BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 06



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BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 06

COOP ADRIATICA BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 Coop Adriatica è tra i soci fondatori di Impronta Etica, associazione per la promozione della responsabilità sociale d impresa

Consiglio di amministrazione Gilberto Coffari, presidente Tiziana Primori, vicepresidente Ermanno Alberghini Roberta Ballotta Giorgio Bassanese Luciano Calanchi Angelo Caselli Stefano Cavalli Lucio Cavazzoni Valter Colonesi Stefano Dall Agata Tiziano Dal Pont Giorgio Dal Prato Paola Davani Luigi Giampaoletti Luca Lorenzini Massimo Montanari Emma Montesi Morena Morelli Domenico Morozzi Corrado Pirazzini Enrico Quarello Rino Ruggeri Massimo Seri Marcello Strada Alvaro Sebastiano Valmori Remo Veronesi Collegio sindacale Gianfranco Santilli, presidente Pierluigi Brandolini Lorenzo Zambotto Commissione etica Giorgio Riccioni, presidente Nerio Cocchi Franco Petruio Elisabetta Righini Lucio Terrin

SOMMARIO Lettera del presidente pagina 5 Metodologia pagina 6 Chi siamo pagina 10 La nostra sostenibilità pagina 20 I nostri risultati pagina 28 Cosa pensano di noi pagina 102 I nostri impegni pagina 110 I documenti pagina 116 Glossario pagina 121

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 1 - premessa 4

5 Lettera del presidente Dalla parte dei soci e dei cittadini Il 2006 è stato un anno impegnativo per buona parte delle famiglie italiane. Mentre l economia ha ricominciato in parte a crescere, i consumi non hanno avuto la ripresa sperata. Tuttavia, le scelte di risanamento del bilancio dello Stato, le liberalizzazioni e le riforme di alcuni mercati sembrano cominciare a dare buoni frutti, anche a vantaggio dei consumatori. Coop Adriatica, insieme al sistema Coop, si è mossa nel 2006 e in questi primi mesi del 2007 per rafforzare il potere d acquisto dei consumatori; per continuare a garantire convenienza e qualità; per offrire risposte concrete ai nuovi bisogni delle persone; per sostenere la crescita economica ma anche sociale e civile dei territori dove opera; per assecondare a beneficio dei cittadini le spinte positive e le riforme in corso nel Paese. A partire dalle fasce più deboli della popolazione e per quei consumi - come la salute, la cultura, i libri scolastici - che devono essere accessibili per tutti. Questo sforzo è stato premiato dalla fiducia che i soci e i consumatori ci hanno dimostrato, ed è alla base del bilancio 2006: un bilancio positivo, nonostante che il livello delle vendite sia rimasto sostanzialmente stabile. Ma di questa fiducia ci danno atto anche altri risultati importanti, come la crescita del numero dei soci ormai quasi un milione - e dei soci prestatori, le vendite a soci, la forte partecipazione alle attività sociali e sul territorio, i buoni esiti delle società controllate. L impegno per assicurare il contenimento dei prezzi della spesa di tutti i giorni, sostenendo la sfida di un mercato sempre più competitivo, si è coniugato a quello per assicurare la qualità e la sicurezza, la difesa del patrimonio agro-alimentare italiano, l eticità dei prodotti, l attenzione alle persone e all ambiente. Tuttavia, i cambiamenti dell economia del Paese e degli stili di vita ci impongono di rinnovarci ancora, e di fare di più e meglio per svolgere il nostro compito in maniera efficace. Già nel 2006, Coop Adriatica ha esteso i vantaggi e i valori della mutualità cooperativa a settori nuovi, come ha già fatto con i farmaci senza obbligo di ricetta dall anno scorso disponibili negli angoli Coop Salute degli ipercoop e con la nuova catena di librerie.coop. Nel 2007, puntiamo a estendere i vantaggi e i valori della cooperazione anche ad un altro capitolo importante della spesa delle famiglie: la telefonia mobile. Questo sforzo di innovazione è stato possibile grazie ad una gestione attenta e sobria, realizzata con il sostegno dei soci e il contributo fondamentale di tutti i lavoratori, e restando fedeli al percorso per la sostenibilità avviato da alcuni anni dalla Cooperativa. Cioè per essere un impresa che, mentre fa quadrare i conti, si impegna concretamente anche a dare buoni risultati di natura sociale e ambientale, e a darne conto ai suoi interlocutori: i soci, i lavoratori, le comunità nelle quali operiamo. Vogliamo continuare in questa direzione, con l obiettivo di essere una grande organizzazione di cittadini, capace di rappresentarne e promuoverne gli interessi, di difendere i diritti dei consumatori e i valori delle persone, alimentando coesione sociale, benessere, fiducia. Per questo, dovremo saper unire capacità di rappresentanza - e quindi di valorizzazione dei soci nella vita della Cooperativa - ed efficienza, impresa e solidarietà, democrazia e agilità delle scelte. È questa, crediamo, la strada per essere una Cooperativa di consumatori capace di tradurre in azione imprenditoriale le energie e le risorse di migliaia di persone, trasformandole in crescita economica, sociale e ambientale a beneficio non solo dei soci Coop, ma di tutti. Il presidente Gilberto Coffari

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 1 - premessa 6 Metodologia Coop Adriatica realizza il Bilancio di sostenibilità nell ambito di un più articolato percorso strategico Verso la sostenibilità intrapreso dalla fine del 2001. Tale strategia si concretizza in un sistema di gestione fondato su tre pilastri: Bilancio di sostenibilità preventivo Bilancio di sostenibilità a consuntivo Progetti Archimede Mentre il preventivo ha lo scopo di individuare gli obiettivi di sostenibilità su cui, sia tramite i progetti Archimede sia tramite altri progetti trasversali a tutte le direzioni aziendali, costruire azioni concrete di gestione sostenibile all interno della Cooperativa, il consuntivo si conferma uno strumento di verifica del raggiungimento degli obiettivi e dell efficacia delle azioni poste in essere. Gli elementi di metodologia che hanno caratterizzato il processo di gestione della sostenibilità fino alla redazione del presente bilancio confermano l impianto impostato nel corso di questi anni, con alcuni elementi di innovazione e miglioramento che hanno riguardato: La scelta di un confronto ancora più strutturato con i portatori di interesse, coerentemente con l adozione del modello internazionale Accountability 1000 (AA1000), focalizzato su valutazione, attestazione e miglioramento della qualità e capacità di inclusione del punto di vista degli stakeholder nei processi di rendicontazione. In particolare, il processo di stakeholder engagement (coinvolgimento dei portatori di interesse) ha fatto riferimento alle linee guida della serie AA1000 (AA1000 Stakeholder Engagement Standard) che prevedono modalità strutturate di identificazione dei temi chiave rispetto ai quali realizzare il coinvolgimento e di selezione dei portatori di interesse. La contestualizzazione rispetto al riposizionamento strategico del sistema Coop (che ha definito gli orientamenti su cui lavorare, nell ambito dell identità cooperativa e sul piano commerciale, che affida alla responsabilità sociale un ruolo centrale nelle azioni delle cooperative) e rispetto alle aree d intervento considerate prioritarie dalla Cooperativa - in particolare quelle individuate per la prossima definizione del Piano strategico 2008-2010 - e dal Distretto Adriatico. Il miglioramento del processo di raccolta dei dati e la graduale implementazione di alcuni progetti per giungere a un sistema

7 informativo per la raccolta dei dati. Entrambe le scelte sono finalizzate alla produzione di dati più precisi e consentono di allineare gli indicatori di preventivo a quelli di consuntivo, inoltre rendono più facile il confronto con i principali indicatori dell andamento aziendale del rapporto sociale distrettuale e di quello nazionale. La valutazione puntuale del consiglio di amministrazione sulle scelte di sostenibilità intraprese, integrata con la valutazione della gestione aziendale: i principali indicatori di questo Bilancio sono stati evidenziati, monitorati e valutati in più occasioni dalla direzione aziendale e dal consiglio di amministrazione, unitamente ai dati economici. Nello specifico, una selezione di indicatori è stata sottoposta all attenzione e all approvazione del consiglio di amministrazione sia in fase di definizione del Bilancio preventivo sia in fase di valutazione dei Bilanci preconsuntivo (a fine anno) e consuntivo (ad aprile-maggio). Tali indicatori sono poi stati proposti e discussi con i soci nelle assemblee di Preventivo di sostenibilità e nelle assemblee separate di Bilancio. Il rafforzamento della condivisione del processo con i lavoratori grazie all attività di formazione sul tema della sostenibilità, che ha riguardato tutto il personale della Cooperativa. Particolare attenzione è stata poi riservata alle sezioni relative alle società controllate e collegate, nell ottica di porre le basi per la redazione di un bilancio consolidato di Gruppo. La struttura del documento fa riferimento alle linee guida della Global Reporting Iniziative (GRI) per quello che riguarda i contenuti, in particolare della sezione sociale ed ambientale; il prospetto di determinazione e riclassificazione del valore aggiunto prodotto si rifà, invece, al modello Gruppo Bilancio Sociale (GBS) ed è contenuto nella sezione economica del Bilancio. Coop Adriatica, già dal 2003, sottopone il Bilancio di sostenibilità alla verifica indipendente dell ente di certificazione Bureau Veritas. Si tratta di un organismo di ispezione e verifica nato nel 1828, che eroga servizi specialistici ad elevato contenuto tecnico per la gestione della qualità, della salute, della sicurezza, dell ambiente e della responsabilità sociale di impresa, operando in 140 Paesi, con oltre 24 mila dipendenti. All interno del bilancio di sostenibilità sono quindi evidenziati gli aspetti verificati e il livello di verifica applicato, attraverso i seguenti simboli: Verifica di processo: il testo e le informazioni sono state verificate per accuratezza e il processo per ottenerle è stato verificato secondo i requisiti dello standard AA1000AS. Verifica del testo: i fatti descritti o richiamati sono stati verificati attraverso interviste o altre tecniche di auditing. Verifica numerica: i dati sono verificati nella loro accuratezza.

8 Nel 2006 la Cooperativa ha recepito i suggerimenti di miglioramento contenuti nella verifica elaborata dall ente di certificazione Bureau Veritas relativamente al Bilancio di sostenibilità 2005. In particolare, questo ha significato: Proseguire nell aggiornamento della lista degli indicatori capaci di rendicontare con completezza e significatività le azioni condotte nell ambito della gestione aziendale. Individuare indicatori efficaci anche nelle attività non ancora monitorate puntualmente. Ad esempio, per quanto riguarda gli aspetti sociali, è ora possibile un quadro più completo sulle attività di solidarietà, con l archiviazione di tutti i dati di Brutti ma buoni (finora in parte stimati) anche con il supporto delle procedure informatiche utilizzate per la registrazione delle vendite. Procedere con il percorso volto a uniformare e rendere più precise le fonti dei dati prodotti in azienda anche ai fini del Bilancio di sostenibilità e la loro consistenza, anche tramite l adozione di procedure informatizzate. Alcuni di questi processi richiedono tempi lunghi e non sono quindi giunti ancora a termine, mentre altri sono già operativi. In particolare si è completamente rinnovata la modalità di rilevazione delle presenze alle assemblee di Bilancio, grazie alla rapida realizzazione di un nuovo software realizzato per le assemblee sul Bilancio 2006. Identificare in modo più specifico e coinvolgere ulteriormente i portatori di interesse (stakeholder), procedendo anche con procedure documentate. Nel corso degli anni Coop Adriatica ha proseguito nello sforzo di giungere ad una maggiore inclusività e rappresentatività dei portatori di interesse coinvolti. Questa politica ha permesso che i Bilanci di sostenibilità (tanto a consuntivo che a preventivo) contenessero indicazioni sempre più adeguate e precise da parte delle persone e delle organizzazioni coinvolte (tanto in termini di contenuto che di processo) a cui sono seguiti impegni precisi per rispondere alle esigenze raccolte, in un ottica di miglioramento continuo. Pertanto, l ascolto dei diversi portatori di interesse, vissuto dalla Cooperativa come elemento intrinseco di gestione della propria attività quotidiana, ha visto un ulteriore approfondimento attraverso la conduzione di gruppi di analisi e approfondimento (focus group) specifici, con l obiettivo di affrontare particolari tematiche sulle quali la Cooperativa si è spesa in maniera sostanziale. Gli incontri organizzati sono stati tre e hanno riguardato: Coop e l attività di educazione al consumo consapevole nelle scuole: confronto con gli insegnati coinvolti. La formazione sulla sostenibilità: confronto con i lavoratori. L ottenimento della registrazione Emas per il sistema di gestione ambientale dell ipercoop di Ascoli Piceno: confronto con i lavoratori del punto vendita. Per gli approfondimenti si rimanda alla lettura del documento. Infine, si è conferma l attività di comunicazione sul Bilancio di sostenibilità. Il fascicolo completo è stato distribuito in modo diffuso ai rappresentanti dei portatori di interesse, delle istituzioni, nonché a esperti di responsabilità sociale d impresa ed esponenti dell economia e della società civile. È stata realizzata una sintesi, diffusa in modo capillare attraverso gli strumenti di comunicazione interna alla base sociale (la rivista Consumatori), ai dipendenti (l house organ Noi Coop), presso i consumatori, attraverso i punti vendita e ad altri soggetti del settore distributivo (rivista GDO week). In più, la sintesi è stata veicolata tramite il settimanale Vita dedicato al mondo del noprofit. Oltre a quest attività, la Cooperativa ha partecipato a diverse manifestazioni sul tema della responsabilità sociale (fiere, dibattiti, incontri nelle Università) talvolta anche in veste di promotore. L obiettivo di Coop Adriatica è quello di proseguire in questo impegno per la sostenibilità, coinvolgendo sempre più gli stakeholder su questa strada, perché crede che la responsabilità sociale non possa essere limitata alla singola impresa ma debba essere massimamente diffusa, praticata da tutti i soggetti del territorio, per produrre una comunità responsabile e quindi per migliorare la vita delle persone. I riconoscimenti all impegno profuso nelle politiche di sostenibilità da parte dalla Cooperativa sono stati numerosi e sono citati all interno di questo Bilancio. Lo stesso Bilancio di sostenibilità del 2005, realizzato e diffuso nel 2006, nelle sue modalità di rendicontazione e comunicazione ai portatori di interesse, è stato valutato come il miglior Bilancio sociale del 2005 dall Associazione Italiana Revisori Contabili dell Economia Sociale (Airces) che gli ha quindi assegnato il premio Quadro Fedele.

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CHI SIAMO

Bilancio di sostenibilità 2006 Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 2 - chi siamo 12 Missione e valori Coop Adriatica si ispira ai valori fondanti della cooperazione, che risalgono ai Probi pionieri di Rochdale, i quali, nell Inghilterra del 1844, diedero vita alla prima cooperativa di consumatori. Libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà, costituiscono oggi i moderni valori della cooperazione di consumatori, che li concretizza attraverso l attività imprenditoriale, impegnandosi per dare risposte alle domande e ai bisogni delle persone, sviluppando la mutualità interna verso i soci e la mutualità esterna nei confronti delle comunità. I 5 punti della missione 1 Fornire ai soci i prodotti e i servizi più CONVENIENTI, SICURI e adatti al loro benessere, favorire L EDUCAZIONE ai consumi 2 Continuare a garantire il miglior rapporto qualità-prezzo ai consumatori Essere i garanti della sicurezza dei prodotti acquistati a punto vendita Impegnarsi a rendere i consumatori più consapevoli Sviluppare la DEMOCRAZIA COOPERATIVA e incrementare il patrimonio sociale 4 Realizzare lo sviluppo e L INNOVAZIONE dell impresa Ispirare ogni rapporto di mercato ai principi di TRASPARENZA ed equità Offrire ai consumatori servizi innovativi e sempre più efficaci Comportarsi in conformità al codice etico aziendale Un posto dove spendere un idea 5 Contribuire a migliorare gli AMBIENTI fisici ed umani in cui la Cooperativa opera. Rafforzare il ruolo del movimento cooperativo 3 Valorizzare il LAVORO e l impegno dei dipendenti Operare per la sicurezza dei propri dipendenti, dei consumatori e dei cittadini Offrire alle proprie risorse un luogo dove crescere

13 I portatori di interesse Coop Adriatica considera quali suoi interlocutori privilegiati (stakeholder), cioè portatori di interessi rilevanti ai fini della realizzazione della propria missione, i seguenti soggetti, collettivi e istituzionali: soci, lavoratori, cittadini/consumatori, fornitori, sistema Coop, movimento cooperativo, comunità, sindacati, Pubblica amministrazione. I soci, in quanto titolari della proprietà sociale della cooperativa e principali fruitori dei servizi da essa erogati, costituiscono il principale punto di riferimento. La mappa dei portatori di interesse SINDACATI SOCI LAVORATORI MOVIMENTO COOPERATIVO CITTADINI/CONSUMATORI COMUNITA SISTEMA COOP PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORNITORI

Bilancio di sostenibilità 2006 Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 2 - chi siamo 14 Assetto istituzionale Coop Adriatica è una cooperativa di soci consumatori, risultato dell integrazione tra Coop Emilia-Veneto e Coop Romagna-Marche le quali, a partire dal 1995, hanno unito le loro forze per meglio affrontare la crescente competizione nel settore e realizzare importanti iniziative di sviluppo. Dall 11 marzo 2005, Coop Adriatica è iscritta all albo delle cooperative (numero A108794) nella sezione cooperative a mutualità prevalente (di cui agli articoli 2512, 2513 e 2514 del Codice Civile) nella categoria cooperative di consumo. Sulla base del principio della porta aperta, il numero dei soci ammissibili è illimitato e comprende sia le persone fisiche che le persone giuridiche. Le funzioni dell Assemblea Approva lo Statuto, il Codice etico e i regolamenti ASSEMBLEA DEI SOCI Approva il Bilancio di esercizio L ammissione dei soci è disciplinata dallo Statuto della Cooperativa. Per diventare soci è sufficiente essere maggiorenni, recarsi al Punto d ascolto o all Ufficio soci di un punto vendita e versare la quota associativa. Essere socio vuol dire rispettare lo Statuto, il Codice etico e il Regolamento interno, ma soprattutto partecipare all attività sociale e frequentare abitualmente la Cooperativa. A fine 2006 Coop Adriatica contava 934.096 soci, 8.921 dipendenti che lavorano in 138 punti vendita, tra i quali 14 ipermercati. È presente in 77 comuni di quattro regioni: Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Elegge il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale la commissione etica e quella elettorale Chi decide I soci costituiscono la proprietà sociale della Cooperativa e, allo stesso tempo, i fondamentali portatori di interesse, in quanto principali destinatari e fruitori dei servizi erogati dalla Cooperativa stessa. L esercizio della proprietà sociale viene esercitato dai soci attraverso le regole e gli strumenti della partecipazione democratica in funzione del principio una testa un voto. I soci approvano lo Statuto sociale, il Codice etico e il Regolamento interno e, sulla base di quanto ivi previsto, eleggono il consiglio di amministrazione, la commissione etica e quella elettorale, nonché i loro rappresentanti nei 14 consigli di Zona e il collegio sindacale. Il consiglio di amministrazione, che ha compiti di indirizzo strategico e di controllo, elegge il presidente e il vicepresidente; nomina i dirigenti e una direzione operativa che ha la responsabilità della gestione della Cooperativa. Sulla base di quanto previsto da Statuto e Regolamento, tutti i soci in possesso di determinati requisiti si possono candidare alle cariche sociali. La modalità è quella dell autocandidatura, che viene valutata, per la verifica del possesso dei requisiti, dalla commissione elettorale, a sua volta eletta ogni tre anni dall Assemblea dei soci. Le Assemblee possono essere ordinarie e straordinarie; generali e separate. Sono disciplinate dallo Statuto agli articoli 21 e seguenti. Il consiglio di amministrazione è composto da 27 soci, con un mandato triennale. Dal 2001, lo Statuto stabilisce che i consiglieri di amministrazione possono essere eletti per un massimo di tre mandati consecutivi. Il consiglio di amministrazione è eletto dai soci secondo due modalità. Una parte (14 consiglieri) è eletta attraverso

15 La struttura di governo Ha la rappresentanza e la firma sociale; ha la facoltà di nominare avvocati e procuratori; può delegare poteri ad amministratori o al vicepresidente PRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Nomina il presidente, il vicepresidente e il comitato consultivo. Esercita i poteri di indirizzo strategico della Cooperativa e il controllo sulla gestione. I soci partecipano alle assemblee per approvare il Bilancio; eleggono consiglio di amministrazione, collegio sindacale, commissione etica e commissione elettorale. L ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI ZONA Realizza i principi della Cooperativa; mantiene vivo il vincolo associativo; consolida i rapporti tra Cda e soci; sollecita i soci alla vita della Cooperativa; promuove le attività sociali nel territorio

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 2 - chi siamo 16 il voto diretto e segreto su scheda, durante la consultazione indetta ogni tre anni per rinnovare i consigli di Zona soci e i relativi presidenti. Il meccanismo è quello della autocandidatura: ogni socio, purché aderisca alla Cooperativa da almeno tre esercizi sociali e possieda i requisiti previsti dallo Statuto e dal Regolamento, può candidarsi a presidente del consiglio di Zona soci e sottoporsi così al voto. Una volta eletto, egli entra di diritto nella lista dei 27 candidati consiglieri di amministrazione, che un apposita commissione elettorale (eletta ogni tre anni dall Assemblea dei soci sulla base dell art. 28 dello Statuto e secondo i criteri definiti negli artt. 13, 14, 15, 16 del Regolamento interno) ha il compito di stilare e sottoporre al voto dei soci durante le Assemblee separate, che si svolgono in occasione dell approvazione del Bilancio. Gli altri componenti (13), sono selezionati, anche questi in base ad autocandidature, dalla commissione elettorale che così compone la lista definitiva da sottoporre alle assemblee. Il Cda nomina poi al proprio interno presidente e vicepresidente, nonché un Comitato consultivo, composto da sette consiglieri con il compito di preparare le sedute del Consiglio stesso. Il Cda organizza inoltre alcune commissioni di lavoro (politiche sociali, sviluppo, risorse umane, politiche commerciali), con funzioni di approfondimento di singoli temi. Il presidente è anche direttore generale della Cooperativa. Egli ha la rappresentanza e la firma sociale; ha il potere di riscuotere pagamenti di ogni natura e a qualsiasi titolo; ha la facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti; può delegare poteri ad amministratori o al vicepresidente. In caso di impedimento tutte le mansioni spettano al vicepresidente. Il collegio sindacale è costituito da tre membri effettivi e due supplenti e controlla la corretta amministrazione della società. I soci eleggono i loro rappresentanti territoriali che siedono nei consigli di Zona, con il compito di sviluppare relazioni e attività nelle comunità nelle quali la Cooperativa è presente. I consigli di Zona hanno lo scopo di perseguire i principi e di realizzare gli obiettivi della Cooperativa; mantenere vivo il vincolo associativo proprio dell organizzazione cooperativa; instaurare e consolidare i rapporti organici tra il consiglio di amministrazione e la collettività dei soci, raccogliendone e rappresentandone le istanze, esprimendo pareri obbligatori e consultivi da sottoporre al Cda; sollecitare i soci a partecipare alla vita della Cooperativa, contribuire alla divulgazione della mutualità cooperativa e facilitare la convocazione e lo svolgimento delle assemblee separate (Artt. 29-34 Reg.interno). Funzioni e modalità del governo della Cooperativa RENDICONTA RENDICONTA ASSEMBLEA DEI SOCI PRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE DELEGA CONTROLLA CONSIGLIO DI AMMINISTRA- ZIONE DELEGA CONTROLLA DELEGA INDIRIZZA CONTROLLA DELEGA INDIRIZZA CONTROLLA Come si decide In Coop Adriatica la responsabilità di presidente coincide con quella di direttore generale. Ciò consente di integrare compiutamente la struttura di gestione e di rappresentanza, indirizzo strategico e controllo. La direzione operativa assicura una guida sinergica riunendosi a cadenza settimanale, mentre il consiglio d amministrazione si riunisce a cadenza mensile. Le scelte strategico-imprenditoriali vengono proposte dalla direzione operativa al consiglio di amministrazione, il quale esercita in primo luogo un ruolo di indirizzo e di controllo dell azienda, essendo peraltro garante della tutela degli interessi dei soci, oltre che dei valori e dell identità della Cooperativa. DIREZIONE OPERATIVA STRUTTURA GESTIONALE

17 Nel corso del 2006 è stata realizzata una modifica dell assetto direzionale che ha portato alla seguente struttura: direzione commerciale (alla quale fanno capo le due divisioni commerciali, supermercati e ipermercati, e la direzione marketing); direzione amministrazione e società controllate; direzione controllo di gestione e sistemi informativi; direzione personale e organizzazione; direzione politiche sociali; direzione sviluppo e patrimonio; direzione finanza. Dal 20 ottobre 2006 il presidente è Gilberto Coffari, che succede a Pierluigi Stefanini chiamato alla presidenza di Unipol, il gruppo bancario e assicurativo controllato dal sistema Coop. Il presidente è anche direttore generale e ha la delega dell area finanza. Alla vicepresidenza, in seguito alla cooptazione nella carica di membro del consiglio di amministrazione, è stata nominata Tiziana Primori, che ha mantenuto anche la carica di direttore commerciale. Sono entrati nella direzione operativa Nicoletta Bencivenni, direttore personale e organizzazione, Marco Gaiba, nuovo direttore delle politiche sociali (che succede a Walter Dondi, anch egli impegnato in nuovi progetti all interno del Gruppo Unipol), e Roberto Zamboni, con la carica di direttore sviluppo e patrimonio. Completano il gruppo dirigente Francesca Bruschi, direttore amministrazione e società controllate, e Stefano Dalla Casa, direttore controllo di gestione e sistemi informativi. Codice etico e Commissione etica Il sistema di governo della Cooperativa, oltre a basarsi sullo Statuto e sul Regolamento interno, è contraddistinto dal rispetto del Codice etico aziendale, assunto come documento valoriale e procedurale di riferimento dal 1996 e poi approvato dall Assemblea generale dei delegati, il 29 maggio 1999. Nel corso del 2005 è stata avviata l attività di revisione del Codice, che è stata completata nel corso del 2006 con l approvazione del nuovo testo da parte delle Assemblee separate dei soci. Il percorso ha visto la commissione etica, con il supporto di una società di consulenza specializzata sui temi della responsabilità sociale d impresa, definire prima di tutto la struttura del Codice. Quindi la commissione etica ha avviato il vero e proprio lavoro di elaborazione dei contenuti, ricercando il confronto con varie istanze della Cooperativa, nonché con le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie dell impresa). Si è trattato di una attività intensa, che ha consentito di realizzare un coinvolgimento ampio degli organismi di governo e direzione della Cooperativa. La nuova versione del Codice prevede queste principali novità: I principi generali e i valori su cui Coop Adriatica deve fondare il proprio modo di operare sono definiti in modo più stringente: mutualità, democrazia e partecipazione, porta aperta, imparzialità, autonomia, onestà, sobrietà, trasparenza, riservatezza, concorrenza leale, integrità, correttezza e completezza nella formulazione dei contratti. L attuazione di questi principi è legata a precise norme di comportamento nei confronti dei più importanti portatori di interesse che hanno rapporti con la Cooperativa: soci, lavoratori, cittadini, consumatori, fornitori, sistema Coop, comunità, sindacati, movimento cooperativo, Pubblica amministrazione. Il Codice etico disciplina le norme di comportamento in maniera dettagliata e puntuale, per assicurare che principi e valori si traducano in prassi quotidiane nella gestione dell impresa. Gli organismi chiamati ad assicurare l attuazione del Codice etico sono la commissione etica e il responsabile etico: Commissione etica - assume un ruolo più incisivo come strumento dei soci, con l obiettivo di garantire la coerenza tra valori, principi etici e gestione quotidiana dell impresa cooperativa. Responsabile etico - supporta la commissione nell attività d attuazione del Codice e realizza il Rapporto etico annuale: la relazione, ai soci e agli altri portatori di interesse, sull attività della commissione e sulla coerenza tra valori etici e comportamenti dell impresa. In seguito all approvazione del Codice, ci si è posti l obiettivo di diffonderne la massima conoscenza tra i soci, i lavoratori e tutti gli stakeholder. A questo scopo sarà attivato un percorso formativo e informativo per gli anni 2007 e 2008. Per quanto riguarda l attività di ordinaria amministrazione la commissione ha esaminato le segnalazioni provenienti dal Servizio sicurezza interno relative ai comportamenti di alcuni soci nei punti vendita. E in particolare ha valutato le violazioni a Statuto e Codice per ciò che riguarda i danni al patrimonio della Cooperativa (tentativi di furto, ecc). In relazione alla gravità dei comportamenti dei soci la commissione ha definito i provvedimenti da assumere nei confronti dei soci interessati, che vanno dalla lettera di censura (230 casi nel 2006) fino alla proposta al consiglio di amministrazione di esclusione dalla Cooperativa (cosa avvenuta in un solo caso l anno scorso). La commissione è stata invitata a tutte le sedute del consiglio di amministrazione, svolgendo quindi il proprio ruolo di verifica del rispetto delle procedure e delle modalità di gestione previste da Codice etico.

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 2 - chi siamo 18 Un nuovo Codice a garanzia dell etica cooperativa L Italia è uno dei pochi paesi in cui il ruolo della Cooperazione è riconosciuto dalla Carta Costituzionale. Ciò comporta, come conseguenza, l inserimento nel diritto societario di norme particolari che regolano la vita dell impresa cooperativa. È su queste norme che si basa la definizione delle responsabilità, dei poteri e più in generale della governance cooperativa. I valori di riferimento, codificati dall Alleanza Cooperativa Internazionale, sono di norma recepiti dagli statuti e completano il quadro normativo entro cui la Cooperativa opera. Non vi è dubbio che, anche nella cooperazione, la cultura imprenditoriale prevalente sia più condizionata dal diritto societario e dal mercato che da qualsiasi altra normativa, e ciò comporta il rischio di un appannamento dei valori fondanti e della loro capacità di regolare scelte e comportamenti dei gruppi dirigenti e dell impresa cooperativa nel suo complesso. È per questa ragione che alcune cooperative e, fra queste Coop Adriatica, hanno deciso di dotarsi di uno strumento di autogoverno in grado di tradurre in norme vincolanti i principi su cui si fonda l essenza cooperativa e la missione che essa esprime nel mercato e nella società. Questo strumento è il Codice etico. La sua nuova elaborazione contiene alcune importanti novità che riguardano in particolare: 1. La definizione di un complesso di norme di comportamento in grado di legare strettamente i principi etici e cooperativi con le prassi gestionali. 2. Un ruolo più incisivo della commissione etica, nominata dall assemblea dei soci. Alla commissione viene demandato il compito di interpretare le norme, di diffonderle verso tutti i portatori di interessi, di sorvegliarne l applicazione, di rendicontarne la coerenza alla assemblea dei soci. Il responsabile etico interno alla Cooperativa fornirà il supporto operativo ai lavori della commissione. 3. La pubblicità dei comportamenti e delle coerenze, con riferimento a tutti gli aspetti etico cooperativi della vita aziendale, ed in particolare del perseguimento degli obiettivi del Preventivo di sostenibilità. Così come è concepito, il Codice etico di Coop Adriatica rappresenta quindi una nuova importante fonte di legittimazione per la governance dell azienda ed un passo significativo per consolidare una cultura cooperativa più attenta alle aspettative della proprietà sociale dell impresa. Giorgio Riccioni Presidente commissione etica di Coop Adriatica

19 L organismo di vigilanza Il gruppo Coop Adriatica adotta un modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 231/01. Tale modello ha come scopo quello di creare un sistema strutturato ed organico di procedure ed attività di controllo preventivo dei comportamenti non in linea con le prescrizioni di legge. Le attività di controllo sono state attribuite ad un organismo appositamente costituito, l organismo di vigilanza, che periodicamente riferisce al consiglio di amministrazione. In particolare, l organismo di vigilanza esamina i modelli organizzativi adottati dalle varie direzioni delle società del gruppo e in base alle attività svolte da ciascuna direzione verifica la coerenza rispetto ai principi e alle regole di comportamento stabiliti per la Cooperativa. Inoltre, per i fatti salienti della gestione, controlla l effettivo rispetto delle procedure da adottare e, nel caso sia necessario, si rende promotore dell aggiornamento delle procedure stesse. Rispetto ai reati di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato vengono fatte delle verifiche mirate sulle cosiddette aree sensibili, con particolare riferimento alle società che gestiscono il patrimonio immobiliare e finanziario del Gruppo. A tal proposito giova ricordare che nel 2005 la partecipazione all Opa Unipol/Bnl e la contestuale nomina del presidente di Coop Adriatica a presidente di Unipol Assicurazioni S.p.A., avevano portato il consiglio di amministrazione, su sollecitazione dell organismo di vigilanza, a deliberare il congelamento dell operatività sui titoli Unipol. Nel corso del 2006, essendo venute meno tali condizioni, su proposta dell organismo di vigilanza, il consiglio di amministrazione ha fatto cessare gli effetti di quella delibera. Il sistema Coop Coop Adriatica è parte integrante del sistema Coop, aderisce cioè all Ancc, Associazione nazionale cooperative di consumatori, che costituisce la più grande organizzazione di persone in Italia, con oltre 6 milioni di soci, ed è, allo stesso tempo, il principale gruppo nazionale della grande distribuzione. Nel corso degli anni, il sistema Coop si è dotato di strutture, associative e imprenditoriali, con l obiettivo di realizzare una crescente integrazione, perseguire politiche comuni, sinergie ed economie di scala, allo scopo di garantire maggiore tutela e vantaggi per i soci e i cittadini. In particolare, all Ancc spettano le funzioni di rappresentanza politico-associativa e di indirizzo strategico del sistema, mentre alle società e ai consorzi nazionali - come Coop Italia, Inres, Scuolacoop - sono affidati compiti di gestione e sviluppo dell attività commerciale, di Articolazione del sistema Coop Distretto Adriatico COOP ADRIATICA COOP ESTENSE COOP CONSUMATORI NORDEST MEDIE E PICCOLE COOP ANCC-COOP COOP LOMBARDIA NOVACOOP COOP LIGURIA MEDIE E PICCOLE COOP Distretto Nordovest Distretto Tirrenico UNICOOP FIRENZE UNICOOP TIRRENO COOP CENTRO ITALIA MEDIE E PICCOLE COOP progettazione e innovazione tecnologica, di formazione dei dirigenti e quadri. A livello territoriale il sistema Coop si articola poi in diverse strutture associative ed imprenditoriali. In particolare, Coop Adriatica è parte dell Accda, Associazione cooperative di consumatori del Distretto adriatico, che riunisce le cooperative che operano in sette regioni (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia). Queste cooperative, che già da molti anni avevano in comune le funzioni logistiche, tramite il Cicc (Consorzio interregionale cooperative di consumatori), nel 2003 hanno dato vita a Centrale Adriatica, società alla quale è stata affidata la gestione delle politiche commerciali e di marketing. Coop Adriatica aderisce inoltre a Legacoop, Lega nazionale delle cooperative e mutue, la maggiore centrale cooperativa italiana e, tramite essa, è parte dell Aci, Alleanza cooperativa internazionale. {Coop Italia, centrale nazionale di acquisto e di marketing delle Cooperative di consumatori Scuola Coop Inres

LA NOSTRA SOSTENIBILITÀ

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 3 - la nostra sostenibilità 22 Strategie e politiche Negli ultimi anni Coop Adriatica che ha come missione quella di garantire convenienza, sicurezza e qualità dei prodotti ai soci, e più in generale ai consumatori ha puntato la propria strategia sullo sviluppo in nuove aree territoriali e sulla risposta ai nuovi bisogni dei cittadini. Tutto questo senza tralasciare la propria identità di impresa sociale e promuovendo iniziative di solidarietà, di impegno civile e culturale, rese possibili anche grazie all impegno e alla passione di tanti soci volontari. Da un punto di vista imprenditoriale e gestionale, la Cooperativa opera per garantire a soci e consumatori un ampio assortimento di prodotti sicuri e di qualità. E si impegna per diffondere i prodotti dell agricoltura e dell agroindustria italiana anche quelli tipici e locali allo scopo di sostenere l economia nazionale e dei territori nei quali essa è presente, sviluppando collaborazioni con produttori e fornitori. Per perseguire la sua missione Coop Adriatica attua politiche che tendono a coinvolgere, motivare e qualificare le lavoratrici e i lavoratori: è questa una leva fondamentale sia per migliorare la performance aziendale sia per garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle persone. Queste strategie e politiche si devono naturalmente confrontare con il contesto sociale ed economico di riferimento. Un contesto che condiziona le scelte della Cooperativa e che, allo stesso tempo, ne è influenzato. Il contesto economico e sociale Dopo un primo semestre di bassa crescita ma comunque migliore rispetto allo stesso periodo dell anno precedente l economia italiana ha chiuso il 2006 con un bilancio positivo. Questi risultati non si sono però tradotti in un forte incremento dei consumi, che sono rimasti pressoché stabili per tutti i dodici mesi dell anno. Anche il cambio del quadro politico, non ha inciso come era peraltro prevedibile in modo apprezzabile sui comportamenti dei consumatori. E questo perché sui bilanci familiari ha pesato fortemente l incremento dei costi e delle tariffe di alcune voci obbligatorie di spesa (quali, per esempio, la casa, i trasporti, la salute e i servizi essenziali). Alla crescita dei consumi non ha giovato neppure l aumento del livello di indebitamento delle famiglie. Questa situazione ha consolidato il mutamento sempre più strutturale e quindi meno dipendente dalla congiuntura economica dei comportamenti di consumo e degli stili di vita di una parte rilevante delle famiglie. Questo significa che i consumatori e i cittadini hanno orientato le proprie scelte di acquisto in maniera diversa rispetto al passato, pur continuando a cercare la massima convenienza. Peraltro, queste scelte, oltre che al reddito disponibile, sono sempre più legate al sistema di valori proprio di ciascun individuo. Da questo punto di vista, i modelli di consumo dei cittadini si fanno sempre più articolati e dipendenti da una molteplicità di fattori: non solo economici, ma anche sociali, culturali, relazionali. Il secondo effetto prodotto dal contesto economico-sociale di riferimento è l accentuarsi della competizione nel settore distributivo, che ha portato a cambiamenti significativi nelle politiche di prezzo e promozionalità. Oltre a questi che sono gli aspetti più evidenti e percepiti si deve tenere conto anche del rafforzamento della concentrazione della grande distribuzione, peraltro sempre più dominata dai gruppi stranieri. Il ruolo e le scelte del Sistema Coop Il nuovo contesto economico e sociale, con i mutamenti nei comportamenti e negli stili di vita e di consumo, ha richiesto e richiede alla cooperazione di consumatori cambiamenti rapidi e profondi con l obiettivo di rispondere in modo efficace ai nuovi bisogni delle famiglie. Coop pur risentendo della situazione di difficoltà generale ha mantenuto, ed in alcune realtà aumentato, i volumi delle vendite, in ragione della grande fiducia riposta dai propri soci e da parte di una quota rilevante di consumatori, come testimonia l incremento di adesione alle cooperative. Il 2006 è stato caratterizzato dall avvio delle prime azioni previste dal Piano operativo di riposizionamento del sistema Coop, che si fonda sull asse

23 identità soci convenienza. Questa strategia punta non solo a creare le condizioni e a realizzare progetti e iniziative in grado di dare ai soci e ai consumatori prodotti più convenienti, sicuri e di qualità, ma anche a riaffermare e rilanciare il ruolo di Coop come grande organizzazione di persone, in grado di impegnarsi da un punto di vista politico, sociale e imprenditoriale per la tutela e la promozione dei diritti dei cittadini/consumatori. Il 2006 ha rappresentato un anno di svolta sul capitolo delle iniziative consumeriste del sistema Coop. Si pensi, ad esempio, alla promozione della proposta di legge di iniziativa popolare per la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco e senza obbligo di ricetta medica. Questa proposta sostenuta da circa 800 mila cittadini con una apposita petizione si proponeva di consentire la vendita dei farmaci da automedicazione in canali diversi da quelli tradizionali, ma sempre con l assistenza di un farmacista professionista iscritto all albo. Grazie alle scelte politiche del nuovo Governo in materia di liberalizzazioni, da fine estate sono stati aperti in tutta Italia nei punti di vendita Coop circa 50 punti Coop Salute. Tutto ciò ha consentito ai soci e a tutti i consumatori di ottenere sensibili vantaggi economici: in media una riduzione di prezzo del 20% rispetto agli stessi articoli acquistati nelle farmacie tradizionali. Più in generale, tutto il settore ha avuto un grande sviluppo, con l apertura di tanti punti vendita e un apprezzabile incremento occupazionale a vantaggio dei giovani farmacisti. Per quello che concerne la cosiddetta gestione caratteristica (e cioè la gestione della rete commerciale) i positivi risultati ottenuti sono anche da ricondurre al ruolo importante per affrontare i cambiamenti necessari e realizzare economie di scala svolto da Coop Italia e da Centrale Adriatica.

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 3 - la nostra sostenibilità 24 Farmaci più liberi, prezzi più bassi Nell autunno 2005 Coop ha lanciato una campagna per una legge di iniziativa popolare che tutelasse il potere di acquisto e il diritto di accesso dei cittadini alla salute attraverso la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco (Otc-Sop) a prezzo libero. La spesa dei farmaci infatti, ha sempre inciso in maniera considerevole sul bilancio delle famiglie e dei singoli cittadini, con prezzi spesso superiori a quelli praticati negli altri Paesi europei. Coop riteneva che in un settore delicato e fondamentale come quello della salute non dovessero sussistere licenze di cartelli e di arbitrio sui prezzi, tanto meno barriere legislative che impedissero il libero mercato. Nel dicembre 2005 è iniziata quindi la campagna nazionale di comunicazione e nel gennaio successivo si è avviata la raccolta delle firme nei supermercati e negli ipermercati Coop. È stata una grande azione di informazione e di invito ai consumatori ad aderire, che ha visto il coinvolgimento attivo dei soci e dei dipendenti: in un mese sono state raccolte 174.722 firme, di cui 19.254 in Coop Adriatica. Tra febbraio e maggio 2006 è poi stata lanciata una petizione a sostegno della campagna: i soci di Coop Adriatica hanno firmato 107 mila cartoline - a livello nazionale le adesioni sono state oltre 800 mila - consegnate simbolicamente al presidente della Camera dei Deputati, On. Fausto Bertinotti, che ha riconosciuto che dare la parola ai cittadini, raccogliere attraverso centinaia di soci volontari 800 mila firme sul territorio nazionale e consegnarle al Parlamento rappresenta un avvenimento importante per tutto il paese, per le sue istituzioni e per la sua vitalità democratica. Agli inizi di luglio, con il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni, convertito in legge il 4 agosto 2006, è stato dato il via libera alla vendita dei farmaci se non soggetti a prescrizione medica nei supermercati e in tutti gli esercizi commerciali, con l unico vincolo della presenza di un farmacista professionista. La proposta di Coop era volta ad aprire il mercato, garantendo una sana concorrenza, a vantaggio di tutti i cittadini. Peraltro, fin dall inizio Coop ha pensato a una soluzione che evitasse di incentivare i consumi dei prodotti farmaceutici, tanto che la proposta presentata parlava espressamente della presenza del farmacista iscritto all albo e di uno spazio specifico per i farmaci e i prodotti parafarmaceutici. Da settembre a fine anno Coop Adriatica ha aperto 10 Coop Salute in altrettanti ipermercati (e nel corso 2007 completerà la rete degli ipermercati, con altre 4 aperture). Inoltre, ha accompagnato le nuove aperture con incontri sul corretto uso dei farmaci, tenuti da farmacisti e medici, e con la diffusione di materiali informativi in tema di salute e farmaci, anche con approfondimenti specifici su terza età, gravidanza, infanzia e mali di stagione. Nei Coop Salute la vendita dei farmaci è integrata con quella dei parafarmaci: vi si trovano così un migliaio di prodotti, di cui 300 farmaci. Inoltre nel 2007 sono state aggiunte 90 specialità omeopatiche e 26 prodotti veterinari. Il gradimento del servizio è confermato dal numero degli scontrini emessi, che sono circa il 5% sul totale degli scontrini dei punti vendita interessati, e dal risparmio conseguito dai clienti: da settembre a dicembre il risparmio complessivo è stato pari a 414 mila euro, che corrispondono a uno sconto del 17,7% su quello che i clienti avrebbero speso con l applicazione del prezzo di listino. In termini di occupazione, infine, più di 30 giovani farmacisti iscritti all albo professionale hanno trovato in questa nuova attività un occupazione corrispondente alle loro aspettative di lavoro.

25 L impegno di Coop Adriatica Coop Adriatica agisce per realizzare la propria missione, in coerenza con le scelte e le politiche del sistema Coop. Al riguardo si sottolineano: l impegno nella raccolta delle firme e delle cartoline per sostenere la presentazione della legge di iniziativa popolare per la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco senza ricetta. E, successivamente all entrata in vigore del decreto Bersani, l apertura di 10 Coop Salute in altrettanti ipermercati; l avvio, presso l ipercoop del Centro d Abruzzo di San Giovanni Teatino (Chieti) della sperimentazione del Piano di riposizionamento del formato degli ipermercati. Coop Adriatica ha lavorato inoltre nel corso del 2006 per individuare politiche e scelte in grado di anticipare quei cambiamenti richiesti dal contesto e dalle nuove domande dei soci e dei cittadini. Questo è avvenuto con il consolidamento della strategia della sostenibilità avviato nel 2003 per rafforzare l identità e il profilo sociale della Coop Adriatica e per consolidare e accrescere il rapporto di fiducia tra i soci e la Cooperativa, e più in generale con i consumatori e le comunità di appartenenza. Questo obiettivo è stato in gran parte raggiunto, dal momento che anche nel 2006 è aumentato il numero delle adesioni a Coop Adriatica. Anche la quota degli acquisti effettuati dai soci sul totale delle vendite si è confermata elevata: un risultato quest ultimo che evidenzia bene il carattere mutualistico della Cooperativa. Sono state fatte delle scelte e messe in campo iniziative che hanno garantito la massima convenienza ai soci e ai consumatori, senza per questo ridurre la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi erogati. Ciò è stato possibile anche perché all interno dell impresa è stata sviluppata un azione sistematica per conseguire risparmi nella gestione quotidiana, in tutte le strutture e a tutti i livelli, in un ottica di maggiore efficienza e sobrietà. Un azione sostenuta dalla positiva collaborazione e dall impegno delle persone che lavorano in Cooperativa, ciascuno nell ambito dei propri ruoli e delle proprie responsabilità. Coop Adriatica ha così potuto, insieme alle azioni prodotte dal sistema e cioè con Coop Italia e Centrale Adriatica sviluppare politiche di forte convenienza per i propri soci e per i consumatori. Nel 2006, nonostante il difficilissimo contesto economico e competitivo, Coop Adriatica ha potuto mantenere la propria posizione di leader nella competitività, confermandosi come la catena di distribuzione con i prezzi più bassi, in ciascuna area di presenza e in ciascun canale di vendita.

Bilancio di sostenibilità 2006 capitolo 3 - la nostra sostenibilità 26 Principali indicatori economici, sociali, ambientali Il Bilancio di sostenibilità 2006 di Coop Adriatica, che contiene anche numerosi riferimenti al Gruppo che ad essa fa riferimento, evidenzia risultati complessivamente positivi rispetto ai fondamentali indicatori economici, sociali e ambientali. In un anno caratterizzato, come peraltro anche quello precedente, dalla stagnazione dei consumi, Coop Adriatica è riuscita a realizzare in buona misura gli obiettivi più importanti di carattere mutualistico, in coerenza con la propria missione, garantendo convenienza ai soci e ai consumatori, confermando politiche di sicurezza e salubrità dei prodotti. L attenzione posta a tutti fattori di costo, unita a una buona performance della gestione finanziaria, ha consentito al Gruppo di ottenere un utile di bilancio sensibilmente più elevato rispetto all anno precedente, che ha reso possibile l erogazione di un ristorno dello 0,50% sul totale degli acquisti effettuati dai soci. Peraltro si è proseguito a investire nello sviluppo e nell acquisizione di partecipazioni, seppure in misura minore rispetto all anno scorso, impiegando circa 175 milioni di euro. Le persone che lavorano nel Gruppo sono circa 9 mila: l occupazione è aumentata di oltre 200 unità. Circa la metà dei nuovi assunti è impiegata nei punti vendita, dove è proseguita l attività di consolidamento occupazionale con un ulteriore crescita dei contratti a tempo indeterminato; inoltre tutti i lavoratori hanno partecipato alle numerose giornate di formazione, che hanno affrontato anche i temi della sostenibilità. Già nei principali indicatori si trovano molti dei motivi che hanno portato quasi 44 mila persone ad aderire alla Cooperativa: risultano infatti evidenti i vantaggi per i soci, con 56 milioni di euro garantiti con promozioni esclusive, a cui si aggiungono 80 milioni di risparmio per tutti i clienti, soci compresi. Altrettanto rilevante è l impegno della Cooperativa volto a favorire la partecipazione democratica e lo sviluppo del volontariato, anche a fronte di un contesto economico e sociale che ha reso più difficile il coinvolgimento economico dei soci. Si sono quindi consolidate ed estese iniziative come Brutti ma buoni, cioè la destinazione dei prodotti alimentari invenduti a persone bisognose, e Ausilio, che aiuta un numero crescente di persone anziane o non autosufficienti, grazie ai soci volontari. Nell ambito delle politiche sociali è proseguita l intensa attività di tipo culturale, a cui si è affiancata l apertura della catena Librerie.coop. Infine, anche l impegno sul fronte ambientale è stato intenso: la Cooperativa ha messo in atto nuovi progetti che le hanno consentito un contenimento dei consumi di risorse, malgrado l ampliamento della rete di vendita e l arricchimento dell offerta di prodotti preparati all interno dei punti vendita. A questo impegno ha corrisposto l ottenimento di un riconoscimento eccezionale nel panorama della grande distribuzione, che è la registrazione Emas per il sistema di gestione ambientale dell ipercoop di Ascoli Piceno.