26 th Winter Universiade Trentino 2013 with "Zero Emissions"

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Research and innovation project 26 th Winter Universiade Trentino 2013 with "Zero Emissions" prof. ing. Maurizio Fauri ing. Matteo Manica ing. Antonio Visentin November 2013 1 FINALITÀ E ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Progettare un evento sostenibile significa organizzarlo e realizzarlo in modo tale da minimizzare gli impatti ambientali e lasciare un'eredità positiva per la Comunità, non solo presente ma anche futura, attraverso un approccio duraturo ed equilibrato alle attività economiche, alla responsabilità ambientale e al progresso sociale. L approccio sostenibile rappresenta un vantaggio non solo in termini ambientali e sociali, ma anche in termini economici grazie ad una migliore performance finanziaria. Il progetto Universiade ad emissioni zero vuole rendere sostenibile l evento XXVI Universiade Invernale Trentino 2013, limitando e compensando le emissioni climalteranti di CO 2 connesse all evento stesso. L Universiade Invernale, che si svolgerà dall 11 al 21 dicembre 2013 in Trentino, è uno dei massimi eventi sportivi multidisciplinari al mondo, con una forte valenza culturale, che unisce sport e vita universitaria. Fig 1 Logo del progetto Universiade ad Emissioni Zero Il progetto è ambizioso e non è mai stato applicato prima d oggi ad un edizione dell Universiade. Il progetto ha le seguenti finalità: minimizzare l impatto ambientale della manifestazione, favorendo la riduzione dei consumi energetici e dei rifiuti, oltre al riuso delle attrezzature e all ottimizzazione delle risorse; compensare le emissioni non evitabili con numerose iniziative di riduzione dei consumi energetici intraprese sul territorio provinciale e non solo, ponendosi come obiettivo finale l organizzazione, lo svolgimento e la dismissione dell evento sportivo senza incrementare il livello globale delle emissioni dei gas serra; una maggiore partecipazione della Comunità all evento;

la funzione educativa e di sensibilizzazione derivante dalla comunicazione dell impatto ambientale connesso all evento, contribuendo a diffondere una più elevata conoscenza delle tematiche di tutela dell ambiente. Questa particolare attenzione all ambiente per la prima volta è legata ad una manifestazione di dimensioni mondiali ed è in linea con: gli obiettivi generali di sostenibilità ambientale della Provincia di Trento, che si pone il traguardo Trentino Zero Emission, come stabilito dalla L.P. 19/2013 secondo la quale la Provincia "mira al conseguimento dell'obiettivo Trentino Zero Emission con la riduzione tendenziale delle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas climalteranti in misura del 50 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro l'anno 2030, e del 90 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050"; con il carattere dell Universiade che, a differenza di altri eventi sportivi, si vuole distinguere per gli aspetti di educazione e di formazione culturale dei giovani. Il progetto si articola in due fasi: I fase: contabilizzazione delle emissioni di CO 2 dell evento; II fase: compensazione delle emissioni stesse. Fig. 2 Schema del meccanismo di compensazione dell evento Mentre la prima fase di contabilizzazione delle emissioni di CO 2 si è conclusa fornendo una stima dell impatto ambientale dell evento, la seconda fase di compensazione, in itinere, comprenderà tutte le azioni di risparmio fino alla fine della manifestazione sportiva.

2 I FASE: CONTABILIZZAZIONE DELLE EMISSIONI 2.1 Metodologia di analisi dell impatto ambientale dell evento Nella I fase del lavoro, che si è da poco conclusa, la contabilizzazione delle emissioni è avvenuta secondo l approccio Life Cycle Assessment (LCA), considerando le fasi di organizzazione, svolgimento e dismissione dell evento, ed in conformità agli standard internazionali: GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard; UNI EN ISO 14064-1:2012 Gas ad effetto serra Parte 1: specifiche e guida, al livello dell organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione. L applicazione di tali strumenti ha permesso di monitorare le emissioni di gas serra seguendo un approccio standardizzato e trasparente, che ha facilitato lo svolgimento di analisi e confronti temporali. Il calcolo delle emissioni ha rispecchiato la metodologia maggiormente utilizzata in letteratura, che si basa sulla seguente relazione: emissioni di CO 2 = dato attività x fattore di emissione Per la quantificazione delle emissioni connesse all evento è stato utilizzato uno dei maggiori software commerciali, SimaPro 7.3. In mancanza di dati primari è stato assunto come riferimento il database ECOINVENT v.2 e per il calcolo delle emissioni di CO 2 equivalente (carbon footprint) è stato impiegato il metodo IPCC GWP100. 2.2 Definizione dell unità funzionale e dei confini del sistema L unità funzionale di riferimento prescelta è stata l evento. Il seguente diagramma di flusso esemplifica e dettaglia i confini del sistema e l iter di valutazione dell impatto ambientale relativo all intero ciclo di vita (LCA) dell evento. La valutazione dell impatto ambientale di ogni fase ha comportato la stima delle risorse utilizzate. Sono stati presi in considerazione: i consumi di energia prodotta da fonte fossile e/o rinnovabile; l impiego dei vari materiali al fine di quantificarne l impatto nelle fasi di estrazione della materia prima, di lavorazione, di uso e di dismissione; la gestione dei rifiuti.

Fig. 3 Diagramma del ciclo di vita dell evento 2.3 Gas ad effetto serra Nel calcolo dell impatto ambientale dell evento si è tenuto conto di tutti e sei i gas climalteranti compresi nel Protocollo di Kyoto e non solo dell anidride carbonica. Oltre alla CO 2 sono state dunque considerate le emissioni di CH 4, N 2O, HFC s, PFC s e SF 6. Come unità di misura della carbon footprint è stata assunta la tonnellata di anidride carbonica equivalente (tco 2e), che racchiude in sé le emissioni di tutti i gas serra elencati. 2.4 Risultati finali Successivamente alla raccolta, omogeneizzazione e catalogazione dei dati, in parte forniti dal Comitato Organizzatore dell evento e in parte acquisiti direttamente con specifici sopralluoghi, è stato creato il modello Universiade 2013 con l ausilio del software SimaPro. Il risultato finale dell analisi è il seguente: le emissioni connesse all Universiade Trentino 2013 ammontano nel complesso a circa 17.300 tco 2e. Questo valore può essere suddiviso nelle seguenti macro-fasi: organizzazione pre-evento, che comprende le attività del Comitato Organizzatore dalla sua costituzione (che risale al giugno 2012) all inizio dell evento, incluse le attività svolte nel 2013 non direttamente dal Comitato ma comunque collegate all Universiade (ad esempio, sviluppo dei progetti di ricerca e innovazione pro-

mossi dall Università di Trento). Oltre al lavoro di ufficio, sono state considerate le trasferte dei vari componenti del Comitato (presso i siti di gara, in altre località italiane ed estere) e le principali riunioni e summit periodicamente organizzati. Sono stati compresi in questa fase i lavori realizzati presso quasi tutti i siti di gara per adeguare i palaghiacci e le piste, che dovranno accogliere un numero straordinario di atleti e spettatori. Infine, è stato fatto ricadere in questa fase il viaggio della fiaccola da Roma (dove è stata accesa il 6 novembre) a Trento, passando per tutte le tappe intermedie; trasporti a livello internazionale e nazionale con voli aerei, treni e automobili per l arrivo (e il ritorno) degli atleti, dei loro collaboratori, degli spettatori e di tutti gli operatori (arbitri, ecc.) in Trentino; svolgimento dell evento (dal 9 al 21 dicembre), che comprende le attività degli atleti e di tutte le altre persone coinvolte (inclusi i volontari e il personale di sicurezza) presso i siti di gara, le attività quotidiane di gestione dei siti stessi, i trasporti locali con automobili e pullman (dagli alberghi ai siti di gara e fra siti di gara diversi), nonché le attività del Comitato Organizzatore e dei giornalisti della televisione, della radio e della carta stampata che si concentreranno nel quartier generale di S. Bartolomeo oltre che nei siti di gara. Sono state fatte ricadere in questa fase le attività e i trasporti (anche delle Autorità) per lo svolgimento e la partecipazione alle Conferenze Internazionali del 9 e 10 dicembre a Rovereto e alle cerimonie di apertura e di chiusura dell evento; smantellamento post-evento delle opere provvisorie, per ripristinare lo stato dei siti di gara e di tutti gli altri luoghi che sono stati coinvolti nell organizzazione e nello svolgimento dell Universiade; smaltimento dei rifiuti, che comprende il trasporto, lo stoccaggio, la demolizione, la trasformazione e il possibile recupero e riuso di tutte le tipologie di rifiuto (plastica, legno, carta, ecc.). La tabella e il grafico seguenti riportano le emissioni imputabili a ciascuna delle macro-fasi individuate. Risulta evidente che il contributo maggiore alle emissioni totali è imputabile ai trasporti a livello internazionale e nazionale, che incidono per quasi il 67%. La fase di svolgimento dell evento è responsabile del 18% delle emissioni complessive: anche questa fase è caratterizzata da numerosi spostamenti locali. Da segnalare il contributo della fase finale di smaltimento dei rifiuti. Macro-fase dell evento Emissioni di CO2 eq. (tonnellate) Contributo percentuale Organizzazione pre-evento 43 0,25% Trasporti 11.502 66,42% Svolgimento dell evento 3.031 17,50% Smantellamento post-evento 7 0,04% Smaltimento rifiuti 2.735 15,79% Emissioni totali 17.318 100,00% Tab. 1 Emissioni delle macro-fasi individuate dell evento

Fig 4 Schema di ripartizione delle emissioni totali dell evento nelle macro-fasi 3 II FASE: COMPENSAZIONE DELLE EMISSIONI 3.1 Manifesto di Sostenibilità del Comitato Organizzatore Per il raggiungimento del traguardo Emissioni Zero, il Comitato Organizzatore dell Universiade ha sottoscritto un Manifesto di Sostenibilità, che lo impegna ad attuare un pacchetto di buone pratiche in modo da minimizzare l impatto ambientale: Universiade paper free, intendendo con ciò il massimo contenimento dell utilizzo di materiale cartaceo a favore dell uso dei mezzi informatici; trasporti collettivi a basso impatto, grazie all impiego di automezzi a trazione elettrica o alimentati a gas o idrogeno per gli spostamenti degli atleti e dei loro collaboratori nei siti di gara; utilizzo di strutture sportive e logistiche esistenti, eventualmente adattate per l occasione (un esempio è il quartier generale di S. Bartolomeo), molte delle quali sono realizzate in legno certificato PEFC perché proveniente da foreste locali gestite in modo legale e sostenibile; parziale innevamento delle piste con la neve caduta lo scorso inverno e accumulata sotto speciali tendoni protettivi per evitare lo scioglimento estivo. 3.2 Accordo di Collaborazione con Consorzio dei Comuni e PEFC Senza energia non si fa nulla: dunque le emissioni di CO 2 dell Universiade sono inevitabili, ma possono essere compensate da numerosi interventi di risparmio energetico adottati in tutta la Provincia di Trento e non solo, con un effetto risultante pari a zero. Il progetto vuole così promuovere azioni virtuose a carattere temporaneo e/o permanente, coinvolgendo quanti più soggetti possibili, sia pubblici che privati, tutti chiamati ad intraprendere, a titolo volontario, iniziative di risparmio energetico a costo zero, legate in particolare alla modifica degli stili di vita e dei comportamenti. Oltre ai benefici ambientali, si sottolineano quelli economici derivanti da queste azioni, perché chi risparmia energia risparmia anche denaro.

Particolarmente significativo il coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche, la cui adesione al progetto è importante per l immagine del Trentino rispettoso del proprio ambiente naturale e per il buon esempio offerto con un effetto moltiplicatore di azioni virtuose. Per questo il Comitato Organizzatore ha siglato un Accordo di Collaborazione con il Consorzio dei Comuni Trentini e con l Associazione PEFC Italia, nell ambito del quale invita tutti i Comuni, grandi e piccoli (a prescindere dall essere o meno sede dei giochi ), ad aderire al progetto Universiade ad emissioni zero, individuando gli interventi di risparmio da attuare durante i giorni dell Universiade o in un periodo di tempo più lungo, con impegni precisi formalizzati in una Delibera di Giunta. Le Amministrazioni sono inoltre invitate a coinvolgere nel modo più ampio possibile i propri dipendenti e, più in generale, tutti i cittadini, nella consapevolezza che piccoli cambiamenti nelle abitudini delle persone sono fondamentali per il conseguimento di grandi risultati a difesa dell ambiente e del clima. 3.3 Adesioni delle Amministrazioni Pubbliche Le prime Amministrazioni a deliberare la loro adesione al progetto sono state Trento, Rovereto e Fiavè. Questi Comuni si sono impegnati in una serie di azioni a costo zero, rappresentate per lo più dalla semplice modifica degli orari di accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento e di illuminazione esterna. Il Capoluogo di Provincia si è impegnato per tutto l inverno ad anticipare lo spegnimento serale degli impianti di riscaldamento negli uffici pubblici: anticipo di mezz ora nei giorni dal lunedì al giovedì e di un ora e mezza il venerdì. Sono stati coinvolti nell iniziativa i grandi edifici che ospitano tutti gli uffici comunali su una superficie complessiva di 14.000 m 2 : le emissioni evitate ammontano a 19 ton CO 2. Il Comune di Trento ha inoltre deciso di anticipare lo spegnimento dei punti luce del centro storico che illuminano le facciate degli edifici storici alle ore 22 nel periodo "invernale" (dal 1 ottobre al 31 marzo) e alle ore 24 nel periodo "estivo" (dal 1 aprile al 30 settembre), con un risparmio di CO 2 pari a 18 tonnellate. Dal 10 al 21 dicembre il Comune di Rovereto ritarderà di mezz'ora l'accensione mattutina e anticiperà, sempre di mezz'ora, lo spegnimento serale degli impianti termici a servizio degli edifici pubblici in tutti i siti non sensibili (ad esclusione dunque degli asili nido, delle scuole materne e delle strutture sanitarie), per un totale di 271.000 m 3 riscaldati e 10 ton CO 2 risparmiate. Infine, il Comune di Fiavé si è impegnato in tre diverse azioni, che nel complesso danno un contributo al progetto pari a 18 ton CO 2 risparmiate. Il primo intervento sarà la riduzione di circa un ora per notte del funzionamento degli impianti di illuminazione pubblica di vecchia generazione, agendo sulla taratura dei dispositivi crepuscolari che comandano le accensioni e gli spegnimenti delle lampade in funzione dei livelli di buio. La seconda iniziativa consiste nella riduzione di quattro ore per notte del funzionamento dell impianto di illuminazione pubblica realizzato recentemente con la nuova tecnologia a LED nel parco della palestra. Il terzo intervento sarà la riduzione del consumo elettrico per il raffreddamento della piastra del ghiaccio, spegnendo l impianto di refrigerazione dedicato alla fine di gennaio anziché alla fine di febbraio.

3.4 Collaborazioni speciali con altri eco-progetti Una delle iniziative di compensazione ha coinvolto gli esercizi commerciali aderenti ai marchi EcoRistorazione ed EcoAcquisti della Provincia di Trento. Il progetto ha quantificato le emissioni evitate di CO 2 derivanti dalle azioni che quotidianamente sono attuate da questi esercizi per la riduzione dei rifiuti, dell energia e dell acqua. Nel complesso le emissioni risparmiate ogni anno sono pari a 2.000 tonnellate. Il primo contribuito della Provincia di Trento alla compensazione ha coinvolto gli Acquisti Verdi, che avvengono tenendo conto degli impatti ambientali dei prodotti e dei servizi acquistati: ognuno di questi acquisti (nel settore delle attrezzature informatiche, della carta e degli arredi) contribuisce a ridurre le emissioni nelle fasi di produzione, distribuzione e smaltimento dei prodotti e servizi. Ogni anno il risparmio di CO 2 risulta pari a 140 tonnellate. Si segnala infine la recente collaborazione con il progetto europeo Eco Courts, che promuove e contabilizza il risparmio di energia, acqua e rifiuti nelle case e nei condomini. 3.5 Sito internet per aderire e calcolare le emissioni risparmiate Tutte le riduzioni delle emissioni di CO 2 sono contabilizzate nel sito internet appositamente realizzato dal gruppo di lavoro costituito dall Università: http://zeroemission.universiadetrentino.org Nel sito si possono trovare numerose informazioni sull Universiade, sul progetto Emissioni Zero e, più in generale, sulle tematiche del risparmio energetico e dei cambiamenti climatici. Il sito riporta le istruzioni per registrarsi, impegnarsi in azioni virtuose da seguire sul luogo di lavoro, a casa, negli spostamenti di tutti i giorni, ecc. e calcolare la CO 2 risparmiata, seguendo la procedura illustrata nel seguente schema.

Fig. 5 Passi da seguire per aderire al progetto e calcolare il risparmio di CO 2 derivante dagli impegni assunti Gli interventi di risparmio ricadono in quattro grandi ambiti: energia (elettrica e termica), trasporti, carta e acqua. Fig. 6 Ambiti di intervento di risparmio All interno di ciascun ambito l utente può selezionare una o più azioni di risparmio fra quelle suggerite, comunicando alcuni semplici dati per permettere il calcolo automatico delle emissioni evitate. Per ogni intervento il risparmio di CO 2 è quantificato a partire dai dati forniti dall utente e da una serie di parametri medi e di fattori di conversione standard preimpostati.

Fig 7 Azioni di risparmio suggerite nell ambito dell energia L utente può anche impegnarsi in un azione diversa da quelle suggerite: in questo caso deve fornire una breve descrizione dell intervento e il calcolo delle emissioni evitate è eseguito dal gruppo di lavoro dell Università sulla base delle informazioni tecniche messe a disposizione. Un contatore visibile nella home page del sito si aggiorna automaticamente sommando i contributi di tutti gli utenti (sono presenti le somme parziali per singola azione e la somma generale). Fig. 8 Contatore delle emissioni risparmiate da tutti gli utenti registrati A chi aderisce all iniziativa è data visibilità sul sito. Grazie al proprio impegno, chiunque può scaricare il suo certificato personalizzato Amico del Clima.

Fig 9 Il certificato della Provincia di Trento 4 CONCLUSIONI L impatto ambientale della XXVI Universiade Invernale Trentino 2013 si può quantificare in 17.300 tco 2e emesse complessivamente nelle fasi di preparazione, svolgimento e dismissione dell evento. La maggior parte delle emissioni è imputabile ai trasporti degli atleti, dei loro staff tecnici e degli spettatori, a livello internazionale e nazionale, con voli aerei, treni e automobili. Numerose iniziative di risparmio intraprese in tutta la Provincia di Trento stanno compensando queste emissioni con l obiettivo di rendere possibile l Universiade ad emissioni zero. Le azioni di risparmio, attuate a titolo volontario da privati e da Amministrazioni Pubbliche, non prevedono costi di investimento, essendo legate per lo più alla modifica delle abitudini e dei comportamenti delle persone. Anzi, esse determinano un risparmio in bolletta. Ciò dimostra l importanza e l efficacia del fattore umano, oltre che di quello tecnico, nella corretta gestione delle risorse energetiche. Per la riduzione delle emissioni inquinanti, gli interventi tecnici e il miglioramento delle tecnologie devono essere necessariamente accompagnati da un forte cambiamento di mentalità e di educazione ambientale, secondo quanto espresso anche da A. Einstein: non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato. A poco servono gli investimenti economici nelle moderne tecnologie ad alta efficienza e negli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, se non sono accompagnati da un mutamento della sensibilità e dei comportamenti quotidiani di ognuno di noi.