La fibrillazione atriale nell anziano: trattamento e profilassi



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Transcript:

La fibrillazione atriale nell anziano: trattamento e profilassi M.Lenuzza Incontri Pitagorici di Cardiologia Crotone 20-21 Settembre 2002

Fibrillazione atriale: definizione La fibrillazione atriale è una tachiaritmia sopraventricolare caratterizzata da un attivazione atriale incoordinata con deterioramento della funzione meccanica dell atrio ACC/AHA/ESC : Guidelines for the Management of Patients With Atrial Fibrillation, 2001

Overview of algorithms for management of patients with newly discovered AF Paroxysmal Newly discovered AF Persistent No theraphy needed unless severe symptoms (e.g., hypotension, HF, angina pectoris) Accept permanent AF Anticoagulation and rate control as needed Rate control and anticoagulation as needed Consider antiarrhytmic drug therapy Anticoagulation as needed ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001 Cardioversion Long-term antiarrhythmic drug therapy unnecessary

Pharmacological management of patients with recurrent paroxysmal AF Recurrent paroxysmal AF Minimal o no symptoms Disabling symptoms in AF Anticoagulation and rate-control as needed Anticoagulation and rate-control as needed No drug for prevention of AF Antiarrhythmic drug therapy ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Pharmacological management of patients with recurrent persistent or permanent AF Recurrent Persistent AF Permanent AF Minimal o no symptoms Disabling Symptoms in AF Anticoagulation and rate control as needed Anticoagulation and rate-control as needed Anticoagulation and rate-control Antiarrhythmic drug therapy Electrical Cardioversion as needed ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001 Continue anticoagulation as nedded and therapy to maintain sinus rhythm

Management della FA: obiettivi del trattamento Ripristino del ritmo sinusale nei soggetti con FA persistente Mantenimento del ritmo sinusale comunque ottenuto Controllo della risposta ventricolare nei soggetti con FA permanente Nella pratica clinica la FA si presenta sotto aspetti multiformi che non possono essere inquadrati, e quindi trattati, con rigidi protocolli terapeutici. La terapia va adattata al singolo paziente

MANAGEMENT DELLA FA: Ripristino del ritmo sinusale nei soggetti con FA persistente (cardioversione) Ripristino spontaneo del ritmo sinusale Ripristino dopo eliminazione dei fattori scatenanti o favorenti l insorgenza dell aritmia Cardioversione farmacologica Cardioversione elettrica esterna interna

Cardioversione e terapia anticoagulante FA < 48 h e assenza di fattori di rischio per tromboembolie (disfunzione v.sx., valvulopatia associata, ecc.): senza terapia scoagulante profilattica,solo terapia eparinica periprocedurale FA > 48 h o FA < 48 h con aumentato rischio tromboembolico TEE Warfarin (INR 2.0-3.0) 3-4 settimane + Cardioversione Positiva Negativa Eparina e.v.+ warfarin 24 ore Warfarin 3-4 settimane Cardioversione Naccarelli GV et al., 2000

Cardioversione farmacologica (impiego elettivo nelle FA di recente insorgenza)

Raccomandazioni per la cardioversione farmacologica della FA di durata < 7 giorni Via di Tipo di Livello di Farmaco somministrazione raccomandazione evidenza Farmaci di provata efficacia - Dofetilide orale I A - Flecainide orale o endovenosa I A - Ibutilide endovenosa I A - Propafenone orale o endovenosa I A - Amiodarone orale o endovenosa IIa A - Chinidina orale IIIb B Farmaci di minor efficacia o meno studiati - Procainamide endovenosa IIb C - Digoxina orale o endovenosa III A - Sotalolo orale o endovenosa III A ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Raccomandazioni per la cardioversione farmacologica della FA di durata > 7 giorni Via di Tipo di Livello di Farmaco somministrazione raccomandazione evidenza Farmaci di provata efficacia - Dofetilide orale I A - Amiodarone orale o endovenosa IIa A - Ibutilide endovenosa IIa A - Flecainide orale IIb B - Propafenone orale o endovenosa IIb B - Chinidina orale IIIb B Farmaci di minor efficacia o meno studiati - Procainamide endovenosa IIb C - Sotalolo orale o endovenosa III A - Digoxina orale o endovenosa III C ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Proprietà principali e rischi dei vari farmaci antiaritmici utilizzati nella cardioversione farmacologica Farmaco Azione Rapidità Azione Azione Principali su atri di azione su NAV su Kent rischi Chinidina os ++++ ++ - +++ Torsioni/FV Propafenone os/ev ++++ ++++ +/ - ++ Effetto inotr. neg. Flecainide os/ev ++++ ++++ +/ - Effetto inotr. neg. Amiodarone ev ++ + +++ +/ - PA Amiodarone os ++++ ++ ++ + Distiroidismo Sotalolo os/ev ++ ++ +++ + Torsioni (rare) Ibutilide ev +++ ++++?? Torsioni Dofetilide os +++ ++?? Torsioni Digitale os/ev + + ++ Proaritmia Verap./diltiazem ev +/- +++ +++ Effetto inotr. neg. Verap./diltiazem os - ++ ++ Effetto inotr. neg. -bloccanti os/ev + ++ +++ Broncospasmo Azione su atri = effetto antifibrillatorio; Rapidità di azione = tempo di comparsa dell effetto; NAV = nodo atrio-ventricolare; Kent = via accessoria in corso di WPW. ( favorevole +/++++, non effetto -, controindicato )

Indicazioni preferenziali all uso dei vari farmaci nella conversione a ritmo sinusale della FA Condizione clinica Amiodarone Chinidina Propafenone Flecainide Sotalolo Digitale Ibutilide -bloccante WPW - ++ ++++ ++++ - +? - Lone FA + ++ ++++ ++++ + - ++ - IMA +++ - + - ++ + - ++ CIC ++ + ++ ++ ++ + +- + CMPI +++ - + + + - + C. Ipertensiva ++ + ++ ++ ++ + + + Scompenso ++ - - +++ + - Ipertiroid. + + + ++ - + ++ Post-oper. +++ - + + + +/-? + ( indicato +/++++, non indicato -, controindicato )

Percentuali di conversione in rapporto a significativi marker di rischio Trattamento Significativi marker di rischio Amiodarone Propafenone Diametro atrio sx 48 mm 88.5 70.6 > 48 mm 11.1 16.7 Durata della F.A. 3 mesi 68.75 60 F.A. = Fibrillazione Atriale > 3 mesi 27.8 23.53 Kochiadakis GE et al., 1999

Cardioversione elettrica (impiego elettivo in pazienti con FA di più lunga durata per ritardato intervento o per resistenza ai farmaci) Cardioversione esterna in emergenza nei casi di FA ad insorgenza acuta ed in situazioni di instabilità emodinamica

Cardioversione elettrica: terminologia Direct-current cardioversion involves delivery of of the ECG an electrical shock synchronized with the intrinsic activity of the heart, usually by sensing the R wave ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Cardioversione elettrica della fibrillazione atriale Cardioversione elettrica transtoracica o esterna: - monofasica - bifasica CVE Cardioversione elettrica endocavitaria o interna: - bifasica CVI

Efficacia della cardioversione (%) Cardioversione elettrica esterna: shock monofasico e bifasico Antero-laterale Antero-posteriore p<0.005 100 80 68% p<0.0001 79% 68% 85% 91% 94% 60 44% 40 21% 20 0 100 J 200 J 300 J 360 J 70 J 120 J 150 J 170 J Onda monofasica Onda bifasica Mittal S et al., 2000

Controindicazioni alla cardioversione elettrica Assolute Fibrillazione Atriale caratterizzata da episodi ricorrenti e autoterminantisi Trombi atriali e controindicazioni alla terapia anticoagulante Relative Fibrillazione Atriale di durata >1 anno Fibrillazione Atriale con frequenti recidive Fibrillazione Atriale a bassa frequenza associata a disfunzione del nodo del seno Impossibilità di attuare una profilassi con antiaritmici Valvulopatia mitralica e atrio sinistro dilatato Scompenso ventricolare sinistro 19 th Ann Scientific Sessions NASPE, 1998

Cardioversione elettrica della fibrillazione atriale Cardioversione elettrica transtoracica o esterna: - monofasica - bifasica CVE Cardioversione elettrica endocavitaria o interna: - bifasica CVI

Efficacia della defibrillazione atriale intracavitaria temporanea (DAIT) Fibrillazione Atriale Cronica N. totale N. pazienti con DAIT Energia di defibrillazione Autori Anno pazienti efficace (%) (J) (valori medi) Schmitt 96 25 22 (88%) 6,5 Alt 97 70 65 (93%) 5,8 Levy 97 53 37 (70%) 3,6 Santini 98 49 49 (100%) 8,2 Boriani 98 30 23 (77%) 5,4 Gasparini 99 48 47 (98%) 6,8 Totale 275 243 (88%) 6 ± 1,5 Fibrillazione Atriale parossistica N. totale N. pazienti con DAIT Energia di defibrillazione Autori Anno pazienti efficace (%) (J) (valori medi) Murgatroyd 95 4 4 (100%) 2,5 Levy 97 50 46 (92%) 2,0 Boriani 98 5 5 (100%) 1,5 Totale 59 55 (93%) 2 ± 1,5 Raviele A et al., 1999

Percentuale di pazienti in ritmo sinusale a distanza di tempo da una defibrillazione atriale interna temporanea (DAIT) N. pazienti in ritmo sinusale Autori Anno N. totale pazienti a distanza di tempo da una DAIT efficace (%) Follow-up medio ± DS (mesi) Schmitt 96 25 14 (55%) 15±12 Alt 97 70 27 (38%) 12,5±6,4 Levy 97 53 33 (63%) 9±3 Santini 98 49 28 (57%) 5,4±1,9 Gasparini 99 48 16 (34%) 11,1±6,2 Totale 245 118 (48%) 0,6±5,9 Raviele A et al., 1999

Problemi di defibrillazione atriale interna Scarsa tollerabilità (disturbo soggettivo e dolore ampiamente variabili da paziente) Rischio proaritmie Shock atriale che innesca una fibrillazione ventricolare

19 th Ann Scientific Sessions NASPE, 1998; Mittal S et al., 2000 Riepilogo delle opzioni strumentali elettriche con relative probabilità di successo Tipo di intervento Indicazioni Successo Cardioversione elettrica - F.A. con compromissione emodinamica 50-80% esterna monofasica - F.A. nell infarto miocardico acuto - F.A. in WPW preeccitato - F.A. cronica - F.A. non cardiovertibile farmacologicamente - Controindicazioni ai farmaci Cardioversione elettrica - Le stesse della CEE monofasica 90-95% esterna bifasica Cardioversione elettrica - Controindicazioni all anestesia generale 75-100% intracavitaria - F.A. resistente alla cardioversione elettrica esterna - F.A. indotta durante studio elettrofisiologico endocavitario, che non regredisce spontaneamente - Obesità, configurazione toracica, malattie polmonari, moderata dilatazione atriale, F.A. presente da molto tempo

Cardioversione transesofagea a bassa energia Efficace e sicura in pazienti con F.A. refrattaria alla CVE (ripristino del RS nel 92% dei pazienti) Procedura Cardioversione interna a bassa energia secondo un protocollo step-up (step da 50 V, a partire da 300 V) Derivazioni: - catodo in esofago (45 cm dall orifizio nasale) - anodo in atrio destro - catetere quadripolare in apice del ventricolo destro per la sincronizzazione ventricolare e il back-up pacing Evita il posizionamento di un elettrodo nel seno coronarico o nell arteria polmonare sinistra Santini M et al, 2000

Hypotetical illustration of cardioversion failure. Three types of recurrences after electrical cardioversion of persistent AF La percentuale di recidive ad un anno è indipendente dal tipo di metodica scelta Van Gelder et al., 1996 ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Arrhythmia-free survival after electrical cardioversion in patients with persistent atrial fibrillation The lower curve represents outcome after a single shock when no prophylactic drug therapy was given. The upper curve depicts the outcome with repeated electrical cardioversions in conjunctions with antiarrhythmic drug prophylaxis. Van Gelder et al., 1996 ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

MANAGEMENT DELLA FA: Mantenimento del ritmo sinusale Non trattamento, con ricorso a farmaci solo nell eventualità di crisi Terapia farmacologica per prevenire le recidive di FA Terapia non farmacologica per prevenire le recidive di FA

Terapia farmacologica per prevenire le recidive della fibrillazione atriale

Antiarrhythmic drug therapy to maintain sinus rhythm in patients with recurrent paroxysmal or persistent AF 1 Heart disease? No (or minimal*) Yes Flecainide Propafenone Sotalol * For adrenergic AF, beta-blockers or sotalol are the initial drugs of choice Amiodaron, Dofetilide Disopyramide Procainamide Quinidine Consider nonpharmacological options ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Antiarrhythmic drug therapy to maintain sinus rhythm in patients with recurrent paroxysmal or persistent AF 2 Heart disease? YES HF CAD Hypertension Amiodarone Dofetilide Sotalol Amiodarone Dofetilide Disopyramide Procainamide Quinidine Consider nonpharmacological options to maintain sinus rhytm if drug failure occurse Amiodarone LVH greater than or equal to 1.4 cm Yes No Flecainide Propafenone Amiodarone Dofetilide Sotalol ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001 Disopyramide, Procainamide, Quinidine

Indicazioni preferenziali all uso dei vari farmaci nella prevenzione delle recidive di FA (ruolo della cardiopatia di base) Condizione Amiodarone Chinidina Propafenone Flecainide Sotalolo Digitale -bloccante Verapamil clinica diltiazem WPW + + + + + Lone FA + ++ ++++ ++++ ++ - ++ + CIC ++ + + ++ ++ + CMPI ++ - + + + + + C. Ipertensiva ++ + ++ ++ ++ + ++ + Scompenso + ++ - - ++ + - Ipertiroid. + + + ++ - + ++ + ( indicato +/++++, non indicato -, controindicato )

Terapia non farmacologica per prevenire le recidive della fibrillazione atriale - ablazione chirurgica - ablazione con catetere - soppressione mediante pacing - defibrillatore endocavitario

MANAGEMENT DELLA FA: approcci per il controllo della risposta ventricolare in corso di FA permanente Approccio farmacologico Approccio non farmacologico - regolazione non farmacologica della conduzione AV e Pacing - ablazione non farmacologica del nodo AV e impianto permanente di PM

Strategie terapeutiche nella FA permanente -Cardiopatia/bassa FE -Scompenso FE normale/no scompenso Digitale FC non controllata OK Follow-up Verapamil/diltiazem -bloccanti FC non controllata + -bloccanti (carvedilolo) Amiodarone Non controllo F.C. + Digitale + -bloccanti o Verapamil/diltiazem Valutare ablazione o Modulazione del nodo A-V

Controllo farmacologico della frequenza ventricolare

Intravenous pharmacological agents for heart rate control in patients with AF Class Drug* onset recommendation - Diltiazem 2-7 min I # - Esmolol 5 min I - Metoprolol 5 min I # - Propranolol 5 min I # - Verapamil 3-5 min I # - Digoxin 2h IIb ## * Drugs are listed alphabetical within each class of recommendation only representative members of the type of beta-adrenergic antagonist drugs are included in the table, but other, similar agents could be used for this indication in appropriate doses # type I in congestive failure ## type IIb in congestive failure ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Orally administred pharmacological agents for heart rate control in patients with AF Class Drug* onset recommendation - Digoxin 2h I - Diltiazem 2-4h I - Metoprolol 4-6h I - Propranolol 60-90min I - Verapamil 1-2h I - Amiodarone 1-3 wk IIb * Drugs are listed alphabetical within each class of recommendation the table includes representative members of the type of beta-blockers drugs, but other, similar agents could b in appropriate doses ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001

Terapia non farmacologica

Trattamento non farmacologico della fibrillazione atriale Pacing atriale Terapia preventiva della FA anche in associazione alla terapia farmacologica Ablazione a radiofrequenza - nodo AV - substrato aritmogeno Chirurgia Defibrillatore atriale - elettrico - farmacologico Ablazione + pacemaker Modulazione Focale Lineare

Basi razionali dell impiego del pacing cardiaco nella prevenzione della fibrillazione atriale Meccanismi elettrofisiologici che rendono ragione dell effetto antiaritmico del pacing L aumento della frequenza stabilmente indotto,che previene le conseguenze aritmogene della bradicardia e in particolar modo la dispersione della refrattarietà La soppressione in overdrive (permanente o dinamico) dei battiti prematuri atriali La soppressione pacing-indotta delle pause compensatorie postextrasistoliche (la cosiddetta sequenza corto-lungo-corto si è dimostrata proaritmica) La stimolazione in sedi atriali non convenzionali o multiple, che potrebbe correggere possibili asincronie di attivazione o preeccitando determinate aree ne inibisce l automatismo L impedimento del rimodellamento elettrico atriale che di per sé ha un effetto antiaritmico

Sede di pacing nella fibrillazione atriale Ventricolare (VVI) Atriale standard o convenzionale (in auricola) Multisito atriale destro (in due punti) Biatriale (AAI-DDD) Settale

Trattamento non farmacologico della fibrillazione atriale Pacing atriale Ablazione a radiofrequenza - nodo AV - substrato aritmogeno Chirurgia Defibrillatore atriale - elettrico - farmacologico Ablazione + pacemaker (VVIRR FA cronica e DDDRR con swich automatico FA parossistica) Modulazione Focale Lineare

Ablazione transcatetere a radiofrequenza del nodo AV e impianto di pacemaker: risultati di una metanalisi di 21 studi N = 1181; F.A. nel 97% dei casi Peggiorati Migliorati Treadmill (sec)* Bicicletta (sec)* FC (bpm)* Pazienti migliorati (%)* 50 25 0 25 50 75 100 Controllo *p<0.05 definitivo della FC ventricolare, costantemente elettroindotta Wood A, Ellenbogen KA et al., 2000 125

Ablazione transcatere a radiofrequenza del nodo AV e impianto di pacemaker: risultati di una metanalisi di 21 studi N = 1181; F.A. nel 97% dei casi Peggiorati Migliorati Accorciamento frazionale (%) Frazione eiezione(%)* Visite ambulatoriali* Ricoveri ospedalieri* Farmaci CVS* NYHA 4 2 0 2 4 6 8 *p 0.001 Wood A, Ellenbogen KA et al., 2000 10

Ablazione transcatetere a radiofrequenza del nodo AV e impianto di pacemaker: risultati di una metanalisi di 21 studi N = 1181; F.A. nel 97% dei casi Peggiorati Migliorati Benessere* Attività* Qualità vita* Dispnea a riposo* Dispnea da sforzo* Gravità sintomi* Tolleranza all esercizio* Frequenza sintomi* Palpitazioni* 0.4 0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 Wood A, Ellenbogen KA et al., 2000

Modulazione del nodo atrioventricolare La modulazione del nodo A-V, attraverso una ablazione selettiva in regione nodale posteriore (via nodale lenta, localizzabile alla base del triangolo di Koch), produce un rallentamento della conduzione AV, senza compromettere irreversibilmente e totalmente la conduzione nodale (la via rimanente, cosiddetta rapida, presenta un periodo refrattario maggiore, e riesce a condurre un minor numero di stimoli al ventricolo): il paziente quindi non necessita di cardiostimolatore La percentuale di successo in acuto varia tra il 15% e l 80%, con una riduzione media della frequenza ventricolare del 30-35%,con possibilità di recidive nel 15%; nel 18-35% dei casi vi è un rischio di blocco A-V totale con impianto di cardiostimolatore

Ablazione transcatetere con radiofrequenza del substrato della fibrillazione atriale Ablazione dei foci (la FA può esse indotta da battiti prematuri ad origine da varie sedi: cresta terminale, ostio del seno coronarico, setto interatriale, parete atriale libera, vene polmonari) Compartimentalizzazione atriale (lesioni lineari multiple dell endocardio atriale per la prevenzione della propagazione dell onda madre o delle ondine figlie e nella riduzione della massa critica atriale necessaria per la perpetuazione dell aritmia)

Localizzazione dei 69 foci ectopici scatenanti la FA in 45 pazienti Atrio destro Atrio sinistro Septum Vena cava superiore Fossa ovalis 17 Vene polmonari 31 Vena cava inferiore Seno coronarico 6 Muscolatura atriale sx che si estroflette e continua all interno delle vene polmonari 11 L ablazione di questi foci con radiofrequenza ha un efficacia del 60-85% nella guarigione del paziente Cateterismo transettale Haïssaguerre M. et al.,1998

Trattamento non farmacologico della fibrillazione atriale Pacing atriale Ablazione a radiofrequenza Chirurgia - nodo AV - substrato aritmogeno Ablazione + pacemaker Modulazione Focale Lineare Defibrillatore atriale - elettrico - farmacologico

Terapia chirurgica della fibrillazione atriale Isolamento atriale sinistro intervento di corridor di Guiraudon * Procedura di Maze o labirinto classica o convenzionale (Cox) ** Procedura di Maze ridotta ** % di successo: 85-90% Isolamento, in sede chirurgica, della parete posteriore dell atrio sinistro e delle vene polmonari mediante radiofrequenza o con crioablazione * Isolamento di una striscia atriale, che viene isolata dal resto dell atrio, comprendente il nodo del seno, un corridoio atriale ed il nodo atrioventricolare e che risulta isolata elettricamente dalle restanti porzioni degli atri che continuano a fibrillare ** Suddivisione dell atrio in molti settori compartimentalizzati mediante atriotomie producenti un vero e proprio labirinto, che consente al fronte d onda generato dal nodo del seno di attivare meccanicamente gli atri e di raggiungere il nodo AV per produrre la contrazione ventricolare.

Terapia chirurgica della fibrillazione atriale L indicazione attuale per l esecuzione di una tecnica chirurgica di ablazione della fibrillazione atriale è sempre correlata ad una indicazione cardiochirurgica per altro motivo (per es: sostituzione della valvola mitralica)

Trattamento non farmacologico della fibrillazione atriale Pacing atriale Ablazione a radiofrequenza Chirurgia - nodo AV - substrato aritmogeno Defibrillatore atriale Ablazione + pacemaker Modulazione Focale Lineare - elettrico - farmacologico

Defibrillatore atriale impiantabile: elettrico Indicazioni Episodi ricorrenti di FA persistente resistenti al trattamento con farmaci antiaritmici. Gli episodi non devono essere comunque troppo sporadici (scarso utilizzo del dispositivo) o troppo frequenti (alto numero di shocks con intolleranza da parte del paziente e scarica precoce delle batterie) Episodi ricorrenti di FA parossistica con lungo intervallo di tempo tra l insorgenza dell aritmia e il termine spontaneo Episodi ricorrenti di FA parossistica con deterioramento emodinamico Pazienti con episodi asintomatici di FA e fenomeni tromboembolici Pazienti che presentano aritmie ventricolari ed aritmie atriali

Defibrillatore atriale impiantabile: elettrico Controindicazioni Episodi di FA incessanti o molto frequenti Pazienti con episodi sporadici di FA parossistica

Vantaggi dei defibrillatori elettrici Possibilità di interrompere immediatamente la FA e di interrompere il rimodellamento? Possibilità di non effettuare una terapia anticoagulante Possibilità di abbreviare l ospedalizzazione Astensione dai farmaci antiaritmici? Svantaggi dei defibrillatori elettrici Scarsa tollerabilità Effetto proaritmico a livello ventricolare (?)

Defibrillatore atriale impiantabile: farmacologico Farmaco ideale Efficace Sicuro Ben tollerato Azione pronta e di breve durata Stabile per lungo tempo a temperatura corporea Dose attiva occupante poco spazio

Defibrillatore Universale Defibrillatore bicamerale farmacologico ed elettrico Capace di eseguire stimolazione atriale multisede, stimolazione ventricolare, stimolazione doppia camera, di rilasciare farmaci e di defibrillare sia gli atri che i ventricoli

Non è che da principio gli dei rivelino tutte le cose ai mortali, ma col tempo essi, cercando, possono giungere a conoscerle meglio Senofane