A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane allâ estero www.infomercatiesteri.it
INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici
PERCHE' PERCHÈ Potere d'acquisto Apprezzamento del Made in Italy Stabilità finanziaria Stabiltà politica Posizione geografica Potere d'acquisto sempre molto forte. La Svizzera con un reddito pro capite di quasi 60'000 Euro rappresenta uno dei paesi più ricchi d'europa e con un potere d'acquisto fra i più alti al mondo. La domanda interna è Apprezzamento del Made in Italy La Svizzera apprezza e valorizza le produzioni made in Italy tanto che ora è il quarto mercato al mondo per i prodotti italiani. Stabilità finanziaria la Svizzera è fra i paesi finanziariamente più solidi del Vecchio continente e al mondo, con un rapporto Debito/PIL inferiore al 30% e stabilmente in Avanzo finaziario. Stabiltà politica Il sistema istituzionale elvetico rappresenta un esempio di assoluta stabilità, garantendo il funzionamento efficace ed efficiente dell'apparato statale, che tiene conto tra l'altro anche delle caratteristiche dei singoli territori che compongono la Confederazione. Posizione geografica fondamentale per il commercio italiano. La Svizzera si colloca al centro dell'europa ed è un punto essenziale di passaggio tra i Paesi germanici e quelli latini. L'efficienza dei suoi trasporti ferroviari e stradali ne fanno un Paese Ultimo aggiornamento: 12/06/2013 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Stato federale, democrazia parlamentare 41.285 Kmq Tedesco, francese e italiano. Il romancio è lingua ufficiale nei rapporti con le persone di lingua cattolica, protestante, altre Franco Svizzero Ultimo aggiornamento: 30/10/2014 1
DOVE INVESTIRE Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Prodotti delle altre industrie manufatturiere Costruzioni Macchinari e apparecchiature Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Le aziende più importanti dell'industria farmaceutica svizzera sono oggi la Novartis e la Roche, entrambe con sede a Basilea. Le due multinazionali ingaggiano spesso manager e personale tecnico all'estero. Prodotti delle altre industrie manufatturiere Gli orologi svizzeri sono prodotti generalmente in piccole fabbriche situate nell'arco del giurassiano, tra Ginevra e le colline del Giura nella parte nord-occidentale del Paese. Per decenni quasi la metà della produzione orologiera mondiale fu fornita dalla Svizzera. Negli anni Settanta però, gli orologi al quarzo prodotti a basso costo in Asia, misero in serio pericolo l'industria orologiera elvetica. Una profonda ristrutturazione e il ritorno in auge degli orologi meccanici di lusso, hanno ridato forte vitalità a una delle industrie tradizionalmente più importanti della Svizzera. Costruzioni fermarsi. Il boom del mercato immobiliare svizzero e dei prestiti ipotecari, nonostante l'indicazione di un "possibile rallentamento"comunicato dalla Banca Nazionale Svizzera, non accenna a Anche il mercato delle infrastrutture offre possibili sbocchi, visti i diversi progetti in corso di elaborazione e quelli già in fase di svolgimento. Macchinari e apparecchiature L'industria metalmeccanica ed elettrica riveste un ruolo chiave nell'economia nazionale svizzera. È il più grande datore di lavoro della Confederazione e rappresenta il 32,2% del flusso di merci in uscita dal Paese. Energia elettrica, gas, vapore e Il settore delle energie rinnovabili si trova in Svizzera in fase di pieno sviluppo. Da quando, aria condizionata (anche da fonti due anni fa, è stato deciso l'abbondono del nucleare, disattivando gli impianti delle centrali rinnovabili) nucleari al termine del loro ciclo di vita e non sostituendole con nuovi sistemi, le energie rinnovabili hanno assunto un ruolo di primo piano, anche da un punto di vista economico. "L'efficienza energetica" ha delle previsioni di crescita nettamente superiori a quelle per l'economia nel suo complesso. Ultimo aggiornamento: 13/06/2013 2
COSA VENDERE Prodotti alimentari Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Mobili Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari I prodotti alimentari e le bevande alcooliche italiane sono in Svizzera ben conosciuti e apprezzati. In tutte le maggiori catene di supermercati elvetici sono presenti, anche se in misura differente, prodotti d'esportazione italiani. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) La moda italiana riveste un ruolo di importanza primaria in Svizzera. La si trova nella maggior parte dei negozi e catene di abbigliamento del Paese. Mobili L'Italia è un importante esportatore di mobili in Svizzera ( nel 2011 il valore delle esportazioni di mobili in Svizzera è stato di 2297 milioni di euro - vedi Bilancia Commerciale). I mobili di artigianato italiano sono molto apprezzati in Svizzera. Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Anche il settore calzaturiero italiano è molto apprezzato in Svizzera. Macchinari e apparecchiature I sistemi industriali e i macchinari italiani, specialmente quelli per l'imballaggio, trovano in Svizzera un marcato riscontro. Ultimo aggiornamento: 14/06/2013 3
OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA In linea con un tradizionale orientamento del popolo svizzero favorevole alla stabilità dell assetto politico del Paese ed alla sostanziale continuità dell azione di governo, la politica interna della Confederazione Elvetica si muove da decenni nel solco del principio della concordanza, che impone ai 7 Consiglieri Federali (e quindi, sia pure indirettamente, agli stessi partiti rappresentati nell Esecutivo) di assumere collegialmente la responsabilità di tutte le decisioni. In occasione delle ultime elezioni politiche il 23 ottobre 2011, si è registrato per la prima volta negli ultimi trenta anni una diminuzione dei suffragi e, soprattutto, dei seggi dell Unione democratica di centro (UDC). L UDC ha ottenuto il 26,6% (28,9% nel 2007), pari a 54 seggi (62); il Partito Socialista (PS) ha avuto il 18,7% (19,5%), pari a 46 seggi (43); il Partito Liberale Radicale (PLR) il 15,1% (15,6%), pari a 30 seggi (31); il Partito Popolare Democratico (PPD) il 12,3% (14,5%), con 28 seggi (31). Tra i partiti minori, il Partito Ecologista Svizzero (PES) ha raccolto l 8,4% (9,6%) e 15 seggi (20); il Partito Ecologista Liberale (PEL) il 5,4% (1,2%) e 12 seggi (3) ed il Partito Borghese Democratico (PBD) il 5,4% con 9 seggi. Il Parlamento così composto ha inflitto all UDC due ulteriori sconfitte politiche prima confermando la presenza di un solo rappresentante dell UDC all interno del Consiglio Federale e, successivamente, preferendo l esponente del PBD Eveline Widmer- Schlumpf quale primo Presidente della Confederazione della nuova legislatura al posto del Consigliere dell UDC Ueli Maurer, che ha dovuto attendere il 1 gennaio 2013 per ricoprire la massima carica istituzionale del Paese. Presidente del Consiglio Nazionale per il 2013 è stata eletta Maya Graf (Verdi), mentre Filippo Lombardi (PPD) è Presidente del Consiglio degli Stati per lo stesso periodo. Il Parlamento così composto ha inflitto all UDC due ulteriori sconfitte politiche prima confermando la presenza di un solo rappresentante dell UDC all interno del Consiglio Federale e, successivamente, preferendo l esponente del PBD Eveline Widmer- Schlumpf quale primo Presidente della Confederazione della nuova legislatura al posto del Consigliere dell UDC Ueli Maurer, che ha dovuto attendere il 1 gennaio 2013 per ricoprire la massima carica istituzionale del Paese. Dal 1 gennaio scorso il Presidente di turno è il Consigliere Federale per gli Affari Esteri, Didier Burkhalter. Ultimo aggiornamento: 23/09/2014 RELAZIONI INTERNAZIONALI La politica estera della Confederazione Svizzera può considerarsi impostata su tre cerchi concentrici. Il primo, rappresentato dai 4 Paesi confinanti (Italia, Francia, Germania ed Austria), nei cui confronti la qualità e la frequenza delle relazioni è pari alla contiguità geografico-culturale. Il secondo, costituito dalla vasta area europea e che abbraccia sia il rapporto privilegiato (ma sofferto nel travagliato percorso di avvicinamento) con i Paesi membri dell Unione Europea sia quello con i 3 Paesi dello Spazio Economico Europeo (particolarmente intense, per ovvi motivi, le relazioni con Liechtenstein, più diluite quelle con l Islanda e la Norvegia). Il terzo, coincidente con quei Paesi del resto del mondo ove più rilevanti sono gli interessi svizzeri, soprattutto di tipo economico. In base alle priorità fissate dalla Costituzione Federale dell 1.1.2000, la politica estera elvetica è incentrata sull aiuto umanitario, sulla cooperazione allo sviluppo, sulla prevenzione dei conflitti, sul sostegno allo stato di diritto e sull impegno ambientale nonché, ovviamente, sulla tutela degli interessi economici svizzeri all estero. Anche l emergenza terrorismo, dopo l 11 settembre 2001, ha indotto il Governo ad una politica estera più aperta e ad un' interpretazione più elastica del principio di neutralità: Berna è pronta a cooperare con gli altri membri della comunità internazionale sia nel campo delle operazioni di polizia che in quello giudiziario. Nel giugno del 2005 la Svizzera ha aderito agli accordi di Schengen, negoziandone l'attuazione pratica in modo di mantenere controlli saltuari alle frontiere, e reclamando un eventuale diritto di rescissione. Il 12 dicembre 2008 la Confederazione è entrata nell'area Schengen come 25 Paese. A partire dal 2006 la Svizzera ha intensificato la cooperazione con gli Stati Uniti, attraverso la sottoscrizione di un documento Memorandum of understanding establishing a framework for intensified cooperation, che definisce in particolare le modalità per un coordinamento politico più efficace sui numerosi dossier in trattazione tra i due Paesi. Nel dibattito sulla riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Svizzera, che fa parte del gruppo small five, ritiene che una soluzione intermedia che comporti la creazione di una terza categoria di seggi possa essere un'opzione da prendere in considerazione. La Svizzera è membro di 27 organizzazioni ONU, contribuisce al bilancio di altre 10 e partecipa, ora anche con unità dotate di proprio armamento, ad alcune forze internazionali di peacekeeping (es: Kossovo); è membro del Consiglio d Europa (1963), dell OSCE (1975) e del Patto di Stabilità per l Europa Sud-Orientale (2000); dal 1997 partecipa alla Partnership for Peace in 4
ambito NATO. La Confederazione si è candidata ad un seggio del Consiglio di Sicurezza per il biennio 2023-2024. Ultimo aggiornamento: 30/10/2014 5
OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L economia svizzera ha continuato a crescere a buon ritmo anche nella primavera del 2014, ma questa forte dinamica congiunturale si contrappone a un andamento tuttora contenuto delle esportazioni nazionali. L inversione di tendenza in questo settore si fa ancora attendere a causa, in particolare, dell irregolarità del ritmo di ripresa della congiuntura mondiale. Il gruppo di esperti della Confederazione continua a ritenere che la ripresa congiunturale in Svizzera si consoliderà ed estenderà entro il 2015. Siccome le esportazioni tardano a riprendersi, anche il miglioramento della congiuntura potrebbe seguire un ritmo più lento di quanto previsto in marzo. Per il 2014 la crescita stimata del PIL è del 2% (previsione precedente: +2,2%), mentre per il 2015 si punta su un incremento al 2,6% (anziché al 2,7%). Nel complesso però, le prospettive congiunturali appaiono positive, per cui la ripresa del mercato del lavoro dovrebbe rafforzarsi progressivamente, con un conseguente calo della disoccupazione.. Ultimo aggiornamento: 30/10/2014 POLITICA ECONOMICA L OCSE attesta che negli ultimi anni la Svizzera ha vissuto un solido sviluppo economico e che dispone di finanze pubbliche sane. La pressione al rialzo sul franco svizzero e quindi i rischi di deflazione e le difficoltà per il settore dell esportazione hanno potuto essere attenuati con l istituzione di un tasso di cambio minimo di 1,20 franchi per euro. La politica monetaria espansiva attuale e il tasso minimo sono giustificati dal fatto che l inflazione è molto debole, che continuano a sussistere rischi di flussi di capitali esteri verso il franco e che l'attività economica si situa ancora al di sotto delle capacità produttive dell'economia. Il rapporto evidenzia tuttavia la presenza di segnali di surriscaldamento sul mercato immobiliare in alcune regioni. Se questi dovessero intensificarsi, sarebbero opportune ulteriori misure macroprudenziali. Si dovrebbe inoltre verificare la possibilità a medio termine di dare priorità alle spese pubbliche della Confederazione che contribuiscono all incremento della produttività. Lincremento della produttività del lavoro in Svizzera ha subito un rallentamento e che da questo punto di vista la Svizzera è chiaramente uscita dai primi posti della classifica dell OCSE. Negli ultimi decenni la crescita economica in Svizzera era stata possibile soprattutto grazie a un aumento dell offerta di lavoro. Il settore della costituzione di nuove imprese, ad esempio, è poco dinamico, anche a causa di ostacoli amministrativi. Il ritmo delle riforme nel settore agricolo dovrebbe essere aumentato con il passaggio a un sistema basato sui pagamenti diretti e su una maggiore apertura internazionale. Inoltre, gli scolari socialmente sfavoriti o gli scolari di origini straniere dovrebbero ricevere un sostegno mirato nella formazione, come avviene ad esempio in Finlandia. Secondo l OCSE il potenziale economico delle donne in Svizzera non è sufficientemente sfruttato; un migliore utilizzo avrebbe ripercussioni positive sulla produttività del lavoro e sulla crescita. Benché il tasso di occupazione delle donne in Svizzera, nel confronto con gli altri Stati dell OCSE, sia relativamente elevato, anche la percentuale di lavoratrici a tempo parziale è una tra le più alte di questo gruppo di Paesi. Inoltre, le donne sono fortemente sottorappresentate nelle posizioni dirigenziali. Per rafforzare il ruolo delle donne nell economia, l OCSE raccomanda un aumento dei contributi dei Comuni e dei Cantoni destinati ad ampliare le offerte di custodia dei figli in età prescolastica e scolastica. Si dovrebbe anche eliminare la «penalizzazione del matrimonio» in modo da migliorare le condizioni fiscali delle famiglie con doppio reddito. L OCSE individua un altra lacuna da colmare nelle opportunità di carriera per le donne: sarebbe opportuno garantire una maggiore rappresentanza femminile nelle direzioni aziendali inserendo nello «Swiss Code of Best Practice for Corporate Governance» obiettivi in materia di genere per le imprese. La quota di donne andrebbe aumentata anche nei consigli d amministrazione fissando nello «Swiss Code» obiettivi ambiziosi in base principio «comply or explain», secondo cui eventuali deroghe vanno motivate, o introducendo apposite quote. Secondo l OCSE, la strategia energetica 2050 dovrebbe sfruttare maggiormente e in modo prioritario i meccanismi di mercato per conseguire i propri obiettivi. Essa ritiene inoltre fondamentale potenziare la ricerca in campo energetico e rafforzare la cooperazione internazionale in quest ambito. Secondo la sua analisi, raggiungere entro il 2020 l obiettivo di politica climatica svizzera, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra del 20 per cento rispetto al 1990, sarà una sfida impegnativa. Raccomanda pertanto di introdurre una tassa sul CO2 sui carburanti poiché in questo ambito esiste un potenziale di riduzione relativamente conveniente ma pressoché inutilizzato. Ultimo aggiornamento: 17/09/2014 6
INDICATORI MACROECONOMICI 2011 2012 2013 PIL Nominale (mln ) 479.372 462.036 497 Variazione del PIL reale (%) 1,9 0 0,5 Popolazione (mln) 7,87 7,95 8 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) 47.800 48.610 72 Disoccupazione (%) 3,1 3 3,3 Debito pubblico (% PIL) 36,5 36,7 36,4 Inflazione (%) 0,2 0,7 0 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 4,23 2,26 4,19 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 18/09/2014 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 7
BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2011 2012 2013 Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 Totale 180.304 mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) GERMANIA 33.075 nd nd nd nd USA 16.810 nd nd nd nd ITALIA 12.710 nd nd nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Merci (mln. ) 2011 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 182,07 nd Prodotti delle miniere e delle cave 36,7 nd Prodotti alimentari 4.392,32 nd Bevande 1.189,72 nd Tabacco 528,44 nd Prodotti tessili 928,28 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 1.102,83 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 598,46 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 211,9 nd Carta e prodotti in carta 1.459,73 nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 120,1 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 608,15 nd Prodotti chimici 139,88 nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 42.883,43 nd Articoli in gomma e materie plastiche 3.088,05 nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 898,39 nd Prodotti della metallurgia 8.399,69 nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 4.259,24 nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 25.231,14 nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 7.776,18 nd Macchinari e apparecchiature 18.237,81 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 1.521,54 nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2.272,9 nd Mobili 513,41 nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 13.119,16 nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 4.379,9 nd Altri prodotti e attività 5.984,92 nd Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 8
IMPORT Import 2011 2012 2013 Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 Totale 161.930 mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) GERMANIA 46.883 nd nd nd nd ITALIA 15.101 nd nd nd nd FRANCIA 12.555 nd nd nd nd Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) 2011 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 3.095,4 nd Prodotti delle miniere e delle cave 3.894,89 nd Prodotti alimentari 4.553,5 nd Bevande 1.325,73 nd Tabacco 81,6 nd Prodotti tessili 1.157,35 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4.197,77 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1.810,57 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1.621,72 nd Carta e prodotti in carta 2.255,46 nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 55,63 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 4.977,89 nd Prodotti chimici 118,73 nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 17.872,74 nd Articoli in gomma e materie plastiche 4.278,54 nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 2.083,77 nd Prodotti della metallurgia 9.002,36 nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 411,82 nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 13.229 nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 6.101,1 nd Macchinari e apparecchiature 10.369,64 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 10.729,75 nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2.712,38 nd Mobili 2.297,04 nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 12.554,84 nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 3.524,74 nd Altri prodotti e attività 4.763,37 nd Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Il 18 settembre 2014 i dati del 2013 non sono ancora disponibili. OSSERVAZIONI 9
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) 3,5 6,26 19.513,97 Saldo dei Servizi (mln. ) 38,8 32,53 Saldo dei Redditi (mln. ) 25,73 24,17 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) -10,09-9,85 Saldo delle partite correnti (mln. ) 57,95 53,02 Riserve internazionali (mln. ) 259,71 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU Note: nd Ultimo aggiornamento: 18/09/2014 10
INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 150,4 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 822.887 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) USA 162.539 USA nd REGNO UNITO 57.133 GERMANIA nd LUSSEMBURGO 64.720 UNGHERIA nd Italia Position:8 20.680 Italia Position:nd nd Italia Position:38 nd 11
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 94,1 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 499.176 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 2013 USA 56.994 PAESI BASSI nd AUSTRIA 56.046 FRANCIA nd FRANCIA 26.690 USA nd Italia Position:7 4.744 Italia Position:4 nd In data 18 settembre 2014 i dati non sono ancora disponibili OSSERVAZIONI 12
INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) -10,6 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 34.089 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) USA 9.351 AFGHANISTAN nd GERMANIA 3.164 AFGHANISTAN nd FRANCIA 600 AFGHANISTAN nd Italia Position:5-852 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. )) 2011 2012 2013 Prodotti delle miniere e delle cave 43 Manufatturiero 965 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 453 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 122 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 165 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 46 Costruzioni 155 Servizi -2.042 Servizi di informazione e comunicazione -49 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 48 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento -6 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli -59 Trasporto e magazzinaggio -28 Servizi di alloggio e ristorazione -11 Attività finanziarie e assicurative -1,35 Attività professionali, scientifiche e tecniche -382 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 13
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 0,4 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 8.514 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 2013 FRANCIA 2.955 AFGHANISTAN nd USA 4.399 AFGHANISTAN nd AUSTRIA 5.280 AFGHANISTAN nd In data 18 settembre 2014 i dati non sono ancora disponibili. OSSERVAZIONI 14
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea Accordo di libero scambio fra Cina e Svizzera Per Pechino la chance di utilizzarlo per vendere nei Paesi della UE senza barriere tariffarie. A guadagnarci potrebbero essere le imprese del lusso, italiane ed europee, che esportano verso la Cina. Aprire una filiale in Svizzera non basta, l'accordo funziona se il prodotto può essere qualificato come "made in Switzerland". Non basta farlo transitare, occorre che lì venga rilavorato, per essere nazionalizzato come svizzero. Le normative int. prevedono che per essere riqualificato come nazionale un prodotto debba aver acquisito in quel Paese più del 50% del valore aggiunto. Sole 24 ore, 09.12.2013 Ultimo aggiornamento: 29/09/2014 15
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 142 paesi 2011 2012 2013 Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi GCI 5,7 1 5,7 1 5,7 1 Sub indici Requisiti di base (20 %) 6,2 3 6,2 2 6,2 3 Istituzioni (25%) 5,8 6 5,7 5 5,6 7 Infrastrutture (25%) 6,1 5 6,2 5 6,2 6 Ambiente macroeconomico (25%) 6,3 7 6,4 8 6,3 11 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,5 8 6,5 8 6,5 12 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 5,5 2 5,5 5 5,4 5 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,8 3 5,9 3 5,9 4 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,2 5 5,3 7 5,3 6 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 5,9 1 5,9 1 5,8 2 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 5,3 7 5,3 9 5,2 11 Diffusione delle tecnologie (17%) 6,3 1 6 6 5,9 9 Dimensione del mercato (17%) 4,5 39 4,5 39 4,6 40 Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %) 5,8 1 5,8 1 5,7 1 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 5,8 3 5,8 2 5,8 2 Innovazione (50%) 5,8 1 5,8 1 5,7 2 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 08/07/2013 Val (0-100) Pos. 184 paesi 2011 2012 2013 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Indice di Liberta Economica 80 5 81 5 81 5 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 08/07/2013 16
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi 2010 2012 Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 5 5 5 8 Sub indici Accesso al mercato (25%) 4 58 5 8 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 5 39 2 65 Amministrazione doganale (25%) 5 10 5 12 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5 10 5 9 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5 32 5 35 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 6 7 6 11 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5 10 5 10 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 6 9 6 4 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 5 13 4 23 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 5 7 6 10 Contesto business (25%) 5 8 5 3 Regolamentazione (50%) 5 8 5 4 Sicurezza (50%) 6 10 6 6 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 04/07/2013 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 30 35 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 04/07/2013 17
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2012 / 2013 2013 / 2014 2014 / 2015 Accesso al finanziamento 8 7,7 9,2 Aliquote fiscali 7 8,7 5,9 Burocrazia statale inefficiente 13 14,8 11,3 Scarsa salute pubblica 0 0 0,2 Corruzione 0 0,6 0 Crimine e Furti 0 1,1 0,5 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 3 4,5 4,2 Forza lavoro non adeguatamente istruita 14 15,4 21,2 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 2 2,8 1,9 Inflazione 1 1,3 0,7 Instabilita delle politiche 10 7,7 10,9 Instabilita del governo/colpi di stato 0 0,2 0,6 Normative del lavoro restrittive 9,9 11,6 Normative fiscali 10 13 10,3 Regolamenti sulla valuta estera 9 3,5 2,7 Insufficiente capacita di innovare 8,8 8,9 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/2014 18
BUSINESS COST Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Unita 2010 2011 2012 per anno 588.769,81 574.917,55 708.375,52 per anno 206.041,11 202.700,56 232.426,15 per anno 212.821,81 212.897,51 244.057,27 per anno 110.551,62 116.539,19 133.038,81 per anno 128.533,9 123.677,13 142.519,13 per anno 72.770,76 69.521,96 81.258,8 per anno 58.896,8 55.242,6 63.909,92 per m2 per anno per m2 per anno 692,54 734,43 716,36 139,9 156,09 159,42 per kwh 0,07 0,07 0,1 Acqua per uso industriale /commerciale. per m3 1,77 0,83 1 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. per linea/mese 18,64 17,39 22,22 Aliquota fiscale corporate media. % 21,17 21,17 21,17 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 7,6 7,6 8 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 41,5 40 40 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/07/2013 OSSERVAZIONI Cambio US Dollar in Euro in base al cambio ufficiale del 5 luglio 2013, SIX Swiss Exchange: 1US Dollar (USD) = 0.7751Euro (EUR) 1Euro (EUR) = 1.2901US Dollar (USD) Ultimo aggiornamento: 08/07/2013 19