I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE



Documenti analoghi
I principali reati tributari (normativa in vigore dal 17/9/2011)

La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014

QUANDO LA VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA FISCALE HA RIFLESSI DI NATURA PENALE

Studio Paolo Simoni. Dottori Commercialisti Associati CIRCOLARE N. 36/2015 RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO: ASPETTI PENALI

News per i Clienti dello studio

Informativa n. 38. La manovra di Ferragosto ( DL n. 138 convertito nella L n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE

vicies semel, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni,

STUDIO BELCASTRO. Dott. Claudio Belcastro. web

Sanzioni penal-tributarie: riforma operativa dal 22 ottobre della Dott.ssa Roberta De Pirro

SANZIONI TRIBUTARIE PENALI

REATI TRIBUTARI PRIMA PARTE

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Servizio di documentazione tributaria

LE SANZIONI TRIBUTARIE E PENALI

LE SANZIONI TRIBUTARIE E PENALI

REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE TRIBUTARIO.

Legge sui reati tributari

LA REVISIONE DELLE SANZIONI PENALI TRIBUTARIE

Varese, 3 novembre 2015 CIRCOLARE N. 5/2015

Studio Commerciale - Tributario Fabrizio Masciotti

(Artt. 5-quinquies e 5-septies D.L. 167/1990) Avv. Mario Garavoglia

pag. SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA TRATTATA... 1

L ILLECITO TRIBUTARIO

Riforma del diritto penale tributario (DLgs n. 158) - Novità relative ai singoli reati

pag. ABBREVIAZIONI... SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA TRATTATA... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA CAPITOLO PRIMO

I REATI PENALI TRIBUTARI Un OSSIMORO che, se conosci a fondo, lo eviti.

Fiscal News N. 76. Dichiarazione infedele: quando è reato? La circolare di aggiornamento professionale

Voluntary Disclosure Implicazioni penali Hotel Lugano Dante

INDICE SOMMARIO. Premessa... LA DISCIPLINA DEI REATI IN MATERIA DI IMPO- STE SUI REDDITI E SUL VALORE AGGIUNTO PARTE PRIMA

17. Criminalità: i reati economici e finanziari

SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISPOSIZIONI SULLA CERTEZZA DEL DIRITTO NEI RAPPORTI TRA FISCO E CONTRIBUENTE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Le novità fiscali introdotte dai D.L. nn.. 70, 98 e 138 del 2011

La legge antiriciclaggio e lo scudo fiscale

CASA E FISCO. Aggiunti con Emendamento Fleres

D AZEGLIO SERVIZI SRL

Revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell'articolo 8, comma 1, della legge 11 marzo 2014, n. 23. (15G00169)

Indice XIII. Introduzione

COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL F AX INFORMATIVA N. 36/2015

ALCUNE TIPOLOGIE DI CRIMINI DEI COLLETTI BIANCHI

SANZIONI (tabelle di sintesi)

STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO

Vito SARACINO Dottore Commercialista Revisore Contabile

NOVITA IN MATERIA DI STUDI DI SETTORE. NUOVE IPOTESI DI ACCERTAMENTO INDUTTIVO. Luca Mariotti Dottore Commercialista

Sanzioni ed effetti penali della Voluntary disclosure. di Antonio Iorio

Legge 186 del 15 dicembre 2014 Voluntary Disclosure

REATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Le Circolari della Fondazione Studi

Il PuntO n 168. Presto col terzo scudo fiscale!

RAVVEDIMENTO OPEROSO E NUOVI REATI TRIBUTARI RAG. GUIDO BERARDO CREMA, 12 NOVEMBRE 2015

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA. di Caterina Coco CAPITOLO I LE SANZIONI TRIBUTARIE PENALI DALLA LEGGE N. 516 AL D.LGS. N. 74

Codice Penale art. 437

PARTE VII > COMUNICAZIONI, ACCERTAMENTI ESECUTIVI, SANZIONI E CARTELLE

La circostanza è oggetto di una specifica disposizione, l art.19, D.Lgs. n.74/00, a mente del quale:

Modifiche al codice penale ex legge 190/2012

SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE

Il regime applicabile e le implicazioni sulla normativa antiriciclaggio

GUIDA ALL'ACCONTO IVA 2013: SCADENZA AL 27 DICEMBRE 2013

INQUADRAMENTO GENERALE DELLE SANZIONI PENALI TRIBUTARIE. I Modulo

Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231

OMESSI VERSAMENTI IVA

Reati tributari: il D.Lgs. che sostituisce dal 15 aprile 2000 la legge 516/82 manette agli evasori

CIRCOLARE N.18/E. OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni

Herman Miller Limited, Filiale Italiana

Fiscal News N. 90. Il reato di omessa dichiarazione. La circolare di aggiornamento professionale

I principali reati tributari (normativa in vigore dal 17/9/2011)

REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA. Hanno contribuito

Legge 5 dicembre 2005, n. 251

ACCONTO IVA SCHEMA DI SINTESI. Versamento IVA per il mese di dicembre dell'anno precedente. x 88% = Al lordo dell'acconto IVA versato lo scorso anno.

730, Unico 2014 e Studi di settore

INDICE SOMMARIO. Parte prima LA FRODE FISCALE E RIFORMA PENAL-TRIBUTARIA CAPITOLO I NOZIONE ED EVOLUZIONE DELLA FRODE FISCALE

Direzione Regionale della Toscana

Circolare n. 4/2014 IL VERSAMENTO DEL SALDO IVA 2013

COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO Codice Fiscale

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

Circolare N. 154 del 5 Novembre 2015

- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA

D. Lgs. 74 del : - note operative (artt ) - raddoppio dei termini per l accertamento tributario

Il nuovo sistema sanzionatorio dei reati tributari. Guida breve al D. Lgs. 158/2015

Emissione di fatture false

Gli studi di settore secondo la Legge Finanziaria 2005: le schede di sintesi

Torino, 18 gennaio Dott.ssa Elena De Carlo

ALL. 2 Fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale (art. 216, comma 1, n. 1) Fatti di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216, comma 1, n.

COMUNE DI GABICCE MARE

La responsabilità amministrativa degli enti si estende ai delitti in materia di trattamento dei dati personali. Novità introdotte dal D.l. n. 93/2013.

Reati fiscali: la circolare delle finanze sul nuovo diritto penale tributario

Libro giornale NO NO SI artt. 2215, 2216, 2217 c.c. Libro degli inventari NO NO SI artt. 2215, 2216, 2217 c.c.

OMESSA TENUTA DEI REGISTRI E DELLE SCRITTURE CONTABILI: le sanzioni.

Applicazione del Testo Unico sulla Privacy: Responsabilità e sistema sanzionario Pagina 1 di 8. a cura di. Data Ufficio E-learning

CITTA DI VARAZZE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

Occultamento e distruzione di scritture contabili: analisi delle fattispecie penalmente rilevanti

Circolare N. 150 del 29 Ottobre 2015

ANTIRICICLAGGIO.

Delitti in materia di omessi versamenti ed indebite compensazioni

Voluntary disclosure e la copertura penale per le persone fisiche e le persone giuridiche. Focus sul reato di riciclaggio e autoriciclaggio

NASpI LA NUOVA INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Fisco UpGrade AGEFIS n. 8/2015

L ACCONTO IVA 2015 METODI PER LA DETERMINAZIONE ACCONTO IVA 2015 STORICO PREVISIONALE OPERAZIONI EFFETTUATE METODO STORICO

Revisione del sistema sanzionatorio D.Lgs. 24 settembre 2015, n (Art. 8, co. 1, L. 23/2014)

ALLEGATO B1 DICHIARA. Allega alla presente: - dichiarazioni di cui ai modelli C1 e D1; - curriculum professionale - documento di identità valido Firma

Transcript:

I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE INTRODUZIONE I contribuenti che effettuano comportamenti "illeciti" da un punto di vista tributario devono conoscere le conseguenze non solo amministrative, ma spesso anche penali di tali comportamenti. La disciplina dei reati penali in materia tributaria, in particolare in materia di imposte sui redditi e di imposta sul valore aggiunto, è contenuta nel Decreto legislativo n. 74 del 10.03.2000. Il decreto disciplina i seguenti tipi di reati tributari: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2, commi 1e 2, D.Lgs. n. 74/2000); dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3, D.Lgs. n. 74/2000); dichiarazione infedele (art. 4, D.Lgs. n. 74/2000); dichiarazione omessa (art. 5 D.Lgs. n. 74/2000); emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8, D.Lgs. n. 74/2000); occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10, D.Lgs. n. 74/2000); omesso versamento di ritenute certificate (art. 10-bis, D.Lgs. n. 74/2000); omesso versamento dell'iva (art. 10-ter, D.Lgs. n. 74/2000); indebita compensazione (art. 10-quater, D.Lgs. n. 74/2000); pagamenti parziali (art. 11, D.Lgs. n. 74/2000, comma 1); pagamenti parziali (art. 11, D.Lgs. n.74/2000, comma 2). INDICE DELLE DOMANDE 1. Commette reato di dichiarazione fraudolenta chi usa fatture o altri documenti per operazioni inesistenti? 2. Commette reato di dichiarazione fraudolenta chi indica elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo? 3. Quando si ha reato di dichiarazione infedele? 4. Quando si ha il reato penale della dichiarazione omessa?

5. Chi emette fatture per operazioni inesistenti commette reato penale? 6. Come è punito l'occultamento o la distruzione di documenti contabili? 7. Come è punito penalmente l'omesso versamento di ritenute certificate? 8. Come è punito penalmente l'omesso versamento dell'iva? 9. Come è punita penalmente l'indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti? 10. Come è punita penalmente la condotta di chi compie atti fraudolenti per rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva? 11. Come è punita penalmente la condotta di chi indica elementi fittizi in una transazione fiscale per ottenere un pagamento parziale dei tributi? 12. Per i reati tributari, oltre alla reclusione, sono previste anche pene accessorie? DOMANDE E RISPOSTE D.1. COMMETTE REATO DI DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA CHI USA FATTURE O ALTRI DOCUMENTI PER OPERAZIONI INESISTENTI? R.1. Sì. Il reato penale di dichiarazione fraudolenta mediante l uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti è previsto e punito dall art. 2, D. Lgs. n. 74/2000. In particolare, commette reato di dichiarazione fraudolenta chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l'iva, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a tali imposte elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, se tali fatture o documenti sono registrati nelle scritture contabili obbligatorie, o sono detenuti a fine di prova nei confronti dell amministrazione finanziaria. Il reato comporta la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Il delitto non è comunque punibile a titolo di tentativo (art. 6, D. Lgs. n. 74/2000). Chi emette fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e chi concorre con il medesimo non è punibile a titolo di concorso nel reato previsto dall'articolo 2 per dichiarazione fraudolenta mediante l uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti.

D.2. COMMETTE REATO DI DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA CHI INDICA ELEMENTI ATTIVI PER UN AMMONTARE INFERIORE A QUELLO EFFETTIVO? R.2. Sì. Ai sensi dell'art. 3, D. Lgs. n. 74/2000, commette reato penale di dichiarazione fraudolenta chiunque, per evadere le imposte sui redditi o l'iva, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a tali imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili obbligatorie e avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei ad ostacolarne l'accertamento. Il reato si configura, in particolare, se congiuntamente: l'imposta evasa è superiore a 30.000 (con riferimento a ciascuna delle singole imposte); l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, è superiore al 5% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a 1 milione di euro. Il reato comporta la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Il delitto non è comunque punibile a titolo di tentativo (art. 6, D. Lgs. n. 74/2000). Non danno luogo a fatti punibili: le rilevazioni nelle scritture contabili e nel bilancio eseguite in violazione dei criteri di determinazione dell'esercizio di competenza, ma sulla base di metodi costanti di impostazione contabile, nonché le rilevazioni e le valutazioni estimative rispetto alle quali i criteri concretamente applicati sono stati comunque indicati nel bilancio; le valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura inferiore al 10% da quelle corrette. Nella verifica del superamento delle soglie di punibilità previste nella disposizione stessa, non si tiene conto degli importi compresi in tale percentuale. D.3. QUANDO SI HA REATO DI DICHIARAZIONE INFEDELE? R.3. Ai sensi dell'art. 4, D. Lgs. n. 74/2000, commette reato penale di dichiarazione infedele chiunque, per evadere le imposte sui redditi o l'iva, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a tali imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi, senza un impianto fraudolento, ma comunque consapevolmente e volontariamente, se congiuntamente: l'imposta evasa è superiore a 50.000 (con riferimento a ciascuna delle singole imposte);

l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, è superiore al 10% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a 2 milioni di euro. Il reato comporta la reclusione da 1 a 3 anni. Il delitto non è comunque punibile a titolo di tentativo (art. 6, D. Lgs. n. 74/2000). Non danno luogo a fatti punibili: le rilevazioni nelle scritture contabili e nel bilancio eseguite in violazione dei criteri di determinazione dell'esercizio di competenza, ma sulla base di metodi costanti di impostazione contabile, nonché le rilevazioni e le valutazioni estimative rispetto alle quali i criteri concretamente applicati sono stati comunque indicati nel bilancio; le valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura inferiore al 10% da quelle corrette. Nella verifica del superamento delle soglie di punibilità previste nella disposizione stessa, non si tiene conto degli importi compresi in tale percentuale. D.4. QUANDO SI HA IL REATO PENALE DELLA DICHIARAZIONE OMESSA? R.4. Commette il reato penale di dichiarazione omessa chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l'iva (dolo specifico), non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni annuali relative a queste imposte, quando l'imposta evasa è superiore a 30.000 euro, con riferimento a ciascuna delle singole imposte. In tal caso, è prevista la reclusione da 1 a 3 anni (art. 5, D. Lgs. n. 74/2000). Si precisa che non si considera omessa, ai fini della configurazione del delitto, la dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza, oppure non sottoscritta, o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto. Alla scadenza dei 90 giorni, si consuma il reato. D.5. CHI EMETTE FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI COMMETTE REATO PENALE? R.5. Sì. Commette reato penale chiunque, al fine di consentire a terzi (dolo specifico) l'evasione dell'imposta sui redditi o dell'iva, emette o rilascia fatture od altri documenti per operazioni inesistenti. In tal caso, l'art. 8 del D. Lgs. n. 74/2000 prevede la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.

L'emissione o il rilascio di più fatture o documenti per operazioni inesistenti nel corso del medesimo periodo d'imposta si considera come un solo reato. In deroga all'articolo 110 del Codice Penale, chi si avvale di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e chi concorre con il medesimo non è punibile a titolo di concorso nel reato previsto dall'articolo 8 per l'emissione di fatture o documenti per operazioni inesistenti. D.6. COME È PUNITO L'OCCULTAMENTO O LA DISTRUZIONE DI DOCUMENTI CONTABILI? R.6. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l'iva, ovvero di consentire l'evasione a terzi, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume di affari (art. 10, D. Lgs. n. 74/2000). D.7. COME È PUNITO PENALMENTE L'OMESSO VERSAMENTO DI RITENUTE CERTIFICATE? R.7. Il reato penale di omesso versamento di ritenute certificate si configura se l'importo dovuto e non versato supera 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta. In particolare, il sostituto d'imposta che non versi, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta, ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti, per un ammontare superiore a 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta, è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni (art. 10-bis, D. Lgs. n. 74/2000). D.8. COME È PUNITO PENALMENTE L'OMESSO VERSAMENTO DELL'IVA? R.8. Il reato penale di omesso versamento dell'iva si configura se l'importo dovuto e non versato supera 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta. In particolare, il contribuente soggetto passiva IVA, che non versi l'iva dovuta in base alla dichiarazione annuale entro il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo di imposta successivo, per un ammontare superiore a 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta, è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni (art. 10-ter, D. Lgs. n. 74/2000).

D.9. COME È PUNITA PENALMENTE L'INDEBITA COMPENSAZIONE DI CREDITI NON SPETTANTI O INESISTENTI? R.9. Il reato penale di indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti si configura se il totale dei crediti indebitamente compensati supera i 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta. In tal caso, è prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni (art. 10-quater, D. Lgs. n. 74/2000). D.10. COME È PUNITA PENALMENTE LA CONDOTTA DI CHI COMPIE ATTI FRAUDOLENTI PER RENDERE INEFFICACE LA PROCEDURA DI RISCOSSIONE COATTIVA? R.10. Chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o dell'iva ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore a 50.000, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni "idonei" a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Se l'ammontare delle imposte, sanzioni ed interessi è superiore a 200.000, si applica la reclusione da 1 anno a 6 anni (art. 11, comma 1, D. Lgs. n. 74/2000). È un reato di pericolo: perché esso si configuri, è sufficiente la semplice idoneità della condotta simulata o fraudolenta a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva. D.11. COME È PUNITA PENALMENTE LA CONDOTTA DI CHI INDICA ELEMENTI FITTIZI IN UNA TRANSAZIONE FISCALE PER OTTENERE UN PAGAMENTO PARZIALE DEI TRIBUTI? R.11. Chiunque, al fine di ottenere per sé o per altri un pagamento parziale dei tributi e relativi accessori, indica nella documentazione presentata ai fini della procedura di transazione fiscale, elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superiore a 50.000, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni (art. 11, comma 2, D. Lgs. n. 74/2000). Se l'ammontare è superiore a 200.000, si applica la reclusione da 1 anno a 6 anni. È un reato di pericolo: perché esso si configuri, è sufficiente la semplice idoneità della condotta simulata o fraudolenta a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva.

D.12. PER I REATI TRIBUTARI, OLTRE ALLA RECLUSIONE, SONO PREVISTE ANCHE PENE ACCESSORIE? R.12. La condanna per i reati tributari di cui agli articoli da 2 a 11 del D. Lgs. n. 74/2000, oltre alla reclusione, comporta le seguenti pene accessorie: l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un periodo non inferiore a 6 mesi e non superiore a 3 anni; l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per un periodo non inferiore ad 1 anno e non superiore a 3 anni; l'interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per un periodo non inferiore ad 1 anno e non superiore a 5 anni; l'interdizione perpetua dall'ufficio di componente di commissione tributaria; la pubblicazione della sentenza a norma dell'articolo 36 del codice penale. La condanna per i delitti previsti dagli articoli 2 (dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti), 3 (dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici) e 8 (emissione di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti) comporta, inoltre, l'interdizione dai pubblici uffici per un periodo non inferiore ad 1 anno e non superiore a 3 anni. Come stabilito dall'art. 12 del D. Lgs. n. 74/2000, per i delitti previsti dagli articoli da 2 a 10, l'istituto della sospensione condizionale della pena di cui all'articolo 163 del codice penale non trova applicazione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore al 30% del volume d'affari; l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore a 3 milioni di euro. Le pene previste per i delitti di cui al D. Lgs. n. 74/2000 sono diminuite fino a 1/3 e non si applicano le pene accessorie se, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, i debiti tributari relativi ai fatti costitutivi dei delitti medesimi sono stati estinti mediante pagamento, anche a seguito delle speciali procedure conciliative o di adesione all'accertamento previste dalle norme tributarie. A tale fine, il pagamento deve riguardare anche le sanzioni amministrative previste per la violazione delle norme tributarie, sebbene non applicabili all'imputato a norma dell'articolo 19, comma 1. 22 novembre 2013