TERMOVALORIZZATORI IN LOMBARDIA: STATO DELL ARTE. Direttore Generale Dott. Bruno Mori



Documenti analoghi
La termovalorizzazione nel nuovo Programma Regionale per la Gestione Rifiuti

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

Dino De Simone CESTEC S.p.A.

Criteri di autorizzazione e controlli adottati in Lombardia per il rilascio delle AIA di termovalorizzatori di RSU

Rifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009

GLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA Relazione 2014 Attività 2013

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Programma Energetico Provinciale L Efficienza Energetica. Milano 7 novembre 2005

GLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA Relazione attività 2010

E. Alberto Bertolotti Amministratore Delegato ACF SpA

L integrazione degli archivi ambientali

Workshop: ENEA E LE TECNOLOGIE PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI Roma,

Ai Direttori Generali. Unione Province Lombarde

COMUNE DI BURAGO DI MOLGORA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI L.R.26/03 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Direttiva relativa alla mobilità dei rifiuti nella e fuori regione

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n

Brescia, 11 dicembre 2015

PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI (L.R.26/2003)

CICLO INTEGRATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI NELL AREA MILANESE

Regione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE SALUTE. Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

Dario Sciunnach. Struttura Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON

Raccolta e riciclo dell Alluminio Allegato Tecnico CiAl

I dati di produzione e gestione dei Rifiuti urbani in Campania

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI

ALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO

Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti.

Recupero di metalli mediante la termovalorizzazione

Amianto: utilizzi, rischi e competenze SITUAZIONE CONFERIMENTO IN LOMBARDIA

Capiago Intimiano. Cermenate. Rovellasca. Rovello Porro

BOLLETTINO UFFICIALE


Alla C.A. Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo oappc.bergamo@archiworldpec.

I Titoli sociali nel sistema dei Piani di Zona della Lombardia. Regione Lombardia D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale

DIREZIONE GENERALE ARTIGIANATO E SERVIZI

Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti Urbani 3.1. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

IL PUNTO DI UN GESTORE IPPC: CRITICITA NELL APPLICAZIONE DEL PMC

PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS

Alla. Referente per l'istruttoria della pratica: LUCA ANDREA PUSTETTO Tel. 02/

Recupero Energetico da imballaggi in plastica. Giuseppe Rossi

RELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno ANALISI AMBIENTALE E CODICI DI STATO IMPIANTO

POR CALABRIA

Come è noto, con la d.g.r. 4 maggio 2007 n. VIII/4642 e successiva modifica con d.g.r. 4 marzo 2009 IL DIRIGENTE ANNA PAVAN

4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO

In particolare, per quanto concerne la tipologia di INTERVENTO

Il MODELLO di GESTIONE dei RIFIUTI URBANI nel VENETO

CASA INSALUBRE STRUMENTI DI INTERVENTO

Provincia di Roma. Dipartimento 04 Servizio 01. Gestione rifiuti.

Gli scenari di sviluppo del termovalorizzatore. (o impianto di trasformazione e produzione?) Gianni Bidini

Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

Fig. 33: ANDAMENTO PRODUZIONE RIFIUTI SPECIALI, totale e pericolosi (tonnellate),

UNIAMO LE ENERGIE ottobre 2009 Torino Esposizioni

Disegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità.

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO VIA BORGO PALAZZO, (BG)

FANGHI DI DEPURAZIONE: L ESPERIENZA SMAT

RELAZIONE DI VARIANTE

Capitolo 3. Impianti del sistema pubblico di gestione dei rifiuti e le discariche di rifiuti speciali. 3.1 Le discariche degli RU e degli RS

Il Ministro dello Sviluppo Economico

DISCARICA DI SCURELLE - DATI

Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

Deliberazione 30 settembre EEN 8/11

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

REGIONE PIEMONTE BU23 09/06/2011

Protocollo T del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE. Alla

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565

AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA

%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"

Autorità per il Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani ATO TOSCANA SUD. Report Tecnico. Sistema Impianti

COME OTTIMIZZARE LA RACCOLTA DI CARTA E CARTONE A MILANO E PROVINCIA

Città di Saronno (Varese) TELERISCALDAMENTO CITTADINO. Aspetti normativi, energetici ed ambientali. Sintesi

Deliberazione N.: 1090 del: 16/11/2015

LA LOMBARDIA PER L ATTRATTIVITÀ. Bando per la realizzazione di iniziative di area vasta

La politica energetica della Provincia di Torino

RIFIUTI. Suggerimento n. 186/47 dell 11aprile 2013 AZA APPLICATIVO WEB O.R.S.O. - SCADENZA 30 APRILE 2013

Dati delle prove effettuate e schema di processo. Processo Hydrowaste

Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti

Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari

Capitale Sociale euro ,00 I.V.

Referente per l'istruttoria della pratica: VALENTINA PASSONI Tel. 02/

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL

Regione Lombardia. Valutazione di massima dell impatto generato dal. Progetto di legge regionale per il rilancio edilizio

Meno rifiuti a Roma. A cura di: Nome Cognome - Nome Cognome - Nome Cognome - Nome Cognome

Provincia di Roma. Dipartimento 04 Servizio 00UD. Promozione della qualita' ambientale e sviluppo sostenibile - Gestione Rifiuti

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Digestione ed impiego di fanghi di depurazione in agricoltura

Direttive regionali in materia di comunicazione dei dati riferiti al sistema impiantistico per la gestione dei rifiuti. Approvazione.

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale

Efficienza energetica nell industria italiana

LCA a supporto della gestione integrata dei rifiuti: il caso dell Ente di Bacino Padova2

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

Giornate seminariali in materia AMBIENTALE Il DLGS 152/2006 e le altre norme ambientali Approfondimenti

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Gli impianti dedicati alla raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani : modalità realizzative e gestionali.

REGIONE LOMBARDIA. DELIBERAZIONE N X / 710 Seduta del 20/09/2013

Transcript:

TERMOVALORIZZATORI IN LOMBARDIA: STATO DELL ARTE Direttore Generale Dott. Bruno Mori Milano, 20 Aprile 2011

SOMMARIO competenze di Regione Lombardia; quantitativi di rifiuti inviati ad incenerimento; efficienza degli impianti lombardi; criticità introdotte dal d.lgs. 205/10. 2

TERMOVALORIZZATORI: COMPETENZE DI REGIONE LOMBARDIA ART. 17 L.R. 26/03 a) approvazione dei piani provinciali di gestione dei rifiuti; b) approvazione dei progetti di impianti sottoposti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) impianti di incenerimento di rifiuti urbani; c bis) approvazione di impianti a carattere innovativo per la gestione dei rifiuti; ART. 19 L.R. 26/03 Approvazione piano regionale dei rifiuti 3

Le azioni di RL in materia di termovalorizzazione hanno come obiettivo il raggiungimento su tutti gli impianti in attività di livelli di eccellenza in termini di efficienza e tutela ambientale. A tal fine Regione Lombardia ha mantenuto la competenza autorizzatoria per i termovalorizzatori di rifiuti urbani e la sorveglianza sul funzionamento e l efficienza degli impianti, attraverso diversi strumenti: istituzionediuntavolodilavoroconigestoridegliimpiantiediun Forum on line modalita di acquisizione dei dati gestionali, ambientali ed energetici per la valutazione delle performance impiantistiche (d.d.g. 5149/10) Sistema Monitoraggio Emissioni (SME): una rete per il controllo delle emissioni dei grandi impianti di combustione, in fase di completamento 4

RIFIUTI SOLIDI URBANI IN REGIONE LOMBARDIA (fonte dati ARPA/ORSO 2009) Quantitativi 2009 Trend rispetto al 2008 Produzione pro capite 1,38 kg/ab*giorno -2,7% Produzione totale Raccolta differenziata Indifferenziato 4.929.885 t/anno 2.373.864,6 t/anno +2,4% 48,1% 2.556.019,5 t/anno 51,9% A termovalorizzazione: 31,5 % dell indifferenziato 5

DESTINO DEI RIFIUTI IN LOMBARDIA (fonte dati ARPA/ORSO 2009) Discarica 3,2% Termovalorizzaz. 31,5 % Termoval. da pretratt. 6,3% 17,2% Discarica da pretratt. 4,1% Raccolta differenziata 48,1% Altri destini 6,8% 6

DESTINO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI IN LOMBARDIA 1995 2009 (fonte dati ARPA/ORSO 2009) 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 t 0 1995* 1996* 1997* 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Termovalorizzazione Pre-trattamento Discarica Nota: anno* fonte Regione Lombardia 7

UBICAZIONE IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI URBANI BEA Mb 11 TERMOVALORIZZATORI DI RIFIUTI URBANI IN LOMBARDIA ACSM Co SILEA Lc REA DALMINE Bg ACCAM Va PRIMA Mi A2A Bs LOMELLINA ENERGIA Pv A2A-AMSA Mi CORE Mi AEM Cr 8

QUANTITATIVI SMALTITI NEI TERMOVALORIZZATORI LOMBARDI (fonte dati ARPA/ORSO 2009) QUANTITA' TRATTATA (t/a) Prov. Società rifiuti urbani Frazione secca (CER 191212) CDR (CER 191210) rifiuti sanitari (CER 18*) Non peric. Peric. Altri rifiuti speciali TOTALE BG REA DALMINE 147.483 2.462 279 150.223 BS A2A 389.122 31.363 24.991 233.969 679.445 CO CR ACSM-AGAM (ex ACSM) A.E.M. GESTIONI 66.863 900 1.217 2 116 401 69.500 55.321 10.379 250 513 645 2.689 69.796 LC SILEA 74.406 4.107 78 6.273 1.998 86.862 MB B.E.A. 42.092 446 4 1.837 36 44.415 MI AMSA - Silla 2 453.860 56.030 8.843 518.733 MI CORE 73.714 1.869 75.583 MI PRIMA 107.236 66.418 1.582 175.237 PV LOMELLINA ENERGIA 104.418 68.460 65.455 3.686 242.019 VA ACCAM 105.808 24.927 60 4.949 606 136.350 Regione Lombardia 1.620.323 265.492 93.495 657 13.820 254.376 2.248.163 9

RECUPERO ENERGETICO/TERMICO (fonte dati ARPA/ORSO 2009) Provincia Società Recupero energetico termico (MWh) Recupero energetico elettrico (MWh) BERGAMO REA DALMINE 106.784 BRESCIA A2A 629.196 479.960 COMO ACSM-AGAM (ex ACSM) 20.625 CREMONA A.E.M. GESTIONI 56.598 20.661 LECCO SILEA 47.011 MONZA BRIANZA B.E.A. 6.022 MILANO AMSA - Silla 2 88.951 403.943 MILANO CORE 35.131 MILANO PRIMA 140.664 PAVIA LOMELLINA ENERGIA 219.742 VARESE ACCAM 63.954 Regione Lombardia 774.745 1.544.497 10

APPORTO DEL SINGOLO IMPIANTO NELLA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI URBANI AMSA (SILLA DUE) AEM GESTIONI A2A BS 11

RIPARTIZIONE DI INCENERIMENTO FRA URBANI E SPECIALI PER OGNI IMPIANTO REA DALMINE 1.82 A2A -BS 3.72 0.19 AEM CR 1.66 31.91 19.09 98,18 68,09 96.09 79.25 ACSM-AGAM SILEA 7.46 1.52 6.28 BEA AMSA SILLA2 3.40 CORE 0.21 14.79 85.20 92.20 96.60 99.79 PRIMA 38.81 61.19 51.27 LOMELLINA 48.73 ACCAM 4.46 22.70 72.84 = RSU = rs = ospedalieri 12

QUESTIONI APERTE: MODIFICHE INTRODOTTE AL D.LGS. 152/06 DAL D.LGS. 205/10 Art. 208 comma 11 bis: le autorizzazioni concernenti l incenerimento e il coincenerimento con recupero di energia sono subordinate alla condizione che il recupero avvenga con un livello elevato di efficienza energetica, tenendo conto delle migliori tecnologie disponibili. definizione di livello elevato specifica delle modalità di calcolo 13

Art. 183 c. 1 lett. b): definizione di rifiuto pericoloso ECOTOSSICITA Assenza di una metodica standard per l analisi del rifiuto (ecotossicità) Criticità:determinazione della pericolosità dei rifiuti (es. scorie derivanti dagli impianti di incenerimento rifiuti CER 19.01.12). Proposta:sperimentazione per individuare la metodica più idonea in funzione del destino dei rifiuti (in attesa emanazione linee guida ministeriali) 14