IGIENE DELL AMBIENTE E COMFORT ALBERGHIERO DISPENSA

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IGIENE DELL AMBIENTE E COMFORT ALBERGHIERO DISPENSA dott. Mario Esposito (Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro) A.S.L. LECCE 1/8

Modulo inserito nel Corso di Operatore Socio-Sanitario (OSS) IGIENE DELL AMBIENTE E COMFORT ALBERGHIERO Durata lezioni teoriche: 20 ore Esercitazioni pratiche: 20 ore Obiettivi formativi: Il modulo si propone di fornire i fondamenti dell attraverso concetti e compiti. Dettaglio modulo: Igiene dell ambiente Il ricovero Tecniche di disinfezione, sterilizzazione e decontaminazione Il trasferimento La dimissione L unità del paziente Il rifacimento del letto Premessa Il presente modulo è indirizzato agli Operatori Socio-Sanitari che, in qualità di tecnici di supporto, lavorano con persone che vivono in una condizione di disagio sociale, spesso fragili e malate, ovvero: anziani con problemi sociali e sanitari famiglie, bambini e ragazzi problematici persone disabili adulti in difficoltà o con problemi psichici degenti in ospedale o case di cura case di riposo, RSA, RSSA, centri diurni in ambito territoriale a domicilio del paziente. Nell Accordo Stato Regioni del 22.01.2001 che individua il profilo professionale dell OSS, all art. 3 si legge : Contesti operativi: 1. L'operatore socio-sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell'utente. Nel successivo art. 5: Le attività dell'oss sono rivolte alla persona e al suo ambiente di vita: a) assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero.. Nell Allegato A si esplicita: 1) Assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero: assiste la persona, in particolare non autosufficiente o allettata, nelle attività quotidiane e di igiene personale; realizza attività semplici di supporto diagnostico e terapeutico; collabora ad attività finalizzate al mantenimento delle capacità psico-fisiche residue, alla rieducazione, riattivazione, recupero funzionale; realizza attività di animazione e socializzazione di singoli e gruppi; coadiuva il personale sanitario e sociale nell'assistenza al malato anche terminale e morente; aiuta la gestione dell'utente nel suo ambito di vita; cura la pulizia e l'igiene ambientale. In tale contesto gli Operatori Socio-Sanitari, per far raggiungere all assistito il maggior grado di soddisfazione e benessere, svolgono interventi di aiuto domestico ed alberghiero per garantire l igiene ed il comfort dell ambiente. Igiene dell ambiente Il concetto di igiene è strettamente collegato a quello di salute, perché la sensazione del pulito per un individuo migliora anche il suo benessere psico-fisico. Con il termine di pulizie nei reparti di degenza o nella camera dei pazienti (anche in ambito privato), si intendono quei procedimenti e operazioni atte a rimuovere ed asportare rifiuti, polveri e sporco, di qualsiasi natura esso sia, dalle superfici e dagli ambienti. Lo scopo è quello di concorrere sia ad una migliore qualità della vita del paziente e di chi ci lavora sia a diminuire la probabilità di diffusioni di microrganismi portatori di infezioni. Per igiene ambientale è da intendersi anche e soprattutto la qualità dell aria ambiente (stanza o locale confinato). Più persone in un ambiente chiuso fanno diminuire la percentuale d ossigeno ed aumentare quella di anidride carbonica, determinando il viziamento dell aria. Per correggere tale squilibrio l intervento richiesto è quello della ventilazione naturale o forzata, ottenendo dei ricambi d aria. Le temperature alte e umide determinano un clima favorevole alla proliferazione dei germi nell ambiente. 2/8

Sospeso nell aria, e da questa veicolato, si trova il pulviscolo atmosferico, composto da piccolissime particelle derivanti da un processo continuo di decomposizione e micronizzazione di materiali di natura minerale, vegetale ed animale. Un addensamento di pulviscolo determina la formazione di polvere che, più pesante del pulviscolo tende a depositarsi sulle superfici orizzontali. La polvere spesso risulta ricettacolo di germi con incremento della carica batterica, diventando così veicolo e diffusione delle infezioni. Gli interventi di pulizia devono essere orientati all asportazione sistematica della polvere, adottando un metodo a umido. Le operazioni di pulizia di superfici e ambienti sono preliminari alla successiva disinfezione. I disinfettanti sono adeguatamente efficaci se impiegati su materiali puliti ove è stato asportato lo sporco e la polvere. Quando è necessario creare le condizioni minime di igiene con carica microbica accettabile può essere effettuata un attività di pulizia e sanificazione. Ogni ambiente infatti ha uno standard ottimale che è funzione della destinazione d uso dell ambiente stesso. Per esempio una sala operatoria necessita di una condizione di sterilità differente da quella di una camera di degenza. Le operazioni di pulizia e sanificazione sono di grado differente. L igiene ambientale all interno dei reparti di degenza ha un importanza rilevante non solo per migliorare il comfort dell ambiente, e quindi il gradimento dell utente, ma anche e soprattutto rappresenta una misura di profilassi diretta delle infezioni nosocomiali.. Il ricovero Il momento del ricovero è senz'altro un momento delicato per il paziente che, più o meno inaspettatamente, si ritrova in un ambiente sconosciuto, lontano dalla sua quotidianità. Il personale sanitario da quel momento dovrà mettere in atto tutte le risorse per conoscere il paziente e garantirgli un'adeguata assistenza. Una corretta accettazione deve essere attuata per rendere meno traumatico l'ingresso del paziente e garantire un'adeguata sistemazione. Le procedure di pulizia vanno avviate prima dell'arrivo del paziente e consistono nell'igienizzazione di suppellettili quali: comodini, armadi, tavoli, letti, ecc.; ove occorre si effettuerà il cambio del materasso; la preparazione della biancheria (lenzuola, federa, traversa monouso, cuscino ed eventuale coperta) ed il rifacimento del letto. Il paziente verrà accompagnato nella sua stanza ed allo stesso o ad un accompagnatore, si illustreranno le funzionalità della camera, l utilizzo degli armadietti, della luce notturna, dei campanelli di chiamata, del bagno, ecc. Se il paziente è solo e non è in grado di farlo, sarà opportuno aiutarlo nelle operazioni di sistemazione degli effetti personali e del cambio dell abbigliamento con il pigiama. Tecniche di disinfezione, sterilizzazione e decontaminazione Definizioni La disinfezione è una misura atta a ridurre tramite uccisione, inattivazione o allontanamento/diluizione, la maggior quantità di microrganismi quali, batteri, virus, funghi, protozoi, spore, al fine di controllare il rischio di infezione per persone o di contaminazione di oggetti o ambienti. Per sterilizzazione si intende qualsiasi processo che possa inattivare tutti i microrganismi che si trovano su una superficie di un oggetto, ovvero la condizione in cui la sopravvivenza dei microrganismi è altamente improbabile. Il calore è il mezzo di sterilizzazione più affidabile ove può essere utilizzato in maniera non distruttiva. Decontaminazione :Trattamento che rende un oggetto od una superficie tale da poter essere maneggiata o toccata senza rischio di contaminazioni di natura biologica, chimica o fisica. In ambito socio-sanitario, la pulizia, la disinfezione e la sterilizzazione rappresentano le procedure essenziali per impedire la trasmissione di agenti infettivi che può avvenire attraverso lo strumentario di uso comune, gli oggetti ed il personale, attraverso operazioni di riduzione dei microrganismi patogeni (virus, batteri, funghi, spore, protozoi) presenti su una superficie tramite inattivazione, allontanamento o uccisione. La disinfezione si divide in tre distinti livelli: disinfezione di basso, medio ed alto livello. Il basso livello permette di eliminare i virus, i batteri e funghi meno resistenti ma lascia sulle superfici i microrganismi più resistenti. La disinfezione di medio livello elimina la gran parte di microrganismi ma è ancora inefficace contro le forme batteriche dette vegetative che sono molto resistenti. La disinfezione di alto livello permette di eliminare la maggior parte dei microrganismi, lasciando sulle superfici una percentuale di essi molto bassa. Alcune forme di tipo vegetativo riescono a resistere anche a questo tipo di disinfezione e per l eliminazione di essi occorrerà far ricorso alla sterilizzazione. La disinfezione si effettua con Il trasferimento Il passaggio carrozina letto del paziente, come tutte le movimentazioni che richiedono la presenza di un operatore socio sanitario deve essere fatta con abilità e il tutto deve avvenire in condizioni di sicurezza. La sicurezza deve essere garantita sia al paziente e sia all'operatore che effettua le manovre. 3/8

ACCORGIMENTI: - informare sempre il paziente delle operazioni da compiere durante tutte le fasi SEQUENZA DELLE OPERAZIONI: -avvisare il paziente che lo stiamo portando in stanza; -portare la carrozzina vicino al letto e bloccarla; -togliere la cintura di contenzione al paziente; -assicurarsi che il letto sia privo della spondina o che questa sia abbassata; -preparare il letto scoprendo il lenzuolo e le coperte; -fare il modo che il paziente possa appoggiare i piedi a terra sollevando le pedaliere; -spiegare al paziente le operazioni da fare, quindi posizionare il braccio del paziente sulla propria schiena e dire al paziente di fare presa in maniera più salda possibile; -sollevare il paziente afferrandolo per la vita e posizionarlo in piedi, sempre tenendolo per la vita; -ruotare il paziente fino a fare in modo che egli possa sedersi sul letto; -a questo punto, con una mano si tiene il paziente e con l altra si sblocca la carrozzina e si spinge via dalla postazione In modo da mettere in sicurezza quest'ultima e poter agire in maniera precisa è sicura. -togliere le ciabatte al paziente -accompagnare il paziente fino a quando non assumerà una posizione supina nel letto, facendolo ruotare sul sacco; -coprire il paziente con il lenzuolo -assicurarsi che sia tutto a posto chiedendo al paziente se sta bene -mettere le spondine e bloccarle in modo tale che il paziente possa essere in sicurezza e informarlo della cosa. La dimissione L accoglienza e la dimissione del paziente rappresentano momenti di passaggio determinanti per la riuscita del percorso di cura; sono condizionati dai rapporti interpersonali che si creano con gli operatori, dalla qualità delle informazioni, dal grado di coinvolgimento dei pazienti, dal comfort ambientale e dall accessibilità alle cure che si riesce a garantire. Risulta pertanto fondamentale, fin dall inizio, costruire una relazione di fiducia e collaborazione, assicurando una comunicazione efficace e rispettosa, al fine di ridurre lo stress da ospedalizzazione e fornire una assistenza che risponda a criteri di appropriatezza, efficienza ed equità. Dimissioni e trasferimenti vengono di norma programmati, compatibilmente con le esigenze del paziente e/o della U.O. di destinazione. La responsabilità della dimissione è a carico del dirigente medico che, durante la visita giornaliera, individua e/o stabilisce il momento in cui il paziente può essere dimesso o deve essere trasferito. La valutazione finale comprende l epicrisi, che descrive i problemi affrontati nel processo di cura, i problemi non risolti, la diagnosi e lo stato di salute del paziente all atto della dimissione. Dimissione a domicilio: Si effettua dopo un analisi accurata delle condizioni cliniche del paziente il quale deve risultare dimissibile presso il proprio domicilio, a seguito anche della valutazione della rete formale, informale e delle condizioni sociali del paziente. Generalmente la data della dimissione viene comunicata al paziente con anticipo di almeno ventiquattro ore, coinvolgendo, ove necessario, anche i familiari. Il giorno della dimissione il medico fornisce le raccomandazioni ed i consigli per il decorso, compila il file F per la continuazione del piano terapeutico al domicilio e dispone la chiusura della cartella clinica. Dimissioni verso struttura riabilitativa: Riguarda quei pazienti che, a conclusione della fase diagnostico-terapeutica, necessitano di un ulteriore periodo di ricovero in struttura sanitaria a scopo riabilitativo e/o assistenziale. Il Medico, previa verifica di disponibilità di posti letto, procede con la chiusura amministrativa del ricovero, la compilazione della SDO e della lettera di dimissione. Il coordinatore infermieristico organizza l eventuale trasporto in ambulanza per il giorno della dimissione, verifica che sia compilata la relazione infermieristica per la dimissione. Dimissione volontaria: Avviene per esplicita richiesta del paziente, anche in presenza di motivato parere contrario del sanitario responsabile delle cure, e per essere valida deve nascere da una manifestazione autentica e non equivoca della volontà della persona. L unità del paziente In genere gli elementi che compongono l'unità del paziente sono: il letto, il comodino, il tavolino da letto, la sedia, l'armadio ed il sistema di chiamata. Il letto ospedaliero è caratterizzato da alcuni elementi che lo differenziano da quello di casa; questi elementi sono il materiale con cui è costruito, le sue dimensioni, l'altezza del piano e gli elementi che ne consentono l'agibilità e la manovrabilità. In realtà i letti presenti all'interno delle strutture sanitarie hanno diverse tipologie: c è letto comune o semplice fatto in metallo. Esso è privo di ruote e di qualsiasi altro accessorio. alcuni di questi letti permettono di modificare manualmente la posizione della testa. Vi è poi il letto articolato costituito da materiale lavabile e 4/8

disinfettabile; è provvisto di ruote con sistema frenante, questi letti permettono una certa autonomia del malato nei cambi di posizione e permettono anche al personale di assistenza di manovrarli con facilità. La pulizia dell'unità del malato va fatta quotidianamente sulla superficie a umido impiegando un panno imbibito d'acqua e detergente. La pulizia va fatta anche dopo le dimissioni del malato sia sulle per superfici che all'interno con acqua e detergente e va fatta anche al bisogno con acqua e detergente. In caso di pazienti con malattie infettive può essere necessario sottoporre l'unità del malato a disinfezione dopo le sue dimissioni o trasferimento. Va comunque fatta sempre un'accurata pulizia e detersione di ogni singolo elemento dell'unità del malato tutto ciò rispettando i protocolli specifici vigenti nell'unità operativa interessante. Il rifacimento del letto Tra le mansioni che l'oss svolge quotidianamente all'interno di ospedali e strutture assistenziali vi è il rifacimento del letto del paziente o dell'utente. Scopo: garantire l'igiene e il confort Quando va fatto: ogni mattina dopo che il degente si è alzato, ma può essere necessario anche ripetere l'operazione più volte nello stesso giorno quando questo si presenta disordinato o sporco. Cosa occorre per il rifacimento del letto: 2 lenzuola, federa e cuscino Il materiale va trasportato sul carrello. Questo con la biancheria sporca va lasciato fuori dalla stanza. Operazioni che l'operatore socio sanitario deve fare: - lavare le mani - informare la persona sulle operazioni da compiere, - assicurarsi che il paziente sia abbastanza coperto ed aprire la finestra per aerare la stanza -collocare una sedia ai piedi del letto -togliere e posizionare sulla sedia nell'ordine: cuscino, copriletto, coperta, lenzuolo superiore, eventuali traverse e lenzuolo inferiore -iniziare il rifacimento del letto prendendo in sequenza contraria alla precedente la biancheria dalla sedia e sostituendo man mano quella che appare sporca. -mettere subito la biancheria sporca nel sacchetto apposito senza appoggiarla per terra -accertarsi che gli angoli del letto presentino le giuste piegature -rimettere il cuscino e sistemare il copriletto -chiudere le finestre e riordinare la postazione -lavarsi le mani Lecce, maggio 2019 5/8

TEST VERIFICA APPRENDIMENTO Modulo Igiene dell Ambiente e Comfort Alberghiero 1) Da quale delle seguenti norme è regolamentata la gestione dei rifiuti sanitari in Italia? a) dal D.P.R. 15.07.2003, n. 254 b) dal D.Lgs. 05.02.1997, n. 22 decreto Ronchi c) dal D.L. 26.06.2000, n. 219 2) Si definiscono Rifiuti Sanitari a) quei rifiuti che derivano da strutture pubbliche e private che svolgono attività medica e veterinaria di prevenzione, di diagnosi, di cura, di riabilitazione e di ricerca ; b) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali c) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni 3- Tutti i rifiuti sono identificati con un codice CER (Codice Europeo Rifiuti) con il quale è possibile risalire alla specifica tipologia e pericolosità. Il codice CER è composto da: a) quattro cifre raggruppate due a due b) da sei cifre raggruppate due a due c) da otto cifre raggruppate due a due 4- I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: a) sono rifiuti venuti a contatto con liquidi biologici di pazienti sottoposti scintigrafiche presso le strutture di medicina nucleare b) rifiuti che provengono da ambienti e pazienti in isolamento infettivo con rischio di trasmissione aerea c) rifiuti provenienti da laboratori di analisi chimico cliniche e microbiologiche, centri immunotrasfusionale e anatomia patologica 5- I farmaci scaduti o inutilizzati rientrano tra: a) rifiuti sanitari a rischio infettivo b) rifiuti sanitari non a rischio infettivo c) rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione 6- il microclima e? a) il clima esterno b) una definizione del clima non idoneo al malato c) il clima dell ambiente confinato 7- il caso di spargimento accidentale di liquido organico su una superficie bisogna: a) sanificare, decontaminare, sanitizzare la superficie b) decontaminare, sanificare e sanitizzare la superficie c) sanificare, sanitizzare e decontaminare la superficie 8- la decontaminazione dei ferri chirurgici a) è un'operazione che viene fatta dopo la detersione b) va fatta senza smontare gli strumenti più complessi c) ha lo scopo di allontanare la maggior parte del materiale organico presente sulla superficie 9- Il vacuum test (è un ciclo di controllo per verificare lo stato di funzionamento di un'autoclave per sterilizzazione) a) permette di verificare il corretto funzionamento delle autoclavi b) permette di verificare l'efficacia di un disinfettante c) permette di verificare la sterilità dei ferri chirurgici 10- Secondo le normative internazionali (es. EN 556), una popolazione di oggetti può essere considerata sterile quando a) vi è la probabilità di trovare UN oggetto NON STERILE su un migliaio di oggetti. b) vi è la probabilità di trovare UN oggetto NON STERILE su un milione di oggetti. c) vi è la probabilità di trovare UN oggetto NON STERILE su dieci milioni di oggetti. 6/8

11-Il lavaggio ad ultrasuoni a) non garantisce una corretta pulizia delle superfici b) non è efficace per le sostanze organiche solidificate c) garantisce una corretta pulizia delle superfici difficilmente raggiungibili con un lavaggio manuale o automatizzato 12-Non è consigliabile utilizzare la sterilizzazione a vapore per a) ferri chirurgici b) teleria per campo sterile c) attrezzature endoscopiche 13-Secondo la normativa EN 285 nella sterilizzazione a vapore i tempi di mantenimento devono essere di a) 15 minuti per i 121 C b) 30 minuti per i 121 C c) 35 minuti per i 121 C 14- La temperatura ottimale della stanza del degente è a) 10-15 in estate e 17-20 in inverno b) 22-25 in estate e 17-20 in inverno c) 10-20 in estate e 25-28 in inverno 15- La disinfezione è a) Un processo che permette la distruzione, su oggetti, strumenti e superfici, della maggior parte di organismi patogeni b) Un processo che permette la distruzione, su oggetti, strumenti e superfici, di pochi organismi patogeni c) Un processo che permette la distruzione, su oggetti, strumenti e superfici, solo di alcune specie di organismi patogeni 16- La disinfezione si divide in: a) basso e alto livello b) solo basso livello c) basso, medio e alto livello 17- La disinfezione di alto livello a) porta alla distruzione di tutti i microrganismi e di tutte le spore batteriche b) porta alla distruzione di tutti i microrganismi ma non di tutte spore batteriche c) elimina solo i virus 18- Quali dei seguenti disinfettanti ha tossicità maggiore alla concentrazione d'uso a) clorexidina b) alcol c) glutaraldeide 19- la sterilizzazione a vapore saturo a) è un metodo di sterilizzazione poco usato b) è un metodo che ha un alto costo di realizzazione c) è un metodo molto usato e con bassi costi di realizzazione 20- Per sterilizzare i ferri chirurgici si usa a) clorexidina b) soluzione Alcolica al 90% c) ossido di etilene 21- Il lavaggio delle mani a) serve ad evitare solo la trasmissione di infezioni di contatto b) serve a prevenire solo le infezioni ospedaliere c) tutte le risposte precedenti 22- Il lavaggio delle mani per gli OSS può essere a) sociale e antisettico b) sociale, antisettico e chirurgico c) antisettico e chirurgico 7/8

23- Il lavaggio sociale delle mani serve a) ad allontanare lo sporco e la maggior parte della flora transitoria dalla cute b) ridurre al minimo la flora residente c) eliminare del tutto la flora residente 24- II lavaggio delle mani antisettico si fa a) prima e dopo procedure invasive b) in occasione di tecniche che richiedano l utilizzo di guanti sterili c) tutte le risposte precedenti 25- Quando si parla di unità di degenza a cosa si fa riferimento? a) insieme di spazi e dei mobili a disposizione di ciascun malato b) presidio ospedaliero nella sua complessità c) insieme degli spazi e dei mobili a disposizione del presidio ospedaliero Risposte esatte: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 a a b b c c b c a b c c a b a 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 c b c c c c a a c a 8/8