HERPESVIRUS UMANI HERPESVIRUS UMANI PROPRIETA DEI VIRUS ERPETICI. scaricato da www.sunhope.it SCOPERTA DEGLI HERPESVIRUS.



Documenti analoghi
Scaricato da Mononucleosi infettiva

HERPESVIRUS UMANI HERPESVIRUS UMANI PROPRIETA DEI VIRUS ERPETICI. scaricato da SCOPERTA DEGLI HERPESVIRUS.

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

Mononucleosi infettiva

HERPESVIRUS schema del virione

INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Epidemiologia

Malattie da Herpesviridae. Herpes simplex, Varicella-Zoster, Epstein-Barr, Cytomegalovirus, Human Herpes Virus 8

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA

VIRUS VARICELLA-ZOSTER (VZV, HHV-3) VARICELLA Epidemiologia. VARICELLA Clinica. VARICELLA Clinica. scaricato da

Herpes virus. Weller (1954) isolò VZV dalle lesioni cutanee della varicella e dello zoster

HERPESVIRUS: VIRUS A dsdna CON ENVELOPE. Il nome deriva dal greco herpein (essere furtivo) = infezione cronica, latente, ricorrente.

Attualita e Prospettive in Virologia. Taranto, 8 novembre 2004

HERPESVIRUS UMANI HERPESVIRUS UMANI PROPRIETA DEI VIRUS ERPETICI. scaricato da SCOPERTA DEGLI HERPESVIRUS.

La gestione di un caso di morbillo

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA. prof. Oliviero E. Varnier

IL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA

Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA

Caso clinico. S. Bernasconi e C. Volta. Dipartimento Età Evolutiva Università di Parma. sbernasconi@ao.pr.it

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S

INFEZIONE DA HIV ED AIDS

Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche HHV-6. Prof. Oliviero E. Varnier

Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia

lezione 18 Pierpaolo Cavallo 1 Le infezioni a rischio di malformazioni in gravidanza: gli agenti del gruppo ToRCH GRUPPO O COMPLESSO TORCH

Herpesviridae: Malattia nel cane - CaHV1

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara

VIRUS A RNA VIRUS A DNA

Alberto Partelli ASL ROMA 1 - C. P. S. I.

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA

Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche HERPESVIRUS. Prof. Oliviero E. Varnier

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia

MALATTIE ESANTEMATICHE2009

Microbiologia Clinica

Esami di qualificazione biologica su ogni donazione

La conferma di laboratorio della rosolia

Si intende per tiroiditi un gruppo di. condizioni infiammatorie o simil. infiammatorie che colpiscono la tiroide

DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI

Abitudini di vita. Tumori delle vie respiratorie (fumo) Cancro della cervice uterina (età del primo rapporto, numero di partners/ Papillomavirus-HPV-)

Malattie ematologiche maligne

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

Per il persistere delle crisi emolitiche e della piastrinopenia si decideva di eseguire ulteriori accertamenti:

INFEZIONI ERPETICHE Patrizio Mulas, Alessandra Maria Coccia Colaiuta Orrù U.O.C. Dermatologia - Ospedale A. Businco ASL 8 Cagliari

La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica

Criteri di classificazione

ANEMIA INFETTIVA DEL CAVALLO

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO

Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA

Virus di Epstein Barr e citomegalovirus

MAR A TIN I A N Z AM A INA N TO T CLASSE 3 A

Prevenzione delle infezioni opportunistiche

RINOTRACHEITE INFETTIVA DEL BOVINO (IBR)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.

La sicurezza: un presupposto imprescindibile

Valutazione del test CMV IgM BLOT nella diagnosi della infezione da Cytomegalovirus in gravidanza. Gianna Mazzarelli

Raffaella Michieli Venezia

Le linfoadenopatie dal medico di famiglia all ematologo

Patologia infettiva oculare coesistente

Le linfoadenopatie. nello studio del medico di famiglia. Giovanni PAGANA MMG - Catania Animatore di Formazione FIMMG METIS SIMG

Dott. Vincenzo Pezzullo

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

PIANO TERAPEUTICO AIFA PER PRESCRIZIONE DI CLOPIDOGREL

MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti

Gli esami di laboratorio nel bambino con linfoadenopatia. Dr Guido Pastore SCDU Pediatria ASO Maggiore della Carità, Novara UPO

I virus sono dei parassiti intracellulari che, per potersi riprodurre. devono. 1) penetrare nella cellula ospite

E responsabile dell eritema infettivo (Va malattia). Varicella, Rosolia, Morbillo, Roseola infantum (HHV-7) e eritema infettivo (Parvo).

Herpes zoster. (fuoco di Sant Antonio)

Nota dell editore. Prefazione

Che cos è la celiachia?

Versione aggiornata al 1 marzo 2005

SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA)

Fino al 1970 era possibile fare solo una diagnosi Blumberg identifica l antigene Australia nei

VACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO. Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma

Foglio di approfondimento Virus

Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C

Citotossicità mediata dai linfociti T CD8 + nell eziologia eziologia di patologie neurodegenerative. Manuele Ongari

Indice Modulo B - Virologia medica B - 31 B - 1 B - 33 B - 35 B - 3 B - 35 B - 3 B - 37 B - 5 B - 6 B - 38 B - 7 B - 38 B - 7 B - 40 B - 8 B - 41

Igiene ed autoprotezione

Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita

Patologia infettiva oculare coesistente

Versione aggiornata al 1 agosto 2003

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ

L approccio vaccinale al cancro*

VIRUS. Struttura Anatomica

Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV

La regolazione genica nei virus

La nuova epidemiologia delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS). Oggi le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) costituiscono un vasto gruppo di

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

Che cosa è la infezione da HIV?

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

Transcript:

SCOPERTA DEGLI HERPESVIRUS PROPRIETA DEI VIRUS ERPETICI Dimensioni del virione 180-200nm Genoma 90-145x10 6 basi DNA lineare, a doppia elica VZV HHV7 Struttura icosaedrica provvista di envelope glipoproteico (i detergenti lo inattivano rapidamente) HSV CMV EBV HHV6 HHV8 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 HERPESVIRUS UMANI HERPESVIRUS UMANI α-herpesvirus Crescita rapida in numerosi tessuti, con distruzione delle cellule ospiti β-herpesvirus Crescita lenta in un limitato numero di tipi cellulari γ-herpesvirus Crescita lenta immortalizzazione cellulare Alpha herpesvirus Virus herpes simplex type 1 (HSV-1) Virus herpes simplex tipo 2 (HSV-2) Virus varicella-zoster (VZV) Beta herpesvirus Citomegalovirus (CMV) Herpesvirus tipo 6 (HHV-6) Herpesvirus tipo 7 (HHV-7) Gamma herpesvirus Virus di Epstein-Barr (EBV) Herpesvirus tipo 8 (HHV-8) 1

VIRUS ERPETICI Crescente importanza clinica per: Aumento della popolazione di pazienti immunodepressi Associazione degli herpesvirus (sia quelli di vecchia che quelli di recente individuazione) con malattie ad eziologia non nota HERPESVIRUS UMANI INFEZIONE PRIMARIA FASE DI LATENZA RIATTIVAZIONE (ricorrenze, recidive) REINFEZIONE Virus HSV-1 Infezione primaria Gengivostomatite, Cheratocongiuntivite, Herpes cutaneo, Herpes genitale, Encefalite Riattivazione Herpes labiale, Cheratocongiuntivite, Herpes cutaneo, Encefalite Infezioni nell immunodepresso Gengivostomatite, Cheratocongiuntivite, Herpes cutaneo, Esofagite, Polmonite, epatite Sito di latenza Neuroni sensitivi Associazione con tumori No HSV-2 Herpes genitale, Herpes cutaneo, Gengivostomatite, Meningoencefalite, Herpes neonatale Herpes genitale, Herpes cutaneo, Meningite asettica Herpes genitale, Herpes cutaneo, Infezione disseminata Neuroni sensitivi Cancro cervice uterina () VZV Varicella Herpes zoster Infezione disseminata Gangli nervosi sensitivi No CMV Mononucleosi, Epatite, Malattia congenita Epatite, Retinite, Polmonite, Encefalite, Colite, etc. Monociti Neutrofili No EBV Mononucleosi, Epatite, Encefalite Sindromi linfoproliferative (mono- e policlonali) B linfociti Linfoma di Burkitt, linfoma SNC, altri linfomi, carcinoma nasofaringeo, etc HHV-6 Roseola infantum, Febbre e otite media, Encefalite Polmonite Encefalite Linfociti CD4 Rari linfomi B- cellulari HHV-7 Roseola infantum Linfociti CD4 No HHV-8 Sarcoma di Kaposi Sarcoma di Kaposi, M. di Castleman, Linfoma cavità 2

Epidemiologia Eliminazione di EBV nella saliva Ubiquitaria; casi sporadici lungo tutto l anno Infezione praticamente universale (soggetti adulti 90-95% EBV-sieropositivi) Età di acquisizione dell infezione variabile (condizioni socio-economiche) Trasmissione mediante saliva, raramente col sangue Contagio per contatto stretto tra soggetto eliminatore e soggetto recettivo (EBV-sieronegativo) Bacio (adolescenti/adulti) Contatti all interno della famiglia o negli asili (spesso attraverso oggetti: posate, piatti, bicchieri, giocattoli, etc.) Pazienti con mononucleosi infettiva Soggetti adulti sani EBV-sieropositivi Pazienti con leucemia, tumori solidi, linfomi, trapianto max renale, infezione da HIV Eliminatori % 50-100% 12-25% 27-92% Patogenesi Via di penetrazione: orofaringe Moltiplicazione nelle cellule epiteliali e nei linfociti B linfonodi sangue sistema reticoloendoteliale Recettore cellulare per l EBV CR2, CD21: recettore per il C3d Linfociti B, cell. epitelio nasofaringe, cellule dendritiche follicolari, cell. cervice uterina Il virus si attacca alle cellule bersaglio mediante le proteine dell envelope gp350 e gp220 Clinica Incubazione: non accertabile Esordio brusco FEBBRE 39-40 C ANGINA (FARINGOTONSILLITE) Gravità variabile (da eritematosa a pseudo-membranosa) LINFOADENOPATIA Localizzata (laterocerv. ant. e post.) o diffusa (ascellare, inguinale, epitrocleare, profonda) Linfonodi di dimensioni da pisello a noce, duro-elastici, mobili, lievemente dolenti, cute integra SPLENOMEGALIA Circa 50% dei casi Consistenza molle, friabile (rottura!) 3

Clinica Epatomegalia, ittero, esantema (da roseoliforme a petecchiale; max dopo ampicillina) Altre manifestazioni (rare): Neurologiche (meningiti, meningoencefaliti, s. di Guillain-Barré) Epatite grave, miocardite, sindrome emorragica (piastrinopenia), polmonite, nefrite Risoluzione Febbre e angina: 10 giorni Linfoadenopatia: 15-20 giorni Splenomegalia: diverse settimane 4

Esami di laboratorio Emocromo Leucocitosi (globuli bianchi 12000-20000/ mmc) con linfomonocitosi (50-95%) Linfociti atipici (virociti) Anemia emolitica Piastrinopenia Aumento delle transaminasi (fino a 6-7 x V.N.) 5

Reazione di Paul-Bunnel Agglutinazione di emazie di montone da parte del siero di pazienti con mononucleosi da EBV Reazioni falsamente positive per Ab eterofili nei soggetti normali (sensibilizzazione all ag di Forssmann) nei soggetti che hanno ricevuto sieroterapia con siero eterologo Modificazione di Davidsohn: preadsorbimento del siero su rene di cavia (adsorbe gli ab eterofili dei soggetti normali e sieroterapizzati, ma non dei soggetti con mononucleosi) e su emazie di bue (adsorbe ab eterofili dei soggetti con mononucleosi e sieroterapizzati, ma non dei soggetti normali) Positività: titolo almeno di 1:40 MONOSPOT Usa emazie di cavallo, che sono piu sensibili all azione degli anticorpi anti-ebv rispetto agli anticorpi aspecifici TEST NEGATIVO TEST POSITIVO 6

Ricerca ab specifici anti-ebv Anti-VCA(Viral Capsid Antigen) IgG e IgM Anti-EBNA (Epstein Barr Nuclear Antigen) Anti-EA(Early Antigen) Anticorpi specifici anti-ebv Anticorpi specifici anti-ebv Profilassi Nessuna Non esiste vaccino 7

Terapia Terapia antivirale: non considerata utile! I sintomi della mononucleosi compaiono molto tempo dopo l infezione primaria I sintomi della mononucleosi sono causati dalla risposta umorale policlonale indotta dall EBV piuttosto che dalla replica virale Terapia cortisonica (prednisone 40-80 mg/die) In caso di: Ostruzione vie aeree Piastrinopenia grave Anemia emolitica Nevrassite, miocardite, pericardite FINE Virus di Epstein-Barr (EBV, HHV-4) Gamma-herpesvirus 180-200 nm, DNA doppia elica 2 tipi principali (A e B; 1 e 2) 8