla base della valutazione dei rischi. ( dei carichi l attività deve essere svolta seguendo le ex. Art.5 D.M. 363/1998). indicazioni precauzionali fornite dal Medico Competente in sede di visita. RIC 951 16/1/12 Dipartimento di Scienze degli Alimenti 1 di laboratorio idoneo con Si raccomanda l'utilizzo dei la seguente dispositivi di protezione prescrizione individuale secondo mansioni. I dispositivi di protezione individuale sono quelli definiti dal Responsabile dell attività di didattica e di ricerca in laboratorio (RADRL) sulla base della valutazione dei rischi. ( ex. Art.5 D.M. 363/1998). Si consiglia di limitare l utilizzo di solventi. L uso dei solventi deve avvenire secondo le modalità ed i limiti indicati dal medico competente in sede di visita. DOC 101 23/1/12 Dipartimento di chimica fisica e ambiente 1 di laboratorio idoneo con Si raccomanda l'utilizzo dei la seguente dispositivi di protezione prescrizione individuale secondo mansioni. (guanti) I dispositivi di protezione individuale sono quelli definiti dal Responsabile dell attività di didattica e di ricerca in laboratorio (RADRL) sulla base della valutazione dei rischi. ( ex. Art.5 D.M. 363/1998). Si consiglia di limitare l'uso di sostanze chimiche e di seguire le indocazioni fornite dal medico al momento della visita. Si consiglia di limitare l'uso di strumenti vibranti. RIC 201 24/1/12 Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali 2 idoneo con la seguente prescrizione idoneo con la seguente prescrizione Limitare l uso del videoterminale. Si consiglia inoltre un utilizzo per un periodo non superiore di 4 ore al giorno e di effettuare pause di almeno 15 minuti ogni ora di lavoro al videoterminale. STU 1702 25/1/12 Tirocinio 1 idoneo con la seguente prescrizione idoneo con la seguente prescrizione Si consiglia di limitare i lavori in altezza. Si consiglia di evitare l'utilizzo di strumenti vibranti. 11

IL MEDICO COMPETENTE Pier Luigi Esposito Medico in possesso dei seguenti requisiti: a) Specializzato in medicina del lavoro o specializzazione equipollente. b) Docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del lavoro. c) Autorizzazione con Art. 55 D.L. 277/ 15-8-1991. Il medico competente scelto dal datore di lavoro, che ne sostiene l' onere, può essere : a)un dipendente dell' azienda b)un libero professionista c)un dipendente di una struttura pubblica o privata d)coloro che appartengono ad un organo di vigilanza non possono svolgere l' attività di medico competente 1

Mettiamoci nel ruolo dell RSPP In base all art.9 del D.Lgs. 626/94 ed art. 33 del D.Lgs. 81/08: osserviamo e individuiamo gli eventuali PUNTI CRITICI nel modo di gestire la sicurezza in azienda E PROPONIAMO LE POSSIBILI SOLUZIONI Entriamo in azienda.. Analizziamo una generica attività lavorativa... D.Lgs 626/94 e D.Lgs. 81/08 e s.m.i. MMC Lavoratore B Lavoratore A Osserviamo lo svolgimento delle attività Lavoratore A Lavoratore B previsto dalla legge? sorveglianza sanitaria profilo A profilo B Dalla valutazione dei rischi emerge l esigenza di attivare un sistema organizzativo per gestire la sorveglianza sanitaria 2

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Le innovazioni introdotte dal D.Lgs 81/08 tendono ad istituire nell Azienda un sistema permanente ed organico diretto alla individuazione, valutazione, riduzione e controllo costante dei fattori di rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori 5

COMPITI INDIVIDUALI esecuzione degli accertamenti sanitari preventivi e periodici con rilascio del giudizio di idoneità specifica alla mansione ( comprendono esami chimici, biologici ed indagini diagnostiche); istituzione ed aggiornamento per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria di una cartella sanitaria e di rischio da custodire presso il datore di lavoro con salvaguardia del segreto professionale; tenuta per conto del datore di lavoro, che lo istituisce, del registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e biologici ( art. 70 e art. 87 ); esecuzione di visite mediche richieste dal lavoratore, oltre a quelle periodiche, allorchè ritenga che la richiesta sia correlata ai rischi professionali; esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie per legge e di quelle eventualmente disponibili nei confronti di agenti biologici presenti nelle lavorazioni 6

COMPITI COLLABORATIVI collabora con il datore di lavoro alla predisposizione del servizio di primo soccorso e dell assistenza medica di emergenza; collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione, sulla base della specifica conoscenza dell organizzazione del lavoro ovvero dell unità produttiva e delle situazioni di rischio, alla predisposizione dell attuazione delle misure per la tutela della salute e dell integrità psico-fisica dei lavoratori; collabora all attività di formazione ed informazione dei lavoratori; visita gli ambienti di lavoro almeno due volte l anno congiuntamente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione COMPITI DI INFORMAZIONE fornisce informazioni ai lavoratori sul significato degli accertamenti sanitari cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell attività; fornisce altresì analoghe informazioni ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; informa ogni lavoratore interessato dei risultati degli accertamenti sanitari e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; comunica in sede di riunione, ai rappresentanti per la sicurezza i risultati anonimi collettivi degli accertamenti clinici e strumentali e fornisce indicazione sul significato di tali risultati; informa il datore di lavoro allorché gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato l esistenza di una anomalia imputabile all esposizione agli agenti cancerogeni; informa per iscritto il datore di lavoro ed il lavoratore qualora, a seguito degli accertamenti sanitari, esprima un giudizio di inidoneità parziale o temporanea o totale del lavoratore. 7

COMPITI TRADIZIONALI rilascio di certificazioni per denuncia infortunio; denuncia malattie professionali; denuncia malattie infettive. IL PROTOCOLLO SANITARIO 1. Sopralluogo negli ambienti di lavoro 2. Analisi della valutazione dei rischi ( cui deve partecipare ) 3. Studio delle schede di sicurezza delle sostanze e dei preparati utilizzati nelle singole mansioni 4. Comprendere esami mirati e necessari a definire precoci segni di alterazione o danno ( diagnosi precoce ) che siano semplici, affidabili, non nocivi, non invasivi e quanto più possibile predittivi 5. Essere correlato con eventuali protocolli di sorveglianza sanitaria già definiti dall organo di vigilanza o da organismi scientifici 6. Rispettare i vincoli e le norme vigenti 7. Rispettare eventuali prescrizioni dell organo di vigilanza 8. Essere correlato con i dati di indagini ambientali 8

PROFILO SOCIOSOMATICO DEL PROGRESSO TRASFORMAZIONI DEI RISCHI E DELLA PATOLOGIA 9

Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti 2012 FATTORI DI RISCHIO E LIVELLO DI GUARDIA Oggetto della Circ. 25/2004 Patologie professionali da: Vibrazioni trasmesse al corpo intero (W.B.V.) Movimentazione Manuale Carichi (M.M.C) 10

Vibrazioni trasmesse a tutto il corpo Caratteristiche dell esposizione a rischio a fini previdenziali: Valore di azione giornaliero (x 8 ore) vicino al valore limite di 1,15 m/s 2 per una durata minima di 5 anni Movimentazione Manuale Carichi Lavori di facchinaggio (porti, aeroporti, traslochi, spedizione merci, ecc.) Lavori di magazzinaggio (supermercati, ecc.) Lavori del personale infermieristico ed ausiliario in nosocomi e strutture di assistenza a pazienti Lavoro del manovale edile (con prevalente movimentazione carichi) 11

Movimentazione Manuale Carichi Indice di rischio: NIOSH Revised NIOSH equation for the design and evaluation of manual lifting tasks 1993 Sollevamento carichi Snook e Ciriello Liberty Mutual tables for Lifting, Carrying, Pushing and Pulling per traino e spinta MAPO per personale ospedaliero/assistenza Movimentazione Manuale Carichi Significativo a fini previdenziali è un Indice di rischio (IR): Almeno 3 (NIOSH e Snook Ciriello) Almeno 5 (MAPO) per una durata di 5 anni di esposizione 12

Infortunio sul lavoro art 2 TU L assicurazione comprende tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una inabilità temporanea assoluta che importi l astensione dal lavoro per più di tre giorni Malattia professionale art 3 TU L assicurazione è altresì obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella le quali siano contratte nell esercizio e a causa delle lavorazioni che rientrino fra quelle previste nell articolo 1 13

La denuncia delle malattie professionali indicate nell elenco E obbligatoria per ogni medico che ne conosca l esistenza La denuncia va fatta alle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio, all INAIL e all Ispettorato del Lavoro SANZIONI: i medici contravventori all obbligo di denuncia sono puniti con l arresto fino a tre mesi o con l ammenda da euro 258 a euro 1032 Il referto art 365 cp Chiunque, avendo nell esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d ufficio, omette o ritarda di riferirne all Autorità indicata nell articolo 361, è punito con la multa fino ad euro 516. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale 14

Il referto (art 334 cpp) Chi ha l obbligo del referto deve farlo pervenire entro 48 ore o, se vi è pericolo nel ritardo, immediatamente, al Pubblico Ministero o a qualsiasi ufficiale di polizia giudiziaria del luogo in cui ha prestato la propria opera od assistenza ovvero, in loro mancanza, all ufficiale di polizia giudiziaria più vicino. Il referto indica la persona alla quale è stata prestata assistenza e, se possibile, le sue generalità, il luogo dove si trova attualmente e quanto altro valga ad identificarla, nonché il luogo, il tempo e le altre circostanze dell intervento; dà inoltre le notizie che servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso e gli effetti che ha causato o può causare. Se più persone hanno prestato la loro assistenza nella medesima occasione, sono tutte obbligate al referto, con facoltà di redigere e sottoscrivere un unico atto Lesioni gravi e gravissime Sono procedibili d ufficio le lesioni colpose gravi o gravissime dipendenti da fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni o relative all igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale 15

Lesioni personali GRAVI Malattia > 40 giorni Pericolo di vita Indebolimento permanente di un senso o di un organo GRAVISSIME Malattia certamente o probabilmente insanabile Perdita di un senso Perdita di un arto Mutilazione che renda l arto inservibile Perdita dell uso di un organo Perdita della capacità di procreare Permanente e grave difficoltà della favella Deformazione o sfregio permanente del viso L elemento determinante tra gli agenti causali è sempre il sovraccarico biomeccanico connesso ad attività lavorative che comportino posture fisse e/o movimenti ripetitivi, movimentazione manuale dei carichi, scarse o inadeguate pause compensatorie. 16

Fisici Fattori di rischio professionali Movimenti ripetitivi ad alta frequenza Movimenti che richiedono l applicazione di forza Posture incongrue Compressioni localizzate Vibrazioni Altri: basse temperature, mancanza di idonei periodi di recupero Fattori di rischio professionali Non fisici Fattori psicosociali Organizzazione del lavoro (ritmi produttivi, orari, sistemi di controllo e verifica) Rapporti coi colleghi e i superiori 17

Evidenza di relazione tra fattori di rischio biomeccanico e WMSDs NIOSH (Bernard, 1997) Mano/Polso STC Evidenza Forte (+++) Evidenza (++) Evidenza Insufficiente (+/0) Ripetitività X Forza X Postura X Vibrazioni X Combinazione X Identificazione del rischio Misure ergonomiche: PREVENZIONE PRIMARIA riprogettazione del posto di lavoro meccanizzazione delle operazioni disposizione ottimale del posto di lavoro, lay- out degli arredi e del utilizzo di idonee attrezzature adozione di strumenti ergonomici 18

NUOVO ELENCO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI D. M. 27/04/2004: elenco aggiornato delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia contro gli infortuni e le malattie professionali ai sensi del T. U. 1124/65 in conformità a quanto previsto dal D. Lgs. 38/2000. Sono previste tre liste: Lista I contenente malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità (182 voci) Lista II contenente malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità (32 voci) Lista III contenente malattie la cui origine lavorativa è possibile (16 voci) NUOVO ELENCO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI Lista I gruppo 2 :malattie da agenti fisici - spondilodiscopatie del tratto lombare, ernia discale lombare da m.m.c. eseguita con continuità durante il turno lavorativo lesioni dell arto superiore da movimenti ripetitivi per almeno metà del tempo del turno lavorativo (tendiniti, borsiti, epicondilite, epitrocleite, dito a scatto, sindrome di De Quervain, sindrome del tunnel carpale) lesioni del ginocchio da microtraumi e posture incongrue eseguite con continuità durante il turno lavorativo (borsiti, tendinopatia del quadricipite femorale, meniscopatia degenerativa) 19

NUOVO ELENCO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI Lista II gruppo 2 lesioni dell arto superiore non comprese nella lista I da posture e movimenti ripetitivi eseguiti per almeno metà del tempo del turno lavorativo lesioni del piede e della caviglia non comprese nella lista I da microtraumi e posture per attività eseguite durante il turno lavorativo malattie da vibrazioni total body per la guida di mezzi pesanti e mezzi meccanici (spondolodiscopatie del tratto lombare, ernia discale lombare) NUOVO ELENCO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI Lista III lesioni dell arto superiore da microtraumi e posture incongrue per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi per almeno metà del tempo del turno lavorativo: sindrome dello stretto toracico (esclusa la forma vascolare), morbo di Dupuytren 20

Pier Luigi Esposito LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE DIVERSE NORME 21

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Malattie 24

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Patologia arto superiore 26

PATOLOGIE DEL RACHIDE Disturbo lombare aspecifico (low back pain) Lombalgia acuta Sciatalgia acuta Ernie discali PATOLOGIE DELL ARTO SUPERIORE o WMSDs Work related muscolskeletal disorders 1) Sindromi infiammatorie muscolo tendinee 2) Sindromi da intrappolamento dei nervi periferici Cass Pen Sez VI 9 novembre 1998 n 9721 Fattispecie nella quale la Suprema Corte ha ritenuto ineccepibile la valutazione operata dal giudice di merito circa la sussistenza della responsabilità per il reato di cui all art 365 cp, essendo stato accertato che l imputato aveva riscontrato l esistenza nel paziente di lesioni gravi, era stato informato sulle circostanze di tempo e di luogo in cui il fatto lesivo si era verificato, ed aveva appreso che il paziente, nel momento dell infortunio, non indossava, come prescritto dalle norme anti-infortunistiche, i guanti protettivi: circostanze queste che permettevano ragionevolmente di ipotizzare la configurabilità del delitto di lesioni colpose gravi perseguibile di ufficio, e che pertanto imponevano la trasmissione del referto, adempimento al quale l imputato non aveva dato corso 27

Cass Pen Sez VI, 7 dicembre 1999, n. 1887 Il sanitario che venga a conoscenza di lesioni riportate da un lavoratore nella svolgimento della propria attività non è sempre tenuto a trasmettere il referto all Autorità Giudiziaria: al medico si riconosce infatti una certa discrezionalità nell apprezzare la natura delle circostanze che hanno causato l incidente, valutando l opportunità o meno della segnalazione alla Magistratura o alla Polizia Giudiziaria I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI fanno parte delle WORK RELATED DISEASES per le quali il lavoro non è l unica causa, ma può svolgere un ruolo concausale di diverso rilievo o esacerbare una pregressa patologia comune. Molti studi etiologici confermano questa origine multifattoriale. Come è noto, in questo tipo di patologie ad andamento cronico degenerativo, l insorgenza dei disturbi è associata alla concomitante presenza di diversi fattori di rischio. La sola esposizione lavorativa non sempre è un fattore predittivo del tipo e dell entità delle manifestazioni cliniche (Snook, 1999) 28

Quadro clinico Sia per la W.B.V. che per la M.M.C.: In prevalenza patologie del tratto lombare e cerniera D-L e L-S consistenti in primitivo impegno da compressione dell apparato intervertebrale (protrusioni discali ed ernie discali) associati o meno a spondilodiscoartrosi del tratto lombare Quadro clinico Per le localizzazioni in tratti diversi del rachide attualmente non sono disponibili studi conclusivi in letteratura. In presenza di patologie preesistenti congenite e/o acquisite (dismorfismi, esiti traumatici, spondilolisi e spondilolistesi, ecc.) massima cautela nel riconoscimento del carattere professionale del quadro 29