Il sistema endocrino Ernest Henry Starling (1866-1927) Definizione di ormone Cellule specializzate Stimolo specifico Trasporto a distanza Organo bersaglio Azione ormonale Variazione dello stimolo Effetti del paratormone Eccessiva produzione di ormoni Eccessiva produzione di ormoni: Carente produzione di ormoni Alterata risposta tissutale da alterazioni genetiche (iperaldosteronismo sensibile al cortisone) per proliferazione policlonale di cellule endocrine attive (Basedow) per proliferazione monoclonale di cellule endocrine attive (tumori) Tumori delle ghiandole endocrine Carente produzione di ormoni, esito di: Alterata risposta tissutale: Tumori delle ghiandole endocrine: asportazione chirurgica di una ghiandola endocrina processi infettivi (es.: tubercolosi surrenalica) deposito di ferro (nelle cellule β del pancreas nell emocromatosi) processi autoimmunitari (diabete tipo 1, Hashimoto) alterazioni genetiche resistenza all azione ormonale: alterazioni genetiche monogeniche (nanismo di Laron) poligeniche (diabete mellito di tipo 2) alterazioni acquisite (resistenza al PTH nell insufficienza renale) aumento dell attività dell organo bersaglio da cause genetiche (mutazioni attivanti i recettori per TSH, LH, PTH o la proteina G s α) funzionanti, danno sintomi da eccessiva produzione ormonale (tumori delle paratiroidi) non funzionanti, possono dare: sintomi locali da compressione (adenomi ipofisari) metastasi a distanza (carcinoma della tiroide) Titolo 1
a scopo diagnostico come trattamento sostitutivo con effetto inibente come trattamento sostitutivo steroidi e ormoni tiroidei: per via orale peptidi: per via parenterale E possibile: o ristabilire normali livelli ormonali (ormoni tiroidei) o imitare le modalità fisiologiche di produzione (GnRH) Il paziente endocrino: aspetti particolari con effetto inibente (in condizioni di iperfunzione ormonale) ormoni inibenti (somatostatina) antagonisti recettoriali analoghi ormonali a scopo diagnostico: per stimolare e valutare la risposta di organi bersaglio per inibire la produzione ormonale fisiologica ed evidenziare una autonomia funzionale (es.: T 3 nell adenoma tossico) Diagnosi in pazienti asintomatici mediante screening Alterazioni quantitative piuttosto che qualitative Sovrapposizione con altre caratteristiche e condizioni Acquisizione di caratteristiche comuni Pazienti basedowiani: tutti parenti? Anche gli acromegalici si assomigliano Il paziente endocrino: aspetti particolari Diagnosi in pazienti asintomatici mediante screening Alterazioni quantitative piuttosto che qualitative Sovrapposizione con altre caratteristiche e condizioni Acquisizione di caratteristiche comuni Evoluzione in genere graduale Titolo 2
Acromegalia: evoluzione della malattia Acromegalia: evoluzione della malattia Acromegalia: evoluzione della malattia Il paziente endocrino: aspetti particolari Hussain Bisad, Somalia, m. 2,32 Il gigantismo Bao Xishun (1951) Cina, m. 2,36 Sultan Kosen (1983) Turchia, m. 2,42 Il gigantismo Ajaz Ahmed (1976) Pakistan, m. 2,53 Diagnosi in pazienti asintomatici mediante screening Alterazioni quantitative piuttosto che qualitative Sovrapposizione con altre caratteristiche e condizioni Acquisizione di caratteristiche comuni Evoluzione in genere graduale Manifestazioni a distanza dall organo malato Alcune condizioni sono rare, ma importanti perché curabili Alcuni eventi sono normali o patologici a seconda dell epoca Conseguenze psicologiche di alcune condizioni patologiche Il gigantismo Leonid Stadnyk (1971) Ucraina, m. 2,59 Yao Defen (1972) Cina, m. 2,33 Acromegalia e gigantismo Acromegalia e gigantismo Rondo Hatton (1894-1946) Carel Struycken (1948) André the Giant (1946 1993) Primo Carnera (1906-1967) Titolo 3
Harvey Williams Cushing (1869-1939) Pazienti con sindrome di Cushing Sindrome di Cushing: effetti della malattia Sindrome di Cushing: effetti della malattia Sindrome di Cushing: effetti della malattia Anamnesi Esame obiettivo Esami di laboratorio Esami strumentali Palpazione della tiroide Anamnesi familiare fisiologica patologica farmacologica Esame obiettivo generale distrettuale valutazione diretta delle ghiandole endocrine valutazione indiretta delle condizioni endocrine Titolo 4
Ispezione della tiroide Esami di laboratorio. Da ricordare: pulsatilità variazioni circadiane altre variazioni cicliche ruolo dell età ruolo del sonno antagonismo ormonale test dinamici interazioni ormone-metabolita legame con le proteine plasmatiche Esami strumentali: ecografia tomografia assiale computerizzata risonanza magnetica nucleare scintigrafia Il trattamento del paziente endocrino Il calcio dell organismo si trova distribuito: nella struttura cristallina della fase minerale dell osso (99%) nei liquidi intra- ed extra-cellulari (1%) Il calcio extracellulare è: il principale substrato per la mineralizzazione dell osso un cofattore di diversi enzimi extracellulari (coagulazione, ) fonte di ioni calcio per vari processi cellulari (contrazione muscolare, liberazione di neurotrasmettitori, ) Il calcio nel sangue: si trova legato a proteine (albumina e globuline) per circa il 50% in forma ionizzata ha una concentrazione di circa 5 mg/dl (1,2 mm) la forma ionizzata costituisce la frazione biologicamente attiva la forma ionizzata è controllata dai meccanismi omeostatici ormonali Il calcio intracellulare: ha una concentrazione circa 100 nm presenta un gradiente di 1:10.000 rispetto al calcio extracellulare (il gradiente è mantenuto: dalla ridotta conduttanza dei canali del calcio a riposo dai meccanismi di estrusione del calcio intracellulare) per il 99% si trova: in forma di complessi nel compartimento mitocondriale legato alla membrana citoplasmatica o ad altre membrane Il fosfato dell organismo si trova distribuito: nella struttura cristallina della fase minerale dell osso (85%) nei liquidi intra- ed extra-cellulari (15%) in forma organica o inorganica Titolo 5
Il fosfato nel sangue: si trova legato a proteine per circa il 12% ha una concentrazione circa 1 mm per una piccola quota si trova in complessi con calcio o magnesio Il fosfato intracellulare: ha una concentrazione 1-2 mm presenta quindi un modesto gradiente di concentrazione rispetto al fosfato extracellulare (ma la traslocazione del fosfato all interno della cellula richiede energia per vincere il gradiente elettrico) Il fosfato organico è un componente fondamentale: di quasi tutte le molecole strutturali ed effettrici di praticamente ogni processo fisiologico di acidi nucleici, carboidrati complessi e fosfoproteine strutturali, di segnale ed enzimatiche di cofattori nucleotidici di enzimi e proteine di molecole ad alto contenuto energetico (adenosin trifosfato, ecc.) Malattie del metabolismo minerale Malattie del metabolismo minerale Malattie del metabolismo del calcio ipercalcemizzanti ipocalcemizzanti Malattie del metabolismo del fosfato iperfosfatemia ipofosfatemia Malattie del metabolismo del magnesio Malattie ipercalcemizzanti: da alterata funzione delle paratiroidi iperparatiroidismo primitivo ipercalcemia familiare benigna (da mutazione del recettore per il calcio) intossicazione da litio (da interferenza con l attività del recettore per il calcio) con normale funzione delle paratiroidi ipercalcemia neoplastica altre condizioni Eziologia adenoma delle paratiroidi (circa 80%) iperplasia (circa 20%) carcinoma (circa 1%) Azione del paratormone Storia von Recklinghausen descrive la osteite fibroso-cistica (1891) Mandl la mette in relazione con la malattia paratiroidea (1925) Adenoma paratiroideo Titolo 6
Manifestazioni classiche della malattia a carico dell osso: demineralizzazione generalizzata riassorbimento subperiosteale (radiografie delle mani) aspetto sale e pepe delle radiografie del cranio cisti osse e tumori bruni fratture patologiche Manifestazioni classiche della malattia a carico del rene: nefrolitiasi calcica recidivante nefrocalcinosi insufficienza renale Aspetto radiografico della mano Ipercalcemia neoplastica Altre possibili manifestazioni della malattia: ipertensione arteriosa manifestazione gastroenteriche (ulcera peptica, pancreatite, ecc.) manifestazioni neurologiche (astenia, apatia, depressione, coma) Forme ereditarie: Neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN 1) (nel 95% dei casi, insieme a tumori ipofisari e pancreatici) Neoplasia endocrina multipla di tipo 2 (MEN 2) (nel 5-20% dei casi, insieme a carcinoma midollare della tiroide e feocromocitoma) Altre forme da osteolisi neoplastiche (mieloma multiplo, carcinoma mammario, ecc.) da fattori circolanti [peptide correlato al paratormone (PTHrP)] (carcinoma squamocellulare del polmone, ecc.) Malattie ipocalcemizzanti Malattie ipocalcemizzanti Malattie ipocalcemizzanti da malattie congenite o acquisite delle paratiroidi assenza o alterazione delle paratiroidi alterata produzione di paratormone resistenza degli organi bersaglio da alterazioni della vitamina D carenza alterato metabolismo resistenza degli organi bersaglio da altre cause Manifestazioni cliniche: da irritabilità neuromuscolare parestesie periorali e alle dita crisi tetaniche (segni di Trousseau e di Chvostek) alterazioni elettrocardiografiche (QT prolungato, QRS e ST alterati) nei casi acuti più gravi: convulsioni laringospasmo nei casi di lunga durata, con iperfosfatemia: calcificazioni dei gangli della base manifestazioni neurologiche extrapiramidali Segno di Trousseau Titolo 7