Standard per Ospedali e per la Sicurezza del paziente



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per Ospedali e per la Sicurezza del paziente Progetto per il servizio triennale di valutazione delle aziende sanitarie accreditate e di trasferimento del know-how alle Aziende Sanitarie Locali Joint Commission International - Via Beatrice d Este, 20 20122 Milano Tel.: 0289075940 Fax: 0299980695 e-mail: jcr_segreteria@jcrinc.it

INDICE Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente...3 Accesso e Continuità dell Assistenza (ACC)...8 Diritti del Paziente e dei Familiari (PFR)...17 Valutazione del Paziente (AOP)...20 Cura del Paziente (COP)...29 Assistenza Anestesiologica e Chirurgica (ASC)...34 Gestione e Utilizzo dei Farmaci (MMU)...40 Educazione del Paziente e dei Familiari (PFE)...46 Miglioramento della Qualità e Sicurezza dei Pazienti (QPS)...49 Proposta indicatori comuni a tutte le strutture...56 Qualifiche e Formazione del Personale (SQE)...61 Gestione della Comunicazione e delle Informazioni (MCI)...72 Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 2

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Considerazioni Generali In questo capitolo vengono presentati gli Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente, la cui implementazione è obbligatoria a far data dal 1 gennaio 2008 in tutte le organizzazioni accreditate da Joint Commission International (JCI) sulla base degli Internazionali per Ospedali. Lo scopo degli Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente è di promuovere dei miglioramenti specifici nell area della sicurezza del paziente. Gli obiettivi evidenziano infatti alcune aree problematiche in ambito sanitario e ne descrivono le soluzioni basate sull evidenza e sul consenso degli esperti in materia. Partendo dalla premessa fondamentale che una solida progettazione di sistema deve essere intrinseca nell erogazione di un assistenza sanitaria sicura e di alta qualità, gli obiettivi si concentrano in linea di massima sulle soluzioni sistemiche, laddove possibile. Gli obiettivi sono organizzati esattamente come gli standard nel resto del manuale e comprendono dunque uno standard (l obiettivo), un intento e gli Elementi Misurabili. Agli obiettivi viene assegnato un punteggio analogo a quello degli standard in termini di conforme, parzialmente conforme o non conforme. In base alle Regole per la Decisione di Accreditamento, la decisione sulla conformità con gli Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente viene presa separatamente. Obiettivi Segue un elenco di tutti gli obiettivi, che vengono presentati a parte per agevolare la consultazione, senza i rispettivi requisiti, intenti ed Elementi Misurabili. Per maggiori informazioni sugli obiettivi, si prega di consultare la sezione seguente Obiettivi, Requisiti, Intenti ed Elementi Misurabili. Obiettivo 1 Identificare Correttamente il Paziente Obiettivo 2 Migliorare l Efficacia della Comunicazione Obiettivo 3 Migliorare la Sicurezza dei Farmaci ad Alto Rischio Obiettivo 4 Garantire l Intervento Chirurgico in Paziente Corretto, con Procedura Corretta, in Parte del Corpo Corretta Obiettivo 5 Ridurre il Rischio di Infezioni Associate all Assistenza Sanitaria Obiettivo 6 Ridurre il Rischio di Danno al Paziente in seguito a Caduta Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 3

Obiettivo 1 Identificare Correttamente il Paziente Requisito dell Obiettivo 1 L organizzazione elabora un metodo per migliorare l accuratezza dell identificazione del paziente. Intento dell Obiettivo 1 Gli errori di identificazione del paziente si verificano di fatto in tutte le fasi della diagnosi e del trattamento. Il paziente può essere sedato, disorientato o non del tutto vigile; può cambiare letto, stanza o unità all interno dell ospedale; può avere disabilità sensoriali; oppure può essere il soggetto di altre situazioni suscettibili di errori di corretta identificazione. L intento di questo obiettivo è duplice: in primo luogo, identificare un individuo in maniera attendibile in quanto persona destinataria della prestazione o del trattamento; in secondo luogo, verificare la corrispondenza tra il servizio o il trattamento e quell individuo. Politiche e/o procedure sono sviluppate in maniera collaborativa al fine di migliorare i processi di identificazione, in particolare i processi utilizzati per identificare il paziente in occasione della somministrazione di farmaci, sangue ed emocomponenti; del prelievo di sangue o di altri campioni biologici per esami clinici; e dell esecuzione di altre terapie o procedure. Le politiche e/o procedure prevedono quantomeno due modalità di identificazione del paziente, come ad esempio il nome del paziente, un numero di identificazione univoco, la data di nascita, un braccialetto con codice a barra o altri identificativi. Il numero di stanza, letto o reparto del paziente non possono essere utilizzati per l identificazione del paziente. Le politiche e/o procedure evidenziano in modo chiaro l eventuale utilizzo di coppie di identificativi diversi in unità diverse all interno dell organizzazione, ad esempio per i pazienti ambulatoriali (vedere anche Glossario) o per alcune tipologie di servizi ambulatoriali (vedere anche Glossario), il pronto soccorso o le sale operatorie. E inoltre prevista una metodologia per l identificazione del paziente in coma le cui generalità sono ancora ignote. Le politiche e/o procedure sono elaborate tramite un processo collaborativo a garanzia dell inclusione di tutte le possibili situazioni dove è necessario provvedere all identificazione del paziente. Elementi Misurabili dell Obiettivo 1 1. L elaborazione di politiche e/o procedure per l accuratezza dell identificazione del paziente avviene tramite un processo collaborativo. 2. Le politiche e/o procedure prevedono l utilizzo di due identificativi del paziente, ad esclusione del numero di reparto, stanza o letto del paziente. 3. Il paziente viene identificato prima della somministrazione di farmaci, sangue ed emocomponenti. 4. Il paziente viene identificato prima del prelievo di sangue e di altri campioni biologici per esami clinici. (Vedere anche AOP.5.7, EM 2) 5. Il paziente viene identificato prima dell esecuzione di terapie e procedure. Obiettivo 2 Migliorare l Efficacia della Comunicazione Requisito dell Obiettivo 2 L organizzazione elabora un metodo per migliorare l efficacia della comunicazione tra gli operatori. Intento dell Obiettivo 2 La comunicazione efficace, che equivale a una comunicazione tempestiva, precisa, completa, priva di ambiguità e recepita correttamente dal destinatario, riduce gli errori e migliora la sicurezza del paziente. La comunicazione può avvenire in forma elettronica, verbalmente o per iscritto. Le comunicazioni più soggette alla possibilità di errore sono le prescrizioni per la cura del paziente che vengono date verbalmente, comprese quelle date al telefono, laddove le prescrizioni verbali siano ammesse dalla legislazione o dalla normativa locale. Un altro tipo di comunicazione soggetta ad errore è la segnalazione dei risultati critici degli esami refertati sul paziente, ad esempio quando il laboratorio di analisi cliniche telefona al reparto di degenza per comunicare i risultati di un esame urgente. L organizzazione elabora in maniera collaborativa una politica e/o una procedura per le prescrizioni verbali e telefoniche che prevede i seguenti passaggi: la persona che riceve le informazioni telefoniche o verbali scrive (o inserisce a computer) la prescrizione completa o il risultato completo dell esame sotto dettatura; una volta finito di scrivere, rilegge ad alta voce la prescrizione o il risultato dell esame; attende conferma dell esattezza di quanto scritto e Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 4

riletto da parte dell altro operatore. La politica e/o procedura individuano alcune alternative ammissibili per i casi in cui il processo di rilettura ad alta voce può non essere sempre possibile, come ad esempio in sala operatoria e nelle situazioni di urgenza/emergenza (vedere anche Glossario) in pronto soccorso e nell unità di terapia intensiva. Elementi Misurabili dell Obiettivo 2 1. L elaborazione di politiche e/o procedure per l accuratezza delle comunicazioni verbali e telefoniche avviene tramite un processo collaborativo. (Vedere anche AOP.5.4, AOP.6.4, MMU.4, EM 1, e MMU.4.3, EM 1) 2. La prescrizione telefonica o verbale e/o il risultato dell esame comunicato al telefono o verbalmente vengono scritti per intero sotto dettatura dalla persona che riceve le informazioni telefoniche o verbali. (Vedere anche MCI.19.2, EM 2) 3. La persona che riceve le informazioni telefoniche o verbali rilegge per intero ad alta voce la prescrizione e/o il risultato dell esame comunicati al telefono o verbalmente. 4. La prescrizione e/o il risultato dell esame vengono confermati dalla persona che li ha comunicati. Obiettivo 3 Migliorare la Sicurezza dei Farmaci ad Alto Rischio Requisito dell Obiettivo 3 L organizzazione elabora un metodo per migliorare la sicurezza dei farmaci ad Alto Rischio. Intento dell Obiettivo 3 Quando la terapia farmacologica fa parte del piano di trattamento, la gestione appropriata dei farmaci è un elemento critico a garanzia della sicurezza del paziente. Una problematica di sicurezza dei farmaci spesso citata in letteratura è la somministrazione involontaria di elettroliti concentrati (ad esempio: cloruro di potassio [2mEq/ml o soluzione più concentrata], fosfato di potassio, cloruro di sodio [>0,9%] e solfato di magnesio [ 50%]). Questo errore può verificarsi quando un operatore non sia stato adeguatamente orientato al reparto di cura, quando si utilizzano infermieri a contratto (vedere anche servizi a contratto nel Glossario) senza un adeguato orientamento o durante le urgenze/emergenze. Il mezzo più efficace per ridurre o eliminare questo tipo di evento consiste nella rimozione degli elettroliti concentrati dai reparti, limitandone la conservazione alla farmacia. L organizzazione elabora in maniera collaborativa una politica e/o una procedura che prevedono la rimozione degli elettroliti concentrati dalle aree assistenziali dove può verificarsi una somministrazione inappropriata. La politica e/o procedura identificano le aree critiche di assistenza dove la presenza degli elettroliti concentrati è clinicamente necessaria, come il pronto soccorso o le sale operatorie, e individuano le corrette procedure di etichettatura e di conservazione nelle aree critiche sopra identificate in maniera tale da limitarne l accesso al fine di prevenire una somministrazione involontaria. Elementi Misurabili dell Obiettivo 3 1. L elaborazione di politiche e/o procedure per la definizione delle aree critiche di assistenza dove è ammessa la conservazione degli elettroliti concentrati e le loro modalità di etichettatura e conservazione avviene tramite un processo collaborativo. 2. Gli elettroliti concentrati non sono presenti nelle aree assistenziali se non in quelle dove la loro presenza è clinicamente necessaria e autorizzata dalla politica ospedaliera e dove sono state messe in atto azioni di prevenzione della somministrazione involontaria. (Vedere anche l intento dello standard MMU.3) Obiettivo 4 Garantire l Intervento Chirurgico in Paziente Corretto, con Procedura Corretta, in Parte del Corpo Corretta Requisito dell Obiettivo 4 L organizzazione elabora un metodo per garantire l intervento chirurgico in paziente corretto, con procedura corretta, in parte del corpo corretta. Intento dell Obiettivo 4 L intervento chirurgico in paziente sbagliato, con procedura sbagliata, in parte del corpo sbagliata è un evento malauguratamente comune nelle organizzazioni sanitarie. Questi errori sono la conseguenza di un difetto di comunicazione (inefficace o inadeguata) tra i membri dell equipe chirurgica, del non coinvolgimento del paziente nella marcatura del sito chirurgico e della mancanza di procedure per la verifica del sito chirurgico. Inoltre, spesso Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 5

intervengono altri fattori concomitanti, quali l inadeguatezza della valutazione del paziente, l inadeguatezza della verifica della documentazione clinica (vedere anche Glossario), una cultura refrattaria alla comunicazione aperta tra i membri dell equipe chirurgica, problemi relativi all illeggibilità della calligrafia e l utilizzo di abbreviazioni. L organizzazione deve elaborare in maniera collaborativa una politica e/o una procedura volte a eliminare efficacemente questo problema increscioso. Vengono utilizzate le pratiche cliniche basate sull evidenza, come quelle descritte nel Protocollo Universale di The Joint Commission per la Prevenzione dell Intervento Chirurgico al Paziente Sbagliato, con Procedura Sbagliata, in Parte del Corpo Sbagliata (vedere anche http://www.jointcommission.org/patientsafety/universalprotocol). I processi essenziali descritti nel Protocollo Universale sono: marcatura del sito chirurgico; processo di verifica preoperatoria; time-out (vedere anche Glossario) da eseguire immediatamente prima dell inizio di una procedura chirurgica. La marcatura del sito chirurgico coinvolge attivamente il paziente ed è eseguita con un segno univoco. Il segno dovrebbe essere uniforme in tutta l organizzazione, dovrebbe essere fatto dalla persona che eseguirà la procedura, dovrebbe avvenire in presenza del paziente sveglio e vigile laddove possibile, e deve essere visibile anche dopo la preparazione e la vestizione preoperatorie. Il sito chirurgico deve essere segnato in tutti i casi dove è possibile confondere il lato (destro o sinistro), l articolazione (dita delle mani o dei piedi), la lesione (in caso di lesioni multiple) o il livello (colonna vertebrale). Il processo di verifica preoperatoria ha lo scopo di: verificare che si tratti del paziente giusto, della procedura corretta e del sito operatorio corretto; assicurarsi che sia disponibile, appropriatamente etichettata e pronta per l uso tutta la documentazione clinica pertinente, comprese le lastre e i referti delle indagini; verificare l effettiva presenza di eventuali apparecchiature, dispositivi e/o impianti speciali. Il time-out permette di risolvere eventuali situazioni di confusione o domande senza risposta. Il time-out è condotto nel luogo dove verrà eseguita la procedura, appena prima di dare il via alla procedura, e vede il coinvolgimento dell intera equipe chirurgica. L organizzazione stabilisce le modalità di documentazione del processo, che sarà comunque sintetica, ad esempio tramite una check-list. Elementi Misurabili dell Obiettivo 4 1. Un processo collaborativo è alla base dell elaborazione di politiche e/o procedure che definiscono processi uniformi a garanzia dell esecuzione dell intervento chirurgico in paziente corretto, con procedura corretta, in parte del corpo corretta, ivi comprese le procedure diagnostiche e terapeutiche eseguite fuori dalla sala operatoria. 2. L organizzazione utilizza un segno univoco e condiviso in tutto l ospedale per l identificazione del sito chirurgico ed è previsto il coinvolgimento attivo del paziente nel processo di marcatura del sito chirurgico. 3. L organizzazione utilizza un processo per verificare la presenza, la correttezza e la funzionalità di tutta la documentazione e di tutte le apparecchiature e i dispositivi necessari. 4. L organizzazione utilizza una check-list e una procedura di time-out appena prima di iniziare una procedura chirurgica. Obiettivo 5 Ridurre il Rischio di Infezioni Associate all Assistenza Sanitaria Requisito dell Obiettivo 5 L organizzazione elabora un metodo per ridurre il rischio di infezioni associate all assistenza sanitaria. Intento dell Obiettivo 5 La prevenzione e il controllo delle infezioni pongono una serie di difficoltà in molte strutture sanitarie e i tassi crescenti di infezioni associate all assistenza sanitaria (vedere anche Glossario) rappresentano una grossa fonte di preoccupazione sia per i pazienti sia per i professionisti sanitari (vedere anche Glossario). Le infezioni comuni a tutte le strutture sanitarie comprendono le infezioni intravascolari, le infezioni delle vie urinarie associate a cateteri e la polmonite (spesso associata alla ventilazione meccanica). Un fattore centrale per l eliminazione di queste ed altre infezioni è l adeguatezza dell igiene delle mani. Le linee guida per l igiene delle mani accettabili a livello internazionale sono reperibili presso l Organizzazione Mondiale della Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 6

Sanità (OMS), i Center for Disease Control and Prevention negli USA (CDC, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) e varie altre organizzazioni nazionali e internazionali. L organizzazione utilizza un processo collaborativo per sviluppare politiche e/o procedure che adattano o adottano le linee guida correnti sull igiene delle mani comunemente accettate e pubblicate in letteratura e per l implementazione di tali linee guida all interno dell organizzazione. Elementi Misurabili dell Obiettivo 5 1. L elaborazione di politiche e/o procedure per la riduzione del rischio delle infezioni associate all assistenza sanitaria avviene tramite un processo collaborativo. (Vedere anche PCI.5) 2. L organizzazione ha adottato o adattato le linee guida correnti sull igiene delle mani comunemente accettate e pubblicate in letteratura. 3. L organizzazione ha messo in atto un programma efficace di igiene delle mani. Obiettivo 6 Ridurre il Rischio di Danno al Paziente in seguito a Caduta Requisito dell Obiettivo 6 L organizzazione elabora un metodo per ridurre il rischio di danno al paziente in seguito a caduta. Intento dell Obiettivo 6 Le cadute rappresentano una quota significativa delle ferite e/o lesioni che colpiscono i pazienti. Nel contesto della popolazione di riferimento, dei servizi erogati e degli ambienti fisici di erogazione dell assistenza, l organizzazione dovrebbe provvedere a valutare il rischio di caduta dei propri pazienti e mettere in atto delle misure per ridurre il rischio di caduta e per ridurre il rischio di infortunio in caso di caduta. La valutazione del rischio di caduta potrebbe prendere in considerazione l anamnesi di cadute pregresse, la revisione del consumo di farmaci ed alcol, uno screening dell andatura e dell equilibrio del paziente, e gli ausili utilizzati dal paziente. L organizzazione stabilisce e implementa un programma di riduzione del rischio di caduta sulla base di politiche e/o procedure appropriate. Elementi Misurabili dell Obiettivo 6 1. L elaborazione di politiche e/o procedure per la riduzione del rischio di caduta del paziente all interno dell organizzazione avviene tramite un processo collaborativo. 2. L organizzazione implementa un processo per la valutazione iniziale del rischio di caduta del paziente e per la rivalutazione del paziente in caso di modifica delle condizioni di salute, della terapia farmacologica, ecc. 3. Sono messe in atto misure atte a ridurre il rischio di caduta per quei pazienti individuati a rischio di caduta nel corso della valutazione del paziente. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 7

Accesso e Continuità dell Assistenza (ACC) Considerazioni generali Un ospedale deve considerare le prestazioni erogate come parte di un sistema integrato di servizi, professionisti sanitari e livelli di assistenza che, insieme, creano continuità nell assistenza sanitaria. Gli obiettivi sono la convergenza tra bisogni sanitari del paziente e servizi disponibili, il coordinamento delle prestazioni erogate all interno dell ospedale e la pianificazione delle dimissioni e del follow-up I risultati sono il miglioramento complessivo degli esiti delle cure erogate al paziente ed un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili. Le informazioni sono essenziali al fine di prendere decisioni corrette in merito a: bisogni del paziente che l ospedale è in grado di soddisfare; flusso efficiente dei servizi per il paziente; adeguatezza dei trasferimenti o delle dimissioni dei pazienti presso il domicilio o verso altra struttura assistenziale. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 8

ACCETTAZIONE ACC.1 Il paziente accede ai servizi dell ospedale sulla base di bisogni ben precisi d assistenza identificati e sulla base delle risorse e della missione dell ospedale. Intento di ACC.1 La corrispondenza tra i bisogni del paziente da un lato e la missione e le risorse dell ospedale dall altro, dipende dalla disponibilità di informazioni sui bisogni e sulle condizioni del paziente, ottenibili per mezzo di test diagnostici generalmente svolti nei punti di primo contatto. I test diagnostici possono svolgersi presso la struttura di provenienza, durante il trasporto d urgenza o al momento dell arrivo del paziente presso l ospedale. Solo i pazienti ai quali l ospedale è presumibilmente in grado di fornire assistenza, sono ammessi per ricevere le cure. Al fine di migliorare l accesso ai propri servizi, l ospedale informa la comunità locale sui servizi forniti, sugli orari di accesso ai servizi e su come ottenere l assistenza. Elementi Misurabili di ACC.1 1. Le valutazioni diagnostiche hanno inizio nei punti di primo contatto. 2. Sulla base delle valutazioni diagnostiche, il paziente è accettato compatibilmente alla missione e alle risorse dell ospedale. 3. Le informazioni sui servizi erogati, gli orari d attività ed il processo d accesso all assistenza, sono fornite ai soggetti ed alle agenzie pubbliche operanti nel territorio di competenza. (MCI.1, EM 3) 4. Il paziente è accettato solo se l ospedale è in grado di offrire le prestazioni e le strutture necessarie alla cura del paziente stesso. ACC.1.1 L ospedale ha un processo di accettazione e ricovero e di registrazione dei pazienti ambulatoriali. Intento di ACC.1.1 Il processo di accettazione è standardizzato per mezzo di politiche e procedure scritte. Il personale responsabile del processo di accettazione conosce e applica le procedure standardizzate. Le politiche e le procedure indirizzano il processo di accettazione diretta tramite il pronto soccorso e il processo di presa in carico del paziente a scopo di osservazione. Le politiche definiscono anche le modalità di gestione del paziente nel caso in cui le strutture di ricovero siano limitate o non vi siano posti letto disponibili per il ricovero. Elementi Misurabili di ACC.1.1 1. Politiche e procedure sono utilizzate al fine di standardizzare il processo di accettazione e ricovero. 2. Politiche e procedure sono utilizzate al fine di standardizzare il processo di registrazione dei pazienti ambulatoriali. 3. Le politiche e le procedure definiscono le modalità per il ricovero urgente. 4. Le politiche e le procedure definiscono le modalità di ricovero del paziente nell area di osservazione. 5. Le politiche e le procedure definiscono le modalità di gestione del paziente nel caso di non disponibilità di posti letto presso il reparto o l unità di destinazione o presso altri reparti di degenza all interno dell ospedale. 6. Il personale conosce e segue le suddette politiche e procedure. ACC.1.1.1 Al paziente con bisogni urgenti o immediati è data priorità di valutazione e di trattamento. Intento di ACC.1.1.1 Il paziente con bisogni urgenti o immediati è valutato e assistito il più velocemente possibile secondo necessità. Alcuni pazienti possono essere valutati da un medico prima di altri, essere sottoposti ad indagini diagnostiche il più rapidamente possibile, ed iniziare il trattamento per far fronte ai loro bisogni. L ospedale stabilisce dei criteri per l identificazione dei pazienti con bisogni immediati e istruisce il personale su come applicare i criteri di priorità. Elementi Misurabili di ACC.1.1.1 1. L ospedale ha stabilito dei criteri per dare la priorità ai pazienti con bisogni immediati. I criteri sono criteri fisiologici, laddove possibile e appropriato. 2. Il personale è addestrato sull utilizzo di tali criteri. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 9

3. Ai pazienti viene assegnato un ordine di priorità in base al grado di urgenza dei rispettivi bisogni. ACC.1.3 L ospedale cerca di ridurre le barriere fisiche, linguistiche, culturali ed altre barriere che possano ostacolare l accesso e l erogazione dei servizi. Intento di ACC.1.3 L utenza di un ospedale è spesso molto composita. All interno della comunità locale si trovano pazienti anziani, disabili, provenienti da etnie diverse ciascuno con la propria lingua e cultura di origine: queste e altre barriere possono rendere molto difficoltoso il processo di accesso e di assistenza. L ospedale è conscio della presenza di queste barriere e ha quindi implementato dei processi atti ad abbatterle o ridurle durante il processo di ingresso. L ospedale cerca anche di ridurre l impatto di queste barriere sull erogazione dei servizi. Elementi Misurabili di ACC.1.3 1. I leader e il personale dell organizzazione sanno quali sono le barriere più comuni all interno della popolazione di riferimento. 2. Esiste un processo per superare o ridurre le barriere durante il processo di ammissione. 3. Esiste un processo per limitare l impatto delle barriere sull erogazione dei servizi. 4. Questi processi sono implementati. ACC.1.4 L ingresso o il trasferimento alle unità di terapia intensiva o ad altre unità specialistiche è determinato sulla base di criteri prestabiliti. Intento di ACC.1.4 Le unità e i servizi di terapia intensiva (ad esempio, il reparto di terapia intensiva postoperatoria) o che forniscono prestazioni specialistiche (ad esempio, il centro ustionati o la divisione trapianti) sono dispendiosi e in genere limitati in quanto a dotazione di spazi e personale. Ogni ospedale deve stabilire dei criteri per l identificazione dei pazienti che necessitano del livello di cura prestato in tali unità. I criteri sono elaborati con la partecipazione di personale qualificato dei reparti specialistici o di terapia intensiva. I criteri sono utilizzati per stabilire l accesso diretto all unità, ad esempio direttamente dal pronto soccorso. I criteri sono anche utilizzati per stabilire il trasferimento presso l unità da un altro reparto all interno dell ospedale o dall esterno. I criteri servono anche per stabilire l opportunità di sospendere il trattamento presso l unità in questione, ed il conseguente trasferimento del paziente ad un diverso livello di cura. Elementi Misurabili di ACC.1.4 1. L ospedale ha stabilito i criteri di ingresso e/o trasferimento presso i reparti di terapia intensiva o ad alta specialità, compresi i programmi di ricerca ed altri programmi studiati per esigenze particolari. I criteri sono fisiologici laddove possibile e appropriato. 2. Soggetti idonei sono coinvolti nell elaborazione dei criteri. 3. Il personale è addestrato sull applicazione dei criteri. 4. I pazienti trasferiti o ricoverati presso i reparti ad alta specialità e le unità di terapia intensiva rispondono a tali criteri. 5. I pazienti che non rispondono più a tali criteri vengono trasferiti o dimessi. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 10

CONTINUITÀ DELLE CURE ACC.2 L ospedale progetta e attua processi in grado di garantire la continuità dei servizi sanitari offerti al paziente e il coordinamento tra i professionisti sanitari. Intento di ACC.2 La presenza di un paziente all interno di un ospedale, dall accettazione alla dimissione o al trasferimento, vede il coinvolgimento di diversi dipartimenti e servizi e di vari operatori sanitari. In tutte le fasi del trattamento, i bisogni del paziente devono essere soddisfatti mediante l utilizzo di appropriate risorse interne e, se necessario, esterne all ospedale. In genere, questo risultato viene raggiunto utilizzando criteri o politiche prestabilite che definiscano l appropriatezza del trasferimento all interno dell ospedale. Per fornire un assistenza costante, l ospedale deve studiare e implementare dei processi di continuità assistenziale e di coordinamento tra i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari nelle seguenti aree: pronto soccorso e accettazione; servizi diagnostici e servizi di cura; servizi di cura chirurgici e medici; e ospedale ed altre strutture assistenziali. I responsabili delle varie strutture e servizi collaborano alla stesura e all implementazione dei processi, a sostegno dei quali possono esservi criteri espliciti di trasferimento oppure politiche, procedure o linee guida. L ospedale identifica i soggetti responsabili del coordinamento dei servizi. I soggetti incaricati possono coordinare l assistenza in genere (ad esempio, tra i vari dipartimenti) oppure l assistenza di singoli pazienti (ad esempio, case manager). Elementi Misurabili di ACC.2 1. I responsabili di servizi e strutture progettano e implementano i processi a sostegno della continuità e del coordinamento dell assistenza sanitaria. 2. Criteri o politiche prestabiliti determinano l appropriatezza dei trasferimenti all interno della struttura. 3. Continuità e coordinamento sono evidenti in tutte le fasi della cura del paziente. 4. L assistenza è coordinata tra i servizi di emergenza e l accettazione. 5. L assistenza è coordinata tra i servizi diagnostici e i servizi di cura. 6. L assistenza è coordinata tra i servizi chirurgici e quelli non chirurgici. 7. L assistenza è coordinata tra l ospedale e le altre strutture assistenziali. 8. I soggetti responsabili del coordinamento sono identificati. ACC.2.1 Durante tutte le fasi del trattamento, un professionista qualificato viene identificato come il responsabile dell assistenza fornita al paziente. Intento di ACC.2.1 Al fine di garantire la continuità dell assistenza per tutto il periodo di degenza, viene chiaramente identificato un responsabile della cura del paziente o di una particolare fase della cura. Questo soggetto può essere un medico o un altro professionista qualificato. Il responsabile è identificato nella cartella clinica oppure reso noto agli operatori in altro modo. Quando un paziente viene trasferito da un settore ad un altro (ad esempio da un reparto chirurgico ad uno riabilitativo), il soggetto responsabile della cura può cambiare, oppure il soggetto inizialmente responsabile del paziente può mantenere la responsabilità del processo di cura. Elementi Misurabili di ACC.2.1 1. Il responsabile della cura del paziente è identificato. 2. Si tratta di soggetto qualificato ad assumere la responsabilità della cura del paziente. 3. Il soggetto è reso noto dal personale dell ospedale. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 11

DIMISSIONE, INVIO E FOLLOW-UP ACC.3 E prevista una politica per dimettere il paziente in modo appropriato oppure indirizzarlo ad altra struttura. Intento di ACC.3 L invio di un paziente presso un altro professionista sanitario o un altra struttura assistenziale esterni all ospedale oppure le dimissioni presso il domicilio o la famiglia, si fondano sullo stato di salute del paziente e sulla necessità di proseguire il trattamento. Il medico curante, oppure il soggetto responsabile della cura del paziente, stabilisce quando un paziente è pronto per la dimissione. Criteri specifici possono essere utilizzati per indicare quando un paziente può essere dimesso. La continuità dei bisogni può significare il rinvio a un medico specialista, a un fisioterapista o anche un bisogno di medicina preventiva da coordinarsi presso il domicilio con i familiari del paziente. E necessaria una politica ospedaliera che garantisce che la continuità dei bisogni del paziente sia soddisfatta da professionisti sanitari idonei o da soggetti esterni appropriati. Se necessario, la politica prevede il rinvio a erogatori di prestazioni sanitarie all estero. Laddove opportuno, l ospedale comincia a pianificare i bisogni di continuità il più presto possibile già durante il processo di cura. I familiari sono coinvolti nel processo di pianificazione delle dimissioni in funzione dei bisogni del paziente. Elementi Misurabili di ACC.3 1. Esiste una politica per indirizzare e/o dimettere il paziente. 2. L invio e/o la dimissione si basa sui bisogni di continuità assistenziale del paziente. 3. L idoneità del paziente alla dimissione è determinata. 4. Laddove opportuno, la pianificazione per l invio e/o la dimissione comincia all inizio del percorso di cura e, se indicato, coinvolge i familiari del paziente. 5. Il paziente viene indirizzato e/o dimesso in modo appropriato. 6. La politica guida il processo per la gestione dei pazienti in permesso per brevi periodi. ACC.3.1 L organizzazione collabora con i professionisti sanitari e gli enti esterni per garantire la tempestività e l appropriatezza degli invii. Intento di ACC.3.1 L invio tempestivo al medico, all azienda sanitaria o all ente che possano soddisfare al meglio i bisogni di continuità assistenziale del paziente richiede un apposita pianificazione. L organizzazione si informa sui fornitori di prestazioni sanitarie presenti sul territorio al fine di individuare la tipologia di pazienti trattati e i servizi da essi erogati e al fine di instaurare delle relazioni formali o informali. Quando un paziente proviene da un altra provincia o regione, l organizzazione cerca di predisporre l invio a un ente o a un soggetto qualificati nella zona di residenza del paziente. Inoltre, un paziente può aver bisogno di servizi medici e/o di sostegno dopo la dimissione. Ad esempio, una volta dimesso un paziente può necessitare di supporto sociale, nutrizionale (vedere anche Glossario), economico o psicologico. La disponibilità e l effettivo utilizzo di questi servizi di sostegno può in larga misura determinare la necessità di continuare il trattamento medico. Il processo di pianificazione della dimissione prende in esame il tipo di servizio di sostegno necessario e la disponibilità del servizio. Elementi Misurabili di ACC.3.1 1. Il processo di pianificazione della dimissione prende in considerazione il bisogno del paziente sia di servizi di sostegno sia di continuità delle prestazioni mediche. 2. L organizzazione individua i fornitori di prestazioni sanitarie, le organizzazioni e i professionisti presenti sul territorio in funzione dei servizi da essa erogati e della popolazione da essa servita. (Vedere anche PFE.3, EM 2) 3. L invio del paziente all esterno dell organizzazione viene fatto nei confronti di soggetti ed enti specifici operanti nella zona di residenza del paziente, laddove possibile. 4. Laddove possibile, il paziente viene inviato ai servizi di sostegno. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 12

ACC.3.2 La cartella clinica contiene una copia della lettera di dimissione. Intento di ACC.3.2 Al momento della dimissione viene stilata una relazione delle cure fornite al paziente. La lettera di dimissione viene compilata da un soggetto qualificato, che può essere il medico che ha in carico il paziente, un altro medico ospedaliero (es. medico di guardia) o un impiegato. La lettera di dimissione contiene: a) Il motivo del ricovero b) Riscontri e accertamenti fisici e di altro genere significativi c) Diagnosi e comorbilità significative d) Procedure diagnostiche e terapeutiche eseguite e) Terapia farmacologica significativa e altre terapie significative f) Condizioni del paziente alla dimissione g) Terapia farmacologica alla dimissione, tutti i farmaci da assumere al domicilio h) Istruzioni di follow-up Poiché tutti questi elementi devono essere presenti nella lettera di dimissione di ciascun paziente, vengono valutati come fossero un unico elemento per ogni cartella clinica, come da Elemento Misurabile 2. La copia della lettera di dimissione viene archiviata nella cartella clinica. Una copia viene consegnata al paziente e, laddove opportuno, ai suoi familiari, in tutti i casi previsti dalla politica aziendale o dalla pratica comune come da legislazione e/o cultura. Una copia della lettera di dimissione viene anche inviata al professionista sanitario responsabile della continuità delle cure del paziente o del suo follow-up. Elementi Misurabili di ACC.3.2 1. Alla dimissione del paziente un soggetto qualificato redige una lettera di dimissione. 2. Tutte le lettere di dimissione contengono gli elementi individuati nell intento dal punto a) al punto h). 3. Una copia della lettera di dimissione è archiviata nella cartella clinica. 4. Il paziente riceve una copia della lettera di dimissione, a meno che ciò sia vietato dalla politica aziendale, dalla legislazione o dalla cultura. 5. Una copia della lettera di dimissione viene inviata al professionista sanitario responsabile della continuità delle cure del paziente o del suo follow-up. ACC.3.3 All atto della dimissione o dell invio ad altra struttura assistenziale, il paziente (e laddove opportuno i suoi familiari) riceve istruzioni comprensibili relative al follow-up. Intento di ACC.3.3 Istruzioni precise su dove e come ricevere assistenza continuativa sono essenziali per garantire risultati di cura ottimali e il soddisfacimento di tutti i bisogni sanitari. Le istruzioni indicano il nome e l indirizzo dei centri dove proseguire il trattamento, l eventuale ritorno presso l ospedale per il follow-up e i casi in cui richiedere cure urgenti. I familiari sono inclusi nel processo quando le condizioni o la capacità del paziente impediscono la comprensione delle istruzioni di follow-up. I familiari vengono conivolti anche quando sono chiamati a svolgere un ruolo nel processo di continuità assistenziale. L ospedale fornisce le istruzioni al paziente, e laddove opportuno ai suoi familiari, in maniera semplice e comprensibile. Le istruzioni sono date per iscritto o comunque nella forma più comprensibile per il paziente. Elementi Misurabili di ACC.3.3 1. Le istruzioni di follow-up sono fornite in forma e maniera comprensibili. 2. Le istruzioni includono l eventuale ritorno in ospedale per il follow-up. 3. Le istruzioni includono i casi in cui richiedere cure urgenti. 4. Le istruzioni sono fornite anche ai familiari in funzione delle condizioni del paziente. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 13

TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE ACC.4 Esiste un processo per trasferire in modo appropriato il paziente presso un altra struttura, in modo da soddisfare il suo bisogno di continuità assistenziale. Intento di ACC.4 Il trasferimento di un paziente presso un altra struttura sanitaria si fonda sulle condizioni del paziente e sul suo bisogno di continuità nell assistenza. Il trasferimento può essere la risposta al bisogno del paziente di un consulto specialistico e del relativo trattamento, di prestazioni d emergenza o di servizi meno intensivi come la terapia post-acuta/sub-intensiva o la riabilitazione a lungo termine. E necessario un processo d invio al fine di garantire che le organizzazioni esterne soddisfino i bisogni di continuità assistenziale. Il processo definisce: le modalità di passaggio delle responsabilità tra fornitori di prestazioni sanitarie e strutture assistenziali; i criteri che stabiliscono quando debba ritenersi appropriato il trasferimento; chi è responsabile del paziente durante il trasferimento; e come agire nel caso non sia possibile effettuare il trasferimento presso un altro centro di cura. Elementi Misurabili di ACC.4 1. Esiste un processo che regola il trasferimento dei pazienti. 2. Il trasferimento si basa sui bisogni di continuità assistenziale del paziente. 3. Il processo definisce il trasferimento di responsabilità a un altro erogatore di prestazioni sanitarie o struttura assistenziale. 4. Il processo definisce i criteri che stabiliscono quando debba ritenersi appropriato il trasferimento. 5. Il processo definisce chi è responsabile durante il trasferimento. 6. Il processo definisce le situazioni in cui non è possibile effettuare il trasferimento. 7. I pazienti vengono trasferiti in maniera appropriata presso altre strutture. ACC.4.1 L organizzazione inviante stabilisce che l organizzazione di accoglienza è in grado di soddisfare i bisogni di continuità delle cure del paziente. Intento di ACC.4.1 Quando si invia un paziente presso un altra organizzazione sanitaria, l organizzazione inviante deve stabilire se l organizzazione di destinazione fornisce i servizi necessari a soddisfare i bisogni del paziente e se è in grado di accogliere il paziente. Questa decisione viene presa in genere con largo anticipo, tanto che la disponibilità ad accogliere i pazienti e le condizioni di trasferimento sono descritte in accordi e convenzioni formali o informali. La decisione anticipata garantisce la continuità delle cure e il soddisfacimento dei bisogni del paziente. Elementi Misurabili di ACC.4.1 1. L organizzazione inviante determina che l organizzazione di accoglienza è in grado di soddisfare i bisogni del paziente che deve essere trasferito. 2. Accordi formali o informali sono in essere con le organizzazioni di accoglienza presso cui i pazienti vengono trasferiti con una certa frequenza. ACC.4.2 La struttura di destinazione riceve una relazione scritta delle condizioni cliniche del paziente e degli interventi prestati dall ospedale di provenienza. Intento di ACC.4.2 Per garantire la continuità assistenziale, le informazioni relative al paziente sono trasferite insieme al paziente. Una copia della lettera di dimissione o altra relazione clinica è consegnata alla struttura di destinazione insieme al paziente. La lettera include lo stato di salute o le condizioni cliniche del paziente, le procedure e gli altri interventi eseguiti e i bisogni di continuità assistenziale del paziente. Elementi Misurabili di ACC.4.2 1. Le informazioni cliniche relative al paziente o una relazione clinica sono trasferite insieme al paziente. 2. La relazione clinica comprende lo stato di salute del paziente. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 14

3. La relazione clinica comprende le procedure e gli altri interventi eseguiti. 4. La relazione clinica comprende i bisogni di continuità assistenziale del paziente. ACC.4.3 Durante il trasferimento diretto, le condizioni del paziente sono monitorate da personale qualificato. Intento di ACC.4.3 Il trasferimento diretto di un paziente presso un altra organizzazione sanitaria può essere un processo breve in caso di paziente vigile e collaborante, oppure può anche significare la movimentazione di un paziente in coma che necessita di sorveglianza medica o infermieristica continua. Il paziente deve essere monitorato in entrambi i casi, ma cambiano in misura significativa le qualifiche dei soggetti incaricati del monitoraggio (vedere anche Glossario). Di conseguenza, sono lo stato e le condizioni del paziente a determinare le qualifiche del personale incaricato di monitorare il paziente durante il trasferimento. Elementi Misurabili di ACC.4.3 1. Tutti i pazienti sono monitorati durante il trasferimento diretto. 2. Le qualifiche del personale incaricato del monitoraggio sono appropriate in funzione delle condizioni del paziente. ACC.4.4 Il processo di trasferimento è documentato nella cartella clinica del paziente. Intento di ACC.4.4 La cartella clinica di ciascun paziente trasferito presso un altra organizzazione sanitaria contiene la documentazione relativa al trasferimento. La documentazione comprende la denominazione della struttura e il nome del soggetto che accettano di accogliere il paziente, il motivo del trasferimento e le eventuali condizioni particolari per il trasferimento (ad esempio, quando vi siano letti disponibili presso l organizzazione di accoglienza, o lo stato del paziente). Viene inoltre annotato se le condizioni del paziente sono mutate durante il trasferimento (ad esempio, nel caso in cui il paziente muore o necessita di rianimazione cardiopolmonare). La cartella clinica comprende ogni altra documentazione prevista dalla politica aziendale (ad esempio, la firma del medico o dell infermiere che accoglie il paziente, il nome di chi ha monitorato il paziente durante il trasporto). Elementi Misurabili di ACC.4.4 1. La cartella clinica del paziente trasferito indica il nome dell organizzazione sanitaria e il nome del soggetto che hanno accettato di accogliere il paziente. 2. La cartella clinica del paziente trasferito contiene ogni altra indicazione prevista dalla politica dell organizzazione inviante. 3. La cartella clinica del paziente trasferito indica il motivo del trasferimento. 4. La cartella clinica del paziente trasferito indica le eventuali condizioni particolari relative al trasferimento. 5. La cartella clinica del paziente trasferito indica ogni eventuale cambiamento nelle condizioni o nello stato di salute del paziente durante il trasferimento. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 15

TRASPORTO ACC.6.1.1 I Servizi di trasporto dei pazienti sono gestiti attraverso una modalità efficace e continua. Intento di ACC.6.1.1 I servizi di trasporto dei pazienti disponibili o erogati dall organizzazione possono includere il trasporto dei pazienti tra diversi settino di cura, il trasporto a casa dei pazienti o può includere il trasporto dei pazienti urgenti. I servizi di trasporto sono sotto la supervisione/direzione di uno o più individui che assicurano che i servizi rispondano alle leggi ed ai regolamenti e che siano disponibili secondo le necessità e sono siano gestiti in modo efficace. Elementi misurabili di ACC.6.1.1 1. Un individuo qualificato supervisiona il servizio di trasporto del paziente 2. Il soggetto qualificato assicura che il servizio di trasporto del paziente risponda a leggi e regolamenti in vigore. 3. E in atto la supervisione del servizio di trasporto sanitario durante tutto il periodo di attività ACC.6.1.2 I veicoli dedicati al trasporto sanitario sono mantenuti e gestiti in una maniera che assicura la sicurezza del paziente e del personale. Intento di ACC.6.1.2 I veicoli dedicate al trasporto del paziente richiedono una regolare attività di manutenzione preventiva per assicurare che siano sicuri e disponibili quando necessario. Gli autisti dei veicoli hanno adeguate capacità, conoscenze e patenti di guida e guidano in una modalità sicura Elementi misurabili di ACC.6.1.2 1. E in atto un programma di regolare ispezione e manutenzione preventiva per tutti i veicoli di trasporto 2. Tutti gli autisti hanno la necessario formazione e competenza ed ogni patenti di guida o certificazione rilevante ACC.6.1.3 I servizi di trasporto sanitario assicurano qualità e sicurezza del paziente Intento di ACC.6.1.3 I servizi erogati al paziente durante il trasporto del paziente può variare dal semplice trasporto a casa in seguito al ricovero, al trasporto di un paziente gravemente ammalato da un ospedale all altro. Perciò è importante che le politiche e procedure della cura del paziente il paziente seguite nell ospedale siano seguite anche durante il trasporto. Questo può includere l uso dei farmaci, il monitoraggio dei pazienti mantenuti in vita con mezzi artificiali o altre procedure. Questi servizi sono erogati da personale con le stesse credenziali e competenze del personale che eroga i servizi in ospedale. Particolare attenzione è rivolta al controllo infezioni per assicurare che il veicolo e le attrezzature siano appropriatamente puliti. Elementi misurabili di ACC.6.1.3 1. Le cure fornite durante il trasporto sono conformi alle politiche e procedure dell ospedale 2. Il personale che eroga le cure durante il trasporto è qualificato 3. I servizi di trasporto del paziente sono integrati all interno del programma di controllo infezioni dell organizzazione 4. I servizi di trasporto del paziente sono integrati all interno del programma di gestione dei farmaci dell organizzazione 5. I servizi di trasporto del paziente sono integrati all interno del programma di miglioramento e monitoraggio della qualità e sicurezza dell organizzazione Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 16

Diritti del Paziente e dei Familiari (PFR) Considerazioni Generali Ogni paziente è unico, con i suoi bisogni, punti di forza, valori e credenze. L ospedale si adopera al fine di instaurare un rapporto di fiducia e di comunicazione con il paziente, e al fine di comprendere e tutelare i valori spirituali, psico-sociali e culturali di ciascun paziente. Gli esiti delle cure migliorano quando il paziente e, laddove opportuno, i famigliari o chi ne fa ne veci sono coinvolti nelle decisioni e nei processi di cura coerentemente con le aspettative culturali di ognuno. Per promuovere i diritti del paziente all interno di un ospedale, si comincia col definire quali siano questi diritti, per poi educare al riguardo sia il paziente sia il personale dell ospedale. Il paziente è informato sui suoi diritti e su come esercitarli, mentre il personale è educato a comprendere e osservare le credenze e i valori del paziente e a fornire cure premurose e rispettose a tutela della dignità del paziente. In questa sezione si affrontano i processi per: identificare, tutelare promuovere i diritti del paziente; informare il paziente sui suoi diritti; coinvolgere i famigliari del paziente, laddove opportuno, nelle decisioni circa il trattamento cui sottoporre il paziente; ottenere il consenso informato; educare il personale circa i diritti del paziente. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 17

PFR.1.5 I bambini vulnerabili, i soggetti disabili e gli anziani ricevono idonea protezione. Intento di PFR.1.5 Ogni ospedale identifica i gruppi di pazienti vulnerabili e stabilisce dei processi per la tutela dei diritti dei soggetti facenti parte di questi gruppi. I gruppi di pazienti vulnerabili e le responsabilità dell ospedale possono essere identificati da leggi o regolamenti. Il personale conosce le proprie responsabilità all interno di questi processi. Oggetto di protezione sono quantomeno i bambini vulnerabili, i disabili e gli anziani, nonché i pazienti in stato comatoso e i soggetti con disturbi mentali o emozionali, laddove presenti all interno dell ospedale. La protezione nei riguardi di tutti questi soggetti va oltre l aggressione fisica e copre altre aree della sicurezza, come la difesa da maltrattamenti e violenze, da negligenza, dalla negazione di prestazioni e l aiuto in caso di incendio. Elementi Misurabili di PFR.1.5 1. L ospedale identifica le proprie categorie protette. 2. Bambini, disabili, anziani e altri soggetti individuati dall ospedale sono considerati protetti. 3. Il personale conosce le proprie responsabilità all interno del processo di protezione. CONSENSO INFORMATO PFR.6 Il consenso informato del paziente è ottenuto attraverso un processo definito dall ospedale e implementato da personale addestrato. Intento di PFR.6 Uno dei modi principali per coinvolgere il paziente nelle decisioni riguardanti il trattamento è il consenso informato. Per acconsentire, il paziente deve essere informato di quei fattori relativi al trattamento pianificato che richiedono una decisione informata. E possibile ottenere il consenso informato in diversi momenti durante il processo di cura, ad esempio quando il paziente viene ricoverato e prima di certe procedure o trattamenti ad alto rischio. Il processo del consenso è definito in modo chiaro dall ospedale per mezzo di politiche e procedure. Le leggi e i regolamenti vigenti in materia sono incorporati nelle politiche e nelle procedure. Il paziente e i suoi familiari sono informati sugli esami, le procedure e i trattamenti che richiedono il consenso e sulle modalità di espressione del consenso (ad esempio, verbalmente, firmando un modulo per il consenso, o con altri mezzi). Al paziente e ai suoi familiari viene spiegato chi altri può fornire il consenso a parte il paziente. Alcuni membri del personale sono addestrati su come informare il paziente e quindi incaricati di ottenere e documentare il consenso del paziente. Elementi Misurabili di PFR.6 1. L ospedale dispone di un processo chiaramente definito per l ottenimento del consenso, descritto in politiche e procedure. 2. Il personale designato è addestrato sull implementazione di politiche e procedure. 3. I pazienti esprimono il proprio consenso informato coerentemente con le politiche e procedure dell ospedale. PFR.6.1 Il paziente e i famigliari ricevono informazioni adeguate sulla malattia, sul trattamento proposto e sui professionisti sanitari affinché possano effettuare una scelta consapevole. Intento di PFR.6.1 Il personale spiega con chiarezza il trattamento o le procedure proposte al paziente e, laddove opportuno, ai suoi familiari. Le informazioni fornite comprendono: le condizioni del paziente; il trattamento proposto; i potenziali benefici e inconvenienti; le possibili alternative; le probabilità di successo; i possibili problemi collegati al recupero o alla piena guarigione; e Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 18

i possibili esiti del non trattamento. Il personale fornisce al paziente anche del nome del medico o altro professionista sanitario che è principalmente responsabile della sua cura, o che è autorizzato ad eseguire procedure e trattamenti. Elementi Misurabili di PFR.6.1 1. I pazienti sono informati circa le loro condizioni. 2. I pazienti sono informati circa le procedure e i trattamento proposti e conoscono l identità dei soggetti autorizzati ad eseguire le procedure o i trattamenti. 3. I pazienti sono informati circa i potenziali benefici e inconvenienti del trattamento proposto e circa i possibili problemi di recupero e guarigione. 4. I pazienti sono informati circa le possibili alternative rispetto al trattamento proposto e circa i possibili esiti del non trattamento. 5. I pazienti sono informati circa le probabilità di successo del trattamento proposto. 6. I pazienti conoscono l identità del medico o del professionista sanitario responsabile della propria cura. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 19

Valutazione del Paziente (AOP) Considerazioni Generali Un processo efficace di valutazione del paziente produce le decisioni in merito ai suoi bisogni di urgenza o di trattamento immediato e ai suoi bisogni di trattamento continuo, anche al variare delle sue condizioni. La valutazione del paziente è quindi un processo dinamico, in costante evoluzione, che si svolge in strutture e dipartimenti diversi e che consta di tre processi primari: la raccolta di dati e informazioni sulle condizioni fisiche, psicologiche e sociali del paziente e sulla sua anamnesi; l analisi dei dati e delle informazioni allo scopo di identificare i fabbisogni sanitari del paziente; e lo sviluppo di un piano di cura che soddisfi i fabbisogni precedentemente identificati del paziente. La valutazione del paziente è appropriata se considera il suo stato, l età, i fabbisogni sanitari e le sue richieste o preferenze. Questi processi sono condotti con maggiore efficacia quando i vari professionisti sanitari responsabili della salute del paziente lavorano con spirito collaborativo. Ospedali e Sicurezza del Paziente - Maggio 2008 20