Articolazione della presentazione



Documenti analoghi
DIABETE E AUTOCONTROLLO

SOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II Anno A.A Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

La mediazione sociale di comunità

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

Gli strumenti e le procedure del Chronic Care Model per la valutazione del caso e la redazione e il monitoraggio del Piano di Assistenza Individuale

Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita?

CONTRATTO FORMATIVO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A

LA SALUTE PRIMA DI TUTTO!

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

UNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi

IL RUOLO DELL INFERMIERE

Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il Corso di Laurea in Infermieristica

Documenti per i corsi

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate

Sostegno e Accompagnamento Educativo

SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: PROGETTO INTEGRATO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL CAREGIVER

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

L Orto dei Bambini. Per trasmettere l amore e il rispetto della terra.

CORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER. 1ª edizione: maggio ª edizione: giugno 2014

CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

IRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Modelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte

Nuove metodologie di formazione

Servizi per gli anziani

L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme. Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

IL RUOLO DELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE TERAPEUTICA PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE

S I C U R E Z Z A I C U R E Z Z A C U R E Z Z A U R E Z Z A R E Z Z A E Z Z A Z Z A Z A A

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

Costruire le competenze chiave di cittadinanza

Servizi per persone con disabilità

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

SEMINARIO 7 SETTEMBRE 2011 (orario 15-19) TEMI CON ABSTRACT TABELLA RIASSUNTIVA. Segnalazioni (a. b.) sezione

SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA

Grazie dell attenzione

CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Politica di Acquisto di FASTWEB

L infermiere al Controllo di Gestione

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

ADDETTO ALLE CURE SOCIOSANITARIE. CFP (certificato federale di formazione pratica)

MANSIONARIO DEL DIRETTORE SANITARIO

OGGETTO SPECIALISTA AMBULATORIALE O MEDICO DIPENDENTE PROSPETTIVE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE A CONFRONTO

UNI (U ) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

Bisogni Educativi Speciali

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

Questionario PAI Personale Scolastico

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Assistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie IPASVI Roma

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

Formazione per le Aziende Catalogo CORSI

norma ISO 9001 e la norma UNI 11034: il modello CADIAI

Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale

Piazza dei Martiri, 1/ Bologna

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

CARTA DEI SERVIZI. Dottoressa Paola Maria Pani Vico I S.M.Chiara -Pirri- Cagliari

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

L assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma

22 Ottobre 2009 Manuela Colombari

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Transcript:

rticolazione della presentazione 1. Definizione del quadro concettuale di riferimento: Definizione di Educazione Necessità e Finalità dell Educazione Processo e Metodo L EDUCZNE DEL PZENTE E DELL FMGL ED LUL DEL CSE MNGE 2. uolo del Case Manager : opportunità strumenti Bologna, 19 Settembre 2007 rietta Valentini Su 5 pazienti cronici, solo uno o due, seguono correttamente le prescrizioni del medico. La grande maggioranza adotta una propria versione della terapia e ha delle idee in proposito che non confesserà mai al curante. Sbagliano, ma è proprio tutta colpa loro? Perché una prescrizione non viene seguita? La terapia di un paziente cronico richiede una serie di comportamenti che incide su tutti gli aspetti della vita di una persona: lavoro, amici, tempo libero, abitudini alimentari e stile di vita. l paziente cronico il medico proibisce mille attività, ne impone cento altre. ( J.P. ssal -1999) Chiede di prendere a orari definiti decine di pillole al giorno E questo ogni giorno per tutta la vita. l medico fa bene, ma fa presto a scrivere su un foglio: faccia quattro controlli della glicemia e tre insuline al giorno ( J.P. ssal) Educazione Terapeutica..dovrebbe permettere al paziente di acquisire e mantenere le capacità e le competenze che lo aiutano a vivere in maniera ottimale con la sua malattia.e finalizzata ad aiutare il paziente e al sua famiglia a comprendere la natura della malattia e dei trattamenti, a collaborare attivamente alla realizzazione del percorso terapeutico e a prendersi cura del proprio stato di salute, per mantenere e migliorare la propria qualità di vita (.M.S. 1998) 1

NFMZNE EDUCZNE TEPEUTC Educazione Terapeutica Contenuti complessi Educazione alla salute Passiva ncentrata su chi la fornisce Processo Centrato su colui che apprende Si rivolge ai pazienti e alle persona risorsa Prevenzione 2 e 3 -messaggio semplice -zioni di sensibilizzazione e comunicazione -Popolazione -Prevenzione 1 rigine della necessità: umento durata vita umento persone con patologie croniche umento persone con polipatologie Capacità decisionali conferite al malato Pazienti come produttori di salute Finalità: Migliorare la qualità di vita Valorizzare le risorse del paziente e il loro ruolo ncrementare il controllo delle condizioni cliniche umentare l adesione al trattamento idurre il numero delle ospedalizzazioni idurre il consumo dei farmaci Sviluppare un modello centrato sul paziente Promuovere un utilizzo più razionale dei Servizi ttimizzare i tempi di gestione dell assistenza Migliorare la qualità del servizio Favorire relazioni tra i curanti Produrre un effetto terapeutico aggiuntivo Criteri raccomandati È un PCESS di apprendimento SSTEMTC e centrato SUL paziente È parte NTEGNTE del trattamento e assistenza iguarda la vita quotidiana del paziente È un processo CNTNU Deve essere STUTTUT, GNZZT E MULTPFESSNLE Comprende una VLUTZNE E impartita da operatori FMT dentificazione dei bisogni Valutazione METD Diagnosi educativa pprendimento da parte del paziente Negoziazione degli obiettivi (Contratto) 2

pproccio al malato Contesti CENTT SUL CUNTE Compliance derenza Pianificazione per il pz Cambio di comportamento Pz passivo Dipendenza Bisogni fissati dal curante paziente CENTT SUL PZENTE utonomia Partecipazione del pz Pianificazione con il pz Piena responsabilizzazione Pz attivo ndipendenza Bisogni definiti dal pz cliente spedaliero Non ospedaliero mbulatoriale Extra ospedaliero N FM NTEGT Da: Fahrenfort M., 1997, modificato 1. Promuovere, elaborare, applicare e valutare programmi di Educazione Terapeutica a) ideare, pianificare e realizzare da solo attività di educazione al paziente NTEVENT D EDUCZNE TEPEUTC PE L GESTNE DEL CTETEE VSCCLE DESTNT:Paolo ossi e Maria Bianchi (moglie) BETTV:cquisire capacità di controllo e manualità sul catetere vescicale biettivi specifici Contenuti Metodo Strumenti biettivi inforzo raggiunti educativo 1- la Sig,ra -Tecnica di si no data firma Bianchi deve utilizzo del dimostrare di sacchetto da letto effettuare Lezione Elenco di X 17/1/04. Tadei correttamente il -Tecnica di frontale norme cambio del utilizzo del Simulazio sacchetto di sacchetto da ne raccolta urine gamba (vedi (vedi check check list) -Come tenere il list) catetere chiuso ll. 1 ll. 3 2-i destinatari accomandazioni devono riconoscere per evitare tutte le infezioni urinarie raccomandazioni Lezione Elenco di X 17/1/04.Tadei atte ad evitare le accomandazioni frontale norme complicanze pere evitare danni all apparato urinario ll. 2 3-i destinatari -Fuoriuscita devono accidentale del individuare a chi catetere rivolgersi in tutti i Lezione puscolo X 17/1/04 : Tadei problemi illustrati -Variazione del frontale informativo nell opuscolo colore delle urine informativo -ssenza di urine all interno del sacchetto b) Progettare e organizzare programmi di educazione del paziente integrati con e nei diversi contesti di cura c) ssicurare il follow-up dei programmi d) iutare le équipe a identificare/ricercare un livello organizzativo di integrazione 3

e) ssicurare la coerenza tra l educazione terapeutica dei pazienti, le cure e gli interventi dei diversi professionisti della salute 2. rganizza e costruisce strumenti comuni per favorire e facilitare gli interventi dell équipe in ambito educativo, la valutazione e la ricerca CTELL EDUCTV 4

3. applicare, sperimentare e valutare metodi di apprendimento 4. Costruire strumenti pedagogici 5. Formare educatori 7. Promuovere e condurre ricerche nel campo dell educazione terapeutica 8. Pianificare un sistema di valutazione 6. Sensibilizzare i colleghi, gli studenti e promuovere una attenta politica di educazione del paziente nell assistenza a) dentificare criteri e standard necessari per valutare i risultati attesi dell assistenza ai pazienti e la qualità dei processi educativi b) Promuovere e realizzare valutazioni da parte del paziente sul programma 5

D T VLUTZNE D PPENDMENT STUMENT do andare dal medico. P E F M N C E BV GGUNT N F Z e / o D S C U S S N E F M n f BETTV CNTENUT METD STUMENT D F n T M f descrivere il normale l processo di deglutizione. Lezione frontale processo di deglutizione Discussione. e le modalità di insorgenza dei problemi che lo ostacolano. dentificare i problemi di Cosa è la disfagia, i suoi Lezione frontale disfagia. problemi, sintomi e segni. Videocassetta, televisione Videocassetta, televisione Quiz a risposta multipla Elenco di sintomi,s egni,probl emi. c) Promuovere analisi e valutazioni sull intero percorso del paziente analizzando gli scostamenti da quanto prefissato generati da ritardi dovuti al piano di educazione Conoscere l'importanza Quando rivolgersi al medico Lezione frontale Griglia di rivolgersi a personale o personale competente. Discussione. Televisione con specializzato in problemi presenza di problemi o sintomo sospetto. e sintomi. Titolo:quan Utilizzare comportamenti Comportamenti facilitanti Lezione frontale Simulazio facilitanti l'alimentazione l'alimentazione dell'utente Simulazione. televisione. Depliant. ne. dell'utente disfagico. disfagico. dentificare quali sono gli L'alimentazione nella alimenti da evitare e persona disfagica; quali permessi. modificazioni della consistenza degli alimenti utilizzando l'addensante. Lezione frontale. Elenco Discussione Televisione. predefinito Simulazione Descrivere le situazioni che possono provocare stress e i mezzi disponibili per affrontarlo. Situazioni stressanti per Lezione frontale. Depliant. ntervista l'utente disfagico. Discussione strutturata Simulazione Mostrare suggerimenti Suggerimenti per servire il Lezione frontale. Simulazio per servire il cibo. cibo. Discussione ne. Simulazione 9. Facilitare la comunicazione e l integrazione tra i vari membri del team interdisciplinare Gli unici limiti a quanto si può fare, sono i limiti che tu imponi alla tua immaginazione (nonimo) 6