È andato un altra volta in tilt nella gara on-line per il bando Tic, proteste delle imprese



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Venerdì 10 aprile 2015 il Giornale dell Umbria CARTELLE, RATE E PAGAMENTI Equitalia, tutto a portata di clic PERUGIA - Verificare in tempo reale cartelle e avvisi di pagamento, pagare, rateizzare e controllare l eventuale attivazione di procedure di riscossione. Grazie alla nuova area riservata sul sito www.gruppoequitalia.it, i contribuenti potranno gestire in modo sicuro le pratiche di Equitalia, senza passaggi allo sportello. Per accedere basta collegarsi alla home page del sito, cliccare sull icona area riservata e successivamente su accedi al servizio. A questo punto basterà inserire le credenziali personali, le stesse che si utilizzano per scaricare il modello 730 precompilato. 25 Costo del denaro per le imprese, basta con questi salassi I risultati di un indagine di Cna Umbria, l annuncio di una serie di accordi vantaggiosi con alcune banche di LUANA PIOPPI PERUGIA Una convenzione che mira a ridefinire il rapporto di collaborazione basato su relazioni trasparenti tra banca ed impresa. È quanto stipulato da Cna Umbria con Artigiancassa Spa, Banca popolare di Ancona (gruppo Ubi), Casse dell Umbria Spa (Intesa) e Unicredit Spa. La convenzione, illustrata ieri mattina presso la sede di Cna di Perugia, sarà applicata gratuitamente a tutti gli associati allo scopo di favorire la crescita delle imprese artigiane, che in Umbria rappresentano il 27% (pari a 22mila 300 attività) del tessuto imprenditoriale. «Una corretta gestione delle relazioni bancarie - ha spiegato Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria - basata sulla definizione, sul monitoraggio e sull ottimizzazione dei costi di gestione e degli onore finanziari è un elemento centrale per la ripresa economica. Occorre lavorare per costruire una nuova fase di sviluppo e le condizioni macroeconomiche per farlo ci sono. Tutto questo ricordando, inoltre, che la micro impresa crea l 82% dell occupazione». L idea della convenzione è partita da un analisi che Cna Umbria ha fatto sui costi bancari delle imprese artigiane per valutarne l incidenza e provare a proporre delle soluzioni interagendo direttamente con gli istituti di credito. A questo fine sono state prese in esame 300 attività artigiane associate, 1.806 dei loro estratti conto trimestrali riferiti agli anni 2013/14 e 21 banche operanti sul territorio. Il campione riguardava per l 82,7% imprese artigiane e per il 17,3% industriali con una maggiore incidenza nei settori delle costruzioni (38%) e del manifatturiero (33,2%). L analisi ha riguardato i costi fissi, i costi variabili, le imposte di bollo e gli interessi debitori, tutte voci strettamente legate sia alla classe di rating assegnata alla singola impresa, sia all ammontare e all utilizzo I PUNTI SALIENTI L indagine 1Messi sotto la lente 1.806 estratti conto trimestrali di 300 imprese umbre associate a Cna I costi 2Dagli estratti conto emergono costi trimestrali medi di 1.140 euro, per un totale annuo di 4.560 euro Gli interessi 3Per i fidi a revoca il tasso medio è stato del 9,1%, per gli sconfinamenti extra fido raggiunto il 14,7% Dall alto, l intervento del direttore di Cna Umbria, Roberto Giannangeli; un momento della presentazione dell accordo con le banche degli affidamenti. In media alle 300 imprese artigiane del campione è stato assegnato un fido a revoca di poco superiore ai 35mila euro, mentre per l autoliquidante (vale a dire gli anticipi sulle fatture non riscosse) l importo medio è stato di 77mila 400 euro. Gli estratti conto presi in esame hanno fatto emergere costi trimestrali medi di 1.140 euro, per un totale annuo di 4mila 560 euro. Su questi importi gli interessi passivi pesano per il 67%, di cui poco meno del 5% per sconfinamenti extra fido, mentre il resto (33%) è attribuibile ai costi fissi e variabili e alle commissioni sulle operazioni. Dall indagine è emerso che in un anno possono variare dai 220 euro per gli interessi passivi extra fido ai 2mila 820 euro per gli interessi passivi del fido. Passando ad esaminare i tassi, dall analisi è emerso che per i fidi a revoca il tasso medio è stato del 9,1% e quello dell autoliquidante del 7,4%, mentre per gli sconfinamenti extra fido ha raggiunto il 14,7%. Se si tiene conto che i tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull usura sono attualmente pari al 17,6% circa per le aperture di credito in conto corrente e al 13,3% circa per gli anticipi e sconti commerciali, emerge che in alcuni casi gli interessi passivi che gravano sulle imprese si posizionano solo alcuni decimali sotto il limite previsto dalla legge sull usura. In alcuni casi gli istituti bancari, con diversi stratagemmi, riducono gli interessi applicati per rispettare il cosiddetto tasso soglia. «Le convenzioni bancarie sottoscritte - ha affermato Renato Cesca, presidente di Cna Umbria - prevedono di fissare i tassi di interesse sui conti correnti, sull autoliquidante e anche alcuni costi fissi e variabili inerenti la gestione dei conti correnti, comprensivi delle eventuali commissioni. I tassi di interesse concordati sugli affidamenti per cassa vanno da un minimo del 2,4% a un massimo dell 8%, quelli sugli autoliquidanti vanno dal 2 al 7%. Quello che ci preme sottolineare è che, alla base di tutti gli accordi c è la trasparenza, sia quella che deve riguardare le modalità attraverso cui le banche valutano le imprese e assegnano loro un rating, sia quella che le imprese devono garantire rispetto alla leggibilità della propria attività e dei bilanci. Dopo sei anni di crisi bisogna rafforzare questo rapporto e credo che questa convenzione sia un passo importante per poter ripartire visto che i segnali di ripresa ci sono». Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Luigi Giganti, in rappresentanza di Unicredit; Luciano Proietti delle Casse di risparmio dell Umbria; Giuseppe Belardi Dottorini della Banca popolare di Ancona; Sandro Tufano di Artigiancassa SpA. Quest ultimo istituto di credito da anni già opera in convenzione con Cna e Tufano ha riportato alcuni dati di questo accordo. Da fine 2011 a fine 2014 con Artigiancassa le imprese umbre hanno stipulato 550 operazioni per 17 milioni di euro di finanziamenti. Sono nel 2014 sono state 200 con un importo medio di 28mila euro. In Umbria sono associati a Cna 7mila artigiani ed oltre 300 piccole e medie imprese. Sistema informatico regionale, flop È andato un altra volta in tilt nella gara on-line per il bando Tic, proteste delle imprese PERUGIA - Telefonate tra l arrab - biato e il preoccupato di imprenditori, operatori di associazioni imprenditoriali e delle singole aziende nel panico, proteste. È il frutto di un altro flop del sistema informatico regionale nella gestione dei bandi in cui, per ottenere il contributo della Regione, occorre presentare rapidissimamente una corposa domanda on-line, pena l esaurimento delle risorse. In altre parole, si tratta di bandi in cui il contributo viene assegnato in bando all ordine cronologico delle domande on-line, fino ad esaurimento dei fondi stanziate. Bisogna quindi operare il più rapidamente possibile, nel giro di pochissimo tempo, così da rientrare tra gli assegnatari. È accaduto che, per l ennesima volta, nella gara tenuta mercoledì per l assegnazione delle risorse del bando Tic, che riguarda i contributi della Regione - facenti riferimento ai fondi europei - per gli investimenti tecnologici delle imprese, il sistema informatico della Regione è andato in crash. Per 24 minuti, infatti, è stato impossibile inserire le domande on-line, forse per l eleva - to numero delle stesse. Improvvisamente il sistema, dopo appunto 24 minuti, ha ripreso a funzionare, probabilmente perché un certo numero di imprese, esasperate, ha rinunciato. Nel giro di poco tempo i 500mila euro di finanziamento sono andati esauriti. Sono seguite proteste, telefonate ai giornali (numerose quelle arrivate al Giornale dell Umbria) per denunciare quanto accaduto, minacce di ricorrere alle carte bollate da parte di chi non è riuscito in quei 24 minuti ad accedere al sistema per presentare la domanda. Non è la prima volta che il sistema informatico regionale, in gare di questo tipo, fa flop. L anno scorso una di queste gare fu annullata dopo il caos sulle domande on-line. Un annullamento che potrebbe riguardare anche la gara tenuta (si fa per dire) mercoledì.

u14 Venerdì 10 Aprile 2015 di Sonia Brugnoni CORRIERE DELL UMBRIA Economia P ASSOCIAZIONI Accordo tra Cna, Artigiancassa, Popolare di Ancona, Casse di Risparmio dell'umbria, Unicredit BANCHE E IMPRESE VERA SINERGIA PER IL RILANCIO Cna e banche Presentata l analisi sui costi dei conti correnti A PERUGIA - Sinergia fra banche e imprese per ripartire all'insegna della crescita e sviluppo occupazionale. "Dopo anni di crisi la ripresa passa attraverso diversi canali: banche, costo del denaro, basso costo del petrolio, grandi volumi di denaro dalla Bce, Jobs Act. Non può esserci impresa senza banca come non può esserci banca senza impresa. Questo è l'elemento fondamentale". E' quanto affermato dal presidente di Cna Umbria, Renato Cesca - in occasione della conferenza stampa per presentare un'analisi sui costi dei conti correnti delle imprese associate e le convenzioni sottoscritte con quattro grandi gruppi bancari (Artigiancassa, Banca Popolare di Ancona, Casse di Risparmio dell'umbria e Unicredit) al fine di ottenere condizioni vantaggiose per i propri associati. "Oggi è importante riallacciare la collaborazione con gli istituti bancari per aiutare le imprese. Le convenzioni con le banche sono un passo importante per poter ripartire visto che i segnali di crescita ci sono". Partire da un'attenta analisi dei costi bancari delle imprese artigiane e la loro incidenza sulle loro attività per cercare di proporre delle soluzioni interagendo direttamente con gli istituti di credito", questo è l'obiettivo del Cna. "L'elemento fondante del rapporto tra imprese e banche - spiega Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria - è la "trasparenza". È necessario lavorare insieme per costruire una nuova fase di sviluppo". "È importante - sostiene Giuseppe Belardi Dottorini, di Banca Popolare di Ancona - dare alle aziende, chiarezza e trasparenza, offrire condizioni vantaggiose". "La collaborazione con Cna - prosegue Sandro Tufano di Artigiancassa - è iniziata attraverso una convenzione diventata operativa dal 2011. Una partnership ormai consolidata basata su un modello di sviluppo degli Artigiancassa Point". Un rapporto collaborativo con il Cna è anche quello con Casse di Risparmio dell'umbria concentrati sui costi dei conti correnti oltre che all'offerta di un canale telematico-informatico, quindi di sistemi efficienti per la gestione del rapporto tra imprese e banche. Al centro dell'attenzione delle Casse di Risparmio dell'umbria - spiega Luciano Proietti - ci sono i tempi di incasso da parte dei loro clienti per le piccole imprese, la necessità di consolidare la loro situazione patrimoniale e i finanziamenti per gli investimenti per restare competitive sul mercato". Sull'e-commerce e l'internalizzazione - si sta formando anche Unicredit - conclude Luigi Giganti - attraverso dei corsi, per prepararsi al mercato internazionale e rispondere alle esigenze delle imprese". B z SVILUPPO FOCUS SU INQUINAMENTO E IMPRONTA AMBIENTALE AL CONGRESSO DEL CIRIAF A PERUGIA Prende il via oggi il congresso nazionale del Centro interuniversitario di Ricerca sull inquinamento e sull ambiente Mauro Felli (Ciriaf), che si concluderà sabato. L incontro, che si terrà nell aula magna del polo di ingegneria di Perugia, sarà dedicato ad Impronta ambientale e sviluppo sostenibile - Strategie per la tutela dell ambiente e la crescita del Paese. Quattro i temi di cui parlare: energie rinnovabili e impianti sostenibili, impronta ambientale, sostenibilità ambientale ed economico-sociale, edilizia sostenibile e bioarchitettura. Per dare avvio al piano di sviluppo strategico quinquennale del Cluster Class, oggi pomeriggio è prevista una tavola rotonda in cui le unità operative del Ciriaf nazionalei potranno discutere le tematiche e i contenuti del piano. Nell ambito del congresso, inoltre, sarà assegnato il premio Mauro Felli, istituito per onorare la memoria del fondatore e primo direttore del Ciriaf. Il riconoscimento è destinato a giovani laureati, dottorandi o ricercatori che abbiano svolto attività di ricerca nel campo dell inquinamento. I vincitori del premio Mauro Felli 2015 sono, ex-aequo, Marco Gunnellini (Università di Perugia) per la ricerca Valore prognostico dei livelli di microrna circolanti nelle neoplasie polmonari non a piccole cellule, e Fernanda Carmen Fuoco (Università di Cassino e del Lazio meridionale) per lo studio La misura dell esposizione alle polveri ultrafini in differenti microambienti. Al Ciriaf, diretto da Franco Cotana, coadiuvato da Francesco Asdrubali, afferiscono oltre 100 docenti di 14 atenei italiani. Il Centro promuove attività di ricerca interdisciplinare. B y WELFARE Sostegno agli anziani e abbattimento barriere architettoniche: firmati due protocolli tra Regione e sindacati IN DIFESA DELLE FASCE PIU DEBOLI A PERUGIA "Programmi condivisi, finalizzati per garantire il diritto alla casa agli anziani ultrasessantacinquenni ed al superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati e pubblici, negli spazi aperti al pubblico, nei percorsi urbani e centri storici, alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato, attraverso l'utilizzo di risorse pubbliche: per raggiungere questi obiettivi ieri mattina, giovedì 9 aprile, nella sede regionale di Piazza Partigiani, sono stati siglati due protocolli d'intesa tra la Regione dell' Umbria, rappresentata dall' assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl- Uil e Spi/Cgil, Fnp/Cisl ed Uilp/Uil che rappresentano i pensionati. "L'attuale situazione economica e sociale - ha affermato l'assessore Vinti - è contraddistinta da una crisi che colpisce il lavoro, l'occupazione e le condizioni delle persone più deboli della società, tra cui pensionati, anziani, giovani generazioni, lavoratori precari e disoccupati ed è caratterizzata da una progressiva ma costante erosione delle risorse finanziarie destinate al sistema delle politiche di protezione sociale e di tutela di queste categorie sociali. Da anni anche in Umbria si sta assistendo ad un progressivo mutamento demografico, contrassegnato, tra l'altro, da una trasformazione della struttura per età della popolazione con un progressivo incremento degli ultra 65enni, che ormai rappresentano circa il 25 per cento della popolazione umbra. Tale fenomeno, oltre a modificare le strutture familiari e ad amplificare la complessità delle dinamiche intergenerazionali, rende necessario un cambiamento nelle attitudini nelle politiche e nelle pratiche a tutti i livelli, in tutti i settori, così da valorizzare l'enorme potenziale rappresentato dall'invecchiamento. Per questo occorre riconfermare e potenziare il welfare pubblico e sostenere le politiche per le famiglie anche attraverso la tutela del potere di acquisto delle persone, sostenere la crescita e l'innovazione dei servizi che si coniughino con i bisogni vecchi e nuovi dei cittadini. "La Regione Umbria, - ha sostenuto Vinti - per rispondere in maniera rapida ed efficace alle necessità abitative manifestate, di volta in volta, dalle categorie sociali più disagiate, ha previsto l'erogazione di contributi integrativi del canone di locazione a favore di alcune categorie in condizioni di particolare debolezza sociale, che hanno individuato o sono in procinto di individuare una nuova soluzione alloggiativa in affitto. Tra le categorie si è posta particolare attenzione ai nuclei familiari composti da non più di due persone, delle quali almeno una sia di età superiore ai 65 anni, e/o sia portatore di handicap, con una diminuzione della capacità lavorativa superiore a Secondo l assessore Vinti la situazione economica e sociale è contraddistinta da una crisi che colpisce il lavoro, l'occupazione, le persone in difficoltà Stop alle barriere architettoniche Più accessibili i percorsi urbani e gli edifici pubblici due terzi. Nonostante gli sforzi fatti, per i prossimi anni ci sarà bisogno di ripensare gli interventi per garantire il diritto alla casa degli anziani autosufficienti, attraverso la concertazione con tutti i soggetti coinvolti, con particolare riferimento alla Regione Umbria e alle organizzazione sindacali". Tutto ciò con la prosecuzione degli interventi a sostegno degli affitti dovuti dai conduttori di abitazioni private ultra 65enni attraverso una implementazione delle attuali risorse economiche proprie del bilancio regionale. "La Regione - ha aggiunto Vinti - ha ribadito il suo impegno, per quanto di competenza, affinchè la cedolare secca del 10%, relativa all'irpef da versare da parte dei locatari sui canoni di locazione concordato al momento in vigore fino al 2017, sia estesa a tutto il territorio regionale ed a legiferare in materia di politiche fiscali e bonus destinati a progetti sulla domotica. Abbiamo anche confermato il sostegno economico e/o abitativo alle famiglie con anziani costrette alla morosità incolpevole ed avvieremo, in collaborazione con Ater Umbria,nei Comuni capofila di ambito, iniziative per l'assistenza agli anziani così da poter dare risposte rapide per particolari esigenze abitative come ad esempio rispetto al fenomeno della "nuda proprietà" al fine di evitare speculazioni da parte delle società immobiliari". B

-MSGR - 06 UMBRIA - 53-10/04/15-N: 53 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. ID: 00155924 IP: 151.12.186.133 Venerdì 10 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it L antica lavanderia delle toghe Bevignate ` Sotto la chiesa dedicata al santo a dispetto dei santi a Monteluce di Perugia, una sorpresa d epoca romana ` Uno scavo ha portato alla luce cinque vasche di una fullonica, tintoria per il trattamento degli indumenti ARCHEO TAPPE/ 4 Iperugini son fatti così. Si erano talmente incaponiti da indurre le autorità politiche, quelle religiose non davano soddisfazione, a procedere con la canonizzazione laica dell eremita Bevignate. Fu santo a dispetto dei santi. A lui è intestata la chiesa (a Monteluce di Perugia), nota in tutta Europa, in quanto testimonianza eccelsa dell ordine dei templari. L inconfutabile fascino del complesso architettonico si è tuttavia recentemente accresciuto in virtù dei lavori condotti all interno. E da sotto il pavimento è arrivata la sorpresa. L edificio poggia su strutture di epoca romana. In realtà la zona ha già restituito, nel corso dell Ottocento, numerose testimonianze archeologiche. La presenza di tombe, anche importanti, rivela l esistenza di abitati, magari assimilabili a sobborghi cittadini. In ogni caso una comunità organizzata doveva disporre anche dei necessari servizi. Lo scavo, condotto da Luana Cenciaioli e Francesco Giorgi ha messo in luce quello che sembra un impianto artigianale, sorto sulle rovine di una domus del I sec. a.c. con tracce di mosaico. LE VASCHE Data la presenza di cinque vasche, alcune pavimentate a spina di pesce e di diverse canalette di scarico si è ipotizzata l esistenza di una fullonica ovvero una lavanderia-tintoria. Ci lavoravano i fullones, maestranze impiegate nel trattamento dei tessuti e avevano il loro da fare. Si pensi solo alle toghe, indumenti impegnativi che richiedevano frequenti attenzioni, specie se il proprietario ci teneva al candore. la SODA Il servizio di lavaggio consisteva nell immersione degli indumenti in sostanze sgrassanti e sbiancanti. Successivamente gli stessi subivano un processo di pestaggio da parte dei piedi dei lavandai. E forse quella concavità su una vasca potrebbe essere servita allo scopo. La soda, ma più spesso l urina, con il suo alto contenuto di ammoniaca, erano i detersivi utilizzati. Questo secondo componente godeva inoltre di un indiscutibile vantaggio, era facilmente reperibile e a costo zero, almeno fino a Vespasiano. Lo scaltro imperatore, infatti, avendo intuito il potenziale economico della minzione, stabilì una tassa sulla sua raccolta. E da allora che le latrine furono chiamate vespasiani e inoltre a chi gli rimproverava di fare soldi con i cessi se ne uscì con la famosa pecunia non olet. PECUNIA Se il denaro non aveva odore si può invece supporre quali aromi fluissero dall urina fermentata. Quella che gli addetti maneggiavano ogni giorno. Ma pare che fosse un attività piuttosto redditizia. Inoltre a quel tempo, non deodorato come il nostro, il prodotto della diuresi, per via del potere sbiancante, era usato anche come dentifricio. Il ciclo di lavaggio, come per le lavatrici moderne, prevedeva il risciacquo che era affidato al passaggio su varie vasche, alimentate da condotte di acqua pulita. Un articolato sistema di canalette e un condotto, come in questo caso, scaricavano a valle le acque reflue. PANNELLI Lo scavo, ora perfettamente leggibile, ben illuminato e diffusamente illustrato da pannelli esplicativi, è visitabile sabato e Nelle immagini la lavanderia di epoca romana trovata sotto la chiesa di San Bevignate domenica dalle 10 alle 13 nei mesi da ottobre ad aprile, per estendersi anche al pomeriggio, dalle 15 alle 18 nel periodo maggio settembre. Un sito dalla potente intensità evocativa dove la storia si rivela a strati. Volendola ascoltare si potranno udire le voci di un agiata famiglia romana che nella domus visse e prosperò, fino al declino. Da quelle rovine sorse la fullonica con i canti dei lavandai. E nei secoli successivi risuonarono nel tempio i salmi di monaci con la spada. Marco Saioni RIPRODUZIONE RISERVATA Stimato professore a Perugia, il giudice ucciso in Tribunale a Milano DOPO LA LAUREA A Economia e Commercio segue dalla prima pagina Formatosi nella scuola del professor Tito Ravà, proseguita poi dal professor Vittorio Menesini, Ciampi ha continuato a frequentare Perugia nei convegni organizzati presso la facoltà di giurisprudenza dove ha sempre portato il contributo di uomo acuto e nel contempo intransigente nella interpretazione delle norme. LEGATO ALLA CITTÀ Ciampi era molto legato a Perugia perché oltre ad averci abitato per molto tempo, da universitario e da docente, aveva stretto amicizia nel campo accademico mantenendo quindi rapporti soprattutto di natura scientifica. Solo da circa due anni e alla soglia della pensione era passato a dirigere la sezione fallimentare del Tribunale di Milano, con la quale tra pochi mesi avrebbe concluso la propria carriera andando in pensione. Probabilmente scherzando più di qualche volta aveva evocato la possibilità di tornare a Perugia a vivere. Il suo primo amore per la sezione marchi e brevetti gli ha consentito di guidare i qualità di presidente la sezione di diritto industriale del Tribunale di Milano, con la quale ha emesso sentenze che son divenute Il giudice Fernando Ciampi storiche in questa materia al punto tale che poi sono state riprese nei contenuti e consolidate dalla Cassazione. Era ritenuto da tutti un vero e proprio specialista di questa materia e ovviamente la sua collocazione a Milano, ovvero nella città più industrializzata d Italia, gli aveva consentito di maturare una esperienza sul campo di notevole spessore. Il medesimo acume lo ha poi applicato alla materia del fallimentare nell ambito della quale ha proposto il rigore che aveva già utilizzato nel settore dei marchi e brevetti. CAUSA DELLA MORTE Probabilmente è stata proprio questa la causa della sua morte. L essere un magistrato intellettualmente onesto e puntuale nel rispetto delle norme deve aver provocato la reazione dell omicida, che come raccontano le cronache, ha effettuato un affannosa ricerca nel Tribunale, successiva all uccisione de proprio avvocato e del commercialista andando ricercare il giudice Ciampi nella sua stanza. È triste dirlo, ma proprio l inflessibilità che fa onore a tutta la magistratura del giudice Ciampi è stata, con ogni probabilità, la vera causa della sua morte. In questo senso mi onoro di aver ereditato in questo momento la cattedra di diritto industriale di Economia e Commercio per la quale ha lavorato il giudice Fernando Ciampi. Giuseppe Caforio Cna, piano per ridurre i costi bancari AL VIA 4 CONVENZIONI «Fissato un tetto a tassi e spese» L ANALISI PERUGIA A fronte di un affidamento medio di poco superiore a 35mila euro le piccole e medie imprese della regione pagano 1.140 euro a trimestre per interessi e spese bancarie. È il conto della crisi pagato per sopravvivere soprattutto ai problemi di liquidità che spesso hanno spinto artigiani e piccoli imprenditori a utilizzare uno strumento efficace ma anche costoso come l anticipazione delle fatture. Sono alcune delle valutazioni contenute nella ricerca di Cna Umbria sui costi dei conti correnti bancari delle micro e piccole imprese umbre. Obiettivo dello studio, analizzare i costi, valutarne l'incidenza e proporre soluzioni condivise con gli istituti di credito. Un obiettivo che l organizzazione delle pmi ha raggiunto siglando una serie di convenzioni bancarie con alcune banche della regione. Partendo da tale proposito, Cna Umbria ha analizzato 1.806 estratti conto trimestrali di 300 imprese artigiane associate relativi al 2013 e al 2014 emessi da 21 diversi istituti di credito. L'analisi ha riguardato i costi e variabili, le imposte di bollo e gli interessi debitori: voci strettamente legate sia alla classe di rating (capacità di restituire il prestito o lo scoperto affidato) assegnata alla singola impresa, sia all ammontare e all utilizzo degli affidamenti. È emerso che in media le 300 imprese del campione sono state affidate (fino a revoca) per circa 35mila euro, mentre per gli anticipi sulle fatture non riscosse (il cosiddetto autoliquidante) l'importo medio è stato di 77.400 euro. Gli estratti conto presi in esame hanno fatto emergere costi trimestrali medi di 1.140 euro, per un totale annuo superiore a 4.500 euro. Su questi importi gli interessi passivi pesano per il 67%, di cui poco meno del 5% per sconfinamenti, mentre il resto è attribuibile ai costi fissi e variabili e alle commissioni sulle operazioni, comprese quelle applicate come surrogato del balzello sul massimo scoperto, ora fuorilegge. Quanto ai tassi, la ricerca ha evidenziato che per i fidi a revoca il tasso medio è stato del 9,1% e quello sulle anticipazioni del 7,4%, mentre per gli sconfinamenti si è arrivati a una media del 14,7%. Costi al top se si considera che in alcuni casi gli interessi passivi che gravano sulle pmi lambiscono i tassi di interesse effettivi globali medi ai della legge sull usura, attualmente pari al 17,6% circa per le aperture di credito in conto corrente e al 13,3% circa per gli anticipi e sconti commerciali. In alcuni casi gli istituti bancari, con diversi stratagemmi, riducono gli interessi applicati per rispettare il tasso soglia. Per questo, Cna Umbria ha inteso aprire un filo diretto col settore bancario, proponendo di «ridefinire un rapporto di collaborazione basato su relazioni trasparenti». Da qui le convenzioni bancarie che l organizzazione ha sottoscritto con Artigiancassa, Banca popolare di Ancona, Casse di risparmio dell Umbria e Unicredit. Istituti di credito con i quali sono fissati i tassi di interesse sui conti correnti, sull autoliquidante e alcuni costi fissi e variabili inerenti la gestione dei conti correnti, comprensivi delle commissioni. I tassi concordati sugli affidamenti per cassa vanno da un minimo del 2,4% a un massimo dell 8%, quelli sugli autoliquidanti, dal 2 al 7%. «Quello che ci preme sottolineare - spiega il presidente Cna Umbria, Renato Cesca - è che alla base di tali accordi c è la trasparenza, quella che deve riguardare le modalità attraverso cui le banche valutano le imprese e assegnano loro un rating, ma anche quella che le imprese devono garantire rispetto alla leggibilità della propria attività e dei bilanci». Per permettere alle imprese di accedere alle convenzioni Cna sta attivando un sistema di assistenza gratuito per gli associati. «Sebbene permangano molte criticità - aggiunge il direttore Roberto Giannangeli - negli ultimi mesi qualcosa è cambiato in positivo, anche per il verificarsi di condizioni macroeconomiche favorevoli. Non si può prescindere da un più facile accesso al credito per trasmettere fiducia al sistema imprenditoriale e, più in generale, ai cittadini. Solo così si può tornare a crescere». Alla presentazione hanno partecipato Luigi Giganti (Unicredit), Luciano Proietti (Casse di Risparmio dell Umbria), Giuseppe Belardi Dottorini (Banca Popolare di Ancona), Sandro Tufano (Artigiancassa). Fabio Nucci ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci -TRX IL:09/04/15 22:18-NOTE:

LE SFIDE UMBRE NUOVI PROGETTI CONTRO LA CRISI AGROALIMENTARE PROGETTO E-COMMERCE ALL UNIVERSITÀ dei Sapori il 14 sarà illustrato un progetto di collaborazione per la vendita di prodotti agroalimentari in piattaforme cinesi di e-commerce. VENERDÌ 10 APRILE 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE 31 Nozze tra artigiani e banche per la ripresa Il presidente Cesca: «Imprese massacrate dai debiti, ma adesso c è l intesa» PERUGIA ANALIZZARE i costi bancari delle imprese artigiane, valutarne l incidenza e provare a proporre delle soluzioni interagendo con gli istituti di credito. Con questi obiettivi, Cna Umbria (nella foto l incontro) ha messo sotto la lente di ingrandimento 1.806 estratti conto trimestrali relativi a 300 imprese artigiane associate. L analisi ha riguardato i costi fissi, i costi variabili, le imposte di bollo e gli interessi debitori, tutte I PARTNER Sono quattro gli istituti di credito coinvolti dall associazione di categoria voci strettamente legate sia alla classe di rating assegnata alla singola impresa, sia all ammontare e all utilizzo degli affidamenti. IN MEDIA alle imprese del campione è stato assegnato un fido a revoca di poco superiore ai 35mila euro, mentre per l autoliquidante, l importo medio è stato di 77.400 euro. Gli estratti conto presi in esame hanno fatto emergere costi trimestrali medi di 1.140 euro, per un totale annuo superiore ai 4.500 euro. Su questi importi gli interessi passivi pesano per il 67%, di cui poco meno del 5% per sconfinamenti extra fido, mentre il resto è attribuibile ai costi fissi e variabili e alle commissioni sulle operazioni. Passando ad esaminare i tassi, dall analisi è emerso che per i fidi a revoca il tasso medio è stato del 9,1% e quello dell autoliquidante del 7,4%, mentre per gli sconfinamenti extra fido ha raggiunto il 14,7%. Se si tiene conto che i tassi di interesse globali medi ai fini della legge sull usura sono attualmente pari al 17,6% circa per le aperture di credito in c/c e al 13,3% per gli anticipi e sconti commerciali, emerge che in alcuni casi gli interessi passivi che gravano sulle imprese si posizionano solo alcuni decimali sotto il limite previsto dalla legge sull usura. «Oggi ha dichiarato Renato Cesca, presidente di Cna Umbria presentiamo le convenzioni bancarie sottoscritte con alcuni istituti di credito con i quali vengono fissati i tassi di interesse sui conti correnti, sull autoliquidante e anche alcuni costi fissi e variabili inerenti la gestione dei conti correnti, comprensivi delle eventuali commissioni. I tassi di interesse concordati sugli affidamenti per cassa vanno da un minimo del 2,4% a un massimo dell 8%, quelli sugli autoliquidanti vanno dal 2 al 7%». IL CASO L AZIENDA DI BETTONA A MILANO L.A. Cost vince l Expo BETTONA C È ANCHE un marchio di fabbrica umbro nel cantiere dell Expo internazionale di Milano, che aprirà i battenti il primo maggio. Si tratta del padiglione «Waterstone» di Intesa Sanpaolo, realizzato dall azienda umbra «L.A. Cost» di Bettona. Un opera realizzata a tempi record. «Lo abbiamo fatto noi raccontano i fratelli Alessio (foto in basso) e Luisa Costantini (foto in alto), titolari dell azienda umbra. È stata una bella sfida, che ha richiesto 20 giorni di produzione interna e 100 giorni di cantiere per realizzare «Waterstone» l ambizioso progetto messo a punto dall architetto Michele De Lucchi». UN ALTEZZA di dodici metri per quindici di luce sono le dimensioni dei nove portali in legno lamellare ingegnerizzati e prodotti nello stabilimento di Bettona. Costituiscono l ossatura di questo spazio espositivo di oltre mille metri quadrati. La costruzione ha un evidente attenzione ai temi della sostenibilità e dell impatto ambientale. Gli elementi naturali alla base del progetto seguono la suggestione di tre sassi levigati dall acqua, con quattro cascate che scorrono facendo dell ombreggiamento il tema caratterizzante. Il guscio esterno è costituito da seimila scandole in legno. «Non eravamo alla prima esperienza nella realizzazione di grandi opere sottolineano i fratelli Costantini ma sono esperienze molto formative e importanti, soprattutto perché siamo stati l unica realtà umbra ad aggiudicarsi una gara all interno della fabbrica di Expo creando un indotto che ha dato la possibilità a molte realtà locali di entrare nel cantiere più importante d Italia».