Neoassunti 2015/16. BOZZA :Il bilancio di competenze iniziale. Versione del 09/12/15



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Neoassunti 2015/16 BOZZA :Il bilancio di competenze iniziale Versione del 09/12/15

Sommario Sommario Sommario... 1 Introduzione... 2 La guida per la compilazione del Bilancio di Competenze... 2 A cosa serve il Bilancio... 2 Indicazioni per la compilazione... 3 Il Bilancio di Competenze online... 3 I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica)... 4 II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA (Organizzazione)... 6 III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità)... 8 1

Introduzione Il Bilancio di Competenze è l attività che dà avvio al percorso formativo del docente neoassunto sulla base del nuovo quadro normativo previsto per il periodo di prova (Legge 107/2015, DM 850/2015 e CM 36167/2015). Elaborare un proprio Bilancio di Competenze, nel contesto di questa azione formativa, significa promuovere un momento di riflessione professionale in forma di auto-valutazione sulla propria professionalità, in collaborazione con il docente tutor e con il supporto dello schema di seguito presentato.. L obiettivo di questa attività è di consentire al docente neoassunto di connettere le esperienze maturate in precedenti ambiti professionali e personali, per fare il punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare. A questa fase farà seguito l elaborazione di un Patto formativo, da condividere con il tutor e il dirigente scolastico (art. 5, DM 850/2015; art. 4, CM 36167/2015), utile a delineare alcuni impegni e percorsi formativi per migliorare la propria professionalità nel contesto della scuola in cui si opera. L attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze non assume un carattere valutativo (di cui tratta invece l'articolo 4 del DM 850 cit.), ma è finalizzata alla costruzione di un dispositivo pedagogico in grado di fare emergere la percezione di autoefficacia del docente rispetto ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro. La guida per la compilazione del Bilancio di Competenze Per facilitare la riflessione sulle proprie competenze, di seguito viene fornito uno schema-guida in sono rappresentate alcune delle principali funzioni del lavoro docente, raggruppate in 3 AREE: I. INSEGNAMENTO (DIDATTICA) II. PARTECIPAZIONE alla vita SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE) III. FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITA ) cui 2 che rappresentano le dimensioni generative delle diverse competenze che il docente interpreta ed esprime nell esercizio quotidiano della sua professione. Ciascuna area si articola in alcuni Ambiti di competenza, a loro volta scanditi in Indicatori derivati dalla letteratura nazionale ed internazionale, opportunamente adattati per il contesto del nostro Paese, alla luce del quadro normativo vigente (TU 297/1994; CCNL 2006-2009; Legge 107/2015 e DM 850/2015). A cosa serve il Bilancio A partire dalle riflessioni sviluppate nel Bilancio di competenze iniziale e nel Patto formativo, durante la fase Peer to peer il tutor potrà aiutare il docente neoassunto a comprendere meglio il proprio stile di insegnamento, anche al fine di potenziare gli ambiti di competenza su cui si desidera lavorare maggiormente. Il Bilancio in uscita (art. 5, DM 850/2015) consentirà successivamente di procedere ad una riflessione più approfondita, sulla base di quanto delineato, sperimentato e documentato nel portfolio formativo, per migliorare la propria professionalità nelle diverse dimensioni analizzate. In sintesi, una elaborazione accurata del Bilancio di competenze consente di:

- precisare gli elementi sui quali far convergere l attenzione del tutor e del neo-assunto nella fase Peer to peer e nella elaborazione del portfolio; - predisporre una documentazione didattica chiara e pertinente da inserire nel portfolio digitale, al fine di individuare i cambiamenti necessari a migliorare il proprio agire professionale; - agevolare la preparazione della fase istruttoria curata dal tutor di fronte al Comitato di Valutazione, in ordine al percorso formativo e professionale del neo-assunto (art. 13, DM 850, 2015). Indicazioni per la compilazione Gli Indicatori sui quali si chiede di riflettere sono stati pensati unitariamente, con lievi differenziazioni per 4 diverse tipologie di docente, riferite alle funzioni e al grado di scuola in cui sono chiamati ad insegnare (scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado, sostegno). Laddove non diversamente specificato le domande sono rivolte a TUTTI gli insegnanti. Per ciascuna delle dimensioni, si chiede al docente neoassunto di posizionarsi rispetto alla percezione personale di competenza su tre livelli: 1) ho bisogno di acquisire nuove competenze, 2) dovrei consolidare alcune competenze, 3) mi sento adeguato al compito. Per ciascuno degli Ambiti di competenze è richiesto al docente di prendere in considerazione uno o due Indicatori e di elaborare un testo discorsivo di massimo 2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli di competenza percepiti. Il Bilancio di Competenze online Il docente neoassunto, con il supporto del tutor, procede alla compilazione dello schema di bilancio utilizzando il modello di seguito allegato. Successivamente, il contenuto elaborato dovrà essere riportato nell equivalente formato digitale, allorquando sarà reso disponibile attraverso l ambiente online neoassunti.indire.it. 3

I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzazione delle situazioni di apprendimento 1. Individuare con chiarezza le competenze (profili, traguardi, ecc.) che gli allievi devono conseguire 2. Rendere operativi gli obiettivi di apprendimento individuati, traducendoli in evidenze concrete capaci di supportare la verifica del loro conseguimento 3. (PRIMARIA, SECONDARIA, compreso SOSTEGNO) Individuare i concetti-chiave della disciplina / porre in relazione i concetti-chiave per costruire un percorso formativo adeguato alla classe, all alunno 4. (INFANZIA, compreso SOSTEGNO) Conoscere i concetti fondamentali dei campi di esperienza 5. (SOSTEGNO) Elaborare il Piano Educativo Individualizzato (PEI, PEP, PDP ) per gli alunni con bisogni educativi speciali, rendendolo coerente con il percorso della classe 6. (INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA) Partecipare alla progettazione di percorsi personalizzati e inclusivi per studenti con particolari problematiche affinché possano progredire all interno del gruppo classe 7. Strutturare l azione di insegnamento, impostando una relazione coerente tra obiettivi, attività, mediatori e valutazione 4 8. Verificare l impatto dell intervento didattico rimettendone a fuoco gli aspetti essenziali 9. Utilizzare le tecnologie per migliorare la comunicazione e la mediazione didattica, anche in vista di interventi funzionali e/o compensativi 10. Prevedere compiti di apprendimento in cui gli allievi debbano fare uso delle tecnologie 11. Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività in situazione aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti 12. Prefigurarsi i possibili ostacoli di apprendimento e predisporre adeguate strategie di intervento Si Per elabori il docente un di testo sostegno di massimo la predisposizione 2.000 battute, dei PEI che da discutere argomenti in e sede sintetizzi del primo la propria glho annuale riflessione è un posizionandosi momento di estrema rispetto importanza, ai livelli di fondamentale competenza percepiti. delineare Si suggerisce il percorso di prendere di apprendimento in esame solo da seguire alcuni degli insieme indicatori all alunno/i presenti durante nell'ambito. l anno scolastico. Dopo aver conseguito la specializzazione sul sostegno non avevo ancora ben chiaro come questo potesse essere costruito e non avevo afferrato l importanza di un progetto educativo fatto in maniera accurata e di quanto questo fosse fondamentale per impostare correttamente la propria didattica. Consideravo il PDF e il PEI come mere e noiose incombenze burocratiche, preferendo l azione sul campo. Nel mio primo anno di servizio, fatto sul sostegno, ad02, presso un istituto tecnico agrario di Roma, ho avuto la possibilità di lavorare in un team capeggiato da un serio e bravissimo professionista, il coordinatore di dipartimento, il quale, attraverso riunioni pomeridiane, tutte effettuate in orario extrascolastico, ha istruito i miei colleghi e me sull importanza di strutturare questa documentazione in maniera professionale, tenendo lezioni frontali e proponendo testi da visionare e discutere insieme. Questa esperienza formativa in itinere mi è stata in seguito di grande aiuto. Oggi, nell affrontare, la compilazione del pei stilo innanzitutto una bozza del PDF, anche negli anni in cui la legge non prevede la sua stesura ex novo, e da quella bozza parto per creare un percorso da condividere e discutere con il team di lavoro. Sostanziale è la lettura della documentazione pregressa e le osservazioni sistematiche che inizio ogni primo periodo, attraverso il monitoraggio continuo e l ascolto attivo in classe, e che perfeziono poi con la valutazione delle prove di ingresso e delle verifiche, che predispongo strutturate in maniera via via più difficile o facile in base alle risposte date dall alunno /i che seguo. In questo primo momento è fondamentale l interazione quotidiana con i colleghi curriculari. Credo di aver acquisito nel tempo un buon metodo di lavoro, ma non ho mai redatto un pei seguendo il modello BOZZA ICF. - BILANCIO Quindi vorrei DELLE in questo COMPETENZE momento INIZIALI di formazione - FORMAZIONE rinforzare NEOASSUNTI le mie conoscenze 2015/2016 con corsi mirati alla stesura del PEI, partendo da un PDF fatto su ICF.

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo 13. Acquisire una visione longitudinale degli obiettivi dell insegnamento (curricolo verticale) 14. Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro avanzamenti rispetto all obiettivo prestabilito attraverso un feedback progressivo 15. Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa 16. Fornire indicazioni per consolidare gli apprendimenti e favorire integrazione e ristrutturazioni delle conoscenze a distanza di tempo 17. Verificare collegialmente l acquisizione di competenze trasversali (soft skills). Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito. Nella compilazione di un PEI con valutazione differenziata è estremamente importante per il docente di sostegno conoscere il percorso di studi della scuola nella quale si trova ad operare. Non è facile, tuttavia, padroneggiare il curriculo verticale di tutti i possibili istituti superiori presenti sul territorio. Il docente di sostegno alle superiori dovrebbe essere un tuttologo, ma effettivamente la conoscenza approfondita degli obiettivi di insegnamento da far raggiungere è estremamente faticosa. Infatti, se è vero che il biennio delle superiori è stato uniformato, è altrettanto vero che le cosiddette materie professionalizzanti sono diverse per ogni istituto nel quale ci si trova a lavorare. Nella mia esperienza lavorativa ho trovato di grande aiuto sia il rapporto diretto con i colleghi curriculari sia l interazione con altri docenti di sostegno e non in rete. La possibilità di poter visionare documentazioni già improntate da professionisti che si sono trovati a agire per anni nella stessa istituzione scolastica è per me fondamentale perché mi permette di poter colmare - studiando i testi e riflettendo sulle buone pratiche - le mie innumerevoli lacune in ambito professionalizzante ( va da se che insegnare in un agrario, in un istituto di moda, in un istituto per meccanici o in un alberghiero comporta il dover affrontare per la prima volta materie che non fanno parte della mia formazione iniziale, laurea in lettere con indirizzo storico artistico). Reputo, infatti, importante la presenza del docente di sostegno - specie quando le 18 ore della propria cattedra sono assegnate ad un unica classe - in tutte le discipline e ritengo che la conoscenza, seppur superficiale, della singola materia aiuti sia a rapportarsi correttamente con il collega curriculare sia ad impostare un lavoro proficuo in aula. Per questo da un punto di vista di conoscenze disciplinari, mi piacerebbe poter rinforzare le aree relative alla lingua inglese ( ho studiato il francese) e a quelle giuridico-economiche. c) Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro 18. Lavorare partendo dalle conoscenze degli studenti. Rilevare le conoscenze esistenti e i legami tra le stesse 19. Costruire ambienti di apprendimento capaci di sollecitare partecipazione, curiosità, 5 motivazione e impegno degli allievi 20. Sviluppare la cooperazione fra gli studenti e le forme di mutuo insegnamento 21. Favorire autoregolazione, autonomia e strategie di studio personali 22. Costruire regole chiare e condivise insieme alla classe 23. (INFANZIA) Curare l'organizzazione di una giornata educativa equilibrata, ricca di

momenti di accoglienza, relazione, gioco, apprendimento, vita pratica Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito. Nella scuola in cui ho preso servizio quest anno si è deciso nel corso della prima riunione del Dipartimento del sostegno di somministrare nel periodo iniziale dell anno in tutte le classi prime dei test (area del calcolo/capacità matematiche, lettura e comprensione testo, cognitivaragionamento) al fine di determinare le capacità di ragionamento e di problem solving degli allievi. Le prove di ingresso, tarate peraltro su classi inferiori ( I e III media), standardizzate e a tempo, sono state tratte da di.. I questionari, svolti nelle prime ore della giornata scolastica, seguendo una procedura standard che ha coinvolto ognuna delle otto classi prime dell istituto, sono stati dapprima spiegati agli alunni e poi, solo dopo che tutti gli allievi hanno compreso le consegne richieste, sono stati somministrati, effettuando stretta ed attenta sorveglianza durante lo svolgimento degli stessi. I risultati dei singoli test sono stati successivamente inseriti in una griglia riassuntiva per avere una visione d insieme degli alunni e del gruppo classe in generale, grazie anche alla media matematica fatta sugli esiti conseguiti dai singoli. La somministrazione di questi questionari ha permesso, quindi, di avere una valutazione standardizzata del livello delle classi prime nel loro insieme e di avere dei valori di riferimento certi, tarati sui coetanei, con i quali giudicare le performance degli alunni con disabilità. Ciò è servito per avere una conoscenza concreta degli alunni certificati e delle loro risorse, senza permettere alla certificazione di creare una sorta di barriera mentale negativa sulle effettive potenzialità dei ragazzi. I risultati dei test sono stati condivisi ed analizzati successivamente insieme ai colleghi curriculari. La somministrazione dei test alle classi è stata, inoltre, un modo diretto ed efficace per segnalare agli alunni in entrata che il docente di sostegno è docente della classe. Mi sono sentita adeguata al compito richiesto. II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA (Organizzazione) d) Lavorare in gruppo tra insegnanti

24. Elaborare e negoziare un progetto educativo di team, costruendo prospettive condivise sui problemi della comunità scolastica 25. Partecipare a gruppi di lavoro tra insegnanti, condurre riunioni, fare sintesi 26. Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare 27. Innescare ed avvalersi di attività di peer-review e peer-learning tra colleghi 28. (SOSTEGNO) Focalizzare l attenzione dell intero gruppo docente (team, consiglio di classe, ecc.) sui temi dell inclusione. Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito. L elaborazione del P.E.I., piano educativo personalizzato, previsto per legge (104/92 e seguenti) e del P.D.P, piano didattico personalizzato ( 107/2010 e seguenti) sono due momenti estremamente importanti poiché permettono una riflessione accurata da parte dell intero cdc sulle caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno. Riflessione che, unita alla lettura della diagnosi funzionale e alle osservazioni sistematiche, porta, insieme alla conoscenza delle caratteristiche dell allievo, all elaborazione delle strategie, delle metodologie e dell approccio formativo da adottare in classe per favorire nel ragazzo il raggiungimento del successo formativo. Noto è che il P.E.I. si redige in presenza di alunni con disabilità all interno del GLHO nella persona del docente di sostegno e il P.D.P. in presenza di alunni certificati B.E.S. ad opera del cdc nella persona del coordinatore. Quest anno nella scuola in cui ho preso servizio l incarico del coordinatore di classe è stato proposto per la maggior parte delle classi ai docenti di sostegno: da parte mia reputo questa scelta come fondamentale e vincente per dare al docente di sostegno una nuova funzionalità: il docente specializzato, presente in classe per un monte ore considerevole (lì dove ha la cattedra piena, 18 ore), è colui che ha una chiara visione di insieme di ciò che accade nella stessa. Il ruolo di coordinatore, inoltre, consente al docente specializzato di porsi come insegnante della classe a tutti gli effetti (legge 104). La sua competenza specifica, inoltre, permette una formulazione più accurata dei documenti di classe di cui abbiamo già parlato, penso al PDP, ed un suo maggior coinvolgimento nella individuazione di strategie didattiche predisposte non solo per l alunno con disabilità, ma, lì dove possibile, per tutti gli alunni. Oltre a ciò, svolgendo questo incarico riesce ad avere contatti non marginali con le famiglie degli studenti, cosa che in situazioni di normalità accade raramente. Ho svolto già l incarico di coordinatore e mi sono sentita abbastanza adeguata al compito richiesto. Vorrei poter implementare le mie conoscenze digitali per poter gestire senza troppa ansia da prestazione la parte informatica legata a questo ruolo. 6 e) Partecipare alla gestione della scuola 29. Contribuire alla gestione delle relazioni con i diversi interlocutori (parascolastici, di quartiere, associazioni di genitori, insegnamenti di lingua e cultura d origine) 30. (SOSTEGNO) Curare i rapporti con le équipe multidisciplinari ed i servizi specialistici. 31. Organizzare e far evolvere, all interno della scuola, la partecipazione degli studenti 32. Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola 33. Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell organizzazione scolastica. Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni

Il docente di sostegno è stato definito dagli esperti del settore ponte sia tra gli apprendimenti e gli alunni sia tra i docenti e i diversi professionisti che operano all esterno della scuola. degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito. Questo suo essere collegamento/punto di incontro costituisce, secondo me, una delle caratteristiche più salienti della nostra professionalità. Il docente di sostegno deve essere il mediatore tra il mondo esterno alla scuola ed il mondo degli insegnamenti e questo lo si può fare sia negli ambiti giuridicamente preposti, ad esempio i glho, sia a livello personale attraverso tutta una serie di contatti diretti che si articolano come una rete fitta ed arricchente tra il docente di sostegno e le famiglie, i medici e tutti quelli che hanno in cura l alunno ( assistenti specialistici, logopedisti, psicomotricisti etc etc). Questo suo farsi rete permette al docente specializzato di costruire giorno dopo giorno un ambiente di lavoro ed un agito stimolante e proficuo, strettamente interconnesso con l attività altrettanto importante di essere mediatore privilegiato delle conoscenze disciplinari semplificate e rese disponibili a tutti gli alunni della classe. Gli effetti positivi di questa sua relazionalità implementata sono molteplici. Facciamo un semplice esempio: in molte scuole il coordinatore del sostegno si occupa di stabilire contatti telefonici con i singoli medici specialisti e organizzare i due glho indispensabili per l anno scolastico. Personalmente ho costatato che quando il rapporto con il medico specialistico è curato direttamente dal docente specializzato, senza la mediazione di un terzo, la presenza dei medici della asl nella vita scolastica è incrementata e la loro partecipazione ai glho quasi sempre assicurata. Fondamentale in questo risulta, anche, la continuità didattica, che assicura una conoscenza personale tra i professionisti. Quindi interessarsi alla organizzazione dei glho è un intervento minimo ( a costo zero) che può produrre risultati notevoli sia per quel che concerne la conoscenza del ragazzo sia il miglioramento dell organizzazione scolastica. Mi sento adeguata allo svolgimento di questo incarico. f) Informare e coinvolgere i genitori 34. Coinvolgere i genitori nella vita della scuola 35. Organizzare riunioni d informazione e di dibattito sui problemi educativi 36. Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e risultati conseguiti 37. (INFANZIA E SOSTEGNO) Assicurare un rapporto personalizzato e accogliente verso singoli genitori

Nell ottica della visione docente di sostegno ponte, rapporto privilegiato è quello che si deve instaurare con le famiglie dei ragazzi che si hanno in carico. L arrivo degli alunni certificati alle superiori è in molti casi traumatico: si passa dal concetto del diploma per tutti, acquisito negli anni della scuola media, a quello meno intuitivo del doppio canale che caratterizza gli istituti superiori: conseguimento del diploma se si segue una programmazione per obiettivi minimi e dell attestato di frequenza in caso di programmazione differenziata. Bisogna, quindi, contattare sin da subito i genitori ed organizzare un primo incontro informale per incominciare a conoscersi e iniziare a valutare insieme quale possa essere sia la strada migliore da far intraprendere al ragazzo. Una buona prassi, secondo me, è quella di fornire alla famiglia tutti i recapiti personali che si ritengono maggiormente idonei (anche se questa strada è spesso osteggiata dai colleghi per motivi di protezione della propria privacy): in questo modo, invece, i genitori sapranno da subito a chi far riferimento nel nuovo contesto scolastico. Altra buona prassi è quella di produrre una sintesi chiara della normativa vigente, sintesi necessaria per dare ai nuovi arrivati delle chiavi di lettura ufficiali della realtà che dovranno vivere, fornendo loro degli strumenti idonei per fronteggiarla e, perché no, metabolizzarla al meglio prima del glho. Contatti frequenti e giornalieri si possono avere, inoltre, semplicemente usando il diario del ragazzo come medium interlocutore tramite il quale, oltre alle consegne da svolgere a casa, comunicare con le famiglie eventuali atteggiamenti problema, risposte positive agli stimoli etc etc. Mi sento abbasta prepara ad affrontare questo ruolo, ma vorrei potenziare le mie competenze relazionali attraverso incontri con lo psicologo scolastico per poter affrontare insieme ad un esperto tematiche ed argomenti sui quali la mia preparazione di base è carente o limitata. III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità) g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione 38. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all interno del proprio contesto professionale 39. Ispirare la propria azione a principi di lealtà, collaborazione, reciproca fiducia tra le diverse componenti 40. Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa 41. Rispettare la privacy delle informazioni acquisite nella propria pratica professionale. Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito. Il rispetto della privacy in ambito scolastico è una delle difficoltà maggiori che noi docenti di sostegno ci troviamo ad affrontare. Vorrei poter approfondire da un punto di vista legislativo questo argomento per non incappare in errori banali, ma inaccettabili per il ruolo che si ricopre. Non mi sento adeguata al compito.

h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative 8 42. Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni. 43. Utilizzare le tecnologie per costruire reti e scambi con altri colleghi anche nell ottica di una formazione continua. 44. Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici. Una delle caratteristiche fondamentali per essere docente oggi è quella di essere un docente digitale : fondamentale è la conoscenza dei nuovi strumenti informatici, strumenti che permettono di acquisire informazioni e stabilire contatti con gli altri professionisti che si trovano sul territorio regionale e nazionale. Questi contatti sono, di solito, momenti di formazione continua e di scambi professionali proficui. L utilizzo delle skils, inoltre rende la didattica maggiormente performante agli occhi dei nostri studenti, i nuovi nativi digitali. La mia formazione in questo campo è di base, mi permette di utilizzare in maniera più che dignitosa la lim presente in ogni aula dell istituto in cui ho preso servizio, ma non mi permette, ad esempio, di creare ambienti protetti multimediali con i quali incrementare l inclusione tra gli alunni. Vorrei poter approfondire la mia conoscenza su tutti quei programmi ed applicazioni che possono rendere il mio metodo di insegnamento e la mia didattica oltre che più accattivante anche più efficace. Non mi sento adeguata, avendo solo competenze di base. i) Curare la propria formazione continua 45. Documentare la propria pratica didattica 46. Reinvestire, nelle pratiche, i risultati dell analisi e della riflessione sull agito 47. Aggiornare il proprio bilancio di competenze ed elaborare un proprio progetto di sviluppo professionale 48. Partecipare a programmi di formazione personale e con colleghi, gruppi, comunità di pratiche 49. Essere coinvolto in attività di ricerca didattica, anche in forma collaborativa 50. Utilizzare i risultati della ricerca per innovare le proprie pratiche didattiche Si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si suggerisce di prendere in esame solo alcuni degli indicatori tra quelli presenti nell'ambito.

L accurata predisposizione dei documenti che la nostra professione richiede non è solo fondamentale per fare una valutazione dei progressi dell allievo, ma è anche documento parlante della nostra pratica didattica. Le osservazioni iniziali confrontate con la nostra relazione finale possono servire come punto di partenza per una meta-riflessione sul nostro agito, base per mitigare errori o incrementare pratiche ritenute efficaci e/o vincenti. Lo stesso pdf, se ben compilato, anche se richiede una inevitabile fatica scrittoria, è un documento nel quale tracciamo non solo il percorso di medio e lungo periodo del ragazzo, ma anche quello che ci proponiamo di fare per aiutarlo e per potenziare i suoi punti di forza. Quando la nostra didattica è vincente? Secondo me quando il ragazzo riesce a svolgere in completa autonomia il compito che gli viene richiesto, ma le strade per svolgere il compito sono molteplici e molteplici possono essere le impostazioni del lavoro che svolgiamo. È necessario quindi valutare e vagliare ogni nostra azione didattica, giorno per giorno, ricalibrandola quando i nostri alunni non riescono ad eseguire la richiesta che facciamo loro. La valutazione deve essere effettuata in primis sul nostro operato e solo in seguito sui risultati raggiunti dai nostri allievi. La pratica quotidiana non è, però, l unica strada da percorrere: non si cresce molto in solitaria. Personalmente trovo molto formativo poter confrontarmi con i colleghi e poter partecipare a corsi e fare attività di ricerca didattica in forma collaborativa. Pur sentendomi abbastanza adeguata al compito, vorrei potermi confrontare con altri professionisti in attività di ricerca e di formazione continua sulla didattica, sulla metodologia e su quant altro possa fare di me un docente migliore di quanto io non sia oggi. 9