L ILLECITO TRIBUTARIO
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- Rosalia Gabriela Farina
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1 L ILLECITO TRIBUTARIO Costituisce illecito tributario ogni inosservanza degli obblighi attinenti al rapporto giuridico d imposta. Trattasi di fatti giuridicamente rilevanti da cui l ordinamento tributario fa derivare, come conseguenza, l applicazione di una sanzione. 1
2 FONTI NORMATIVE IN TEMA DI SANZIONI AMMINISTRATIVE D.Lgs. n. 472/1997: principi generali; D.Lgs. n. 471/1997: sanzioni in materia di imposte sui redditi ed Iva; D.Lgs. n. 473/1997: sanzioni in materia di tributi sugli affari, sulla produzione e sui consumi nonché di altri tributi indiretti; le sanzioni relative alle accise ed ai tributi doganali sono contenute nei rispettivi testi unici. 2
3 Il D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 I punti cardine del sistema sanzionatorio amministrativo: principio di legalità (art. 25 Cost.); principio del cd. Favor rei; introduzione di un procedimento unitario di irrogazione delle sanzioni; 3
4 Il D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 principio di personalità della sanzione; fissazione di cause di esclusione della responsabilità; affermazione del principio di specialità della sanzione; 4
5 Il D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 previsione di sanzioni amministrative accessorie; introduzione di misure e circostanze agevolative ovvero attenuanti; adozione di criteri di determinazione delle sanzioni. 5
6 LA SANZIONE AMMINISTRATIVA La sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una somma di denaro, è inflitta a chi commette una violazione da solo o in concorso con altre persone. Essa può essere determinata in misura fissa ovvero tra un limite minimo e massimo. 6
7 CAUSE DI NON PUNIBILITÀ L art. 6 del D.Lgs. 472/97 prevede la non punibilità dell agente nel caso in cui la violazione sia addebitabile a: errore sul fatto; obiettive condizioni d incertezza della norma tributaria; mancato pagamento del tributo per fatto del terzo denunciato all autorità giudiziaria; ignoranza inevitabile della legge tributaria; forza maggiore; violazioni che non pregiudicano l esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell imposta e sul versamento del tributo. 7
8 CONCORSO DI VIOLAZIONI L art. 12 del D.Lgs. 472/97 statuisce che è punito con la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata da un quarto fino al doppio (c.d. cumulo giuridico) chi: con una sola azione od omissione, viola diverse disposizioni anche relative a tributi diversi (CONCORSO FORMALE); con più azioni od omissioni, commette anche diverse violazioni della medesima disposizione (CONCORSO MATERIALE). 8
9 CONCORSO DI SOGGETTI Il concorso di più soggetti in una violazione comporta per ciascuno dei partecipi la punibilità con la sanzione disposta per fattispecie violata. La partecipazione può essere: psichica; materiale. 9
10 CONCORSO DI SOGGETTI Se l illecito è riferito a un obbligo cui sono tenuti più soggetti in solido, la sanzione irrogata è unica e il pagamento da parte di uno dei corresponsabili libera gli altri, salvo diritto di rivalsa. 10
11 IL PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI (art. 16, D.Lgs. n. 472/97) L ufficio notifica al trasgressore un apposito atto di contestazione. In tal caso, il trasgressore entro 60 gg. può: definire la controversia con il pagamento di un importo pari ad un terzo della sanzione indicata evitando anche l irrogazione di sanzioni accessorie (c.d. definizione agevolata); produrre deduzioni difensive idonee a sospendere l efficacia dell atto. In tal caso, l'ufficio, nel termine di decadenza di un anno dalla presentazione delle deduzioni, irroga, se del caso, le sanzioni con atto motivato a pena di nullità anche in ordine alle deduzioni medesime. 11
12 LE SANZIONI ACCESSORIE Oltre alle sanzioni pecuniarie sono previste, ai sensi dell art. 21 D.Lgs 472/97, determinate sanzioni amministrative c.d. accessorie: interdizione dalle cariche di amministratore, sindaco o revisore di società di capitali e di enti con personalità giuridica, pubblici o privati; interdizione dalla partecipazione a gare per l affidamento di pubblici appalti e forniture; interdizione dall ottenimento di licenze, concessioni o autorizzazioni amministrative; sospensione dall esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa. 12
13 IL RAVVEDIMENTO OPEROSO Trattasi di un istituto applicabile, ai sensi dell art. 13, D.Lgs. n. 472/97, a tutte le violazioni di norme tributarie. In particolare, laddove il contribuente, prima dell inizio di qualunque attività istruttoria o amministrativa, si attivi al fine di regolarizzare adempimenti omessi ovvero irregolarmente effettuati, può ottenere una riduzione delle sanzioni sino ad un sesto del minimo edittale previsto a seconda della violazione commessa e della tempestività della regolarizzazione. 13
14 LE SANZIONI PENALI La sanzione penale, rispetto a quella amministrativa, costituisce una extrema ratio cui l ordinamento ricorre contro le violazioni più gravi. 14
15 IL PRINCIPIO DI SPECIALITÀ La necessità di prevedere un meccanismo volto ad evitare la contemporanea applicazione della sanzione amministrativa con quella penale, a fronte della medesima violazione, è alla base dell introduzione del principio di specialità. 15
16 LE FONTI DELLE SANZIONI PENALI Le fonti delle sanzioni penali sono: libro I del c.p.; D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 (relativo ai reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto); Dpr. 23 gennaio 1973, n. 43 (approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale); per i reati di contrabbando doganale; D.L. 28 febbraio 1939, n. 334 (relativo ai reati in materia di oli minerali). 16
17 I REATI TRIBUTARI (D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74) Le principali fattispecie di reato sono: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2); dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3); dichiarazione infedele (art. 4); omessa dichiarazione (art. 5). Nelle ultime due fattispecie di reato sono previste delle soglie minime di punibilità. 17
18 I REATI TRIBUTARI (D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74) Altre fattispecie criminose sono: emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti al fine di consentire a terzi l evasione (art. 8); occultamento o distruzione di documenti contabili in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d affari (art. 10); omesso versamento di ritenute certificate (art. 10 bis); omesso versamento di IVA (art. 10 ter); omessi versamenti ed illecita compensazione (art. 10 quater); sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (art. 11). 18
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