RASSEGNA WEB DEL 5 MARZO 2013



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RASSEGNA WEB DEL 5 MARZO 2013 NEWSLOT E VLT... 3 NEWSLOT. RINNOVO ISCRIZIONI ELENCO OPERATORI ENTRO IL 31 MARZO... 3 NEWSLOT. OMOLOGHE AL RALLENTATORE, MERCATO IN FIBRILLAZIONE... 3 NEW SLOT: STRETTA SU OMOLOGAZIONI E RILASCI DEI NULLA OSTA DI DISTRIBUZIONE... 4 CASO BPLUS, SU WWW.HUFFINGTONPOST.IT INCHIESTA SU A CHI FAREBBE COMODO LA MORTE DEL COLOSSO DELLE NEWSLOT... 4 GIOCHI, CHE FINE FARANNO LE 100.000 MACCHINETTE DI BPLUS? L'IPOTESI DELLA SPARTIZIONE TRA I CONCESSIONARI. MA C'È CHI VUOL COMPRARE LA CONCESSIONE DI CORALLO... 4 INSPIRED GAMING A ENADA CON IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE VLT, NEWSLOT E SCOMMESSE VIRTUALI... 6 SCOMMESSE, POKER E ONLINE... 7 MICROGAME, CAMBIO AL VERTICE: VIA FABRIZIO D ALOIA. FRANCESCA ARTIOLI NUOVO AMMINISTRATORE UNICO. MARCO CASTALDO NUOVO PRESIDENTE... 7 MICROGAME, MARCO CASTALDO È IL NUOVO PRESIDENTE... 7 SCOMMESSE, A FEBBRAIO GIOCATI OLTRE 350 MILIONI DI EURO. ECCO COME SI SONO DIVISI IL MERCATO I PRINCIPALI OPERATORI... 7 CRONACA... 8 TOSCANA. LAZZERI: COME PER IL TABACCO, LA REGIONE INTRODUCA NORME SEVERE SULLE PUBBLICITÀ DI GIOCO 8 IL 15 MARZO A MILANO SINDACI CONTRO IL GIOCO... 8 GENOVA. DOPO PEGLI, ALTRE SALE GIOCHI FINISCONO NEL MIRINO DEL COMUNE... 8 VARESE. GDF SEQUESTRA 3 BISCHE CLANDESTINE... 9 OPINIONI E COMMENTI... 9 RAFFAELE PAMIERI, (PRESIDENTE SICON): AAMS IMMOBILE E LA CONCORRENZA SLEALE AUMENTA. PORTEREMO COMUNQUE AVANTI GLI OBIETTIVI PROMOSSI NELLA CAMPAGNA POLITICA... 9 UE. ZANICCHI: "TOLLERANZA ZERO CONTRO IL MATCH FIXING"... 10 MONDO... 11 GERMANIA, A RISCHIO 70 MILA LAVORATORI DEL SETTORE DEGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO... 11 BULGARIA, GOVERNO CORRE AI RIPARI E MODIFICA LEGGE SUL GIOCO D AZZARDO... 12 UK. L INTERVENTO DI MALTA BLOCCA L APPROVAZIONE DELLA LEGGE SU PUBBLICITÀ E GIOCHI ONLINE... 12 A CURA DELL UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DI GAMENET S.P.A.

Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 2

NEWSLOT E VLT NEWSLOT. RINNOVO ISCRIZIONI ELENCO OPERATORI ENTRO IL 31 MARZO (JAMMA 05/03/2013) Gli operatori del gioco, compresi esercenti e gestori di apparecchi da intrattenimento, dovranno provvedere entro e non oltre il 31 marzo 2013 alla presentazione delle domande di rinnovo della iscrizione per l anno 2013 all elenco di cui all articolo 1 comma 82 della legge n.220/2010, e successive modifiche ed integrazioni, degli operatori che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco mediante apparecchi e terminali da intrattenimento, di cui all articolo 110, comma 6 del T.U.L.P.S Dal 1 aprile 2013, i soggetti che non avessero presentato apposita domanda di rinnovo per l iscrizione, risulteranno con iscrizione decaduta per mancato rinnovo, ferma restando la possibilità di presentare all Ufficio regionale dell Amministrazione delle Dogane e dei Monopoli nuova domanda di iscrizione per l anno 2013. NEWSLOT. OMOLOGHE AL RALLENTATORE, MERCATO IN FIBRILLAZIONE (JAMMA 05/03/2013) Le procedure di omologa degli apparecchi da intrattenimento si allungano e tra i produttori di apparecchi da intrattenimento si diffonde il timore di dover registrare l ennesimo blocco delle vendite. Dal gennaio scorso le procedure per il rilascio dei certificati di omologa degli apparecchi da intrattenimento a vincita risultano infatti molto più lunghe del previsto, un vero e proprio passo indietro rispetto all accelerazione che l Amministrazione delle Dogane e dei Monopoli aveva dato nei mesi scorsi. Da poche settimane infatti risultano oggi essere necessari non meno di due mesi. Una situazione che coincide con l avvio della produzione di apparecchi che erogano non più il 75%, ma bensì il 74% delle vincite, e con la presentazione di un numero di richieste di omologa decisamente superiore alla media. Una situazione che si registra ormai dal gennaio scorso e che sin dall inizio ha suscitato forte preoccupazione tra gli operatori del settore. Anche in considerazione del fatto appena qualche settimana prima, ovvero nel mese di dicembre, molte aziende del comparto sono state sottoposte a controlli da parte degli Uffici regionali dell Amministrazione nel corso dei quali sono stati passate al setaccio le documentazioni relative proprio al rilascio dei certificati di omologa e le richieste delle smart card, dispositivi indispensabili per il funzionamento degli apparecchi da gioco. Oggi l Amministrazione, anche attraverso l invio di una serie di indicazioni ai responsabili degli Uffici regionali circa la procedura di accettazione della richiesta di rilascio dei certificati di omologa, ha inteso operare una vera e proprio inversione di marcia. Il che potrebbe risultare inspiegabile se si considera che molte schede di gioco oggi in omologa risultano essere in tutto e per tutto identiche a modelli già omologati se non per il fatto che prevedono una percentuale di vincita superiore del 1%. Ma l esigenza di operare un maggior controllo nella procedura di autorizzazione risulta prioritario rispetto alle esigenza manifestata dai produttori di offrire una adeguata varietà di giochi nei mesi che precedono l avvio della produzione di una una nuova tipologia di apparecchi e una diversa gestione del ciclo produttivo delle macchine. NewSlot3, ancora work in progress Lavori in corso per il debutto sul mercato delle slot degli apparecchi di nuova generazione e che il legislatore ha introdotto nel 2011. Il decreto di regole tecniche non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ma il documento circola ormai da tempo tra gli addetti ai lavori visto che è stato comunicato alla Commissione Europea come regola tecnica già qualche mese fa. Lo stesso dicasi per il documento attuativo del decreto e su cui continuano a confrontarsi operatori del settore e regolatore. Oggi, ad esempio, è prevista una riunione a porte chiuse tra gli enti deputati alla verifica tecnica degli apparecchi, nell attesa della definizione delle linee guida per la procedura di certificazione. Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 3

NEW SLOT: STRETTA SU OMOLOGAZIONI E RILASCI DEI NULLA OSTA DI DISTRIBUZIONE (GIOCONEWS 05/03/2013) Una stretta sulla certificazione e distribuzione degli apparecchi da intrattenimento. E' la linea adottata dai Monopoli di Stato attraverso recenti e futuri provvedimenti relativi al settore delle new slot. In particolare, nei giorni scorsi, attraverso una circolare interna inoltrata da Piazza Mastai agli uffici territoriali dell'amministrazione, viene ribadita la necessità di verificare laddove possibile - l'effettiva produzione di apparecchi da parte di ogni società produttrice che esegue una richiesta di rilascio di nulla osta di distribuzione per una determinata macchina. La normativa vigente impone in effetti, tra le operazioni a cura del produttore o importatore dell'apparecchio di gioco, che tale soggetto, una volta ottenuto il Certificato di esito positivo della verifica tecnica di conformità, può procedere alla richiesta dei nulla osta di distribuzione per gli apparecchi prodotti o importati in conformità all esemplare di modello omologato. Al riguardo, il soggetto richiedente, in analogia a quanto già avviene secondo la vigente procedura amministrativa, è tenuto a presentare la propria richiesta di nulla osta di distribuzione presso il competente Ufficio regionale o Sezione di staccata di Aams, in funzione della propria sede legale. LA SITUAZIONE ATTUALE - Onde evitare, tuttavia, che un azienda di produzione possa richiedere dei nulla osta di distribuzione per apparecchi che non produrrà mai, l'amministrazione avrebbe quindi ribadito ai propri uffici la necessità di verificare preliminarmente alcuni profili attinenti l'operatività delle singole aziende. Una verifica che si renderebbe opportuna per stroncare le modalità illecite di distribuzione dei cosiddetti 'kit', ovvero una prassi commerciale che non trova conforto nella normativa, e che può generare il proliferare di esemplari non conformi ai prototipi omologati. Come noto, la normativa, non ha mai consentito la riconversione "del cabinet", tramite 'kit', in difformità dalle canoniche regole di produzione e distribuzione, le quali comunque consentono, previe apposite cautele, di riutilizzare componenti usati per generare esemplari nuovi. La 'scorciatoia' tecnico-burocratica che si intenderebbe contrastare, quindi, attiene al pericolo che da essa può scaturire, laddove il produttore - distributore non sia in grado di verificare l'aderenza tra quanto attestato nel nulla osta di distribuzione (in breve, Nod) e l'esemplare altrove generato. IL CAMBIAMENTO CON LE NUOVE SLOT - Ora però tutto è destinato a cambiare con la futura generazione di slot che richiederà regole molto più stringenti ai produttori di software di gioco e di cabinet per la certificazione, omologazione e distribuzione delle macchine. In particolare, per i produttori si ravvisa la necessità di pensare a una moltitudine di filiali sul territorio perché le operazioni di manutenzione potranno essere effettuate solo da personale incaricato e per questa ragione diventerebbe impossibile per un'azienda che vende in tutta la Penisola, eseguire operazioni su tutte le macchine messe in commercio in tempi rapidi, dovendo far viaggiare ogni apparecchio che necessita di intervento. CASO BPLUS, SU WWW.HUFFINGTONPOST.IT INCHIESTA SU A CHI FAREBBE COMODO LA MORTE DEL COLOSSO DELLE NEWSLOT (AGIMEG - 05/03/2013) Il caso BPlus, con la concessione a rischio per le note vicende legate a Francesco Corallo, è stato oggetto di una inchiesta dell HUFFINGTON POST, uno dei più importanti siti internet di informazione, testata diretta da Lucia Annunziata e che si avvale della collaborazione del Gruppo l Espresso. L inchiesta, a firma Daniele Martini, è stata incentrata su che fine potrebbero fare i 100.000 apparecchi che oggi BPlus ha sul territorio e di chi, tra gli operatori (tra gli indiziati spicca il nome di Lottomatica), potrebbe trarre vantaggio dalla morte del primo concessionario di Newslot in Italia. sb/agimeg GIOCHI, CHE FINE FARANNO LE 100.000 MACCHINETTE DI BPLUS? L'IPOTESI DELLA SPARTIZIONE TRA I CONCESSIONARI. MA C'È CHI VUOL COMPRARE LA CONCESSIONE DI CORALLO (HUFFINGTON POST 05/03/2013) Non resta che spartirsi il malloppo: 100 milioni di euro all'anno, tutti in contanti, anzi, in monetine da un euro. È il guadagno delle 101 mila slot-machine che fra poco più di sei mesi, quasi sicuramente, cambieranno padrone. Le macchinette, per l'erario, sono una grande fonte di gettito, una stampella per la tenuta dei conti pubblici. Per i gestori sono una garanzia di ricchezza. Ma Bplus, la più grande azienda del settore, che gestisce poco meno del trenta per cento delle macchinette in circolazione, è stata appena fatta fuori. I Monopoli di Stato non gli rinnoveranno la concessione perché l'azienda è sospettata, addirittura, di Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 4

infiltrazioni mafiose. Eppure dal 2004 Bplus, già nota col nome di Atlantis, movimenta miliardi di euro per conto dello Stato, proprio a stretto contatto con i Monopoli. Che però, negli ultimi nove anni, non hanno mai fatto appunti, limitandosi a incassare. I dirigenti di Bplus, dal canto loro, temono di trovarsi al centro di un complotto ordito da aziende rivali. Di sicuro gli altri grandi concessionari come Lottomatica o Sisal non vestono a lutto. Alcuni guardano con attenzione alla possibilità di aumentare il loro parco con le slot dello storico concorrente. Perciò fra sei mesi potrebbe scoppiare un terremoto. Il sismografo dei mercati registra già alcune scosse: quando i Monopoli hanno comunicato la decisione di cacciare Bplus, lo scorso 19 febbraio, il titolo di Lottomatica è schizzato alle stelle, un picco che non si vedeva dal 2008, prima della crisi finanziaria. L'altro concessionario quotato, Snai, ha fatto un balzo di 6 punti percentuali. Non è ancora chiaro, in realtà, che fine faranno le 90mila slot di vecchia generazione e le 11mila nuove videolottery orfane di Bplus. I Monopoli di Stato non danno risposte e le aziende del settore parlano solo a microfoni spenti, ragionando sugli scenari possibili. Prima ipotesi: i 1.300 distributori di macchinette Bplus, su consiglio dei Monopoli, potrebbero stracciare i contratti in esclusiva e scegliere di firmare con altri concessionari. Stando alle indiscrezioni, alcuni avrebbero già rinunciato al rinnovo dei contratti. Altro scenario: i Monopoli potrebbero ridistribuire le macchinette fra i concessionari con una gara. Secondo Fabio Felici, direttore dell'agenzia stampa specializzata Agimeg, le slot potrebbero essere riaffidate in proporzione al numero di macchinette già detenute dai concessionari. In ogni caso aggiunge Felici - il concessionario che più di ogni altro può trarne vantaggio è Lottomatica. Perché ha un parco macchine e una disponibilità finanziaria superiore agli altri concorrenti. Molti operatori, quindi, guardano al futuro con sospetto. E il rischio di contenziosi è alto. Siamo in attesa di chiarimenti commenta Massimo Passamonti, che rappresenta in Confindustria la filiera delle imprese del gioco. La concessione di Bplus, fra l'altro, è ancora in piedi, prorogata di sei mesi per evitare il caos. Si rischiano ricorsi e processi, che potrebbero paralizzare il settore. Bplus, in effetti, non ha alcuna intenzione di rinunciare alla concessione e ci sarebbero anche contatti con alcuni gruppi internazionali per vendere la società. Secondo Agipro, agenzia specializzata, in fila ci sarebbero gli spagnoli di Codere e di un fondo americano. Il procuratore d'affari per l'italia, Alessandro La Monica, 32 anni, è un siciliano agguerrito. Alla parola mafia non batte ciglio: Sono anni che leggiamo questo genere di accuse sui quotidiani. Noi, puntualmente, quereliamo. Si può dire, senza rischiare querele, che Bplus fa capo a Francesco Corallo, figlio di Gaetano, condannato a sette anni per associazione a delinquere e considerato dagli inquirenti vicino al clan mafioso di Nitto Santapaola. Va aggiunto però che il Tribunale di Roma come si legge fra le rettifiche obbligatorie sui giornali - ha accertato che i rapporti di Francesco Corallo col padre sono interrotti da molti anni. La concessione era stata assegnata, nel 2004, a una cordata di noleggiatori di videopoker (vecchio business della criminalità organizzata) che poi è confluita nella Atlantis di Corallo, con sede in un casinò nelle Antille Olandesi. Gli articoli e le interrogazioni parlamentari non hanno mai impensierito i Monopoli di Stato. Però Atlantis, per sottrarsi alle polemiche e adeguarsi a leggi più stringenti sulle concessioni, ha tagliato i legami con le Antille spostando le sedi a Londra e Cipro. Per chiarire il senso dell'operazione ha anche cambiato nome: Bplus Giocolegale. Ma non è bastato. Lo scorso settembre i Monopoli di Stato hanno interrogato la Prefettura di Roma su eventuali macchie dei concessionari: una prassi che si ripete ogni sei mesi. E a sorpresa, dopo quasi un decennio di silenzio, a un passo dal rinnovo della concessione, su Bplus è arrivata un'informativa antimafia. Cosa è cambiato? L'informativa della Prefettura è un documento riservato. L'Huffington Post ha potuto leggerlo. C'è scritto, in due pagine, che Francesco Corallo è indagato, insieme all'ex presidente della Banca Popolare di Milano Massimo Ponzellini, nell'inchiesta sui presunti finanziamenti irregolari concessi dall'istituto di credito. L'accusa è di associazione a delinquere e corruzione fra privati, perciò, secondo la Prefettura, non si può escludere il coinvolgimento di organizzazioni mafiose. L'informativa non fa riferimento ad altre indagini in corso, eppure Ponzellini e Corallo, a Milano, non sono indagati per reati di mafia. Inoltre la procura ha già perso un paio di round nei confronti di Corallo. Le Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 5

accuse si basano su un finanziamento a Bplus di 105 milioni di euro, ma il debito è stato saldato e la nuova gestione della Banca Popolare di Milano, che aveva segnalato le irregolarità, ha ritirato la denuncia contro Corallo facendo cadere il reato di corruzione tra privati, perseguibile solo a querela di parte. La Cassazione ha espresso serie riserve sull'accusa di associazione a delinquere e ha rinviato le carte al Tribunale del Riesame. Ciò nonostante, l'informativa della Prefettura resta valida. Secondo Tar e Consiglio di Stato, infatti, il Prefetto può operare valutazioni prettamente discrezionali senza la raccolta di elementi probatori. Vale a dire che la concessione, in questi nove anni, sarebbe potuta saltare in qualsiasi momento, anche solo in base a un sospetto. Ma si è deciso di procedere solo ora. Non è certo la prima volta che un concessionario finisce sotto indagine. Per esempio, proprio nell'inchiesta sui finanziamenti della Banca Popolare di Milano, insieme a Francesco Corallo è indagato anche l'amministratore delegato di Sisal, Emilio Petrone. Ma il diritto alla concessione, in questo caso, non è stato messo in discussione. Anzi, il prossimo settembre, per assurdo, Sisal potrebbe aggiudicarsi le slot-machine del coindagato. Ancora: la concessionaria Betflag risulta controllata dai fratelli Tarricone, arrestati lo scorso 21 febbraio per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta. Betting 2000, per anni, è stata controllata dalla famiglia Grasso: condannato il proprietario per il legami con la camorra, adesso l'azienda è commissariata. Intralot è stata oggetto di indagini per connessioni fra alcuni dirigenti locali e la camorra nel business criminale delle scommesse su partite truccate. La multinazionale che controlla Poker Star, concessionario del poker online, è accusata dall'fbi di riciclaggio, con undici dirigenti arrestati. Per ora, però, non si hanno notizie delle informative prefettizie. INSPIRED GAMING A ENADA CON IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE VLT, NEWSLOT E SCOMMESSE VIRTUALI (JAMMA 05/03/2013) Inspired Gaming Group, leader nella fornitura di SBG, VLT e tecnologia per le scommesse virtuali, si sta preparando a debuttare a Enada Rimini con una straordinaria gamma di VLT, newslot e prodotti per le scommesse sportive virtuali al Padiglione A7, Stand 200. Scommesse Sportive Virtuali: In qualità di fornitore leader al mondo nell offerta di scommesse sportive virtuali, Inspired è lieta di presentare il suo ampio portafoglio di sette Virtual Sport a Enada Rimini in questo momento speciale per il mercato italiano che vede l avvio del processo di omologa delle scommesse virtuali (come annunciato da AAMS in data 15 febbraio). Inspired ha già firmato accordi per l offerta delle scommesse virtuali con sei principali operatori italiani tra cui SNAI, Sisal, Eurobet, Intralot, Cogetech e Lottomatica che rappresentano circa il 90% del mercato italiano delle scommesse. Open VLT : Come uno dei primi tre fornitori di VLT, Inspired conta già oltre 7.000 VLT connesse alla sua piattaforma Open VLT con Sisal e Betplus, due dei più grandi concessionari italiani. Open VLT ha dimostrato di essere la piattaforma più flessibile e potente in Italia, con la più vasta gamma di cabinet VLT e giochi disponibili già certificati. A Enada Rimini Inspired presenterà 5 nuovissimi cabinet per Vlt con più di 30 fantastici giochi tra cui Monopoli e Il Mago di Oz. Newslot: La popolarità di Treasure Island ha alimentato la domanda per una versione di questo gioco dal grandissimo successo per le Comma 6a. Lo stand Inspired a Enada Rimini conterrà anche due altri giochi di successo per comma 6a: Monster Cash e Soccer Fever, un gioco per slot con tema calcistico che dovrebbe avere un grande successo tra i giocatori italiani. Tutti i giochi Inspired per Comma 6a sono disponibili con payout 74%, in linea con la nuova normativa. Martin Lucas, Managing Director, Europe & International VLT, ha dichiarato: Siamo entrati nel mercato italiano dal 2010 con i nostri prodotti VLT. Negli ultimi tre anni il mercato si è evoluto in modo significativo e la presenza di Inspired in Italia è cresciuta significativamente. Siamo l unico grande fornitore indipendente di VLT in Italia e l unico fornitore di scommesse virtuali. Il successo dei nostri giochi per VLT, come L isola del tesoro, ha generato una domanda importante anche per il settore dei Comma 6a. Allo stesso modo, con il lancio del gioco online in Italia, stiamo cercando di mettere a disposizione degli operatori on-line nuovi Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 6

giochi di grande successo. Dopo tre anni dal nostro primo debutto ad Enada, siamo oggi uno dei fornitori leader di contenuti per VLT, Scommesse virtuali, Comma 6a e prodotti per l on-line e il mobile per oltre 10 grandi clienti italiani. Abbiamo piani ambiziosi per il nostro continuo sviluppo in Italia e non vediamo l ora di avviare nuove collaborazioni di successo con i clienti italiani nel corso del 2013. Oltre allo stand 200, Inspired co-esporrà la propria offerta presso gli stand dei suoi clienti, tra cui Sisal, Lottomatica, Eurobet, Cogetech e HBG Group. SCOMMESSE, POKER E ONLINE MICROGAME, CAMBIO AL VERTICE: VIA FABRIZIO D ALOIA. FRANCESCA ARTIOLI NUOVO AMMINISTRATORE UNICO. MARCO CASTALDO NUOVO PRESIDENTE (AGIMEG - 05/03/2013) Non sembra aver pace il settore del gioco online. Le forti discussioni interne in corso da mesi avrebbero portato il cambio della guardia in casa Microgame. Fabrizio D Aloia lascia infatti la presidenza, mentre Francesca Artioli assume la carica di amministratore unico di People s. La vicenda, a quanto appreso da Agimeg, potrebbe però non finire qui ed avere strascichi in tribunale, su iniziativa dello stesso D Aloia. lp/agimeg MICROGAME, MARCO CASTALDO È IL NUOVO PRESIDENTE (JAMMA 05/03/2013) Proseguono le grandi manovre all interno di Microgame. Dopo l uscita di Fabrizio D Aloia e l assegnazione dell incarico di amministratore unico di People s a Francesca Artioli, spunta anche il nome del nuovo presidente di Microgame. Si tratterebbe di Marco Castaldo, uomo legato ai fondi proprietari dell azienda SCOMMESSE, A FEBBRAIO GIOCATI OLTRE 350 MILIONI DI EURO. ECCO COME SI SONO DIVISI IL MERCATO I PRINCIPALI OPERATORI (AGIMEG - 05/03/2013) Regge il mercato delle scommesse sportive a febbraio. Nel secondo mese del 2013 il settore ha infatti registrato incassi per oltre 350 milioni di euro, un dato in leggera crescita rispetto ai 341 milioni raccolti a febbraio 2012. Il pay out, cioè la percentuale di vincite sulla raccolta, medio del mese è stato intorno al 71%. Leader del settore sempre Snai, con quasi un terzo del mercato. Ecco come si sono divisi la raccolta, i principali operatori, nel mese di febbraio: Operatore Raccolta (*) Quota di mercato Snai 111,0 31,5% Lottomatica 67,7 19,2% Sisal 45,0 12,8% Eurobet 27,1 7,7% Intralot 23,6 6,7% Bwin/GD 16,8 4,8% Microgame 14,3 4,1% Cogetech 12,8 3,6% Betflag 4,8 1,4% William Hill 4,2 1,2% Merkur-Win 3,3 0,9% Betclic 3,2 0,9% Altri 18,3 5,2% TOTALE 352,1 100% (*) Dati in milioni di euro stime Agimeg Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 7

CRONACA TOSCANA. LAZZERI: COME PER IL TABACCO, LA REGIONE INTRODUCA NORME SEVERE SULLE PUBBLICITÀ DI GIOCO (JAMMA 05/03/2013) «La Regione introduca norme severe che equiparino la pubblicità del gioco d azzardo a quella del tabacco e vi estenda il divieto di promozione pubblicitaria». È la proposta avanzata dal consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che arriva dopo il caso Campi Bisenzio dove due giorni fa sono stati distribuiti centinaia di volantini pubblicizzanti l apertura di una nuova sala da gioco con lo slogan: Giocare fa bene alla memoria. «In Toscana spiega il consigliere gli affetti da dipendenza cronica da gioco d azzardo (il cosiddetto gambling compulsivo ) riguardano circa 20.000 persone che rappresentano più dell 1% degli individui compresi fra i 15 e i 64 anni ( ) La nostra regione, stando ai dati Cesda, è infatti l ottava per volume di gioco, con Massa al primo posto tra le province e dove negli ultimi sei mesi si sono verificati due tentativi di suicidio per debiti di gioco. A Firenze due anni fa sono stati giocati più di 850 milioni di euro, in pratica una stima di 900 euro pro capite. Con questi numeri prosegue l esponente di Più Toscana non possiamo tollerare l affronto portato da promozioni pubblicitarie come quella di Campi Bisenzio. Serve un pacchetto di norme severe che non si limiti a combattere la dipendenza con campagne di sensibilizzazione, ma che equipari la promozione del gioco d azzardo a quella sui tabacchi, vietandola. La Regione Toscana, che dei 61 miliardi di euro giocati in Italia, sul suo territorio conclude Lazzeri ne ha spesi ben 3,5 deve avere il coraggio di compiere questo passo e fare da apripista nei confronti delle altre giunte regionali». IL 15 MARZO A MILANO SINDACI CONTRO IL GIOCO (JAMMA 05/03/2013) I sindaci contro il gioco. E fissata per venerdì 15 marzo all interno della fiera Fa la cosa giusta!, presso Fieramilanocity a partire dalle ore 9.30 la sessione primaverile della Scuola delle buone pratiche Gioco d azzardo e territorio: cosa fanno i sindaci. La giornata di lavori sarà l occasione per presentare le prossime iniziative comuni dei sindaci contro il gioco d azzardo, come la promozione a livello nazionale del Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d azzardo, il lancio della raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che dia più potere e prerogative ai sindaci nella lotta contro il gioco d azzardo e la presentazione del libro Le regole del gioco azzardo, dipendenza e criminalità: la campagna dei sindaci per contrastarli, strumento per informare e coinvolgere i cittadini in questa campagna. Saranno presenti tra gli altri Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e Presidente nazionale di ANCI, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e Presidente nazionale di Lega delle Autonomie Locali, Attilio Fontana, sindaco di Varese e Presidente ANCI Lombardia, Eugeno Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio e Presidente Lega delle Autonomie Locali Lombardia, Maria Ferrucci, sindaca di Corsico. GENOVA. DOPO PEGLI, ALTRE SALE GIOCHI FINISCONO NEL MIRINO DEL COMUNE (JAMMA 05/03/2013) Dopo la sala giochi di Pegli, altri mini casinò finiscono nel mirino del Comune di Genova. La direzione commercio sta compiendo accertamenti su tre sale per verificare se rispettano i requisiti previsti dalla legge regionale, che impone la presenza di parcheggi pertinenziali, uno ogni venti metri quadrati di locale, e una distanza di 300 metri da luoghi sensibili come chiese, scuole, residenze protette, parchi pubblici, ospedali. In totale, sono 63 le sale scommesse dislocate sul territorio finite nella lista di Tursi e per le quali sono partite le verifiche. Che il Comune intenda dare una decisa spinta per chiarire chi è irregolare, lo dimostra il fatto che da venerdì scorso, giorno in cui è stata bloccata l inaugurazione con la madrina Nicole Minetti della più grande sala scommesse della città, è stato creato un tavolo interdisciplinare a cui siedono, oltre i tecnici comunali dell urbanistica e del commercio, anche gli esperti dell ufficio amministrativo della questura, la Pass, e tutti i nove distretti della polizia municipale. Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 8

Si sta creando una rete che permetterà di avere un quadro ben definito dei singoli casi e scovare chi non ha i requisiti, spiegano all ufficio di gabinetto di via Diaz. Tra le iniziative per combattere il gioco d azzardo, e rendere più efficaci le armi che l assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Oddone, ha definito spuntate, c è la limitazione degli orari, il divieto di istallare macchinette nei bar e a chi ha concessioni per occupazioni di suolo pubblico come le edicole. All ufficio Commercio sono al vaglio altre strategie, anche se bisogna sottolineare che tutto il lavoro è ancora in uno stato embrionale. Solo da gennaio, Tursi, dopo il ricorso perso al Tar da una società contro il Comune di Recco che aveva vietato l apertura di un locale vicino al cimitero, ha competenze per bloccare le Vlt, mentre prima la materia era gestita solo dallo Stato. Per questo l amministrazione comunale sta lavorando sodo per effettuare questa ricognizione che porterà a individuare chi non ha i requisiti. Concludendo, nell analisi dei luoghi tutelati, si sta pensando di estendere il divieto di aprire o comunque di installare slot machine in locali vicini alle spiagge. Parallelamente, la questura, che si occupa di verificare i requisiti dei soggetti che richiedono le licenze, sta conducendo controlli soprattutto nel Centro Storico, con il commissariato Centro, per verificare che nei locali non accedano minorenni. VARESE. GDF SEQUESTRA 3 BISCHE CLANDESTINE (JAMMA 05/03/2013) Tre bische clandestine, dove si giocava a poker nella variante del Texas Hold em, sono state scoperte in provincia di Varese dalla polizia di Stato e dalla Guardia di finanza, che hanno denunciato per esercizio del gioco d azzardo i gestori di circoli a Varese, Busto Arsizio e Gallarate. Sono stati inoltre denunciati anche alcuni giocatori sorpresi ai tavoli da gioco, e sono state sequestrate carte e fiches. Secondo le ricostruzioni nei locali venivano puntate cifre fino ad alcune centinaia di euro. L operazione congiunta, nell ambito di interventi contro il gioco d azzardo, è stata condotta dalle Fiamme gialle, dalla Squadra mobile, dalla polizia amministrativa e dagli agenti dei commissariati di Busto Arsizio e Gallarate OPINIONI E COMMENTI RAFFAELE PAMIERI, (PRESIDENTE SICON): AAMS IMMOBILE E LA CONCORRENZA SLEALE AUMENTA. PORTEREMO COMUNQUE AVANTI GLI OBIETTIVI PROMOSSI NELLA CAMPAGNA POLITICA (AGIMEG - 05/03/2013) Il progetto Cartago di Stanleybet e che ha portato alla replica di Assosnai, il bando per le 2000 nuove agenzie di scommesse ed il tentativo di avvincinare la politica al settore dei giochi attraverso una voce diretta, sono le principali tematiche affrontate da Raffaele Palmieri, presidente del sindacato Sicon, in una intervista rilasciata ad Agimeg. La diatriba tra Assosnai e Stanleybet sul progetto Cartago ha tenuto banco nei giorni scorsi. Quale è la sua opinione a proposito? Guardi la situazione è davvero paradossale, L Amministrazione sta di fatto alla finestra, in attesa non si sa di cosa, le motivazioni di Ginestra sono valide ed intanto aumenta lo sconcerto degli operatori davanti a questo immobilismo. Noi come Associazione abbiamo avanzato una proposta in merito e da tempo, dapprima ci vorrebbe un corso di formazione ai magistrati,viste le ultime sentenze che parlano chiaro e poi da subito un intervento radicale coordinato delle forze di polizia, come è stato fatto a suo tempo per il contrabbando delle sigarette per debellare questa cancro e non per ultima una campagna di comunicazione forte da parte dell Amministrazione, oggettivamente carente, e da parte dei concessionari che non sia solo di difesa come avvenuto per la legge Balduzzi.Quando si capirà nell opinione pubblica che il mondo dei giochi fornisce un contributo vitale per il paese avremmo fatto gran parte del nostro cammino nella tutela delle imprese di settore ed avremmo anche più attenzione dal mondo politico a livello locale e nazionale. Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 9

Le scommesse sono un fronte sempre caldo. Che idea si è fatto del bando per le 2000 agenzie, bando che dovrebbe vedere la luce entro questo mese? Il bando è in notevole ritardo, di conseguenza abbiamo subito una concorrenza sleale doppia che fa scendere sempre i più i ricavi: da una parte gli operatori illegali privi di licenze (.com) e dall altra da quelli legali con i trasferimenti (corner ed agenzie bersani) che, invece, dovevano partire insieme alle nuove assegnazioni (2000) come ci assicurò l ex direttore Ferrara, invece sono partiti 9 mesi prima!! Qualcuno si assumerà le responsabilità di questa scelta arbitraria e scellerata. Inoltre bisogna adottare procedure semplificate per l attivazione dei punti vendita legali (max 15 giorni), una tassazione equiparata tra gioco on line e quello fisico (vale a dire tasse solo sul margine) che consisterebbe in una reale ripresa ai fini della sussistenza economica della rete fisica di vendita, oggi al collasso. Lei è stato il primo esperto di gioco in Italia a tentare di portare direttamente i problemi del settore in Parlamento. Che bilancio traccia di questa sua prima avventura politica? Molto soddisfacente, in Campania al Senato abbiamo ottenuto oltre 15.000 preferenze e per un movimento come il MIR nato 30 giorni prima delle elezioni non è poco,e sono legate essenzialmente alla mia persona. Per questo ringrazio vivamente chi con fermezza ha appoggiato la mia candidatura e proseguiremo nell obiettivo con forza, dignità e libertà nonostante degli attacchi gratuiti e pretestuosi fatti alla mia persona di qualche agenzia di stampa di settore e che sono francamente incomprensibili. Le azioni per il settore fatte con coraggio, visto la crisi economica e politica del paese, andrebbero supportate e non denigrate. rg/agimeg UE. ZANICCHI: "TOLLERANZA ZERO CONTRO IL MATCH FIXING" (GIOCONEWS 05/03/2013) Lotta alle partite truccate e tutela dei minori e delle fasce deboli nei confronti dei gioco, soprattutto online. Sono le direttrici proprietarie su cui l Unione Europea si sta muovendo per il 2013, illustrate a Gioco News dall europarlamentare Iva Zanicchi (Partito Popolare Europeo) che proprio su questi due temi ha portato avanti, nel corso del suo mandato, delle decise iniziative. Il fenomeno del match fixing è purtroppo diffuso sia a livello mondiale che europeo. Come auspica che il Parlamento e la Commissione Europea possano intervenire in proposito? Il numero di incontri truccati legato alle scommesse online è in continuo aumento. Nessuno sport e nessun Paese sembrano essere immuni da questo problema, anche perché il match-fixing è oramai diventato l'attività favorita delle organizzazioni criminali che vi hanno trovato nuove opportunità per riciclare denaro sporco. Negli ultimi anni questo problema ha rapidamente scalato l'agenda politica dell'unione europea proprio per il timore, da parte delle principali organizzazioni sportive internazionali, che l'integrità dello sport potesse essere, irreparabilmente, danneggiata. Le Istituzioni europee hanno avviato un dialogo politico con i principali organismi sportivi internazionali e con le agenzie di scommesse e stanno studiando tutte le possibili soluzioni per porre un freno agli incontri truccati. Quale la ricetta per combattere il matchfixing? Solamente una politica di tolleranza zero nei confronti degli episodi di corruzione unita a una migliore cooperazione tra le autorità pubbliche, le organizzazioni sportive, gli operatori del gioco d'azzardo e le forze di polizia potranno ridare allo sport la sua credibilità. Per le Istituzioni politiche europee la sfida è chiara: i loro sforzi devono essere diretti a stabilire un quadro giuridico armonizzato che possa arginare questo fenomeno e garantire quell'integrità dei risultati che è la vera essenza delle competizioni sportive. Per quanto riguarda il gioco, c è crescente attenzione verso la protezione dei minori e delle fasce più deboli. La Commissione per la cultura e l istruzione, di cui lei è membro sostituto, può intervenire in qualche modo e attraverso quali direttrici? Proprio recentemente mi sono occupata di questo delicato argomento, in qualità di relatrice-ombra sul documento adottato a Strasburgo relativo a La tutela dei minori nel mondo digitale. Più del 75 percento dei minori europei oramai utilizza Internet. Tutti noi sappiamo che una navigazione sul web poco consapevole, senza tutela e senza controllo, come avviene spesso nel caso dei minori, può esporli a numerosi rischi. Per questo motivo l'accesso al mondo digitale e alla competenza del suo linguaggio necessita di un accompagnamento e una guida che solo un'alleanza educativa tra famiglia, scuola e società possono offrire. È indubbio che, nonostante l'uso di strumenti di monitoraggio e gli sforzi compiuti per Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 10

incentivare la creazione di filtri che permettano di vietare l accesso ai siti di gioco sulla base dell età di chi si connette, al riguardo c'è ancora molto da fare. Il gioco, soprattutto online, sta diventando un fenomeno globale e certamente lo è a livello europeo. Verso quali direzioni auspica che si muovano il Parlamento e la Commissione Europea, anche alla luce dell Action Plan di recente approvazione? L'approvazione dell'action Plan è senza dubbio sinonimo della volontà, da parte di Commissione e Parlamento, di delineare un quadro normativo comune per disciplinare le modalità di offerta di gioco senza distinzione, considerando che match-fixing e riciclaggio di denaro sporco affliggono, purtroppo, sia il gioco online che quello offline. Ritengo si possa arrivare a ottenere risultati concreti solo se, oltre al potenziamento delle attività di prevenzione al riciclaggio, alle campagne di sensibilizzazione ed ai costosi meccanismi di monitoraggio, si attui una maggiore cooperazione tra Istituzioni europee e Paesi membri: la mancanza di una base legale comune tra gli Stati membri in materia rappresenta infatti il vero vulnus nella lotta al match-fixing ed alle scommesse illegali. Uno dei temi al centro della campagna elettorale in Italia e della fine della legislatura è stato quello di reperire nuovi fondi dal gioco, magari, come propone il presidente Berlusconi, per togliere l Imu, e c è anche chi, per motivi diversi, intende mettere un freno o addirittura tornare indietro rispetto alla diffusione del gioco pubblico. Lei ritiene che porre troppi limiti e vincoli (e magari tassare troppo) il gioco, non rischia di favorire quegli operatori illegali? La diffusione delle scommesse illegali ha raggiunto livelli tali, a livello mondiale, che non credo possano essere influenzati da una maggiore tassazione o dalla creazione di nuovi vincoli sul gioco legale. Proprio nella scorse settimane, nel corso del meeting internazionale che si è svolto a Roma su questo tema, il segretario generale dell'interpol ha dichiarato che il giro d'affari che ruota ogni anno attorno alle scommesse illegali sarebbe addirittura pari al fatturato della CocaCola... Rispetto ai temi della campagna elettorale in Italia, posso darle una risposta più politica che tecnica: credo che chi siederà al governo del nostro Paese dovrà valutare tutte le possibili soluzioni per cancellare una tassa come l'imu sulla prima casa che colpisce in modo indistinto e iniquo le famiglie italiane, già gravemente colpite dalla crisi economica. Come mai a suo giudizio il gioco sta avendo così tanta diffusione? C è motivo di preoccuparsi tanto delle sue ricadute sociali? Il gioco dovrebbe essere uno svago, un piacevole passatempo. In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo purtroppo molte persone finiscono per tentare la fortuna più volte al giorno, mossi dall'ossessione di centrare quella vincita che possa cambiargli la vita. Quando una persona non riesce a smettere di giocare si arriva purtroppo ad una vera e propria dipendenza dal gioco... e al giorno d'oggi, con la possibilità di giocare online, è diventato ancora più facile, per un giocatore compulsivo, dedicarsi al gioco in qualsiasi momento della giornata, senza farsi notare da parenti e amici. Anche su questo problema le Istituzioni europee sono vigili e si sono impegnate, nello scorso autunno, per promuovere un tipo di gioco responsabile, con l'obiettivo di tutelare i consumatori dall alto rischio di dipendenza che il gioco online può creare e incentivare politiche di prevenzione e di recupero per quei soggetti afflitti da forme di gioco patologico. MONDO GERMANIA, A RISCHIO 70 MILA LAVORATORI DEL SETTORE DEGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO (AGIMEG - 05/03/2013) Gauselmann AG si prepara al contrattacco in Germania. I progetti del Governo per gli apparecchi da intrattenimento sarebbero una catastrofe per il settore, ha dichiarato Paul Gauselmann e toglierebbero lavoro a più di 70.000 addetti del settore. La reazione arriva dopo l annuncio delle restrizioni volute dal Governo per limitare gli effetti negativi legati a questa tipologia di gioco. Una bozza del progetto che potrebbe modificare l attuale normativa, include infatti una serie di interventi attraverso i quali limitare la possibilità di manipolare le macchine da gioco. Si prevede anche l introduzione di una carta Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 11

del giocatore e la promozione di una cultura del gioco responsabile. Tra le novità l introduzione del limite di una macchine per esercizio pubblico (nel caso specifico i ristoranti). Fonti del Governo hanno fatto sapere che l introduzione di queste limitazioni porterà inevitabilmente al ritiro dal mercato di almeno 30.000 macchine da gioco. lp/agimeg BULGARIA, GOVERNO CORRE AI RIPARI E MODIFICA LEGGE SUL GIOCO D AZZARDO (JAMMA 05/03/2013) Il parlamento bulgaro ha deciso di mettere mano alla normativa sul gioco e di abrogare la norma che limita l accesso al mercato degli operatori esteri. Le modifiche vengono inserite attraverso degli emendamenti alla normativa sull Iva. La disposizione voluta dal ministro delle finanze è già stata votata in prima lettura venerdì scorso. La Commissione bilancio prevede di votarla domani in seconda lettura. La disposizione prevede di abrogare la norma che impone alle società estere che intendono operare sul mercato bulgaro dell on line un investimento di almeno 10 milioni di euro in altri settore, ma sempre sul mercato bulgaro, e almeno 500 posti di lavoro. Secondo quanto è stato riferito in parlamento questa legge rende impossibile il gioco d azzardo online legale. Il ministero delle Finanze si è rifiutato di commentare gli emendamenti. Qualcuno ritiene che i cambiamenti possono essere stati introdotti nell interesse di società statunitensi che sembrano intenzione ad entrare sul mercato bulgaro. UK. L INTERVENTO DI MALTA BLOCCA L APPROVAZIONE DELLA LEGGE SU PUBBLICITÀ E GIOCHI ONLINE (AGIMEG - 05/03/2013) L invio del parere circostanziato di Malta a Bruxelles ha fatto slittare l approvazione, attesa per oggi, della legge inglese con la quale il governo britannico ha deciso di intervenire in materia di pubblicità e giochi online. La decisione della Commissione europea è ora attesa per il 4 aprile prossimo. Con questa progetto di legge la Gran Bretagna tenta di garantire una protezione efficace di tutti i consumatori di giochi d azzardo remoto con sede in UK. Attualmente i consumatori con sede in Gran Bretagna si trovano sottoposti a diverse normative di protezione dei consumatori e devono districarsi tra una miriade di diverse autorità di regolamentazione in funzione del luogo in cui è regolamentato il gioco d azzardo remoto a cui partecipano. Il problema sta assumendo dimensioni crescenti dato che sempre più paesi consentono il gioco d azzardo online. Il progetto semplificherà il sistema di regolamentazione del gioco d azzardo remoto in Gran Bretagna modificando il regime normativo da un sistema basato sul luogo di erogazione a uno basato sul luogo di consumo, nell ambito del quale tutti gli operatori che desiderano concludere operazioni con consumatori con sede in Gran Bretagna necessiteranno di una licenza di esercizio, indipendentemente dalla loro sede. Rassegna WEB di martedì 5 marzo 2013 Pag. 12