Corso di Laurea in Economia Aziendale Anno Accademico 2015/16



Documenti analoghi
Corso di Laurea in Economia Aziendale Anno Accademico 2015/16

SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA' DELLA SICUREZZA E DELL'AMBIENTE

Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16

SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA', AMBIENTE E SICUREZZA

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura Anno Accademico

Corso di Laurea in Economia Aziendale Anno Accademico 2015/16

SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA

CORSO DI FORMAZIONE SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA

PROPOSTA DI UN MODELLO DI PRODUCT-ORIENTED ENVIRONMENTAL MANAGEMENT SYSTEM (POEMS) PER L INDUSTRIA AGRO-ALIMENTARE: RISULTATI PRELIMINARI

FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI

Corso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza

Manuale della qualità

SCHEDA INSEGNAMENTO RIFERIMENTI GENERALI

CORSO INTEGRATO SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE AUDITOR/LEAD AUDITOR DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

CFU: 9 ANNO ACCADEMICO: SEMESTRE: Primo semestre OBIETTIVI FORMATIVI

!!!!!!!!!!!!!! !!!!!! SISTEMI GESTIONALI !!!!!!!!!!!!! CATALOGO CORSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ! 1!

1. Interventi per favorire la 2. INTERVENTI FORMATIVI 3. INTERVENTI FORMATIVI. 4. Misure di ACCOMPAGNAMENTO. Programmazione Attività di Orientamento

Certificazioni Project Management

Corso di Qualificazione per. Auditor Interni. dei. Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Anno Accademico 2010/2011 Presente in: LM LT N.-LT Canale: Unico Numero di crediti: 9 Tipologia: SSD: SECS-P/11

SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate

MODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA

Il Progetto Formazione

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Programmazione Annuale Docente Classi 4^

Corso di Laurea in Economia Anno Accademico 2015/16

Prot. A/ Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Presentazione del Corso

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

SCHEDA PROGRAMMA INSEGNAMENTI A.A. 2012/2013 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHEOLOGIA CURRICULUM ARCHEOLOGIA

Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

Programmazione e Controllo di Gestione 8 cfu - 60 ore

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

La CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6

QUALITÀ Confindustria Servizi Srl Ente di formazione accreditato dalla Regione Marche

GESTIONE DELLA QUALITÀ

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO

CREAZIONE E CONDUZIONE NE DI IMPRESA

SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti, Castellanza Modulo Gestione Qualità. DISCIPLINA Informatica A.S X di dipartimento

DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI)

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Quinto anno ACCOGLIENZA TURISTICA

Percorso didattico del Tecnico Superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici. secondo l European Qualification Framework - EQF

Istituto Certificazione Imprese di Costruzioni. Corsi di Formazione

MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A

Percorso Abilitante Speciale - P.A.S. a.a LABORATORIO DI TECNOLOGIE DIDATTICHE (classe A059) Prof.ssa Laura Grandi

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Molti problemi affrontati quotidianamente evidenziano la necessità di migliorare e confrontare le conoscenze fra operatori di Aziende Sanitarie e

SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

ISTITUTO PROFESSIONALE GRAFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

UNITA DI APPRENDIMENTO

Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie. a.a IUAV - ARPAV

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Impianti fotovoltaici e solari termici Livello specialistico

CORSO DI FORMAZIONE PER RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Anno Scolastico 2013/2014. Mercato del Lavoro : Aspetti Contrattuali, Contributivi e Fiscali.

Il Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SECONDO BIENNIO TECNICO CLASSE TERZA

QSA Bologna Srl QSA Bologna S.r.l.

L assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda

Università degli Studi di Messina

Guida al colloquio d esame

ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA M. Faraday ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO DIRITTO AERONAUTICO (CLASSE V)

TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA

Presentazione e programma del Corso

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

RISORSE UMANE e BUSINESS

1- Corso di IT Strategy

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

A cura di Giorgio Mezzasalma

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE STUDENTI - AREA POST-LAUREAM

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Corsi di Formazione. Settori Alimentare e Packaging

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

Il miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo

Transcript:

Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa Corso di Laurea in Economia Aziendale Anno Accademico 2015/16 Sistemi di gestione della qualità, della sicurezza e dell'ambiente (I anno, II semestre, n 9 CFU) Docente titolare dell insegnamento: Prof.ssa Agata Matarazzo Sede: Palazzo delle scienze stanza 15- primo piano; C.so Italia, 55 - Catania Telefono: 0957537722 ; email: amatara@unict.it Orario ricevimento: lunedì- martedì dalle 10.00 alle 12.00 OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il percorso formativo del corso, progettato in collaborazione con i docenti delle altre discipline dell area, mira all'acquisizione dei principi teorici concernenti i modelli di gestione delle certificazioni volontarie adottabili dalle aziende presenti sul territorio, indipendentemente dalla dimensione e dal processo produttivo. In particolare dapprima in modo separato vengono analizzate le certificazioni volontarie della qualità, sicurezza, etica ed ambientale, per poi unificare le variabili lungo un percorso che mira alla gestione integrata volontaria. Accanto alle indispensabili nozioni teoriche, opportunamente formalizzate, si intendono trasferire anche adeguate competenze professionali, sia per approfondire le tematiche trattate da un punto di vista operativo, sia a completamento del percorso formativo, al fine di fornire anche le conoscenze necessarie per poter applicare opportunamente nel mondo del lavoro i metodi e le tecniche studiati (saper valutare, confrontare, decidere, operare). Per raggiungere tali obiettivi, si utilizzano anche durante le lezioni frontali attrezzature e metodologie didattiche opportune, quali slides, e casi studio in aziende pubbliche e private, di prodotto e di servizio, ecc. Tutto il percorso formativo della disciplina è orientato a coniugare metodologie didattiche che mirano a sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti. La verifica dell'apprendimento non è concentrata solamente nella fase conclusiva del corso, in sede di esami orali; durante l'intero percorso formativo si effettuerà un controllo accurato e continuo della comprensione e dell'effettiva acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze via via trasmesse, stimolandone una proficua ed attiva partecipazione. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Particolare attenzione è rivolta anche all attività operativa dei futuri laureati, i quali sono chiamati ad affrontare nella professione le problematiche prima richiamate, spesso in differenti contesti, anche trasversali ed interdisciplinari. A tal fine, il docente utilizza una metodologia didattica ampiamente orientata anche all'acquisizione operativa ("saper fare") degli strumenti analitici e concettuali proposti durante l insegnamento della disciplina, mirando allo sviluppo di una capacità critica dello studente nei confronti delle tematiche trattate, in un continuo processo di interazione di analisi - sintesi, anche presentando in aula opportuni casi aziendali reali, portati avanti negli anni precedenti. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria delle singole variabili qualità, conoscenza delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento. Descrivere la qualità dei servizi e proprio peculiarità; utilizzo degli strumenti statistici di controllo della qualità; utilizzo degli strumenti manageriali di controllo della qualità. Analizzare la qualità nel sistema agroalimentare. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative nazionali cogenti in tema di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; conoscere e saper applicare le normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria della sicurezza. Analizzare costi e vantaggi derivanti da implementazione della gestione della sicurezza in azienda. Far acquisire le principali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontari della qualità ambientale. Fornire le fondamentali nozioni teoriche dei microinquinanti nei diversi comparti, acqua, aria, suolo; conoscere le tecniche di gestione dei rifiuti; dare completa conoscenza allo studente delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo sviluppo di un'autonoma capacità critica nel contesto delle tematiche trattate è uno dei principali obiettivi formativi dell insegnamento. Una buona acquisizione delle conoscenze teoriche e delle capacità operative previste nel programma dell insegnamento non è sufficiente ad una completa formazione dello studente, se tale preparazione non è accompagnata dall'acquisizione di un'approfondita, autonoma, socialmente e moralmente responsabile capacità di valutazione, di impostazione e di risoluzione di un problema. Durante il corso, pertanto, lo studente è anche

PREREQUISITI RICHIESTI ORGANIZZAZI ONE E METODI DIDATTICI FREQUENZA LEZIONI TESTI DI RIFERIMENTO addestrato e stimolato alla ricerca delle fonti informative pratiche e facilmente recuperabili, ad un analisi critica sulla loro attendibilità e significatività, per un loro appropriato e consapevole utilizzo nella realtà operativa. 4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente è messo in condizioni di relazionarsi e di trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva, precisione, padronanza di espressione e linguaggio tecnico appropriato, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte operative concernenti le problematiche ambientali, aziendali e di etica, che la precipua attività lavorativa porterà ad affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le ipotesi adottate. A tal fine, accanto ad un appropriata conoscenza teorica delle normative volontarie di riferimento, è indispensabile acquisire una capacità di applicazione operativa degli strumenti legislativi a disposizione. Lo studente è continuamente sollecitato ad esporre verbalmente e formalmente il proprio pensiero con adeguate argomentazioni e tecniche, a redigere documenti in forma scritta, a predisporre presentazioni, individualmente ed in gruppo, a discutere quanto presentato in aula, per stimolare una proficua interazione anche sul piano della comunicazione. La prova finale costituisce un'ulteriore momento di approfondimento e di verifica delle diverse capacità di comunicazione effettivamente raggiunte dallo studente. 5. Capacità di apprendimento (learning skills): Si forniscono agli studenti sin dall inizio delle lezioni opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato processo induttivo - deduttivo. Il docente verifica continuamente, argomento per argomento, se la trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell anno il metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo, tenendo anche conto della effettiva composizione dell aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento, che viene costantemente monitorato e migliorato, anche per evitare un traumatico approccio alle prove di esame. Conoscenza delle tematiche trattate nel corso di Tecnologia dei Cicli Produttivi; definizione di costi e curva funzione di produzione; conoscenza di problematiche ambientali e di processi produttivi atti a internalizzare politiche di sviluppo sostenibile; approccio alla leadership aziendale; conoscenze di base di economia aziendale inerenti la formazione del personale, la gestione della sicurezza in azienda, la soddisfazione del cliente Il corso è organizzato con lezioni frontali di due ore ciascuno divisi in tre giorni settimanali; all incirca un mese di lezione per ogni modulo e quindi per ogni variabile volontaria presente nel contenuto del corso; il docente presenta in aula le slides appositamente preparate con le quali spiega in modo molto preciso i contenuti del corso; inoltre ad ogni fine modulo il docente presenta esperti in aula atti a proporre casi studio aziendali su imprese che hanno già fatto proprio o implementati gli strumenti di gestione volontaria presentati dal docente nel corso delle lezioni frontali. Gli studenti sono caldamente invitati a partecipare in modo attivo al dialogo e a proporre spunti di discussione con gli esperti imprenditori invitati in aula. La frequenza delle lezioni non è obbligatoria; il docente tuttavia invita gli studenti ad una frequenza attiva durante il ciclo di lezioni proposto; per gli studenti che otterano una percentuale minima concordata ad inzio lezioni sono previsti colloqui ad ogni fine del modulo, in modo da affrontare l esame immediatamente dopo la fine delle lezioni inerente argomento oggetto del colloquio. 1. A. Galgano La qualità totale - Il Sole 24 ore, Milano 1991 ed edizioni successive; 2. M. Proto Il sistema qualità Profili tecnici e percorsi evolutivi Ed. G. Giappichelli, Torino, 1999; 3. Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), Product- Oriented Environmental Management Systems (POEMS),, Springer, 2013; 4. A. Marra, 2002, L etica aziendale come motore di progresso e successo. Modelli di organizzazione, gestione e controllo: verso la responsabilità sociale delle imprese, Franco Angeli; 5. M. Vigone, 1995, La sicurezza sul lavoro: i soggetti, adempimenti e modalità, tempi di attuazione, sanzioni: obblighi e responsabilità dell impresa, D. Lgs. N. 626/1994, Pirola, Milano; 6. Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A (2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per il miglioramento dei servizi turisticio Indagine sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice S.r.l.; 7. CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta; 8. AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre l impresa, MILANO:FrancoAngeli; 9. Leonardi Capire la qualità - Il Sole 24 ore, Milano 2000 Sono previsti tre colloqui in itinere con test PROVA Prove in itinere durante il corso scritti, in date immediatamente successive alla fine delle lezioni inerente il modulo in Syllabus A.A. 2015-16 Pagina 2 di 6

D ESAME Eventuali prove di fine corso Date d esame oggetto di colloquio. Non sono previste http://www.economia.unict.it/didattica/dia rio-esami CONSEGNA MATERIALE DIDATTICO Il docente consegnerà in aula il materiale didattico sottoforma di fotocopie che riassumono tutti i contenuti trattati in aula e che sono oggetto della prova di esame PROGRAMMA DEL CORSO I MODULO (3 CFU) Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della qualità L'evoluzione del concerto di qualità: la qualità dei prodotti; dal CWQC al TQM; la qualità totale: la qualità secondo le norme ISO 9000/94, ISO 9000/2000*, ISO 9000/2008. Gli attori della certificazione. La certificazione dei prodotti e del sistema aziendale, Iter di certificazione*, presentazione del manuale di qualità. La piramide di qualità. La qualità dei servizi. Gli strumenti statistici di controllo di qualità* carte di controllo, istogramma, analisi di Pareto. Gli strumenti manageriali di controllo di qualità*, diagramma a frecce, diagramma ad albero, albero degli errori; igiene e sicurezza nei sistemi agroalimentari; il sistema HACCP*; iter di certificazione; fasi di implementazione; confronto fra ISO 9000 e HACCP. Credito parziale attribuito: 3 CFU II MODULO (3 CFU) Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della sicurezza e dell etica aziendale. Problematiche inerenti la gestione della sicurezza in azienda, le normative cogenti in tema di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, Dlgs 626/2004*; le normative antincendio, i sistemi di sicurezza e di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; le norme volontarie internazionali in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme seire OHSAS 18001*; il manuale di sicurezza*, i documenti necessari per ola certificazione del sistema qualità; la responsabilità sociale di impresa, principi di etica aziendale; le normative internazionali SA 8000*, stato di Applicant, dati e diffusione del sistema, vantaggi e costi della certificazione della sicurezza in azienda, casi studio su sistemi di gestione della sicurezza in aziende high tech siciliane. Credito parziale attribuito: 3 CFU Descrizione del programma. Titolo del modulo: i sistemi di gestione ambientali L'evoluzione del concerto di inquinamento ambientale dal punto di vista chimico ed economico; inquinanti atmosferici*, fra cui SOx, CO2, NO2, PM10; la qualità delle risorse idriche, indice COD e BOD; definizione di rifiuto; tecniche di gestione di rifiuto, fra cui termovalorizzazione e discarica; inquinamento da cause agricole; eutrofizzazione delle acque; gli strumenti cogenti di politca ambientale; le norme command and control*; strumenti economici e finanziari in tema di politica ambientale; la gestione ambientale volontaria secondo la normativa internazionale ISO 140012/2004*, Iter di Certificazione volontaria, strumenti di politica ambientale, costi e benefici ambientali, documenti necessari per la certificazione di qualità ambientale, regolamento comunitario EMAS*; l analisi LCA*, l Ecolabel; il Bilancio ambientale degli enti locali, presentazione casi studi su gestione dei rifiuti e indicatori di performance ambientale negli enti locali. Credito parziale attribuito: 3 CFU Indicare con un asterisco, *, gli argomenti minimi irrinunciabili per il superamento dell esame Argomenti Rif. Testo 1 1. Lezione: La gestione volontaria della qualità Introduzione al corso Presentazione degli argomenti Definizione di qualità 2 2. Lezione: Evoluzione storica del concetto di qualità* - A. Galgano La qualità totale - Il Sole 24 ore, Milano 1991 ed edizioni successive (tutto); - M. Proto Il sistema qualità Profili tecnici e percorsi evolutivi Ed. G. Giappichelli, Torino, 1999 (capp. 1-3); Syllabus A.A. 2015-16 Pagina 3 di 6

Assicurazione di qualità e CWQC* 3 Total quality management I costi di qualità Enti di certificazione 4 3. Lezione:Le norme internazionali per la certificazione volontaria della qualità aziendale Le norme ISO 9000 del 1987 Le norme ISO 9000 del 1994* 5 4. Lezione: Norma ISO 9001:1994 Le norme ISO 9000 del 2000* 6 5. Lezione: Le norme ISO 9000 del 2008 Iter per ottenere la certificazione della qualità Il ciclo di DEMING PLAN DO CHECK ACT* 7 6. Lezione: La qualità dei servizi I circoli di qualità 8 7. Lezione: Gli strumenti statistici per il controllo della qualità in azienda* Diagramma causa ed effetto 9 8. Lezione: Gli strumenti manageriali per il controllo della qualità in azienda* Diagramma di PERT 10 9. Lezione: La qualità nelle aziende agroalimentari Normative cogenti in tema di sicurezza alimentare 11 Il sistema HACCP nelle aziende agroalimentari* Le fasi di implementazione dell HACCP Confronto fra normativa ISO 9000 e HACCP* 12 10. Lezione: Presentazione in aula di casi studi su implementazione di HACCP nelle aziende agroalimentari - E. Leonardi Capire la qualità - Il Sole 24 ore, Milano 2000 (tutto); Dispense distribuite dal docente in aula (tutte) 13 1. Lezione: La Gestione volontaria della sicurezza e dell etica aziendale. Introduzione al modulo Norme cogenti in tema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro* 2. Lezione: Definizione di rischio e di incidente nei luoghi di lavoro* Analisi delle principali cause e rischi di incidente nei luoghi 3. Lezione: Definizione di malattia professionale Le norme antincendio* Albero degli errori 4. Lezione: Dispositivi tecnici per la prevenzione di incendi nelle aziende Tipologie di strumenti di prevenzione* Formazione e informazione del personale 5. Lezione: Normative volontarie in tema di gestione della sicurezza in azienda Le norme internazionali OHSAS 18001* 6. Lezione: Iter di certificazione del sistema di sicurezza aziendale volontario Le norme internazionali BS 8800* 7. Lezione: Definizione di etica aziendale La responsabilità sociale di impresa La norma SA 8000* 8. Lezione: Fasi di implementazione della norma SA 8000 14 Costi e vantaggi della certificazione 9. Lezione: I sistemi di gestione integrata qualità- ambientesicurezza* Fasi e documenti per la gestione integrata (SGI)* - A. Marra, 2002, L etica aziendale come motore di progresso e successo. Modelli di organizzazione, gestione e controllo: verso la responsabilità sociale delle imprese, Franco Angeli (capp. 1-3); - AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre l impresa, MILANO:FrancoAngeli (capp. 1-5); - A. Marra, 2002, L etica aziendale come motore di progresso e successo. Modelli di organizzazione, gestione e controllo: verso la responsabilità sociale delle imprese, Franco Angeli (capp 1-3); - M. Vigone, 1995, La sicurezza sul lavoro: i soggetti, adempimenti e modalità, tempi di attuazione, sanzioni: obblighi e responsabilità dell impresa, D. Lgs. N. 626/1994, Pirola, Milano(tutto); Dispense distribuite dal docente in aula (tutte) Syllabus A.A. 2015-16 Pagina 4 di 6

15 Vantaggi e costi di certificazione volontaria 10. Lezione: presentazione di casi studio di aziende che implementano SGI 1. Lezione: I sistemi di gestione ambientali Lezione: Introduzione al modulo ambiente Definizione di sviluppo sostenibile* Indice Isew * 2. Lezione: Le principali conferenze internazionali in tema di politica ambientale La combustione* 16 I principali inquinanti atmosferici* 3. Lezione: Cause ed effetti delle piogge acide Cause ed effetti del riscaldamento globale 17 I principali inquinanti idrici* 4. Lezione: Definizione di rifiuti Principali normative cogenti in tema di gestione dei rifiuti* Metodi di gestione dei rifiuti 5. Lezione: Inquinamento del suolo Fonti energetiche tradizionali Fonti energetiche alternative e rinnovabili* 6. Lezione: Definizione di risorsa e di riserva De materializzazione e deinquinamento 7. Lezione: I diversi comportamenti manageriali nei confronti della variabile ambiente Gli strumenti di politica ambientale* Strumenti regolativi di command and control* 8. Lezione: Strumenti economici e finanziari di politica ambientale* Creazione di mercati artificiali Strumenti volontari di gestione ambientale* 9. Lezione: Le norme di sistemi di gestione ambientale ISO 14000* Iter di certificazione ambientale* Documenti per la certificazione ambientale Vantaggi e costi 10. Lezione: Il regolamento comunitario EMAS* Iter di certificazione Evoluzione verso EMAS 2 Life Cycle Assessment* - Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), Product-Oriented Environmental Management Systems (POEMS), Springer, 2013 (capp. 5-8-9); - Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A (2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per il miglioramento dei servizi turisticio Indagine sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice S.r.l.(capp. I e II); - CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta. Dispense distribuite dal docente in aula (tutte) Esempi di domande e/o esercizi frequenti 1 definizione di qualità; piramide di qualità; il manuale di qualità; iter di certificazione della qualità; le norme di gestione della qualità; strumenti statistici di controllo della qualità aziendale; a qualità dei servizi; strumenti manageriali per il controllo della qualità in azienda; il sistema HACCP nelle aziende agroalimentari 2. definizione di rischio; le norme cogenti in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; dlgs 626/94; le norme volontarie in tema di gestione Syllabus A.A. 2015-16 Pagina 5 di 6

della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme OHSAS 18001; la norma SA8000; definzione di etica aziendale; rischio di incendio nelle azinede; strumenti di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; il manuale di sicurezza. 3. definizione di inquinamento nella teoria economia; effetto serra; PM10; il buco dell ozono; eutrofizzazione delle acque; la termovalorizzazione dei rifiuti; stru,menti di poilitica ambientale; tipologie di standard; le norme ISO 14000; iter di certificazione della qualità ambientale in azienda; il bilancio ambientale; l ecolabel; il regolamento EMAS. * Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell esame Syllabus A.A. 2015-16 Pagina 6 di 6