VALUTAZIONE, AUTOVALUTAZIONE E INCLUSIONE Valeria Raglianti Docente di Lingua inglese Scuola Secondaria di 2^ grado - I.I.S. E. Santoni Pisa Formatore AID Pisa Psicopedagogista OBIETTIVI: suggerire modalità di elaborazione di prove di verifica scritte e orali coerenti con i traguardi previsti dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento ad alunni con disturbi specifici di apprendimento. Sono dislessico, quindi non posso imparare l inglese". Mi è capitato spesso di sentirmi ripetere questa frase dai miei alunni ma io rispondo sempre loro che non esiste un DSALS - Disturbo Specifico dell Apprendimento della Lingua Straniera! Al contrario, a volte, la lingua straniera favorisce un interdipendenza positiva perché le conoscenze e le strategie sperimentate per apprenderla possono favorire una maggiore consapevolezza della propria lingua materna, a patto che siano messi in atto percorsi accessibili. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge n.170 del 2010 agli studenti dislessici italiani sono finalmente riconosciute e garantite specifiche opportunità in ambito scolastico. Dopo una parte introduttiva in cui il legislatore definisce con precisione cosa si deve intendere con Disturbi Specifici di Apprendimento ("Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia"), è interessante, ai nostri fini, quanto riportato nell'art. 5 Comma 4: 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all università nonché gli esami universitari. Cercare di realizzare in termini concreti questa indicazione riguardo all'insegnamento della lingua straniera sarà l'argomento di questo intervento. Un modello tradizionale che ritrae le abilità linguistiche è quello cosiddetto "delle quattro abilità. Tale modello si basa su due opposizioni: orale/scritto e produttivo/ricettivo. In particolare si riconoscono:
Abilità produttiva orale: parlare (in monologo) - speaking Abilità produttiva scritta: scrivere - writing Abilità ricettiva orale: ascoltare - listening Abilità ricettiva scritta: leggere - reading Partiamo proprio dall'analisi di quest'ultima che rappresenta una specifica difficoltà per lo studente dislessico perché implica la decodifica del codice scritto. Ma se si rimuove l ostacolo del testo scritto, per esempio proponendo la registrazione audio del testo o leggendo il testo per lo studente, l alunno può raggiungere un buon livello di comprensione. D'altronde dobbiamo tener presente che la lettura ad alta voce non è un buono strumento per lavorare sulla comprensione del testo perché l alunno si concentra su altri aspetti, quali la pronuncia, l'intonazione, la struttura della frase e perde di vista il contenuto. Dunque, la lettura ad alta voce non deve rappresentare per questi alunni una priorità didattica. Con ciò non si deve intendere che gli studenti con DSA debbano essere del tutto "esonerati" da questa attività. Importante è per gli insegnanti essere consapevoli che costituisce un'oggettiva difficoltà, comunque affrontabile con strategie cooperative (tipo: l'insegnante legge la frase e l'alunno si concentra sul pronunciare solamente la parte grammaticale in quel momento affrontata) Per ciò che riguarda il listening, è ormai noto che le difficoltà della dislessia, pur riguardando principalmente il testo scritto, possono avere ripercussioni sul piano orale. La ricerca ha dimostrato che in questi soggetti si rileva un'alterazione significativa delle abilità di analisi fonologica per cui l alunno dislessico percepisce una velocità di eloquio maggiore di quella reale. Quali risorse possono essere messe in atto? Principalmente l'analisi fonetica, l'ascolto e la ripetizione della pronuncia di parole nonché la registrazioni audio di intere letture. I problemi principali dello speaking riguardano soprattutto la fluenza, perché per parlare rapidamente l alunno deve aver memorizzato molti aspetti della lingua (es. frasi idiomatiche). Sappiamo bene che la dislessia rende molto lenta l automatizzazione, per cui è difficile che uno studente dislessico riesca a raggiungere elevati livelli di fluenza in lingua straniera. Ma la dislessia non impedisce l efficacia comunicativa, che è quella capacità che consente di esprimere un messaggio in lingua straniera facendosi capire anche se si commettono vari errori grammaticali. D'altronde la normativa scolastica di riferimento - ed intendo in particolare le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione e il Quadro Comune Europeo - insistono sul fatto che nella società le lingue sono strumenti pragmatici per cui l efficacia comunicativa è prioritaria rispetto alla sola correttezza grammaticale. Analizzando gli aspetti connessi al writing, si rilevano problematiche soprattutto a livello grammaticale e negli esercizi scritti di lessico. Le regole grammaticali spesso sono presentate in modo astratto, attraverso lezioni teoriche con terminologie complesse e non
immediate. Lo studio della grammatica è inoltre di tipo analitico, mentre lo stile di pensiero che caratterizza l'alunno DSA è concreto, esperienzale e soprattutto globale. È dunque opportuno presentare l'elemento grammaticale all'interno di un contesto - meglio se la lettura è anche ascoltata (magari in laboratorio linguistico). Attraverso il noticing poi, si identificano e si sottolineano nel testo esempi concreti nei quali si trova la forma su cui è focalizzata la sezione di grammatica. Importante è l'utilizzo delle strategie multi-sensoriali. È ormai riconosciuta l efficacia, in fase di apprendimento, di integrare l input sensoriale attraverso altri canali. Forniremo di seguito alcuni esempi tratti dal lavoro di Enrico Rialti. Per riflettere sull'ordine sintattico degli elementi appare utile l'attività con le tessere mobili. Infatti la struttura sintattica della lingua inglese dipende per lo più da leggi di "movimento" che consentono l'apprendimento mediato dalla cinestesi 1. They do like pizza! 2. Do they like pizza? Le parole sono le stesse o cambiano? Cosa è che cambia tra le due frasi? Per la morfologia, in particolare per l'uso di suffissi e prefissi, appare utile la tecnica di codificazione cromatica dove si associa un colore diverso per distinguere le radici dai prefissi/suffissi. Ti do una frase she goes to school e tu devi ricreare una frase con verde - rosso+giallo - blu... Per ultimo vorrei suggerire la costruzione di un lucidario (portalistini), dove raccogliere schemi e tabelle di grammatica. Si tratta di uno strumento compensativo personale, in cui è fondamentale il ricorso all immagine (simbolo e/o disegno) e che deve essere organizzato con un criterio che ne consenta il recupero e l utilizzo ogni volta che se ne presenti la necessità. Passiamo ora a descrivere come elaborare forme di verifica adeguate. Come abbiamo già detto, l'alunno DSA ha diritto a forme di verifica e valutazione personalizzate. È quindi importante: Programmare e concordare con l alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l esecuzione delle prove e/o riduzione Pianificare prove di valutazione formativa Spesso i materiali cartacei non sono adatti per due ordini di problemi: 1) alcuni tipi di consegna sottolineano la dis-abilità; 2) l organizzazione grafica del testo è poco
comprensibile. Riguardo al primo punto è fondamentale selezionare gli esercizi; è vero, infatti, che alcune tipologie di esercizio sono più accessibili di altre, ad esempio Match the questions to the answers o Complete the sentence with the correct form of the verbs/adjectives in the box. Mentre risultano particolarmente difficili gli esercizi del tipo Rewrite the sentences as negative statements o Write questions for these answers Bisogna, inoltre, tener conto degli elementi grafici che compongono la verifica scritta. Di seguito alcune indicazioni da tenere sempre presente. Dimensione grafica: - utilizzare font senza grazie con una dimensione del carattere di almeno 12; - distanziare le righe con un interlinea 1,5; - evitare effetto crowding (= affollamento - quando la pagina è letteralmente "piena"); - allineare il testo a sinistra; - utilizzare il grassetto per evidenziare; - evitare testi organizzati in più di 2 colonne. Organizzazione del testo - formulare consegne semplici; - evidenziare l elemento su cui lo studente deve focalizzare l attenzione; - proporre un esempio esplicativo. Utilizzare supporti extra-linguistici: - inserire immagini (es: Abbina i disegni alle preposizioni) Prima di concludere dobbiamo ricordare che il legislatore ha inserito nel Decreto Ministeriale n. 5669 e nelle allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento la possibilità della dispensa o esonero dalle lingue straniere. La dispensa dalle prove scritte (o dalla valutazione delle prove scritte) in corso d anno e agli esami finali viene applicata "nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall allievo se maggiorenne; - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica, con particolare attenzione ai percorsi di studio in cui l insegnamento della lingua straniera risulti caratterizzante (liceo linguistico, istituto tecnico per il turismo, ecc.)". L'esonero dall insegnamento delle lingue straniere è invece previsto solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico; "l alunno o lo studente possono su richiesta delle
famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato". È bene sapere che, in questo caso, l'alunno consegue solo l'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998. In conclusione possiamo dire che l alunno dislessico può imparare una lingua straniera (anche l inglese!). Non possiamo negare però le difficoltà che egli può incontrare nel suo percorso scolastico, ma, come abbiamo più volte ripetuto, la dislessia non impedisce l efficacia comunicativa. Riporto di seguito alcune riflessioni di una ragazza dislessica adulta che attualmente lavora a Londra come graphic designer....avevo 5 ai compiti di grammatica e 8/9 a quelli di comprensione del testo...in grammatica faccio schifo anche adesso...l'inglese lo si impara per imitazione e ripetizione...l'orale andava bene ma quando bisognava parlare di qualcosa studiato a casa un po' meno...il problema era sempre studiare a casa sul libro perché con tutte le materie c'erano troppe cose da studiare e non facevo in tempo... L'auspicio con cui vogliamo finire questo intervento è che si diffonda una nuova metodologia.