Energia e Industria Chimica: le analisi e le proposte di Federchimica.



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Transcript:

FEDERCHIMICA Federazione Nazionale dell Industria Chimica Energia e Industria Chimica: le analisi e le proposte di Federchimica. SETTALA, 8 novembre 2006 Giuseppe Astarita Federchimica

ENERGIA: Un capitolo importante della politica, con aspetti economici, ambientali, di competitività, di sicurezza, quindi di sostenibilità. Il settore chimico è il secondo consumatore industriale di energia, in Italia secondo solo al settore siderurgico. Inoltre è un settore esposto alla concorrenza internazionale.

Tab.2 Consumi industria chimica sul totale industria (anno 2003). Totale Industria (1) Industria Chimica (2) % (2) / (1) Comb. Solidi e fonti rinnovabili, ktep 4.255 12 0,28 Gas, ktep 16.974 2.968 17,5 Prodotti petroliferi, ktep 7.723 1.198 15,5 Energia elettrica, GWh 138,07 27,105 19,6 Fonte: ENEA

Tab.1 Intensità energetica del fatturato e quota esportata Esposizione alla concorrenza internazionale (Quota % esportata) 60 50 40 30 20 10 0 Meccanica Tess./Abbigliamento Estrattivo Costruzioni Alimentare Chimica e farmaceutica 0 10 20 30 40 50 60 Intensità energetica Metallurgia Min. non metall. (GWh per unità di fatturato) Fonte: Elaborazione Federchimica da dati ISTAT e MAP

ENERGIA: priorità (recente) nell agenda della Commissione Europea. Green Paper Energy Efficiency (6/ 2005) Green Paper EU Strategy for a Sustainable, Competitive and Secure Energy (3/2006) Attività High Level Group on Competitiveness, Energy and the Environment (2006-2007) Energy Efficiency Action Plan (10/2006)

HLG: Argomenti in discussione (2006). Mercati e Liberalizzazione. Schema Emissions Trading. Competitività e Industria Energy Intensive Efficienza Energetica Strategie di lungo termine (sicurezza di approvvigionamento) Investimenti

ENERGIA: specificità in Italia. Fonti: fortissima dipendenza dall estero. Generazione elettrica: mix costoso (assenza nucleare, poco carbone, eccessivo sbilanciamento sul gas) Peso eccessivo oneri indiretti In positivo: rilevanti investimenti per rinnovo parco generazione (aumento efficienza)

Il documento di Federchimica Energia e Industria Chimica: le analisi e 18 proposte per sostenere la competitività delle imprese, anche nell applicazione del Protocollo di Kyoto

I temi delle proposte di Federchimica I. Consumatori Energy Intensive II. Aspetti contrattuali III. Efficienza e risparmio energetico IV. Emissions Trading e politiche di riduzione delle emissioni di gas serra

I. Consumatori Energy Intensive Salvaguardia dei Consumatori energivori Energia elettrica come materia prima (elettrolisi) Poli industriali chimici

II. Aspetti contrattuali Contratti a Lungo Termine Oneri di dispacciamento Servizio di interrompibilità elettrica istantanea Interrompibilità elettrica con preavviso Interrompibilità gas naturale Import di Energia Elettrica

III. Incentivazione dell efficienza e del risparmio energetico Incentivazione della cogenerazione Incentivazione delle fonti rinnovabili Incentivazione del GPL Disponibilità di assistenza tecnica per efficienza energetica e risparmio energetico

IV. Emissions Trading e politiche di riduzione delle emissioni di gas serra Il complesso delle politiche Gli impianti di combustione Esclusione dallo schema ET dei piccoli emettitori Le ripercussioni dello schema ET sui prezzi dell energia elettrica L incongruità delle clausole di recupero degli Oneri ET

Emissioni Gas Serra Italia (2004). Dati in Mt CO 2 eq Energia Processi ind.li Uso solventi Agricoltura Rifiuti TOTALE LUCF Tutti i GHG 480 42 2,1 38,4 2,0 583-105,1 Di cui CO 2 461,2 26,8 1,3-0,2 489,6-105,9

Trend Emissioni CO 2 (Mt) Anni 1990 2000 2004 Energia 405,1 437,7 461,2 Processi Ind.li 27,3 24,1 26,8 Uso solventi 1,6 1,3 1,6 Agricoltura - - - Rifiuti 0,5 0,2 0,2 TOTALE 434,5 463,3 489,6

Trend Emissioni CO 2 Energia (Mt) Anni 1990 2000 2004 Prod. Energia 134,1 147,8 160,9 Industria Manuf./costr. 88,9 87,9 85,4 Trasporti 101,5 120,4 128 Civile/Terziario 76,5 78,5 84,1 Altro 1,0 0,8 1,1 TOTALE 405,1 437,7 461,2

Emissioni di Gas Serra - i dati nazionali (in MtCO 2 eq/a) MtCO 2 eq 700 600 500 520 555 583 608 2 580 3 570 2 528 3 Tendenziale 1 Riferimento 1 486 400 300 200 223,1 100 0 1 Vedi note in All. 7 8 2 Decisione (non formalizzata) fine 2003 3 Delibera CIPE 123/2002 4 Media 2008-2012 1990 2000 2004 2005-2007 Campo Applicaz. ET 2010 4 Obiettivo Previsioni Kyoto Fonte: Federchimica

Politiche di riduzione delle emissioni di gas serra Italia in ritardo, anche sul completamento della I fase dell ETS (2005 2007) La discussione sulla II fase (con il PNA 2) dovrà rivedere l inquadramento dello schema ET all interno della cornice generale delle politiche nazionali, al momento imprecisata dopo le variazioni alla delibera CIPE 123/2002

Gli impianti chimici nello schema ET Il settore chimico, escluso in quanto tale dallo schema ET, vi rientra attraverso gli impianti di combustione. In Italia sono coinvolti circa 60 impianti, per circa 5,3 MtCO 2 di quote assegnate. Tuttavia, l effetto ETS sui prezzi dell energia elettrica coinvolge pesantemente il settore chimico come consumatore di energia.

LO SCHEMA EUROPEO DI EMISSIONS TRADING. L attività dell HLG è servita a riconoscere l esistenza di problemi connessi con l applicazione dell ETS, altrimenti comunicato come un modello positivo, ed esempio per il resto del mondo; al riconoscimento di imperfezioni non sono però seguite proposte di soluzioni pratiche a breve. La tendenza della Commissione (DG Environment) è quella di derubricare le critiche mosse all ETS a problemi di amministrazione del sistema, nella responsabilità degli Stati Membri. In Italia l eco delle vivaci discussioni in Europa è molto debole ; si registrano invenzioni singolari e originali come le clausole ET sui contratti di fornitura, sulle quali le Authority (in questo caso forse AGCM più che AEEG) non intervengono.

Le criticità di ordine generale dell ETS. ET, strumento di mercato, applicato all attuale mercato della produzione di EE, produce effetti contrari al polluter pays principle, penalizzando anche settori esterni ad ETS. L attuale applicazione incentiva riduzioni del livello di attività, in contrasto con l Agenda di Lisbona. L attuale ETS favorisce gli esistenti (grandfathering) e penalizza i nuovi entranti (benchmarking) e lo sviluppo di nuove tecnologie. La varietà degli obiettivi nazionali (Burden Sharing) è incompatibile con un level playing field per due impianti dello stesso settore in Paesi diversi.

GHG: la prestazione dell industria chimica (kt CO 2eq ) Anni 1990 2000 2004 Em. GHG 29.237 22.626 22.369 Di cui CO 2 22.238 14.574 13.803 Di cui CH 4 69 16 16 Di cui N 2 O 6.811 8.014 8.531 Di cui F-gas 605 22 18

Grazie per l attenzione!